ponti&viadotti
Giulio Ventura(1)
IL MONITORAGGIO ATTIVO COME VALORE AGGIUNTO NELLA SORVEGLIANZA DEI PONTI E DELLE OPERE D’ARTE (photo credit: www.repstatic.it)
NUOVI SISTEMI DI MONITORAGGIO BASATI SU UN APPROCCIO INNOVATIVO DENOMINATO “MONITORAGGIO ATTIVO”
L
a crescente diffusione dei sistemi di monitoraggio strutturale come strumento di vigilanza di ispezione dello stato dei ponti e, in generale, delle opere d’arte è spesso limitata a poco più di una raccolta di dati la cui interpretazione risulta di difficile attuazione pratica. Nei sistemi di monitoraggio tradizionale: • i dati sono acquisiti dalla strumentazione e memorizzati; • si controlla che le grandezze acquisite siano entro prefissati valori di soglia; • il report del monitoraggio è limitato ai valori che le grandezze fisiche hanno avuto nel tempo;
2. (photo credit: www.headtopics.com)
1. Un esempio di controllo su un viadotto con metodo By Bridge (photo credit: www.ilnordestquotidiano.it)
44
STRADE & AUTOSTRADE 2-2020
• l’interpretazione dei dati viene demandata a consulenze specialistiche. Tuttavia, risulta difficile capire quando tali consulenze debbano essere attivate; • non si ha alcuna informazione sulla coerenza tra comportamento atteso e misurato della struttura; • a seguito di eventi eccezionali è necessaria una consulenza specialistica per capire se il comportamento resistente ha subito variazioni significative. In questo contesto il sistema di monitoraggio può costituire un onere per l’Ente proprietario/Gestore a fronte di ben poco beneficio, non essendo di ausilio alle operazioni di vigilanza ed ispezione richieste dalle Norme per la mancanza della immediata interpretazione ingegneristica dei dati. Si richiama infatti che la Circolare del Ministero dei Lavori Pubblici n° 34233 del 25 Febbraio 1991 (Istruzioni relative alla
www.stradeeautostrade.it