L'Interior visto dal Design | Stefano Follesa

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narrazione e progetto •

Photo by Kiwihug on Unsplash.

I luoghi della città storica hanno uno spessore fortissimo. Sono stratificazioni di memorie orientate, sono nodi relazioni, sono (o dovrebbero essere) scenari di vita civile. I luoghi della città storica sono luoghi complessi: a volte ce ne sfugge il senso per la nostra scarsa adesione alla città o per gli innumerevoli disturbi che ne rendono difficile la lettura. (Adolfo Natalini, 1984: pag.108)

La terza componente costitutiva della figura del designer è la componente comunicativa che Potter esplicita con la parola “messaggi”. Se per il design la dimensione comunicativa è sempre stata ambito di connessione tra le analisi provenienti dalle scienze sociali e le pratiche progettuali, una propensione specifica della disciplina all’utilizzo delle tecniche dello storytelling nasce a partire dagli anni Ottanta del precedente secolo e si definisce progressivamente come area autonoma di ricerca sotto la denominazione di Narrative Design o Design Narrativo. L’accostamento del design alla narrazione diventa possibile nei casi in cui la natura del progetto sia fortemente caratterizzata da una componente relazionale; il progetto può, in tal caso, essere definito come una forma autonoma di scrittura dove l’oggetto e lo spazio diventano strumenti narranti, capaci di raccontar storie e costruire interazioni. Raccontar Storie è il titolo di una esercitazione che ha caratterizzato per alcuni anni la mia didattica universitaria nei corsi di Interni e all’interno della quale cercavo di indagare i rapporti tra identità e storytelling. Luoghi e oggetti possono essere veicoli di una narrazione che costruisce connessioni e legami li dove il progetto ha il compito di creare cornici di senso. Benché il Narrative Design in ambito internazionale venga identificato con l’utilizzo delle pratiche dello storytelling nella progettazione di prodotti multimediali, il Design di Narrazione ha nel nostro paese una connotazione originale più legata all’interazione che si viene a creare tra noi e gli oggetti o gli spazi attraverso i terminali della percezione. Il Design di Narrazione è un design che rivolge le proprie attenzioni non più alle tecnologie e ai linguaggi, ma alle persone e agli eventi, ai molteplici aspetti del vivere che coinvolgono la nostra emotività e i nostri sentimenti (Penati, 2009). Il processo narrativo agisce su quelli che sono gli elementi di diversità, attorno ai quali si costruiscono gli scenari del progetto e della


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Bibliografia

4min
pages 388-396

The shape of food, George Narcis Patru

1min
pages 380-383

The shape of food, Alice Senatori

1min
pages 384-387

The shape of food, Letizia Bicchi

1min
pages 368-371

The shape of food. Attorno al cibo

2min
pages 360-363

Bibliografia

3min
pages 349-354

Gli spazi conviviali

10min
pages 355-359

La città delle donne. Prendiamoci il nostro spazio, Luna Maiore

1min
pages 344-348

Florentine Folies, Cristian Ferretti

1min
pages 334-337

Florentine Folies, George Narcis Patru

1min
pages 330-333

Florentine Folies, Letizia Bicchi

1min
pages 326-329

Florentine Folies. Omaggio a Bernard Tschumi

0
pages 324-325

Gli spazi attraversati

8min
pages 319-323

Bibliografia

3min
pages 313-318

Gli spazi rituali

8min
pages 293-297

Bibliografia

5min
pages 287-292

L’abitare mutevole. I rituali di domani, Alessia Frosini

2min
pages 302-307

Nei suoi panni. Abiti e identificazione, Camilla Storti

1min
pages 278-281

Una casa in Finlandia, Elena Di Rado

1min
pages 274-277

Una casa a

1min
pages 270-271

L’abitare percepito

11min
pages 229-235

Bibliografia

2min
pages 257-262

Luce senza forma. Soluzioni luminose per l’abitare, Oriana Delfini

2min
pages 240-243

L’identità nei territori di progetto

14min
pages 263-269

Synapsi. Lo spazio attraverso i sensi, Chiara Travaglini

3min
pages 250-256

Pending cultures. Una rete di connessioni

3min
pages 236-239

Bibliografia

3min
pages 223-228

Trame di identità. Segni dai luoghi, Alessia Bastai

1min
pages 214-217

Terre di confine, Cristian Ferretti

1min
pages 210-213

Borders and Bridges

3min
pages 206-209

Casa dei segni a Siviglia

0
pages 202-203

Andromeda. Spaceship, Claudio Lorusso

2min
pages 178-183

La casa dei segni e degli sguardi

1min
pages 200-201

L’abitare dopo. L’onnipresenza del digitale, George Narcis Patru

3min
pages 184-189

Gli spazi delle tracce

8min
pages 195-199

There is a planet B. L’abitare su Marte, Aurora Matera

3min
pages 172-177

Drop. L’abitare di domani, Chiara Bellucci

3min
pages 166-171

Arca. Design di un futuro sostenibile dell’abitare, Francesco Sacchini

3min
pages 160-165

L’abitare mutevole

13min
pages 147-153

Essentia. La nuova forma dell’abitare interiore, Martina Corti

2min
pages 154-159

Bibliografia

3min
pages 141-146

Il design come narrazione nella città. Arezzo e Petrarca, Riccardo Amatucci

2min
pages 130-135

Tessuti urbani. Uno storytelling per Prato, Matteo Balestra

2min
pages 124-129

La città di Modigliani, Giulia Lenzi

3min
pages 118-123

Largo Poggi Fiammetta Conforti, Silvia Mangolfi, Elena Mucci

0
pages 108-109

Raccontare storie. La città come un libro

1min
pages 102-103

Interni di parole

1min
pages 112-113

Narrazione e Progetto

15min
pages 93-101

2084. L’abiterò social,Valerio Pettinato

2min
pages 80-86

Bibliografia

4min
pages 87-92

House of Glass. Viaggio in un’utopia di vetro, Gemma Nanni

2min
pages 74-79

Museo dell’irrazionalità, Elisa Maurizi

2min
pages 56-59

The hot zone, Yuhui Xia

2min
pages 68-73

DEBI. The maitre of birds, Angela Su

1min
pages 44-47

Dreams of a better life: il futuro immaginato

22min
pages 27-39

I musei immaginari

3min
pages 40-43

Museo dell’immaginario. Le città invisibili, Oleg Orlando

1min
pages 48-51

Museo della Follia, Lorenzo Pedonese

1min
pages 64-67
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