STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO UFFICIO STORICO
L'ESERCITO E I SUOI CORPI SINTESI STORICA
VOLUME TERZO TOMO I
ROMA - 1979
I dati e le notizie riportati nel presente volume sono aggiornati al 31 dicembre 1972
-
Tipografia Regionaie - Roma, 1979
Il presente tomo è stato realiz.zato da un gruppo dz lavoro presieduto e coordinato dal Tenente Colonnello a. t.SG Giorgio Pirrone
e composto da : Tenente Colonnello a. spe Franco Dell'Uomo, Mar. Magg. Aiutante
f.
spe Carlo /annone,
Coad. sup. Ernesta Caporicci Prezza.
Copertina di Renzo Bemardini.
INDICE
TOMO I
. Pag. VII
INDICE .
PREFAZIONE .
)) xv
PRINCIPALI CRITERI ADOTTATI PER LA COMPILAZIONE DELLE SINTESI STORICHE DEI CORPI
))
GRUPPI
XVII
Pag.
DI ARMATE
I
Comando Gruppo di Armate Est
))
3
Comando Gruppo di Armate Ovest
))
4
Comando Gruppo di Armate Sud
))
5
Comando Gruppo di Armate a Disposizione
))
6
))
7
ARMATE Comando
r" Armata
))
9
Comando
2"
Armata
ll
I2
Comando
4"
Armata
))
15
Comando 5" Armata
))
18
Comando 6" Armata
))
20
Comando
7'
Armata .
))
23
Comando
8" Armata .
Comando 9' Armata .
)) ))
25 28
Armata .
))
30
Comando
10"
-VII-
Pag.
Comando Ila Armata.
32
Comando 12" Armata .
))
34
Comando Armata
))
35
))
37
<<
S >>
CORPI D'ARMATA . Comando XII
Corpo d'Armata
))
39
Comando XIII
Corpo d'Armata
))
42
Comando XIV
Corpo d'Armata
))
44
Comando XV
Corpo d'Armata
))
47
Comando XVI
Corpo d'Armata
))
49
Comando XVII
Corpo d'Armata
))
Comando XVIII
Corpo d'Armata
))
53
Comando XIX
Corpo d'Armata
))
Comando XX
Corpo d'Armata
))
55 56
Comando XXI
Corpo d'Armata
))
59
Comando XXII
Corpo d'Armata
)ì
61
Comando XXIII
Corpo d'Armata
))
63
Comando XXIV
Corpo d'Armata
))
6-)
Comando XXV
Corpo d'Armata
))
66
Comando XXVI
Corpo d'Armata
))
68
Comando XXVII Corpo d'Armata
))
7r
Comando XXVIII Corpo d'Armata
))
72
Comando XXIX
Corpo d'Armata
))
73
Comando XXX
Corpo d'Armata
))
74
Comando XXXI
Corpo d'Armata
))
77
Comando XXXV Corpo d'Armata
))
78
Comando LI
))
80
Comando Corpo d'Armata Speciale (Di Giorgio)
))
81
Comando Corpo d'Armata Alpino
))
82
Comando Corpo di Cavalleria
))
84
Comando Corpo d'Armata Celere
))
86
Comando Corpo d'Armata Motocorazzato
))
87
Comando Corpo d'Armata di Roma .
))
88
Corpo d'Armata
- VIII -
51
Comando Truppe Albania
))
90
»
93
Divisione di Fanteria « Acqui» (33")
))
95
Divisione di Fanteria « D'Africa >>
))
98
Divisione di Fanteria « Arezzo» (53a)
>l
IOl
Divisione di Fanteria « Assietta >> (26a)
>>
ro4
Divisione di Fanteria «Bari>> (47')
))
I08
»
ll2
>>
n5
>>
II8
»
I2l
Divisione di Fanteria «Cagliari>> (59")
))
125
Divisione di Fanteria « Calabria >> (31")
))
128
Divisione di Fanteria « Casale>> (56") .
))
131
Divisione di Fanteria « Catanzaro >> (64") .
))
1 34
· Divisione di Fanteria e<Cirene >> (63")
n
r36
Divisione di Fanteria « Cosseria » (5")
))
138
Divisione di Fanteria <eCuneo » (6")
))
142
Divisione di Fanteria << Emilia» (155")
»
r47
Divisione di Fanteria « Ferrara >> (23'')
))
1 49
Divisione di Fanteria e< Firenze>> (41")
>>
r54
Divisione di Fanteria <<Forlì » (36")
))
1 57
Divisione e< Granatieri di Savoia >>
))
160
Divisione di Fanteria « Isonzo>> (14")
)}
164
Divisione di Fanteria Aviotrasportabile << La Spezia» (80'')
))
167
Divisione di Fanteria « Livorno>> (4")
))
169
Divisione di Fanteria « Lombardia» (57") .
))
1 73
Divisione di Fanteria « Lupi di Toscana>> (7")
))
177
Divisione di Fanteria « Macerata >> (r53") .
>>
18r
Divisione di Fanteria «Marche>> (32")
))
183
>>
r86
Comando Corpo Italiano di Liberazione DIVISIONI
Divisione di Fanteria « Bergamo» (15 Divisione di Fanteria
«
3 )
Bologna » (25")
Divisione di Fanteria « Brescia » (27") Divisione di Fanteria « Cacciatori delle Alpi >>
Divisione di Fanteria
<e Marmarica
(22") .
» (fo") . -
IX -
Divisione di Fanteria «Messina>> (18a)
Pag. 188
Divisione di Fanteria «Modena>> (37")
))
Divisione di Fanteria « Murge >J (154•)
))
Divisione di Fanteria «Napoli>> (54•)
))
Divisione di Fanteria « Novara J> (157")
))
200
Divisione di Fanteria « Parma J> (49•)
))
202
Divisione di Fanteria « Pasubio >J (9")
))
205
Divisione di Fanteria « Pavia lJ (17") .
))
208
Divisione di Fanteria « Perugia >> (151")
))
2II
Divisione di Fanteria « Piacenza >l (103")
))
214
Divisione Motorizzata
))
217
Divisione di Fanteria « Piceno J> (152")
))
22I
Divisione di Fanteria
))
223
))
227
))
230
<<
<<
Piave >l (10") .
Piemonte l) (29")
Divisione Motorizzata
«
Pistoia ll (16")
Divisione Motorizzata
cc Po>>
(rn1")
191 195 197
Divisione di Fanteria
«
Puglie >> (38")
))
232
Divisione di Fanteria
<<
Ravenna » (3"')
))
235
Divisione di Fanteria «Re>> (13•)
))
238
Divisione di Fanteria « Regina>) (50")
))
Divisione di Fanteria « Rovigo>> (105")
))
Divisione di Fanteria « Sabauda >J (30•)
))
Sabraù1a >l (6oa)
))
Divisione di Fanteria
<<
243 247 249 253
Divisione di Fanteria « Sassari >l (12'')
))
255
Divisione di Fanteria « Savona >J (55")
)}
258
Divisione di Fanteria « Sforzesca >> (2")
))
261
Divisione di Fanteria « Siena l> (51")
))
264
Divisione di Fanteria « Sirte l> (6I")
))
267
Divisione di Fanteria « Superga J> (1")
))
269
Divisione di Fanteria
«
Taro )) (48a)
))
272
Divisione di Fanteria
«
Torino >J (52")
))
2?5
Divisione Motorizzata « Trento >> (102")
))
278
Divisione di Fanteria «Veneto>>
59")
))
281
Divisione di Fanteria « Venezia >> (19")
))
~83
(1
-X-
'
Divisione di Fanteria
(<
Vicenza » ( 156')
Pag.
288
Divisione di Fanteria « Zara>> (r58") .
))
290
Divisione Alpina « Alpi Graie » (6")
))
291
Divisione Alpina « Cuneense» (4•)
))
Divisione Alpina « Pusteria » (5")
))
Divisione Celere « Emanuele Filiberto Testa di Ferro )>. (2"')
))
Divisione Celere « Eugenio di Savoia» (ra)
))
Divisione Celere <( Principe Amedeo Duca d'Aosta» (3") .
))
Divisione Corazzata
<< Giovani
Fascisti)) (136") .
Divisione Corazzata « Littorio)> (133")
))
))
1"
Divisione di Cavalleria del Friuli .
))
2a
Divisione cli Cavalleria del Veneto
Il
3• Divisione di Cavalleria della Lombardia
\)
4" Divisione di Cavalleria del Piemonte
))
Le Divisioni nella prima guerra mondiale .
))
Le Grandi Unità bersaglieri nella prima guerra mondiale
))
Le Grandi Unità alpine nella prima guerra mondiale
))
Le Grandi Unità di marcia nella seconda guerra mondiale
})
Le Grandi Unità costiere nella seconda guerra mondiale
))
BRIGATE
2 93
296 300 3°3 306 310 31 3 316 319 321 32 3 32 4 327 338 353 358
))
371
Brigata « Alessandria »
)}
373
Brigata « Aquila>)
))
375
Brigata « Arno)>
))
377
Brigata
Barletta )>
))
Brigata «Belluno»
))
379 381
Brigata « Benevento >>
))
383
Brigata « Bisagno )>
))
Brigata « Caltanissetta n
))
385 387
Brigata «Campania»
))
389
Brigata
))
39 1
Brigata « Caserta »
))
393
Brigata « Catania»
))
395
<<
<(
Campobasso n
-
XI -
Pag. 397
Brigata << Chieti)) Brigata «Cosenza "
))
399
Brigata « Elba,>
))
4or
Brigata «Etna>>
))
402
Brigata << Foggia,,
))
4o4
Brigata <<Gaeta" .
))
406
Brigata « Genova »
))
408
Brigata
<<
Girgenti
n
))
4o9
Brigata
(<
Grosseto)>
))
410
Brigata
«
Tonio »
))
4n
))
413
))
41 5
Brigata <<Lario» .
))
4 17
Brigata «Lazio>> .
l)
Brigata << Lecce>> .
))
41 9 421
Brigata « Lucca>>.
l)
42 3
))
42 5 427
Brig:ata <( Ivrea n " «Lambro ,> Briaata o
Massa Carrara
Brigata
<<
Brigata
e< Milano»
))
Brigata « Padova »
))
42 9
Brigata « Palermo »
))
43 1
))
433
Brigata « Pesaro»
))
434
Brigata « Pescara "
))
436
Brigata « Porto Maurizio l>
))
438
Brigata « Potenza»
))
44o
Brigata
e<
Sele >>
))
442
Brigata
(<
Sesia >>
))
444
Brigata « Siracusa »
))
446
Brigata « Tanaro ,,
))
448
Brigata «Taranto>>
))
Brigata «Teramo >>
))
45° 452
Brigata « Tevere>>
))
454
Brigata « Tortona »
))
456
Brigata
«
n
Pallanza »
- xrr - -
Pag. 458
Brigata « Trapani )> Brigata « Udine » .
))
460
Brigata « Valtellina >>
))
462
Brigata « Volturno )>
))
464
Brigata Speciale
))
466
LI Brigata Speciale
))
468
LII Brigata Speciale
))
469
Brigata Mista Pantelleria
))
47°
r
Brigata di Cavalleria
))
47 1
II I Brigata di Cavalleria
))
475
IV
Br igata di Cavalleria
))
479
V
Brigata di Cavalleria
))
481
VI
Brigata di Cavalleria
))
483
VII Brigata di Cavalleria
))
485
VIII Brigata di Cavalleria
))
487
IX
))
489
))
49 1
L
Brigata cli Cavalleria
Raggruppamento Truppe a Cavallo
ALLEGATI:
(A fine volume)
Specchi riepilogativi delle Grandi Unità:
Specchio n.
I
Divisioni Militari Territoriali nel periodo 1861 - 1915.
Specchio n.
2
Divisioni di Fanteria dall'ordinamento mond iale.
1920
al termine della seconda guerra
Specchio n. 3 Divisioni di Cavalleria e Di visioni Celeri dal 1841 al termine della seconda guerra mondiale. Specchio n. 4 Le Grandi Unità A lpine dal 1902 al 1943. Specchio n . 5 Divisioni Corazzate che hanno operato durante la seconda guerra mondiale. Specchio n. 6
Brigate e Divisioni Costiere costituite durante la seconda guerra mondiale. - XIII -
PREFAZIONE
/ ' presente tomo appartiene al terzo volume della trilogia Sintesi storica
l>
«
L'ESERCITO E I SUOI CORPI -
dedicato alla storia delle unità disciolte nel periodo compreso fra il 1861 ,
anno di costituzione dell'Esercito Italiano, ed il 1947, fine dell'Esercito dz transizione. In questo tomo, primo dei quattro in cut si articola il volume, sono riassunte le vicende delle Grandi Unità e nella stesura si è applicato lo schema già adottato per il secondo volume dell'opera. Seguiranno i tomi riguardanti gli Istituti e le Scuole militari, i reggimenti di tutte le Armi e Specialità, i Corpi vari, con i quali sarà portata a compimento l'intera opera.
IL
-XV -
CAPO DELL'UFFICIO STORICO
/
PRINCIPALI CRITERI ADOTTATI PER LA COMPILAZIONE DELLE SINTESI STORICHE DEI CORPI
I criteri adottati nella stesura della presente opera, frutto di approfondite analisi delle trasformazioni dell'Esercito, nell'incessante divenire della sua storia, hanno la finalità di ricostruirne le linee evolutive ed i principi informatori seguiti nel tempo. Fra tutti gli elementi che caratterizzano sul piano storico un Corpo , sono stati scelti e trattati seguenti: -
origini e vicende organiche; campagne di guerra e fatti d 'arme; medaglie d'oro al valor militare individuali; comandanti; sedi.
Per taluni Corpi, la cui particolare fisionomia non ha permesso di seguire tale strutturazione, alcune parti sono state omesse o modificate.
I.
Origini e vicende organiche.
a. Origine e anzianità: per origine di un Corpo si intende l'atto costitutivo di esso e quindi la sua anzianità. Per definirla esattamente si è scelta la data del decreto di fondazione, in quanto è sempre nota ed è alla base della storia di ciascun Corpo, a meno che non risulti documentata una precedente costituzione di fatto, sancita ufficialmente soltanto in un secondo tempo.
b. Vicende organiche: rappresentano le mutazioni ordinative che il Corpo ha subìto e di esse sono citate soltanto quelle ritenute essenziali a caratterizzarlo.
2.
Campagne di guerra e fatti d'arme.
Per ciascun Corpo sono citate tutte le campagne di guerra alle quali esso ha partecipato; la trattazione dei fatti d'arme è stata limitata, per motivi di sintesi, a quelli principali o ritenuti più significativi. - XVII -
3·
3. Medaglie d'Oro al Valor Militare individuali. Di tutte le ricompense che possono essere conferite ad un militare (Ordine Militare d'Italia, Medaglia d'Oro, d'Argento, di Bronzo, Croce di Guerra) si è preferito citare le sole Medaglie d'Oro in quanto, per la loro rarità, assurgono a simbolo di grandi atti di valore ed attribuiscono particolare lustro all'unità nell'ambito della quale sono state conferite. Sono indicate mediante grado, nome, cognome, località e data del fatto d'arme per il quale sono state concesse.
4. Comandanti. Sono elencati con grado, nome e cognome, in successione cronologica senza riportare il numero d'ordine, anche per le eventuali spezzature derivate dal mutare del livello ordinativo del Corpo, e senza le date del periodo di comando, omettendo l'indicazione dei titoli onorifici ed accademici. Si è usata l'abbreviazione « (int.) )) per indicare sia l'attribuzione del comando interinale, sia di quello in sede vacante o di facente funzione, che sono stati riconosciuti di volta in volta sulla base dei documenti.
5. Sedi. Tutte le guarnigioni sono riferite alla sede di pace del comando del Corpo, senza tener conto dei distaccamenti. La sede rimasta invariata nel tempo, pur attraverso scioglimenti e ricostituzioni, è stata riportata una sola volta. /
I dati e le notizie sono quelli indicati in documenti e pubblicazioni ufficiali: Decreti Legge, Bollettini Ufficiali, Giornali Militari, Diari Storici, Memorie Storiche, circolari e, pubblicazioni SME.
-
XVIIl -
GRUPPI
DI
ARMATE
/
COMANDO GRUPPO D'ARMAT E EST
ORIGINI E VICENDE ORGANICH E Costituito il 1° settembre 1939 in Roma come Comando Gruppo d'Armate Est, ha ali.e proprie dipendenze le Armate 2" e del Po (6"), alle quali si unisce dopo alcuni giorni anche I'8\ Viene sciolto il 10 luglio 1940 . Il Gruppo Armate ha nuovamente vita il 15 maggio 1943
in Tirana (Albania) con il compito di coordinare l'attività delle truppe dislocate in Albania, nella D almazia meridionale e nel Montenegro. L 'n settembre successivo viene sciolto a seguito di eventi bellici conseguenti all'armistizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
r 940: in previsione dell'inizio della guerra le unità del Gruppo Armate Est assumono uno
schieramento difensivo di sicurezza alla frontiera italo - jugoslava dislocandosi lungo il confine da Monte Forno al Mare Adriatico con la 2~ Armata e il Raggruppamento Alto Isonzo in prima schiera e con 1'8" e l'Armata del Po (6") in seconda schiera. Mantiene questo atteggiamento anche dopo l'inizio delle ostilità contro la Francia e l'Inghilterra fino al suo scioglimento avvenuto il 10 luglio 1940.
1943: dal 15 maggio, assume l'alta direzione strategica della 9a Armata e dei Corpi d' Armata VI e XIV, operanti in Dalmazia e in Montenegro, nonché della Divisione « Puglie >>, responsabile del settore Scutari - Kossovo. Vengono inoltre posti sotto la sua giurisdizione, fino al 28 luglio 1943, l'n" Armata stanziata in Grecia e le unità dipendenti dal Comando Superiore Forze Armate Egeo del Dodecanneso. 11 Gruppo Armate organizza la difesa interna e costiera e coordina l'azione antiguerriglia contro le formazioni partigiane.
COMANDANTI COMANDO GRUPPO D'ARMATE EsT
(1939 - 40)
CoMANno GRUPPO o'ARMATE EsT
Mar. d'ftalia Rodolfo Graziani Gen. des. A. Camillo Grossi
Gen. des. A. Ezio Rosi
SED I
1943 Tirana
1939 Roma 1939 - 40 Scodovacca (Udine)
-3 -
(1943)
COMANDO GRUPPO D'ARMATE OVEST
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito il 29 agosto 1939 in Bra (Cuneo) con il nome di Comando Gruppo d'Armate Ovest, vengono poste alle sue dipendenze la 1" e la 4"' Armata, dislocate in Liguria e Pie-
monte e successivamente anche la 7". Sciolto il IO luglio 1940, dando vita sotto la stessa data al Comando Gruppo d 'Armate a Dispos1z1one.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE
Il rapido evolversi della situazione politico -
(1940 - 45)
1940: come Comando Gruppo d 'Armate Ovest, assume l'alta direzione strategica delle operazioni sulla frontiera occidentale ai confini con la Francia. Il 10 giugno, all'inizio delle ostilità la 1" e la 4' Armata sono schierate a difesa sull'intera fronte.
militare in Francia determina un brusco cambio d'atteggiamento ed il 2r giugno il Gruppo d'Armate passa all'o ffensiva dando inizio ad operazioni di penetrazione lungo i settori del Piccolo San Bernardo, Colle della Maddalena, costa ligure. Le operazioni hanno termine in territorio francese il 25 giugno con l'entrata in vigore dell'armistizio con la Francia.
COMANDANTI COMANDO GRUPPO D'ARMATE OVEST
(1939-40)
Gen. des. A. Angelo Tua
Gen. A. Umberto di Savoia, Principe di Piemonte (dal 4 settembre 1939)
SEDI
1939 - 40 Bra (Cuneo)
1940
Torino
COMANDO GRUPPO D'ARMATE SUD
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE L'8 giugno 1940, in previsione di dover operare contemporaneamente su più fronti, viene costituito in Roma il Comando Gruppo d' Armate Sud. Nel periodo di attività e fino allo scioglimento avvenuto il IO luglio 1940, sono posti alle sue dipendenze la 3" Armata, il XII, il
XIII, il XXVI Corpo cl' Armata (Comando Superiore Truppe Albania). Il comando si ricostituisce il 15 aprile 1942; inquadra la 5", 6" e 7" Armata. Rimane in vita sino al 10 settembre 1943, allorché viene sciolto in Anagni (Frosinone) a seguito degli avvenimenti determinati dall'armistizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE
(1940- 45)
1940: assume dall'8 giugno al 10 luglio l'alta direzione strategica della 3" Armata, dislocata nell'Italia Centro - Meridionale, ed il controllo del XII Corpo d'Armata in Sicilia, del XIII Corpo d'Armata in Sardegna e del XXVI in Albania. 1942: dal I 5 aprile gli viene attribuita la responsabilità della difesa delle frontiere marittime nei territori di giurisdizione della 5",
6" e 7" Armata, dislocate nell'Italia Centrale e Meridionale.
'94.l-' continua il coordinamento dell'attività di difesa controaerea e costiera e, dopo il I o luglio, nel corso delle operazioni di sbarco nemiche, dirige la battaglia per la difesa della Sicilia. Dopo circa 40 giorni di strenua lotta l'isola viene abbandonata e i combattimenti continuano fino all'8 settembre lungo il litorale calabro e sui contrafforti dell'Aspromonte.
COMANDANTI CoMANDO GRUPPO D ' ARMATE SuD
(1940)
CoMANDo GRUPPO D'ARMATE
Mar. d'Italia Emilio De Bono
SuD (1942 - 43)
Mar. d'Italia Umberto di Savoia, Principe di Piemonte
SEDI
1940-42 Roma 1942 - 43 Sessa Aurunca (Caserta)
1943 Anagni (Frosinone)
- 5 --
COMANDO GRUPPO D'ARMATE A DISPOSIZIONE
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito in Torino il ro luglio 1940 con il nominativo di Comando Gruppo d'Armate a Disposizione per trasformazione del Comando Gruppo d'Armate Ovest sciolto sotto la
stessa data, inquadra le Armate del Po (6a),
2•, 4° e 8° e il Corpo d'Armata Alpino. Viene disciolto, ulti mato il suo compito, il 3 r ottobre 1940.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONOA MONJ)! ALE
(1940 - 45)
Coordina gli studi e le predisposizioni che si sarebbero dovute attuare nell'eventualità di
operazioni di guerra da condurre contro il Regno di Jugoslavia.
COMANDANTI COMANDO
GRUPPO
n' ARMATE
A
D1sPos1zr0NE
(1940) Gen. A. Umberto di Savoia, Principe di Piemonte
SEDI 1940 Torino
-6 -
ARMATE
COMANDO la ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE 11 Comando Designato d'Armata di Milano, previsto dalla legge 17 luglio 1910, diviene Comando I'' Armata nell'ottobre 1914. Nel corso della prima guerra mondiale inquadra un numero vario di corpi d'armata, di divis.ioni e di reparti minori : nel 1915, il III ed il V, ai quali si aggiunge, nel maggio 1916, il X; successivamente, in tempi diversi e per periodi più o meno lunghi, il XII, il XIV, il XVIII, il XX, i.I XXII, il XXIV, il XXV, il XXVI e il XXIX Corpo d'Armata; la 10\ la 34", la 37", la 54" e la 55" Divisione di Fanteria; la 2" e 3" Divisione di Cavalleria; il 5° ~aggruppamento Alpini e il XII Gruppo Alpmo. Il 20 settembre 1919 si scioglie dando vita l Comando Zona Trento.
Nuovamente in vita nel novembre 1919 come Comando Designato d'Armata di Firenze, successivamente trasferito a Torino e quindi a Roma, nel giugno 1938 assume la denominazione di Comando Designato 1" Armata e nel1'agosto 1939 diviene Comando 1" Armata assumendo alle dipendenze il II, III e XV Corpo d'Armata. Sciolto il 31 luglio 1940, si ricostituisce in Africa Settentrionale per trasformazione del Comando Superiore FF.AA. della Libia e del1' Armata Corazzata Italo-Tedesca (A.C.I.T.) il 5 febbraio 1943. Inquadra il XX e il XXI Corpo d'Armata ed alcuni reparti tedeschi. Il 13 maggio 1943 in Tunisia, a causa di eventi bellici, il Comando cessa di esistere.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(r9r5- 18)
19r 5: la r" Armata, schierata sulla frontiera tridentina dallo Stelvio alla Croda Grande, all'inizio delle ostilità, con successive azioni offensive, rettifica alcune posìzioni e occupa il versante della Vallarsa fino alle porte di Rovereto, la Valle d 'Astico fino al fronte di Luserna, la Val Sugana fino a Borgo e tutta la zona montuosa alle pendici dell'Alpe di Fassa. 1916: fra il 15 ed il 20 maggio, sferratasi l'offensiva austriaca (Strafexpedition), il fronte dell'armata è rotto a Marcai - Costesin ed al costone cli Portule; la resistenza, dopo alterne vicende, si afferma ai primi di giugno sulla linea arretrata di Coni Zugna, Passo Buole, Pasubio, Posina, N ovegno, Astico, M. Paù, M. Lemerle, M. Val Bella, Tondarecar, Castelloni, S. Marco, M. Civaron, Torrente Maso.
Dal 16 al 24 luglio, rinforzata con nuove grandi unità, la 1'' Armata riesce, a seguito di reiterate spinte controffensive, a ridurre sensibilmente 1'1nflessione subita nella zona fra il Pasu bio e la Val Sugana e a migliorare le posisioni attestandosi sulla linea difensiva Pasubio, M. Majo, M. Seluggio, Corbin, Asiago, M. Fiara, Cima Caldiera. Il 1° dicembre il fronte dell'armata viene accorciato dallo Stelvio alla Val cl' Astico compresa. Il controllo dell'ala orientale dello schieramento viene affidato alla 6a Armata neo costituita. 1917: dopo una normale attività di carattere difensivo, il 20 settembre, in seguito allo scioglimento della 6" Armata, la 1" estende il controllo della linea del fronte verso oriente fino alla Val Sugana; il 1° ottobre, il settore
dallo Stelvio al Garda, affidato al III Corpo d'Armata, passa alle dirette dipendenze del Comando Supremo. L'offensiva austro - tedesca di fine ottobre investe anche la 1" Armata la cui ala destra è costretta a rettificare lo schieramento su M. Lisser e Castelgomberto. Successivamente, continuando la forte pressione avversaria, dopo tenace resistenza tutta l'armata ripiega e, nel novembre, risulta attestata sulle posizioni di Busa del Termine, M. Melago, M. Val Bella, Col del Rosso, Col d'Echele. Le appropriate manovre compiute meritano all'annata la citazione sui bollettini di guerra n. 913 e 915. 1918: il fronte della grande unità si riduce nuovamente dal Garda alla Val d'Astico per l'avvenuta ricostituzione della 6" Armata sotto la data del 1° marzo. Nel giugno, durante la battaglia del Piave, unità dell'armata concorrono al contrattacco portato dal XIV Corpo d'Armata britannico e forniscono prezioso aiuto per la riconquista di tratti dì linea in precedenza abbandonati. Nel quadro della battaglia di Vi ttori.o Veneto l'armata entra in azione il 2 novembre e raggiunge pri'ma dell'armistizio la congiungente: Mezzolombardo, Lavis, Civezzano, Pergine. Per le brillanti azioni dei suoi reparti viene citata sui bollettini cli guerra n. 1265, 1266,
1268
e
SECONDA MON DIALE ( 1940
- 45)
1940: schierata fin dal ro giugno lungo il confine francese - da M. Granero (escluso) al Mar Ligure - con il TI, III e XV Corpo d' Armata in prima schiera e l'VIII in seconda, la 1" Armata predispone un'offensiva su due direttrici operative: quella della Maddalena, con obiettivo Barcelonnette, Marsiglia e quella della Riviera con obiettivo Mentone, Nizza, Marsiglia. L'azione inizia il 23 giugno ed incontra tenacissima resistenza nemica, specie nel settore del II e del 111 Corpo d'Armata. Le condizioni ambientali e l'imprevedibile inclemenza del clima frenano ulteriormente la spinta offensiva. Tuttavia, progressi sia pure cli lieve entità vengono fatti ovunque e il 24 giugno l'armistizio trova quasi tutti i reparti dell'armata in territorio francese. L'obiettivo di primo tempo nel settore meridionale del fronte, Mentone, risulta saldamente in mano italiana. 1943: il 5 febbraio inquadra i reparti del1' Armata Corazzata Italo - Tedesca (A.C.LT.)
ed inizia l'attività bellica nel sud tunisino, sul fronte che va dal Mareth a cl Hamma. Sistemata a difesa delle ultime nostre posizioni in terra africana, risponde, dal febbraio al maggio, con violenti contrattacchi, all'ininterrotta e massiccia offensiva avversaria. Il 13 maggio, incapsulata e fortemente premuta dalle forze nemiche inca.fzanti da sud e da occidente, dopo aver difeso tenacemente le posizioni di Enfidaville, dove si era in ultimo arroccata, cessa di combattere per ordine superiore. Per lo spirito combattivo che ha animato i suoi reparti anche quando non vi era ormai alcuna speranza di vittoria, l'annata viene citata sui bollettini di guerra n. 108 r, 1082, 1083.
1270.
Dopo l'armistizio, ai primi di dicembre, l'armata estende l'occupazione oltre il vecchio confine fino alla linea Sorgenti clell 'Adige, Brennero, Vetta d'Italia, Cime di Lavaredo ed assume il controllo di Landek e Innsbruk nel1' alto Inn.
COMANDANTI COMANDO
DESIGNATO
D'ARMATA
DI
CoMANvo 1·' ARMATA
MILANO
(1914 - 19)
(1910 - 14)
Ten. Gen. Roberto Brusati Ten. Gen. Guglielmo Pecori Giraldi
Gen. d'E. Carlo Caneva Ten. Gen. Roberto Brusati IO -
CoMANDo
DESIGNATO
o'ARMATA
DI
FIRENZE
CoMANno DESIGNATO
(1919 - 25)
DESIGNATO
D'AR\UTt\
DI
COMANDO r" ARMATA
(1938- 39)
(1939 - 40)
Gen. des. A. Adriano Marinctti Gen. des. A. Pietro Pintor Gen. C.A. Remo Gambelli (int.)
TORINO
(1925 - 38) Gen. Gen. Gen. Gen.
ARMATA
Gen. des. A. Adriano Marinetti
Gen. d'E. Guglielmo Pecori Giraldi Gen. des. A. Carlo Petitti di Roreto COMANDO
1"
A. Carlo Petitti di Roreto A. Giuseppe Francesco Ferrari des. A. Pietro Ago des. A. Angelo Tua
COMANDO 1" ARMATA
(1943)
Gen. A. Giovanni Messe
-SEDI
1910 - 15 Milano 1915 Verona 1919 - 25 Firenze
1925 - 38 Torino 1938 - 39 Roma 1939 - 40 Mondovì
-
II -
COMANDO 2" ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il Comando Designato d'Armata di Genova, previsto dalla legge 17 luglio 19ro, diviene Comando 2 " Armata nell'ottobre r9r4. La grande unità partecipa alla prima guerra mondiale e all'inizio delle ostilità inquadra il II, IV e XII Corpo d'Armata. Nel maggio 1916, lasciata la linea del fronte, si scioglie ed ii personale viene destinato a formare il Comando della 5" Armata di riserva. La 2 ' Armata si ricostituisce sulla fronte giulia due mesi più tardi con il II e IV Corpo d'Armata. Nel corso della guerra - a seconda delle esigenze operative - un numero vario di corpi d'annata si avvicendano, in tempi diversi e per periodi più o meno lunghi, alle dipendenze del comando d'annata; essi sono, oltre quelli già menzionati, il I, il VI, l'VIII, il XIII, il XIV, il XXIV, il XXV, il XXVII, il XXVIII e il XXX. Il 1° giugno 1918 si scioglie trasformandosi in Comando 8" Armata.
E' nuovamente in vita nel novembre 1919 come Comando Designato d'Armata di Bologna, successivamente trasferito a Padova e quindi a Roma, nel giugno 1938 assume la denominazione di Comando Designato 2 " Armata e nell'agosto 1939 diviene Comando 2" Armata. Partecipa alle operazioni della seconda guerra mondiale avendo alle proprie dipendenze vari corpi d'armata tra i quali, il V, il VI , l'XI, il XIV, il XVIII, il Corpo d'Armata Celere e il Corpo cl' Armata Atitotrasportabile. Dal 9 maggio 1942 al 15 maggio 1943, a causa clell' attività che è chiamata a svolgere quale unità d'occupazione in Jugoslavia ed in relazione a particolari esigenze territoriali, assume la denominazione di Comando Superiore Forze Armate Slovenia e Dalmazia. Il Comando 2" Armata viene sciolto, a seguito degli avvenimenti determinati dall'armistizio, l'n settembre 1943 a Lussimpiccolo.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18) r 9 l 6: il 1° febbraio il fronte dell'armata viene limitato al tratto Rombon - Plava, avendo la 3" Armata estesa la propria giurisdizione sul Podgora e sul Sabotino. Dal 22 maggio al 3 luglio cede l'intero suo fronte alla 3" Armata, ma ne riassume il controllo in agosto, dopo la presa di Gorizia, estendendolo nuovamente fino al Vipacco. Durante la settima, ottava e nona battaglia dell'Isonzo le sue unità concorrono alle operazioni della 3" Armata, espugnando alcune alture ad est di Gorizia nel settore del Sober.
1915: schierata a nord della 3" Armata, subito dopo l'inizio delle ostilità si spinge oltre il confine e con un primo balzo offensivo occupa tutto il territorio di riva destra dell'Isonzo, dalla stretta di Saga al Vipacco, ad eccezione delle teste di ponte di Tolmino e di Gorizia; riesce poi a conquistare la Conca di Plczzo e, dopo . aspri combattimenti, il M. Nero. Successivamente, amplia il settore anche nei dintorni di Plava. Nelle prime quattro battaglie dell'Isonzo porta le linee avanzate a contatto dì quelle nemiche ed i suoi tentativi di estendere l'occupazione al Mrzli, al Vodil, a Santa Maria, a Santa Lucia, a Plava, al Sabotino ed al Podgora conseguono qualche effetto, specie a Oslavia.
1917: il 30 marzo, in seguito alla costituzione del Comando Zona di Gorizia, il fronte della 2• Armata viene contratto a sud ed allarI2 -
Alle grandi unità dipendenti viene fatto assumere uno schieramento a carattere cautelativo con l'orientamento di tenersi comunque pronte a muovere.
gato a nord fino al M. Peralba. Il 1° giugno riprende il controllo del settore primitivo dalla Conca di Plezzo al Vipacco. Dal 17 agosto al 12 settembre, nel corso dell'undicesima battaglia dell'Isonzo, unità del1' Armata superano il .fiume e s'impadroniscono di gran parte dell'Altopiano della Bainsizza, delle propaggini settentrionali del San Marco e del costone nord occidentale del San Gabriele. L'importanza dell'azione viene riconosciuta dalla citazione sui bollettini di guerra n. 823 e 824. A seguito dell'offensiva austro - tedesca di .fine ottobre tutte le unità dell'armata devono ripiegare, dapprima sulla linea M. Maggiore, M. Cavallo, Purgessimo, Vodice, M. Santo e, successivamente sul Torre, sul Tagliamento dal quale, dopo un tentativo di difesa, raggiungeranno il Livenza e quindi il Piave. L'8 novembre le unità sottrattesi al contatto con il nemico vengono inviate nella zona di Este, Ponte Brenta, Conselve e Miari, per riordinarsi.
r94r: nei primi mesi dell'anno, in vista dell'inizio dell'attività offensiva, l'armata viene ulteriormente potenziata con i Corpi d'Armata Celere ed Autotrasportabile. L'u aprile, superato il confine, le unità dell'armata entrano in territorio jugoslavo e dopo duri ma brevi combattimenti occupano Lubiana e Sussak, il r4 s'impadroniscono di Sebenico ed il 15 di Spalato. Il 16, una sua colonna proveniente da nord sblocca da una critica situazione il presidio italiano di Zara, circondato ed attaccato da tre parti, ed il r7 l'armata si congiunge con i reparti italiani provenienti dall'Albania, stabilendo una linea di contatto sull'allineamento Ragusa, Trebcnje, Bileca, Gacke. Il 18 aprile terminano le operazioni di guerra ed ha inizio l'attività organizzativa e di presidio del territorio occupato. A riconoscimento dell'attività svolta durante il ciclo operativo, l'armata viene citata sui bollettini di guerra n. 3n, 312, 313, 3r4 e 316.
l9r8: il 18 marzo la 2 ~ Armata si porta sul Piave e viene schierata nel tratto Pederobba Palazzon ove rimane fino al 1° giugno. SECONDA MONDIALE
r940: la
r942: le unità dell'armata, dislocate nei punti strategici del territorio occupato a protezione delle vie di comunicazione più importanti e dei centri di interesse politico, economico e sociale di rilievo, vengono presto coinvolte in una aspra lotta antipartigiana.
(1940 - 45)
Armata, costituita in un primo tempo dal V e dall'XI Corpo d'Armata. e successivamente rinforzata con il VI e il XIV, all'inizio delle ostilità risulta dislocata sulla frontiera orientale, ai con.fini con la Jugoslavia, nel settore compreso tra Tarvisio e Fiume. 2"
1943: i reparti dell'armata sono sempre più impegnati nelle operazioni di controguerriglia e cessano ogni attività dopo 1'8 settembre.
COMANDANTI COMANDO
D ESIGNATO
D'ARMATA
DI
CoMANno
GENOVA
(1910- 14)
2 " ARMATA
Ten. Gen. Ten. Gen. Tcn . . Gen. Teh. Gen. Ten. Gen.
Ten. Gen. Achille Mazzitelli Ten. Gen. Luig-i Cadoma '-' Ten. Gen. Pietro Frugoni
-
r3
(1914- r8)
Pietro Frugoni Settimio Piacentini Luigi Capello Luca Montuori Giuseppe Pennella
COMANDO
DESIGNATO
o'ARMATA
DI
BoLOGNA
COMANDO
DESIGNATO
o' ARMATA
( 19 19 - 37)
( 1 937-
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
Gen. des. A. Amedeo Guillet Gen . des. A. Ettore Bastico Gcn. des. A. Vittorio Ambrosio
A. Giulio Cesare Tassoni des. A. Francesco Graziali des. A. Alberto Bonzani C.A. Ottavio Zoppi des. A. Amedeo Guillet
38)
COMANDO 2" ARMATA
(1939 - 43)
Gen. des. A. Vittorio Ambrosio Gen. des. A. Mario Roatta Gen. des. A. Mario Robotti
SEDI 1937 - 38 1938 - 40 1940 - 4 l 1941 - 43
19ro - 15 Genova Udine 1915 Cividale 1915 1 91 9- 37 Bologna
-
r4 -
Padova Roma Gorizia Sussak (Fiume)
DI
PADOVA
COMANDO 4a ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Costituito nel 1914 come Comando Designato d'Armata di Bologna, diventa Comando 4" Armata nell'ottobre dello stesso anno. Alla sua costituzione inquadra il I e il IX Corpo d'Armata. A questi si aggiungono nel corso della prima guerra mondiale, per avvicendamento o per rinforzo, altri corpi d'armata tra cui ii Vf, il XVfII, il XXII, il XXVIII ed il XXX. Il 18 luglio 1919 l'Armata si scioglie. Nuovamente in vita come Comando Designato d' Armata di Milano nel novembre r9r9, dopo vari cambiamenti di sedi, assume nel giugno 1938 la denominazione di Comando
Designato 4"· Armata e, nell'agosto r939, viene approntato quale Comando 4" Armata ed inquadra i Corpi d'Armata l, lV ed Alpino. Prende parte alla seconda guerra mondiale con i tre corpi d'armata citati, durante le operaz.ioni contro la Francia, con i Corpi d' Armata I, XV e XXII, dall' 11 novembre 1942, allorché viene dislocata in Francia con compito antisbarco e di presidio del territorio della Provenza. Il 12 settembre 1943, a seguito degli avveni1nenti determinati dall'armistizio, si scioglie a Caraglio (Cuneo).
