UNICUSANO PALLACANESTRO LIVORNO
l’altra metà del cielo ma la stessa, formidabile passione proprio da alcuni giocatori e dirigenti andati via dalla futura vice-campionessa d’Italia Libertas. Nel 1960 la partenza ufficiale del club bianco-azzurro, con il nome di Europa Nuova Pallacanestro Livorno, che vinse la Serie B nel 1955 ma venne inglobata e assorbita dalla Libertas nel 1959. Dopo diversi anni, sotto la bandiera del C.S.I. (Centro Sportivo Italiano) l’idea di una nuova compagine societaria e agonistica, diversificata, ancora una volta, dall’altra metà del cielo cittadina. Tutto partì per merito della Compagnia Lavoratori Portuali e dal pensiero di Alfredo Damiani. A campionati riformati la PL è ammessa in Serie B nel 1865 e nel 1971 arriva il primo sponsor importante, Toncelli.
Con l’abbinamento “accademico” la B Femminile e C Gold inseguono un unico traguardo: ripercorrere le auree orme che hanno portato diversi scudetti giovanili. Storia moderna di una favola arrivata persino in Europa, giocando in Coppa Korac
Livorno è una delle culle dello Sport d’Italia. La città labronica si è distinta nella Scherma, con Aldo Montano suo rappresentante moderno di una scuola che, dalla fine dell’800, ha saputo portare in tutto il mondo la tradizione nazionale, con ori olimpici e
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allori, e medaglie internazionali con percentuali impossibili, da giustificare, senza la tenacia, l’impegno, l’umiltà, la grinta, la fame di vittorie. Ma Livorno è anche capace di ribollire nei palazzi dello sport e nelle palestre alla voce Pallacanestro. Due, addirittura, le società capaci di arrivare in Serie A1 maschile, e una delle due arrivò a circa 40 centesimi da uno scudetto, nel 1988-89, contro la grandissima Milano già passata da Dan Peterson a Franco Casalini. Quella è la Libertas, che ha avuto, sotto lo stesso cielo livornese, una spiccata rivalità con l’A.S.D. PL (Pallacanestro Livorno). Alla fine degli anni ’50 la nascente realtà ebbe i primi moti ribelli
Nel 1978 rinascerà, infiammata, la rivalità con la antica Libertas, per la sconfitta, non pronosticata alla vigilia, che la squadra della stessa città subisce con la Rodrigo Chieti che allo spareggio per andare in Serie A con la PL avrà la meglio. E nascerà il detto non proprio fraterno: “squadra di preti venduti a Chieti”. Questo duello continuo somiglia e in buona parte eguaglia quello in terra felsinea, tra le “V” nere e la Fortitudo! Un secondo, grave episodio maturò nel 1984 quando Abdul Jeelani, per tirare un pallone contro i tifosi avversari, colpì, senza volerlo, una ragazzina; episodio dal quale scaturì una brutta rissa tra il popolare giocatore e qualche tifoso. La tanto inseguita gloria sarebbe arrivata nel 1980, PL promossa in Serie A2, e di lì a 5 anni, con la vittoria del secondo campionato e l’arrivo in Serie A1!