Quattro passi nella natura di Chiara Paoli
Il risveglio dei fiori
S
i sente profumo di primavera, la bella stagione si apre e aumenta la nostra voglia di uscire. Non è solo il caldo a spingerci fuori, ma anche il piacere di godere del risveglio della natura, dei colori dei fiori, del verde che torna a rimpinguare i rami secchi. Le tonalità della nostra Valsugana sono molteplici, a partire dal candidissimo bianco dei bucaneve, che viene detto anche “stella del mattino”, perché si tratta del primo fiore a sbocciare quando la neve ammanta ancora il sottobosco. Questo piccolo e delicato fiore si può trovare nelle zone ombrose e boschive al di sotto dei 1000 metri oppure nei prati all’ombra di qualche cespuglio. I giardini si tingono dei toni del giallo grazie alle forsizie, arbusti dai piccoli fiori gialli che crescono facilmente anche con una semplice talea. Più rara da vedersi, ma diffusa anche nelle nostre città, nei parchi e nelle aree verdi, la bellissima pianta appartenente alla famiglia delle rose, chiamata Fiore di pesco o Cotogno giapponese (nome scientifico Chaenomeles). Questo è anche il tempo dello Zafferano maggiore o falso zafferano, croco selvatico o crocus vernus, nome
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che deriva dalla lingua greca e il cui significato è “filo”, in riferimento ai lunghi pistilli molto sviluppati nella specie più preziosa e coltivata, che è il Crocus sativus che fiorisce in autunno e da cui si ricava il vero zafferano per i risotti alla milanese. Vernus fa invece riferimento alla loro precoce fioritura a chiusura dell’inverno, tra febbraio e marzo. Altro simbolo intramontabile della primavera che è ormai alle porte, è il colore giallo delle primule, che tinge i prati e il sottobosco, il suo nome infatti è primula vulgaris, ma è detta anche comunemente “primaverina” o “occhio di civetta”. Non può mancare poi la violetta selvatica con il suo inconfondibile colore, ma che di tanto in tanto si trova anche nei toni del bianco o del giallo. Un luogo dove poter ammirare le fioriture primaverili è il Parco delle Terme di Levico che dal 2016 è inserito nel circuito dei Grandi Giardini Italiani e offre alla vista del visitatore corolle di narcisi, tulipani e muscari. Una passeggiata sul colle del Tegazzo, salendo verso il castello di Pergine, permette invece di ammirare in lontananza i ciliegi di Susa in fiore a cavallo tra i mesi di marzo e aprile. I fiori e gli alberi dei duroni susodri si possono ammirare anche da vicino, nelle loro sfumature che vanno dal bianco al rosa intenso, passeggiando tra le vie coltivate della frazione.
E così c’è chi parla dell’Hanami del Trentino, questo termine giapponese significa letteralmente “guardare i fiori” e si riferisce alla tradizionale usanza di questo popolo di assaporare questo magico momento dell’anno, la fioritura primaverile e soprattutto la fioritura dei ciliegi (sakura). Tra le piante da frutto che fioriscono in primavera in Valsugana, merita un posto d’onore anche il melo, con il bianco dei suoi petali, che rendono magico il paesaggio nel mese di aprile. Tra aprile e giugno poi è il periodo ideale per visitare luoghi come il giardino botanico delle Viote, il giardino della rosa di Ronzone o l’orto dei semplici di Brentonico.