INTERNATIONAL MAGAZINE #15
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LA CULTURA ALIMENTARE E L’EDUCAZIONE DEL GUSTO
La cultura alimentare e l’educazione del gusto sono temi ai quali i saperi ufficiali non hanno mai riconosciuto il giusto valore, ignorandoli o affrontandoli con approcci improduttivi, inefficaci e tali da determinarne l’esclusione dai percorsi formativi, ancora troppo disattenti al dominio ampio e variegato della “cultura materiale”, un settore della conoscenza decisamente sottostimato anche per la sua parziale connessione con la vita quotidiana e con gli aspetti concreti della condizione umana. Aspetti
parte è vero che si è potuto riscoprire il valore innegabile del cibo, del suo consumo e di tutto ciò che vi ruota intorno, dall’altra parte è pur vero che noi consumatori siamo ancora profondamente ignoranti (cfr. Cavalieri, 2020). Educare al gusto e al piacere consapevole che esso può darci, avere contezza del valore dell’atto alimentare attraverso una formazione culturale seria, sistematica e solida, che passi dal “saper fare” e dall’esperienza corporea, è ormai una necessità, soprattutto per gli effetti che tutto ciò può avere sul nostro benessere e
COINVOLGERE I BAMBINI NELLE ATTIVITÀ DI CUCINA È UN PASSO IMPORTANTE PER PROMUOVERE LA CULTURA ALIMENTARE E L’EDUCAZIONE DEL GUSTO, OLTRE CHE PER VALORIZZARE L’ATTO ALIMENTARE spesso dati per scontati o considerati marginali rispetto alle attività e ai saperi disincarnati, e perciò investiti di un “più alto” spessore culturale e intellettuale come le credenze, le conoscenze, i miti o le leggi. Ciononostante, in tempi recenti l’alimentazione è divenuta oggetto di uno studio più sistematico, non necessariamente legato alla nutrizione e alla medicina, al punto da essere oggi appannaggio delle scienze gastronomiche (note anche come food studies - cfr. Anderson, Brady, Levkoe, 2016), un ampio campo d’indagine trasversalmente interessato al “sistema” cibo in ogni sua possibile declinazione, come prodotto materiale e culturale insieme. Così, se da una 17
su quello dell’ambiente. Questo processo dovrebbe iniziare precocemente, partendo dall’infanzia, così da garantire ai bambini esperienze significative atte a promuovere un approccio consapevole, sano, equilibrato e divertente a un’attività che è parte integrante della nostra quotidianità e dell’esercizio dell’intelligenza: mangiare e saper mangiare. Perciò, in questo contesto vorrei mostrare quanto sia importante coinvolgere i bambini nella preparazione dei cibi e nella loro trasformazione culinaria, di modo che soggiornare in cucina diventi un momento significativo della formazione al sapere alimentare e all’educazione del gusto – e non solo.
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EDUCARE CUCINANDO
Anzitutto cucinare è una delle attività più specie-specifiche dell’animale umano, le cui origini ci riportano al nostro antenato Homo erectus, vissuto all’incirca un milione e mezzo di anni fa (cfr. Wrangram, 2009). Questa attività è divenuta nel tempo una delle azioni più quotidiane, più ordinarie e ricorrenti nell’esistenza degli esseri umani e ne ha segnato le radici. Essa comporta un processo di trasformazione di materie prime non sempre commestibili e buone da mangiare in pietanze nutrienti, gustose e talmente appetibili da prolungare il piacere della tavola. La cucina, infatti, è stata inventata per generare piacere, per accrescere e prolungare il piacere di mangiare. È anche vero però che i cambiamenti socio-economici degli ultimi decenni hanno progressivamente e profondamente modificato anche il nostro rapporto con la preparazione del cibo e con i momenti dedicati alla cucina e al consumo degli alimenti, specialmente nelle società occidentali, investite da continue trasformazioni che hanno anche modificato il nostro modo di mangiare. Così, complici anche la mancanza cronica di tempo, lo stress e i ritmi sempre più frenetici del nostro vivere quotidiano, peraltro mal compensati dalla sovrabbondanza di cibi pronti, pratici e veloci, preparati dall’industria alimentare e dalla ristorazione commerciale, abbiamo finito per cucinare sempre meno, illudendoci di avere così raggiunto una vera emancipazione, soprattutto nel caso delle donne