Leggende in Valsugana sconfiggeremmo il demonio e ci approprieremo del tesoro». «Ma come facciamo a sconfiggere il diavolo?» Si domandava ovviamente la gente. A quel punto una donna -sospettata di essere una strega- si fece avanti: «se volete io vi posso aiutare». E i paesani in coro dissero «Sììì..». La donna (Donna/strega. In questo racconto la figura femminile sembrerebbe essere, non tanto una strega, ma una sacerdotessa. Quindi una figura legata al mondo pagano. Il sacerdote e la donna insieme, nello stesso contesto, ci portano quindi a fare un salto temporale in quel periodo di passaggio fra paganesimo e cristianesimo. Infatti la donna prega Adone, divinità classica. Ma nella stessa preghiera la donna si rivolge al Sommo Spirito, o al Grande Spirito. Un dato che ci riporta, in certo senso, ad un contesto culturale, come quello celtico/retico, legato alla
natura. La donna, quindi, in questo racconto rappresenta l’ultimo respiro di un mondo costretto a soccombere e a lasciare il posto alla nuova religione.) si raccolse in preghiera e con voce potente gridò «Sia per sempre lodato e innalzato il nome del Sommo Spirito, al quale m’inchino in questa solenne ora. A te eccelso Adone, dirigo le mie fervide preci: ti supplico di proteggermi e di accordarmi l’onore di inviarmi uno de tuoi umili messaggeri perché, con la di lui mediazione, possa ottenere quello che rispettosamente mi proporrò di domandarti». La strega, pronunciate queste parole, si alzò e si diresse con sicurezza e decisione verso la “Tor Tonda”. Dietro di lei i ragazzi e tutto il popolo. Giunti alla “Tor Tonda” nessuno però riuscì a trovare né la botola, né la pietra con l’anello. Il parroco iniziò a
Tor Tonda (Archivio APT Valsugana)
pregare e la strega fece scongiuri. Il popolo pianse. Ma non servì a nulla. Delusi ... ritornarono alle proprie case. Nei giorni successivi alcuni non abbandonarono le speranze, ma le ricerche ebbero sempre il solito esito negativo. Nelle notti di luna piena, inoltre, non si videro più le misteriose fiammelle e i bagliori dorati .
AAA biblioteca cerca volontari “Per favorire la lettura e il conforto di un buon libro anche in questo periodo di chiusura al pubblico della biblioteca comunale di Pergine Valsugana - i cui servizi rimangono tuttavia attivi in modalità take-away, si cercano associazioni e privati disponibili a svolgere a titolo di volontariato gratuito il servizio di consegna libri alle persone impossibilitate per vari motivi ad accedere al punto prestiti/consegna allestito al pianterreno della biblioteca (persone anziane, persone in isolamento fiduciario, persone ammalate, persone con bambini piccoli da accudire...) .” Questo il messaggio lanciato dalla biblioteca perginese per aiutare chi è costretto a casa dal virus e ha bisogno di qualche bel libro per passare il tempo e viaggiare con la fantasia, verso luoghi magici e inesplorati, dove la pandemia non li può raggiungere. Soprattutto in questo momento difficile, in cui abbiamo bisogno di contatti, possiamo trovare nuovi amici anche attraverso la lettura, come dice la canzone dello Zecchino “Il topo con gli occhiali”: “I libri sono ali che aiutano a volare, i libri sono vele che fanno navigare, i libri sono inviti a straordinari viaggi, con mille personaggi l'incontro sempre c'è”. Per informazioni e per dare la propria disponibilità basta contattare i seguenti recapiti telefonici 0461-502360 o 0461502390; oppure inviare una mail a biblioteca@comune.pergine.tn.it E se i lettori non possono andare in biblioteca, questa, insieme ad altre del territorio trentino, si attrezza per andare da loro! Partiranno a breve gli incontri su piattaforma Meet per il gruppo di lettura e anche la rassegna #paginedautunno cambia veste, approdando on-line. I dettagli per chi vuole partecipare si possono trovare sulla pagina Facebook Biblioteca comunale Pergine. (Chiara Paoli)
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