› ENOUGHNESS
Aires Mateus Manuel e Francisco Aires Mateus sono entrambi laureati presso la Facoltà di Architettura di Lisbona. Collaborano con Gonçalo Byrne fino al 1988, quando fondano lo studio Aires Mateus. Dal 1986 insegnano in diverse università: dall’Accademia di Architettura di Mendrisio fino alla Harvard Graduate School of Design. Conosciuto a livello internazionale, lo studio ha ricevuto diversi premi, loro progetti sono stati nominati per il Premio Mies Van der Rohe. Nel 2017 hanno ricevuto il Premio Pessoa. Si sono sempre occupati del ruolo della memoria e della conoscenza, del rapporto tra il mondo fisico e quello culturale.
L’ultima frontiera del lusso Secondo la definizione di Cristina Mittermeier, biologa e fotografa naturalistica: “Enoughness (dall’inglese enough: abbastanza) è una condizione di completezza che deriva dal nostro rapporto con l’ambiente naturale anziché dai beni materiali; un senso di connessione alle nostre amicizie e alla nostra famiglia, alla nostra spiritualità e alla nostra cultura”. Racconta Mittermeier che l’ispirazione per questo concetto, in italiano vagamente corrispondente a “essenzialità”, le venne incontrando popolazioni che nonostante fossero prive di ricchezza materiale, vivevano serenamente e felicemente, consapevoli di avere a disposizione tutto ciò che serve. Pensando alla società postindustriale odierna – immersa nel mito della moltiplicazione tecnologica, esponenziale e all’infinito, salvo poi simulare orientamenti ambientalisti – è difficile immaginare una condizione più distante da questi principi. Ed è un contesto dove il termine “abbastanza” possiede un potenziale sovversivo. Il tema, oggi rivoluzionario, non è infatti solamente rivalutare la razionalità rispetto a schemi dati per scontati, ma soprattutto riscoprire il valore dell’esperienza rispetto all’accumulo. Enoughness è un atteggiamento che si manifesta con sempre maggiore evidenza in molti campi. Trova espressione in esperienze che vanno dalla possibilità di disporre liberamente del proprio tempo alla capacità di soddisfare ogni esigenza con i mezzi più appropriati. Coincide con la perfezione che deriva da equilibrati criteri di ottimizzazione, e probabilmente corrisponde all’ultima frontiera di un lusso immateriale. L’esperienza, che torna ad essere un tema centrale, corrisponde a concetti che trovano traduzione in vari ambiti, in particolare in architettura: una disciplina che, dalla notte dei tempi, permette di proporre e di costruire non solo atmosfere, ma soprattutto un’esperienza diversa dei luoghi e dell’abitare. C.E.
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CON LE LORO OPERE ECCEZIONALI, ESPRESSIONE DI UN MISURATO EQUILIBRIO TRA ESPRESSIONE CONCETTUALE E QUALITÀ FORMALE, AIRES MATEUS SONO PROTAGONISTI E MAESTRI INDISCUSSI DELL’ARCHITETTURA DA PIÙ DI VENT’ANNI. UN CONTRIBUTO SENZA CLAMORI MA RIVOLUZIONARIO
MANUEL AIRES MATEUS IL PROGETTO COME SCOPERTA di Carlo Ezechieli
Anni fa Alberto Campo Baeza scrisse un bellissimo pezzo sulla capacità delle Casas na Areia di Aires Mateus non solo di realizzare un’opera di notevole qualità architettonica, ma anche di creare un’esperienza abitativa inaspettata. Un’atmosfera estesa ben oltre l’oggetto architettonico e letteralmente parte, come la stessa vita del pescatore che vive del mare e nel mare, dell’ambiente in cui è immersa. È l’architettura che raggiunge la perfezione quando si arriva al punto in cui non c’è più niente da aggiungere, né niente da togliere. E forse è questa una costante del lavoro silenzioso ed eccezionale dei fratelli Aires Mateus e che emerge nel racconto di Manuel in questa intervista. Qual è l’anima del vostro lavoro?
Lavoriamo a partire da una domanda inizia-
le, tenendo sempre in considerazione che ogni progetto ha caratteristiche uniche. Lavoriamo andando alla ricerca, analizzando fino al limite l’origine e la fine di ogni sfida progettuale. Quali sono le caratteristiche chiave che identificano la vostra architettura?
Questa è una domanda difficile. Di solito lascio la risposta ad altri, ma mi piace sottolineare che nel nostro lavoro quello che conta è che ogni progetto corrisponde a un’idea differente. Ogni progetto è una scoperta.
Mi hanno sempre affascinato alcuni vostri lavori come Casas na Areia o Cabanas no Rio. Tutto è ridotto all’essenziale non solo architettonicamente ma anche dal punto di vista etico e abitativo. Qual è la loro storia e da cosa sono state ispirate?
L’intenzione di questi progetti era quella di ricercare e rivisitare archetipi e modi di abi-