Adrenalina a colpi di vernice!
È il paintball lo sport in voga tra i giovani negli ultimi anni. Almeno una volta nella vita, i ragazzi tra i 10 e i 25 anni si sono ritrovati ad indossare armatura e caschetto, ad impugnare il fucile e a scendere nell’arena di gioco per provare l’ebbrezza di una guerra simulata. La sicurezza è un fattore predominante durante il gioco, di fatto sono molteplici le rigide regole da seguire durante ogni match. È severamente vietato togliersi gli occhiali protettivi e le protezioni, come è obbligatorio ascoltare il giudice di gara ad ogni sua comunicazione. Manolo De Cristofaro, fondatore e gladiatore di Unicusano Paintaball, ci racconta le curiosità di questa magnifica disciplina.
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È una disciplina che coinvolge giovani e grandi. Come mai? Chi da piccolo non ha giocato a indiani e cowboy, o a guardie e ladri? Il paintball, come gioco ludico, è una vera e propria botta di adrenalina, nel gioco e nella strategia stessa. La cosa emozionante è il colpo sparato da te che arriva a bersaglio, emozionante sia per chi gioca la prima volta, sia per chi come me gioca da anni. Circa 3 anni fa ho creato il torneo Daddy Cool, in sostanza è un 2vs2, ma la squadra in campo è composta da genitore e figlio. Uno dei pochi sport praticabili con il proprio figlio, la famiglia che si mette per intero in competizione.
Quali benefici apporta praticare questa disciplina e quali insegnamenti ne possiamo trarre? Le basi di un team vincente sono la squadra e la comunicazione, poi come performance individuale si lavora molto sulla potenza esplosiva del giocatore e sul controllo delle emozioni all’interno del match.
Come nasce la partnership con Unicusano? Un incontro casuale ha fatto appassionare a questo sport Stefano Bandecchi, che ci ha supportato in tutto. Noi di contro abbiamo prodotto tanto, in termini di trofei, crescita e credibilità sia in Italia che in Europa