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Albola SUMMER EVENT 2022 alessandro ercolani foto bruno bruchi
PRESENTA
“Gli amici di’ Chianti” Il borgo medievale di Castello di Albola nel comune di Radda, immerso nel silenzio di campagne incantate, sorge nell’Alto Chianti storico in un contesto agro-paesaggistico d’insuperabile armonia.
L’origine, lì dove il fiume Pesa ha le sue sorgenti, sfuma nel mito della civiltà etrusca. Per quanto riguarda la produzione vitivinicola, se già in un documento si parla dell’acquisto da parte di Niccolò Acciaioli nel 1480 di una “terra vi-
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gnata”, fu Ascanio Samminiati, a metà Settecento, a portare impulso alla viticoltura. Le prime tracce della moderna storia enoica di Albola si trovano nella cronaca del “Dizionario fisico geografico del Granducato di Toscana” di Emanuele
Repetti che nel 1841 scrive “chiamasi propriamente Albola una piaggia accreditata per i suoi vigneti, dai quali si ottengono forse i migliori vini del Chianti”. Le prime bottiglie a marchio proprio, di cui alcuni esemplari riposano ancora nelle cantine storiche, risalgono agli anni Cinquanta del Novecento. Oggi la fattoria, certificata organica dal 2019, si estende per circa 900 ettari, di cui 130 coltivati a vite, il resto – più del 65% della super-
ficie totale – sono fitti boschi di macchia mediterranea. Il parco vigneti, ritenuto il vigneto archetipico del Chianti Classico, circondato da selve di roverelle, punteggiato da altissimi cipressi e contornato da oliveti argentei, è il più suggestivo anfiteatro di vigne di tutto il Chianti Classico. I suoli di Albola si caratterizzano per forme geologiche ricche in scheletro, tipicamente il galestro e l’alberese. Ciò, oltre ad assicurare un ottimo drenaggio