__SCIENZE PREVENZIONE__
Le problematiche fisiche causate dall’iper-connessione possono essere diverse: dal fastidio al collo alla stanchezza e insonnia, fino alle complicazioni più a lungo termine quali rughe o cambiamenti posturali
QUANDO LA TECNOLOGIA DIVENTA NEMICA DELLA PELLE di Viviana Rubini
“GOBBA DA SMARTPHONE”
“COLLANE DI VENERE”
I problemi di postura legati all’uso della tecnologia sono un fenomeno dilagante e pare stiano modificando la morfologia umana, facendo comparire quella che è stata definita “gobba da smartphone”. Tendiamo infatti a curvare le spalle in avanti, a chiudere il torace e a piegare la testa verso il basso, in direzione dello schermo. Dolore a livello cervicale, mal di testa e sensazione di contrattura alla schiena sono i sintomi caratteristici.
Il cosiddetto “collo da tablet” produce anche la comparsa di quelle rughe da sempre definite “collane di Venere”, evidenti sul collo in età sempre più giovane proprio a causa dei moderni device. Guardare costantemente verso il basso provoca un rilassamento dei tessuti della zona che va dal collo alle clavicole. È possibile, infatti, notare un invecchiamento precoce e una perdita di tono anche del décolleté.
74 I spazio50.org I GIUGNO 2021
“IL MALESSERE DEL MILLENNIO”, COSÌ VIENE DEFINITO DA ALCUNI ESPERTI il 3C AGEING, una forma di invecchiamento causata dalle 3 C: da città (inquinamento atmosferico), comunicazioni (radiazioni wireless) e computer (luce blu). Rispetto alle radiazioni solari, infatti, siamo esposti in maniera più costante ai cosiddetti raggi HEV (High-Energy Visible light), ovvero la luce blu generata da lampade, computer fissi e portatili, smartphone e schermi Tv. L’utilizzo smodato di questi device che hanno ormai monopolizzato le nostre vite, causa non pochi disagi e segni rilevanti, visibili sulla pelle e non solo. Per quel che concerne la cute, parliamo di rughe e colorito spento, a cui si aggiungono altri fastidi dovuti alla torsione innaturale del collo (quasi perennemente chinato su smartphone) come torcicollo, spalle dolenti, postura compromessa e, non ultimi, problemi alla vista. Abbiamo consultato la dottoressa Raffaella Parpaglioni, medico chirurgo e docente presso l’Università Tor Vergata di Roma.
L’invecchiamento digitale o digital ageing è uno dei fattori di invecchiamento precoce della pelle che colpisce donne e uomini a tutte le età. Quali sono i danni cutanei causati da sovraesposizione alla luce blu e come possiamo contrastarli? Si calcola che un’esposizione di 32 ore alla luce blu equivalga ad un’esposizione solare di circa 20 minuti al sole di mezzogiorno. Negli ultimi anni sono stati indagati e sottolineati i danni potenziali e reali non solo nei confronti della cute, ma anche degli occhi e del nostro ritmo circadiano ormonale e del sonno. I raggi HEV, raggiungendo il derma, inducono uno stress ossidativo, cioè la formazione di radicali liberi sulle fibre collagene e sulle fibre elastiche, provocandone il deterioramento responsabile del successivo cedimento, con comparsa e/o approfondimento di rughe. Anche il colorito cutaneo viene alterato passando da roseo a grigiastro, con possibilità di comparsa di iperpigmentazione (macchie). Oltre al volto e alle mani, anche il collo