N.28 GENNAIO 2020

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Metastasi La mancanza di una narrazione popolare e radicata del fenomeno mafioso, probabilmente, ha radici culturali fin troppo profonde per analizzarle compiutamente. Tuttavia, è possibile con un po’ d’olio di gomito descrivere il fenomeno con dei casi di studio tutt’altro che semplici, ma facilmente comprensibili una volta sviscerati. L’obiettivo del focus, dunque, è quello di analizzare il fenomeno mafioso attraverso la descrizione di quella che è stata definita (definizione ripresa più volte negli articoli che compongono quest’approfondimento) “metastasi” con non poco acume. Termine medico che descrive la diffusione di un tumore, la metastasi è metafora quasi perfetta della diffusione di una specifica associazione mafiosa, ovvero la ‘ndrangheta, al centro delle analisi che leggerete. Chi ha scritto questo focus consiglia di guardare alla scelta di descrivere la diffusione delle ‘ndrine attraverso l’espediente della narrazione di poche regioni con attenzione: è descritta non solo la diffusione della ‘ndrangheta, radicata ben oltre le regioni scelte, ma una serie di modi operandi ricorrenti nella scelta delle attività e nella capacità di riproporre metodi di infiltrazione e di radicamento. Una scelta differente, quella procedere per attività criminali avrebbe probabilmente dei parametri di ricerca incentrati sulla gravità dei singoli crimini e sulle economie legali spesso viste come “più infiltrabili”. Le statistiche sui comuni sciolti per ‘ndrangheta ovviamente porterebbero a percentuali fuorvianti, e una mappa probabilmente non aiuterebbe in alcun modo la descrizione dell’espansione preoccupante delle ‘ndrine. Partire dunque dalla Calabria per risalire la penisola, dunque, non è la traiettoria di un viaggio, ma la descrizione di una metastasi. La quale, risulterà evidente, è ad uno stato avanzatissimo.

Il male più grande

Come la 'ndrangheta regna indisturbata in Calabria. È appena iniziato il 2020, ed è quindi il momento del bilancio del 2019 per la Calabria. I dati sono tutt’altro che confortanti: otto comuni sciolti per infiltrazioni mafiose. Per capire perché la ‘ndrangheta di fatto monopolizzi un’intera regione dobbiamo innanzitutto ripercorrere brevemente la sua storia e spiegare la sua organizzazione. La ‘ndrangheta calabrese si basa su “ndrine”, ossia famiglie mafiose storiche che si arricchiscono di nuovi componenti di generazione in generazione. Le ndrine sono raggruppate in “locali” o “società”, i quali presentano organi di vertice chiamati “mandamenti” , “crimine” o “provincia”. Il ruolo di questi ultimi è fondamentale in quanto hanno il compito di coordinare l’azione unitaria dell’organizzazione, dirimerne le controversie e garantire il rispetto delle regole. 4

Proprio per questa sua articolazione così elementare, la ‘ndrangheta è stata presa sottogamba negli anni, considerandola per molto tempo subalterna e meno pericolosa rispetto a Cosa Nostra. Ad oggi è chiaro che questo fu un tragico errore che permise, dopo il duro colpo inflitto a Cosa Nostra con il maxiprocesso del ‘92-’93, alla ‘ndrangheta di avere strada spianata per diventare la più potente organizzazione criminale al mondo. Proprio questa sua struttura semplice ha permesso alle ‘ndrine di espandersi all'estero, riproducendo il loro modello vincente in territori insospettabili l, come l'Australia. Ciò che distingue la ‘ndrangheta rispetto alle altre storiche associazioni criminali è la sua storica capacità di variare e di adattarsi in modo camaleontico a una società in continua trasformazione. Scomodo

Gennaio 2020


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