ferrovie& metropolitane
Ufficio Comunicazione di GCF Generale Costruzioni Ferroviarie SpA
LA NUOVA TE
SUL PONTE TRANSLAGUNARE DELLA VENEZIA-MESTRE SCELTE INNOVATIVE, TRA DESIGN ED EFFICIENZA, PER ABBINARE ESTETICA E FUNZIONALITÀ
I
nnovazione, funzionalità, estetica: sul ponte translagunare della linea ferroviaria Mestre-Venezia Santa Lucia tre “keyword” hanno costituito la chiave progettuale e operativa per l’intervento che - su committenza RFI e per l’esecuzione di GCF - ha rinnovato completamente la linea di trazione elettrica: potenziandone la capacità, migliorandone la durabilità e, non da ultimo, sperimentando soluzioni innovative e dedicate al particolare contesto ambientale, fino a regalare un nuovo, lucente skyline al Ponte della Libertà, lo storico collegamento che dal 1846 unisce Venezia alla terraferma. “La finalità dell’intervento - spiega l’Ing. Francesca Perrone, Responsabile della S.O. Ingegneria della Direzione Territoriale
1. L’innovativa sagoma a T dei nuovi portali sul ponte della Libertà
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STRADE & AUTOSTRADE 2-2020
Produzione Venezia - era duplice ed ambiziosa. Sotto il profilo tecnico-funzionale, si è voluto ricostruire la linea di alimentazione elettrica con criteri tali da renderla più idonea all’accresciuta esigenza di alimentazione dei convogli AV, oltre che maggiormente resistente ai fenomeni di aggressione atmosferica tipici dell’ambiente lagunare; in secondo luogo, si è puntato a un design non solo funzionale ma esteticamente sobrio e innovativo, più idoneo ad inserirsi armoniosamente nel già delicato contesto ambientale ed architettonico di Venezia”.
LA VERIFICA DELLE OPERE CIVILI Dieci mesi di cantiere e 35.000 ore di lavoro notturno per completare la mission. Il risultato è visibile e apprezzabile sia dal punto di vista tecnico che nella sua dimensione estetica. A precedere l’intervento, un completo check-up del ponte translagunare interamente sottoposto “ai raggi X” per accertarne lo stato di salute: le opere civili sono state vagliate attraverso una serie accurata di indagini sperimentali volte a certificare la solidità strutturale dei due ponti ferroviari, sia quello vecchio, con i caratteristici archi in muratura, sia quello più recente, costituito da ponti ad impalcato in calcestruzzo armato. “Un controllo accurato - illustra il Direttore Tecnico GCF, Angelo Zullo - che si è avvalso dell’intero ventaglio di prove diagnostiche: sondaggi meccanici a carotaggio continuo, prelievi e analisi delle malte di allettamento, prove con martinetto per determinare lo stato tensionale e le caratteristiche meccaniche e di deformabilità della muratura, estrazione di campioni di calcestruzzo e prove di compressione, prove di trazione su spezzoni di barre metalliche, impiego di pacometro per indagini qualitative sulle armature del conglomerato cementizio armato”.
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