Eurocarni 9-2021

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Buffalo Bill con due butteri (fonte: Verdone). discussione, al termine della quale fu lanciata una sfida incrociata tra i butteri di Cisterna di Latina, che all’epoca si chiamava Cisterna di Roma, e i cowboy del Wild West Show, rispettivamente con i cavalli americani di Buffalo Bill e con i puledri dell’Agro Pontino. La sfida fu programmata dopo l’udienza dal papa del 3 marzo. La prima parte fu fissata per mercoledì 5 marzo e Buffalo Bill mise in palio un premio di 1.000 lire (circa 4.200 euro di oggi), mentre la seconda si svolse l’8 marzo. Entrambe le date videro il tutto esaurito, con un’attesa spasmodica da parte del pubblico. I cavalli cisternesi I cavalli di Cisterna erano molto apprezzati fin dal Medioevo, tanto che la Commissione militare di rimonta, incaricata degli acquisti di cavalli per la cavalleria e di muli per artiglieria di montagna, trovava nelle due fiere della cittadina, che si svolgevano ogni anno, tutti i capi necessari. Questa consuetudine durò anche dopo la seconda guerra mondiale, quando l’impiego di cavalli nell’esercito si era molto ridotto ed aveva cambiato utilizzo. La tradizione di allevamento di cavalli faceva sì che la maggior parte dei giovani cisternesi di leva andasse-

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ro in cavalleria mentre i migliori maniscalchi della Scuola Militare di Cavalleria di Pinerolo erano di Cisterna (ANGIOLINO). La prima sfida La prima sfida ebbe inizio con l’arrivo da Cisterna nelle stalle di Palazzo Caetani di sei puledri, scelti tra quelli talmente focosi da essere stati rifiutati da quattro acquirenti successivi. Dopo un sopralluogo della polizia e del Genio civile, il 4 marzo i cavalli furono trasferiti nelle stalle del Wild West Show, ma, messi in stalla con quelli americani, si imbizzarrirono e due di essi si scorticarono i garretti e il ventre e dovettero essere esclusi dalla gara. Il 5 marzo alle 14:30 ebbe luogo il primo incontro, sotto una tempesta di pioggia e vento, davanti al meglio dell’aristocrazia e della politica romana. La Prefettura aveva fatto rinforzare e rialzare di 40 cm i parapetti che separavano il pubblico dalla pista. L’incasso era stato di oltre 25.000 lire, grazie anche alla vendita di 500 posti supplementari. Il compito dei cowboy era di mettere la capezza, sellare e domare i cavalli. Cody promise ai suoi cavalieri, nel caso ci fossero riusciti, pranzo e doppia paga come extra. I cowboy misero per tre volte il laccio ai puledri, ma per tre volte questi lo

ruppero. Buffalo Bill si dichiarò ammirato per la forza di collo dei puledri cisternesi, spiegando che quelli messicani, i più robusti mai conosciuti da lui, non erano mai riusciti a spezzare le loro corde, mentre i cisternesi ne avevano spezzati tre, e quindi, seppure domati, avevano salvato l’onore della razza. Sull’esito della prova le fonti divergono: secondo IL MESSAGGERO, in sette minuti i puledri furono messi a terra, poi in sedici minuti furono incapezzati, sellati e cavalcati. Secondo la versione cisternese, riportata da ANGIOLINO, i cowboy avrebbero iniziato la doma di quattro cavalli cisternesi, impiegando venti minuti, anziché i dieci concordati, e avrebbero fatto ricorso alla legatura dei testicoli e della lingua, considerati dai butteri metodi troppo rudi. Per VERDONE i cowboy domarono due puledri in cinque minuti e cavalcarono a pelo intorno all’arena, e anche il NEW YORK HERALD raccontò che i cowboy di Cody avevano domato in 5 minuti i puledri locali e che l’orgoglio ferito degli Italiani che assistevano li aveva portati a insultare Buffalo Bill e i suoi uomini (BLACKMAN SELL e WEYBRIGHT). Un buttero spiegò al MESSAGGERO che il segreto dei cowboy era il lazo, che confondeva i cavalli, mentre coi metodi dei butteri ci volevano 12 giorni per mettere la sella a un cavallo. IL MESSAGGERO, nell’edizione del 6 marzo, pubblicò un pezzo intitolato “La vittoria degli Americani” in cui raccontava “bisogna dirlo subito: gli Americani della compagnia del colonnello William Cody (Buffalo Bill) hanno vinto. Ed è stata una vittoria clamorosa, sublimemente bella”. Il tono trionfalistico del MESSAGGERO creò sospetti per un’eccessiva condiscendenza del giornale verso Buffalo Bill, motivata forse dalle numerose interviste rilasciate da Cody al giornale e da possibili ingressi gratuiti per i familiari dei giornalisti (ANGIOLINO). La seconda sfida La sfida con cavalieri cisternesi e cavalli del West avrebbe dovuto aver luogo il 7 marzo, ma i soci di Buffalo Bill rimandarono al giorno succes-

Eurocarni, 9/21


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