EDITORIALE
Fare, farlo bene, farlo sapere... di / Giorgio Brunello / presidente Avis Veneto
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ema di questo numero è la comunicazione. Ci riguarda tutti e deve essere al centro delle nostre attenzioni, l’agire solidale non si sviluppa se non comunica, il bene va comunicato bene. Dobbiamo avere a tutti i livelli una funzione dedicata se vogliamo che la comunicazione sia incisiva in ogni direzione: radio, tv, social, stampa... Un orizzonte vasto per mezzi d’informazione, per tipologia di utente, per modi di accesso alle informazioni. Apprezzabile è la scelta del Comitato di Redazione. Un approfondimento ci obbliga a pensare come progettare e lavorare partendo dalla comunicazione. È anche un antidoto alle fake news: dimostriamo che Avis sa comunicare bene, non solo i temi associativi, ma anche medico-scientifici. Diffondiamo le Buone prassi, smentiamo che la Buona notizia non fa Notizia, diamo notizie positive, di speranza. Mai come oggi ce n’è bisogno. Ma come si comunica? Un esempio: nella ricerca di volontari per il Servizio Civile abbiamo notato che i giovani che facevano domanda arrivavano ad Avis con il passa parola. Tramite un familiare avisino, un socio, raramente dai social o da altri mezzi. Ciò vale anche per i nuovi donatori. Abbiamo investito su una comunicazione diversa, vedremo se è stata efficace, misurare sempre serve a migliorare. La pandemia ci ha insegnato quanto sia importante comunicare bene. Non riguarda solo gli altri, anche noi siamo coinvolti nel convincere che mascherine, distanziamenti, no-assembramenti, aumentare ogni precauzione ben oltre i Dpcm, sono responsabilità del singolo, ma dobbiamo comunicarlo bene, con efficacia. Se la situazione è grave, forse chi ci governa ma anche tutti, non solo Avis, non ha saputo comunicare e convincere. Questa mancanza causa morti, crisi di attività economiche perdita di salari, studenti in Didattica a Distanza, oltre ai tanti danni sociali che la pandemia provoca, la comunicazione può incidere molto. Negli ultimi anni le Avis del Veneto e Abvs hanno investito molto nella comunicazione, tradizionale e social, ma lontanissimi rispetto al po-
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tenziale di questi mezzi, che dovremmo saper utilizzare molto meglio. Nel momento in cui progettiamo e creiamo l’azione associativa, dobbiamo pensare già a come comunicare: Pensare/ Comunicando, Progettare/Comunicando, Governance associativa/comunicando, sono rapporti inscindibili se non si vuole limitare l’impatto dei contenuti e delle azioni che si mettono in campo, non se ne può fare a meno. La vaccinazione dei donatori è un tema caldo, la regione Veneto ha dato una priorità ai donatori di sangue. Non vogliamo essere privilegiati, ma se tanti donatori si ammalano, manca il sangue per gli ammalati. Prima di noi vengono però ii sanitari e le persone a rischio. Abbiamo chiesto che abbiano la stessa priorità del personale sanitario anche tutti i volontari che operano nella raccolta associativa e quelli che fanno accoglienza ai donatori. Una notizia che fa ben sperare è l’aumento delle donazioni di febbraio, nonostante la pandemia. Speriamo sia una inversione di tendenza, ma che va consolidata. Lo vedremo nei prossimi mesi, non abbassiamo la guardia. Lo svolgimento delle Assemblee. Siamo preoccupati per le condizioni in cui, da oltre un anno stiamo vivendo la difficoltà a incontrarci. La vita associativa non è fatta di incontri a distanza, anche se vi siamo costretti. La vita associativa è partecipazione, confronto, dibattito, dialogo, ascolto, a distanza è molto difficile farlo. Speriamo almeno che ci sia data la possibilità, da Avis nazionale, come richiesto con forza da tutti noi, di realizzarle più in là possibile. Sperando che il caldo e i vaccini ci consentano di svolgere le assemblee in presenza, pur con tutte le precauzioni necessarie. Oggi purtroppo si possono fare solo a distanza. La cosa ancora più grave è che dovremo rinnovare tutte le cariche associative, reperire nuovi dirigenti e confrontarci in assemblea, si fa tanta fatica a distanza. In tutti i casi, qualunque possa essere la modalità, un appello ai dirigenti Avis: impegniamoci a trovare persone competenti e disponibili. E uno ai cari soci: mettetevi a disposizione, donare il sangue è già un grande dono, ma impegnarsi per trovare altri che lo fanno, completa la nostra partecipazione attiva. Buone assemblee e buona donazione a tutti.