16~
A rnot•OSIIO
sanguigno-purulenla, che misurava spesso pil1 d'un litro al giorno. Oopo di che l'espeltoralo diminuì mano mano e l'in_fermo guarì per·feltamente. L' espellorazione purulenta durò adunque nel De Pas<J uale un anno e mezzo. nel capitano medico ,\1. S. due anni cir•·a. nell'avv. P. 18 mesi e più. S• capisce come una sacca purolenta cbe si svuota contro le leggi di gravità, cou l'aiuto delle contrazioni diafrnmmatiche. debba impiegare molto tempo a r.hiude1·si: solo in casi eccezionali qu:mdo il focolaio inlìammatorio è superflciaiP, e la malallia si :;volge rapidamente ed in un giovane robusto - come ne dice la storia dell'allievo r. riferita dal dottor Panara - i.• pos,:.ibile una piì1 pron ta guari~ione. Tuttavia non bisogna sempre aspettarsi una terminazione cosi favorevole, in un cruarlo dei casi pre:;so di noi in pi•·, della metà nei climi tropicali, il passaggio del pus allra,,cr·so il polmone divenuto aderente, provoca una suppur·azione distrutti va. od un'estesa epatizzazione, o l'i nli Il razione pur'ulenta del tessuro polmonare, ai quali l'alli tosto o tar·(li ,noi srgnire la morti:'.
Hl.
A seconda dci climi. dei tempemmcnLi, delle cause occasionali del fondo malarico o dissenterico in cui si può s,·iluppare. l'epatite suppuraLiva presenta tale una varietà di aspetti di andamento, di esili, che riesce impossibile ridur·la ad on semplice e tipico qundro didattico. Tullavia ri proYeremo a dis~nLcre lo discrepanze che .>n molti punti esistono an(·ora fra gli antori e a l esporr·e. :-:erondo lo stato attuale delle ro-