L’incontro al Grande Cocomero: una testimonianza diretta
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Il secondo incontro che abbiamo avuto, sulla scia di voler capire come viene affrontata la vita quotidiana dai pazienti ora dentro, ora fuori dal reparto, è stato nel complesso di Via dei Marsi a San Lorenzo, Roma. Qui si è formata la realtà di aggregazione giovanile del Grande Cocomero, ispirandosi all’omonima pellicola del 1993, dove viene rappresentata fedelmente la vita all’interno del reparto di Neuropsichiatria Infantile, sempre a San Lorenzo. Partendo da una associazione il cui scopo era quello di proporre attività ricreative e extra-ordinarie ai bambini e agli adolescenti del reparto, abbiamo tracciato con una piccola intervista la vita di uno di questi, una ragazza che qualche anno fa è stata ricoverata e poi dimessa e ha iniziato a collaborare con questa realtà. Attraverso il racconto della sua esperienza, siamo riusciti ad entrare nello spirito dell’associazione, che mira tra le tante cose proposte anche a reinserire nel tessuto sociale quei casi clinici che continuano a fronteggiare la loro patologia o che, anche se superata, hanno bisogno di una spinta per poterlo fare. Una realtà che, nascendo no-profit e composta da persone di tutti i tipi, che siano infermieri, dottori, artisti, attori o semplici volontari, riesce nel suo piccolo a migliorare le giornate delle persone che la visitano. Naturalmente il Grande Cocomero non è solo in tutto questo, nel corso degli anni si è sviluppata una rete di associazioni di volontariato e/o Onlus (Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale) nel territorio laziale, risultando Roma come centro nevralgico delle medesime. Per individuarle è possibile consultare il Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato della Regione Lazio alla Sezione Servizi Sociali: La Voce Della Luna, in zona Giardinetti, o l’associazione Riconoscere, con sede a Viterbo, così come Matemù, in zona viale Manzoni, più dedicata alla crescita artistica dell’individuo, sono solo alcune delle collettività dedite alla reintegrazione sociale per via culturale della persona. La scelta della realtà del Grande Cocomero è stata dettata dal direttissimo collegamento dei uno dei principali volontari, Graziella Bastelli, che, intervistata in qualità di ex-caposala nell’articolo precedente, ci ha direzionato verso la nostra testimonianza, per avere una descrizione della vita all’interno della struttura di via dei Marsi. Nello specifico allora, possiamo evidenziare i passaggi positivi nell’essersi avvicinati ad un’associazione di questo stampo. Scomodo
Dicembre 2019