FAGIOLI Alla ricerca dell’ingrediente perduto...
IL FAGIOLOdi BORBONTINO Sabrina Tocchio
S
www.comune.borbona.rieti.it/paese/fagiolo/fagiolo.htm
ono molto legata al Fagiolo Borbontino P.A.T. (Prodotti Agroalimentari Tradizionali), l’ho sempre avuto in casa. Fintanto che i miei nonni erano ancora in vita, non abbiamo mai acquistato né fagioli, né patate, avevamo la nostra scorta proveniente dai fertili terreni che nonno coltivava e che la natura del luogo impreziosiva con caratteristiche uniche. Quello che un tempo era scontato per tutti noi, assume ora un’importanza senza pari. La nostra coscienza è cambiata, il modo di vivere, l’alimentazione, le informazioni che abbiamo dai giornali, dalla tv e da internet ci hanno reso responsabili, ma soprattutto attenti alla qualità e alla provenienza dei prodotti che albergano nelle nostre case. C’è per fortuna un ritorno alle origini, un ricercare l’ingrediente perduto e la voglia di poter ritrovare i sapori di una volta. Una sagra per esempio, può essere una valida opportunità per una gita fuori porta e per un bottino prezioso. Questo vi vogliamo raccontare: con un itinerario gastronomico in Sabina, nell’Alta Valle del fiume Velino, in un’estensione con il Fiume Ratto che arriva fino alla pianura di Borbona. Vi innamorerete di questo posto, un territorio ancora integro con un aspetto molto gradevole e ricco di boschi di castagni e faggi. Circondata dalle catene del Terminillo, dai Monti della Laga e dal Gran Sasso, mitigata da colline morbide e verdissime, Borbona è una località molto apprezzata sia d’inverno, per la vicinanza con le stazioni sciistiche, che d’estate per le temperature gradevolissime e la vasta possibilità di avventurarsi in facili percorsi montani.
24
La sua altitudine è ideale: 760 mt di altezza e un’estensione edilizia molto ampia all’interno di una conca. Tutto questo per descrivervi la patria di questo mitico Fagiolo. Mai definizione fu più azzeccata: Patria! Perché le caratteristiche uniche di questo legume sono fortemente legate alle proprietà del terreno esclusivo di Borbona. Hanno sperimentato delle coltivazioni nei paesi limitrofi per poter estendere la diffusione di questa particolare specie, ma purtroppo senza successo: i fagioli nascono e anche di buona qualità, ma senza l’elemento che contraddistingue la particolarità e la rara caratteristica di questo legume e cioè la buccia praticamente inesistente! Questo conferisce un’ottima digeribilità e delicatezza del gusto che hanno portato il Fagiolo Borbontino P.A.T. ad essere inserito nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali e tra i prodotti tradizionali del Lazio Purtroppo sono pochi gli agricoltori del posto che hanno una produzione tale da potersi permettere la vendita al di fuori del fabbisogno familiare. Dal 2015, per la prima volta, si sono cimentati in questa avventura anche dei giovani che hanno incrementato la produzione grazie ad una stagione particolarmente fortunata, tanto da permettere la ricostituzione della Sagra ormai abbandonata da qualche anno per le condizioni climatiche avverse, con conseguente raccolto scarso e di bassa qualità. Proprio di uno di questi giovani vi voglio parlare: Ho molto apprezzato il suo contributo all’incremento produttivo locale e, incuriosita da questa svolta di vita, complice il prezioso legume, ho approfittato per saperne di più scoprendo notizie e aneddoti molto curiosi.