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Ma vi è un'altra linea di ricercne dalle quali io spero un buon risultato. Per la gentilezza del doitor Koch io ho potuto penetrare gli arcani dell'istituto d'igiene di Berlir.o, e vedere 1e belle ricerche condotte innanzi in quell'istituto di cui K.och e il genio ispiratore. Non posso addentrarmi in pat>ticolari, perché le ricerche non sono compiute, non sono pubblicate, e nuovi fatti si. scoprono giornalmente; ma non sarà male s'io dica d'aver veduto, in ca!:'o di due delle più virulenti malaLtie infettive dell'uomo, arrestato il corso di esse ia 11nimali nei quali si facevano iniezioni di una piccola quantità di una sostanza di carattere unifvrme, di una sostanza chimica, inorganica, che si può ottenere facilmente come qualunqi.te a.rticolo di materia medica. E non solo questo, ma per mezzo della stessa sostanza, ho visto animali resi incapaci di contrar la malattia con le più virulenti inoculazioni. Ond'io penso che fra qualche settimana il mondo sarà stupefatto da questi risultati, e se questi saranno applicabili- all'uomo, il bene che avran prodotto queste ricerche sarà riconosciuto in ogni parte. Ora il professor Koc11 e occupato nel modo di produrre iJ Nmedio contro la tubercolosi con qualche processq che possa esser divulgato senza il rischio. che si ottenga una linfa inefifcace} od un pericoloso veleno. Egli non avrebbe. pubblicato la sua scoperta prima, di otLenere un pro,cesso di fabbricazione che potesse essere rivelato in ogni singolo dettaglio, ma vi è stato tra~cioato ~ e non è che la te~na di far più male che bene all'umanjtà, quella eùe lo trattiene ancora dallo svelare la natura del rimedio, e l'accusa di-volerne fare un segreto, proviene dall'assoluta ignoranza del bel carattere di questo uomo. Ma se accadrà che come per le altre due malattie di cui ora ho parlato, anche pel tubercolo si possa ottenere l'immunità, per mezzo di una sòslanza iuorganica che ciMcuno sia capace di preparare, sarà raggiunto H completo trionfo della corà di Koch, ed io- son lieto di potere aprire il cuor·e alla speranza di una cosi gloriosa epopea.