Girovagando di Fiorenzo Malpaga
Kenya
KENYA - SCHEDA
esperienza di volontariato e viaggio nel lontano 1979
Tramonto a Mandera
U
n viaggio per raggiungere la missione, gestita da laici, non da turista, ma da curioso e rispettoso viaggiatore, per conoscere il “vero” Kenya, le tribù, i paesaggi, i parchi, il deserto, gli altipiani, i laghi, di questo splendido ed affascinante paese africano. Un viaggio durante il quale ho coniugato l’ esperienza di volontariato presso una missione laica nell’estremo nord del Kenya, a Mandera, cittadina che dista 1200 km dalla capitale Nairobi, ai confini con la Somalia e l’Etiopia, presso un centro educativo per ragazzi orfani, con l’interesse, lo stupore e il fascino di poter vedere e conoscere una realtà così diversa dalla nostra. Tre ragazzi, io e Maria Grazia di 26 anni e la nostra amica Alida, ancora più giovane, desiderosi e motivati di fare quella esperienza
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augana
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umana e solidale, e animati dal senso dell’avventura. Già il percorso dalla capitale fino all’estremo nord, si è rivelato pieno di stimoli ed imprevisti; a bordo della Toyota, guidata dal nostro amico Luciano, che ci accompagnava e ci ospitava a Mandera; nell’attraversare il deserto del Chalbi, verso nord, il fuoristrada subì un guasto, eravamo completamente isolati, non c’erano ancora i cellulari, nessun villaggio nelle vicinanze, non si incrociava alcun mezzo lungo la pista sterrata, la paura e la tensione era massima. Luciano riuscì in qualche modo a riparare il mezzo e ci permise di ripartire. Durante il tragitto, la sosta nei pressi del lago Nakuru, il lago “rosso” ricoperto da migliaia di fenicotteri color rosa, poi il grandissimo lago Turkana (Rodolfo), lungo 300 km, popolato da
Il Kenya è un grande Stato, quasi seice ntomila chilometri quadrati, il doppio dell’Italia, è situato nell’Africa centro-orientale. La capitale è Nairobi, la popolazione al 2015 era di 41.600.00 0 abitanti, suddivisa in settanta gruppi etnic i. Nel 1963 ottenne l’indipendenza dalla Gran Bretagna, però l’impronta e la cultura ingle se sono rimaste, si pensi che la lingua più parlata, dopo il kiswahili, è l’inglese; la guida è a sinistra, e il sistema scolastico è tipicamen te anglosassone, come l’impostazione delle città più grandi, quale appunto la capitale. Uno stato che presenta una morfologia diversissim a: si va dalla costa sull’oceano indiano, con un mare splendido ed una barriera corallina fra le più belle del mondo (si pensi a Malin di), alle savane del centro, ai deserti del nord , agli altipiani aridi, col monte Kenya alto 5.199 m, e il Kilimanjaro, confinante con la Tanzania, alto 5358 m e con la cima innevata, al lago Vittoria, al lago Turkana (Rodolfo), nei pressi della Rift Valley, la più grande spaccatura della terra . Il 10 % del territorio è destinato ai grandi parchi, si pensi al Masai Mara, allo Tsavo, popo lati da numerosissimi animali quali leoni, giraff e, gazzelle, bufali, elefanti, leopardi antilo pi, e nei laghi e fiumi ippopotami e coccodril li. La popolazione è in continua crescita, com e pure l’economia, anche se il benessere è in capo a pochi (circa il 2%), mentre la metà degl i abitanti vive sotto il livello di povertà. L’ind ustria è concentrata nella periferia della capit ale, ed i trasposti sono abbastanza efficienti.
coccodrilli; più avanti ammiriamo la Rift Valley, la enorme spaccatura della terra. Quindi attraversiamo il deserto del Chalbi, enorme distesa piatta di sabbia salata, con poca acqua al seguito, e proviamo la terribile sensazione della sete, con la lingua indurita come una banana verde. Nel percorso ci fermiamo a dormire in varie missioni e conosciamo i religiosi, anche trentini. Incontriamo diverse tribù: I Masai, con la tipiche tuniche rosse, i Baringo nella zona desertica, con indumenti variopinti e collane colorate, senza un dente davanti, per alimentarsi nel caso di tetano o altre malattie, i Turkana, i Rendile, i Kikuyu, e i Samburu nel nord. Poi passiamo per la zona della tribù dei Borana, di statura piccola, che vivono in villaggi di capanne fatte di paglia e sterco. Ci fermiamo a Vagir, e conosciamo