La seconda giornata internazionale sulla libertà di stampa di Roberto Rinaldi*
Nasce a Trento la
CASA in DIFESA dei DIRITTI UMANI
Il prossimo tre maggio la città di Trento ospiterà la seconda giornata internazionale sulla libertà di stampa, un evento inclusivo che si propone di accendere un faro sui cronisti minacciati in Italia e nel mondo. L’iniziativa è nata da un incontro tra il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana Giuseppe Giulietti, il segretario del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige Rocco Cerone, il vicesegretario Lorenzo Basso e il sindaco di Trento Franco Ianeselli.
L
’idea e che la città capoluogo della regione Trentino Alto Adige diventi un modello, una casa in difesa di chi illumina le “periferie del mondo», ovvero quei luoghi vicini o lontani dove vengono violati i diritti umani anche imbavagliando l’informazione. Ad ispirare i promotori dell’iniziativa è l’articolo 21 della Costituzione italiana che recita: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. E Trento ed il Trentino, forti di una tradizione secolare, sono sembrati il
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augana
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luogo ideale per ospitare giornalisti di varie nazionalità, minacciati o perseguitati a causa del loro impegno in difesa dei diritti umani e per questo posti sotto protezione da parte delle forze di polizia e carabinieri. L’idea è che a Trento sia aperta una struttura di accoglienza in cui popolazione e soggetti dell’informazione possano confrontarsi. “Con la pandemia da Covid c’è il rischio di dimenticare il resto del mondo, dice il sindaco della città Franco Ianeselli, c’è la tentazione di sottovalutare le minacce alla libertà di espressione, gli attacchi alla libertà individuale. Noi vogliamo racco-
gliere testimonianze da tutto il mondo e i giornalisti in cambio dell’ospitalità porteranno la propria esperienza nelle scuole». Khalifa Abo Khraisse film-maker libico, attualmente trasferito in un luogo protetto, ci fornisce un primo esempio di come sia difficile esercitare la professione nel proprio paese d’origine. «Sono un giornalista e
Trento - Piazza del Duomo