Umana-mente di Chiara Paoli
Che Natale ci aspetta? Questo Natale appare come il più cupo di tutta la vita alla maggior parte delle persone, non soltanto per la crisi economica che la pandemia sta generando, ma soprattutto per la paura di non poter festeggiare questa ricorrenza con i propri cari.
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empre sulle spine in vista di un nuovo DCPM, oramai quello che non ci fa dormire non è il film dell’horror visto la sera prima o la cena pesante a base di fritto; sono le notizie dei telegiornali che ci tengono svegli la notte. Siamo bombardati ogni giorno da notizie e da numeri, attraverso la tv, la radio, le pagine Facebook dei comuni che fanno la conta dei positivi, alimentando il panico. Qualcuno si è preparato con largo anticipo al Natale, con albero, luci e decorazioni, un segno di speranza in un momento buio, la voglia di “alleggerire” soprattutto i più piccoli, costretti a tenere tutto il giorno la mascherina a scuola e a limitare le proprie attività sportive e i contatti con gli amici. La consolazione resta forse solo nel pensare che quanto meno con noi ci saranno i famigliari con cui conviviamo, ma il pensiero corre a chi vive da solo. Il pranzo di Natale al ristorante e in compagnia appare come un sogno ad occhi aperti che non potrà essere realizzato, neppure con una lunga e spassionata lettera a Babbo Natale. Unica consolazione, potremo fare la spesa e i supermercati resteranno aperti fino alla vigilia, ci rimboccheremo le maniche e cercheremo di cucinare con le nostre mani sfiziosi manicaretti per le feste. La speranza e il regalo che tutti attendono con ansia per questo Natale è un vaccino, ma soprattutto il ritorno alla normalità. Il dono più bello sarebbe poter festeggiare in compagnia,
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augana
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dimenticarci l’uso delle mascherine e poter tornare a baciarci ed abbracciarci più stretti di prima. Niente tombola di Capodanno e niente brindisi in compagnia, questo San Silvestro apparirà un giorno come un altro, con la differenza che tutti incroceranno le dita di mani (e piedi e tutto quanto possibile), nella speranza che il 2021 sia un anno migliore. Forse qualcuno riempirà la casa di amuleti scaramantici per scacciare la negatività del 2020, molti leggeranno l’oroscopo di Fox o di Branko, confidando che sia positivo soprattutto in salute, ma anche per quanto riguarda il lavoro, visto il momento storico e l’amore passerà in secondo piano, rispetto ad altre priorità. Io sono convinta che non tutto il male venga per nuocere e forse da questa pandemia
abbiamo imparato a fare più attenzione al prossimo, ci siamo abituati ad una maggiore igienizzazione delle mani, grande veicolo di germi e diffusore di malattie. Abbiamo però anche capito quanto la vita sia importante e fragile, riscoperto l’importanza e la bellezza dello stare insieme, con parenti e amici. La nostra vita è bella quando è contornata di affetti, intessuta di ricordi, di vissuti ed esperienze fatte insieme, sono questi momenti con parenti e amici che ci arricchiscono profondamente e ci donano felicità, sono questi sempre e comunque i doni più preziosi. Un augurio a tutti per un Natale sereno, felice e in salute e per un 2021 libero dal Covid-19 e all’insegna semplicemente di un ritorno alla normalità, quella che tanto ci è mancata.