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME
( r9r5- 18)
1915: all'inizio delle ostilità l'annata, con i C~q;i cl' Armata I e IX risulta schierata nell'alto Comelico, da M. Croda Grande a M. Peralba, avendo ad est la 2" e ad ovest la I'' Armata. Effettua le prime operazioni di guerra per l'occupazione dei più importanti passi dì confine e della zona di Cortina d'Ampezzo. Il 5 luglio inizia un'offensiva contro gli sbarramenti nemici del Cordevole, di Landro e di Sexten (Sesto) che, protrattasi durante tutta l'estate con alterne vicende, si conclude il 10 novembre con l'occupazione di importanti posizioni nella zona delle Tofane e sul M. Cristallo.
guadagnando terreno specie sulle pendici del M. Sicf. Il 27 giugno amplia la propria fronte assumendo il controllo del settore alto Cismon già della 1" Armata. Alla fine di luglio occupa le alte valli del Travignolo e del San Pellegrino e l'interposta zona montuosa a sud e a nord di cima di Bocche nonché il passo di Rolle. Conquista inoltre la Forcella Bois, parte dell'alta Valle Travenanses e, dopo una potente mina, la posizione del Castello alle Tofane. Alla fine di agosto espugna la cima del Cauriol e nella seconda metà di settembre la vetta del Gardinal. Ai primi di ottobre fa sua la cima del Colbricon e alla fine dello stesso mese migliora le posizioni nella regione di Sief e Settsas.
1916: all'inizio delle operazioni di primavera occupa, il 16 aprile, il passo della Sentinella ed il 18 la cima del Col di Lana. Durante l'offensiva austriaca del maggio, nel Trentino, la 4" Armata, per alleggerire la pressione nemica sulla r" Annata, esegue attacchi ed impegna il nemico su vari tratti del fronte,
1917: ne 11 'aprile amplia l'occupazione de 1 Colbricon; nel giugno esegue un attacco con i] brillamento di una mina alla Selletta del piccolo Lagazuoi; ne.lla seconda quindicina di settembre fa tentativi per la conquista della cima · Sief. Il 3 novembre, in conseguenza degli arretramenti delle truppe della zona Car-
PRIMA MONDIALE
r5 5.
SECONDA MONDIALE (1940 - 45)
nia e delle armate dell'Isonzo, anche la 4" Armata inizia il ripiegamento sulle posizioni del Montello e del Grappa ove, dal 10 di novembre alla fine di dicembre, con tenace resistenza, consolida le nove linee di difesa tra il Brenta e il Piave. Per la ordinata manovra effettuata, l'armata viene citata nei bollettini di guerra n. 913 e 935.
1940: l'armata schierata con i Corpi d'Armata I, IV e Alpino, sulla frontiera occidentale lungo il confine francese, controlla il settore a nord della 1'' Armata compreso tra il M. Rosa e il Monviso. Dal IO al 20 giugno l'attività dell'armata è limitata a sporadiche azioni per la presa di possesso dei colli cli confine e di punti di interesse tattico nella vallata dell' Are e dell'lsère; l'inclemenza del tempo nel particolare ambiente di alta montagna ostacola azioni di più vasto respiro. Dal 20 giugno inizia il movimento di penetrazione nel territorio nemico e vengono conseguiti pro- gressi territoriali specie nel settore Moncenisio Bardonecchia dove vengono occupate le posizioni di colle Biusert, M. Chardonnet e l'abitato di Fournaux; nel settore di Monginevro vengono espugnati i colli a nord dell'abitato fino a Bois de Baur. L'armistizio del 25 giugno ferma l'armata sulle posizioni raggiunte.
1918: durante la battaglia del Piave dal 15 al 25 giugno, il nemico nella sua offensiva attacca anche il fronte della 4" Armata nel settore dal Brenta al Col dell'Orso, riuscendo ad occupare in un primo momento Col del Miglio, Col Fagheron, Col Fenilon, Col Moschin, q. 1053 di M. Coston e le trincee di prima linea dell' Asolone, del Pertica, del Solarolo e del Medana. Quasi tutto il terreno perduto viene però ripreso dall'armata con una vivace controffensiva che si protrae fino al 15 lualio; il Solarolo soltanto resta in possesso dell'avversano. Durante la battaglia di Vittorio Veneto, I' armata inizia l'azione il 24 ottobre e, dopo alterne vicende, conquista il M. Asolone e il M. Solarolo; il 31 ottobre travolge le difese avversarie e inizia l'avanzata su tutto il fronte incalzando il nemico fino al giorno dell'armistizio. Il 4 novembre trovavasi sulla seguente linea : Borgo in Val Sugana, Passo Gaudio, Conca di Tesino, Val di Maso, Canal San Bovo, Fiera di Primiero. Per il suo comportamento durante l'offensiva finale, l'armata viene citata sui bollettini di guerra n. 1252, 1258, 126r, 1262, 1264, 1268. Il 26 novembre è dislocata lungo la linea di armistizio.
194r: le unità dell'armata rimangono di presidio in Piemonte e in Liguria, in attesa di altro impiego operativo.
1942: l'n novembre, in prev1s10ne di un possibile sbarco nemico lungo le coste meridionali della Francia, l'armata si porta in territorio francese dove schiera il I, il XV e il XXII Corpo d'Armata fra Grenoble, Marsiglia e N izza. 1943: l'attività di difesa antisbarco e di presidio del sud della Francia continua fino all'8 settembre.
COMANDANTI Co.MANDO
DESIGNATO
n'ARMATA
m
COMANDO
BoLOGNA
4"
ARMATA ( 1915 - 19)
(r9r4) Ten. Ten. Ten . Teo. Ten.
Ten. Gen. Luigi Nava CoMANno DESIGNATO
4"
ARMATA
(1914- r5)
Ten. Gen. Luigi Nava
-
16
Gen. Gen. Gen. Geo. Gen.
Luigi Nava Mario Nicolis di Robilant Paolo Morrone Gaetano Giardino Giulio Cesare Tassoni
CoMANDo
DESIGNATO
D' ARMATA
DI
MILANO
COMANDO
(1919 - 27) Gen. E. Enrico Caviglia Gen. A. Giuseppe Francesco Ferrari COMANDO
DESIGNATO
n'AR:MATA
DI
FIRENZE
(1927) Gen. C.A. Umberto Montanari CoM,\NDO
DESIGNATO
n'ARMATA
m
MILANO
Geo. dcs. A. Umberto Montanari DESIGNATO
D'ARMATA
- 38)
Gen. Gen. Gcn. Gen.
des. des. des. des.
A. A. A. A.
DI
4"
ARMATA
CoMANoo
FIRENZE
4"
ARMATA
(r939 - 43)
Gen. des. A . Camilla Grossi Gen. des . A. Alfredo Guzzoni Gen. des. A. Mario Caracciolo Gen. des. A. Mario Vercellino
Gcn. des. A . Umberto Montanari Gen. des. A. Luigi Amantea
SED I
1938 - 39 1 939 - 4° 1940 1940
Bologna Firenze Milano Firenze
Verona
- 17 -
VERONA
(1938- 39)
Gen. des. A. Camilla Grossi
(1928- 35)
1914 - 15 1919 - 27 1927 - 28 1928 - 35 1935 - 38
DI
D ' ARMATA
Luigi Amantea Pietro Ago Adriano Marinetti Camilla Grossi
COMANDO DESIGNATO
(1927- 28)
COMA NDO
DESIGNATO
( 1 935
Roma Rivoli (Torino) Bergamo Torino
COMANDO 5a ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGAN ICHE mata già appartenenti alla 2 " Armata: il [I, IV, XU, XfV e XXIV. li I'' giugno r918 si scioglie dando vita al Comando 9" Armata, di nuova formazione.
Il 22 maggio r916 viene costituito in Padova per trasformazione del Comando 2 " Armata come Comando Armata di Riserva e diventa Comando 5° Armata tre giorni dopo. Vengono posti alle sue dipendenze il XX, il XXIV, il XXVI Corpo d'Armata e la 2" e 3" Divisione di Cavalleria. Successivamente, in tempi diversi e per periodi più o meno brevi, inquadra anche l'Vl.1 1, il XXII e il XXXVI Corpo d'Armata. Sciolta il 2 luglio dello stesso anno, l'Armata si ricostituisce nel gennaio 1917 avendo alle proprie dipendenze un particolare comando incaricato della sistemazione a di fesa della frontiera nord contro eventuali attacchi nemici che avessero violato la neutralità elvetica. L'incarico commessole assim il a sempre cli più l'Armata a quest'ultimo comando per cui, il 9 marzo 1917, si finisce per identificarla con esso e le si attribuisce il nome di Comando
11 Comando 5" Armata si ricostituisce il 7 settembre 1939 e viene destinato in Libia dove inquadra il X, XX e XXlll Corpo d'Armata, già stanziati in Africa Settentrionale. Subito dopo l'inizio delle ostilità cede il XXIII Corpo d'Armata alla 10" Armata. Il 16 febbraio 1941 si scioglie, in quanto inglobato nel Comando Superiore Forze Armate Africa Settentrionale. Formato ancora in Libia con gli stessi Corpi d'Armata X e XX rimane in vita dal 15 aprile al 5 settembre 1941. Il 10 aprile 1942 si ricostituisce a Firenze ed assume alle proprie dipendenze, oltre alle unità della Difesa Territoriale della città, il Vll, XIII, XVII Corpo d'Armata. Nel 1943 cede ·· tali C.A. e riceve il II e il XVI. L 'u settembre 1943 viene sciolto in Firenze, a seguito degli avvenimenti determinati dal l'armistizio.
Incaricato della Occupazione Avan zata della Frontiera Nord che verrà sciolto il IO gennaio
del 1919. Si riforma ancora come Comando 5" Armata il 16 novembre 19r7 assorbendo i corpi d'ar-
CAMPAGNE DI GUERRA E FATT I D'ARME PRIMA MONDIALE
. 1916: dal
in un'area compresa tra Campoverde, Salò, Pastrengo, Asola. Casalmaro e Coito, la 5° Armata viene incaricata del riordino delle unità già. della 2" Armata che dovranno poi essere messe a disposizione del Comando Supremo.
(r~)I5- 18)
maggio al 2 luglio la 5" Armata viene dislocata ne.Ila zona compresa fra Castelfranco Vcncto, CittadeJl a e Camposampiero, a disposizione del Comando Supremo quale aliquota della riserva di scacchiere. Durante l'offensiva nemica nel T rentino cede le sue unità alla 1° Armata. 22
19 18 : rimane di riserva nella stessa zona. a sud del Lago di Gard.).
19 r 7: dal gennaio al marzo è stanziata a ridosso del confine italo - svizzero per lo studio dell'organizzazione difensiva di quel settore. Il 16 novembre, dopo la sua ricostituzione, avvenuta nelle immediate retrovie del fronte
SECONOA ~10ND1ALE ( 1940 -
45)
r940: all 'inizio delle ostilit~t la =;" Armata risulta schierata con il X, XX e XXHI Corpo d'Armata a difesa del confine libico- tunisino r8
e della fascia costiera nord occidentale della Libia. In particolare, lo schieramento assicura l'interdizione della direttrice Gebelica e di quella costiera Zuara - Sabratha, fino alla piazzaforte di Tripoli. Dopo l'armistizio con la Francia, ceduto il XXIII Corpo d'Armata, attua con i due rimastigli la difesa costiera e di alcuni nodi stradali e punti sensibili della Tripolitania.
r941: durante la prima controffensiva inglese in Africa Settentrionale e fino allo scioglimento dell'armata, le sue unità vengono schierate in Ci renaica, a difesa della via Balbia, e nel campo trincerato di Tripoli.
Dal 15 aprile al 5 settembre, assume la responsabilità della difesa costiera da Bengasi al confine tunisino.
1942: dal ro aprile la 5" Armata è incaricata della difesa territoriale e costiera della Toscana, del Lazio e della Sardegna che viene messa in atto con le unità della Difesa Territoriale di Firenze e con il XIII e XVII Corpo cl' Armata. Il r3 novembre dirige e coordina lo sbarco e l'occupazione della Corsica da parte del VII Corpo d'Armata, assegnato al.l'annata per la specifica esigenza. r943: continua nell'attività difensiva territoriale fino all'armistizio dell'8 settembre.
COMANDANTI Co.MANDO
5"
ARMATA
(1916)
COMANDO
Ten. Ten. Ten. Ten. Ten.
Ten. Gen. Pietro Frugoni Ten. Gen. Settimio Piacentini Ten. Gen. Ettore Mambretti Co.MANDO NORD
OccuPAZIONE
AvANZATA FRoNTIERA
5"
Gcn. Gen. Gen. Gen. Gen.
ARMATA (1917- 18)
Giulio Cesare Tassoni Luigi Capello Giulio Cesare Tassoni Mario Nicolis di Robilant Paolo Morrone
(1917) COMANDO
Ten. Gen. Francesco Dabalà Ten. Gen. Giacomo Ponzio Ten. Gen. Clemente Lequio
5"
ARMATA
(1939 - 43)
Gen. des. A. Italo Gariboldi Gen. A. Mario Caracciolo di Feroleto
SEDI
1916 Padova 1939 - 41 Tripoli 1942 Firenze
1943 Viterbo 1943 Firenze
-
19 -
COMANDO 6" ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Il Comando A rmata del Po è costituito il 3 ottobre 1938 con il Corpo d'Armata Corazzato, quello Autotrasportabile e quello Celere . Dal 6 novembre 1940 il Comando si trasforma in Comando 9" Armata e parte per l' Albania mentre le forze dipendenti passano agli ordini di un neo costituito Comando Armata del Po (6~). Dal 15 febbraio 194r. assume la denomin azione di Comando 6~ Armtt.ta ed inquad ra i Corpi d'Armata IX, XII e XIII. Nel settembre dello stesso anno cede il IX e il XIII all a t Armata ed assuine alle proprie dipendenze il XVI. 11 1" aprile 1943, mutati i compiti, prende il nome di Comando Forze Armate della Sicilia ( 6" Armata) che mantiene fino al r'' settembre allorché riprende la denomi nazione di Comando 6" Armata. Viene sciolto in Montebello Vicentino l'II settembre del 1943 a seguito degli avvenimenti determinati dall'armistizio.
11 28 maggio 1916 si costituisce, alle dipendenze dell a 1" Armata, il Comando Truppe Altipiani, dapprima con il solo XIV Corpo d'Armata al quale, successivamente, si affiancano anche il XX e XXIV. 11 1° dicembre r916 il Comando si trasform,a in Comando 6" Armata. Questa grande unità ha però vita breve; il 20 settembre 19r7 è infatti sciolta per dare nuovamente vita al Comando Truppe Altipiani che ritorna alle dipendenze della r" Armata. Il 1" marzo 1918 si ricostituisce il Comando 6" Armata e viene definitivamente sciolto il Con1ando Truppe Altipiani. La 6" Armata cessa di funzionare il 1" luglio r919. Durante il periodo in cui è rimasta in vita ha avuto al le proprie dipendenze, in tempi diversi e per period i più o meno lungh i, oltre ai corpi d'armata già citati, anche il I, Xll , XIII, XXII , XXV e XXVI nonché il XII francese, il XIV britannico e il Corpo d'Armata cecoslovacco.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
Dal 1° dicembre la 6· Armata presidia una fascia dif:ensiva compresa tra la Val d'Astico e il nodo di Cima d'Asta.
(19 15- 18)
1916: il Comando T ruppe Altipiani (C.T. A.) con i Corpi d'Armata XIV, XX e XXIV alla destra della r' Armata, partecipa all a battaglia difensiva sul Cengio da] 28 al 31 maggio. L'8 giugno, stabilizzatosi il fronte, il C.T.A. risulta schierato sull a linea M. Paù (in Val d'Astico), M. Lemerle , M. Kaberl aba, M. Val Bella, Costa Alta, Castelloni di San Marco (in Val Brenta), Dal 16 al 28 giugno le sue unità sono impegnate in azioni controffensive che, dopo alterne vicende, consentono cli migliorare lo schieramento lungo il corso dell'Assa, nella zona di Asiago, a \1. Fiara, a Cima Caldiera. -
1917 : le unità dell'armata, dal 10 maggio al 2 giugno, intraprendono una serie di attacchi che guadagnano il costone di Portule e migliorano le posizioni su M. Ortigara; successivi contrattacchi nemici costringono peraltro le truppe a ripiegare sulle posizioni di partenza. Il 20 settembre, di nuovo come C.T. A., dopo aver tenacemente resistito all'offensiva avversaria, in conseguenza dcll' arretramento delle truppe dal Cadore e dalla Val Sugana, è costretto con la propria ala destra a ripiegare 20
dentale, ma l'annistizio chiesto dalla Francia quattro giorni dopo non consente loro di prendere parte attiva alle operazioni di guerra.
su M . Lisser e Castelgomberto. Sostenuti ulteriori violenti combattimenti, specie a Castelgomberto, si attesta quindi a difesa sulla linea Busa del Termine, M. Pelago, M. Val Bella, Col del Rosso, Col d'Echele. Per le ordinate manovre e per le efficaci azioni compiute, viene citato sui bollettini di guerra n . 913 e 9T5.
1941: tenuta a disposizione da gennaio a marzo nell'Italia Settentrionale, il r'' aprile l'armata può disporre dei Corpi d 'Armat;;{ IX, XII e XIII; organizza quindi la difesa territoriale e costiera di. tutta ] 'Italia tv1cridionale, compresa la Sicilia e la Sardegna. Nel settembre, con il XII, XVI e parte ciel XVII Corpo d'Armata, attua la difesa della reoione calat> bro - siciliana.
1918: all'inizio della battaglia del Piave, penetrazioni nemiche che avevano raggiunto Cesuna e Pennar, rispettivamente nei settori del Corpo d'Armata britannico e di quello francese, vengono prontamente contenute e respinte; nei settori affidati alle unità italiane cadono in mano avversaria le posizioni di Pizzo Razea, M. Val Bella, Col del Rosso e Col d'Echele, ma la seconda linea di difesa, organizzata tra M. Echar e Col d'Astico, resiste validamente alla massiccia pressione nemica. Riordinate, le unità della 6" Armata passano sub.ito al contrattacco; il 17 giugno viene ripreso Pizzo Razea, il 29 M. Val Bella e il 30 Col del Rosso e Col d'Echele. L'importanza dell'azione svolta viene messa in ril ievo dal bollettino cli guerra n. 1133. L'armata partecipa alla battaglia cli Vittorio Veneto iniziando l'offensiva il 24 ottobre; dopo reiterati attacchi riesce, nei giorni 26, 27 e 28, a conquistare Sisemol, dirigendosi poi sulio Stenfle e oltre Asiago. Il 3r ottobre, acquisito l'allineamento M. Ferragh - Stenf.le Malanetto, prosegue l'avanzata e raggiunge, prima dell'armistizio, M. Colisio, Panarotta, S. Osvaldo, Roncegno, Borgo. Per il comportamento tenuto durante l'offensiva Jìnale l'armata merita ancora la citazione sui bollettini di guerra n. T26r, T262,
r942: le unità dell'armata permangono schierate lungo le coste della Calabria e della Sicilia.
194.J: assunta la responsabilità della difesa della sola Sicilia, la 61 Armata schiera il XII e il XVI Corpo rispettivamente nella zona occidentale e nella zona orientale dell'isola. Tali grandi unità contrastano tenacemente le operazioni cli sbarco dal mare e dall'ari.a intraprese dalle truppe anglo - americane il 10 luglio. Alle violente azioni svoltesi sulla fascia costiera per respingere l'invasione, fanno seguito aspri combattimenti difensivi, alternati a contrattacchi, specie lungo le direttrici di penetrazione incidenti il settore del XVl Corpo d'Armata. La resistenza è sempre viva negli ultimi giorni di luglio e cruenti scentri si registrano lungo la costa in corrispondenza di Licata, Gela, Pachino, Siracusa e Agrigento nonché a Regalbuto e Centuripe verso il centro dell'isola. Nei primi giorni cli agosto, pressata dalla crescente superiorità avversaria, la 6' Armata inizia il ripiegamento oltre lo stretto cli Messina e il 17 agosto ogni resistenza neJl 'isola viene a cessa.re. 11 Comando d'Armata, cedute tutte le sue truppe, viene inviato, per essere riorganizzato, a Montebello Vicentino (Vicenza) dove viene colto dall'armistizio. Dopo una vivace resistenza, l'.11 settembre vier1e sopraffatto da preponderanti forze tedesche.
r263, 1264, 1265 e 1268.
SECONDA MONDIALE ( 1940
- 45)
1940: all'inizio delle ostilità, il TO gmgno, i tre corpi d'annata che compongono l'Armata del Po r.isultano dislocati nelJe zone di Udine, Mantova e Vicenza. Il 20 giugno essi iniziano lo spostamento verso la frontiera occi-
2I
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Luogotenente Generale Enrico Francisci: Sicilia,
I1
luglio 1943
COMANDANT I CoMANOO
CoMANDo ARMATA
TRUPPE ALTIPIAN I ( 1916)
Gen. Gen . Gen. Gen.
Ten. Gen. Clemente Lequio Ten. Gen. Ettore Mambretti CoMANDo 6"
ARMAT A
Po (1938 - 41)
des. A. Ettore Bastico des. A. Mario Vercellino C.A. Francesco Zingales (int.) des . A. Ezio Rosi
(1916 - r7)
Co:.tANl)O 6" AR:\!ATA (1941 -43)
T en. Gen. Ettore Mambretti Ten. Gen. Donato Etna CoMANt>o
DEL
TRUPPE ALTIPIA NI ( 19r7
Gen. des . A. Ezio Ros i Gen. des . A. Mario Roatta - r8)
COMANDO FF.AA. ( 1 943)
Ten. Gen. Armano Ricci - Armani Ten. Gen. Gaetano Zoppi
DELLA SICI LI A
(6" A1n1ATA)
Gen. des . A. Mario Roatta Gen. des . A. Alfredo Guzzon i C0:\1ANOO 6"
T cn. Gen. Luca Montuori
AIU,UTA
(1943)
Gcn. A. Al fredo Guzzoni
SEDI 1938 - 40 Verona I 941 Cava dei Tirren i (Salerno)
r94 1 - 43 Enna r943 Montebello Vicentino (Vicenza)
-
22 -
COMANDO 7a ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito in Brescia il 25 febbraio 1918, il Comando 7" Armata assume alle dipendenze il III e XIV Corpo d'Armata e la f Divisione di Cavalleria; il 16 luglio, quando già è schierato al fronte, riceve anche il XXV Corpo. Viene sciolto al termine del conflitto, il 18 novembre 1918.
mata e viene destinato alla frontiera occidentale, ma è poi sciolto il 31 ottobre del lo stesso anno. E' ancora in vita il 30 settembre 1941 con il IX, XIII, XVII e XXX Corpo cl' Armata; il IO aprile 1942 cede il XIII e XVII Corpo alla 5" Armata e riceve il XXXI. In conseguenza degli eventi dell'8 settembre perde il XIX Corpo d'Armata e rimane articolato su IX, XXXI e LI C.A., quest'ultimo neo costituito il r4 settembre. Viene sciolta il 24 novembre 1943.
Ricostituito nel settembre 1939, il Comando Armata è disapprontato il 14 dicembre successivo; formato nuovamente il 12 giugno 1940, inquadra il VII e l'VIII Corpo d' Ar-
i'
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
SECONDA MONDIALE
1918: il 25 febbraio la i Armata risulta schierata sul fronte di combattimento dallo Stelvio al Garda; nel maggio le sue unità svolgono varie azioni offensive nella regione di Monticelli e del Tonale. Durante la battaglia del Piave, in giugno, l'annata oppone tenace resistenza e respinge reiterati attacchi portati dal nemico, specie nel tratto Val dì Genova -Tonale - Adamello; solo i Monticelli e il Corno cfr Cavento cadono momentaneamente nelle mani dell'avversario, m a con un riuscito e immediato contrattacco l'armata ne riprende possesso il 19 giugno. Nel quadro della battaglia di Vittorio Veneto, la 7" Armata entra in azione il 2 novembre; dopo brevi combattimenti, superati gli sbarramenti del Chiese, del Tonale e dello Stelvio, le sue unità scendono in Val di Sarca, in Val Vermiglio, in Val Trafoi e in Val Venosta, e raggiungono, prima dell'armistizio, Cles, il Passo della Men.dola e Mezzo Lombardo. L'operazione svolta per la rottura del fronte e per l'avanzata compiuta, merita all'armata la citazione sui bollettini di guerra n. r266,
r940: la i Armata viene destinata alla frontiera occidentale dove giunge il 24 giugno; non prende però parte ad operazioni di guerra a causa del sopravvenuto armistizio con la Francia. 1941: dal 30 settembre l'annata assume .la responsabilità della difesa dell'intero fronte a mare della Sardegna, delle Puglie, della Campania e del Lazio; essa viene attuata schierandovi, nell'ordine, il XIII, il IX, il XXX e il XVII Corpo d'Armata.
1942: il ro aprile cede il XIII e il XVII Corpo alla sa Armata e con essi la responsabilità dei territori in giurisdizione agli stessi; riceve alle proprie dipendenze il XXXI Corpo d'Armata al quale è affidata la difesa della Calabria; invariato rimane lo schieramento del IX e XXX Corpo d'Armata; quest'ultimo a dicembre è trasferito in Tunisia. 194]: la 7° Armata continua l'attività nel meridione peninsulare italiano.
1268, 1270.
6.
(1940 - 45)
23
Dal 3 settembre dello stesso 1943 unità del XXXI Corpo d'Armata, schierate a difesa della costa calabra, contrastano lo sbarco delle forze anglo - americane nelle zone di Reggio
Calabria, di Palmi e di Bagnara e ne rallentano l'avanzata impegnandole in duri reiterati combattimenti lungo i contrafforti dell'Aspromonte.
COMANDANTI COMANDO
t
ARMATA
(1918)
COMANDO
7"
ARMATA
ARMATA
(1941 - 43)
Gcn. C .A. Francesco Zingales (int.) Gen. A. Adalberto di Savoia Genova, Duca di Bergamo Gen. C.A. Mario Arisio
Ten. Gen. Giulio Cesare Tassoni Co.MANDO
7"
(1940)
Gen. dcs. A. Filiberto di Savoia Genova, Duca di Pistoia
SEDI 1943 Francavilla Fontana (dal 9 settembre) 1943 Monteroni di Lecce ( dal 1° ottobre)
1940 Asti 1943 Potenza (fino all'8 settembre)
-
24 -
COMANDO ga ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito il 1" giugno 1918 per trasformazione del Comando 2 " Armata con i Corpi d' Armata VIII, XXVII e XXX, già facenti parte della stessa 2" Armata, nel corso della battaglia del Piave, riceve in rinforzo il XVIII, il XXII e il Corpo d'Armata cl' Assalto. Durante la battaglia di Vittorio Veneto opera come Comando Gruppo Armate avendo alle dipendenze anche due armate tattiche, la 10• e la 12" costituite il r 4 ottobre 1918. Il 31 gennaio 1919 il Comando viene sciolto.
Torna in vita in Milano il 25 gennaio 1940, sempre come Comando 8" Armata e con alle dipendenze il VI e XIV Corpo d'Armata. Successivamente cede il XIV alla 2 • Armata e, fino allo scioglimento avvenuto il 3 I ottobre 1940, rimane articolato sui Corpi d'Armata V e VI. Formato ancora il 1° aprile 1942, dal 9 luglio successivo inquadra il II, il XXXV (CSIR) e il Corpo d'Armata Alpino. Ristrutturato nella primavera - estate 1943, riceve alle dipendenze i Corpi d'Armata XXIII, XXIV
XXXV. Il Comando dell'8" Armata cessa di funzionare in Padova il ro settembre del 1943 a se-
e
Ricostituito il 15 febbraio r91 9 per trasformazione del Comando 9" Annata, si scioglie il 1° gennaio trasformandosi in Comando RR. Truppe della Venezia Giulia.
guito degli avvenimenti determinati dall'armistizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA :.WNDIALE
(1915 - 18)
r9r8: 1'8" Armata ha in giugno il controllo dei Corpi d'Armata VIII, XXVII e XXX schierati fra Pederobba e Palazzon. Durante la battaglia del Piave, sotto l'urto offensivo nemico, nei giorni 15 e 16 giugno, è costretta ad arretrare dal saliente del Montello, riuscendo però, nei giorni successivi, 17 e 18, a contenere la forte pressione nemica sulla nuova linea di schieramento Cima Serena - Col Marseilla - Bavaria - Nervesa. In seguito, con violenti e decisi contrattacchi, riguadagna quasi tutto il terreno perduto, addossando il nemico al fiume Piave e costringendolo> il giorno 23, a ripassare sulla sponda sinistra. Nel corso della battaglia di Vittorio Veneto, l'armata il 26 ottobre inizia il gittamento dei ponti sul fiume tra Fontana del Buoro e la Priula, e riesce a costituire, il 28 e 29 ottobre, sulla riva sinistra del Piave una testa di ponte nella piana della Sernaglia.
Il 30 ottobre, travolte le linee nemiche, avanza sulla dorsale delle Prealpi e verso la stretta di Fadalto e sul Cansiglio, puntando alla conca bellunese. II 1° novembre occupa Belluno e Ponte e, prima dell'armistizio, raggiunge, nella Val d'Agordo, Cencenighe e, nelle valli del Piave e del Boite, Domegge, Chiarezza e Selva. Per le azioni svolte durante l'offensiva .finale, merita la citazione sui bollettini di guerra n. 1254, 1255, 1256, 1257, 1258, 1260, 1261, 1262, 1264, 1268. SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: il 12 giugno, subito dopo l'inizio delle ostilità, 1'8" Armata è dislocata a Bologna con il XIV Corpo d'Armata a ridosso della frontiera nord - orientale, tra Trento e Belluno, ed il VI Corpo d'Armata a sud della Via Emilia, tra Modena e Ancona. Dal 21 agosto al 31 ·ottobre, ceduto il XIV Corpo d'Armata alla 2 " Armata, assume il controllo del V Cor-
-25 -
po schierato nel settore sud della fron tiera con la Jugoslavia, tra M. Grosso e il Mare
Adriatico.
1942: nella prirna decade di giugno il II e il Corpo d'Armata Alpino destinati unita mente al Comando 8" Armata sul fronte russo tedesco, iniziano il movimento per unirsi al XXXV Corpo d'Armata (CSIR) già in zona cl 'operazioni. li 9 luglio, il II Corpo d'Armata è nella zona di Stalino e viene in parte schierato con le unità del XXXV Corpo, dalla Stazione di Bulawin a Rassiypnaja. Le unità in linea hanno subito modo di partecipare, dall'II al 22 luglio, alle operaz ioni di sfondamento delle linee nemiche nell'ansa del Donez e occupano la zona mineraria di Krasnij Lutsch - Bokowo Platowo - Bokowo Antrazit. N egli ultimi giorni di luglio partecipa all'azione offensiva anche il Corpo d'Armata Alpino, che in un primo tempo era stato destinato ad operare nel Caucaso. La riva destra del fiume Don viene raggiunta dopo duri e violenti scontri nella zona di Sera.fimovic. Tutte le unità dell'armata partecipano successivamente alla prima battaglia di fensiva sul Don, schierata dal 20 agosto al 1" settembre nel settore Pavlovsk - Simovskij e nei giorni I r e 12 settembre lungo il settore Nowo Kalitwa - Filonowo. All'inizio della seconda battaglia dif.ensiva sul Don, l'armata è tutta attestata sulla riva destra del fium e, da Kamilschowa a Weschenskaia, avendo, sul fianco sinistro la 2" Armata ungherese e sul fianco destro la 3" rumena. Le unità sovietiche, dopo accaniti combattimenti, avendo avuta ragione in novembre della resistenza rumena, investono, l'n dicembre, anche il fronte dell'8" Armata in una
violenta battaglia di logoramento che si protrae accanita fino al 15 dicembre. Dal 16 al 2r dicembre il centro dello schieramento dell'armata subisce dapprima grosse infiltrazioni subito seguite dallo sfondamento che costringono le grandi unità ad una n1anovra di arretramento del centro e dell'ala destra . Quest'ultima, disimpegnatasi il 18 dicembre, costituisce il 2 1 successivo una nuova linea di difesa arretrata a Bugajevka, Gartmjschevka, Tschertkovo.
1943: dopo un breve periodo di relativa ca.Ima, il 9 gennaio riprende con maggiore veemenza l'offensiva russa. I combattimenti con- tro forze decisamente superiori per numero e mezzi si protraggono accaniti per otto giorni ed il 17, per evitare l'annientamento delle unità, viene disposto il ripiegamento, prima dell'ala sinistra e poi di tutta l'armata. Il movimen to di ripiegamento viene effettuato dapprima mantenendo una larga fronte e contrastando quanto più possibile il progredire delle avanguardie nemiche, successivamente, in colonne moventi su uno o più itinerari in relazione alle vicende dei combattimenti e alla presenza di unità corazzate nemiche agenti già sul tergo della grande uni tà. Aspri, violenti e disperati combattimenti, sostenu ti in condizioni climatiche proibitive debbono affro ntare i reparti dell'armata per rompere l'accerchiamento che il nemico riesce a completare a Nikolajevka, Malakijeva, Nikitovka. Un numero ingente di soldati manca all'appello allorché il 30 gennaio i resti dell'armata sono fuori del.l'accerchi amento a Schebekino. Ai primi di marzo i superstiti affluiscono a Gomel e da questa località vengono rimpatriati . Dall'aprile le unità dell'8" Armata, dislocate nel Veneto, sono in fase di riord inamento.
COMANDANTI
COi',!ANDO 8· ARMATA (1918 - 19) Ten. Gen. Giuseppe Pennell a Ten. Gen. Enrico Caviglia
CoMA:-ino 8· ARMATA (1919 - 20) Ten. Gen. Mario Nicolis di Robilant Ten. Gen . Pietro Badoglio (22 settembre 25 novembre 1919)
Ten. Gen. Giacinto Ferrere (int.) Tcn. Gen. Emilio Sailer (int.) Gen. E. Enrico Caviglia COMAN DO
8"
COMANDO
8"
ARMATA
(1942 - 43)
Gen. des. A. Italo Garibaldi
ARMATA ( I ~)40)
Gen. des. A. Adalberto di Savoia Genova, Duca di Bergamo
SEDI 1919 Udine J940 Milano
1940
Bologna
r942 - 43 Padova
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COMANDO 9a ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito il 1° giugno 1918 in Montagnana (Padova), il Comando 9° Armata assume alle dipendenze i Corpi d'Armata Xl, XXV e XXVI, già inquadrati nella 5• Armata; successivamente, riceve dalla 6" Armata il XXII Corpo. Il 15 febbraio 1919 si trasforma in Comando 8'' Armata. La 9' Armata si ricostituisce il 9 novembre 1940 a Pogradec, in Albania, per trasformazione del Comando Armata del Po dove le vengono assegnati il XXVI e il III Corpo d'Armata. Dal I luglio 1941 la grande unit?t, am0
pliati compiti e funzioni, prende la denominazione di Comando Superiore Forze Armate Albania; cede il III e il XXVI Corpo all'II" Armata e assume il IV e il XIV. Il r dicembre 1941 riceve il XXV Corpo d'Armata, mentre il XIV, dislocato in Montenegro, diventa autonomo. Il 1° giugno 1943 riprende il nominativo di Comando 9° Armata. Il 19 settembre dello stesso anno viene sciolto a seguito degli avvenimenti determinati dall'armistizio. 0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1918: la 9" Armata non partecipa unitariamente alle operazioni di guerra; vi prendono però parte tutti i suoi reparti, sia pur in momenti diversi e sui vari settori del fronte. Al comando dell'annata è affidato il compito di riordinare le unità ritirate dalla lotta, per avvicendamento; durante la battaglia di Vittorio Veneto è incaricato anche dell'alta sorveglianza dei ponti gittati sul Piave. SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: il 9 novembre il Comando </ Armata viene destinato in Albania per assumere la d.irezione delle operazioni del XXVI Corpo d'Armata, già in zona nell'Alto Devoli, ai confini della Macedonia occidentale, e del III Corpo proveniente dall'Italia. Le due grandi unità assumono uno schieramento difensivo nel settore nord del confine greco - albanese, tra il Lago di Presba ed Erseke, a protezione della piana del Corciano. Alcuni reparti del III Corpo sono dislocati sulla riva occidentale del Lago di Ocrida e a settentrione dello stesso, con compiti di sorveglianza del confine albanese - jugoslavo.
Nei primi giorni di novembre i greci attaccano all'estremo nord del settore dell'annata, ma pur riuscendo ad intaccare la linea nei pressi di Bilishti, sul Lago di Presba, vengono contenuti. Il 13 stesso mese, nuovi ripetuti attacchi sono portati con particolare violenza lungo tutto il fronte dell'armata: pericolose penetrazioni sui fianchi del Massiccio del Morova, situato al centro dello schieramento, e ad Erseke, posizione di saldatura con l'n" Armata sulla destra, costringono le unità ad abbandonare la piana di Corça e ad attestarsi su una linea più arretrata. Sempre in novembre, il 24, un vie.lento attacco avversario portato in direzione del Lago di Ocrid.a consente ai greci, dopo una lotta che si protrae per quattro giorni, di impossessarsi della località di Pogradec. L'8 dicembre lo schieramento dell'armata occupa una fascia compresa tra le sponde occidentali del Lago di Ocrida e il Massiccio del Tomori, e vani risultano gli sforzi esercitati dal nemico lungo le valli Devoli e Tomorizza per aprirsi una via per Elbasan. La 9" Armata viene citata sul bollettino di guerra n. r78.
1941: dopo una ridotta attività invernale, nel mese di marzo la lotta si riaccende violenta, specie dal 4 al 18. Molte posizioni vengono conquistate e perdute: Guri i Topit, Q. Veshes e i costoni della valle del Devoli passano varie volte dalle nostre alle mani del nemteo. Dal 30 marzo l'armata assume anche il compito della difesa del confine albanese - jugoslavo nel tratto Sebanik - Qafa Thane; il settore, denominato di « Librazhd », protegge la piana di Scutari per provenienze dal Dibrano. Aperte il 6 aprile le ostilità contro la Jugoslavia, unità dell'armata si attestano sulla linea di confine nella zona di Setbilova e il 10 iniziano l'avanzata in territorio jugoslavo. L 'offensiva si svolge lungo due assi di penetrazione, uno su Dibra e l'altro verso Struga. Le due località sono occupate il 12. Dopo l'armistizio chiesto dalla Jugoslavìa il 18 aprile, le unità che hanno partecipato alle operazioni vengono impegnate in attività di rastrellamento e di presidio. Le unità dell'armata impegnate invece sul fronte greco - albanese passano all'offensiva il 13 aprile e dopo ripetuti
combattimenti occupano Corça il giorno 15. Dal 16 tutto il fronte converge ad est e la 9a Armata, superati i passi cli Kapeshtica e Qarit, rioccupa Erseke il 17 e il 18 raggiunge il confine greco - albanese dalla zona dei laghi al Pindo. Per l'attività svolta, l'armata merita la citazione sui bollettini di guerra n. 3II e 312. Dal 1° luglio il Comando Superiore Forze Armate Albania è incaricato della difesa del territorio albanese, della Dalmazia meridionale, fino al corso del Narenta, del Kossovano e del Dibrano. Il 1 ° dicembre, perduto il XIV Corpo d'Armata, preposto al presidio del Montenegro, riceve il XXV e assume anche la giurisdizione sulle forze dislocate nelle isole jonie di Corfù, S. Maura, Cefalonia e Zante.
1942: il comando continua l'attività di coordinamento per la difesa territoriale e costiera dell'Albania; dal febbraio, il controllo sulle isole jonie passa all'1r " Armata.
