A 1'1\0POSITO
assai piii •·ara che presso di noi. I n f(lte:;to stato le s all'ipocondrio destro sono grandemente diminuite o Ilei lutto. però l'aia d'ottusità. epatica è superiore al persiste il malessere, l'inappetenza. lo stato gastrico e la :'posizione alla diarren. Sopravvengonfl soventi delle ltazioni, in cui tutti questi sintomi si fanno più accentuati. non si pro' vede con un cambiamento di clima l'infermo perisce esi accascia: H pallore cereo o subitterico, gli alle estremità, leg-geri versamenti sierosi nella cavità mi naie. un catarro intestinale o una vera dissenteria che I·isce sempre più il paziente, indicano uno stato v"''""~'u'" il quale favorisce la fusione purulenta dei focolai •uuo.w10 torì o determina una degenerazione del viscere malato. suppurazione può passare inavvertita, essa esiste allo latente; ma per lo più è r-ivelata da una febbre · a tipo irregolare. di rarnttere piemico. L'ascesso è dunque l'esito freQuente dell'epatite, sia s1a cronica, soprattutto nei paesi caldi. Quanto alla sua riore ev<•luzione, !'i cita qualche caso di riassorbimento lascia una cicatrice raggiata; ma so n rarissime eccezioni. Se vi è intervento chirurgico, il pus finisce soventi a farsi all'e::terno. in segnito ad aderenze infiammatorie alle addominali, oppure si versa nel peritoneo, nell' i nello stomaco, nella pleura, nei polmoni. Si comprende ciascuno di questi esiti debba avere la sua speciale nologia ed influire in modo decisivo snlla probabilità o della ~uarigione. Reperto anatomico. -È raro os~ervare il feg.ato in un riodo anteriore alla suppurazione. Tuttavia nell'epatite si rinviene il fegato talvolta rammollito e pieno di sangue fluente, talora pali id o ed itterico o coi carabteri della d