Incontro con Ignazio Ardizzone e Graziella Bastelli, due esperti nel settore neuropsichiatrico Abbiamo intervistato uno dei medici del reparto di Neuropsichiatria infantile del Policlinico Umberto I di Roma, Ignazio Ardizzone e la ex-caposala, nonché storica volontaria del Grande Cocomero, Graziella Bastelli. L’Umberto I è uno dei maggiori ospedali della città. Siamo stati nel quartiere San Lorenzo, in una sede dislocata, il reparto di Neuropsichiatria Infantile, in via dei Sabelli. Graziella Bastelli ha contribuito a fondare e dare forma a questo reparto, quando dopo la riforma sanitaria e la legge 180 furono effettuati grandi cambiamenti nel mondo della neuropsichiatria, lasciando non esplicitati i destini dei minori. Oltre a Graziella Bastelli, Giovanni Bollea e Marco Lombardo Radice furono i personaggi principali dell’inizio di una nuova sperimentazione e della nascita di questo reparto. Il dottore Ardizzone è entrato in questo mondo in un secondo momento, dopo aver incontrato Franco Basaglia. È un reparto di avanguardia e innovativo poiché fonde psicologia, psichiatria e neuropsicologia ed è l’unico in Italia a riuscire in questo intento. Il fine dell’intervista è stato quello di avvicinarsi alla tematica affrontata non solo attraverso i documenti, ma anche attraverso due testimonianze che vivono la vita nel reparto come diretti responsabili di questo. 6
Legge Basaglia La legge Basaglia del 1978 ha portato alla chiusura dei manicomi, luoghi in cui venivano confinati ed emarginati i malati mentali. L’intento della Legge era quello di restituire dignità umana ai malati, che prima di allora venivano considerati socialmente pericolosi e incurabili. Lo psichiatra Basaglia aveva in mente un nuovo modello di presa in carico dei malati, che garantisse loro accoglienza, ascolto e l’instaurazione di un rapporto umano con i medici. Nel 2019 la Legge appare più avanzata del contesto reale: ci sono ancora apparati segregativi e repressivi nei confronti dei malati e la necessità di presa in carico totale del paziente rimane lontana dalla sua completa realizzazione.
Marco Lombardo Radice: neuropsichiatra infantile, viene chiamato giovanissimo a dirigere il reparto dell’istituto di via dei Sabelli, quello riservato agli adolescenti. Compì una vera “rivoluzione”, aprendo le porte del reparto, organizzando uscite con i giovani pazienti e richiedendo il coinvolgimento pieno di tutti gli operatori, infermieri compresi. Tra le sue opere: “Porci con le ali” e “Una concretissima utopia”
Giovanni Bollea: padre della neuropsichiatria infantile in Italia. Fondatore del reparto di via dei Sabelli.
Scomodo
Dicembre 2019