194 J: le unità della 9' Armata presiedono, fino a settembre, ai rispettivi compiti difensivi e di presidio.
COMANDANTI CoM,\Nno
SUPERIORE FoRZE ARMAT E ALBANIA
(1941-43) Ten. Gen. Paolo Morrone
Gen. des. A. Mario Vercellino Gen. A. Alessandro Pirzio Biroli
Gen. A . Alessandro Pirzio Biroli Gen. C.A. Camillo Mercalli Gen. A. Renzo Dalmazzo COMANDO 9a ARMATA (1943) Gen. A. Renzo Dalmazzo
SEDI
1918
1941 Tirana
Montagnana (Padova) r918 - 19 Udine
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COMANDO 10a ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito il 14 ottobre 1918 con il Comando XIV C.A. britannico che fungeva da Comando Superiore delle Forze Armate britanniche in Italia, il Comando 10" Armata tattica riceve alle dipendenze l'Xl Corpo italiano e il XIV inglese. Dopo aver operato per 36 giorni, <li cui 22 di guerra, sempre alle dipendenze dell'8° Armata che fu ngeva da Comando Gruppo Armate, il 18 novembre dello stesso anno si scioglie, mentre il Comando del XIV
C.A. britannico riassume le sue primitive funzioni. Il Comando ro" Armata viene nuovamente formato il 15 ottobre 1939 e, destinato ad operare in Africa Settentrionale, inquadra i Corpi d'Armata XXI e XXll nonché una divisione libica. A queste unità si affianca, nel luglio _ 1940, anche il XXIII Corpo d'Armata. Viene sopraffatto il 6 febbraio 1941 dalle forze nemiche nel sud bengasino.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
r9r8: il r4 ottobre l'XI Corpo d'Armata italiano e il XIV Corpo d'Annata inglese vengono schierati sulla linea del Piave, nel tratto Palazzon - Bocche di Collalta; entrano in azione il 24 ottobre ed occupano, nella zona delle Grave di Papadopoli, le isole di Cosenza, Lido, Grave e Caserta. Consolidato il possesso delle Grave, l'armata costituisce una testa di ponte e dilaga nella pianura di Cimadolmo, varcando il Monticano su ampia fronte. Supera quindi il Livenza nel tratto Sacile - Motta e si spinge fino al Tagliamento, fra San Vito e Spilimbergo. Il 5 novembre, le unità dell'armata sono sulla linea Basagliapenta - Mereto di Tomba - Coseano S. Daniele - Pinzano. Per il comportamento tenuto la ro• Armata viene citata sui bollettini di guerra n. 1254, 1255, I256, 1258, I260, 1263, 1264, 1268. SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: prima dell'inizio delle ostilità l'armata è dislocata in Cirenaica lungo il confine libico - egiziano, dal Mare .Mediterraneo all'oasi di Giarabub compresa.
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Il 13 settembre oltrepassa il confine ed occupa Sollum e il Passo di Halfaya. Il 15, benché ostacolata da forte reazione nemica, supera Bug Bug e punta su Sidi el Barrani che raggiunge il giorno successivo. In dicembre l'iniziativa della lotta passa all'avversario, riuscito nel frattempo a realizzare un imponente concentramento di forze, specie in carri armati e artiglierie. Il 9 dicembre numerose colonne nemiche attaccano l'armata, le cui unità sono frazionate lungo la costa e nei capisaldi dell'interno. L'indomani dopo tenace resistenza, essa ripiega sulla linea Halfaya - Mare e, cinque giorni appresso, su Bardia. Il ro, dopo una eroica difesa, è sopraffatto il presidio di Sidi el Barrani. Il 16 viene sopraffatto anche il presidio di Sidi. Omar e ha inizio la battaglia per la difesa di Bardia. La piazzaforte, attaccata da forze preponderanti e bombardata dal mare e dall'aria, resiste strenuamente. Anche Giarabub, piccolo presidio situato nell'interno in piena zona desertica , benché isolato e carente di rifornimenti, resisterà per mesi (fino al marzo 1941). r94r: la battaglia sul fronte di Bardia si riaccende con crescente violenza nei primi gior-
30 -
ni di gennaio ed il 5 la piazzaforte viene occupata dal nemico. La lotta si sposta allora verso occidente ed il presidio di Tobruk, dopo una sanguinosa resistenza durata oltre venti giorni, viene sopraffatto il 24 gennaio. Le unità del1' annata, recuperate dopo un rapido riordinamento, sono quindi attestate in corrispondenza della linea Derna - Berta - Mechìli sulla quale la pressione nemica non tarda a manifestarsi . Il 26 gennaio alcune penetrazioni avversarie determinano l'arretramento dell'ala destra dello schieramento suìle posizioni di Bir Semander e Got el Gi l nonché l'evacuazione di Der-
na, avvenuta il 29. Dal 1° al 6 febbraio l'offensiva britannica insiste verso la linea difensiva di Bengasi, tempestivamente attivata dalle truppe dell'annata. La dura e violenta battaglia che ne segue si conclude il 6 febbraio con l'accerchiamento dì gran parte delle unità superstiti deJla roa Armata nella zona di Agedabia, comando compreso. Nella sanguinosa lotta cade in combattimento il comandante dell'armata, generale Giuseppe Tellera che salito su di un M 13/ 40 del VI Battaglione carri guidava personalmente l'attacco nel tentativo di aprirsi il passo.
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Generale di Corpo d'Armata Giuseppe Tellera: Africa Settentrionale, settembre 1940 - 6 febbraio 1941
COMANDANTI CoMANoo ro"
A1n.IATA
(r918)
Ten. Gen. F.R. Lambert Earl of Cavan, dell'Esercito inglese COMANDO 10" ARMATA
(1939- 41)
Geo. C.A. Mario Berti Gcn. dcs . A. Italo Garìboldi (int., dal 23 novembre al 15 dicembre 1940) Gen. C.A. Mario Berti Gen. C.A. Giuseppe Tellcra
Gen. des. A. Francesco Guidi
SEDI 1 939
- 4° Benboasi
1940 1940
Tobruk Bardia
Cirenc Bengasi
- 31 -
7.
COMANDO 11 a ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il Comando 11" Armata si costituisce in Albania il 9 novembre 1940, per trasformazione del preesistente Comando Superiore Truppe Albania, ed inquadra i Corpi d'Armata VIII e XXV (ex C.A. Ciamuria). Nel mese successivo riceve .i n rinforzo il IV Corpo d'Armata e il Corpo d'Armata Speciale. Il 1° luglio 194r la grande unità, ampliati compiti e funzioni, prende la denominazione di Comando Superiore Forze Armate Grecia; assume il controllo del III e XXVI Corpo d'Armata e perde il Corpo d'Armata Specia-
le; il 1° dicembre cede alla 9"' Armata il XXV Corpo. · Il r'' giugno 1943 assume nuovamente il nome cli Comando 1 1" Armata e diviene una grande unità mista italo - tedesca che inquadra i C.A. III, VIII, XXVI italiani e LXVIII tedesco. Dal 28 luglio 1943 è operativamente dipendente dal Comando tedesco Gruppo Armate Sud - Est (generale Loehr) con sede a Salonicco. Il comando armata viene sciolto in Atene il 18 settembre dello stesso anno a seguito degli avvenimenti determinati dall'armÌstizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECOK DA MONJ)JALE
(1940 - 45)
r940: dal 9 novembre l'rr" Armata viene destinata alla frontiera greco - albanese, nel settore sud; estende il proprio schieramento dal Massiccio del Pindo al Mare Jonio, con le unità dislocate oltre il confine albanese in territorio epirota. L'iniziale spinta offensiva dei reparti dcl1'armata viene compromessa dalla crisi verificatasi. sulla frontiera macedone nella prima metà di novembre e dalla perdita di Erseke, importante punto di saldatura con la 9" Arrnata. Il nemico, sfruttando la situazione a proprio favore, il 20 novembre attacca il fianco sinistro. dello schieramento. Nel corso dei combattimenti sviluppati soprattutto nella zona di Konista, sul corridoio per Kalibaki, a Ponte Perati, lungo il vallone del Sarantaporos e a cavaliere della Vojussa, lo slancio offensivo dei greci viene dapprima frenato e poi arrestato. La pressione nemica si manifesta anche nel settore meridionale in cui, il 23 novembre, uno sbarco portato alle spalle del fianco a mare dell'armata consiglia un arretramento del
dispositivo. I combattimenti si spos tano attorno ad Argirocastro - che viene evacuata il 7 dicembre - ed in Val Ossum - via di penetrazione per Berat - ove l'avversario, impadronitosi del Passo Devris, costringe aliguote dell'ala sinistra dell'annata a ripiegare sul Massiccio del Tomori. Si lotta con particolare violenza e accanimento, anche lungo la dorsale del Kiarista ed in corrispondenza del nodo stradale di Klisura in Val Vojussa. Nella Val Drino, pesanti attacchi diretti contro i pilastri difensivi del Mali Ormova e di Bus Devrit, nonché in corrispondenza dell'area di Kurvelesh, costringono la difesa a qualche arretramento locale, ma non consentono all'avversario di raggiungere la via per Tepeleni a cui tende. In Val Shushitza e sul litorale le truppe greche tentano la rottura il 12 dicembre e nei giorni successivi, riuscendo soltanto ad imporre lievi adeguamenti territoriali del fronte da Porto Palermo a Dermi e dalle posizioni di Chiaf e Drase a quelle di Vranista e Bolena. 1 941: le unità greche continuano l'offensiva marcando la gravitazione sulla direttrice ope-
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rativa Voj ussa - Desnitsa. L'8 e 9 gennaio vinco no la resistenza dei reparti che ne sono posti a sbarramento e superano gli ultimi capisaldi a protezione di Klisura. Dal 26 al 30 gennaio, unità dell'armata sferrano decisi contrattacchi per la riconquista di Klisura, ma non conscg~ono esiti po~itivi a causa della violenta reazione avversaria. In febbraio si combatte la battaglia difens iva di Tepe.leni nella quale il nemico tenta un estremo sforzo per aver ragione della difesa. Dopo accanita lotta i greci si impadroniscono dello Scindeli il r4 febbraio e 1'8 marzo del Golico, ma la loro spinta offensiva si esaurisce su queste conquiste. Il 9 marzo ha inizio la controffensiva dell'armata il cui obiettivo è la rottura del fronte avversario in tratti corrispondenti alla Val Desnitsa, in direzione di Klisura, alla regione dei Mali ed alla porta di Trebescines. Dopo alcuni vantaggi iniziali l'azione si staticizza assumendo l'aspetto di una battaglia di logoramento con elevatissimi tassi cli usura per entrambi i contendenti.
Furiosi combattimenti hanno luogo sul Mali Spadarit e su q. 73r dì Monastero, dove varie posizioni vengono ripetutamente conquistate e perdute. li 13 aprile ha inizio il cedimento nemico. Dopo dieci giorni di aspra lotta le unità dell'annata raggiungono dapprima Malche e Mali Hiroche, poi il Klisura, il ponte di Kardiko, il Golem, Himara e Porto Palermo; il 23 aprile, infine, Ponte Perati. Per il comportamento tenuto l'armata merita la citazione sui bollettini di guerra n. r74, 1
75, 31 2 , 314, 31 5·
Dopo l'armistizio con la Grecia le unità cle l1' 11'' ·Armata sono impiegate quali truppe di occupazione del territorio peninsulare ed insulare ellenico. 1942: oltre ad azioni antiguerriglia vengono assolti compiti di difesa costiera del territor.io greco e, dal febbraio, anche delle isole Jonie. 1943: continua l'attività antiguerriglia e antisbarco fino all'8 settembre.
COMANDANTI COMANDO I 1" ARMATA
(J940 - 41)
Col'.·lANDo SUPERIORE (J94r - 43)
Gen. C.A. Sebastiano Visconti Prasca (9 16 novembre r940) Gen. A. Carlo Geloso
FoRZE
ARMATE
Gen. A. Carlo Geloso Gen. des. A. Carlo Vecchiarelli COMANDO
I I " AR:\1ATA ( 1943)
Gen. des. A. Carlo Vccchiarelli
SEDI
1941 - 43 Atene
- 33 -
GRECIA
COMANDO 12° ARMATA
ORIGINI E VICEND E ORGANICHE E ' costitmto il 14 ottobre 19r8 con il Comando del XII C.A. francese che fu nziona da Comando Superiore delle forze francesi in Italia, in previsione dell'ultima offensiva della prima guerra mondiale sul fronte italiano. Riceve alle dipendenze .il I Corpo d'Armata italiano, la 52" Divisione di Fanteria italiana
e la 23" Divisione di Fanteria fra ncese. Dopo 36 giorni di vita, di wi 22 di guerra, operando sempre alle dipendenze dell'8" Armata che fungeva da Comando Gruppo Armate, l'armata viene sciolta il 18 novembre 1918, mentre il Comando del XII C.A. francese riprende le sue primitive funzioni.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PIUMA MONDIA LE
(1915- 18)
1918: dal 14 ottobre l'armata è schierata sul basso Piave tra la 4" e 1'8\ sul tratto di fronte Onigo, San Giacomo, Osteria di Monfenera, Pederobba. Dal 24 ottobre agisce offensivamente lungo il fascio operativo meridionale che adduce su Vittorio Veneto, in appoggio alla manovra della 4"' Armata.
Il 26 ottobre supera il M. Tomba e il Monfenera ed acquisisce posizioni di sponda del torrente Ornic. Il 28 ottobre conquista M. Cesen e la stretta di Quero; il 30 avanza oltre la dorsale prealpin a e raggiunge il Piave tra Lentiai e Mcl; il 3r ottobre le sue unità dilagano nella conca di Feltre. Per l'attività svolta l'armata viene citata nei bollettini di guerra n. 1254, 1255, r256, r257, 1258, 1260, 1261, r262, 1264 e 1268.
COMANDANTI Gen. D. Jean Cesar Graziani , dell'Esercito francese.
-
34 -
COMANDO ARMATA « S )>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 9 settembre 1939, come già avvenuto durante la prima guerra mondiale con il Comando Occupazione Avanzata Frontiera Nord, è costituito in Milano il Comando Armata « S » al quale viene affidato il controllo dello scacchiere operativo settentrionale della penisola in corrispondenza del confine italo - svizzero, dal Monte Rosa a Cima Garibaldi. Questa nuova grande unità assume il compito di studiare e predisporre la difesa del settore assicmandonc fin dal tempo di pace una
costante vigilanza onde porsi in condizioni di fronteggiare, qualora necessario, qualsiasi penetrazione contro la nostra frontiera conseguente a violazione della neutralità svizzera. Per svolgere le attribuzioni conferitele vengono assegnate all'annata la Divisione di Fanteria « Legnano», truppe della Guardia alla Frontiera dei Settori Toce, Ticino e Adda, nonché elementi confinari diversi. Il Comando Armata « S » viene sciolto il r" marzo 1940.
COMANDANTI Gen. C.A. Edoardo Monti
SEDI
1939 - 40 Milano
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CORPI D'ARMATA
COMANDO XII CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il Comando Xll Corpo d'Armata si costituisce a Palermo, in attuazione del decreto 8 luglio 1883, con compiti prevalentemente territoriali e amministrativi. Vengono poste sotto la sua giurisdizione le Divisioni Militari Territoriali di Palermo (23") e di Messina (24a). Mobilitato per la prima guerra mondiale, si alternano alle sue dipendenze, in tempi diversi e per periodi più o meno lunghi, le Divisioni 26", 27\ 29"', 34", 36", 37", 50" e 63". Sciolto il r5 luglio r919, si forma ancora a
Palermo l'rr marzo 1926 guale Comando Militare della Sicilia. Riprende il nominativo di Comando Xll Corpo d'Armata l'II ottobre r934. Sciolto nuovamente il 13 settembre 1943, viene ricostituito come Comando Militare della Sicilia (XII Corpo d'Armata) il ro marzo 1944 e dopo tre mesi, il 21 giugno, assume la denominazione di Comando 1'vfilitare Territoriale della Sicilia. Si scioglie il 13 gennaio 1945 dando vita all'XI CMTR.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
19r 5: il corpo d'armata raggiunge la linea del fronte il 19 giugno assumendo il controllo del settore tenuto in precedenza dal Comando Zona Carnia; schiera la 24" e 26" Divisione e la Il Brigata Alpina fra M. Chiadenis e la stretta cli Saga. Nel corso clell' anno contiene attacchi nemici al Pal Piccolo, al Pal Grande, al Freikofel, alla Selìa Somc.iogna ed alcune unità effettuano ardite operaziÒni di montagna al Passo Volaja, alla Forcella Cianalot, ai Due Pizzi e allo Zellonkofel.
1916: non muta l'assetto difensivo e continua le azioni atte a stroncare gli attacchi del]' avversario sulle posizioni di Freikofel, Chapot e Granuda. 1917: nell'ottobre, per effetto della situazione venutasi a determinare sul fronte del1'alto Isonzo, il corpo d'armata deve ripiegare sulle prealpi Carniche. Il 28 ottobre si sistema a difesa sulla linea Paularo - Paluzza - Dogna Raccolana, il 29 passa il Tagliamento e il 30 ottobre si schiera eia Casera Razzo a M. Corona e M. Covria. Il forzamento del Tagliamento a Comino compromette la ritirata del corpo d'armata che si raccoglie con le due cli-
visioni nella conca di San Francesco (Valle Arzino). Le divisioni tentano di sboccare in piano, ma sono respinte e infine sopraffatte. 11 Comando di C.A. si ritira da Tolmezzo a Maniago con parte delle unità sfuggite all'accerchiamento, per la Val Cellina, il Passo dì Sant'Osvaldo e la valle del Piave verso la pianura trevigiana, mentre altri reparti, ripiegati verso il Cadore, si uniscono ad unità della 4' Armata. Alla fine cli novembre viene ritirato dal fronte ed inviato nella zona di Parma per essere ricostituito.
1918: il 15 giugno la grande unità, ancora in riserva, viene dislocata ne.lla zona compresa tra Camposampiero, Padova, Campodarsego; il 27 settembre ritorna in prima linea sugli Altipiani nel settore di Lemerle e il 9 ottobre estende la fronte a sud di Asiago fino a Pennar. Durante la battaglia di Vittorio Veneto le unità del corpo d'armata attaccano, dal 24 al 30 ottobre, Ave, Canove e Sec, poi, il r" novembre, avanzano su :M. Interrotto e sorpassano il corso clell'Assa. Superato il Mosciagh, raggiungono, il giorno 4, le località di Perginc, Canezza, Civizzano e N ogara.
- 39-
Per l'attività svolta e l'impegno dimostrato il XII Corpo d'Armata è citato sul bollettino di guerra n. 1270. SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: all'inizio delle operazioni ha la responsabilità della difesa di tutta la Sicilia che attua con le Divisioni « Aosta )) e « Napoli >>; la prima dislocata nella zona occidentale dell'isola, attorno e a sud di Palermo, e la seconda ad ovest di Messina e lungo la costa orientale. Assume anche il controllo della difesa delle . isole di Lampedusa e Pantelleria. 1941: continua fino a settembre · l'organizzazione della difesa dell'isola. Nell'ottobre cede tale responsabilità alla 6" Armata ed assume il controllo della sola parte occidentale della Sicilia, dislocando la Divisione « Aosta J> nella zona Partanna, Salemi, Alcamo. La Divisione << Napoli J) è trasferita al XVI Corpo d'Armata. 1942: organizza, con le Divisioni Costiere 208" ed il 136° Reggimento Fan-
202", 207",
teria Costiero, la difesa delle coste settentrionale ed occidentale, ivi comprese le piazzeforti marittime di, Palermo e Trapani. La Divisione « Aosta >> viene tenuta come riserva mobile.
, 94 3: in previsione di probabili azioni nemiche contro l'isola, al corpo d'annata viene assegnata, nel gennaio, un'altra divisione di fanteria, l' « Assietta >>. Le pesanti azioni di bombardamento aereo a cui sono sottoposte senza interruzione le unità, nella prima decade di luglio vengono integrate anche da massicci interventi dell'artiglieria navale. Nella notte sul IO luglio la 7" Armata americana, preceduta da lancio di paracadutisti, effettua uno sbarco in forze nel settore del corpo d'ar-
mata, fra Agrigento e Licata. Violenti combattimenti si svolgono nella zona, specie attorno a Favarotta e a Palma di Montichiari. Alcuni contrattacchi portati lungo la direttrice Canicattì - Licata non riescono e le unità del corpo d'armata sono costrette ad arretrare e ad attestarsi sulla linea di difesa Agrigento Enna. La pressione riemica si sviluppa sempre più violenta, soprattutto il 14 e il 15 luglio, nell'intento di raggiungere al più presto il porto di Palermo e tagliar così fuori le forze dislocate nel triangolo nord - occidentale dell'isola. Dopo quattro giorni di lotta, il r6 luglio le unità del corpo d'armata abbandonano _ Agrigento e si spostano nella zona delle Madonie dove si attestano sulla linea di difesa Cerda - Petralia - Ganci - Nicosia. La città di Palermo, ormai circondata e investita da tutte le direzioni, il 22 luglio, dopo dura lotta, viene evacuata. Il ripiegamento del C.A. viene protetto dalla brillante azione del Raggruppamento Mobile Ovest (motorizzato) la cui azione viene citata dal bollettino n. I rfo. Le truppe in ritirata il 29 luglio raggiungono S. Stefano e Nicosia, il 30 Sant'Agata - Cesarò e qui resistono strenuamente per dare tempo al grosso del corpo d'armata di attuare il ripiegamento oltre lo stretto di Messina. Il IO agosto alcune unità combattono ancora attorno a Patti e Randazzo, ma minacciate alle spalle da uno sbarco avvenuto nella zona di Milazzo, nella notte fra il 15 e il 16 agosto passano lo stretto di Messina. A fine mese il XII Corpo d'Armata si porta in Lucania per essere riordinato. Il 13 settembre 1943 il comando, rimasto senza truppe, viene sciolto in Avellino, in conseguenza degli avvenimenti determinati dall 'arn1istizio, mentre si trovava in trasferimento destinato a Treviso.
RICOMPENSE DI BENEMERENZA MEDAGLIA
v'ORo - Decreto 27 magg10 19n
Si segnalò per operosità, coraggio filantropia e abnegazione nel portare soccorso alle «
popolazioni funestate dal terremoto del 28 dicembre 1908 >J.
COMANDANTI CoMANDO
T en. Ten. Ten. Teo . Ten. Ten. Ten. Ten. Ten. Ten. Ten. Teo. Ten. Ten. Ten. Ten.
XII
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gcn. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
CORPO D'ARMATA
(1883- 1919)
Gen. C.A. Scipione Scipioni Gen. C.A. Adriano Alberti
Emilio Pallavicino di Priola Luigi Avogadro di Guaregna Giuseppe Dezza Paolo D'Oncieu de la Batie Giuseppe Mirri Luigi Abate Giuseppe Ottolenghi Giuseppe Guy Francesco Mazza Camillo Crema Pietro Marini Luigi Segato Clemente Lequio Giulio Tassoni Giovanni Cattaneo Giuseppe Pennella
COMANDO
Geo. Gen. Gen. Geo. Gcn.
Xll
C.A. C.A. C.A. C.A. C.A.
CORPO D'ARMATA
(1934- 43)
Adriano Albcrti Vittorio Ambrosio Angelo Rossi Mario Arisio Francesco Zin!!alcs o
COMANDO MILITARE DELLA S1c1uA
(XII
CORPO
n'Am,UTA) (1944) Gen. C.A. Adamo Mariotti Co.MANDO MILITARE TERRITORIALE DELLA
COMANDO MILITARE DELLA S1cn, IA
(1926 - 34)
LIA ( 1944
Gen. C.A. Antonino Di Giorgio
- 45)
Gen. C.A. Adamo Mariotti
SEDI
1883 - 1945 Palermo
-
41 -
S1c1-
COMANDO XIII CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito in Roma il 20 maggio 1915 e mobilitato sotto la stessa data, il Comando XIII Corpo d'Armata inquadra la 25", la 30" e la 31" Divisione. Nel corso del conflitto, riceve alle dipendenze per periodi più o meno lunrhi anche la 14" 16;' 19" 20" 28" 29" 33" 6 < ' ' • ' ' ' ' ' 34", 45", 54", 59" e 6!" Divisione; dall'8 ottobre al 4 novembre 1918 viene assegnata al XIII Corpo anche la 24" Divisione francese. Sciolto il r5 dicembre 1918 è ricostituito nel 1926 come C~mando Militare della Sardegna , poi l'rr ottobre 1934 riassume il nominativo di XIII Corpo d'Armata. Dal 28 marzo r943 prende il notne di Comando Forze Armate della Sardegna ( XIII Corpo d'Armata) e il 23 aprile successivo costituisce due nuovi enti : il Comando Settore
Nord della Sardegna che inquadra e controlla le unità dislocate nel centro- nord dell 'isola e il Comando Settore Sud che ha giurisdizione sulle unità dislocate nel centro - sud dell'isola. Il 15 luglio successivo il Comando FF.AA. della Sardegna viene elevato di rango; mentre il Comando Settore Nord assume la denominazione di Comando XXX Corpo d'Armata, quello del Settore Sud assume il nome di Comando XIII Corpo d'Armata. Il 17 dicembre 1943 si fonde con il Comando FF.AA. della Sardegna, assumendo la dtnominazione cli Comando Militare della Sardegna (XIII Corpo d'Armata), che il 15 luglio 1944 rimane soltanto Comando Militare della Sardegna.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA .MONDIALE
(r915- 18)
1915: il XIII Corpo d'Armata entra in linea il 10 agosto sul Carso, tra San Martino e Monte Sei Busi. Il 5 settembre passa in riserva d'armata e torna in linea il 17 novembre nello stesso settore, per riprendere, nella quarta battaglia del.l'Isonzo, l'aspra lotta che culmina nella conquista delle trincee dei « Razzi ll e delle << Frasche ».
1916: nel . corso della sesta battaglia dell'Isonzo supera il Vallone e si impossessa di Doberdò; poi, nell'offensiva autunnale, sostiene sanguinose lotte che conducono alla conquista cli Nuova Vas. 1917-' in maggio unità del Corpo d'Armata occupano il Saliente di Lucatic, fino alla strada di Castagnevizza - Selo e con tenace resistenza mantengono le posizioni conquistate.
Nell'undicesitna battaglia dell'Isonzo il Xlll Corpo opera per la conquista delle alture del1'Hermada ed oltrepassa il Lokavaz; in agosto compie progressi in direzione di Medeazza. Il 19 settembre assume la responsabilità ciel settore centrale dell'Altopiano Carsico, fra Castagnevizza e Selo. Il 28 ottobre, mentre è in corso l'offensiva austro - tedesca, ripiega sulla linea del Vallone, passa l'Isonzo, raggiunge la riva destra . del Tagliamento nella giornata del 3 T. e 1'8 novembre arretra sul Piave ove assume la difesa del tratto Candelù - Zenson. 19r8: il XIII Corpo d'Armata rimane nel settore Candelù - Zenson fino ai primi di febbr aio allorché passa in riposo. Il 18 aprile rientra in linea sull'Altopiano di Asiago, fra Cirna Echar e Cima Ruggì. Durante la battaglia sferrata in giugno dal nemico viene coinvolto direttamente il settore tenuto dalla grande uni' L' avversano . e' contenuto e arrestato; Ie pota.
- 42 -
sizioni di M. Val Bella, Col del Rosso e Col d'Echele, rimaste in possesso del nemico, vengono riconquistate il 29 e 30 giugno. Nel corso della battaglia di Vittorio Veneto il corpo d'armata esegue dal 24 al 30 ottobre riusciti e audaci colpi di mano; il 1 ° novembre conquista M. Zomo e le Melette; il giorno 3 occupa la regione Vezzena, Marcai, Larici. Per le azioni svolte durante l'anno il corpo d'annata merita le citazioni sui bollettini di guerra n. 1134 e 1270.
SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1 940 - 41 - 42: il XIII Corpo d'Armata oruanizza la difesa di tutta la Sardegna dislob
cando la Divisione (<Calabria >> nel nord del!'isola e la Divisione «Sabauda>> a sud.
1943: in 1uglio assume la responsabilità soltanto della zona centro - sud della Sardegna. Per tale esigenza dispone di unità costiere - la 203'' e 205" Divisione e la XXXIII Brigata schierate lungo la fascia costiera di giurisdizione; le Divisioni <<Sabauda», « Bari », (< Nembo>> e il Raggruppamento Motocorazzato costituiscono la massa cli manovra. Dopo 1'8 settembre le unità vengono impiegate per costringere i reparti tedeschi ad abbandonare l'isola e per sorvegliare le infrastrutture militari, le attrezzature aeroportuali e marittime, le centrali di telecomunicazioni e i ponti stradali on.de evitarne la distruzione.
COMANDANTI COMANDO
Tcn. Ten. T en. Ten.
Co.MANI>o
XIII CoRPO v' ARMATA (1915- 18)
Gen. Gen. Gen. Gen.
Gaetano Zoppi Cleto Angelotti Giulio Sailer Ugo Sani
COMANDO
(1926- 34)
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
CORPO n'ARMATA
(1934- 43)
D. Emanuele Pugliese C.A. Angelo Tua C.A. Angelo Monti C.A. Edoardo de Pigner C.A. Antonio Basso
XIII
CORPO
D'ARJHATA (1943)
Gen. D. Gustavo Reisoli Matthieu (fino al 2 ottobre) Gen. D. Gian Battista Zenati (int.) Gen. C.A. Angelico Carta (dal 12 ottobre al r6 dicembre)
Gen. D. Gastone Rossi Gen. D. Emanuele Pugliese
XIII
(XIII
(1943)
Gen. C.A. Antonio I3asso
COMANDO MILITARE DELLA SARDEGN A
COMANDO
FoRZE ARMATE DELLA SARDEGNA
CORPO D'ARMATA)
COMANDO
MILITARE
CoRPo D'ARMATA)
D.EL'LA
Gen. C.A. Giovanni Magli
SEDI r926 - 44 Cagliari
-
43 -
SARDEGNA
(1943- 44)
(XIII
COMANDO XIV CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il Comando XIV Corpo d'Armata viene costituito a Napoli nei primi mesi del 19r5; inquadra le Divisioni 26", 27" e 28" con le quali prende parte alle operazioni iniziali del primo conflitto mondiale. Successivamente, nei vari. settori di fronte che è chiamato a controllare, altre grandi unità s.i alternano per periodi più o meno lunghi alle sue dipendenze; tra esse la 2', 9"', 11"', 12\ 13", 14"·, 19°, 20', 21 \ 22\ 23\ 25'', 29", 30", 31", 34", 45", 47", 49", 53", 60", 62", 66"', 68" e 69" Divisione. Il 5 settembre 1919 il Comando si scioglie. Ricostituito a T reviso il 1° gennaio 1939, il XIV Corpo d'Armata riceve alle proprie di-
pendenze le Divisioni di Fanteria <<Marche >> e « Puglie ,,. Notevolmente potenziato, nel luglio 1941 si trasferisce in territorio montenegrino dove inquadra le Divisioni «Messina", « Venezia», «Taro», « Pusteria ,, e (< Cacciatori delle Alpi", nonché i.I 1° e 2 ° Gruppo Alpini Val.le. Il 1° dicembre 1941 assume il nome dì Comando Truppe Montenegro (XIV). Nella primavera del 1943 ne risultano alle dipendenze le Divisioni <<Venezia", « Ferrara», « Emilia » e « Perugia ,, ; quest'ultima viene successivamente ceduta alla 3" Armata. Il 28 settembre successivo viene sciolto in conseavvenimenti determinati dalo<ruenza deoli b l'armistizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE (1915-
18)
1915: raggiunta la zona d'operazioni all'inizio delle ostilità, il XIV Corpo d'Armata rimane in riserva generale fino al 2 agosto. Schiera quindi le unità dipendenti sull'Altopiano Carsico, fra San Michele, San Martino e Bosco Cappuccio. Conquistato il Costone di Peteano e compiuti sensibili progressi verso le Cime di San Michele e in direzione di San Martino del Carso, il 7 novembre passa di nuovo 111 nserva. 1916: il 19_maggio, mentre è in corso l'offensiva austriaca nel Trentino (Strafexpedition), il XIV Corpo, trasferito nel settore della 1 " Armata, entra in linea sull'Altopiano di Asiago ove assume la difesa della sponda sinistra dell' Assa, nel tratto Cima Portule, Bocchetta Portule, M. Mosciagh e Punta Corbin. Il 28, in seguito ad aspri combattimenti, è costretto a ripiegare sulla linea marginale del1' Altopiano ed il giorno successivo, sempre
sotto mass1cc1a spinta nemica, abbandona dopo alterne vicende Punta Corbin arretrando ulteriormente la difesa. Iniziata la controffensiva, il 25 giugno le unità del corpo d'armata si affermano sulla linea Canove di Sotto, alture di Camporovere, M. Rasta. Il 28 luglio passa in riserva ed il 7 agosto ritorna sul fronte isontino controllato dalla 3" Armata, dove rimane nelle retrovie. 1917: alla metà di giugno il XIV Corpo si trasferisce _a Moimacco alle dipendenze della 2" Armata . . Il 22 agosto, mentre è in corso l'undicesima battaglia dell'Isonzo, entra in linea ne.I settore compreso fra il Globokak e Kambresco e partecipa alle operazioni sull' Altopiano della Bainsizza, con la 49"' Divisione sp.inta in avanti nel Vallone dell'Avscek. Il 12 settembre torna in riserva a Moimacco, ma iniziatasi l'offensiva austro - tedesca (dodicesima battaglia dell'Isonzo) invia i reparti dipendenti in rinforzo ad altre grandi unità. Dal 25 al 28 ottobre il comando assolve l'incarico
di sistemare a difesa la linea del Torre fino a Tricesimo e poi, fino al 1° novembre, dirige le operazioni delle truppe mobili rappresentate dalla 2" Divisione di Cavalleria, dal Gruppo << Saluzzo >> - « Umberto» e dal 3° Gruppo Bersaglieri. Dal 3 al 10 novembre assume il comando delle retroguardie della 2" e 3• Armata, fino al passaggio del Piave; l'n novembre viene inviato in zona di retrovia per ricostituirsi.
1918: il 27 febbraio il corpo d'armata è reimpiegato in operazioni nella zona delle Giudicarie dove, assunto il controllo del settore compreso tra il M. Listino e il Lago di Garda, prende parte a tutte le operazioni che vi vengono effettuate fìno ai primi di ottobre. Il 12 torna nelle retrovie dove rimane fino al termine delle ostilità. Il 12 gennaio 1919 lo Stato Maggiore del corpo d'armata dà vita al Governatorato della Venezia Giulia. SECONDA .MONDIALE
(1940 - 45)
1940: all'inizio della seconda guerra mondiale il XIV Corpo d'Armata è dislocato nel Veneto orientale con le Divisioni « Marche » e << Puglie » e non partecipa ad operazioni di guerra.
1941: in febbraio si trasferisce in Albania e le sue unità sono dislocate fra Durazzo e Tirana. 1n previsione dell'inizio delle operazioni contro la Jugoslavia, al corpo d'armata viene affidata il 27 marzo la giurisdizione su tutto il confine albanese - jugoslavo. La Divisione Alpina « Cuneense » e quelle cli Fanteria << Firenze » e e< Puglie » vengono schierate su una linea difensiva arretrata con il compito di
sbarrare le direttrici verso Scutari ed il Kossovano, a nord, e verso Tirana, ad est. Iniziate le ostilità, modifica in breve tempo il dispositivo in precedenza assunto e passa all'offensiva su tutto il fronte. Nel settore Piscopea - Dibra - Struga, situato lungo il confine orientale, supera nella prima quindicina di aprile la linea di confine e dopo rapidi e vittoriosi scontri raggiunge il 19 le località di Gostivar e Kicevo neìla Macedonia jugoslava e Pec nel Kossovano settentrionale. Tale congiungente costituirà la linea di contatto fra il XIV Corpo e le unità della 12" Armata tedesca che affluiscono intanto da nord e da oriente. Terminate il 23 aprile le operazioni cli guerra, il corpo d'armata ha l'incarico di presidiare una fascia di terreno in territorio jugoslavo comprendente il settore di Scutari a nord - ovest, il settore del Kossovo a nord e il settore del Dibrano ad est. A luglio in seguito al deteriorarsi della situazione nel Montenegro per la presenza di forti fonnazioni di guerriglieri, il corpo d'armata viene trasferito in questa regione e le sue unità poste a presidio delle zone di Antivari, Cettigne, Cattaro, Podgorica, Vispazar e di quelle lungo le rive del Lago di Scutari.
1942: tutto il corpo d'armata è confermato nell'occupaz ione ciel territorio montenegrino ancora sottoposto a intensa attività partigiana, e organizza la difesa costiera della Jugoslavia meridionale. 1943: il XIV Corpo, fino all'8 settembre, continua ad essere impiegato in operazioni di contro - guerriglia. Dopo l'armistizio molti reparti della grande unità, pur isolati, affrontano decisamente le truppe tedesche che chiedono la cessione delle armi.
COMANDANTI COMANDO
XIV
CoRPO D'ARMATA
(1915- 18)
Ten. Gen. Paolo Morrone Ten. Gen. Edoardo Coardi di Carpenetto Ten. Gen. Evaristo Mossolin
- 45 -
Ten. Ten. Ten. Ten.
Gen. Gen. Gen. Gen.
Domenico Grandi Adolfo Marchetti Pier Luigi Sagramoso Giuseppe Ferrari
COMANDO
XIV
CoRPO o'ARMATA
(1939-41)
COMANDO TRUPPE D 'ARMAT A)
Gen. C.A. Sebastiano .Murari della Corte Bra Gen. C.A. Giovanni De Vecchi Gen. C.A. Luigi Mentasti
SEDI
r939 - 40 Treviso
-- 46 -
MONTENEGRO
(XIV
(1941 - 43)
Gen. C.A. Luigi Mentasti Gcn . C.A. Ercole Roncaglia Gen. D. Antonio Francesch ini (int.)
CORPO
COMANDO XV CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
gnano » e (( Lupi di Toscana >) e a fine mese perde la Divisione « Cosseria », trasferita in Russia. Nel 1943 altre grandi unità si alternano nell'ambito del corpo d'armata che a giugno risulta costituito dalle Divisioni <c Piacenza>', « Rovigo », <e Alpi Graie>) (in corso di ricostituzione) e 201" Costiera. Ai primi di settembre rimane con la sola 201• Costiera. Il 12 settembre 1943 il XV Corpo d'Armata viene sciolto per ordine del Comando 4" Armata in conseguenza degli avvenimenti determinati dall'armistizio.
Il Comando X V Corpo d 'Armata si costituisce a Genova il 25 marzo 1939 e riceve alle dipendenze le Divisioni « Cosseria >> e « Modena >> e i reparti del XV Settore Guardia alla Frontiera. Creato con preminenti compiti di carattere territoriale, ha giurisdizione, fino all'inizio della seconda guerra mondiale, sulle provincie di Genova, Savona, Imperia e sull'alta Valle del Tanaro. Nel r940 completa il proprio organico con la Divisione « Cremona>> che peraltro cede, unitamente alla « Modena», tra il luglio e l'agosto. Nel giugno 1942 incorpora le Divisioni « Piave ,, , <( Le-
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE ( 1940
zioni di guerra contro la Francia, il XV è incaricato della difesa della costa ligure, dal confine francese a Savona, e della sorveglianza dell'entroterra, nel settore della media e bassa Roja; impiega, per questa nuova necessità, la I Brigata Costiera e le forze del XV Settore Guardia alla Frontiera.
- 45)
1940: il XV, dislocato in Liguria, viene posto, all'inizio delle ostilità, alle dipendenze della 1" Armata. Il ro giugno le Divisioni ,e Modena >), e< Cosseria )) e cc Cremona n risultano schierate con criterio difensivo luogo il confine italo - francese da Cima Campbell al Mar Ligure. Modificato· il disegno operativo la grande unità effettua un celere spostamento di reparti e di artiglierie per assumere atteggiamento attivo. 11 21 giugno muove all'attacco in tutto il settore: a sud, lungo la riviera ed a cavaliere della rotabile << della Cornice )) , in direzione di Mentone; al centro, verso Breil; a nord, verso il massiccio del Grammondo. Nonostante la tenace resistenza nemica, agevolata da imponenti ostacoli naturali e dalle opere della fortificazione permanente, le unità del corpo d'armata riescono ovunque a guadagnare terreno e alla richiesta dell'armistizio, il 24 giugno, hanno acquisito gli obiettivi di primo tempo: Mentone, Breil ed il nodo orografico del Grammondo. Ultimate le opera-
1941: ia grande unità è sempre stanziata in Liguria con compiti di difesa costiera.
1942: il XV Corpo d'Armata, nel novembre, in conseguenza dello sbarco anglo - americano nel Nord Africa francese, supera la linea d'armistizio e occupa Nizza, Grasse, Cannes, Antibes, S. Raphael e Tolone assumendo il controllo di tutte le attrezzature portuali e aeroportuali di dette località. Rientrato ìn Patria, il 20 dicembre riprende la r_esponsabilità della difesa costiera della Liguria. r 94 3: le unità del Corpo cl' Armata proseguono l'attività di difesa della costa ligure fino all'armistizio.
