__ARTE CULTURA__ INFORMAZIONI
Adi Design Museum Compasso d’Oro Piazza Compasso d’Oro 1, Milano Telefono: 0236693790. Orari: 10,30/20 dal martedì alla domenica. Biglietti: € 12; ridotti € 9; gratuito per under 10, giornalisti, accompagnatori portatori handicap, studenti IED. www.adidesignmuseum.org
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DA NON PERDERE
COLORNO (PR)
Le porcellane ducali tornano a casa Nel 1859, il Ducato di Parma e Piacenza venne cancellato. Il patrimonio della raffinata corte passò ai Savoia o venne disperso. In particolare, le magnifiche porcellane di Luigi XV, re di Francia, che furono una vera mania per la figlia Luisa Elisabetta, la “Babette”. Le comprava Oltralpe e acquisì il meglio della produzione di tutte le più prestigiose manifatture europee: raffinati servizi da tavola, da caffè, statuine, tazze da gelato e oggetti curiosi firmati Meissen, Sèvres, Vincennes, Chantilly, Doccia e Capodimonte. E che ritornano alla Versailles del ducato, nella mostra Le porcellane dei Duchi di Parma. Capolavori delle grandi manifatture del ‘700 europeo. Reggia di Colorno (PR) Fino al 19 settembre
Dopo i vari rinvii dovuti alla pandemia, sta per essere finalmente inaugurato a Milano l’Adi Design Museum - Museo del Compasso d’Oro
LA GENIALITÀ DEL DESIGN ITALIANO AVREBBE DOVUTO APRIRE UN ANNO FA, poi il rinvio allo scorso aprile, infine quello a una data da definire prima dell’estate. Situato in uno spazio significativo della storia industriale di Milano, deposito di tram e poi sistema di distribuzione dell’energia elettrica, il nuovo Adi Design Museum - Museo del Compasso d’Oro (il premio biennale ai migliori oggetti di design prodotti industrialmente) raccoglie oltre 2.500 oggetti, documenti, foto, studi, che definiscono la storia del premio - nato nel 1954 da un’idea di Gio Ponti - che ha visto finora 350 vincitori. La genesi, le scelte, i risultati
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MOSTRE
di Ersilia Rozza
che stanno dietro alla realizzazione dei prodotti di miglior qualità arrivati ai consumatori dal dopoguerra a oggi, dimostrano come la cultura industriale abbia spesso saputo confrontarsi con la prospettiva futuribile della visione artistica, dimostrando l’interscambiabilità tra arte e design. Ammirare la Nuova Fiat 500 (premiata nel 1959) e la 500 di oggi, Compasso d’Oro 2011, oppure il catamarano Mattia Esse del 1981 e l’Outcut del 2020, mette di fronte all’evoluzione delle forme e dei loro contenuti tecnologici. Lo stesso vale per oggetti topici della realtà a loro contemporanea,
come la macchina da scrivere Lettera 22 (1954), preferita da Biagi e Montanelli, il televisore portatile Doney (1962), la poltrona Sacco (solo selezionata nel 1970) - celebre pouf di Fantozzi - la Fiat Panda (1981), il motociclo super compatto e pieghevole Tender (1984) e via dicendo, fino alle recenti caffettiera Ossidiana (2016) e protesi di mano robotica (2020). Un nuovo museo che è racconto coinvolgente della genialità italiana anche nell’arte “applicata”.