L'Interior visto dal Design | Stefano Follesa

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gli spazi attraversati •

Photo by Fabio Oppini on Unsplash.

Se pure apparentemente lontano dalle conoscenze e dalle pratiche del design il tema dello spazio urbano si pone come tema di connessione delle conoscenze che il designer ha sul sistema degli oggetti, sui sistemi tecnologici e sui sistemi comunicativi e che spesso si integrano alle conoscenze degli architetti, degli urbanisti e dei sociologi in una visione multidisciplinare necessaria nella complessità della città. La città è il contenitore in cui si sviluppano e sedimentano processi culturali che ne definiscono al contempo l’aspetto e l’identità, il terminale delle trasformazioni sociali che ne determinano un continuo rinnovamento causando spesso una progressiva erosione di quei segni tracciati dalla storia che guidano la nostra interazione con lo spazio. Un frenetico rinnovamento urbano distrugge oggi gli archivi esperienziali modificando i rapporti di conoscenza e indebolendo l’immagine stessa delle città. Tra gli elementi che concorrono al definirsi dell’identità di uno spazio urbano; alcuni sono elementi materiali come gli edifici, gli arredi, il sistema del verde, le pavimentazioni, i segnali, altri sono elementi immateriali, prevalentemente legati alle nostre percezioni, come i rumori, gli odori, la luce, la musica, le attività che vi si svolgono, A tale immaterialità delle percezioni si aggiunge oggi la nuova immaterialità della città virtuale. Oggi abitiamo contemporaneamente il luogo fisico e il luogo virtuale che da dà forma visibile e “abitabile” ad una città parallela che restringe i servizi, il lavoro e le connessioni nello spazio limitato dello schermo di un device. Un abitare che richiede un diverso modo di essere del reale e come tale, non una fuga dalla realtà, ma un suo potenziamento. Virtuale e reale si intersecano con continuità nell’approccio ad uno spazio urbano che da contenitore di processi sociali si trasforma oggi nell’estensione della dimensione individuale di un abitare che non può rimanere costretto nel recinto delle mura domestiche. La dimensione tecnologica guida e qualifica la nuova scena urbana ibrida che si sostutisce alla città fisica. La tecnologia delle connessioni consente e facilita i rapporti tra la città e i viaggiatori, le reti digitali caratterizzano una nuova esperienza spazio-temporale in cui le proprietà di molteplicità e simultaneità delle informazioni e degli eventi diventano sempre più pervasive e si sostituiscono alle percezioni reali.


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Bibliografia

4min
pages 388-396

The shape of food, George Narcis Patru

1min
pages 380-383

The shape of food, Alice Senatori

1min
pages 384-387

The shape of food, Letizia Bicchi

1min
pages 368-371

The shape of food. Attorno al cibo

2min
pages 360-363

Bibliografia

3min
pages 349-354

Gli spazi conviviali

10min
pages 355-359

La città delle donne. Prendiamoci il nostro spazio, Luna Maiore

1min
pages 344-348

Florentine Folies, Cristian Ferretti

1min
pages 334-337

Florentine Folies, George Narcis Patru

1min
pages 330-333

Florentine Folies, Letizia Bicchi

1min
pages 326-329

Florentine Folies. Omaggio a Bernard Tschumi

0
pages 324-325

Gli spazi attraversati

8min
pages 319-323

Bibliografia

3min
pages 313-318

Gli spazi rituali

8min
pages 293-297

Bibliografia

5min
pages 287-292

L’abitare mutevole. I rituali di domani, Alessia Frosini

2min
pages 302-307

Nei suoi panni. Abiti e identificazione, Camilla Storti

1min
pages 278-281

Una casa in Finlandia, Elena Di Rado

1min
pages 274-277

Una casa a

1min
pages 270-271

L’abitare percepito

11min
pages 229-235

Bibliografia

2min
pages 257-262

Luce senza forma. Soluzioni luminose per l’abitare, Oriana Delfini

2min
pages 240-243

L’identità nei territori di progetto

14min
pages 263-269

Synapsi. Lo spazio attraverso i sensi, Chiara Travaglini

3min
pages 250-256

Pending cultures. Una rete di connessioni

3min
pages 236-239

Bibliografia

3min
pages 223-228

Trame di identità. Segni dai luoghi, Alessia Bastai

1min
pages 214-217

Terre di confine, Cristian Ferretti

1min
pages 210-213

Borders and Bridges

3min
pages 206-209

Casa dei segni a Siviglia

0
pages 202-203

Andromeda. Spaceship, Claudio Lorusso

2min
pages 178-183

La casa dei segni e degli sguardi

1min
pages 200-201

L’abitare dopo. L’onnipresenza del digitale, George Narcis Patru

3min
pages 184-189

Gli spazi delle tracce

8min
pages 195-199

There is a planet B. L’abitare su Marte, Aurora Matera

3min
pages 172-177

Drop. L’abitare di domani, Chiara Bellucci

3min
pages 166-171

Arca. Design di un futuro sostenibile dell’abitare, Francesco Sacchini

3min
pages 160-165

L’abitare mutevole

13min
pages 147-153

Essentia. La nuova forma dell’abitare interiore, Martina Corti

2min
pages 154-159

Bibliografia

3min
pages 141-146

Il design come narrazione nella città. Arezzo e Petrarca, Riccardo Amatucci

2min
pages 130-135

Tessuti urbani. Uno storytelling per Prato, Matteo Balestra

2min
pages 124-129

La città di Modigliani, Giulia Lenzi

3min
pages 118-123

Largo Poggi Fiammetta Conforti, Silvia Mangolfi, Elena Mucci

0
pages 108-109

Raccontare storie. La città come un libro

1min
pages 102-103

Interni di parole

1min
pages 112-113

Narrazione e Progetto

15min
pages 93-101

2084. L’abiterò social,Valerio Pettinato

2min
pages 80-86

Bibliografia

4min
pages 87-92

House of Glass. Viaggio in un’utopia di vetro, Gemma Nanni

2min
pages 74-79

Museo dell’irrazionalità, Elisa Maurizi

2min
pages 56-59

The hot zone, Yuhui Xia

2min
pages 68-73

DEBI. The maitre of birds, Angela Su

1min
pages 44-47

Dreams of a better life: il futuro immaginato

22min
pages 27-39

I musei immaginari

3min
pages 40-43

Museo dell’immaginario. Le città invisibili, Oleg Orlando

1min
pages 48-51

Museo della Follia, Lorenzo Pedonese

1min
pages 64-67
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