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Ecologia e ambiente
NATURA in PERICOLO L’ambiente naturale è stato profondamente modificato dall’uomo. Sono rare in Italia e in Europa le aree di “natura selvaggia” cioè non trasformate dalle opere dell’uomo (spesso si usa il termine inglese wilderness). Per preservare questi ambienti incontaminati sono stati creati parchi e riserve naturali, dove anche specie rare di flora e di fauna possono essere salvaguardate.
Aree a rischio idrogeologico limitato medio elevato aree alluvionate
Le montagne Le aree montane sono quelle che conservano il maggior numero di aree disabitate, caratterizzate da natura selvaggia. Anche qui però a volte l’equilibrio ecologico è in pericolo. Lo sfruttamento forestale – la silvicoltura – ha sconvolto vasti spazi naturali. Oggi fortunatamente la silvicoltura “estensiva”, che costituiva in passato la pratica più diffusa, viene sostituita da metodi più rispettosi dell’ambiente, cioè da una silvicoltura “sostenibile”. La principale minaccia resta invece la crescita del turismo invernale, spesso poco rispettoso del paesaggio, come si vede dove ci sono piste da sci, impianti di risalita, alberghi e residence.
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Le colline
I mpianti di risalita in una stazione sciistica sulle Alpi.
Le zone collinari sono più popolate delle aree montane e questo ha provocato una maggiore trasformazione del paesaggio da parte dell’uomo. Il territorio italiano è costituito per oltre il 40% da colline, in gran parte formate da rocce friabili (calcari, argille), particolarmente soggette all’erosione. L’erosione è un fenomeno naturale, ma spesso viene accelerata dagli errori dell’uomo: disboscamenti eccessivi, costruzione di abitazioni e strade su pendii non adatti, alvei di torrenti e fiumi non liberati dai detriti in eccesso. Per questo piogge particolarmente abbondanti concentrate in pochi giorni causano frane e alluvioni disastrose. Nel nostro Paese circa il 20% del territorio è a rischio frane. Ogni anno sono oltre un centinaio le frane sul territorio nazionale che causano vittime, feriti, sfollati e gravi danni a edifici, strade, beni culturali. Le regioni più interessate sono la Valle d’Aosta, la Liguria, l’Emilia-Romagna, la Toscana, l’Abruzzo, il Molise e la Campania. Le regioni maggiormente interessate dal rischio alluvioni sono quelle attraversate dal Po e dai suoi affluenti e, al Centro-sud, la Toscana e la Campania. © Casa Editrice G. Principato SpA
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