Rapporto di Sostenibilità 2022
(203-1; 203-2)
Il PNRR e lo sviluppo della mobilità del Paese
L’Italia ha la possibilità di voltare pagina rispetto al passato, superando gli impatti economici e sociali della pandemia e costruendo un nuovo Paese, più equo, verde e inclusivo grazie a Italia Domani, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), lo strumento programmatico definito per cogliere la grande occasione del Next Generation EU24 e che mobilita 191,5 miliardi di euro. L’Italia ha integrato il PNRR con risorse nazionali aggiuntive per 30,6 miliardi di euro, attraverso l’istituzione del Piano Nazionale Complementare (PNC). Il Gruppo FS è stato chiamato a svolgere un ruolo fondamentale nella definizione e nell’attuazione del PNRR e del PNC; ad oggi, infatti, sono stati assegnati a società del Gruppo FS - in qualità di soggetti attuatori e responsabili di intervento - 25,89 miliardi di euro dei fondi, di cui 24,82 miliardi di euro (96%25) assegnati a RFI, in dettaglio: • 24,29 miliardi di euro inerenti la Missione 3 Infrastrutture per una mobilità sostenibile Componente 1 destinati a interventi di sviluppo e potenziamento della rete ferroviaria nazionale e regionale; • 0,23 miliardi di euro nella Missione 1 Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo Componente 3; • 0,08 miliari di euro nella Missione 2 Rivoluzione, verde e transizione ecologica Componente 2; • 0,23 miliari di euro nella Missione 5 Inclusione e Coesione Componente 2 e Componente 3.
MISSION 3: INFRASTRUTTURE PER LA MOBILITÀ SOSTENIBILE Si pone l’obiettivo di rafforzare ed estendere l’alta velocità ferroviaria nazionale e potenziare la rete ferroviaria regionale, con una particolare attenzione al Mezzogiorno. Potenzia i servizi di trasporto merci secondo una logica intermodale in relazione al sistema degli aeroporti. Promuove l’ottimizzazione e la digitalizzazione del traffico aereo.
Ciò in coerenza con il ruolo attribuito al trasporto ferroviario nel quadro degli obiettivi definiti dalla Sustainable and Smart Mobility Strategy (SSMS) proposta dalla UE nel 2020 per contribuire alla riduzione del 90% delle emissioni di CO2 entro il 2050, e per completare lo spazio unico europeo dei trasporti delineato con il Libro Bianco del 2011. Questo approccio intende anche promuovere la coesione, ridurre le disparità regionali, migliorare la connettività e l'accesso al mercato interno per tutte le regioni. Aggiungendo risorse a progetti già esistenti e accelerandoli, nonché introducendone di nuovi collegati alla strategia di infrastrutturazione del Paese (#Italia Veloce), gli investimenti ferroviari inseriti nella Missione 3 del PNRR – integrati con quelli previsti dal relativo Fondo Complementare ex art. 4 DL. 59/2021 – puntano a realizzare e completare opere che fanno parte di progetti infrastrutturali europei o che colmano gap penalizzanti per lo sviluppo economico del Paese e, in particolare, del Mezzogiorno e delle Isole. Orientati allo sviluppo dei principali assi ferroviari, legandoli e integrandoli alla rete AV/AC, alla velocizzazione e all’ammodernamento dell’intera rete comprese le linee regionali, al rafforzamento del trasporto su ferro per la movimentazione delle merci sulle lunghe distanze e al miglioramento dei collegamenti di ultimo miglio, gli investimenti PNRR della Missione 3 di cui è incaricata RFI sono articolati in otto ambiti: 1. collegamenti ferroviari ad Alta Velocità verso il Sud per i passeggeri e le merci; 2. linee ad Alta Velocità nel Nord che collegano all’Europa; 3. connessioni diagonali; 4. sviluppo del sistema europeo di gestione del trasporto ferroviario (ERTMS); 5. potenziamento dei nodi ferroviari metropolitani e dei collegamenti nazionali chiave; 6. potenziamento delle linee regionali; 7. potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie del Sud; 8. miglioramento delle stazioni ferroviarie nel Sud
24. Noto in Italia come Recovery Fund o “Fondo per la ripresa”. 25. Il restante 4% (1,07 miliardi) è assegnato ad altre società di Gruppo (ANAS, FSE e Fondazione FS, ecc). 042 |