Rapporto di Sostenibilità 2022
Le infrastrutture sostenibili nel PNRR Elemento di rilievo nelle prospettive di realizzazione di un sistema infrastrutturale e di mobilità sostenibili è il programma di investimenti previsti per il Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR). Nel corso del 2022, così come nell’anno precedente, sono stati sviluppati, secondo gli indirizzi delle Linee guida per la redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica da porre a base dell’affidamento di contratti pubblici di lavori del PNRR e del PNC127, progetti, studi e relazioni di sostenibilità delle opere programmate nell’ambito del PNRR, con l’obiettivo di offrire una lettura chiara sulle potenzialità di generare valore per le comunità. Attraverso la misura degli indicatori di sostenibilità, le analisi sviluppate hanno evidenziato i benefici offerti dai progetti infrastrutturali in termini di sviluppo economico, ambientale, sociale e turistico dei territori e l’assenza di criticità rilevanti. Particolare attenzione viene dedicata a quei progetti le cui opere coinvolgono direttamente o indirettamente aree protette (ad es. Parchi naturali, Zone Speciali di Conservazione, Siti di Interesse Comunitario,
rete Natura 2000, ecc.) Gli studi e le relazioni dimostrano inoltre l’attenzione posta, in fase di sviluppo dei progetti, all’individuazione di soluzioni orientate al miglioramento dei livelli di coesione territoriale, alla salvaguardia ambientale, all’uso efficiente delle risorse in un’ottica di economia circolare, a una maggiore resilienza dell’infrastruttura, alla creazione di nuove connessioni per la mobilità sostenibile e di valore per lo sviluppo dei territori. Sono state inoltre condotte, per i progetti di fattibilità tecnico-economica del PNRR, specifiche valutazioni rispetto agli obiettivi ambientali individuati dal Regolamento UE 2020/852 (Tassonomia Europea) quali mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine, ecc. Queste valutazioni tengono conto dell’intero ciclo di vita dell’opera per l’applicazione del principio di non arrecare un danno significativo (Do No Significant Harm - DNSH) e la relazione di sostenibilità dell’opera deve contenere una specifica asseverazione del rispetto di tale principio.
ANAS SPERIMENTA ASFALTI INNOVATIVI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE Anas ha avviato lungo la A2 Autostrada del Mediterraneo, la sperimentazione di asfalti innovativi e nuove metodologie in tema di sostenibilità e riduzione delle risorse naturali a basso impatto ambientale. La sperimentazione ha come obiettivo la verifica della possibilità di riutilizzare le grandi quantità di fresati provenienti dalle demolizioni delle pavimentazioni esistenti. Gli interventi di manutenzione della rete stradale, che siano essi superficiali o profondi, generano infatti un grande accumulo di fresato dovuto al forte sbilanciamento tra il materiale di risulta dalla fresatura e le attuali basse percentuali di reimpiego possibili nella produzione di nuovi materiali. Durante la prima fase di sperimentazione, è stato analizzato il comportamento tecnico e gli indici di performance nei tre strati di pavimentazione (base, binder e tappeto di usura drenante) mediante l'utilizzo di alte percentuali di fresato (60% base- 60% binder-30% usura) con l’inserimento di alcuni particolari polimeri termoplastici e additivi rigeneranti
e antiossidanti, nell' ottica di raggiungimento di un sistema auto-sostenibile e circolare nella produzione di conglomerati bituminosi. Nella seconda fase, la sperimentazione ha riguardato l'utilizzo di macchinari per la pulizia profonda del conglomerato bituminoso di usura drenante che potrebbe riuscire a fornire una grande innovazione poiché riuscirebbe, senza la movimentazione o l’approvvigionamento di alcun materiale ma solo tramite la pulizia profonda dello strato di usura drenante, a riportare a degli indici di performance ottimali o soddisfacenti il tappeto di usura in sito. Si è potuto constatare, inoltre, che questa tecnologia permette di togliere omogeneamente le parti fine dalla struttura della pavimentazione e del bitume attorno ai grani, rivitalizzando lo strato drenante apportando un sensibile aumento di aderenza e aumentando anche il drenaggio dell'acqua. Queste metodologie potranno fornire un nuovo impulso nel campo del green pavement e del riutilizzo delle materie secondarie.
127. PNC: Piano Nazionale degli Investimenti Complementari, disposto con decreto legge 6 maggio 2021, n. 59 convertito, con modificazioni, dalla legge 1 luglio 2021, ha l’obiettivo di integrare e potenziare i contenuti del Piano nazionale di ripresa e resilienza. 208 |