47 9·
COMANDANTI Gen. C.A. Mario Berti Gen. C.A . Gastone Gambara
Gen. C.A. Emilio Bancale
SEDI r939 - 40
Genova
COMANDO XVI CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Con le unità affluite in territorio albanese a cominciare dal dicembre 1914, si costituisce, nei primi giorni di dicembre 1915, il Corpo Speciale d'Albania, composto da due brigate rinforzate e un reggimento bersaglieri. Successivamente potenziato, nel gennaio 1916 il corpo può contare su tre divisioni, 38", 43" e 44", ed il 20 marzo assume il nominativo di Comando XVI Corpo d'Armata. Nel maggio 1916 la 43" e la 44'' Divisione rientrano in Italia e il 20 giugno la grande unità cambia il proprio nome in quello di Comando Truppe Occupazione d'Albania. Un anno dopo, il 19 giugno 1917, riprende l'ordinativo di XVI Corpo
d'Armata e dal settembre 1918 può contare, oltre che sulla 38" Divisione, anche sulla 13'' e 36". 11 31 agosto 1919 viene sciolto. Ricostituito a Milano il 1° marzo 1940, il Comando XVI Corpo d'Armata assume alle dipendenze i comandi, le unità, gli enti ed i servizi esistenti nel territorio del Comando Difesa di Milano. Nel 1941, cambiati compiti e dislocazione, inquadra le Divisioni « Assietta » e «Napoli >>, la 206" e la 213" Costiera, le Brigate Costiere XVIII e XIX. Il corpo d'armata si scioglie il 9 settembre 1943 in conseguenza degli avvenimenti determinati dall'armistizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIAL E
(1915 - 18)
r9r 5: nel dicembre, il Corpo Speciale d'Albania si sostituisce al reggimento bersaglieri nella difesa del porto di Valona e dell'immediato retroterra della città; si impossessa cli Durazzo e ne protegge il porto onde consentire l'imbarco dell'esercito serbo, sospinto eia nord e da est dagli austro - tedeschi. 19 r 6: le unità del Corpo Speciale presidiano Durazzo .fino al completamento delle operazioni d'i 1nbarco dei reparti serbi avvenuto il 9 febbraio.
19r7: il corpo d'armata conduce sporadica attività con scontri locali a Pragonat, Tepeleni e Bolena. Vari tentativi avversari portati contro le posizioni a protezione di Valona falliscono.
fìne epirota, con il Corpo di Spedizione Interalleato (Armée d'Orient) proveniente da Salonicco, costituendo con esso un fronte ininterrotto fra i Mari Adriatico ed Egeo. Il corpo d'armata assume la responsabilità del settore da Valona ad Erseke. Nel periodo maggio - luglio azioni combinate italo - francesi conseguono consistenti progressi territoria.li verso nord con l'occupazione di Fieri, cli Berat e del1a pianura del Semeni. Ripresa l'offensiva alla fine di settembre il corpo d'armata occupa Durazzo il 14 ottobre> Tirana il 15, Scutari il .3r ed infine Dulcigno ed Antivari, nel Montenegro, il 3 novembre. Ultimate le operazioni di guerra, le unità del XVI Corpo presidiano .fino all'agosto 1919 i porti del Montenegro e dell'Albania e la via di comunicazione Durazzo - Tirana.
SECONDA l\!QNDIALE (
T940 - 45)
1918: nell 'aprile, le unità del XVI Corpo d'Armata si spingono verso l'interno dell 'Albania e prendono contatto a Erseke> sul con-
1940: il Comando XVI Corpo d'Armata organizza la difesa territoriale di Milano.
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1941 - 42: il 16 settembre 1941 il corpo d'armata viene destinato alla difesa territoriale di Napoli, poi, dal 1" ottobre, a quella della Sicilia orientale, dove dispone per l'esigenza di quattro grandi unità elementari costiere delle quali due - la 206" e la 2rJ' - a livello divìsionale e le altre - la XVIII e la XIX - a livello brigata. 1943: a seguito di una massICcia preparazione di fuoco aereo e navale protrattasi dal 3 al 9 luglio, il IO le truppe anglo - americane danno inizio alle operazioni di sbarco, precedute da lanci cli robuste formazioni di paracadutisti e sostenute da duri bombardamenti navali. Nonostante reiterati contrattacchi portati dalle unità mobili del corpo d'armata, l'avversario si afferma sulla fascia costiera creando consistenti teste di ponte ad Augusta, Siracusa, Cassibile ed Avola. Falliti i tentativi di rigettare l'invasione, il XVI Corpo è quindi impegnato ad arginarla ,
conducendo, dapprima, un'azione di contenimento sul tratto cli fronte Enna - Caltagirone Primosole, a difesa della piana di Catania e, successivamente, una manovra ritardatrice cadenzata rispettivamente sugli assi Leonforte Catenanuova - fiume Simeto - contrafforti dell'Etna il 2 agosto, Randazzo - Fiumefreddo il 13, e Francavilla - Taormina il 14, allo scopo di consentire ai « grossi )) il reimbarco per il continente. Il 21 agosto cede il comando delle truppe della Calabria meridionale e della zona di Messina al XXXI Corpo d'Annata. Il comando del corpo d'armata si trasferisce il 22 agosto in Liguria e dal 24 agosto è alle dipendenze della 5a Armata. Neila zona di La Spezia assume il controllo, fino all'S settembre, delle Divisioni « Rovigo » e « Alpi Graie » che, schierate fra Sestri Levante - Passo Cento Croci - Passo della Cisa - Passo del Cerreto - Viareggio, hanno il compito della difesa a terra della piazza di La Spezia ove è dislocata la nostra Squadra Navale.
COMANDANTI CoRPO SPECIALÉ
n' ALBANIA ( I915 - 16)
COMANDO
Ten. Gen. Emilio Bertotti Ten. Gen. Settimio Piacentini Cm.·iANno XVI
CORPO n' ARMATA
(1917- 19)
Ten. Gen. Giacinto Ferrero Ten. Gen. Emilio De Bono (int.) Ten. Gen. Giacinto Ferrero
CoRPO D'ARMATA (1916)
T en. Gen. Settimio Piacentini Ten. Gen. Oreste Bandini COMANDO
xvr
TRUPPE
D'OCCUPAZIONE
CoMANDO XVI D'ALBANIA
CoRPO
Gen. C.A. Antero Canale Gen. C.A. Carlo Rossi
(1916- 17) Ten. Gen. Oreste Bandini Ten. Gen. Giacinto Ferrero
SEDI
1940 Milano 1941 - 43 Piazza Armerina (Enna)
1943 La Spezia
- 50-
n 'A1tMATA (1940-43)
COMANDO XVII CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Viene cost1tu1to in Mantova l'n novembre 1938 quale Corpo d'Armata Corazzato con le Divisioni Motorizzate « Po » e « T rento )) e le Brigate Corazzate I e II. Il 1° novembre 1939, dopo alterni avvicendamenti di unità, risulta costituito dalle Divisioni Motorizzate << Trieste ll e « Trento>> e dalle Divisioni Corazzate « Ariete )) e « Littorio)) . Nel 1940, contemporaneamente al. Corpo d'Armata Corazzato, ha vita anche un Comando XV li Corpo d'Armata che, formato a Napoli con compiti essenzialmente territoriali, in sostituzione del X Corpo d'Armata trasfe-
rito in Africa Settentrionale, viene peraltro sciolto il 25 luglio successivo. Il 1° marzo 1941 la grande unità corazzata prende nome di Comando XVII Corpo d'Armata ed, in aprile, riceve alle dipendenze le Divisioni « Messina i) , « Marche )) e « Centauro>). Il 15 aprile 1942 vengono inquadrate nel corpo d'armata la 220" e 221' Divisione Costiera e, nel corso del 1943, le Divisioni « Piacenza ll e « Granatieri di Sardegna )) . Il XVII Corpo viene sciolto in Velletri nel settembre 1943 in conseguenza degli avvenimenti determinati dall'armistizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: dal ro giugno le unità del Corpo d'Armata Corazzato rimangono dislocate nel Mantovano. 1941: divenuto XVII . Corpo, viene inviato nel marzo in Calabria con compiti di difesa costiera della regione. Il 4 aprile è trasferito in Albania, in previsione delle operazioni contro la Jugoslavia; il ro risulta schierato, con la Divisione « Messina >), nella zona Scutari Qukes e, con le Divisioni « Centauro ll e « Marche ll, tra Kopliku - Tarabosch - Gradiskje . Brevi ma intensi combattimenti si accendono il 14 aprile su tutta la fronte specie a Gradiskje e a Kopliku; forti resistenze incontrano le unità nelle Valli del Kiri e del Drin, a nord est di Scutari, nonché sulle rive orientali del lago omonimo. 11 r7, superata la linea dì confine e travolte le ultime resistenze, le unità del corpo d'annata si dirigono velocemente verso le Bocche di Canaro, con la Divisione
- 51
« Messina )l, su Ragusa, Podgorica e Trebinje, con le Divisioni « Centauro >l e « Marche >l. Il XVII Corpo, fino alla prima decade di giugno, rimane in Montenegro e nella Dalmazia meridionale, impegnato in operazioni di rastrellamento. Rientrato in Patria, il 16 giugno assume la responsabilità della difesa territoriale del Lazio ; le sue unità vengono organizzate in settori di copertura costiera e in gruppi mobili, al fine di presidiare la fascia della regione, dai confini della Toscana alle foci del fiume Garigliano.
1942: la grande unità, sempre impegnata nella difesa territoriale del Lazio, dal 15 aprile viene potenziata dalla Divisione << Piacenza », quale unità mobile, e da due costiere , la 220" e
221".
1943: il XVII Corpo d'Armata rimane schierato con prevalenti funzioni dì difesa costiera fino al1'8 settembre.
COMANDANTI CoMANDO CoRPO n'ARMATA CoRAZZATo
(1938 -
CoMANno XVII CoRl:'O n'ARMATA (1941 - 43)
4r)
Gen. C.A. Giuseppe Pafundì Gen. D. Vittorio Sogno
Gen. C.A. Fidenzio Dall'Ora
Gcn. C.A. Alberto Barbieri Gen. C.A. Giovanni Zanghieri
COMANDO XVU CoRPO n'ARMATA (1940)
Gen. D. Giuseppe Pafundi
SEDI
1938 - 40 Mantova
1940
- 52-
Napoli
COMANDO XVIII CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito in zona di guerra il 22 aprile 1916, con il nominativo di Comando Settore Brenta - Cismon, assume alle dipendenze la 15a Divisione e le truppe del Sottosettore Vanoi Cismon. Il 7 giugno cambia nominativo in Comando XVIII Corpo cl' Armata e il 20 novembre successivo riceve alle dipendenze anche le truppe del Settore Val Sugana. N el corso del conflitto altre grandi unità si alternano alle dipendenze del corpo d'armata e tra esse le Divisioni 1", 20", 22", 24", 33\ 37"', 52", 56". Il comando si scioglie il 5 settembre 19r9. Ricostituito il IO settembre 1939 quale Corpo d'Armata cli Bolzano, in sostituzione de] IV Corpo trasferito alla frontiera occidentale, il 1° aprile 1940 assume il nominativo di Comando XVIII Corpo d'A rmata inquadrando comandi, corpi e servizi esistenti nella circoscrizione di Bolzano. ll 25 luglio r940 cede le
attribuzioni di ente territoriale al Comando Difesa di Verona e viene sciolto. Il XVIII si forma ancora a Bolzano il 1 ° luglio 1941 con elementi del disciolto Corpo d'Armata Alpino. li 3 febbraio 1942, assegnato alla 2" Armata, assume alle dipendenze le Divisioni « Sassari ))' << Bergamo», l< Perugia>> e il Comando Truppe Zara. N ell'estate 1942 la Divisione « Perugia >> viene trasferita a] IV Corpo mentre, nello stesso periodo, il Comando Truppe Zara diventa Divisione <<Zara>>. Per qualche mese, fino al 30 maggio 1943, anche la 1" Divisione Celere « Eugenio di Savoia >> entra a far parte, in Dalmazia, del corpo d'armata. Il 19 settembre del 1943, il Comando XVIII Corpo d'Armata viene sciolto in Venezia in seguito agl i eventi determinati dal1' armistizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D' ARME PRIMA MONDlALE
(r915 - 18)
1916: alla data di costituzione, il Comando Settore Brenta - Cismon risulta schierato dalla Val Sugana alla Val Cismon. In maggio, durante l'offensiva austriaca nel Trentino, viene investita tutta la fronte del settore. Dopo quattro giorni cli tenace resistenza sono abbandonate le posizioni di Val Maggjo e, a seguito del reiterarsi dell'attacco, il ripiegamento prosegue oltre il Civaron, conquistato dagli austriaci il 25 e il 26 maggio; l'avversario è infine arrestato in Val Sugana, sulla linea di M. Cima. A fine giugno le unità del corpo d'annata passano al contrattacco e il 1° luglio rioccupano alcune quote su Cimon Rava, il 2 il Civaron, il 3 la Cresta di Prima Lunette, il 4 la Cima del Paradiso e, tra il 5 e il 7, il Passo di Cinque Croci e il Col San Giovanni.
- 53
Il 23 agosto hanno inizio nell'Alpe di Fassa le operazioni che conducono alla conc-iuista del Cauriol, ciel Gardinal e della seconda cima del Colbricon.
19 17: il 19 giugno le unità del corpo d'armata concorrono, con azioni dimostrative e con intenso fuoco di artiglieria, all'attacco portato dal XX Corpo sull'Ortigara, ma in ottobre devono ripiegare in direzione ciel Piave e del Grappa. Al termine dell'offensiva austro - tedesca il XVIII Corpo risulta sistemato a difesa sulla linea Fontane} - Val Calcino - M. Spinoncia Porte di Salton. 1918: il 10 aprile la grande unità passa in riserva e il 30 maggio, tornata in linea, si schiera nello stesso settore.
Nel corso della battaglia del Piave, anche se costretto ad abbandonare alcune posizioni nella regione dei Solaroli, contiene validamente i ripetuti e massicci attacchi nemici. Il 27 ottobre, iniziatasi la controffensiva, il XVIII Corpo è trasferito alla 10" Armata e forzato il Piave nella zona di Salettuol, porta decisamente l'azione in profondità. Il 29 tutte le sue unità sono sulla riva sinistra del fiume e il giorno successivo proseguono verso il Cansiglio e Col del Fer raggiungendo, prima dell'armistizio, il Tagliamento. Per le azioni svolte durante quest'ultima fase il XVIII Corpo viene citato sul bollettino di guerra n. 1272. SECONDA MONDIALE
(1940- 45)
1942: il Comando XVIII Corpo d'Armata il 3 febbraio si trasferisce a Spalato dove assume il controllo delle unità dislocate in Dalmazia. Le Truppe del Territorio di Zara sono
schierate a difesa della costa, dall'isola Pago a nord, fino alla cintura di difesa esterna di Zara e nelle isole antistanti. La Divisione « Perugia ,, , schierata più a sud, controlla la fascia costiera da Zara alla penisola di Sabbioncello. Le Divisioni « Sassari >> e << Bergamo >> sono dislocate nell'interno: la prima a presidio del V elebit e la seconda nelle vallate e lungo le pendici delle Alpi Dinariche fino al fiume Narenta nell'Erzegovina. Nella loro attività di presidio le unità del corpo d'armata sono impegnate continuativamente in azioni contro formazioni partigiane. 1943: durante la primavera - estate, i combattimenti, diretti a contenere l'allargarsi della guerriglia , si inaspriscono soprattutto nelle zone montane e nei dintorni di Sebenico. Con 1'8 settembre, in conseguenza degli eventi determinati dall'armistizio, le unità del corpo d'annata cessano ogni attività.
MEDAGLIE D'ORO AL V ALOR MILITARE
Generale di Brigata Salvatore Pelligra: Dalmazia, 8 settembre - r" ottobre 1943 COMANDANTI COMANDO SETTORE BRENTA - CISMON
(1916)
COMANDO
Ten. Gen. Donato Etna COMANDO
XVIII
CORPO D'ARMATA
XVIII
CORPO D'ARMATA
(1940)
Gen. D. Marco Gamaleri (1916- 19)
CoMANDo
Ten. Gen. Donato Etna Ten. Gen. Adolfo Tettoni Magg. Gen. Giacomo Ponzio Ten. Gen. Luigi Basso COMANDO CoRPO n 'ARMATA DI BOLZANO
XVIII
CoRPO
o' ARMATA (1941 - 43)
Gen. C.A. Marco Gamaleri Gen. C.A. Gabriele N asci Gen. C.A. Quirino Armellini Gen. C.A. Umberto Spigo (1939-
40) Gen. D . .Marco Gamaleri
SEDI r939 - 40 Bolzano 1941 - 43 Spalato
1943 Zara 1943 Venezia - 54-
COMANDO XIX CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito e mobilitato a Bolzano il 3 marzo 1942, il Comando XIX Corpo d'Armata assume alle dipendenze comandi, reparti e servizi territoriali. Il 1° maggio lascia il territorio di Bolzano e, passato alle dipendenze della 7"' Armata, si
porta nella Campania ove assume il controllo delle Divisioni « Pasubio » e 222" Costiera e della XXXII Brigata Costiera. Viene sciolto a Santa Maria Capua Vetere l'II settembre 1943 a seguito degli avvenimenti determinati dall'armistizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE
(1940- 45)
1942: dal mese di marzo il XIX Corpo d'Armata è responsabile de Ila difesa territoriale cli Bolzano. 194 3: durante l'anno ha l'incarico di costi-
tuire due divisioni autotrasportate: la « Piacenza » e la (< Mantova » trasferite poi, rispettivamente, al XVIII e al XXXI Corpo d' Armata. Assicura la difesa costiera della Campania fino alla proclamazione dell'armistizio.
COMANDANTI Gen. Gen. Gen. Gen.
D. Arturo Taranto (int.) C.A. Gastone Gambara C.A. Ugo Santovito C.A. Benvenuto Gioda
Gen. C.A. Arturo Taranto Gen. C.A. Enea Navarini Gen. D. Riccardo Pentimalli
SEDI
1942 - 43 S. Maria Capua Vetere
1942 Bolzano
- 55 IO.
COMANDO XX CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 1° marzo 1916 si costituisce in zona d'operazioni, nel Friuli, 'il Comando XX Corpo cl' Armata che riceve alle dipendenze la 4" e la 45" Divisione, Altre divisioni, la ro", 13", 21', 25", 28", 29'', 47", 52", 60" si alternano, per periodi più o meno lunghi, nella grande unità fino al 5 febbraio 1919, data del suo scioglimento, Il Comando XX Corpo d'Armata si ricostituisce a Tripoli il 9 maggio 1937. Creato con caratteristiche di grande unità autotrasportabile, inquadra in un primo tempo le Divisioni « Sirte >l e (< Sabratha l>; successivamente, anche la << Pavia >l. Si scioglie, a seguito di eventi bellici, il 6 febbraio 1941 nella zona di Agedabia. Nello stesso mese si identifica per breve tempo con il Comctndo Campo Trincerato di Tripoli, ma solo il 16 marzo riassume funzionalità quale XX Corpo d'Armata, con le Divisioni « Savo-
na ))' << Sabratha » e truppe di copertura della Guardia alla Frontiera. Il 15 agosto 1941 si trasforma in Comando della Tripolitania ( XX Corpo d'Armata) con compiti di carattere territoriale. Il 20 gennaio 1942 tale comando si scinde in Comando della Tripolitania e Comando XX Corpo d'Armata che il 31 gennaio si scioglie fondendosi con il Comando della Piazza di Tripoli e assumendo la denominazione di Comando Difesa della Tripolitania. In pari data, diviene naturale erede del XX, il Comando Corpo d'Armata di Manovra costituito il ro settembre 1941, formato con le Divisioni « Ariete l> e ((Trieste», il quale, a partire dal 10 marzo 1942, prende il nominativo di Comando XX Corpo d'Armata. Varie le divisioni che si avvicenderanno alle sue dipendenze, tra di esse la « Centauro» , la « Littorio >l e la « Giovani Fascisti>>.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1916: dal 1° al 22 maggio il XX Corpo d'Armata presidia, con le Divisioni 4" e 45", il settore compreso fra Oslavia e il Sabotino. Il 7 giugno, mentre è in corso l'offensiva austriaca del Trentino, raggiunge la zona della Marcesina e del M. Lisser, costituendo l'ala destra delle truppe schierate sull'Altopiano dei Sette Comuni. Costretto a ripiegare sulla linea Monte Spil Monte Miela, riesce ad arrestare l'avversario in corrispondenza di Castelgomberto. Durante la controffensiva, impegna le posizioni nemiche dell'Ortigara e, nel mese di luglio, conduce azioni di disturbo su Monte Zebio e contro la linea di Monte Chiesa,
1917: dal IO al 30 giugno le unità del Corpo d'Armata reiterano gli attacchi alle difese di Forno - Ortigara. Il 9 novembre, in conseguenza· dell'avvenuto ripiegamento della 4" Armata sul fronte del Grappa, anche il XX Corpo arretra fra Melette e Co] . Moschin da dove, fino al 5 dicembre, contiene una serie quasi ininterrotta di attacchi. 1918: in aprile la grande unità contrae la fronte di schieramento al solo settore della Val Brenta. Durante la battaglia del Piave - costretta ad abbandonare il sistema difensivo della Grottella - lo riconquista il 14 settembre. H 3r ottobre avanza lungo la VaJ Brenta e s'impadronisce della estremità orientale dell'al-
- 56 -
topiano; il 3 novembre attraversa la Val Sugana e il 4 occupa la linea Monte Panarotta Sant'Osvaldo - Roncegno. Merita la citazione sul bollettino di guerra n. 1270.
li 16 dicembre arretra e, dopo un breve attestamento sulla linea Mechili - Tmimi - Derna, nei giorni successivi è costretto ad un ulteriore ripiegamento verso occidente.
SECONDA MONDIALE ( 1940 - 45)
1942: schierato a nord e ad est di Agedabia, nei primi giorni di gennaio resiste a ripetuti violenti attacchi, consentendo alle unità del XXI Corpo cl' Armata di ripiegare indisturbate su Marsa el Brega - Marada: su questa linea si spengono infine gli ultimi tentativi di attacco britannici. Il XX Corpo d'Armata riassume l'iniziativa il 21 gennaio e, a seguito di una rapida puntata sul fianco del nemico verso Bir Bilal, occupa Ghemines e Bengasi. Spintosi ancora verso oriente, il 15 febbraio è a sud del golfo di Bomba e, il 25, compartecipe ad una manovra avvolgente che, dopo la lotta accanita, lo vede eliminare le forze nemiche barricate a Bir Hacheim. Dal 16 al 21 giugno concorre ai combattimenti per l'acquisizione di Tobruk, avvenuta la quale si porta verso il confine egiziano attestandosi a meridione di Sicli el Barranr. Il 30 di giugno, distrutta una colonna nemica in ripiegamento da Marsa Matruk, è a sud di El Alamein sulla linea di El Qattara. Il 30 agosto, dopo aver neutralizzate robuste reazioni nemiche, il corpo d'armata riprende ad avanzare, ma dopo iniziali successi è costretto a subire una pesante controffensiva avversana. Il 15 novembre, nell'ultima fase della battaglia di El Alamein, scatenatasi il 23 ottobre, il XX Corpo è costretto a ripiegare su Marsa Matruk, dopo aver subito ingenti perdite. Le unità dipendenti, che per la loro scarsa consistenza hanno assunto il nome di Gruppo di Combattimento del XX Corpo, ricevono ordine di sganciarsi e schierarsi su posizioni più idonee; il 18 novembre raggiungono Agedahia e il 15 dicembre Buerat, dove resistono tenacemente fino al termine del mese.
1940: all'inizio delle ostilità il XX Corpo d'Armata, con le Divisioni « Sirte l>, « Brescia>> e <<Pavia», è stanziato sul confine libico - tunisino, a sbarramento della direttrice costiera Sabratha - Tripoli. Il 16 dicembre, nel corso della prima offensiva britannica, la grande unità viene rapidamente spostata in Cirenaica dove organizza le difese a protezione della via di comunicazione Derna - Bengasi e delle due strade gebeliche dirette ad Agedabia. 94 I: il 23 gennaio robuste formazioni corazzate avversarie irrompono nel settore del corpo d'armata che viene costretto a ripjegare, dapprima su Bengasi e da qui, per evitare l'accerchiamento, verso Agedabia. Benché abbia subito forti perdite, il XX Corpo in qualche modo riesce a frenare l'avanzata nemica in corrispondenza della zona a nord di Agedabia dove, nonostante una disperata resistenza protrattasi per alcuni giorni, il 5 febbraio è annientato. L'8 agosto il Corpo d'Armata di Manovra risulta schierato a sud di Tobruk, nell'area compresa fra Bir Hacheìm e Bir el Gobi. Il 18 novembre, iniziata la seconda offensiva britannica, la fronte del XX Corpo d'Armata è attaccata da massicce unità motocorazzate, ma la pronta reazione di. tutti i reparti costringe l'avversario a desistere. Dopo alterne vicende nel novembre alcune decise contromanovre condotte a medio e largo raggio conseguono, a Si.cli Rezegh, l'isolamento dì una consistente colonna nemica diretta verso Tobruk e, nel settore di Sollum, la temporanea interruzione della via di alimentazione usata dall'avversario per mantenere la pressione su Bardia che resiste ancora. A fine mese il corpo d'annata ritorna nella zona di. Tobruk dove combatte fino al 10 dicembre incuneato fra le unità nemiche della cinta fortificata e quelle attaccanti da sud - est. I
r 94 3: in gennaio, sempre sotto la spinta nemica, il corpo d'annata si dirige verso il confine hbìco - tunisino e il 4 febbraio si attesta sulla linea fortificata del Mareth. Riorganiz-
-57-
zato, oppone tenace resistenza a.1 persistenti attacchi nemici, finché duramente compresso sulla fronte e minacciato sul fianco meridionale, il 29 marzo deve ritirarsi dapprima sul fiume Akarit e sulla linea di Enfidaville. Su
quest'ultima, la battaglia si svolge sanguinosa e senza speranza dal 20 aprile al 12 maggio.
Il r3, per ordine del Comando
1'
Armata,
i resti del XX Corpo d'Armata cessano ogni resistenza in Tunisia.
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Generale di Divisione Ettore Baldassarre: Africa Settentrionale, r6 marzo - 26 giugno 1942
COMANDANTI CoMANDo
XX
CoRPo n'ARMATA
(1916- r9)
COMANDO
Ten. Gen. Ettore Mambretti Ten. Gen. Luca Montuori Ten. Gen. Giuseppe Ferrari
xx
(1941)
CORPO D'ARMATA
Gen. C.A. Enrico Armando CoMANno CORPO n ' ARMATA DI MANOVRA
(1941 -
42) Co.\fANDo XX CoRPo Gen. Gen. Gen. Gen.
D' AR::-1ATA
(r937- 41)
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
C.A. Pietro Pintor C.A. Luigi Frusci D. Alberto Barbieri C.A. Ferdinando Cona
COMANDO CAJ\,{PO TRINCERATO DI TRIPOLI
(1941)
COMANDO
Gen. C.A. Carlo Spatocco COMANDO
DELLA
TRIPOLITANIA
(XX
C.A. Gastone Gambara D. Sandro Piazzoni (int.) B. Arnaldo Azzi (int.) D. Giuseppe De Stefanis (int.) C.A. Francesco Zingales
CORPO
n' ARMATA) ( 1941)
Gen. B. Mario Soldarelli (int.) Gen. C.A. Carlo Vecchiarelli
SEDI 1937 - 40 Tripoli
- 58 -
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
XX
CoRPo o'ARMATA
(1942-43)
C.A. Francesco Zingales
D. Ettore Baldassarre D. D. D. D.
Giuseppe De Stefanis Benvenuto Gioda Sergio Bitossi Taddeo Orlando (int.)
COMANDO XXI CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 1° ottobre 1937 è costituito a Bengasi il Comando XXI Corpo d'Armata che inquadra le Divisioni <<Marmarica >> e << Cirene »; prima dell'inizio della seconda guerra mondiale viene potenziato con l'assegnazione della 1" Divisione Libica. Successivamente, si avvicendano alle sue dipendenze anche le Divisioni « Sirte», «Catanzaro», « 28 Ottobre » ed il Raggruppamento Libico « Maletti J>. E' sciolto a seguito di eventi bellici il 20 dicembre 1940.
Ricostituito come Corpo d'Armata di Investimento di Tobruk il IO luglio 1941 con le Divisioni « Brescia J>, « Pavia JJ e « Trento J>, dal successivo giorno 28 riassume il nominativo di Comando XXI Corpo d'Armata. Durante gli ultimi due anni di guerra vi transitano, per periodi diversi, anche le Divisioni « Sabratha », <<Bologna))' « La Spezia>> e « Pistoia>). Si scioglie definitivamente il 13 maggio 1943 in Tunisia.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE ( 1940
- 45)
1940: all'inizio delle ostilità il XXI Corpo d'Armata è dislocato nella Libia nord - orientale con le sue tre divisioni schierate lungo la costa mediterranea e sul confine egiziano. Il 14 giugno la ridotta « Capuzzo ))' dopo aspra e sanguinosa lotta, passa in mano al nemico, ma viene riconquistata a fine mese. L'esteso ricorso all'autotrasporto, conferendo notevole mobilità ai reparti del corpo d'armata, consente loro un più -agevole controllo dell'avversario e l'effettuazione di rapide puntate oltre confine, una delle quali, il 3 luglio, si afferma sull'importante ciglione di Sollum. Nel corso dell'offensiva su Sidi el Barrani, il XXI Corpo è impiegato in seconda schiera. Il 9 dicembre, investito sulla fronte e superato sul fianco da massicci contingenti corazzati avversari, è costretto con le unità sfuggite all'aggiramento a ripiegare su Sollum; il 13 dopo una tenace resistenza sulle posizioni di Halfaya, Musaid, Bardia, ridotta « Capuzzo }> e Sollum, viene soverchiato dall'avversario.
1941: dal 10 luglio il ricostituito corpo d'armata è schierato nella zona antistante T obruk per partecipare all'investimento della piazza-
forte; l'u settembre, eliminati gli elementi della cinta difensiva esterna, si porta a distanza di attacco, ma forti contingenti corazzati nemici lo costringono a ripiegare. A sua voìta attaccato su due lati resiste validamente per più giorni, il 25 novembre ristabilisce in.fine la situazione. I ritorni offensivi inglesi si ripetono il 28 e nei primi giorni di dicembre, ma senza risultati apprezzabili; 1'8 dicembre è però costretto ad arretrare sulla linea di Ain el Gazala, anch'essa abbandonata dopo violenti combattimenti. Le unità dipendenti, sempre sotto l'incalzare avversario, ripiegano prima a Bengasi e poi su Agedabia.
1942: riuscito lo sganciamento, il corpo d'armata si porta sulla linea 1.farsa el Brega - Marada che viene raggiunta il 10 gennaio. Riorganizzatosi, passa all'offensiva e, il 24 e 25 oennaio, si sposta ad Antelat, a protezione del t, 1 . fianco destro del XX Corpo. Superate e resistenze nemiche a nord - est di Agedabia, il 15 febbraio le sue unità sono a El Cheima; conquistata Ain el Gazala il 27 maggio, in giugno raggiunge Tobruk che cade il 21. N~l dell'avanzata e ad avvenuta acqmProsiéo-uo t> • sizione di Sidi el Barrani e del campo tnnce-
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rato di Marsa Matruk, il XXI Corpo è arrestato, il 30 giugno, dagli apprestamenti fortificati avversari di El Alamein, dove, esaurita la spinta offensiva, resiste da luglio a settembre ai contrattacchi nemici. Il 24 ottobre, potenziate da nuove unità corazzate, le truppe britanniche passano all'offensiva e, il 1° novembre, costringono il corpo d'annata a ripiegare dapprima nella zona di Tel1 el Aqqaqir e quindi, sotto la minaccia di aggiramento, verso Marsa Matruk e, ancora, a sud del golfo di Bomba. Il XXI Corpo, portatosi poi su Agedabia ed El Agheila, resiste fino al 7 dicembre, si sposta infine a Nofìlia e, il 15 dicembre, a Buerat. 1943: dimostratasi indifendibile anche la linea di Buerat, il r5 gennaio le unità del corpo d'armata arretrano su Homs da cui, sempre
combattendo, raggiungono Tripoli, che abbandonano peraltro il 23 allorquando sono costrette a lasciare il territorio libico per passare in Tunisia. Il 26 gennaio il XXI Corpo d'Armata è schierato sul tratto meridionale della linea del Mareth, verso le colline di Schcgbim; resiste su queste posizioni fino al 16 m arzo, poi, minacciato da sud - ovest, si ritira più a nord su una linea organizzata lungo il fiume Akarit, pervenendovi il 29. Nell'aprile, mediante un'ulteriore manovra di ripiegamento che lo vede contendere aspramente il terreno all'avversario, raggiunge infine Enfìdaville dove, dal 20 aprile al r2 maggio, si svolgono le due ultime battaglie. Il 13 maggio i resti del corpo d'armata ricevono 1'ordine dal Comando r" Armata di cessare ogni resistenza.
COMANDANTI COMANDO
XXI
CoRPQ
n'ARMATA (1937 - 40)
CoMANDo XXI CoRJ.>o n'ARMATA (194.r - 43)
Gen. C.A. Mario Caracciolo Gen. C.A . Lorenzo Dalmazzo Gen. D . Carlo Spatocco COMANDO
CoRPO n'ARlliATA
o'INvEsTI.MENTo
Gen. Gen. Gen. Gen. rn
TosRuK (1941)
Gen. D. Enea Navarini
SEDI r937 - 40
Bengasi
- 60 -
D. Enea Navarini D. Alessandro Gloria (int.) C.A. Enea Navarini C.A. Paolo Berardi
COMANDO XXII CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Gennaio))' il 23 gennaio 1941 è sciolto a causa di eventi bellici. E' nuovamente formato nel Veneto il ro maggio 1942 con le Divisioni « Centauro )) e 2 " Celere « Emanuele Filiberto Testa di Ferro n; nel settembre 1943 inquadra la Divisione <<Taro» e il Comando Piazza di Tolone. Viene sciolto a Hyères (Provenza) nel settembre 1943 per ordine del Comando 4" Armata in conseguenza degli eventi derivati dall 'armistizio.
Il Comando XXII Corpo d'Armata sì costituisce in zona di guerra il 24 maggio r9r6 con la 23"' e la 24" Divisione. Nel corso del conflitto sono poste alle sue dipendenze, per periodi più o meno lunghi, altre divisioni: la r", 2", I2", IJ', 21", 25", 27", 28", 29", 30", 33", 34", 47', 52 "', 55", 57"', 58", 60", 66", 79", 1 " d'Assalto. Si scioglie il 10 gennaio 1920. Ricostituito in Tobruk (Libia) il 15 settembre 1939 con le Divisioni « Catanzaro)> e « 3
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE (1915-
giunge la sponda destra del Piave nel tratto Sant'Urbano - Castelviero. Durante la battaglia di Vittorio Veneto, entrato in azione il 26 ottobre, riesce a forzare il Piave ed a costituire una testa di ponte nella piana della Sernaglia. Il 29 avanza verso la Val Mareno e quindi, acquisito il Passo di San Boldo, punta sulla conca bellunese. Il 1° novembre occupa Belluno e nei giorni successivi respinge in Val Cordevole le forze nemiche dirette verso l'alto Piave. Per il comportamento tenuto il corpo d'armata viene citato sul bollettino di guerra
18)
1916: il XXII Corpo d'Armata, il 24 maggio, è schierato sull'Altopiano di Asiago, fra la Meletta di Fozza e il Col del Rosso. Nel corso della controffensiva italiana nel Trentino le sue unità operano nella zona di Castelgomberto - M. Fiore, il 25 giugno, occupano le Melette di Gallio impegnando, nel prosieguo dell'azione, anche M. Mosciagh e M. Interrotto. 1917: nel mese di giugno, con la 6" Armata, agisce ancora offensivamente nel settore M. Mosciagh - Casera Zebio, ma, dal 9 novembre al Natale, a causa del ripiegamento del fronte isontino, deve contenere una serie dì attacchi nemici, cedendo alcuni tratti del proprio settore.
n.
SECONDA MONDIALE
(1940- 45)
1940: all'inizio del.le operazioni in Africa Settentrionale il XXII Corpo d'Armata è dislocato in Cirenaica nell'area Acroma, Bir Hacheim, Bir e] Gobi, a sbarramento delle linee di penetrazione che, da est e da sud - est, adducevano alla piazzaforte di Tobruk. Nel novembre, in previsione di un attacco nemico, viene · schierato a difesa della piazzaforte e della via litoranea fino a Gambut.
1918: il 28 e 30 gennaio, con azioni improvvise, riconquista M. Val Bella, Col del Rosso e Col d'Echele. Dopo un periodo dì riposo, il 15 giugno, il XXII Corpo viene incaricato dì presidiare il sistema difensivo del Mussolente (Bassano - Asolo), poi, il 17, è spostato nella regione del Montello. Il 24 giugno rag-
-
1270.
6r
1941: il 6 gennaio, caduta Bardia, colonne corazzate nemiche, con veloce manovra avvolgente, isolano Tobruk occupando le rotabili costiere. Alle azioni di bombardamento aereo navale, ininterrotte fin dall'inizio dell'anno, l'avversario può ora sovrapporre quelle delle artiglierie terrestr.i c.he rendono impossibili i rifornimenti ed estremamente pericolosa gualsiasi manovra dei presidi difensivi. Il 21 gennaio il nemico, rotto un tratto della fascia difensiva periferica, può stringere gradualmente sul centro e investire la cintura fortificata interna. La lotta si protrae strenua fino al pomeriggio del 23, allorché gli ultimi nuclei di resistenza della Piazza di Tobruk cessano di combattere.
1942: da maggio, il ricostituito corpo d'armata è nel Veneto, al confine con la Jugoslavia. Nel settembre viene trasferito in Piemonte, dove assume il controllo delle Divisioni « Mantova JJ, « Piacenza JJ e « Taro». L'11 novembre, a seguito dello sbarco anglo - americano nel Nord Africa francese, con la sola « Taro J>, oltrepassa la linea di armistizio italo francese e raggiunge il N izzardo. Successivamente, estende il controllo su buona parte del1a Provenza inquadrando anche le Divisioni « Piave >1 e « Lupi di Toscana n, ivi dislocate. 194 J: rimane a presidio della Francia meridionale e a difesa del.la costa mediterranea .fino al1'8 settembre.
MEDAGLIE D'ORO AL V ALOR MILITARE
Tenente Generale Giuseppe Vaccari: Montello, 19 giugno 19T8 - Castagnevizza, 23-24 maggio 1917
COMANDANTI Co.MANDO
Ten. Ten. Ten. Ten. Ten. Ten. Ten. Ten. Ten. Ten. Ten.
