Camping Management 52

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PIANETA TURISMO

Dal Governo 2,4 miliardi per rilanciare il turismo nazionale

lllustriamo il Piano che si presenta come il più grande investimento nel settore turistico dal secondo dopoguerra ad oggi che, si spera, produrrà occupazione, ampliamento e qualificazione dell’offerta di Nicolcarlo Genovese

T

ra le tante conseguenze della pandemia di Covid19 per le nostre vite c’è anche un completo stravolgimento dei parametri economici che solo fino ad un anno fa dominavano l’economia dell’Occidente. Se infatti ci guardiamo alle spalle una manovra di bilancio modello pre-Covid viaggiava intorno ai 10-20 miliardi di euro e con un disavanzo del 2 o 3% le economie nazionali potevano entrare in crisi ed essere messe sotto tutela, come avvenuto nel caso della Grecia. Solo un paio di mesi fa invece il Governo Draghi ha presentato alle Camere il Piano nazionale di ripresa e resilienza che comporta una spesa “monstre” da 248 miliardi di euro. Di questi 2,4 miliardi, l’1% del totale, sono stati allocati al turismo, all’interno di 6,68 miliardi dedicati

alla cultura. Le risorse per il turismo saranno così suddivise: 100 milioni per l’hub del turismo digitale; 1,8 miliardi in fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche; 500 milioni sul progetto Caput Mundi, per l’attrattività della capitale in vista dei grandi eventi, principalmente la Ryder Cup 2022 e il Giubileo del 2025). Aiuteranno però il turismo anche altre misure inserite nel capitolo della cultura, come il miliardo di investimento per migliorare l’attrattività dei borghi, o i 300 milioni per valorizzare l’identità di siti storici. Quindi si può considerare il Piano come il più grande investimento nel settore turistico dal secondo dopoguerra ad oggi, sicuramente in grado di attivare un effetto moltiplicatore che genererà ulteriori investimenti e produrrà occupazione, ampliamento

e qualificazione dell’offerta. Vediamo nel dettaglio queste misure, a cui si aggiungerà anche la riforma della professione di guida turistica, a costo zero. «Gli investimenti previsti» si legge nel Pnrr «sono volti al miglioramento delle strutture turistico-ricettive e dei servizi turistici, riqualificando e migliorando gli standard di offerta, con il duplice obiettivo di innalzare la capacità competitiva delle imprese e di promuovere un’offerta turistica basata su sostenibilità ambientale, innovazione e digitalizzazione dei servizi. L’azione include interventi di riqualificazione e ammodernamento delle imprese che operano nel comparto turistico per potenziare il loro livello di digitalizzazione. Si promuoveranno modelli innovativi di organizzazione del lavoro, anche attra41


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