Eurocarni 9-2021

Page 50

ATTUALITÀ

Oristanese in fiamme, l’apocalisse in terra

F

ile interminabili di camion e autoarticolati carichi di foraggio e mangimi attraversano la principale arteria stradale della Sardegna, la statale 131 Carlo Felice. Arrivano da ogni dove e tutti si dirigono verso l’oristanese. Da giorni ormai, se ne incrociano ovunque. Sono diretti verso il Montiferru, nel tentativo di dare sostegno agli allevatori della zona dopo il terribile incendio iniziato il 23 luglio e durato quasi una settimana. Pochi numeri per dare le dimensioni del più grande fuoco che l’isola abbia conosciuto negli ultimi 100 anni. Non è stato facile domarlo, ci sono voluti 22 mezzi aerei, compresi dei Canadair di provenienza francese e greca, migliaia di uomini, molti volontari, squadre a terra del Corpo forestale, della Protezione civile, dei Vigili del fuoco. Oltre ai numerosissimi allevatori e persone

comuni. La conta dei danni è ancora provvisoria e ufficiosa: più di 20.000 ettari tra bosco, pascolo, vigne e altre zone coltivate, rase al suolo. E ancora, 150.000 ulivi bruciati, 1.300 aziende tra imprese agricole, artigianali e commerciali in ginocchio; 30 milioni di api coinvolte, di cui la metà sparite e l’altra metà senza un luogo dove più posarsi. Perché ci sono chilometri e chilometri ormai completamente privi di vegetazione e di forme viventi di qualunque tipo. Tredici tra località e comuni sfollati a turno nei diversi giorni e nelle diverse notti che hanno distrutto la più grande montagna dell’oristanese. Animali selvatici, domestici e da allevamento inghiottiti dall’inferno. Migliaia tra pecore, mucche, cavalli morti carbonizzati o asfissiati. Ma anche volpi, cerbiatti, mufloni, cinghiali, uccelli. Un patrimonio naturalistico di rara bellezza che

Animali selvatici, domestici e da allevamento sono stati inghiottiti dall’inferno (photo © Alessandro Tocco/LaPresse).

48

aveva impiegato secoli a costituirsi e che dal 23 luglio scorso e per alcuni giorni, è stato inghiottito da fiamme alte oltre 30 metri, visibili a distanza di decine di chilometri, che hanno generato una coltre di fumo e di cenere giunta sino a Sassari, a ben 80 chilometri di distanza, complice il forte vento. Il danno complessivo ipotizzato è di 1 miliardo di euro circa. Ma ci preme, di questa vicenda, descrivere soprattutto quale macchina della solidarietà abbia messo in moto. In Sardegna è “sa paradura”. Un termine che pian piano, e purtroppo per occasioni mai felici, sta diventando sempre più noto anche in ambito nazionale. In senso stretto significa rinnovamento di un gregge. Quel riallevamento che i pastori fanno a sostegno dei colleghi che hanno perso il proprio bestiame. Può essere a causa di un evento climatico, di un furto, di una detenzione carceraria, quando un allevatore perde i suoi animali, vanno in soccorso tutti gli altri, ognuno ad offrire una pecora, in modo che il gregge si possa riformare, appunto. Questo termine, nato con un’indicazione ben precisa, ora estende il suo significato, per analogia, a quelle forme di solidarietà a cui sempre più spesso siamo abituati ad assistere a seguito di eventi tragici. Questo vogliamo vedere: una macchina della solidarietà senza precedenti nella storia recente della Sardegna. Singoli cittadini, singole imprese, allevatori, agricoltori, autotrasportatori, associazioni religiose e non, sindacati, ordini professionali, confederazioni datoriali, l’elenco è lungo e non esaustivo e richiama tutti coloro che si sono messi in marcia verso l’oristanese per dare un sostegno e un contributo concreto.

Eurocarni, 9/21


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook

Articles inside

Libri Codice Lo Cascio

12min
pages 176-184

Soria e cultura Buffalo Bill contro i butteri Andrea Gaddini

12min
pages 172-175

Dati Anas: importazioni italiane di suini vivi

0
pages 168-169

Linea Flesh, servizio, qualità e innovazione nella sicurezza

4min
pages 158-161

Otto motivi per scegliere l’ERP CSB-System

5min
pages 162-165

Statistiche Dati Anas: consistenza del bestiame suino in Italia al 30 giugno 2021

3min
pages 166-167

Tecnologie NewCold, il frozen food logistic provider più importante al mondo alla conquista del mercato italiano

9min
pages 152-157

Razze Il suino Nero di Lomellina ai blocchi di (ri)partenza Roberto Villa

4min
pages 148-151

I Valitutto, specialisti in carni & preparati: la forza delle idee Federica Cornia

6min
pages 106-109

Macellerie d’Italia L’epopea di Egidio Brotto Gian Omar Bison

10min
pages 100-105

Speciale fi liera carni bovine Ismea: le dinamiche recenti nel comparto delle carni

27min
pages 86-99

Entrare nel new meat business. Chiediamo come al Food Project Innovator Alessandro Cuomo

3min
pages 84-85

Salt Bae sceglie Criocabin

4min
pages 82-83

I migliori tagli di carne irlandese consigliati dal macellaio professionista Fabrizio Nonis

6min
pages 78-81

Aziende La macelleria si fa avanguardia con Menù

10min
pages 68-73

Dal “mangiare locale” all’alimentazione animale: Paolo Valugani l’economia circolare delle PAT

10min
pages 54-59

Carnicas Tabladillo, il maialino da latte di Segovia è servito

4min
pages 74-77

La carne in rete Social meat Elena Benedetti

5min
pages 60-67

Appello del mondo dei produttori di bovini di razza Piemontese

2min
pages 52-53

Agenda Parma – Londra – Rimini – Bologna – Modena – Lione – Milano

16min
pages 16-29

Slalom Spingere il PIL perché la ripresa è solo un punto di partenza Cosimo Sorrentino

5min
pages 40-43

Immagini Brotto Egidio, dalla fattoria alla tavola

1min
pages 36-37

Tendenze UNICEB e ASSOCARNI sulla fake meat: una frode per il consumatore il meat naming

1min
pages 34-35

Naturalmente carnivoro The Butcher & Larder

0
pages 38-39

Attualità Oristanese in fi amme, l’apocalisse in terra

6min
pages 48-49

La frase del mese Il mercato nazionale della carne bovina

0
pages 32-33

OICB: settore sia protagonista nel PNRR. Filiera vale 40 miliardi

4min
pages 50-51
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.