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Radicepura Garden Festival. A sinistra, ‘Anamorphose’ di François Abélanet (ph. ©Alfio Garozzo).
Radicepura Garden Festival la Biennale del giardino mediterraneo Primo evento internazionale dedicato al garden design e all’architettura del paesaggio del Mediterraneo, Radicepura Garden Festival, organizzato dalla Fondazione Radicepura, nasce nel 2017 e in ogni edizione coinvolge paesaggisti, architetti, artisti, studiosi, istituzioni e imprese. Il festival, biennale e della durata di sei mesi, si svolge a Giarre, tra l’Etna e il Mar Jonio, sui cinque ettari del parco botanico Radicepura dove il Cavaliere Venerando Faro, fondatore del vivaio Piante Faro, ha riversato tutta la sua passione e esperienza nel florovivaismo. «La Sicilia è un giardino, e i giardini sono da sempre un elemento culturale che ci appartiene e ci contraddistingue – spiega Mario Faro, idea-
tore della manifestazione. Sin dai tempi di Federico II di Svevia la Sicilia è stata riferimento culturale per l’Europa e merita di tornare ad essere baricentro del Mediterraneo, quell’unicum che è stato culla di cultura e civiltà e luogo di ricchissima biodiversità. In questo senso Il Radicepura Garden Festival si pone come forza propulsiva per innescare una nuova era di sviluppo economico e culturale del territorio». Dall’edizione 2021, dedicata al giardino del futuro, e per le prossime due edizioni la direzione artistica del festival è stata affidata ad Antonio Perazzi che, osservando la contraddizione tra la crescente sensibilità ambientale da un lato e la superficialità di un design che scollega il giar-
dino dalla natura autentica dall’altro, torna a parlare di piante e poetica dei luoghi, perché «accanto all’estetica e all’etica del progetto vanno create anche quelle potentissime architetture effimere che col giardino sono capaci di evocare la quintessenza della vita. È paesaggismo nella sua forma più nobile. Come progettista, lavorando in tanti ambienti diversi, ho imparato che nello spartito dei giardini le piante non sono strumenti e neppure note: sono un’orchestra da sincronizzare con armonia. Ci sono luoghi in cui la forza del progetto va creata artificialmente, e ce ne sono altri in cui è già pieno di energie, come a Radicepura, dove si percepisce un vulcanico fiorire di potenzialità». Come direttore artistico, prosegue Perazzi, «vorrei far parlare i progetti di piante e di come le piante possono essere sostentamento, ispirazione, celebrazione, decoro di arte, architettura e cura dei dettagli. Tutti elementi che nel Mediterraneo conosciamo bene e sui cui abbiamo affondato salde radici». Prossimamente sarà lanciata la call per selezionare i giardini vincitori della quarta edizione del Radicepura Garden Festival, che si svolgerà nel 2023 e punterà sulla centralità delle piante per il giardino. www.radicepurafestival.com www.piantefaro.com
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