XXII
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
CORPO
1)' ARMATA
( 1916 -
Evaristo Mossolin Gaetano Zoppi Luigi Capello Luciano Secco Ettore N egri di Lamporo Giuseppe Ferrari Stefano Lombardi Antonio Gatti Arcangelo Scotti Giuseppe Vaccari Emi lio De Bono
20)
Co.MANDO
XXII
CoRPO n'ARM ATA
(1939-4T)
Gen. C.A. Umberto Somma Gen. C.A. Enrico Pitassi Mannella CoMANDo
XXII CoRro
n'ARMATA
Gen. D . Federico Ferrari Orsi Gen. B. Romolo Borelli (int.) Gen. C.A. Alfonso Ollearo
SED I
1939- 40 Tobruk
- 62 -
(r942- 43)
COMANDO XXIII CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il Comando XXIII Corpo d'Armata è costituito il 10 aprile 1917 a Padova con le Divisioni 53" e 6i". Nel corso del conflitto anche altre unità si avvicendano alle sue dipendenze e tra esse le Divisioni 2", 4", 6", i, 9\ ro", I2", 13", 14", 15\ 18", 20", 22', 27", 28", 33", 45", 54" e, nell'ottobre 1918, anche la 6" cecoslovacca. Viene sciolto il 15 luglio 1919. Ricostituita ad Homs il 15 ottobre 1939, la grande unità inquadra le Divisioni << 23 Mar-
zo )) e « 28 Ottobre)). Scioltasi per eventi bellici in Bardia il 5 gennaio 1941, è nuovamente rivitalizzata a Trieste il 15 giugno 1942 dove assume giurisdizione sulla Divisione << Veneto>>, sulle truppe della Difesa Territoriale del capoluogo giuliano e sulle unità della Guardia alla Frontiera del territorio di Udine che poi cede al XXIV Corpo d'Armata. Il ro settembre del 1943, a seguito degli avvenimenti determinati dall'armistizio, viene sciolto.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
191 7: il 2 giugno il XXIII Corpo entra in combattimento schierandosi lungo la linea Castagnevizza - Versic - Fornazza - Komarie. Nel corso dell'undicesima battaglia dell'Isonzo, supera le difese nemiche tra Korite e Selo e conquista un esteso saliente a nord di Pod Korite; per questa azione viene citato sul bolJettino di guerra n. 819. Il 15 settembre si trasferisce nella zona di Flondar e prende posizione tra il costone di Selo e le foci del Timavo. Al1'estinguersi dell'offensiva austro- tedesca, il corpo d'armata si attesta il 29 ottobre sul Tagliamento dal quale, dopo una tenace resistenza, il 6 novembre ripiega sul Piave a difesa del tratto Zenson - Intestadura - Grisolera - Cortellazzo. Il 14 .novembre, sottoposto a forte pressione nemica, arretra la linea difensiva dal Piave Nuovo al Piave Vecchio. 1918: il 16 gennaio la fronte del corpo d'armata vie.ne ridotta da San Donà al mare. Il 15 giugno, dopo strenua e tenace lotta, il nemico riesce ad affermarsi sulla destra del Piave costituendovi una testa di ponte a Musile; nei giorni seguenti gli austriaci ne tentano l'ampliamento ma la pronta reazione del XXIII Corpo riesce dapprima ad arrestarli e, in un
ll.
secondo tempo, a ricacciarli oltre il Sile. Proseguendo nell'azione, il 24 giugno la grande unità costringe le truppe nemiche a ripassare il Piave e, sullo slancio, dal 2 al 6 luglio, riconquista la linea del Piave Nuovo, da Intestadura alla foce; per il comportamento viene citata sul bollettino di guerra n. r141. Il 15 luglio passa in riserva. SECONDA MONDIALE
(1940- 45)
1940: il XXIII Corpo d'Armata è assegnato allo scacchiere libico - tunisino, nella zona T agiura - Garian. Aperte le ostilità, la grande unità viene inizialmente stanziata nel sud gebelico, a protezione delle piste meridionali della Cirenaica, e successivamente, verso il confine egiziano, nella zona di Bardia. In settembre si attesta sulla linea di frontiera da ridotta « Capuzzo )) a Sidi Ornar ed il 13, principiata l'offensiva contro l'Egitto, occupa Musaid. Il 15, un complesso tattico del corpo d'annata, la colonna « Bergonzoli », procede veloce verso oriente, occupa Bug Bug, si inoltra alla periferia di Sidi el Barrani per entrarvi poi' il 18. Il 7 ottobre, ancora all'attacco nella zona di Bir el Mella, disperde alcune for-
mazioni corazzate nemiche che sì stavano concentrando nell'area. Verso la metà di ottobre il XXIII Corpo viene riportato a occidente per organizzare la difesa del Ciglione di Sollum, da Halfaya a Sidi Omar. 11 9 dicembre, lo schieramento del corpo d'armata, pesantemente investito dal nemico a ridotta « Ca puzzo », è soggetto a numerose penetrazioni che determinano l'arretramento del dispositivo in difesa della via litoranea e della base di Bardia.
1941: intensificati i bombardamenti aerei e navali contro la piazzaforte di Bardia, il 2 gennaio l'avversario inizia 1'attacco alla cinta del
campo trincerato forzando le difese fra i caposaldi periferici. Dopo violenta lotta, le unità del corpo d'armata, soverchiate dal nemico e impossibilitate a manovrare anche per carenza di mezzi motocorazzati, vengono sopraffatte. Il 5 gennaio i resti del XXIII Corpo d'Armata cessano ogni difesa.
1942: dal 15 giugno assolve il compito della difesa territoriale costiera della zona cli Trieste. 1943: continua nella difesa del litorale e dell'entroterra triestino fino all'armistizio del1'8 settembre.
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Maggior Generale Umberto Fadini: Basso Piave, 15 giugno - 7 luglio 1918
Colonnello Achille Meneghini : Africa Settentrionale, luglio 1940 - gennaio 1941
COMANDANTI COMANDO
Ten. Ten. Ten. Ten. Ten.
XXIII
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
CORPO n'ARMATA
(1917- 19)
Armando Diaz Carlo Petitti di Rorcto Donato Etna Carlo Petitti di Roreto Emilio Sailer
COMANDO
XXIII
CoRPo n'ARMATA
Gen. C.A. Annibale Bergonzoli COMANDO
XXIII
CORPO D'A1n.uTA
Gen. D. Alberto Ferrero
SEDI 1939- 40 Homs
(1939- 41)
1942 - 43 Trieste
(1942 -43)
COMANDO XXIV CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Costituito il 23 maggio 1916 a Cittadella, il Comando XXI V Corpo d'Armata inquadra la 32"· e la 33" Divisione. Nel corso del conflitto si alternano alle sue dipendenze anche ]e Divisioni 4"'' 10"' 20" 21" ,. 22" ' 23". ' 28·''' .30"' 45"·' 47', 49"', 53", 60"', 64", 65", 66", 68". Viene sciolto il 22 novembre 1917. '
)
Si riforma a Udine il I'' marzo 1943 per tra-
sformazione del Comando Corpo d'Armata Alpino reduce dalla Russia, ed il 1° giugno dispone della Divisione Alpina « Julia >>, della Divisione <<Torino», della Brigata Alpina di Marcia e delle Truppe dell'XI Settore Guardia alla Frontiera. Viene sciolto, a seguito degli avvenimenti determinati dall'armistizio, l'u settembre del 1943·
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PIUMA MONDIALE
(1915- 18)
19r6: entrato in linea subito dopo la costituzione e ne.l corso dell'offensiva austriaca nel Trentino, il XXIV Corpo si schiera sull'Altopiano di Asiago, da M. Paù a M. Zovetto. Il 19 giugno è nella zona di M. Lernerle e, contrattaccate le posizioni nemiche, .il 25 rioccupa M. Zovetto, ceduto in precedenza, e avanza fino al solco dell'Assa; occupa quindi Malga della Cava, Conca, Fondi, Cravari, Ponte sul Ghelpac e crea una testa di ponte oltre il fiume. Dal 14 agosto è in riserva d'armata. 1917: il 27 maggio si porta sulla fronte giulia, nel tratto Ronziria, Canale, Anhovo. Durante l'undicesima battaglia dell'Isonzo, il 20 agosto, varca il fiume ed espugna, sull' Altopiano della Bainsizza, i trinceramenti di Semer e della Fratta occupando M. Kuk, l'Oscedrik e lo Jelenik. A fine agosto raggiunge la
linea di Podiesca, presso il M. Volnik, e le pendici del M. Zgorevnice. Il 25 ottobre, iniziata l'offensiva austro - tedesca (dodicesima battaglia dell'Isonzo), ripiega sulla linea Loga - Fratta - Semer - Kuk - Jelenik; il 26 passa sulla destra dell'Isonzo e si schiera fra M. Korada e M. Planina. Alla sera del 29 è sulla destra del Torre e nella notte sul 30 passa il Tagliamento. Il r" novembre si raccoglie in riserva e continua il ripiegamento fino al Piave che raggiunge ancora in piena efficienza. SECONDA MONDIALE (1940- 45) 1943: dislocato dal 1° giugno al1'8 settembre nella zona di Udine, ne organizza la difesa del territorio ed effettua, specie nell'alta Val Natisone e nello Judrio, una intensa attività antiguerriglia contro ribelli irredentisti e contro infiltrazioni di partigiani di origine slava.
COMANDANTI
Ten. Gen. Enrico Caviglia
COMANDO XXIV CORPO n'ARMATA (1916- 17) Ten. Gcn. Luciano Secco Ten. Gen. Antonio Gatti Ten. Gen. Vittorio Dc Albertis
CoMANT)O
XXIV CoRPO
o ' ARMATA
Gen. C.A. Licurgo Zannini SEDI
1943 Udine
- 65 -
(1943)
COMANDO XXV CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il Comando XXV Corpo d' Armata è costituito il IO aprile 1917 a Mortegliano con la 62" e la 63" Divisione. N el corso del conflitto, in tempi diversi, inquadra inoltre la 2", 4", 7", II' ' 13"' I4"' 16", 20", 2 .1", 24", ; 2'"', ,33", .57", 59', 60' , 63'' Divisione e la 1" d'Assalto. Sì scioglie il 5 gennaio 1919.
mata. Il 31 luglio 1941 si scioglie e gli elementi deì comando vengono assegnati ai costituendo XXVI Corpo. Di nuovo in vita il 16 dicem.bre 1941, assume alle dipendenze le Divisioni <<Acqui )J e « Panna J>, ma, in seguito, transitano temporaneamente nella grande unità anche le Divisioni << Piemonte )>, « Venezia )) , « Sforzesca )J, « Julia )), « Lupi di Toscana Jl , << Modena )) ' << Brennero», << Casale J>, « Legnano>>, « Arezzo » e << Firenze n. Il XXV Corpo d'Armata è sciolto nel settembre 1943 a seguito degli avvenimenti determinati dall'armistizio.
Viene ricostituito in territorio albanese, come Corpo d'Armata « Ciamuria », il 24 ottobre 1940, con le Divisioni <<Ferrara))' <<Siena )) e corazzata « Centauro » e, il 17 novembre successivo, prende il nome di XXV Corpo d' Ar-
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA :-fONDIALE
(1915- 18)
1917: in maggio il XXV Corpo d'Armata
è dislocato nei pressi di Tapogliano e il 13 giugno, schieratosi sull'Altopiano Carsico, nel settore di Castagnevìzza, partecipa alla undicesima battaglia dell'Isonzo. Durante l'offensiva austro - tedesca di fine ottobre, la grande unità ha l'incarico di regolare il deflusso delle truppe in ripiegamento ed organizzare a difesa le successive linee sulle quali sarà esercitata la resistenza. Dopo un periodo di riordinamento nella zona di Bassano, verso la metà di dicembre torna in linea sugli Altipiani, nel settore M. Lambreche - M. Reitertal.
1918: 1'8 febbraio il XXV Corpo viene schierato sulla linea Pennar - M. Tondo - Cima Echar - Costalunga - M. Val Bella - Col del Rosso - Col d 'Echele - Pizzo Razea dove rimane sino a tutto marzo. N el corso della battaglia del Piave provvede alla riorganizzazione dei reparti. più provati. Dal 25 luglio entra in linea nel settore Ampola - Ponale e, il 10 agosto, estende la fronte dal M. Listino al Garda. A fine ottobre, superato lo sbarramen-
to di Lardaro, sul fondo Val Chiese, si spinge fino a Tione, a M. Pari e a Riva del Garda. Il 4 novembre colonne celeri del corpo d'armata prendono parte all'azione su Mezzolombardo, mentre il grosso oltrepassa Tione. Per il comportamento nell'offensiva finale, il XXV Corpo viene citato sul bollettino cli guerra
n.
1272.
SECONDA MONDIALE
(1940 · 45)
1940: il 28 ottobre le unità del Corpo d'Armata <<Ciamuria ll varcano il confine, occupano Philiates, raggiungono la riva destra del fiume Kalamas impadronendosi poi delle difese esterne del campo fortificato e nodo stradale di Kalibaki. Fra il 4 e 5 novembre viene quindi raggiunta Igoumenitza ma, a metà del mese, in seguito alla controffensiva lanciata dai greci nel settore del XXVI Corpo d'Armata e a causa della caduta di Erseke, punto di sal<latura fra i settor i settentrionale e meridionale, anche le grandi unità operanti nell'Epiro sono costrette a ripiegare per evitare l'aggiramento da nord. Il 7 dicembre viene abban-
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donata Argirocastro, il 18 Porto Palermo e il 20 Himara. Accorciata la fronte di schieramento il XXV Corpo assume, a fine dicembre, il controllo del settore la cui marginale è imperniata sul massiccio del T omori e sulle posizioni di That e Progonat, linea dove vie.ne infine arginata la progressione avversaria.
r941: il 20 gennaio, effettuando insistenti attacchi nel settore della Vojussa, allo scopo cli alleggerire la pressione nemica sul fronte nord, le unità del corpo d'annata contribuiscono al fallimento dell'offensiva greca su :Berat; in febbraio ulteriori ritorni offensivi avversari sul Golico, sullo Scindeli e su Trebescìnes vengono neutralizzati; dal 9 al 16 marzo
violenti combattimenti si susseguono a sud di Tepeleni, ancora a Trebescines e sul Golico, nella zona dei Mali, a Chiaf, a M. Ormova, a Mezzorani e a Monastir, dove le posizioni vengono conquistate e perdute a più riprese. Riassunta l'iniziativa delle operazioni, il corpo d'annata occupa, il 14 aprile, le posizioni di Mczzorani, di Trebescincs e del Golico; il r5, le sue unità discendono in val Dcsnizza a Klisura e, il 19, si impadroniscono di Dervisciani, Poliocastro e Argirocastro. 1942 - 43: fino all'8 settembre 1943 le unità del corpo d'annata vengono impiegate in territorio albanese con compiti di difesa costiera e attività di controgucrriglia.
COMANDANTI
COMANDO
xxv
CoMANoo XXV CoRPO n' ARMATA (1940 - 41)
CORPO 1/ARMATA (1917- 18)
Gen. C.A. Carlo Rossi Gen. D. Alessandro Gloria (int.)
Tcn. Gen. Gaetano Giardino Ten. Gen. Edoardo Ravazza
CoMANDO XXV CORPO n'ARMATA (1941-43) CmfANDO CORPO n'ARMATA « CIAMURIA }> (1940) Gen. C.A. Carlo Rossi
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Gen. C.A. Giovanni Vecchi Gen. C.A. Uberto Mondino
COMANDO XXVI CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il Comando XXVI Corpo d'Armata si costituisce il 23 maggio 1916 a Castelfranco Veneto con la 4" e la 46" Divisione. Inquadra successivamente, per periodi più o meno lunghi, anche le Divisioni 4°, 8", 10", II", 12", 13", 21"', 22", 23", 24", 27", 29'., 30", 37", 43", 45", 47", 48", 50\ 54', 57"', 78" e la r" d 'Assalto. Si scioglie il ro gennaio 1920.
Nel marzo 1939 si forma il Corpo di Spedizione Oltre Mare Tirana (O.M.T.) con la Divisione « Murge >>, quattro reggimenti bersaglieri e un reggimento granatieri; il 15 aprile la grande unità assume il nominativo di Comando Corpo d'Armata d' Albania e riceve alle dipendenze le Divisioni « Julia », e< Lupi di Toscana », e< Venezia >> e, in seguito, anche la <e Centauro >> . Il 23 luglio 1939 diventa Comando Superiore Truppe Albania con rango di Comando designato d'Armata ed alle proprie dipendenze un Corpo d'Armata Albania. Il 1° dicembre 1939 tali comandi vengono riu-
niti in un unico Comando Superiore Truppe Albania ( XXVI Corpo d'Armata) che il 24 ottobre 194.0 si divide nuovamente in Comando Superiore Truppe Albania, che darà vita al Comando della 11" Armata, in XXVI Corpo d'Armata e Corpo d'Armata e< Ciamuria ». Il 4 maggio del 1941, per contingenti esigenze operative, gli viene attribuita la denominazione di Comando Corpo d'Armata Alpino (XXVI) e comprende le Divisioni « Tridentina » e « Pusteria >>. Si scioglie il 15 giugno 194r. Il r 0 agosto dello stesso anno, ereditando gli elementi del comando e le unità del disciolto XXV Corpo è rivitalizzato quale Comando XXVI Corpo d'Armata con le Divisioni e< Acqui », <e Modena » e <( Julia >> che nel marzo 1942 viene rimpatriata. Dall'estate 1943 inquadra la Divisione e< Modena >> e la r" Divisione Alpina tedesca. Nel settembre 1943 viene sciolto in conseguenza degli avvenimenti determinati dall' armistjzio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1916: durante l'offensiva austriaca nel Trentino (Strafexpedition) il XXVI Corpo d' Armata non viene impiegato; i suoi reparti sono peraltro dati in rinforzo ad altre grandi unità. Il 12 agosto entra in linea nella zona di Gorizia, dove viene subito impegnato in duri combattimenti sul San Marco. Prende parte quindi all'intero ciclo offensivo autunnale, articolato nella settima, ottava e nona battaglia dell'Isonzo. r 9 I 7: il 14 aprile il XXVI Corpo viene schierato sull'Altopiano di Asiago dove, nel giugno, partecipa alla battaglia dell 'Ortigara impegnando il nemico sul M. Rasta. A fine
ottobre, costretto alla difensiva, resiste tenacemente, ma il 9 novembre deve arretrare per mantenere il contatto con le grandi unità laterali. 1918: in gennaio concorre all'azione condotta dal XXII Corpo per la riconquista di M. Val Bella e il 29 marzo passa in retrovia. Durante la battaglia del Piave, le sue divisioni sono assegnate ad altri corpi d'armata. Il 15 luglio prende posizione sul basso Piave fra Zenson, San Donà, Musile e Cortellazzo. Iniziata la battaglia di Vittorio Veneto, le sue unità, dopo aspri combattimenti, forzano il Piave e il 30 ottobre costituiscono una robusta testa di ponte a Revendoli. La sera del 31 rag-
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giungono il Livenza e, nel tardo pomeriggio del 3 novembre, il Tagliamento. L'armistizio del 4 trova le avanguardie del XXVI Corpo nei pressi di Cervignano. Il giorno 8 muove verso la linea d'armistizio da Nauporto a Volosca; il 17 le truppe entrano in Fiume, già liberata dalla stessa popolazione insorta il I'' novembre. 1919: il corpo d'armata presidia la zona d'armistizio dislocando le unità dipendenti nei dintorni di Fiume, ma non riesce a impedire il 9 settembre 1919 l'entrata nella città delle truppe agli ordini di D'Annunzio. ALBANIA
(1939)
Il 7 aprile le unità ciel Corpo di Spedizione Oltre Mare Tirana, ripartite in quattro colonne, sbarcano in Albania a S. Giovanni di Meclua, Durazzo, Valona e Santi Quaranta. Superate le deboli resistenze, dilagano verso l'interno del paese e, nella stessa giornata, occupano Scutari, Elbasan, Fieri, Delvino e T irana. Due giorni dopo l'occupazione viene estesa fino ad Argirocastro, a suc.1, e il 10 fino a Korcia, a nord - est. Il 15 aprile l' intero territorio albanese è presidiato dal Corpo di Spedizione. SECONDA
MONDIALE ( 1940 - 45)
1940: il XXVI Corpo d'Armata, all'inizio delle ostilità contro la Grecia, si schiera nel settore compreso fra il Lago di Prespa e il M. Gobellit, sulle pendici nord dello Smolika. Fino al 30 ottobre le sue unità impegnano l'avversario con azioni dimostrative allo scopo di
impedirgli travasi di forze verso il fronte epirota dove è in corso l'offensiva principale italiana. Il 1° novembre i greci assumono l'iniziativa e attaccano con particolare decisione in direzione del fiume Devoli occupando .i centri abitati di confine Vambeli, Verniku e Bilishiti ed acquisendo, il 5, le alture a nord di Devoli. Dopo sanguinose lotte il corpo d'armata si ritira lungo il massiccio del Morova e si attesta sulle colline antistanti la piana di Korcia; caduta Erseke il 17 novembre, ripiega ancora fin sulla linea Lago d i Ocrida - Tepeleni, dove alfine il nemico viene fermato. In dicembre, il corpo d'armata controlla la zona interfluviale fra il Devoli e il Tomorizza, sull'allineamento M. Pupatit - Crinale del Tomon . I 941: in gennaio reiterati attacchi greci nella zona di Tepeleni sono tutti respinti. Il 9 marzo un tentativo offensivo italiano nella zona di Devoli non consegue effetti apprezzabili per le caratteristiche di dominio e la forza intrinseca delle posizioni avversarie. L'ultimo attacco nemico, registrato il 3 aprile nella zona di Guri i Topit, viene decisamente neutralizzato. Il 10 aprile con la ripresa dell'offensiva generale, le u nità del corpo d'annata dilagano nel Korciano riguadagnando il 23 la fascia del confine greco - albanese.
1942 - 43: fino all'8 settembre 1943, le unità del XXVI Corpo sono impegnate nell'Epiro e nelle isole greche dello Jonio in attività di difesa costiera e controguerriglia.
COMANDANTI COMANDO XXVI CORPO n' ARMATA (1916- 20)
Ten. Gen. Luca Montuori Tcn. Ten. Ten. Ten. Ten . Ten.
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
Alberto Cavaciocchi Clemente Lequio Augusto Fabbri Vittorio Alfieri Asclepia Gandolfo Giovanni Cattaneo
CORPO
DI
SPEDIZIONE
OLTRE
ìv1.,\RE
TIRANA
(1939) Gen. C.A. Alfredo Guzzoni COMANDO CORPO
n'ARMATA 1/ALBANJA (1939)
Geh. C.A. Alfredo Guzzoni Gen. C.A. Matteo Roux
Co.MANDO SUPERIORE TRUPPE ALBANIA (1939) Gen. C.A. Alfredo Guzzoni
Co.MANDO CoRPO n 'ARMATA ALPINO (XXVI) (1941) Gen. C.A. Gabriele Nasci Gen. D. Ugo Santovito (int.)
Co.MANDO SUPERIORE TRUPPE ALBANIA (XXVI) ( 1939-40) Gcn. C.A. Alfredo Guzzoni Gen. C.A. Carlo Geloso Gen. C.A. Sebastiano Visconti Prasca
COMANDO XXVI CoRPo n'ARMATA (1941-43) Gen. D. Alessandro Gloria (int.) Gen. C.A. Guido Della Bona
COMANDO XXVI CORPO D'ARMATA (1940-41) Gen. C.A. Gabriele Nasci
SEDI 1939 - 40 Tirana
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COMANDO XXVII CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito il 20 luglio 1917, il Comando XXVII Corpo d'Armata inquadra la 19", la 22" e la 65" Divisione. Nel corso del conflitto altre grandi unità si alternano nel suo ambito:
tra esse, la 1", 2", r2", 13", 15', 47", 50", 51", 59", 64", 66", 67"" e 80" Divisione, la Divisione Bersaglieri, la 1" e la 2 a Divisione d'Assalto. Si scioglie il 28 giugno 1919.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1917: il Comando XXVII Corpo, pos.to alle dipendenze della 2" Armata, assume il controllo del tratto di fronte compreso tra Doljc e Ronzina. Nell'undicesima battaglia dell'Isonzo conduce un vittorioso attacco contro la testa di ponte di Tolmino e, nello sfruttamento del successo, ottiene favorevoli risultati sulla sponda sinistra del fiume, in corrispondenza della linea Mesniak - Testen - Koprivisce. Il 24 ottobre s'inizia la violenta offensiva austro - tedesca, in concomitanza con analoga azione sul fronte del IV C.A., che, nonostante la tenace resistenza, sfonda il fronte del corpo d'armata a Volzana travolgendo la 19" Divisione e dilagando fulmineamente lungo la valle dell'Isonzo raggiunge Caporetto e detennina la ritirata generale della 2"' Armata. Le unità superstiti tentano di resistere sulla dorsale del Kolovrat e poi sul Torre ma sono costrette a ritirarsi fino al Piave. 1n riordinamento dal IO al 22 novembre, la grande unità ritorna in linea e viene schierata sul Grappa dove, ancora una volta, deve
subire l'iniziativa avversaria che, malgrado aspri tentativi d i contenimento, la obbliga ad abbandonare il M. Pertica, il Col della Berretta e la vetta dell'Asolone. Il 26 dicembre passa in riserva nella zona di Bassano.
1918: il 27 gennaio il XXVII Corpo si trasferisce nella regione di Carmignano Brenta e, dopo due mesi, prende posizione sul Montello. In giugno, nel corso della battaglia ciel Piave, tiene saldamente le difese e, con le artiglierie e le truppe della 51" Divisione e del XXVII Battaglione d'Assalto, fornisce valido concorso all'ala destra dell'8" Armata. Il 24 ottobre, iniziata l'offensiva finale, la grande unità supera il Piave e Pederobba e il 3r, dopo aspri combattimenti, sfocia nella conca bellunese; nei primi giorni di novembre imbocca la Val Cordevole ed insegue il nemico, ormai in rotta, fino a Cencenighe. Per il comportamento delle sue unità durante queste ultime azioni il corpo d'armata viene citato sul bollettino di guerra n. 1270. Ultimato il conflitto, il XXVII Corpo viene dislocato nel modenese, tra Carpi e Mirandola.
COMANDANTI Ten. Gen. Augusto Vanzo Ten. Gen. Pietro Badoglio
Ten. Gen. Antonino Di Giorgio
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COMANDO XXVIII CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costituisce a Cividale del Friuli il 24 agosto 1917 con le Divisioni 23•, 25", 30"' e 67". Successivamente, altre grandi unità si avvicendano alle sue dipendenze: le Divisioni 3", t,
8"', 13", 22", 31", 44", 45', 47", 53"' 56", 62\ 68", Bersaglieri e 1" d'Assalto. Si scioglie il IO gennaio del r920 in zona d'armistizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1917: tenuto inizialmente in riserva d'armata, il 24 ottobre il XXVIII Corpo viene a trovarsi coinvolto nella violenta offensiva austro - tedesca ed è costretto a ripiegare prima sulla destra del Tagliamento e poi sul Piave. A causa delle perdite subite è quindi avviato per riordinamento nella zona di Padova da dove il 25 dicembre ritorna in linea quale grande unità in riserva della 3" Annata, con dislocazione ad est di Mestre. 1918: il 1 ° febbraio il corpo d'armata si schiera sul basso Piave, fra Salgareda e S. Do-
nà. Nel giugno prende parte alla battaglia del solstizio mantenendo saldamente le posizioni presidiate e respingendo tutti i tentativi di attacco portati dal nemico nel tratto Ponte Piave - Noventa. Nel corso della battaglia di Vittorio Veneto, superate le forti resistenze avversarie e forzato il Piave, il 3 novembre raggiunge il Tagliamento. Il giorno appresso, una sua colonna spinta in avanguardia sostiene un violento scontro con le retroguardie nemiche a Paradiso, sul fiume Stella, concludendo l'attività operativa del XXVIII Corpo.
COMANDANTI Magg. Gen. Alberico Albricci Ten. Gen. Alessandro Saporiti Ten. Gen. Giovanni Croce Ten. Gen. Alberico Albricci
Ten. Gen. Giovanni Ghersi Ten. Gen. Giuseppe Vaccari Ten. Gen. Giacinto Ferrero
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COMANDO XXIX CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE 11 Comando XXIX Corpo d'Armata viene costituito 1'8 dicembre J916 in Val Lagarina con la 37" Divisione e reparti vari schierati nel Settore Zugna; successivamente, si alternano alle sue dipendenze anche le Divisioni 26",
27", 32°, 34", 54\ 59" e la Divisione cecoslovacca. Ultimate le operazioni di guerra si trasferisce dapprima nella zona di T rento - Bolzano e poi a Trieste, dove si scioglie il 5 gennaio 1919.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1916: in dicembre il Comando XXIX Corpo d'Armata assume il controllo delle truppe schierate dal Lago di Garda alla Vallarsa. 1917: durante tutto l'anno nessun avvenimento di rilievo si verifica sulla fronte della grande unità che svolge attività di sorveglianza e di disturbo. 1918: nel giugno, in concomitanza con l'offensiva austriaca sul Piave, il XXIX Corpo è costretto, malgrado tenace resistenza, a cedere la posizione del Dosso Alto di Zurez che riconquista però in agosto, a seguito di un riuscito
contrattacco. Durante la battaglia di Vittorio Veneto, entra in azione il 2 novembre e, dopo una rapida avanzata, il 3 occupa Trento e si spinge oltre. All'atto dell'armistizio risulta attestato sulla linea Monticello - Rovere della Luna - Salorno - Cembra. Per il comportamento tenuto viene citato sui bollettini di guerra n. 1268 e 1270. Dopo l'armistizio si trasferisce nell'alto Trentino e nel Bolzanino provvedendo alla vigilanza della linea di comunicazione Trento - Bolzano. Successivamente il corpo d'annata viene destinato a Trieste ove rimane sino allo scioglimento.
COMANDANTI Ten. Gen. Armano Ricci Armani
Ten. Gen. Vittorio De Albertis
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COMANDO XXX CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costituisce a Mortegliano quale Comando Corpo d' Armata « A >> il 20 luglio 1917 con le Divisioni 20", 68" e 69"; il 5 ottobre successivo assume l'ordinativo di Comando XXX Corpo d'Annata. N el corso del conflitto inquadra altresì, in tempi diversi e per periodi più o meno lunghi, aiiche le Divisioni 2", 4",
r}", 15", 16°, 18", 21", 27", 31", 33", 44", 47", 50"', 58", 59", 63". Si scioglie il 26 dicembre 1918. Ricostituito in Padova il r5 novembre 1940 per trasformazione del Comando Corpo d' Armata Celere come Comando Corpo d'Armata Speciale, viene destinato in Albania dove il 21 dicembre prende il comando delle Divisioni di Fanteria « Siena>> e « Acqui» e della Divisione Motorizzata « Trieste ». Transitano temporaneamente nel corpo d ' armata anche le Divisioni «Cuneo», « Ferrara», << Centauro>>, « Brennero» e « Lupi di Toscana ». Il 30 giugno 1941 il Comando Corpo d'Armata Speciale è nuovamente nel Veneto e inquadra le Divisioni Corazzate « Centauro » e « Littorio >> e la Divisione Motorizzata « Pia-
ve». Il 20 agosto 1941 si trasforma in Comando XXX Corpo d' Armata e, sotto la stessa data, cede le proprie unità al Corpo d'Armata Celere. Il ro giugno 1942 viene sciolto e ricostituito per trasformazione del Comando del Vll Corpo d'Armata. Il 26 dicembre r942 è inviato in Tunisia al comando della L Brigata Speciale e di altre unità italiane e germaniche già in posto. Il 14 marzo 1943 incorpora anche la Divisione « Superga ». Viene sciolto 1'8 maggio 1942 e il personale rientra in Italia. Il 15 luglio 1943 il XXX Corpo d'Armata si ricostituisce a Sassari per trasfor mazione del Comando Tattico Nord Sardegna. Da esso dipendono le Divisioni << Bari », « Calabria», la .IV Brigata Costiera, il raggruppamento motocorazzato comandato dal generale Scalabrino (Cdo 32° rgt. cr., quattro btg. cr., un btg. f. , due btg. motomitraglieri, tre gr. a.), il 43° rgpt. a. C.A. e unità varie. Dopo la conclusione dell'armistizio dell'8 settembre, viene sciolto il 25 ottobre 1943.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1917-" il 20 luglio, costituisce grande unità di riserva a tergo del fronte. Il 24 ottobre, nel corso dell'offensiva austro - tedesca (dodicesima battaglia dell'Isonzo), il corpo d'armata cede le proprie unità mentre il comando, il 25 ottobre, assume a Tricesimo la responsabilità dell'ala sinistra della 2" Armata in Val Natisone. A fine anno è stanziato in retrovia per riordinamento. 1918: il 20 gennaio si schiera sul Grappa e il 14 aprile entra in linea tra Osteria di Mon-
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fenera, Croce dei Lebi e Malga Valpore. Il 30 maggio passa in riserva presso Montebelluna. Nel cotso della battaglia del Piave ritorna sul Grappa, ma nel luglio cambia settore schierandosi a difesa del saliente M. Solarolo - Porte di Sai ton - M. Pallone. Il 6 ottobre è nuovamente sul fronte del Grappa e vi rimane fino all'inizio della battaglia di Vittorio Veneto durante la quale concorre allo sfruttamento del successo. La proclamazione dell'armistizio il 4 novembre 1918 lo coglie sull'arroccamento Feltre Arten.
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Per il suo comportamento viene citato sul bollettino di guerra n. r270. SECON DA MON OIALE
(1940 - 45)
1940: il 2 r dicembre, come Corpo d'Armata Speciale, assume il comando del settore costiero sul fron te dell' n ~ Armata, al confine greco - al banese. ln quel periodo le unità dipenden ti erano sottoposte a forte pressione da parte dei greci che avanzavano cercando insistentemente uno sbocco su Valona. L'offensiva nemica , dopo tenace contrasto, viene alfine arrestata sulle posizioni di Valle Shushitza, Krionero e Passo Logorà. Dal 24 a .fine mese J'attivit?1 operativa del corpo d 'armata è limitata a m odeste azioni locali per la rettifica ed il consolidamento del fron te. 1941 : a fine gen naio, dopo scon tri di moderata entità ad esiti alterni, il tratto di fronte assegnato al corpa d'armata viene stabilizzato sull'allineamento Cundrevizza - Bolena - V ranista - Qafa- Vunoj - Himara. Il 14 aprile il corpo d'armata passa all'attacco in tutto il settore e, superate le resistenze avversarie in Valle Smoktina , a Bolena, in zona Vranish ta e sulla dorsale di M. Messimerit, raggiunge Philiates e Konispoli il 17 aprile ; il 20 occupa Santi Quaranta e Delvina e il 23 si attesta sul fiume Kalamas, in territorio greco, dove avviene il congiungimento con le truppe tedesche provenienti dalla Macedonia. Dopo l'armistiz-io con la Grecia, vi rimane quale unità di occupazione fino a giugno. Il XXX Corpo d'Armata dal 1" ottobre è trasferito in Ca mpania ove assume il con trollo della Divisione e< Superga » e sovraintende all a difesa del porto di Napoli e dei settori costieri di Villa Litcrno, Salerno, Battipaglia e Sapri. 1942: continua nell'attività di difesa costiera della Campania .fino al Natale. Il 26 dicem bre è trasferito in T unisia dove assume giurisdizione sulle truppe sch ierate nel
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settore costiero Susa - Sfax, alle dipendenze della 5" Arm ata corazzata tedesca. 1 94 3: nel periodo gennaio - febbraio, locali azioni offensive italo - tedesche consentono la traslazione in avanti del fron te con qualche acquisizione territoriale, specie in corrispondenza del nodo stradale di Fonndouk cl Okbi, delle posizioni di Djebel Hallou f e Djebel el Haifa e de1Je zone di Ousseltia e Hadieb el Aioun . Il mese di marzo, il XXX Corpo d'Armata è costretto alla dife nsiva, per il costante e m assiccio incremento della potenza operativa delle contrapposte unità franco - statunitensi. L'8 aprile, malgrado una tenace resistenza, formazioni corazzate alleate rompono il fronte nel tratto El Berk a - Okbi e minacciano di tagliar fuori l'ala sinistra del corpo d'armata. L a grande unità abbandona quindi il settore Susa - Sfax e si schiera sull 'attestamento difensivo arretrato Dj Mansour - Djebibina il quale, incernierato su Dj Sador, consente di fronteggiare le provenienze sia da sud e sia da ovest. Il 27 aprile, un nuovo sfondamento operato dal nemico nell'area di sutura con le unità tedesche obbliga le unità del corpo d'arm ata ad arretrare ulteriormente la difesa sulla linea Pont du Fahs - Saouat - Enfidaville. Dopo una breve pausa, l'offensiva avversaria riprende con rinnovata energia ai prim i di maggio. Il 7, per un cedimen to tedesco verifica tosi più a nord il giorno precedente, le unità del corpo d'armata ripiegano sulla fascia Zaghou Sauat. In seguito allo scioglimento del comando, avvenuto 1'8 m aggio, le unità del XXX passano alle dipendenze della 5~ Armata Corazzata tedesca. Impiegato dal 15 luglio nella difesa della parte centro - settentrionale della Sardegna, dopo l'armistizio dell'8 settembre partecipa validamente alJe operazioni dirette ad imporre il reimbarco alle uni tà tedesche stanziate nel}'~sola, impedendo eventuali tentativi di distruzione.
COMANDANTI COMANDO CORPO D'ARMATA ((A))
(1917)
CoMANDO
Ten. Gen. Ettore Negri di Lamporo Co.MANDO
XXX
CORPO n'ARMATA
Gen. Gen. Gen. Gen.
(1917-18)
Ten. Gcn. Ettore Negri di Lamporo Ten. Gen. Donato Etna Ten. Gcn. Umberto Montanari
XXX
CoRPO o' ARMATA
C.A. Francesco Zingales D. Renato Coturri (int.) D. Umberto Mondino C.A. Vittorio Sogno
CoMANDO
XXX
CoRPO o'ARMATA
Gen. D. Giacomo Castagna CoMANoo CoRPO n' ARMATA SPECIALE ( 1940
- 41)
Gen. D. Giovanni Messe Gen. D. Ercole Roncaglia (int.) Gen. C.A. Francesco Zingales
SEDI
1940 Padova
(1941 - 43)
(1943)
COMANDO XXXI CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Il Comando XXXI Corpo d'Armata si costituisce a Catanzaro il 15 novembre 1941 con la Divisione << Pistoia )J , i reparti della XI Brigata Costiera e i comandi territoriali dislocati in Calabria. Ceduta successivamente la « Pistoia )) , assume alle dipendenze la 2II e la 212" Divisione Costiera e, il 2 gennaio 1943, g li viene assegnata la Divisione « Mantova >> 3
quale unità di manovra. Inguadra temporaneamente, nei primi mesi del 1943 anche la 214'' e la 227" Divisione Costiera e, nell'agosto successivo, la 213" ripiegata dalla Sicilia. Nel marzo 1944 perde le Divisioni « Mantova » e 2r2"; poi, nel giugno, la 211". Il 15 luglio 1944 il XXXI Corpo si scioglie dando vita al Comando Militare della Calabria.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE
(1940- 45)
1941 - 42: dal 15 novembre 1941 organizza la difesa costiera della Calabria, nel settore jonico, dal torrente San Nicola al Rione Ragali, e, nel settore tirrenico, da Foce di Castrocucco a Vallone Condoleo. 1943: continua ancora nell'attività di difesa delle coste della Calabria fino al mese di agosto. Il 3 settembre le truppe anglo - americane, con forze nettamente superiori, creano una te-
sta di ponte tra Archi e Catona, nell'estremo sud calabro; le unità del XXXI Corpo si attestano in un primo tempo sulla linea Sinopoli Bovalino, poi, dopo un irrigidimento difensivo operato fra N icotera, Cinquefrondi e Gioiosa Jonica, il 7 settembre si portano fra Vibo Valentia e Badolato. Cessate le operazioni e superate dall' avanzata degli anglo - americani, le unità del corpo d'armata vengono destinate ad attività di controllo delle coste, dei porti e degli aeroporti della Calabria.
COMANDANTI Gen. C.A. Mario Priore Gen. C.A. Francesco Zingales Gen. D. Felice Gonnella (int.)
Gen. D. Taddeo Orlando Gen. C.A. Camillo Mercalli Gen. D. Emilio Coronati
SEDI 194 1 1 943
Catanzaro
43 Catanzaro Soveria Mannelli
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COMANDO XXXV CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituito a Cremona il 1° giugno 1939 come Comando Corpo d'Armata Autotrasporta6ile, riceve alle dipendenze le Divisioni di fanteria autotrasportabili « Pasubio >> e « Piave)) e, nel luglio del 1940, anche la « Torino )>. Il 6 aprile del 1941 inquadra le Divisioni « Pasubio )>, « Torino)> e corazzata « Littorio».
Il 10 luglio dello stesso 1941, per esigenze operative, prende nome di Corpo di Spedizione Itali'ano in Russia ( CSIR ) che un anno dopo, il 9 luglio 1942, muta in quello di Co-
mando XXXV Corpo d'Armata (CSJR). L'8 settembre 1943, a seguito degli eventi determinati dall 'armistizio, viene sciolto in Bolzano.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE
(1940- 45)
1940: il Corpo d'Armata Autotrasportabile è tenuto in riserva nelle zone di Verona, Padova, Reggio Emi.lia e Cremona.
