gli spazi delle tracce •
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Tra i temi affrontati nella didattica dei corsi di progettazione quello relativo al rinnovamento dell’apparato decorativo rappresenta la sfida più complessa ma anche quella più ambiziosa per una nuova visione del design. Il decoro è progetto; quasi sempre elemento fondamentale di una narrazione che esplicita simbologie e capacità manifatturiere sviluppate nei luoghi, l’assenza di decoro è, di contro, rinuncia al territorio e alla diversità culturale che ogni luogo esprime. Nella contemporaneità l’espressione grafica del segno decorativo, che di per sé ha sempre subito storicamente continue trasformazioni, ha avuto una accelerazione nel produrre fenomeni di obsolescenza. Segni e colori mutano continuamente seguendo ritmi e tempi del consumo che appartengono alla dimensione accelerata dell’industria. Tra le molte modalità di rielaborazione dei segni abbiamo scelto di lavorare sulla costruzione di pattern e textures come pratica che evidenzia le maggiori potenzialità applicative nell’ambito del progetto di interni. Pattern e texture si ritrovano in natura o sono espressione della cultura ideativa e della cultura del fare dell’uomo. Ogni luogo esprime dei propri segni, delle proprie textures leggibili parimenti nelle opere elaborate dall’uomo (manufatti, architetture) o nelle trasformazioni del paesaggio naturale e artificiale. Se si pensa ad un territorio come quello toscano, i segni sul territorio dei filari di viti o di cipressi o delle piante di ulivo, esprimono un abaco identitario di trame leggibili e applicabili al progetto, ma nella stessa maniera i segni presenti nelle chiese romaniche di Firenze e Pisa e più in generale in tutta la cultura dell’intarsio marmoreo (che ha generato l’intarsio ligneo), costituiscono un abaco straordinario di riferimenti per il progetto. Una texture consiste nella moltiplicazione di un modulo, di qualunque tipo, che sia dato da intervalli o soluzioni cromatiche; come registra Paul Klee nei suoi appunti didattici: “comporre una texture significa ideare degli intrecci modulari, parziali o generali e ideare dei gradienti di densità della tessitura. Creare una trama modulare è un’operazione molto simile ai sistemi di costruzione del tessuto stesso.”1. 1
Pompas R.(1994) Texile Design. Ricerca, elaborazione, progetto. Milano, Hoepli.