__ PREVIDENZA __
PENSIONI: AGIRE OGGI PER IL FUTURO DEI GIOVANI
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Nel riprogettare la previdenza dopo la fine di Quota 100, sarà necessario definire misure previdenziali più flessibili e maggiormente attente a chi svolge carriere discontinue, come i giovani
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a cura di Luca Giustinelli
ANCHE SE ORA VIENE SENTITO DAI GIOVANI COME UN PROBLEMA LONTANO, L’ANDAMENTO DELL’OCCUPAZIONE E DEL MERCATO DEL LAVORO PROVOCHERÀ EFFETTI ANCHE DAL PUNTO DI VISTA PREVIDENZIALE
90 I spazio50.org I GIUGNO 2021
NELLE SCORSE SETTIMANE SI È CONTINUATO A FARE UN GRAN PARLARE DI QUOTA 100, tra chi (pochissimi, in verità) ne caldeggia una proroga e chi (la quasi totalità), invece, non vede l’ora di mandarla in soffitta. E, invero, il suo destino pare ormai segnato, se anche molti dei suoi più convinti sostenitori della prima ora adesso ne hanno preso le distanze, sostenendo che questa misura non ha risolto alcun problema strutturale e, anzi, ha contribuito ad aggravare l’iniquità tra generazioni e ad ingessare il sistema previdenziale. Quindi, fine di Quota 100 sia, senza rimpianti! E, ovviamente, tutti gli attori coinvolti - Governo, forze politiche, Parti sociali, INPS - sono al lavoro per tentare di evitare lo “scalone” che si verrà a creare da gennaio 2022: da 62 anni, l’età per il pensionamento passerà di colpo a 67 anni. Le soluzioni fin qui proposte per evitare questo stacco vanno dall’introduzione di altre “Quote” (Quota 102; Quota 62, intesa come anni di età; Quota 41, da intendersi come anni di contributi) fino a proposte più innovative (e un po’ estemporanee) come quella formulata dal Presidente INPS di una pensione divisa in due quote: una quota contributiva da percepire già a partire dai 62 anni di età e una quota retributiva da pagarsi solo al compimento del 67° anno di età (proposta, questa, che ha trovato la ferma opposizione dei sindacati). In tutta questa appassionata discussione, tuttavia, ci si preoccupa molto - legittimamente - di chi dovrà subire lo scalone per il 2022 e per gli anni a venire, ma - un po’ meno legittimamente - troppo poco dei giovani. Già, i giovani. Che pensione potranno aspettarsi gli attuali trentenni? Con l’introduzione - dapprima per chi è entrato nel mondo del lavoro a partire dal 1996 e poi, dal 2012, per tutti - del sistema di calcolo contributivo, la pensione è determinata dalla somma dei