1941: il 6 aprile, all'inizio delle ostilità con la Jugoslavia, le sue unità sono schierate alla fronte giulia fra Villa Opicina e San Pietro del Carso, in riserva della 2" Armata. Il ro aprile passa all'attacco, elimina la resistenza delle unità di copertura avversarie ed entra in territorio jugoslavo attraverso il varco di Planina. Superate Sussak e Karlovac, il 12 occupa Segna, Otocac, Gospic e il 14 anche Gracac; il 15 aprile raggiunge Sebenico e Spalato, il 16 Mostar e Vergoraz e il 17 Ragusa e Trebinje. Qui le sue unità si congiungono con le truppe del XVII Corpo provenienti dall'Albania. Ai primi di maggio rientra in patria e si disloca a Cremona. Quale Corpo di Spedizione Italiano in Russia inquadra le Divisioni « Pasubio », « Torino » e 3" Celere « Principe Amedeo Duca d'Aosta » e compie il trasferimento verso la zona di radunata in Romania dal IO luglio al 5 agosto. Il 6 agosto è destinato, quale unità di riserva, alla II" Armata tedesca schierata sul Dnjestr. Rotto il fronte, le unità del corpo d'armata con una veloce manovra in direzione sud - est si portano dal 10 al 12 agosto a Moldawka; proseguendo nell'azione si attestano
entro il 6 settembre sul Dnjepr a Kolusbin e Dnjepropetrowsk. Il 18 settembre il CSIR attacca le posizioni russe lungo il fiume Ore] e dopo una lotta accanita che si protrae fìno al 30 settembre occupa Petrikowka. Il 20 ottobre viene raggiunta Stalino, contesa per oltre due giorni alle unità nemiche. Il 1° e il 2 novembre cadono Gorlowka e Rikowo e il 12, dopo sei giorni di aspri combattimenti, Nikitowka. L'azione offensiva continua ancora fìno al 14 dicembre pur incontrando sempre più decisa resistenza da parte dell'avversario. Il giorno di Natale le truppe sferrano una controffensiva su tutta la fronte , ma la pronta reazione delle unità del CSIR ne determi.na il fallimento.
1942: una nuova battaglia difensiva viene sostenuta nei giorni dal 18 al 25 gennaio. Nella seconda quindicina di maggio un attacco nella zona di Izyum termina con il completo successo. Divenuto XXXV Corpo d'Armata (CSIR) ed inquadrato nell'8a Armata, partecipa dal 9 all'u luglio all'azione offensiva nella zona di N ikitino e il 18 occupa Kransij Lutsch . Il 25 da Voroschilovgrad alcune unità del corpo attraversano il Donez e raggiungono Millerowo, mentre gli altri. reparti si attestano sul Don alla confluenza con il fiume Choper. Dal 30 luglio al 13 agosto sostiene violenti com-
battimenti sulle rive del Don, in particolare presso la munita testa di ponte di Serafimovic dove le truppe sovietiche maggiormente si accaniscono nella resistenza. Il 20 agosto, nell'intento di alleggerire la pressione su Stalingrado, i russi danno inizio alla prima offensiva del Don che coinvolge anche unità del corpo d'annata. Dopo iniziali successi avversari, la linea difensiva si stabilizza a sud del corso del Don, tra Nish Kriwakoi - Kotowshis. In dicembre, superata una stasi di circa pue mesi, preponderanti forze sovietiche attaccano con estrema violenza su tutto il fronte del Don, specie fra Ogole--wke e Abrossimo1vvo. Per cin-
que giorni le unità del XXXV Corpo resistono senza cedere terreno, ma il 16 i russi rompono l'ala sinistra dello schieramento della grande unità minacciando di aggirarne l'intera fronte. Dal 18 dicembre ha quindi inizio il ripiegamento che, reso particolarmente gravoso a causa di condizioni climatiche proibitive, porta i resti del corpo d'annata il 22 a Kijewskoje, il 29 a Nikolajeff e il 31 a Forschtadt, sul Donez. l 94J: a fine marzo il comando del corpo d'annata rientra in Patria e viene dislocato nella zona di Bolzano.
COMANDANTI COMANDO
Coru>o n' ARMATA
AuTOTRASPORTABILE
COMANDO
(1939-41)
Gen. C.A. Giovanni Messe Gen. C.A. Francesco Zingales (dal vembre 1942) Gen. C.A. Arturo Taranto Gen. C.A. Alessandro Gloria
Gen. D. Remo Gambelli Gen. D. Silvio Bonini (int.) Gen. D. Francesco Zingalcs SrEnrz10NE Russu (CSIR) (1941 · 42)
CoMANno CoRPO
01
XXXV Coru>o n' ARMATA ( 1942 · 43)
ITALIANO
IN
Gen. D. Francesco Zingales Gen. D. Giovanni Messe (dal 17 luglio 1941)
SEDI 1943 Bolzano
1939 · 40 Cremona 1940 Milano
- 79 -
13.
1"
no-
COMANDO LI CORPO D'ARMATA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il Comando LI Corpo d'Armata si costituisce a Brindisi, per trasformazione del Comando operativo del IX Corpo d'Armata, il 15 settembre 1943 con le Divisioni «Piceno)>, <<Legnano», 209a e 210" Costiera. Il 28 settembre r943 forma il I Raggruppamento Mo-
torizzato e nei primi mesi del 1944 riceve alle dipendenze le Divisioni « Mantova >i e cc Nembo ii. Il 10 giugno del 1944 il LI Corpo cede le unità dipendenti al IX Corpo d'Armata e si scioglie.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE (1940- 45)
1943 -44-" dal 15 settembre del 1943 al giorno del suo scioglimento ha compiti di difesa
costiera e delle opere aeroportuali stanziate nel territorio meridionale delle Puglie, nonché nelle Piazze Marittime di Taranto e di Brindisi.
COMANDANTI Gen. C.A. Giuseppe De Stefanis
Gen. D. Giambattista Guccione (int.)
/
SED I 1943 - 44
Brindisi
-- 80 -
COMANDO CORPO D'ARMATA SPECIALE (Di Giorgio)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
li Corpo d'Armata Speciale (Di Giorgio) viene costituito in zona d'operazioni con la 20" e 33" Divisione il 26 ottobre 1917, durante il ripiegamento dall'Isonzo al Tagliamento. Il
novembre riceve anche la 16" Divisione. Formata per particolari esigenze d'impiego, la grande unità ha vita breve e viene sciolta l' r r novembre 1917. 2
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1917: il 26 ottobre, nel corso del np1egamento dalla fronte giulia, il Corpo d'Armata Speciale ha il compito di garantire il possesso dei ponti sul Tagliamento da Pinzano a Trasaghis ed impedire incidenze nemiche dagli assi di comunicazione con le Alpi Carniche. Radunate le unità assegnategli, il 29 assume la difesa del settore compreso fra M. Covria e Spilimbergo. Investito dall'avversario, ne contiene validamente la forte pressione fino al 2 novembre, consentendo il deflusso delle truppe in ritirata. Nella notte sul 3, dopo una massiccia azione di artiglieria, il nemico forza il Taglia-
mento a Comino; il corpo d'armata è costretto a ripiegare sotto la protezione delle sue unità che riescono ancora a dare una battuta d'arresto ai reparti austro - tedeschi sulla linea Valeriano - Madonna del Zucco - Paludea. Nella giornata del 4 combatte tenacemente per mantenere gli sbocchi del Cosa e del Meduna, ma deve desistere da ogni difesa perché il nemico con l'acquisizione di Paludea, ne minaccia il tergo. Tuttavia, nel prosieguo della sua manovra ritardatrice, il corpo d'armata impegna l'avversario in ulteriori logoranti combattimenti anche il giorno 5, in prossimità del Livenza; tiene poi testa al nemico .fino al 9 allorché, dopo essersi abilmente disimpegnato, riesce a passare sulla sponda destra del Piave.
COMANDANTI Tcn. Gen. Antonino Di Giorgio
-
8r -
COMANDO CORPO D'ARMATA ALPINO
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il Cornando Corpo d'Armata Alpino si costituisce in Trento il 1° settembre 1939 con le Divisioni Alpine « Tridentina», « Pusteria » e « Cuneense )) ; per un breve periodo inquadra anche la Divisione Alpina « Taurincnse )), Si scioglie il 31 ottobre 1940. Durante il conflitto italo - greco, il nominativo di Alpino viene temporaneamente attrilrnito, dal 4 maggio al 15 giugno 1941, al XXVI Corpo d'Armata che assume la de-
nommaz10ne di Corpo d'Armata Alpino (XXV I) : le sue vicende organico - operative relative al periodo sono più propriamente esaminate nella scheda relativa a tale grande unità. Il 20 marzo 1942 si ricostituisce a Trento assumendo alle dipendenze le Divisioni Alpine « Tridentina >l, « Ju]ia » e <( Cuneense)). Il 1" marzo 1943 al ritorno dalla Russia si scioglie dando vita al XXIV Corpo d 'Armata.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: il Corpo d'Armata Alpino dislocato con le Divisioni «Tridentina)) e « Taurinense ll, il 4° Gruppo Alpini «Valle» e il Raggruppamento « Levanna )> nell'alto Piemonte già prima dell'apertura delle ostilità, il ro giugno è schierato a difesa del Settore Baltea Orco - Stura. Il 21 giugno le sue unità assumono l'iniziativa e nei giorni 22, 23 e 24, nonostante la tenace resistenza nemica, riescono a superare le difese avanzate e a raggiungere, prima della proclamazione dell'armistizio, l'Isère, a sud del settore, Bourg Saint Maurice, al centro e Col des Fours, a nord. Il 29 luglio il corpo d'armata si trasferisce nel Veneto al confine c_o n la Jugoslavia, dove rimane fino al 31 ottobre. 1942: assegnata allo scacchiere russo e giuntavi nella seconda decade di luglio, la grande unità alpina viene dislocata nella regione di Izyum. Nei primi giorni di agosto è avviata in linea, dapprima verso il Caucaso e successivamente, per sopraggiunte nuove esigenze, nella zona di Millerowo e Starobelsk, sul Don, dove viene tenuta in seconda schiera. Nel settembre alle unità del corpo d'armata viene affidato il controllo del settore compreso fra
Babka - Pawlowsk - Nowo Kalitwa, costituente l'ala sinistra dello schieramento dell'8" Armata italiana. Il periodo ottobre - novembre è caratterizzato unicamente da attività ricognitiva e da combattimenti locali. Nel corso della seconda offensiva russa sul Don, iniziata l'n dicembre, il settore del corpo d'armata è interessato a più riprese a violenti attacchi nemici che vengono decisamente respinti.
1943: nei primi giorni dell'anno la spinta offensiva del nemico si inasprisce, specie in corrispondenza delle ali estreme della grande unità. La mattina del 14 gennaio poderose formazioni corazzate sovietiche attaccano con estrema decisione. Il Corpo d'Armata Alpino resiste su _tutta la fronte, ma un cedimento delle unità contermini sulla sua destra consente al nemico di aprirsi un varco e di guadagnarne le spalle dello schieramento, minacciando la sede del comando a Rossos.ch. N ei giorni 15 e :i:6 gennaio, in corrispondenza del proprio settore meridionale, il corpo d'armata impegna violenti combattimenti tesi ad evitare l'aggiramento; la notte sul 17 il nemico ne investe l'intera fronte, ma in nessun punto riesce a progredire, malgrado la notevole superiorità dei mezzi impiegati. Nel pomeriggio del 17,
allorché le unità nemiche riescono a rompere il fronte anche sulla sinistra viene ordinato il ripiegamento delle truppe alpine. Sganciatesi dal contatto sul Don, le unità del corpo d'armata, dopo sporadiche azioni di retroguardia, iniziano un faticoso ripiegamento attraverso la steppa nell'inclemenza del rigido inverno russo. Muovono dapprima su larga fronte verso la ferrovia Rossosch - Jcwdakowo ma, successivamente, debbono procedere con movimenti convergenti intesi a costituire colonne di grandi unità in grado di darsi reciproco appoggio per l'azione di rottura del
fron te di accerchiamento che nel frattempo i russi erano riusciti a realizzare. Il 19 e 20 gennaio hanno luogo a Postojalyi e a Skororyo, violenti combattimenti, per aprire un varco in un primo sbarramento nemico e proseguire quindi verso ovest. Altri combattimenti vengono sostenuti il 21, contro un secondo sbarramento fortemente presidiato a Novo Charkovvka e a Warwarowka; il 23 a N ikolajewka e il 25, 26 e 27 a N ikitowka dove sono impegnate le ultime risorse per rompere finalmente l'accerchiamento. Il 30 gennaio i resti delle unità alpine si raccolgono a Schebekino.
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Generale cli Brigata Giulio Martinat : Russia, 26 gennaio 1943
Cap_itano Luciano Capitò : Russia, 15 - 26 gennaio 1943
COMANDANTI CoMANOO CORPO u'ARMATA A LP INO
(1939- 40)
COMANDO
CoRPO
n ' ARMAT A ALP INO
(XXVI)
(1941) Gen. Gen. Gen. Gen.
C.A. Luigi Negri D. Ugo Santovito C.A. Carlo Rossi C.A. Gabriele Nasci
Gcn. C.A. Gabriele Nasci Gen. D. Ugo Santovito (int.) COMANDO CORPO n'ARMATA ALPINO
Gen. C.A. Gabriele Nasci
SEDI 1939 - 40 Trento
1942 Trento
(1942- 43)
COMANDO CORPO DI CAVALLERIA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE In sostituzione dell'Ispettorato dell'Arma di Cavalleria, il 14 maggio 1915 viene costituito in Milano il Comando Corpo di Cavalleria che assume alle proprie dipendenze le quattro Divisioni dell'Arma: la r" ( « Friuli )) ), la 2" ( « Veneto )) ), la 3" ( « Lombardia n) e la 4" ( « Piemonte )) ). Il 3 novembre 1915 diventa Comando Generale dell'Arma di Cavalleria conservando però le stesse attribuzioni. Nel corso del conflitto, lo scarso impiego delle unità secondo le specifiche caratteristiche dell'Arma, dovuto alle par-
ticolari esigenze richieste dalla guerra di posizione, fa registrare temporanee variazioni organiche e l'appiedamento, per periodi più o meno lunghi, di alcune unità; tali provvedimen ti determinano l'impiego frazionato di esse anche nell'ambito di altre armi dell'Esercito. Il 27 ottobre 1918 il Comando Generale diventa nuovamente Comando Corpo di Cavalleria e nel novembre dello stesso anno si scioglie, riassumendo la denominazione di Comando Generale dell'Arma di Cavalleria.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA .MONDIALE
(1915- 18)
1915: il Comando Corpo di Cavalleria, di previsto impiego quale unità di manovra, all'inizio delle operazioni è dislocato sulla fronte giulia con la 1" e 2' Divisione assegnate alla 3• Armata e la 3" e 4'' a disposizione del Comando Supremo. Nei riguardi di queste quattro grandi unità il Comando Corpo di Cavalleria esercita, oltre alle funzioni ispettive e di addestramento tecnico - tattiche, anche qoelle relative alla disciplina e all'impiego in operazioni di guerra. Iniziate le ostilità la 1• e la 2" Divisione penetrano in territorio nemico e occupano Cervignano ed Aquileia, avanzano poi il 5 giugno verso l'.Isonzo e oltre fino alla periferia di Monfalcone con compiti esplorativi. Esauritasi la spinta offensiva iniziale e stabilizzatasi la fronte, le unità di cavalleria vengono frazionate e impiegate alle dipendenze di altre anni per la difesa costiera veneta e delle retrovie, 1916: la
e la 4"' Divisione, appiedate nel febbraio, vengono impiegate prima nel Setto1"
re Plava - Canale da dove prendono parte, nel luglio - agosto, a tutte le operazioni svoltesi nella zona e successivamente nel Settore di Monfalcone da dove partecipano ai combattimenti sul Cosich, alla battaglia per la conquista di Gorizia dal 6 al r7 agosto, durante la sesta battaglia dell'Isonzo, e dal 9 al 12 ottobre all'azione offensiva su Doberdò e verso Monfalcone, nel corso dell'ottava battaglia del!'Isonzo. La 2" e la 3" Divisione, prima appiedate e poi rimesse a cavallo, a fine maggio, durante l'offensiva austro - tedesca del Trentino, vengono impiegate a contrastare l'avanzata nemica allo sbocco delle valli, combattendo oltre L' Arsiero per tutto il mese di giugno, e, dal 9 al 17 agosto, a Vipacco, nelle operazioni successive alla presa di Gorizia.
1917: nell'ottobre, durante la prima fase della battaglia difensiva la 1"' e la 2" Divisione sono chiamate a proteggere il ripiegamento della 2"' e 3" Annata verso il Tagliamento. Durante questa fase della battaglia resistono tenacemente dal 25 al 28 ottobre sul Torre e ostacolano l'avanzata nemica attuando puntate offensive sui fianchi e successive azioni ri-
tardatrici; combattono ancora il 29 e 30 ottobre a Pasian Schiavonesco (attuale Basiliano) e a Pozzuoli del Friuli consentendo alle unità delle due armate e alla popolazione civile della zona di passare il Tagliamento. Durante la seconda fase del ripiegamento dal Tagliamento al Piave con la 13, 2" e 3" Divisione, alle quali si aggiunge in seguito la 4", viene costituito il Comando Truppe Mobili che si assume il compito di condurre un'azione ritardatrice dal 31 ottobre al 5 novembre sulla linea Cellina - Medina, poi, fino all'8 novembre, sul Livenza, per dare il tempo alle truppe ripiegate di organizzare la difesa sul fiume Piave. Il Comando delle Truppe Mobili, che per il suo comportamento merita la citazione sul bollettino di guerra n. 891 del 1° novembre, si scioglie nella primavera del 1918.
1918: le divisioni di cavalleria dal 15 giugno al 6 luglio prendono parte ai combatti-
menti svoltisi sul Montello, a Sile, a Monasticr, a San Pietro Novello, nel corso dell'offensiva austro - tedesca sul Piave. Vengono impiegate nell'estate in azioni di ricognizione, in previsione di u na nostra offensiva, e si spingono sotto il fuoco nemico per riconoscere guadi e passaggi, difficoltà poste dalla corrente del fiume e dalla vigilanza e reazione avversaria. La sera del 29 ottobre reparti avanzati di cavalleria occupano Vittorio Veneto, mentre le restanti unità di cavalleria, rotta la linea sul Piave, passano il fiume a Palazzon e a Salettuol e occupano il 30 ottobre Sacile e Polcenigo; il 2 novembre raggiungono il Tagliamento all'altezza di Spilimbergo e quindi Udine. 11 contributo fondamentale della cavalleria alla vittoriosa offensiva finale viene riconosciuto ed esaltato nel bollettino della vittoria del 4 novembre.
COMANDANTI COMANDO CORPO DI CAVALLERIA
(1915)
COMANDO CORPO DI CAVALLERIA
Ten. Gen. Vittorio Emanuele di Savoia Aosta, Conte di Torino
Ten. Gen. Vittorio Emanuele di Savoia Aosta, Conte di Torino Co.MANDO GENERALE DELL'ARMA DI CAVALLERIA
(1915- 18) Ten. Gen. Vittorio Emanuele di Savoia Aosta, Conte di Torino
SEDI
1915 Milano
-
(1918)
85 -
COMANDO CORPO D'ARMATA CELERE
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Idealmente erede del Corpo di Cavalleria che aveva operato nella prima guerra mondiale, si costituisce in Padova il 10 novembre 1938 il Comando Corpo d'Armata Celere che assume alle dipendenze le Divisioni Celeri: ra « Eugenio di Savoia», 2" « Emanuele Filiberto Testa di Ferro >i e 3" « Principe Amedeo Duca d'Aosta >J. Il 23 giugno 1941 cede la 3° Divisione al Corpo d'Armata Autotrasportabile, quindi, il 28 settembre successivo, trasferisce al V Corpo le altre due avendo ricevuto
in agosto, dal XXX, le Divisioni Corazzate « Centauro >l e « Littorio i> nonché la Motorizzata «Piave». Da questo momento perde le caratteristiche di grande unità celere anche se ne conserva il nominativo. Il r5 novembre il comando si trasforma in Comando Corpo d'Armata Speciale operante sul fronte greco albanese; il giorno successivo viene ricostituito con altro personale. Il IO maggio 1942 si scioglie trasformandosi in Comando XXII Corpo d'Armata.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE
(1940- 45)
1940: il Comando Corpo· d'Armata Celere
è dis.locato al confine orientale nella zona di Padova.
r941: dal 6 ·aprile, alle dipendenze della 2" Armata, prende parte alle operazioni contro la Jugoslavia.
Nei giorni successivi avanza nella Croazia centro - settentrionale e, il ro aprile, le sue unità risultano dislocate a Bacce, Karlovac, Recica, Dugaresa, Ogulin Plitvicke Sezerd. Il r5 luglio rientra in territorio nazionale.
1942: la grande unità rimane dislocata nei pressi di Padova fino allo scioglimento.
COMANDANTI Gen. C.A. Claudio Trezzani Gen. D . Angelo Pivano (int.)
Gen. D. Giovanni Messe Gen. D. Federico Ferrari Orsi
SEDI
1938 - 40 Padova
·- 86 -
COMANDO CORPO D'ARMATA MOTOCORAZZATO
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il Corpo d'Armata Motocorazzato, costituito in Roma il 25 luglio 1943, riceve alle dipendenze le Divisioni f. « Granatieri di Sardegna l>,
mot. « Piave))' cor. « Ariete II>> e « Centauro II ». Si scioglie, a seguito degli eventi conseguenti all'armistizio, il IO settembre 1943.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE
(1940-45)
1943: formato per esigenze connesse con la difesa della capitale, il Corpo d'Annata Motocorazzato viene dislocato su un'ampia area ellittica centrata su Roma, con il compito di controllarne ogni via di accesso. Le sue unità assumono tutte schieramenti decisamente statici: l'« Ariete)), fronte a nord- ovest, fra Manziana, Bracciano e Villa Olgiata; la « Piave )) , fronte a nord - est, fra la via Cassia e la via Tiburtina; la « Centauro >> ( alla data del1'8 settembre ancora in via di trasformazione organica), fronte ad est, tra la via Tiburtina e la via Collatina; la « Granatieri di Sardegna » e il Reggimento Esplorante Corazzato della Divisione «Ariete)) , fronte a sud, su un ampio semicerchio tra via Collatina e via Boccea. Con il previsto afflusso delle Divisioni « Re )) e « Lupi di Toscana l>, l' « Ariete >> e la « Piave >> sarebbero invece· destinate a funzioni di manovra. Il giorno 8 settembre, tuttavia, allorché i tedeschi subito dopo la dichiarazione dell'armistizio iniziano l'attacco alle difese della città sono solo pochi i reparti delle grandi unità di previsto afflusso che risultano presenti. Nel settore sud, dove la difesa è imperniata su una linea di capisaldi eccessivamente
intervallati fra loro, i tedeschi riescono a penetrare sfruttandone gli spazi vuoti interposti, ma sono costretti a desistere temporaneamente dall'azione per la tenace resistenza incontrata nella zona dell'Esposizione (E 42), a ponte della Magliana e alle T re Fontane. La battaglia riprende rabbiosa la mattina del 9, ma nel pomeriggio, con la maggior parte delle artiglierie ridotte al silenzio, i difensori debbono abbandonare alcuni punti nevralgici del sistema, fra cui il ponte della Magliana, e ripiegare. A sera la lotta si sposta, sempre più accanita, a Porta S. Paolo e, attraverso reazioni di reparti isolati, anche in alcuni quartieri nell'interno deìla città. Nel settore nord, il 9 settembre la Divisione « Piave )) viene attaccata nella zona dei Due Ponti; la lotta divampa pure a Ponte del Grillo e presso Monterotondo. Sulla via Cassia reparti della Divisione « Ariete » bloccano una colonna tedesca che avanza verso Roma e la costringono in posto. I combattimenti continuano ininterrotti fino alla mattina del 10 settembre; l'ordine del cessate il fuoco, emanato alle 10, trova ancora impegnati nella lotta i difensori di Porta S. Paolo, di viale Giotto, di via Laurentina e di Monterotondo.
COMANDANTI Geo. C.A. Giacomo Carboni
Gen. B. Giorgio Calvi di Bergolo (int.)
SEDI
1943 Roma
COMANDO CORPO D'ARMATA DI ROMA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE 11 15 luglio 1943 viene costituito il Comando Corpo d'Armata di Roma, per trasformazione del Comando Presidio della capitale. Il comando assume alle dipendenze reparti e ser-
vizi territoriali dislocati nel Presidio di Roma. Si scioglie il 10 settembre dello stesso anno, a seguito degli avvenimenti determinati dal)'arm istizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE (1940 -
45)
1943: il Comando Corpo d'Armata di Roma provvede all'organizzazione del centro urbano per quanto concerne la responsabilità della difesa controaerei e antiparacadutisti ed
anche per il mantenimento dell'ordine pubblico. Dopo l'armistizio, nei giorni 9 e 10 di settembre alcuni reparti vengono impegnati in combattimenti difensivi contro le truppe tedesche.
COMANDANTI Gen . C.A. Alberto Barbieri SEDI 1943
Roma
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COMANDO TRUPPE ALBANIA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Per i precedenti, dal dicernbre 1914, vedasi la scheda del XVI Corpo d'Armata. Il 27 ottobre 1918 viene costituito in Albania il Comando Superiore Forze Italiane nei Balcani il quale assume alle proprie dipenden-
ze il XVI Corpo d'Armata ed i reparti e servizi dislocati in Albania e Macedonia. A partire dal 1° aprile 1919 prende nome di Comando Truppe Albania e tale rimane sino allo scioglimento che avviene il 10 agosto 1920.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 · 18)
1918: il Comando Superiore Forze Italiane nei Balcani dirige le operazioni delle unità di-
pendenti .fino al termine del conflitto; successivamente il comando coordina l'attività dei reparti che presidiano il Montenegro e l'Albania.
COMANDANTI CoMANDO SUPERIORE FORZE ITALIANE NEI BALCANI
COMANDO TRUPPE ALBANIA
(1918 - 19)
(1919- 20)
Ten. Gen. Settimio Piacentini Magg. Gen. Emanuele Pugliese (int.)
Ten. Gen. Settimio Piacentini
SEDI 1919-20 Valona
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COMANDO CORPO ITALIANO DI LIBERAZIONE
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il Corpo Italiano di Liberazione (C.I.L.) si forma il 18 aprile 1944 con reparti già inquadrati nel I Raggruppamento Motorizzato: 68° Reggimento Fanteria; 4° Reggimento Bersaglieri; Battaglione Alpini «Piemonte>>; CLXXXIV Battaglione Paracadutisti « Nembo»; IX Reparto d'Assalto; II Reggimento Artiglieria; LI Battaglione misto del Genio; unità dei servizi. Un mese dopo, il 26 maggio, viene assegnata al C.I.L. anche la Divisione « Nembo» , un reggimento della quale, il 184°, è già in linea fin dal 18 maggio. Un sostanziale mutamento organico viene apportato in seno al Corpo Italiano di Liberazione a partire dal 0
giugno allorché assume il seguente ordinamento: Comando; Divisione <<Nembo» (183° e 184° Reggimento Fanteria, CLXXXIV Battaglione Guastatori, 184° Reggimento Artiglieria); I Brigata (4° Reggimento Bersaglieri, 3° Reggimento Alpini, CLXXXV Battaglione Paracadutisti << Nembo», IV Gruppo Someggiato); II Brigata (68° Reggimento Fanteria, Battaglione Marina << Ba.file » poi Reggimento Marina << San Marco>>, IX Reparto d'Assalto, V Gruppo Someggiato). Il 24 settembre dello stesso anno il Corpo Italiano di Liberazione si scioglie e le sue unità confluiscono nei Gruppi di Combattimento. 20
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME S ECONDA MONDI1).LE
(1940- 45)
1944: il 27 maggio la grande unità, inquadrata nel II Corpo d'Armata polacco, attacca nella zona delle Mainarde sull'intero settore del fronte , conquista M. Mare, Colle dell' Altare, M. della Cicogna e M. Cavallo. Il 28 l'azione viene ripresa e sviluppata sia verso Picinisco sia verso M. Mattone, località che vengono occupate a sera del giorno stesso. N ei primi di giugno le truppe del C.I.L. si trasferiscono nel settore del V Corpo d'Armata britannico e vengono schierate sulle propaggini nord - orientali del Massiccio della Maiella. Continuando nell'avanzata la grande unità partecipa alle operazioni per l'occupazione di Orsogna, Chieti, Guardiagrele, L'Aquila e Teramo. Dal 17 giugno, di nuovo inquadrato nel II Corpo d'Armata polacco,
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il C.I.L. prosegue nel movimento verso nord e occupa il 30 Macerata e Tolentino. Forti resistenze nemiche manifestatesi sul torrente · Fiumicello, a sud di Filottrano, vengono superate il 4 di luglio dopo vigorosi e reiterati attacchi. Ancora tenace resistenza oppone il nemico lungo i crinali delle colline sulle quali è posta la cittadina di Filottrano e cruenti combattimenti fino alla lotta casa per casa si svolgono dal 6 al 9 luglio. L'avanzata prosegue oltre il torrente Musone che viene forzato il giorno 17; 'il 20 viene occupata lesi; 1'8 agosto vengono raggiunte Montecarotto e Pergola e il 28 agosto Urbino. Con quest'ultima azione si chiude il ciclo operativo del Corpo Italiano di Liberazione e le unità che lo compongono vengono inviate nella zona di Piedimonte d'Alife.
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COMANDANTI C.I.L.
I
Gen. D. Umberto Utili
BRIGATA
C.I.L.
Col. Ettore Fucci II
DIVISIONE (( N EMBO ))
Gcn. B. Giorgio Morigi
BRIGATA
C.I.L.
Col. Teodoro Moggio
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DIVISIONI
DIVISIONE DI FANTERIA «ACQUI)) (33a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 25 ottobre 1831 viene costituita la Brigata 2°) che nel J839 assumono rispettivamente il numero ordinativo di 17° e r8°. Precedentemente la brigata, tale solo di nome dal 1821, è in vita con la denominazione di « Alessandria >) dal 1815, allorché viene formata su due battaglioni, di cui uno erede del Reggimento « Desportes )) costituito nel 1703. Sciolta nel 1871, unitamente alle altre brigate permanenti è ricostituita il 2 gennaio r881 con il vecchio nome e sempre con gli stessi Reggimenti 17° e 18''. Per la legge del « Acqui J> su due Reggimenti (1° e
1926 sull'ordinamento dell'Esercito, la Brigata « Acqui )) viene sciolta il r5 ottobre dello stesso anno e i due reggimenti vengono assegnati il 17° alla XIV Brigata e il 18" alla XI Brigata. Nell'agosto 1939 si ricostituisce la Divisione Fanteria « A equi J> ( 3 f) che assume alle dipendenze il 17° e 18° Reggimento Fanteria « Acqui )} ed il 33° Reggimento Artiglieria e dal 1940 la r8" Legione CC.NN. d'Assalto. Dal 14 novembre 1941 la divisione inquadra anche il 317" Reggimento . Fanteria. La grande unità si scioglie il 24 settembre 1943 per eventi bellici.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA o'INDIPENDENZA
(1848 - 49)
PRIMA MONDIALE
r 848: par tecipa alla battaglia di Santa Lucia, ai combattimenti di Volta, Castellucchio, Godesco e a quelli di Canale della Muzza. 1 849: in marzo prende parte il 21 ai combattimenti alla Sforzesca ed il 23 alla battaglia di Novara.
SECONDA ÌÙNOIPENDENZA
·(1859)
Prende parte alla battaglia di San Martino e all'investimento di Peschiera. BRIGANTAGGIO
(1860 - 70)
Il Comando Brigata coordina l'azione contro i fuorilegge, costituendo colonne mobili, nel 186r - fo in Calabria e in seguito, fino al 1864, nel Salernitano. TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Alcuni reparti partecipano alle azioni di Montanara e contro la cintura fortificata di Mantova, altri sono chiamati a presidiare località delle retrovie.
1915: all'inizio delle operazioni la Brigata e< Acqui
n, schierata sul Carso, partecipa ai combattimenti di S. Elia d' Isonzo, di Cave di Seltz, Vermigliano e Monfalcone; le sue unità si distinguono in modo particolare fra settembre e ottobre nelle aspre lotte a M. Sei Busi.
1916: la brigata sostiene violenti combattimenti a fine marzo nel Valloncello di Seltz e merita la citazione sul bollettino di guerra n . 3ro. Trasferita nel giugno sull'Altopiano di Asiago aJI 'inizio dell'offensiva nemica del Trentino, viene impegnata su M. Catz e M. Rasta. r9r7: in maggio è destinata, quale unità di riserva nel Settore di Castagnevizza; prende parte poi alle ultime battaglie dell'Isonzo, impegnando il nemico a Hudi Log, nel maggio, a Pod Koriti nell'agosto e a Livenza e Castagnevizza nel]' ottobre. 19 r 8: in febbraio opera in Val Posina e nel corso della battaglia di Vittorio Veneto par-
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(1915- 18)
tecipa all'inseguimento dell'avversario raggiungendo il 1° novembre Ala, il 3 Rovereto e infine Trento. SEOONDA MONDI ALE
(1940 - 45)
1940: la Divisione «Acqui » è dislocata sul confine occidentale a difesa della Valle Stura, nel settore compreso tra Colle del Ferro, M. Argentera, Colle della Maddalena, Colle Ruberent; il 23 giugno attacca e occupa la Conca d i Condamine e il 24 giugno Valle Ubajette. Subito dopo l'armistizio con la Francia si porta nel Veneto e il 6 dicembre inizia il trasferimento in Albania. Il 21 è schierata sulla frontiera greco - albanese, parte nella zona a nord - ovest di Vunoj - Himara e parte in Valle Shushitza, subito impegnata per il contenimento e l'arresto del nemico che ricerca una via per raggiungere il porto di Valona. Nell'ultima decade di dicembre le unità della divisione danno vita ad una difesa attiva per scoraggiare l'avversario da ulteriori tentativi di attacco e per rettificare posizioni di importanza tattica. 1 941.' nel gennaio hanno luogo aspri combattimenti per il possesso del nodo mulattiero di Qafa e Gurt che viene più volte occupato e perduto. Nel febbraio le unità della divisio-
ne vengono tutte schierate in Val Shus hitza Smokthina ed a marzo è occupato M. Kocos. Nel corso dell'offensiva finale la « Acqui» il r4 aprile attacca l'avversario a Balena, in zona Vranishta e su M. Messimerit e, il 17 superate le ultime resistenze, Io insegue verso Philiates, Konispoli . Il 20 è raggiunta Santi Quaranta e successivamente Igumenitza e Murtos nell'Epiro meridionale. Terminate le operazioni di guerra le unità vengono dislocate in territorio occupato, per la difesa costiera delle isole greche del Mar Jonio: Corfù, Cefalonia, Santa Maura e Zante.
1942: la divisione continua nell'attjvità di difesa delle isole Jonie; nell'estate il comando della grande unità si trasferisce prim a a Santa Maura e poi a Cefalonia. 1943: la «Acqui>> è in difesa costiera fino all '8 settembre. Dopo l'armistizio, respinte le ingiunzioni di resa imposta dai tedeschi, tutte le unità ingaggiano una lotta disperata e sanguinosa che si protrae fino al 24 settembre, specie a Cefalonia e Corfù. Forti perdite subiscono i reparti, sia durante i combattimenti, sia dopo allorché i superstiti, fatti prigionieri, vengono in gran parte fucilati.
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Generale di Divisione Antonio Gandin : Cefalonia (Grecia), r r - 25 settembre 1943
Generale di Brigata Luigi Gherzi : Cefalonia (Grecia), 9 - 22 settembre 1943
COMANDANTI BRIGATA
«ALESSANDRIA»
Col. Giovanni Camossi Magg. Gen. Mario Saluzzo della Manta Magg. Gen. Carlo Giovanni Fossati Magg. Gen. Pasquale Carta Magg. Gen. Clemente De Nicod de Maugny Magg. Gen. Pietro Falletti di Villafalletti Magg. Gen. Vittorio Delfi no Magg. Gen. Angelo Bongiovanni di Castelborgo
(1815- 21)
Col. Paolo Ceca di Vaglierano BRIGATA (( ACQUI )) (1821 - 71)
Col. Col. Col. Col. Col.
Giuseppe Rigmni di S. Giorgio Giuseppe Pacchiarotti Ceva di N ucetto An:onio Destefanis Valfrè di Celle Carlo Fossati
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Magg. Gen. Pier Luigi Sagramoso Magg. Gen. Giuseppe Menarini Magg. Gen. Giuseppe Paolini Magg. Gen. Gaspare Leone Brig. Gen. Alfonso Gazzano Brig. Gen. Emilio Giampietro Brig. Gen. Clemente Assum Brig. Gen. Raffaele De Vita Gen. B. Ambrogio Clerici Gen. B. Gastone Avogadro di Vigliano Geo. B. Edoardo Marini
Magg. Gen. Luigi Filippo Gozani di Treville Magg. Gen. Alessandro Luigi de Saint Pierre Magg. Gen. Alessandro Rocci Col. Michele Scano (int.) Magg. Gen. Mario Disma Schiaffino Magg. Gen. Edoardo Langè Magg. Gen. Edoardo Brianza BRIGATA (( ACQUI)) (1881 - 1926) Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg.
Gen. Gen. Geo. Geo. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
Michele Massari Antonio Morici Carlo Medici di Marignano Giuseppe Mirri Eugenio Tommasi Luigi Stevenson Giovanni Goiran Luigi Nava Ernesto Chiarla Massimo Tommasoni
DIVISIONE [)f
FANTERIA ((ACQUI )) (33~) (1939 -
43) Gen. B. Renato Coturri (int.) Gen. D. Francesco Sartoris Col. Domenico Bonaccorsi (int.) Gen. B. Adamo Mariotti Gen. D. Luigi Mazzini Gen. D. Ernesto Chiminello Gen. D. Antonio Gandin
SEDI 1821 1821 1822 1823 1824-26 1826- 28 1828 - 30 1830-3 r 1831-33 1834 1834- 36 1836 - 38 1838- 39 1839-40 1840 - 42 1842- 43 1843- 44 1 844- 49 1849 - 50 1850 - 5r 1851 - 55 1855- 57
Chambery Acqui Genova Alessandria Torino Novara Genova Alessandria Nizza Alessandria Nizza Genova Alessandria Torino Cuneo Savoia Alessandria Genova Nizza Genova Torino Novara
1857- 60 1860 1860 1861 r86r. 1861 1861 - 64 1864 - 66 1867-69 1869 - 71 1881 - 84 1884-86 1886- 89 1889- 95 1 895-99 1899 - 1903 1903- 09 1909- IO 1910 - 15 1918 - 26 1 939- 4o
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Alessandria Reggio Emilia Bologna Piacenza Bologna Catanzaro Salerno Torino Palermo Milano Verona Catania Brescia Bergamo Salerno Udine Pisa Reggio Calabria Chieti Trento Merano
DIVISIONE DI FANTERIA «D'AFRICA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE La Divisione di Fanteria «D'Africa)> - di prevista costituzione in caso di mobilitazione direttamente in Africa Orientale Italiana, con personale richiamato dal congedo e là residente e con mezzi già dislocati in colonia prevedeva, all'atto della formazione, l'assunzione di un organico di tipo classico per divisioni di fanteria: due reggimenti di fanteria, ciascuno su tre battaglioni; una legione camicie nere, anch'essa stÌ tre battaglioni; un reggimento d'artiglieria da campagna, su tre gruppi; servizi vari. Questo organico però, al momento in cui il Comando Divisione « D'Africa >> inizia a funzionare, il 27 luglio 1940, non risulta realizzato che in parte, né lo potrà essere per l'avvenire in quanto, a causa deJla situazione determinata dalla guerra in corso, l'Africa Orientale risulta praticamente irraggiungibile, sia via terra, sia via mare. La divisione assume, pertanto, alle dipendenze: -
il 210° Reggimento Fanteria « .Bisagno >J, su due battagiioni, costituito nel giugno - luglio 1940; - il 2u Reggimento Fanteria « Pescara))' su due battaglioni, costituito nel maggio 0
- un solo gruppo da 65/ 17, del previsto reggimento artiglieria da campagna; frica; -
il XVIII Battaglione Misto Genio d'Aserv1z1 van.
