ORE IL TEMPO DEL CU
una storia da ascoltare
MOLTO POCO Il nome dell’elefantino era Gulliver, ma tutti lo chiamavano Molto. La mamma lo aveva chiamato così perché quando era nato si era messo a fissare il fiume come un esploratore. Ma non sembrava un esploratore, sembrava strano. Se correva, correva molto sghembo. Se era felice, era molto felice, e cercava di abbracciare tutti. Se rideva, rideva molto forte e tutti ridevano. Se si arrabbiava, si arrabbiava molto. – Non sa quel che fa – diceva la mamma. – Non ce la farebbe da solo, senza di noi. – Lo sappiamo – rispose il capobranco, – ma molto spesso diventa troppo. E questo è un problema. Da quel giorno l’elefantino si chiamò Molto, l’elefantino strano. Una notte Molto si immerse nel fiume e la corrente lo portò via. Molto rideva di gusto, andava veloce ed era felice, senza paura. Il fiume lo depositò in un villaggio e una bambina gli andò incontro. Correva molto sghemba e finì a gambe all’aria. Molto l’abbracciò ridendo. Tra molti ci si riconosce subito. Molto diventò amico della bambina, che si chiamava Poco, perché gli abitanti del villaggio pensavano che, per la sua età, sapesse fare poco. Molto e Poco facevano un sacco di cose insieme. Molto insegnò a Poco cose che nessun elefante al mondo sapeva. Poco insegnò a Molto cose che nessun bambino al mondo sapeva. Il branco, intanto, si era messo in viaggio per cercare Molto. Il branco senza Molto si era scoperto poco. Sabina Colloredo, Molto non è poco, Carthusia
Ognuno di noi ha il suo posto nel mondo, a casa, a scuola, nel gioco. Secondo te, che cosa vuol dire “avere un posto nel mondo”? Confrontati con i compagni e le compagne.
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Ora che il viagg io insieme è terminato, continua a vivere avventure di carta, di penna o con i tuoi amici e le tue amiche. ! Fai in modo che la tua estate sia come un foglio di diario, da ricordare