G uerra durante, il 31 marzo 194r, il Comando Divisione si trasferisce a Dessiè. Il Comando Divisione, da questo momento, pur conservando organicamente alle dipendenze le unità ricevute all'atto della sua costituzione, viene chiamato ad operare con altri reparti in zone diverse e tra loro anche molto lontane, per cui le loro diverse vicende debbono essere narrate singolarmente. Il Comando Divisione deve considerarsi sciolto, per eventi bellici, il 15 maggio 1941, mentre trovavasi .in zona d'operazione ad Assab in Dancalia, anche se alcuni suoi elementi, rimasti ormai senza alcun impiego operativo, risultano in vita fino all' r 1 giugno dello stesso anno. Le altre unità della divisione si sciolgono anc_h'esse per eventi bellici e in zona d'operazione:
1940;
- il 210° Reggimento Fanteria il 28 maggio 1941, a Soddu nella Regione dei Galla Sidama;
- il III Battaglione Camicie Nere, della prevista 10a Legione Camicie Nere e il XV Battaglione Camicie Nere;
---, il 211° Reggimento Fanteria il 19 maggio 1941, sulle posizioni del Massiccio dell' Amba Alagi.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE
(1940-45)
fortificata della città, in difesa cli attacchi di guerrig.lier.i.
1940: i reparti dipendenti dalla Divisione di Fanteria « D'Africa» dal luglio al dicembre sono tutti dislocati sia all'interno della città di Addis Abeba, sia schierati lungo la cinta
r941: i reparti della divisione, dislocati ancora nella stessa zona, continuano la difesa deHa capitale etiopica fino al mese di marzo.
Nel suddetto mese avvengono i seguenti movimenti : - il 2 10 n Reggimento Fanteria e il g ruppo da 65/ r7, il 23 vengono pos ti alle dipendenze operative del Comando Divisione (<Granatieri di Savoia » e trasferiti ad Auasc, lungo il torrente omonimo, a difesa di attacchi provenienti da sud - est e da est; - il Comando Divisione , il III Battaglione CC.N . e il XVIIf Battaglione Misto Genio d'Africa, il 31 marzo vengono assegnati al ridotto di Dessiè; - il 2r 1° Reggimento Fanteria, il 31 marzo viene posto a disposizione del Comando Superiore A.O.I. e assegnato alla difesa della ridotta centrale sul Massiccio cieli ' Amba Al agi; - il XV Battaglione CC.NN. rimane a difesa della capitale etiopica a disposizione del Comando presidio. Operazioni a Dessiè e in Dancalia . !l Comando Divisione per la difesa del ridotto di Dessiè dispone del II I, XI e XII flattaglione CC.N:ì\ .; del XVIII flattaglione Misto Genio d'Afr ica; del XXXII Battaglione Coloniale della Dancalia; del XL e LXX Battaglioni Coloniali del Goggiam ; dcll'XI Gruppo Squadroni Coloniale appiedato; del Battaglione Presidiario di Assab; di un Battaglione della Regia Marina ; di due batterie da 105/ 28; tre batterie da 77,/28; tre· batterie da 76/ 40; <lue batterie da 75 / 13; due batterie da 75 / 46. La ridotta di Dessiè, parte avanzata del complesso difensivo Alagi - Dessiè, ha il compito di fermare o ritardare le provenienze da sud , Addis Abeba, e da est, Dancalia, e tendenti a raggiungere il Massiccio dell ' Amba Alagi. Nel corso delle operazioni nemiche per l'occupazione di Addis Abeba, avvenuta il 5 aprile, e durante l'avanzata nemica verso nord, lungo l'itinerario Addis Abeba · Dessiè, le unità del ridotto vengono impiegate nell'organizzazione di più linee difensive antistanti la località di Combolcià a sud - ovest di Dessiè e il campo d'aviazione omonimo, e la città di Dessiè, specie a cavaliere degli itinerari im-
portanti di Dessiè - Addis Abeba, verso sud , e di Dessiè · Batiè, sulla strada per la Dancalia. Il primo contatto con il nemico in avanzata si ha il giorno r7. La sua pressione si manifesta in un primo tempo e .fino al r9 con azioni di violenti e intensi bombard amenti aerei, tendenti a scardinare e disorganizzare le difese e i rifornimenti. Tentativi di attacco .nemici. nei giorni 19, 20 e 2 1 aprile portati con fanterie e mezzi blindati e corazzati contro le prime linee difese, specie da sud e da est, tendenti a dividere la linea in tronconi separati tra loro, ven òoono frus trati dalla tenace resistenza dei difensori e dalla loro pronta capacità di reazione. Ulteriori tentativi effettuati il giorno 2 2 con forze nettamente superiori e con fo rti concentramenti di artiglieria, specie sull'ala orientale del lo schieramento, riescono a creare infiltrazioni e quindi a scardinare la prima linea che viene abbandonata. La battaglia continua con maggior asprezza nei giorni 23 , 24 e 25. In quest'ultima giornata, mentre l'ala occidentale del ridotto è costretta ad abbandonare Combolcià e a ripiegare verso Dessiè, l'ala orientale con il Comando di Divisione viene spinta verso Batiè sulla strada per la Dancalia. Il 26 anche Dessiè cade nelle mani nemiche con le unità ivi esistenti. Il Comando Divisione si porta a Batiè e qu indi a Tendahò dove inizia la riorgani7,zazione dei pochi reparti rimasti e di altri dislocati in Dancalia. Il 6 maggio, incaricata della difesa della Dancalia, può disporre di quattro bande cammellate, del II Battaglione Costiero Coloniale; di un battaglione autocarrato della Regia Aeronautica; una compagnia fuci lieri della Regia Marina; una batteria di artiglieria; forze irregolari del Sultano dell' Aussa. Dal 7 al r5 maggio i reparti della divisione sono costretti a difendersi da attacchi di ribelli, diventati sempre più insistenti nella zona dell'alto corso del torrente Auasc e nelle loca lità presidiate. Il 15 i resti delle unità nazionali si ritirano verso Assab dove rimangono senza più impiego operativo fino all' u gmgno.
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Ridotto dell'Amba Alagi.
Torrente Auasc e Regione dei Galla Sidama.
0
Il 2II Reggimento Fanteria con i suoi due battaglioni viene schierato, dal 1° aprile, a difesa del lato sud del Massiccio dell'Amba Al agi, sulla testata dell'itinerario proveniente da Dessiè. Le posizioni dell'Alagi vengono attaccate con azioni di bombardamento aereo e di artiglieria, fin dalla seconda quindicina di aprile. Caduta Dessiè il 26 aprile, il ridotto viene investito, prima sul settore orientale a Passo Falagà e successivamente da sud, sulle posizioni tenute dal 2II Reggimento. Circondate da ogni direzione e impossibilitate a ricevere rinforzi, le unità dell'Amba Alagi reagiscono a tutti gli attacchi portati sulle posizioni difese contrattaccando. Il 6 e 7 maggio il 2r1° viene attaccato su M. Korarsi da sud e da est, in quanto sono già cadute in mano al nemico le quote viciniori. Il 14 anche le difese del reggimento vengono smantellate e inutili risultano i tentativi per ristabilire la situazione. Lo spazio della difesa si riduce sempre più nei giorni successivi per cui il 19 maggio, unitamente alle restanti unità, anche i superstiti del 2II Reggin'lento vengono sopraffatti 0
0
Il 210° Reggimento il 21 marzo, lasciate le posizioni di Addis Abeba, si trasferisce ad Auasc e si schiera, a difesa di eventuali attacchi provenienti dalla Somalia, lungo il torrente Auasc. Il 1'' aprile, modificato il concetto di difesa, il reggimento si trasferisce in altre zone: - il I Battaglione a disposizione del Comando Divisione Africa, verso Dessiè; - il II Battaglione verso la zona dei piccoli laghi, a sud di Addis Abeba. 11 I Battaglione, attaccato da guerriglieri e da unità dell'avanguardia inglese , non riesce a raggiungere la destinazione e il 7 aprile cade nelle mani del nemico. Il Comando del 2ro e il II Battaglione, posto a disposizione della 25" Divisione Coloniale, vengono schierati a sud di Addis Abeba, lungo l'itinerario adducente ai piccoli laghi, nella Regione dei Galla Sidama. In questa regione il battaglione partecipa alle successive azioni di difesa: il 5 aprile, alla Stretta di Sella Herà; dal 14 al 16 aprile alla Stretta di Coffolè; dal 13 al 22 maggio ai combattimenti sostenuti nel corso del ripiegamento su Soddu. 0
COMANDANTI Gen. B. Giovanbattista Varda
SEDI
1940- 41 Addis Abeba
1941 Dessiè
-
roo -
DIVISIONE DI FANTERIA « AREZZO >> (5Y)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 18 maggio 19 16 viene costitu ita come Brigata di Fanteria « Arezzo» a Castelfr anco Veneto e riceve alle dipendenze il 225° e 226" Reg$imento Fanteria, anch'essi di nuova formazione. La brigata, disciolta il T2 febbraio 1919, in considerazione delle alte benemerenze acquisite duran te la guerra viene di nuovo ricostituita con l'ordinamento del novembre dello stesso anno. Il 30 settembre 1926, a seguito legge J I marzo dello stesso anno sull 'ordinamento del1'Esercito, il Comando Brigata e il 226° Reggimento Fanteria vengono sciolti, mentre il 225° viene assegnato alla XXIV Brigata di Fanteria.
11 24 m aggio 1939 si cost1tmsce a Macerata la Divisione di Fanteria « Arezzo » ( 53") che assume alle dipendenze, oltre al 225° e 226'' Reggimento Fanteria dell a vecchia Brigata « Arezzo» , anche il 53° Reggimento Artiglieria da Campagna. Nel corso del secondo conflitto mon diale vengono assegnate alla divisione, nel 1941 l'8o" Legione CC. 1N . d'Assalto e nel T942 il 343° Reggimento Fanteria. L'armistizio dell '8 settembre 1943, che trova la divisione dislocata in Albania, determina lo sciogli mento della grande unità il successivo 12, anche se essa continua a sopravvivere (comunc.1ue senza armamento pesante) fino al 24 settembre.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRL\olA .MONDIALE
bandonata la linea il 31 maggio, a causa delle forti perdite subite , appena riordinata vi ritorna il 4 giugno, in tempo pe r opporsi vigorosamente ad una controffensiva nemica nella stessa zona. Il 18 agosto è schierata nel settore di Staranzano e partecipa ad operazioni di attacco e contrattacco contro l'Hermada, dal 21 agosto al 5 settem bre. In seguito alla delicata situazione determin atasi sul fronte della 2" Arm ata, a seguito offensiva austro - tedesca, la Brigata « Arezzo », il 28 ottobre da Flondar ripiega verso il T agl iamento e poi sulla Livenza verso Portogruaro. A San Stino di Livenza sostiene aspri combattimenti difensivi, dopo di che ancora sotto la pressione nemica si dirige verso San Donà di Piave dove giunge il 6 novembre. Passato il Piave a Ceggia 1'8 novembre, si schiera nella zona di Ponte del T aglio Capo Sile, per arginare pericolose infiltrazioni nemiche nella zona. Sulle stesse posizioni combatte con accanimento e con alte rne vicende fino al 25 dicembre riuscendo, comun-
(1 915 - 18)
1916: raggiunge la linea del fronte nel corso dell'offensiva austriaca nel Trentino e si schiera nella zona di M. Cucco di Mandrielle. In questa zona viene subito impegnata nelle posizioni da attacchi portati dal nemico il 20 e 21 giugno ripetuti successivamente dal 26 al 30. Il 7 luglio partecipa al contrattacco, operan do contro le posizioni di Casara Zebio e Pastorile. In settembre svolge la sua attività di difesa nel settore di Mon falcon e e concorre successivamente agli attacchi portati contro le posizioni di Jamiano. 1 9 I J: an cora schierata nella zona di Monfalcone, nel corso dell'offensiva di primavera, il 23 m aggio, attacca e conquista importanti posizioni nemiche situate ad est di Monfalcone spingendosi poi contro i trinceramenti di Flondar. Il 25 anche la posizione di Medeazza viene raggiunta dalla brigata, m a la tenace resistenza nemica ne impedisce la conquista. Ab-
TOr
que, prima ad arginare e poi a fermare l'avanzata nemica. Per .il comportamento tenuto dalla brigata durante la sanguinosa battaglia sulla fronte giulia dal 23 al 24 maggio e a seguito dei combattimenti di Capo Sile del 9 dicembre, la brigata viene citata sui bollettini di guerra n. 73r del 25 maggio r9r7 e n. 930 del ro dicembre dello stesso anno.
1918: la battaglia del solstizio, iniziata il 15 giugno, trova la brigata schierata a difesa delle posizioni di Piave Vecchia. La brigata, a causa della forte pressione nemica, in un primo tempo è costretta a ripiegare ma, passata alla controffensiva il 20, ricaccia il nemico dalle posizioni occupate, annullando la testa cli ponte creata sulla destra del Piave e schierandosi sulla riva sinistra del fiume, tra Musile e Intes tadura. In luglio opera schierata in seconda linea, nel settore del Pasubio. Per l'eroica condotta tenuta durante i combattimenti sul Piave il 23 e 24 giugno, la brigata viene citata sul bollettino di guerra n. 1 r28 del 25 giugno 1918. ALBANIA
(1939)
In giugno vivne inviata in territorio alb:1nese e dislocata a presidio delle zone di Korca, Tepeleni, Fieri, Berat. SECONDI\ MONDIALE
(1940- 45)
r940: già in Albania all'inizio del secondo conflitto mondiale, trovasi dislocata nello Scutarino, in zona Tarabosh, Bardhaj, Scutari. Il ro giugno assume uno schieramento difensivo ai confini con la Jugoslavia. Il 30 ottobre, subito dopo l'inizio delle ostilità contro la Grecia, elementi della divisione vengono inviati sul confine greco - albanese, nella zona di Peshkopia, a sud - est del Lago di Ocrida, a disposizione della Divisione «Venezia>>. Il 5 novembre, per fronteggiare la controffensiva greca, particolarmente violenta nella zona nord del fronte, tutta la divisione si trasferisce nell a zona di Pogradec- Perrenjes assumendo il 23 successivo il controllo del settore Shkumbini, compreso tra 13regu i Kiaristis e Bregu i Mekalles. Da queste posizioni partecipa alla di-
fesa della zona attaccata da robuste unità greche che, nel frattempo, erano riuscite a creare pericolose infiltrazioni a sud dello schieramento della Divisione « Arezzo». La lotta si svolge accanita e con alterne vicende, ma dopo essersi opposta per più giorni all'avanzata nemica, per ev.itare di essere aggirata, il 2 dicembre ripiega prima su Gjol Lipoves e l'8 sulJe pendici del M. Kosica e del Djugen. Nei giorni II e r2 dicembre, nuovamente premuta da forze considerevoli, respinge forti attacchi portati in corrispondenza della via di penetrazione di Val Dunica costeggiante le pendi.ci ovest di M. Kosica e più a nord, verso Valle Kalivaci.
r941: dal 2 gennaio l'attività offensiva nemica sul Kosica diventa sempre più violenta per cui le unità della divisione sono costrette a cedere alcune posizioni del costone sud orientale del massiccio. Il 10 gennaio altri progressi vengono fatti dal nemico che riesce a spingersi più a nord su Kalivaci e lungo il costone del Beqirit e Dunices. In febbraio ancora forti attacchi a Beqirit e sul Kosica vengono respinti. Il 20 febbraio la divisione, a causa delle forti perdite subite in oltre tre mesi di lotta, viene tras ferita nelle retrovie per riordinarsi. li 28 marzo, in previsione dell'inizio delle ostilità contro la Jugoslavia, assume uno schieramento cli vigilanza lungo la frontiera albanese - jugoslava, a cavaliere dell'asse di penetrazione Qafa Thane - Struga, a nord - ovest del Lago di Ocrida. Il 4 aprile si sposta sulla linea di confine e il 9 en tra in territorio jugoslavo, con obiettivo Conca di Struga e Okrida. Queste ultime località, dopo accaniti combattimenti di attacco e contrattacco, durante la giornata del ro a Mali Vlaj e Radozda e dell'rr alla stretta di Meseviste e Valli Ceni Din , vengono occupate e oltrepassate. La linea di attestamento viene spostata a V ramiste - Trebeniste a nord - est di Ocrida. li r7 la division'.:'. lascia il territorio jugoslavo e rientra in Albania per partecipare dalle posizioni del Korciano all'offensiva finale contro la Grecia. Ultimate le operazioni di guerra la Divisione <( Arezzo l> viene impiegata in azioni di raI02 -
strellamento e di vigilanza nella zona di Sarantaporos e Belica a cavaliere del confine greco albanese.
1942 - 43: per tutto il 1942 e fino all'8 settembre 1943 svolge un'attività di vigilanza nel Korciano, verso i confini con la Grecia.
COMANDANTI BRIGATA DI F ANTERIA
l(
AREZZO ))
(1916- 19)
DI VISIONE DI FANTERIA « A REZZO»
Col. Brig. Faustino Curti Col. Brig. I apoleone Pochetti Magg. Gen. Riccardo Bonaini da Cignano BRIGATA DI FANTERIA (( AREZZO ))
Gen . D. Michele Molinari Gen. B. Ernesto Perone Col. Pietro Tantillo (int.) Gen. D. Carlo Rivolta Col. Emilio Bellan te (in t.) Gen. B. Salvatore D' Arminio Manforte Gen. D. Arturo Torri ano
(1919 - 26)
Brig. Gen. Paolo Paolini Gen. 13. Guglielmo Cartia cli Sparacito e di Giarrentini
SEDI
1919 - 21 Brescia 1921 - 26 Foggia
1939 - 43 Macerata.
-
(53a) (1939 -
43)
ro3 -
DIVISIONE DI FANTERIA
«
ASSIETTA » (26a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine da.lla Brigata di Fanteria << Pisa >) che, formata con il 1° e 2° Reggimento Fanteria di Linea toscano, allorché viene incorporata nell'Armata Sarda il 25 marzo 1860 conserva il nome e muta l'ordinativo dei reggimenti in 29° e 30° Fanteria. Sciolta nel 1871, unitamente alle altre brigate permanenti, viene ricostituita il 2 gennaio r88r. A seguito legge sull'ordinamento dell'Esercito del 1926 che stabilisce, tra l'altro_, l'abolizione dei nomi delle brigate, la << Pisa l> assume il nominativo di XXVI Brigata di Fanteria e inquadra, oltre al 29° e 30°, anche il 63° Reggimento Fanteria « Cagliari ,,. Successivamente entra a far parte della 26" Divisione Militare Territoriale la quale, in un primo tempo di stanza a Salerno, viene, il 1° marzo 1930, trasferita unitamente alla brigata ad Asti. L'8 febbraio r934 prende nome di Divisione Militare dell' Assietta (26") ed inquadra anche il 25° Reggimento Artiglieria; detto nominativo si estende pure alla brigata che diventa Brigata di Fanteria dell' Assietta (XXVI). Il 1° aprile 1934 la brigata perde il 30° Reggimento Fanteria e assume alle dipendenze il 38°. Il 6 agosto 1935 la divisione territoriale si costituisce in grande unità operativa con il nominativo di Divisione di Fanteria « Assietta ,, ( 26°); con il 38° e 63° Reggimento Fanteria e il 25° Reggimento Artiglieria viene inviata nelle colonie italiane di Africa, prima in Libia nel settembre 1935, poi in Eritrea nel marzo r936. Nel corso della permanenza in Libia della divisione, il 25° Artiglieria rientra nella
sua sede di pace e viene sos tituito dal 49° Reggimento Artiglieria Divisionale. Al momento della partenza per l'Eritrea, viene costituita e inviata in Libia una Divisione di Fanteria << Assietta II ,, (i26") che inquadra i Reggimenti Fanteria 62° e 81" nonché il 25° Artiglieria per D.f.; tale grande unità viene sciolta nel 1937. Agli inizi del 1937 viene costituita ne.ll'area di Littoria (attuale Latina) la 26" Brigata mista « Assietta ))' formata dai Reggimenti Fanteria 38° bis e 63" bis nonché dal 504" Battaglione Mitraglieri, destinata a sostituire la D.f. « Assietta I >) in Africa Orientale. A fine gennaio la grande unità viene trasformata in 1" Divisione di Fanteria « Volontari del Littorio)); le unità dipendenti assumono rispettivamente la denominazione di 1° e 2° rgt.f. e I btg. mitraglieri << Volontari del Littorio)>; ad esse si unisce anche un 1° Reggimento Artiglieria con eguale nome. Al rien tro dall' A.O.I. la divisione, nel marzo 1937, si ricostituisce con il 29°, 38° e 63° Fanteria e 25'' Artiglieria. Il 5 aprile 1939, per effetto della trasformazione organica delle divisioni di fanteria, la Divisione << Assietta ,> diventa binaria e risulta costituita dal 29° e 30° Reggimento Fanteria e il 25" Reggimento Artiglieria. Nel corso della seco°:da guerra mondiale inquadra anche la 17" Legione CC.NN. d'assalto. La Divisione <( Assietta ,, si scioglie, a seguito degli eventi determinati dall'armistizio, nel settembre 1943, mentre trovavasi in ricostituzione nella zona di Asti.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA D'INDIPENDENZA
Partecipa
alla
(1859)
campagna
come
TERZA Brigata
« Pisa n del Granducato di Toscana.
D'INDIPENDENZA
(1866)
Viene mobilitata per la campagna e prende part~ alla battaglia di Custoza combattuta il 24 gmgno.
LIBIA (19u - 12) Viene mobilitato e partecipa alla campagna italo - turca il solo 30° Reggimento Fanteria. Il 29" concorre alla mobilitazione del 28", 30°, 36° e 37° Reggimento Fanteria fornendo complessivamente 13 ufficiali e r.4or uomini PIUMA MONDIALE
(1915- 18)
191 5: all'inizio delle ostilità è a Versa, settore sud della frontiera giulia; dopo i primi favorevoli combattimenti occupa Gradisca e si schiera lungo la riva destra dell'Isonzo. Durante la prima battaglia dell'Isonzo, il 25 giugno passa il fiume nei pressi di Sagrado e attacca le posizioni nemiche di M. San Michele e di M. San Martino. Nel corso della seconda battaglia dell'Isonzo in luglio ripete i tentativi di conquista del San Michele. N el corso della terza battaglia dell'Isonzo, ottobre novembre, e della quarta, novembre, sono ancora le posizioni del San Michele e del San ìv1artino che vengono attaccate con estremo vigore dalle unità della brigata, ma mal grado le forti perdite subite con risultati molto limitati .
1916: ancora le stesse posizioni sono teatro di lotta accanita in maggio, sia nel corso del nostro attacco sia durante il contrattacco nemico. Il 29 giugno la brigata è sottoposta ad azione di gas asfissiante nella zona di Sagrado e Sdraussina ed è costretta ad abbandonare alcune posizioni che vengono però prontamente riprese il giorno successivo. Dal 6 al r4 agosto porta decisi e violenti attacchi contro le posizioni nemiche Pecinka Segeti che vengono infine conquistate. Dal 14 al 17 settembre e dal ro al r2 ottobre le unità della brigata combattono duramente contro le posizioni di Lokvica.
1917: durante l'offensiva di primavera dal 14 al 18 maggio la brigata conduce azioni offensive contro le posizioni nemiche di M. Fajti e Volkovniak. Nel giugno viene schierata nella zona degli Altipiani da dove, in seguito a rottura del fronte su altra zona, nel corso del1'offensiva austro - tedesca, conduce una tenace battaglia difensiva che le consente di ripie-
gare ordinatamente e di rischierarsi il 13 novembre sulla linea M. Sisemol- Pennar. 1918: il 17 giugno, nel corso dell'offensiva austriaca sul Piave viene schierata nella zona ciel Montello e dopo aver resistito tenacemente riesce con violenti contrattacchi, portati ininterrottamente dal r9 al 23 giugno, a riprendere al nemico le posizioni in precedenza perdute e a ricacciare il nemico sulla riva sinistra del Piave. Ancora sul Montello in ottobre, il 27 passa il Piave a Biadene e costituisce una robusta testa di ponte che resiste validamente ai duri contrattacchi nemici portati con estrema violenza nei giorni 28 e 29 ottobre. Il 30 inizia l'inseguimento del nemico in rotta e il 1° novembre raggiunge Parra e Marcador. Citazioni sul bollettino di guerra: - n. 901 dell'n novembre 1917, per le brillanti azioni condotte sull'Asiago;
- n. n23 del 21 giugno 1918, per la tenacia dimostrata sul Montello durante la battaglia difensiva del giugno. AFRICA ORIENTALE
(1935 - 36)
1936: in gennaio 1936 giunge a Massaua e viene subito dislocata in zona Edaga Robò Enticciò - Decamerè. Si sposta poi a Macallè a presidio dei capisaldi Sciafat - Dogheà e Quihà- Egri Harivà. In febbraio respinge tentativi di attacco nella zona dell'Amba Aradam, assicurando il possesso dei capisaldi Dogheà e Quihà e del campo trincerato cli Macallè. Alcuni reparti della divisione il 27 febbraio rinforzano il fianco sinistro del settore dell'Endertà tenuto dalla Divisione «Sila)). Il 2 marzo nella zona di Enda Marian Quarar le unità della divisione occupano gli sbocchi tra Garzarà ed Edai per impedire al nemico ormai in fuga di sfuggire attraverso Enda Selassiè. In marzo - aprile continua nella sua attività di protezione delle retrovie e delle vie di comunÌcazione delle unità in avanzata verso Addis Abeba, spostandosi verso l'Amba Alagi prima e ad Aderat poi. Si schiera infine lungo la vallata del torrente Aibà a sbarramento delle provenienze ovest delle valli Atzalà ed Aibà. Ultimate le operazioni di guerra
105 --
le unità della divisione vengono impegnate in operazioni di rastrellamento, in giugno, nel Gondar a sud del Lago Ascianghi, in luglio nella regione Uollo - Seggiù e in settembre nella zona di Dessiè. 11 2 febbraio inizia il rientro in patria. SECONDA MONDIALE
(1940- 45)
1940: il ro giugno è schierata al confine italo - francese, fra Punta Rochers Charniers e il Gr. Queyron lungo i settori dello Chaberton, del Monginevro e a sbarramento delle vallate di Thuras e Ripa. Il 18 giugno occupa di sorpresa M. Gimon e il l8 svolge una offensiva contro la conca di Arbies. Il 20 unità della divisione oltrepassano il confine su un ampio settore e attaccano le posizioni di Lac Noir e Rav des Routtettes. Il 22 e il 23 viene occupata la zona fortificata di M. Chenaillet Sommet des Anges e viene approntato il dispositivo per l'attacco della conca di Briançon allorché sopraggiunge l'armistizio. r941: in aprile è dislocata nel Veneto nella zona di Aidussina. Il 6 aprile viene schierata da M. Lepre a M. Giavornico a presidio del secondo sistema difensivo al confine italo jugoslavo. Dal 20 aprile è dislocata in zona di occupazione a Delnice e viene impiegata in operazioni di rastrellamento nella zona di Gerovo - Karlovac - Lokve. Il 6 maggio si trasferisce a Villa del Nevoso e il 15 maggio rientra nella sede di pace. N ella prima quindicina di agosto viene trasferita in Sicilia alle dipendenze del XII Corpo d'Armata e dislocata nella parte occidentale dell'isola.
r942: ancora in Sicilia nella zona di Caltanissetta con il compito di costituire massa di manovra a disposizione del XII Corpo d' Armata e di assumere la responsabilità del settore costiero da Porto Empedocle a Gela e a Licata. r943: sempre nella zona occidentale dell'isola, il 10 luglio è dislocata fra Santa Ninfa e Partanna. Dopo lo sbarco delle truppe al-
leate nella zona di Gela - Licata, le unità della divisione si costituiscono in caposaldo a Roccapalumbo, Lercara Friddi e Prizzi. Il 15 luglio, per contenere la pressione nemica in avanzata verso nord e nord - ovest, vengono costituiti tre gruppi mobili che dalle posizioni di Bisaquino, Prizzi, Lercara sbarrano le principali direttrici che da Agrigento portano a Palermo. La difesa però deve essere abbandonata perché il ripiegamento su altre zone del fronte costringe la divisione il r6 luglio a schierarsi in posizione più arretrata sulla linea Cerda Chiusa - Sclafani. Il contatto con il nemico viene però sempre mantenuto da unità di retroguardia e la sua avanzata verso nord viene continuamente contrastata da puntate contro.ffensive. Il 22 la pressione nemica si fa sentire con particolare violenza anche su questo nuovo allineamento per cui, dopo una strenua resistenza durata per oltre 24 ore, nella notte su] 23 ripiega su Santo Stefano di Camastro Mistretta e i.I 29 sulla linea San Fratello - M. Pelata - Traina. Dopo una sosta di qualche giorno il 6 agosto riprende violento l'attacco delle unità U.S.A .. Notevoli forze . corazzate si dirigono verso il costone cli San Fratello e Pizzo degli Angeli e in primo tempo l'azione viene contenuta sia pure con gravi sacrifici, ma persistendo nella forte pressione anche il giorno successivo il nemico costringe la divisione a rompere il contatto e a ripiegare sulla linea del torrente Tortorici, soprattutto perché attaccata anche alle spalle da truppe nemiche sbarcate sul tergo della divisione alla foce del torrente Rosmarino. Ma ormai la divisione ridotta di efficienza a causa delle gravi perdite subite in uomini e mezzi, provata da più giorni di lotta accanita e senza .respiro, non ha più la consistenza per potersi opporre alle manovre delle ben più robuste forze attaccanti, oltretutto padrone assolute del cielo della battaglia, e perciò viene ancora arretrata prima verso lo stretto di Messina e poi traghettata sulle coste calabre. Dall'n al 14. agosto, ostacolati da intensi bombardamenti aerei e navali, i resti della divisione si dislocano a sud - est di Scilla, nella zona di Fondaco Melia. Da li vengono trasferiti nella zona di Asti.
ro6 -
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Maggior Generale Onorato Rey di Villarey: Custoza, 24 giugno 1866
COMANDANTI BRIGATA (( PISA))
Magg. Magg. Magg. Magg. Magg.
Gen. Gcn. Gen. Gen. Gen.
(1859 - 71)
Col. Ariberto Perrone Geo. B. Giuseppe Cassala Gcn. B. Giuseppe Saccomanni
Augusto Gori Pannilini Carlo Isasca Onorato Rcy di Villarey Gaetano Giuseppe Corte Giuseppe Dezza
BRIGATA (( PISA))
XXVI
BRIGATA n1 FANTERIA
(r926- 35)
Gen. B. Giuseppe Saccomanni Gen. B. Rodolfo Corselli Gen. B. Roberto Raggio Col. Umberto Testa (int.) Gen. B. Riccardo Ronchetti
(1881 - 1926)
Magg. Gen. Enrico Olivero Magg. Gen. Luigi G irala Col. Romeo Bozzetti Magg. Gen . Carlo Nievo Magg. Gen. Felice I3arrilis Magg. Gen. Ludovico Ubaudi Magg. Gen. Vincenzo Gaggia Magg. Gen. Gugliel mo Pecori Giraldi Magg. Gen. Felice Amerio Magg. Gen. Luca Montuori Magg. Gen. Tommaso D'Agata Magg. Gen. Giuseppe Petilli Magg. Gen. Dante Formentini Magg. Gen. Clemente Vecchio Col. Fileno Briganti Magg. Gcn. Asclepia Gandolfo Magg. Gen. Francesco Bertolini Magg. Gen . Giovann i Breganze Col. Brig. Paolo Cornaro Magg. Gen. Giulio Corradi Col. Brig. Illio Jori Col. Brig. Riccardo Castelli Brig. Gen. Alfredo Gabrielli
FANTERIA J)ELL' A SSIETTA
BRIGATA DI (1
935)
Gen. Gen. Gen. Gen.
B. B. B. B.
Riccardo Ronchetti Federico Romero Edoardo Quarra Adolfo Naldi
D1v1sro1'E ( 1 935
m
F ANTERIA
cc
Ass1.E1TA »
- 43)
Gen. D. Enrico Riccardi Gen. D. Enrico Boscardi Gen. D. Camillo MercalJi Gcn. D . Stefano Pegiani Col. Guido Piacenza (int.) Gen. D. Emanuele Girlando Gen. D. Giulio Perugi Gen. D . Pietro Zaglio Gen. B. Mario Vece Gen. B. Ottor ino Schreiber
SEDI
1860 186r 1862 -65 1866 1867 1868 1870 r88r - 82 1883 - 84
Casalmaggiore (Cremona) Reggio Calabria Milano Brescia Venezia Verona Caltanissetta Piacenza Reggio Calabria
1885 - 86 1887 - 93 r894-97 1898- 1900 1901 - 07 1907 - 22 1922- 26 1926- 30 1930- 40 -- 107 -
(XXVI)
Ancona Genova Parma Palermo Milano Nocera Inferiore Potenza Salerno Asti
(26·)
DIVISIONE DI FANTERIA <<BARI» (47~)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Trae origine dalla Brigata di Fanteria « Bache, costituita a Bari nel marzo 1915, con il 139" e 140° Reggimento Fanteria, anch'essi di nuova costituzione, si scioglie dopo la fine del primo conflitto mondiale, nel luglio 1920. Il 15 settembre 1939, nel corso del riordinamento dell'Esercito, si costituisce di nuovo a Bari la Divisione dì Fanteria « Bari )J ( 47") che assume alle dipendenze, oltre al 139° e r40" Reggimento Fanteria dc.Ila vecchia brigata omonima, anche il 47° Reggimento Artiglieria da Campagna. Nel febbraio 194r entra a far parte della divisione anche la 152" Legione CC.NN . d'Assalto. Nell'agosto 1943 quest'ultima unità assume il nominativo di ri»
152" Legione M.V.S.N., nominativo che il 1" novembre 1943 modifica in quello di 152° Reggin1ento Fanteria e, successivamente, il 19 novembre dello stesso anno in quello cli 340" Reggimento Fanteria. I l 2r settembre 1944 il Comando Divisione « Bari )> si scioglie e gli elementi che lo compongono danno vita, il 14 ottobre successivo, al Comando Divisione per la Sicurezza Interna « Aosta )J. Sotto la stessa data le unità dipendenti dalla divisione, il r 39", 140" e 340° Reggimento Fanteria e il 47° Reggimento Artiglieria cambiano compiti e dipendenze e assumono Ja denominazione di 3°, 4°, 5° e 6° Reggimento Guardie.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
1915: il
(1915- 18)
giugno la Brigata << Bari » è dislocata fra Terenzano - Campoformido - Coloredo del Prato e il 2r luglio si schiera tra il vallone di Gradisca e le filande cli Sdraussina. Il 23 e il 24 partecipa alla difesa della zona violentemente attaccata dal nemico e, successivamente, il 25 e il 26 concorre alle operazioni di carattere dimostrativo condotte contro Bosco Cappuccio e M. San Michele. 11 27 luglio la brigata passa in riserva. 11 26 agosto è di nuovo in linea nel settore di San Martino del Carso e da queste posizioni il 21 ottobre attacca .le alture del San Michele e San Martino, ma dopo quattro giorni di dura lotta è costretta a desistere a causa delJe forti perdite subite. Passata in riserva divisionale per riordinarsi , ritorna in linea sulle stesse posizioni il 2 novembre. Il 4 novembre riprende l'azione interrotta il mese precedente e riesce ad occupare le trincee del San Martino, resi-
stendo .. ooi, il 5 e il 6, ai violenti contrattacchi nem1c1. ~
12
1916: dopo un lungo periodo di riposo e di addestramento, raggiunge la zona d'operazione il 26 marzo e il 12 aprile si schiera in prima linea nel settore del M. Sabotino. Il 29 aprile elementi della brigata con una riuscita azione occupano alcune ·importanti posizioni nemiche fortemente contese nei mesi precedenti. Il 31 maggio si sposta verso la fronte trentina e si schiera· fra Giarabassa e Bolzonella. L'8 giugno è attestata in Val Cismon e da queste posizioni è chiamata ad arginare e quindi a bloccare pericolose infiltrazioni nemiche in Val Frenzela. Dal r6 giugno partecipa ad una controffensiva nella stessa zona, durante la quale, malgrado i sanguinosi e duri combattimenti sostenuti quasi ininterrottamente fino al 12 luglio, la brigata riesce solo parzialmente a raggiungere gli obiettivi assegnati tra cui M. Fiara. Subito dopo viene inviata nelle re-
ro8 -
trovie a causa delle forti perdite subite per essere riordinata. Il 20 agosto ritorna in linea, prima su M. Palombara e il 5 settembre sul basso Isonzo. Il ro ottobre partecipa sul Carso a tentativi di conquista delle posizioni di Jamaiano che, non riusciti dopo tre giorni di dura lotta, vengono effettuati nuovamente il 1° novembre fìno a che la località cade nelle rnani della brigata. 1917: dal gennaio all'aprile svolge il servizio di linea sulla fronte del Debeli V rh e sul Cosich. 11 20 maggio si sposta sulla fronte dell'Isonzo e si schiera verso Saliceto, fra Ferleti e Bonetti. Da queste posizioni il 26 e 27 maggio porta l'attacco in direzione di Selo e riesce ad impadronirsi di importanti posizioni; nei giorni successivi, dal 4 al 6 giugno , passata in clifensi va, difende le posizioni conquistate resistendo ai forti contrattacch i nemici. Avviata nelle retrovie per riordinarsi, dopo un breve periodo di riposo, il 23 giugno è di nuovo in linea sulle stesse posizioni. Il 18 agosto, ripresa l'azione offensiva sulla fronte Isonzo Carso, partecipa alle operazioni per la conquista di Sele, Stari Lokva e Voiscizza, puntando verso Bresovizza ·e il vallone Jamiano, obiettivi che raggiunge dopo aspri e accaniti combattimenti il 22 agosto. In ottobre, iniziatasi l'offensiva austro - tedesca e prodottosi in altra zona l'arretramento del fronte, la brigata il 28 è costretta ad abbandonare le posizioni occupate per assumere il compito di retroguardia al ripiegamento della 6J" D ivisione. Esaurito il compito ripiega per Doberdò, Ronchi e T urriaco oltre l'Isonzo e verso il Tagliamento. Il 30 raggiunge Latisana ove resta schierata fino al 4 novembre dopo di che con un successivo balzo il 6 si porta sul Piave a San Donà di Piave. Schierata nella zona a cavaliere delle due sponde ciel fiume per consentire il passaggio delle truppe in ripiegamento, contrasta efficacemen te il 13 novembre i numerosi tentativi di infiltrazione nemica nella zona di Grisolera e CasteJlazza. Per il comportamento tenuto dalle unità della brigata dt1rante i combattimenti cli Selo e Stari Lokva, viene citata sul bollettino di guerra n. 819 del 3J agosto 1917.
1918: schierata sulla fronte del M. Asolane, il 14 gennaio partecipa all'azione per la conquista di alcune importanti posizioni sulle pendici del monte che vengono poi, il giorno successivo, tenacemente difese dal ritorno offensivo nemico. In marzo si schiera lungo la linea Col Moschin - Regione Nosellari e da queste posizioni partecipa alla battaglia difensiva iniziata il 15 giugno sul Piave. Parziali infiltrazioni nemiche sulla selletta di M. Asolone e ad Osteria il Lepre vengono prima controllate e successivamente eliminate in seguito a contrattacchi portati dalle unità della brigata il 23, 24 e 25 giugno. L'offensiva fi nale trova la Brigata << Bari )> impegnata in combattimenti offensivi che la portano, a seguito di sanguinose azioni durate il 24 e 25 ottobre, alla conquista di Col della Berretta. Le forti perdite subite però costringono la brigata ad abbandonare la linea. Il .3 novembre un battaglione della brigata, costituito con elementi scelti dei due reggimenti, viene inviato ad operare in Val Sugana. SECONDA MONDIALE
(1940-45)
1940: la Divisione « Bari», dopo un periodo di addestramento in patria, s'imbarca per l'Albania dal 28 al 3 r ottobre. A causa della delicata situazione che si sta creando sul fronte greco - albanese, le unità della divisione mano a mano che sbarcano a Valona vengono avvi ate in zona d'operazione. Il 140" Reggimento Fanteria si schiera, tra il 2 e il 3 novembre, sulla linea cli confì ne ad est di Leskoviku, mentre il 139° viene posto alle dipendenze della Divisione Alpina << Julia » e raggiunge Kontsa in territorio greco. In quest'ultima località la lotta si accende subito violentissima. Le robuste unità nemiche tentano di guadagnare, attraverso la conquista di Ponte Perati, il controllo delle più importanti vie di comunicazione della zona, vie indispensabili per i rifornimenti delle truppe sulla linea di confine. Gli attacchi iniziati il 4 novembre si ripetono nei giorni successivi fino al 7, allorché i repa_rti della divisione riescono a contrattaccare e a contenere la pressione nemica. L'8 il 139° Fanteria, ancora in territorio greco, re-
109 -
siste a Konitza e a Stracani, mentre con alcuni reparti si schiera lungo il torrente Sarantaporos per proteggere il ripiegamento della Di visione « Julia )) . Ancora furiosi combattimenti, con attacchi e contrattacchi, si svolgono lungo il Sarantaporos, a Konitza e sulla sella di Sant'Atanasio, dall'n al 14 novembre, ma il 15 si rendono necessarie alcune rettifiche del fronte, per cui vengono abbandonate le posizioni in territorio greco e vengono rinforzate le difese a Ponte Perati. 11 17 e il r8 si rinnova sempre più accanita la pressione nemica contro le difese di Ponte Perati, ma ancora una volta essa viene contenuta. Il 20 però, per avvenimenti sfavorevoli verificatisi su altro settore del fronte, i reparti del reggimento, particolarmente provati da quindici giorni di accanita lotta, ripiegano verso Leskovìku, a Tserke, e sì riuniscono agli altri reparti del.la divisione già da tempo schierati nella zona. 11 21 le unità della divisione, finalmente riunite, si attestano a sbarramento del passo di Barmasc e dell'importante via di comunicazione Perati - Premeti e il giorno successivo, sempre in Val Vojussa, sulla linea Ciafa Martes - M. Grashoves. Dopo altre giornate di accanita lotta, il 29 le unità della « Bari >l, fortemente decimate, si portano alle spalle del.la linea di resistenza nella zona del Klisura, dove organizzano difese sui capisaldi di Bodar e Malibardhe sulla destra della Vojussa e di Morgoua e sulle pendici del Massiccio del Dhembel sulla sinistra del citato fiume. Dal 16 dicembre di nuovo direttamente investita dall'attacco nemico la divisione partecipa alla difesa del Klisura. Il 23 altri violenti attacchi riescono a creare pericolose infiltrazioni a sud di Chiarista, infiltrazioni che vengono però parzialmente eliminate a seguito della pronta reazione delle unità della divisione.
1941: nei primi giorni di gennaio le unità della Divisione << Bari )> sono ancora schierate all'altezza del Ponte Klisura, alla confluenza del torrente Desnizzes con la Vojussa, sulle posizioni di costone di Chiarista e pendici orientali del Massiccio di Mali Trebescines. Ma l'offensiva nemica non accenna a diminuire d'intensità e il 2 e il 3 gennaio essa si ma-
nifesta con crescente violenza verso le quote di Mali Trebescines e lungo la strada che, seguendo la vallata del Desnizzes, porta a Passo Chiaf e Chiciocut. L'8 i.I nemico riesce ad impadronirsi delle posizioni di Topoianit e Ciaf e Sposit, per cui si rende impossibile .la difesa del Ponte Klisura che viene abbandonato, mentre lo schieramento della divisione si sposta a Cuica Fecit- Pavari - abitato di Bali . L'azione della divisione in tutto questo periodo non si è limitata a una forma di difesa passiva delle posizioni occupate, ma si è manifestata principalmente con reazioni di contrattacco che sono valse in più occasioni a smorzare la spinta offensiva nemica. Ma il nemico in quella zona tenta cli aprirsi la strada per Berat, per cui la sua pressione diventa sempre più violenta e il 15, a seguito azione sviluppatasi di fronte e sui fianchi con manovra avvolgente, ripiega sulle posizioni di Chiaf e Chiciocut, naturalmente forti, già precedentemente organizzate a difesa. 11 29 gennaio, dopo aver resistito a rinnovati attacchi portati dal nemico a Bregu Memulasit e sul costone di Caizza, la Divisione « Bari >> viene sostituita dalla Divisione « Siena >> e si sposta nelle lontane retrovie di Roskovec per essere riordinata. Il 5 marzo è di nuovo nelle immediate retrovie del fronte a nord del Passo Chiaf e Chiciocut e il 9 successivo si porta in prima linea attestata a ridosso del costone Bregu Scialesit, inserita tra ]a Divisione « Cagliari )> a sinistra e la Divisione « Puglie » a destra. La volontà offensiva nemica è stata ormai neutralizzata e il 12 marzo le unità della divisione partecipano ad operazioni di carattere offensivo contro le posizioni di Proi Wath e il 13 e il 14 contro quelle di q. 731 di Monastero e di Bregu Rapit. La q. 731 dopo furiosa lotta viene conquistata, ma la reazione nemica si manifesta in modo talmente violenta che risulta impossibile mantenerla e deve essere abbandonata, soprattutto a causa del quasi totale annientamento degli occupanti. Il r9 marzo reparti della divisione partecipano ad un nuovo tentativo di attacco portato sulle stesse quote da reparti arditi e corazzati, ma le posizioni dominanti nemiche non consentono ancora IIO -
sa cli manovra, nella difesa della fascia di copertura costiera da Brindisi a Taranto.
una volta che gli obiettivi conquistati a prezzo di forti perdite possano essere mantenuti. Il 23 marzo la divisione, a causa delle forti perdite subite nei duri combattimenti dei giorni precedenti, viene inviata nelle retrovie. Il 14 aprile, all'inizio dell'offensiva finale , la Divisione « Bari )l rientra in linea nella zona di Passo Chiaf e Chiciocut, in riserva del}'VIII Corpo d'Armata. Il r 5 partecipa al1' avanzata lungo Val Desnizzes e il 16 raggiunge Ponte Klisura. Procedendo nell'avanzata, sempre contrastata dalle retroguardie nemiche, risale la Valle Vojussa e il 17 raggiunge il torrente Lomnizza. Successivamente la marcia della divisione prosegue verso Premeti e verso Ponte Perati dove l'avanzata della divisione viene fortemente contrastata da robuste retroguardie nemiche attestate sui costoni circostanti. Dal 20 al 23 sostiene ancora duri combattimenti prima di raggiungere Ponte Perati. Ultimate le operazioni di guerra le unità della divisione si dislocano lungo il confine greco - albanese nella zona di Tsarapiana e Konica. In maggio vengono impiegate in operazioni di rastrellamento in territorio albanese lungo la Valle Vojussa. In giugno rientrano in patria e si dislocano in Puglie. Fino al dicembre la divisione viene inserita, quale mas-
1942: ancora in Puglie, viene trasferita m settembre in Toscana, tra Livorno, Pisa e l'isola d'Elba e impiegata in rinforzo alla difesa costiera già esistente fra Foce d'Arno e Cecina. Il 5 dicembre si sposta nella zona di Roma, tra Cesano, Cecchignola e Centocelle. 1943: nell'aprile, dalla zona di Roma, la divisione si trasferisce in Sardegna, dove assume il controllo del settore costiero di Oristano e ivi rimane fino a11'8 settembre. Successivamente all'armistizio dell'8 settembre, la divisione dispone le unità tra Bivio Bosa e Macomer per un eventuale intervento contro i tedeschi che affluiscono verso il nord dell'isola diretti in Corsica. Il giorno 14- la divisione raggiunge la linea Bonnaro - Buddusò per far pressione sulle truppe tedesche della testa di ponte Stretta de su Aspru - Santa Teresa di Gallura e per prendere il possesso della costa nord - orientale del1'isola, una volta sgomberata dai tedeschi. Il 17 tutti gli obiettivi vengono raggiunti senza spargimento di sangue. J 944: sempre in Sardegna fino alla data del suo scioglimento, avvenuto il 2r settembre.
COMANDANTI BRIGATA ((BARI))
(1915 - 20)
DivISIONE DI FANTERIA « BARI>)
(47°) (1939 - 44)
Gen. D. Ernesto Zaccone Geo. B. Achille D'Havet Gen. D. Matteo Negro Col. Rogero Giannotti (int.) Gen. B. Ernesto Perone Geo. B. Giuseppe Cortese (int.) Gen. D. Ismaele Di N isio Gen. B. Enrico Bianco di San Secondo Gen. I3. Carlo Petra di Caccuri (int.)
Magg. Gen. Giulio Cesare Amadei Magg. Gen. Enrico Caviglia Col. Brig. Ugo Franco Magg. Gen. Luigi Piccione Magg. Gcn. Alessandro Tagliaferr.i Magg. Gen. Benedetto Ruggeri
SEDI r939 - 40
1915 - 20 Bari -
ITT
Bari
DIVISIONE DI FANTERIA «BERGAMO» (15a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae ongrne dalla Brigata «Bergamo)) costituita il 1° novembre 1859 con il 25° e 26° Reggimento Fanteria. Sciolta nel 1871, unitamente alle altre brigate permanenti è ricostituita il 2 gennaio 1881 sempre con gli stessi reggimenti. Il 20 ottobre 1926, in attuazione della legge 11 marzo dello stesso anno sull'ordinamento dell'Esercito, la brigata e il 25° Reggimento Fanteria vengono sciolti, mentre il
26° viene assegnato alla XV Brigata di Fanter ia. In Abbazia, il 24 maggio 1939, si , forma la Divisione Fanteria « Bergamo )> ( I 5°) che inquadra oltre al 25° e 26° Reggimento Fanteria, anche il 4" Artiglieria e successivamente assume alle dipendenze 1'89" Legione CC.NN. d'Assalto. L'8 settembre 1943 a seguito dell'armistizio la divisione si scioglie.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME
Nel settembre, dal 12 al 18, la Brigata « Bergamo)> si batte a Fano, Senigallia e Castelfidardo; concorre poi all'assedio di Ancona e nell'ottobre partecipa ai combattimenti di San Giuliano. Fino al febbraio 1861 è presente all'assedio della fortezza di Gaeta.
1918: la « Bergamo)> è impegnata in giugno a Meolo, San Pietro Novello e Fossalta di Piave e, nel corso della battaglia di Vittorio Veneto, ha ragione delle unità nemiche schierate a Sasso Rosso e in Val Sugana conquistando M. Lisser e M. Panarotta; merita la citazione sul bollettino di guerra n. 1270.
TERZA D' INDIPENDENZA (1866)
SECONDA MONDIALE ( 1940 - 45)
La brigata viene mobilitata ma non è direttamente impegnata nelle operazioni.
1940: dislocata nella Venezia Giulia, la Divisione « Bergamo )> il IO giugno assume uno schieramento che le permette la vigilanza e il controllo della frontiera orientale, lungo la linea Fiume - Bresa - S. Rocco di Clana.
CENTRO - MERIDIONE (1860 - 61)
PRIMA MONDJALE (1915- 18)
1915: la « Bergamo>) per il miglioramento delle posizioni partecipa, nella zona di Tolmino, ai combattimenti di metà agosto a Santa Lucia e di novembre a Santa Maria.
1916: la brigata è ancora impegnata nella zona di Santa Maria di Tolmino e a Cigins per il possesso ed il mantenimento di posizioni dominanti. 1917: in maggio conduce un riuscito attacco alle posizioni di Flondar assicurandosi il possesso di quelle trincee; nell'agosto partecipa ai combattimenti di Raccogliano e San Marco di Gorizia. A fine ottobre concorre a frenare la veemente spinta offensiva nemica sulle posizioni di Pozzuolo del Friuli. -
1941: iniziate le ostilità contro la Jugoslavia il 6 aprile, le unità della divisione passano al1'offensiva e avanzano verso Sv. Matej e Marcelej. L'n scacciano il nemico dal costone Velj Vrh e occupano Castua - Kostanje, il 12 raggiungono la zona di Buccari, successivamente continuano l'avanzata verso sud, con il compito di respingere l'avversario verso l'interno e occupare le coste dalmate. A tale scopo, raggiungono il 16 aprile la linea Segna - Zuta Lokva. Dopo l'armistizio la Divisione « Bergamo>> rimane in territorio d'occupazione nella zona di Spalato con le unità dislocate a II2 -
e Varesi Vakut; è impegnata in giugno per sedare la rivolta di Lika e, in luglio - agosto, in vere e proprie azioni di guerra contro unità partigiane.
Macarsca, Livno, Signo Ernivizza, Liubuski, Imotski e nell'isola di Brazza. Inizia da questo momento per le unità della divisione una attività di difesa costiera, di protezione delle vie di comunicazione e di pacificazione delle popolazioni serbe e croate in lotta fra loro.
1943: nuclei armati sempre più numerosi e robusti impegnano in una lotta aspra e sanguinosa le unità della divisione .fino all'8 settembre.
1942: la divisione è chiamata ad effettuare azioni di rastrellamento nella zona di Glamoc
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Maggior Generale Alessandro Avogadro di Casanova: Gaeta,
12
novembre
1860
COMANDANTI BRIGATA
Brig. Gen. Pietro Baldi Brig. Gen. Umberto Tesei Brig. Gen. Alessandro Giovagnoli Brig. Gen. Pirio Stringa Brig. Gen. Cesare Luzzatti Col. Giovan Battista Michelotti (int.) Gen. B. Federico Spreafico Gen. B. Marcello De Luca
« BERGAMO » ( l 859 - 71)
Magg. Gen. Alessandro Avogadro di Casanova Magg. Gen. Simone Manca Col. Luigi Castelli (int.) Magg. Gen. Giovanni Luca De Fornari Magg. Gen. Carmelo Ascenso - Spadafora .BRIGATA
« BERGAMO
>>
(
1881 - 1926)
DrvISIONE
DI
FANTERIA
« C..\RNARO »
( 15")
( 1934- 39)
Magg. Gen. Cesare Alfieri Magg. Gen. Ernesto Guidoni Col. Adriano Cordero di Montezemolo Magg. Gen. Egidio Osi Magg. Gen. Federico _P izzuti Magg. Gen. Bonaventura Zanelli Magg. Gen. Giuseppe Prudente Magg. Gen. Luigi V elardi Magg. Gen. Stefano Scribani Rossi Magg. Gen. Armano Ricci Armani Magg. Gen. Giovanni Maggiotto Col. Nicola Cartella (int.) Magg. Gen. Giacomo Ponzio Magg. Gen. Antonio Simoncel]i
Gen. D. Achille Vaccarisi Gen. D. Giovanni Majoli Gen. D. Francesco Lavi.ano DIVISIONE
DI
FANTERIA
(( BERGAMO))
(1939 - 43) Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
D. Francesco Lavi.ano D. Ugo Gigliarelli Fiumi D. Pietro Belletti D. Alessandro Piazzoni B. Emilio Becuzzi
SEDI
1867 Parma 1868 Fossano r870 Bari
1860
Forlì Bologna 1865 - 66 Chieti
1862
-
113
(15")
1881 - 84 1885 - 86 1887- 93 1894 - 98 1899 - 1902 1903 - 08
Torino Cagliari Genova Udine Pisa Torino
1909 - 15 1920 192T 1922 - 25 1926 1939 - 4°
-
rr4 -
Piacenza Venezia Giulia Parenzo (Pola) Abbazia (Fiume) Fiume Abbazia (Fiume)
DIVISIONE DI FANTERIA «BOLOGNA» (25a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Con il 21" e il 22° Reggimento Fanteria, costituiti da volontari romagnoli e veneti, si forma nell'estate del 1859 la Brigata « Vittorio Emanuele J> che il r'' ottobre dello stesso anno assume il nome di Brigata « Bologna J>. Il 1° gennaio 1860 il 21 ° e 22'' Reggimento mutano il loro numero ordinativo rispettivamente in quello di 39'' e 40°. Sciolta nel r871 la brigata si ricostituisce il 2 gennaio r88r con gli stessi reggimenti. A seguito legge II marzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito, assume il 14 novembre dello stesso anno la denominazione di XXV Brigata di Fanteria e inquadra, oltre al 40°, i Reggimenti 15° (< Savona JJ e 31° « Siena », mentre il 39° viene sciolto. La brigata
così costituita e il IO) Reggimento Artiglieria da Campagna entrano a far parte della 25' Divisione Militare Territoriale di Napoli. Tale grande unità nel 1934 prende il nome di Divisione di Fanteria del Volturno ( 2 5•), nominativo che si estende anche alla brigata. Il 27 aprile 1939, il ricostituito 39° e il 40° Fanteria con il 10° Reggimento Artiglieria, successivamente sostituito dal 205° Artiglieria, danno vita alla Divisione di Fanteria « Bologna)) ( 2 5") la quale nella primavera del successivo 1941 assume la fisionomia di grande unità motorizzata. La « Bologna J) si scioglie per eventi bellici il 25 novembre 1942.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME CENTRO- MERIDIONE
(1860-61)
Dopo aver combattuto a Perugia il 14 settembre 1860 ed aver preso parte all'assedio di Ancona dal 24 al 29 dello stesso mese la Brigata « Bologna >J nel r86I opera a Tagliacozzo e a Sgurgola in gennaio concorre alle operazioni per il blocco e l'occupazione di Civitella del T ronto. TERZA n ' rNV IPENDENZA
(1866)
La « Bologna J> partecipa alle operazioni con la 13'' Divisione inquadrata nel IV Corpo d'Armata. ROMA
(1870)
Combatte il 1 2 settembre a Civita Castellana ed i suoi reggimenti sono fra le prime unità che entrano a Roma il 20 settembre. PRIMA .\fONDIAL.E
(191 5- 18)
1915: la Brigata « Bologna JJ nel gmgno occupa Fogliano e Castelnuovo, in luglio com-
batte a S. Martino del Carso e Bosco Cappuccio subendo sensibili perdite; in ottobre opera ancora a Castelnuovo. r916: da gennaio a ottobre la « Bologna» è dislocata nella zona del Tonale; a metà novembre torna sull'Altopiano Carsico e conduce combattimenti offensivi contro le posizioni del Voi kovniack.
19 r 7: prende parte alla decì ma battaglia dell'Isonzo e cornbatte a Hudi Log e Korite ed i due reggimenti perdono un notevole numero di uomini. A giugno la « Bologna JJ torna in linea nel settore di Fiondar. Durante il ripiegamento dall'Isonzo la brigata, inserita nel Corpo d'Armata Speciale Di Giorgio, si schiera il 29 ottobre sul monte di Ragogna a difesa del ponte di Pinzano sul Tagliamento. Il 39° e 40" Fanteria resistono eroicamente agli attacchi portati dal nemico con notevoli forze e vengono sopraffatti solo il 1° ~ovembrc dopo che il ponte era stato interrotto. Elevato ancora una volta il numero delle perdite. Agli eroici difensori del monte
II5 -
di Ragogna lo stesso nemico, all'atto della cattura, rende gli onori delle armi. 1918: riorganizzata la brigata entra in linea a gennaio sull' Asolone. Nel corso della battaglia del Piave, in giugno, difende strenuamente le posizioni del M.ontello e durante l'offensiva di Vittorio Veneto combatte prima sul M. Forcelletta e Col del Cuc, poi partecipa all 'inseguimento dell'avversario e occupa Feltre. Per essersi particolarmente distinta durante questi ultimi combattimenti la brigata merita la citazione sul bollettino di guerra n. 1262. SECONDA .MONDIALE ( 1940 - 45)
1940: il
10
giugno la Divisione « Bologna)>
è dislocata nei pressi del confine libico - tunisino e dopo l'armistizio con la Francia si porta a sud di Tripoli, a Bir el Ghnem. 1941: all'inizio dell'anno la maggior parte delle unità della divisione sono ancora schierate a difesa del campo trincerato di Tripoli nella zona di Garian, mentre alcune di esse, specie artiglierie, vengono inviate sul fronte di combattimento e schierate lungo la linea Derna - Mechili. In questa zona partecipano ai combattimenti dal 25 al 29 gennaio e al successivo ripiegamento su Barce, Bengasi fino a Ghemines dove giungono il 5 febbraio. In marzo tutta la divisione si trasferisce nella zona di Sirte, che sostituisce le unità spinte in avanti nel corso della offensiva italo - tedesca. A fine maggio la « Bologna >) viene spostata sulla fronte di Tobruk ove concorre all'assedio della piazzaforte partecipando ai vari infruttuosi tentativi per l'occupazione della città. Passata l'iniziativa all'avversario ne respinge il 2r e 22 novembre a Sidi Rezegh gli attacchi portati con robuste colonne motocorazzate provenienti dall'Egitto. Il 23 aspri combattimenti si accendono sul caposaldo di Bir Garsa che viene più volte perduto e riconquistato.
Il 25 un ulteriore violento attacco riesce ad aver ragione della difesa del caposaldo di Belhamed e ad aprirsi un corridoio fra le unità della divisione. Con questa riuscita manovra le truppe inglesi conseguono un duplice risultato: il ricongiungimento con le forze assedi.ate a Tobruk e l'accerchiamento delle unità della divisione schierate a nord verso la costa. Attacchi e contrattacchi sempre più violenti si susseguono dal 27 novembre al 5 dicembre allorché i reparti superstiti della divisione danno inizio a una manovra di ripiegamento verso El Adem e Ain el Gazala e Derna poi. L'n dicembre in quest'ultima località la « Bologna )) riordina le unità e si schiera a caposaldo, quindi profilandosi la minaccia di aggiramento da sud ripiega ancora verso Agedabia ed El Agheila. La « Bologna>) viene citata sul bollettino di guerra n. 545. 1942: nel primo semestre i reparti della divisione rimangono nella zona di Agedabia. A metà luglio la Divisione « Bologna >) è schierata a sud - ovest di El Alamein nella zona <li El Mireir; il 30 agosto attua un movimento offensivo verso est ma, dopo i primi parziali successi, viene arrestata. Merita la citazione sul bollettino di guerra n. 825. Dal 23 al 3r ottobre il nemico sottopone le posizioni tenute dalla divisione a intensi bombardamenti aerei e terrestri e a reiterati attacchi di mezzi corazzati. Il 2 novembre la « Bologna )) arretra sul margine ovest di Deir el Beida e dopo una ulteriore accanita resistenza il 4 tenta con disperata manovra di sottrarsi alla morsa che. si sta per chiudere alle su.e spalle. Il tentativo non riesce e parte delle unità della divisione rao-giunte durante il movimento e attaccate sepa~atamente. vengono annientate. Alcuni nuclei riescono ancora a tener testa al nemico il 5 novembre a sud di Abu Aggag, il 6 a Fuka e poi a Marsa Matruk dove in successivi violenti scontri vengono però sommersi il 21 novembre.
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Maggior Generale Ferdinando Pinelli: Provincie napoletane, 1861
-
u6-
COMANDANTI BRIGATA
« VITTORIO EMANUELE»
Gen. B. Luigi Amantea Gen. B. Annibale Bonomi
(r859)
Col. Ferdinando Pinelli
XXV BRIGATA m BRIGATA (( BOLOGNA))
(1859-71)
(1881 - 1926)
Magg. Gen. Vittorio Chiarle Magg. Gen. Enrico Mamoli Col. Luciano Sivelli Magg. Gcn. Alessandro Bruschetti Magg. Gen. Raffaele Allisiardi Magg. Gen. Carlo Volpini Magg. Gen. Gioacchino Valentano Magg. Gcn. Alberto Valentini Magg. Gen. Alberto Piacentini Magg. Gen. Enrico Gardini Magg. Gen. Alfonso Torelli Magg. Gen. Adolfo Marchetti Magg. Gen. Matteo Quaglia Magg. Gen. Alessandro Vigliani Col. Brig. Demetrio Cordero Montezemolo Magg. Gen. Giuseppe Tesei Col. Brig. Carlo Rocca Col. Brig. Camilla Pagliano Gen. B. Rodolfo Russo
(r926 - 39)
Gen. B. Annibale Bonomi Gen . B. Guido Figliolini Gen. B. Pietro Carrara Col. Angelo Stirpe (int.) Gen. B. Umberto di Savoia, Principe di Piemonte Gen. B. Attilio De Michelis Gen. B. Mario Moreno Gen. B. Mario Marghinotti
Magg. Gen. Ferdinando Pinelli Magg. Gen. Paolo Griffìni Magg. Gen. Giuseppe Angelino BRIGATA ((BOLOGNA))
FANTERIA
DIVISIONE
m
F.>.NTERIA
« VOLTURNO >l
Gen. D. Vittorio Viscontini Gen. D. Umberto di Savoia, Principe di Piemonte Gen. D. Giuseppe Pafundi D1v1sIONE
DI
FANTERIA
<< BoLOGNA >l
(r939 - 42 ) Gen. Gen. Gen. Gen. Geo. Gen.
D. D. D. D. B. D.
Giuseppe Pafundi Roberto Lerici Pietro Maggiani Mario Marghinotti Carlo Gotti Alessandro Gloria
SEDI
1860 1860 r861 1863 - 64 1867-68 1870 1881 - 83 1884- 86 1887 - 88 1889 - 92
(25")
( 1934 - 39)
1893 - 98 1899 1900 1901 - 05 1906- 09 1909 - 15 1919 - 20 1921 - 33 1 934 · 39 r939-42
Torino Aquila Napoli Modena Chieti Napoli Padova Udine Palermo Forlì
- II7 -
Milano Caserta Gaeta Bologna Aquila Napoli Castua (Fiume) Napoli Caserta Napoli
(25")
DIVISIONE DI FANTERIA «BRESCIA)) (27a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 28 novembre r 848 viene costituita la Brigata « Lombardia » che, sdoppiata il 27 febbraio 1849, si trasforma in Brigata della Divisione « Lombarda >) ( r '') che viene scio) ta nella primavera dello stesso anno. Il 1° novembre 1859 viene ricostituita come Brigata « Brescia» co11 il 19° e 20° Reggimento Fanteria. Nel 1871 la brigata si scioglie per ricostituirsi il 2 gennaio 1881 con gli stessi reggimenti. Il 6 novembre del 1926 assume l'ordinativo di XXVJI Brigata di Fanteria ed inquadra anche il 16° Reggimento « Savona)>. Successivamente la brigata ed il 12" Reggimento Artiglieria entrano a far parte della 27" Divisione Militare Territoriale di Catanzaro. Tale unità il 1° gennaio del 1935 assume il nome di Divisione di Fanteria <cSilall (2t),
nominativo che si estende anche alla brigata. Allorché la « Sila )) , mobilitata, si trasferisce il 20 settembre 1935 in Eritrea, viene costituita a Catanzaro sotto la stessa data la Divisione di Fanteria « Sila lI » ( r27") che inquadra la Brigata di Fanteria « Sila ll)> (CXXVJI) con il 132", 243" e 244" Reggimento Fanteria, reggimenti già in vita durante il primo conflitto mondiale, nonché il 45° Artiglieria. La •< Sila II l> si scioglie al rientro in patria della « Sila)>. Il 24 maggio 1939, si costituisce la Divisione di Fanteria « Brescia » ( 27"), del Corpo Autotrasportabile, con il 19° e il 20° Reggimento Fanteria e il 55° Artiglieria per D.f., poi sostituito dal 1° Artiglieria Celere. La divisione si scioglie per eventi bellici il 25 novembre r942 in Africa Settentrionale.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME TERZA n'INJ)!PENDENZA
(1866)
cipa ai combattimenti di Loquizza, Pecinka, Castagnevizza.
La Brigata « Brescia » è presente a Custoza il 24 giugno e successivamente, durante il ritorno offensivo degli austriaci, resiste tenacemente sulle posizioni di Santa Lucia del Tione.
19r7: a maggio e giugno combatte nella zona di Faiti e di Flondar; in settembre opera a Okroglo e a Vrkovec, e nel corso dell'offensiva austro - tedesca impone all'avversario una battuta d'arresto a M. Fortin.
Ra.MA (1870)
1918: trasferita in Francia, la brigata partecipa nel ·1uglio alle azioni per la difesa del Bois de Courton. Combatte inoltre, nell'ottobre, allo Chemin des Dames e a Sissonne; nel novembre, ad Aouste e sulla Mosa.
Partecipa il 20 settembre alle operazioni per l'assedio e la occupazione della città. PRIMA ~fONDIALE
(1915- 18)
r9r 5: schierata nella zona del Carso, la Brescia )) combatte in luglio a M. Cappuccio e Castelnuovo e nel novembre a M. San Michele e M. San Martino. e<
/\.FRICA ORIENTALE ( 1935 - 36)
1935: in Eritrea già dall'ottobre, la Brigata Sila >> prende parte alle operazioni per la conquista di Macallè e, il 4 novembre, a quelle per l'occupazione di Adigrat. In dicembre è
r9r6: dal maggio all'agosto la brigata è im-
<<
pegnata nella difesa delle posizioni fra M. San Michele e Oppacchiasella; in settembre parte-
TT8
impiegata in combatùmenti a carattere locale nel settore meridionale di Enda Jesus - Passo Dogheà e in azioni di ricognizione nella zona di Debrì, Calaminò, Scelicot.
1936: il 19 gennaio, dopo aspri scontri la brigata occupa importanti centri nel Tembien. Nel febbraio, superata la tenace resistenza dei difensori, raggiunge le alture a nord di Amba Aradam e il 26 occupa il passo dell'Amba Alagi . Ne 1 marzo estende l'occupazione all'Altopiano di Fenaroà e Socotà. SECONDA MONDIALE
(r940 - 45)
1940: la Divisione « Brescia)) all'inizio del conflitto è schierata al confine libico - tunisino, nella zona di Zauia, dove, dal 10 al 25 giugno, alcuni reparti sono impegnati in scontri locali contro nuclei di irregolari tunisini. Dopo l'armistizio con la Francia assume la difesa costiera della zona a occidente di Tripoli.
1941: dal 25 al 29 gennaio buona parte delle unità di artiglieria della divisione, distaccate in Cirenaica, partecipano ai combattimenti per la difesa della linea Derna - Mechili. In seguito a cedimento del fronte, ripiegano per Barce e Bengasi e il 5 febbraio vengono accerchiate a nord di Agedabia. Ai primi di marzo i restanti reparti della grande unità sono portati in zona avanzata e schierati a difesa della stretta di El Agheila. Passati all'offensiva, il 24 concorrono a battere le truppe inglesi a ~farsa el Brega e il 2 aprile entrano in Agedabia, dove assumono la · difesa della rotabile per Giada. Ripresa l'avanzata, il 12 aprile la divisione è alla periferia di Tobruk e durante gli otto mesi di assedio alla cinta fortificata effettua vari tentativi per impadronirsene, tutti con esito negativo.
Il 18 novembre gli inglesi, riassunta l'iniziativa e nell'intento di ridurre la pressione contro le forze assediate, sottopongono le unità della di visione ad attacchi logoranti costringendole a ripiegare, il 10 dicembre, verso Ain el Gazala. Il 18, impegnata sulla fronte e minacciata di aggiramento da sud la « Brescia )) arretra su Agedabia che raggiunge il 22. Per il valore dimostrato nel corso della manovra, merita la citazione sui bollettini di guerra n. 554
e 564.
1942: io aprile, dalla zona dell'Uadi Faregh che presidiava dal gennaio, la grande unità è spostata più ad oriente, su El Mechili. Durante la controffensiva italo - tedesca di maggio partecipa alla battaglia per l'aggiramento delle unità inglesi asserragliate tra Ain el Gazala e Tobruk occupando El Abidi. Il 20 giugno raggiunge Bir Buscerat, a sud di Tobruk e superate Bardi.a, Sollum e Sidi el Barrani, il 30 è a contatto della cinta fortificata di Marsa Matruk. Oltrepassata anch'essa il 1° luglio, la divisione viene impegnata in violenti combattimenti ed infine arrestata a sud di El Alamein. Merita ulteriore citazione sul bollettino di guerra n. 786. Nei mesi seguenti l'iniziativa passa all'avversario. Il 24 ottobre viene attaccato il saliente di El Munassib che resiste di nuovo il 4 novembre a robusti nuclei corazzati; la « Brescia)) ripiega prima su Deir Sha'la tendendo poi verso Fuka. La marcia, effettuata con maggior parte delle unità appiedate, è dispendiosa e durissima; il 7 novembre i resti della divisione vengono raggiunti e annientati mentre sono in vista di Fuka.
COMANDANTI BRIGATA (( LOMBARDA)) (1848 - 49)
BRIGATA « BRESCTA Magg. Gen. land Magg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen. lahermosa
Magg. Gen. Manfredo Fanti BRIGATA DELLA D1vrsroNE
«
LOMBARDA)> ( r")
(1849) Magg. Gen. Manfredo Fanti -
18.
IH) -
>l ( I 859
- ;J)
Giovanni Francesco De RolAugusto Bertaldi Augusto Giambattista Pernot Ernesto Manca Thiesi di Vìl-
BRIGATA (( BRESCIA))
(r88r - 1926)
BRIGATA FANTERIA
BRIGATA
m
FANTERIA
Sru » (XXVII) (1935 - 36)
Gen. B. Mario Cerruti Gen. B. Carlo Spatocco
Magg. Gen. Domenico Primerano Magg. Gen. Jacopo Testi :tvfagg. Gen. Filippo Gazzurelli Magg. Gcn. Giuseppe Mauri Mori Magg. Gen. Ludovico Barbieri Magg. Gen. Pietro Frugoni Magg. Gcn. Michele Martinelli Magg. Gen. Oscar Roffi Magg. Gen. Domenico Stasio Magg. Gen. Decio Ferrari Magg. Gen. Pietro Fioretta Magg. Gen. Felice Santangelo Magg. Gen. Baldassarre Baldassarri Col. I3. Egildo Castellano Col. B. Guglielmo Cartia Gen. B. Enrico Chiodi Gen. B. Gennaro Catalano Gen. B. Nicolò Pierozzi Gen. B. Antonio Oliva XXVII
«
BRIGATA FANTERIA << SrLA
li >> (CXXVII) ( r935 -
36) Gen. B. Guido Della Bona Gen. B. Giulio Scavazzi Gen. B. Giuseppe Cremascuoli
DI
DrvLSIONE
FANTERIA
« S1LA »
(27") (1934 - 39)
Gen. D. Francesco Bertini Gen. D. Attilio Demichelis DIVISIONE
DI
F.A.NTERL·\
« SILA Il >> ( 127") ( 1935 -
36) Gen. D. Attilio Demichelis
(1926- 35) Drv1s10NE DI FANTERIA «BRESCIA>> (27") (1939 -
Gen. B. Antonio Oliva Col. Basilio Fiore (int.) Gen. B. Luigi Vanetti Gen. B. Basilio Fiore Gen. B. Noè Grassi Gen . B. Mario Cerruti
42) Gen. Gen. Gen. Gen.
D. Giuseppe Cremascuoli D. Bartolo Zambon B. Giacomo Lombardi D. Brunetto Brunetti
SEDI I 887
- 90 - 97
Bari Perugia 1898- 1901 Mantova Messina 1902 - 05 Naooli 1906 - IQ r9rr - r5 · Reggio Calabria 1920- 26 Reggio Calabria Catanzaro 1926- 42
1860 Nizza r86o- 62 Bergamo 1862- 65 Messina r865 - 66 Genova 1867 - 68 Bolo{)'na b Ancona 1871 1881 - 84 Napoli 1885- 86 Siena
r 891
-
120 -
DIVISIONE · DI FANTERIA « CACCIATORI DELLE ALPI>> (22a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE legge II marzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito, che stabilisce tra l'altro l'abolizione del nome delle brigate, il 25 novembre 1926 assume il nome di XXII Brigata di Fanteria e inquadra, oltre al 51° e 52" della vecchia Brigata Alpi, anche 1'81° Reggimento Fanteria della disciolta Brigata « Torino». Nel 1939, in relazione al programma di trasformazione organica dell'Esercito e in conseguenza della costituzione delle divisioni nuovo tipo, il Comando Brigata Fanteria Alpi viene soppresso e si costituisce la Divisione Fanteria « Cacciatori delle Alpi l> ( 22°') che assume alle dipendenze, oltre al 51° e 52° Reggimento Fanteria, anche il 1 ° Reggimento Artiglieria Divisionale. Nel settembre 1943, a seguito armistizio, la divisione viene sciolta in Fiume il giorno 11.
Trae ongme da.Ila Brigata delle Alpi che, formata dal 51° e 52° Reggim.ento Fanteria, viene incorporata nell'Esercito regolare sardo il 14 marzo 1860. Detta brigata è l'erede delle tradizioni del Corpo dei Cacciatori delle Alpi, già in vita alla vigilia della seconda guerra d'indipendenza perché costituito nel febbraio 1859 con reparti di volontari denominati, a seconda della zona di reclutamento, alcuni Cacciatori delle Alpi ed altri Cacciatori degli Appennini. Nel 1871 la brigata, unitamente alle altre brigate permanenti, viene sciolta e i due reggimenti che rimangono in vita conservano l'appellativo della brigata e diventano 51° e 52° Reggimento Fanteria (Alpi). Il 2 gennaio 1881 la brigata si ricostituisce con gli stessi Reggimenti 51" e 52°. Successivamente, a seguito
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME 1
SECONDA D INDIPENDENZA
XIX e XXX Battaglione, mobilitati per l'esigenza, fornendo complessivamente 17 ufficiali e 516 uomini. Il V e il XVI Battaglione prendono parte, il 1° marzo 1896, alJa battaglia cli Adua.
(1859)
Partecipa alla campagna come unità formata da volontari non inquadrati nell'Armata Sarda. L'8 maggio difende dagli attacchi nemici la testa di ponte di Casale e, successivamente, prende parte, il 25 maggio, ai combattimenti di Sesto Calende, il 26 agli scontri di Varese e, il 27 e il 30, a quelli di San Fermo e di Laveno. Il 15 giugno combatte ai Tre Ponti e 1'8 luglio a Bormio. TERZA D'INDIPENDENZA
LrnrA (r9rr - 12) La brigata partecipa alla campagna con il
52° Reggimento Fanteria che prende parte, il 20 settembre 19J2, ai combattimenti di Sidi Bilai. Il 51° concorre alla mobilitazione del 34°, 52°, 60°, 82° e 89° Reggimento Fanteria, forncn~o. complessivamente 24 ufficiali e r.270
(1866)
Prende parte alla campagna e viene impegnata, nel corso della battaglia di Custoza, ai combattimenti del 24 giugno.
uommi. P RIMA MONDIALE
ERITREA
(1895- 97)
(1915- r8)
1915: ii 24 maggio, all'inizio delle ostilità contro l'Austria, è schierata nell'Alto Cordevole e il 27 viene subito impegnata in opera-
Non partecipa direttamente alla campagna, ma concorre alla formazione del V, XVI, I2I
zioni per I'investimento degli sbarramenti difensivi su Colle Santa Lucia, Col Toront e Col di Lastè e si attesta su posizioni idonee a consentire l'azione su Sasso di Mezzodì - Belvedere - Col di Lana. In luglio vengono attaccate le forti posizioni di Col di Lana, ma con scarsi risultati tanto che le unità della brigata il 19, dopo vari inutili tentativi, sono costretti a desistere a causa della tenace resistenza nemica. Il 2r e 22 ottobre ha successo un'azione offensiva contro ie posizioni di M. Mesola Passo Fadaia. Ai primi di novembre concorre alla conquista di importanti posizioni lungo le pendici di Col di Lana. 1916: dall'aprile al luglio con una serie di azioni offensive portate dalle posizioni di Col Mesara - Crepa Rossa, riesce a completare la conquista della Marmolada e a migliorare lo sch ieramento verso Sasso di Mezzodì e Forcella Serauta. 1917: ancora nell'Alto Cordevole dove svolge un'attività di difesa delle posizioni fino ad agosto. Verso la metà di settembre s'impossessa di importanti quote nella zona di Forcella Serauta e il 22 concorre alla conquista del Dente di Sief. In ottobre resiste ai ripetuti e violenti attacchi che il nemico porta nel fondo di Val Cordevole. Successivamente avvenimenti sfavorevoli sulla linea dell'alto Isonzo provocano anche per la Brigata « Alpi)) l'ordine di ripiegamento che si svolge ordinato lungo la direttrice Cencenighe - Mas - Levada. Il 6 novembre, incaricata di proteggere il ripiegamento delle truppe affluenti dal Cadore, mantiene le posizioni occupate e riesce a impedire l'avanzata del nemico fino al ro. Successivamente ripiega e il 14 si schiera sul Piave nel settore Ponte di Vidor - Grave di Ciano. 1918: dal gennaio al marzo è schierata a difesa nella r~gione del Grappa e in aprile si sposta sul settore di M. Tomba e Monfenera. Nell'ultima decade di aprile si trasferisce in Francia sulla frontiera franco - tedesca. Alla fine di maggio è schierata sulle Argonnc tra Bois des Aclisses e la Montagna di Bligny, dove partecipa alla difesa della zona dai po-
derosi attacchi tedeschi, contrattaccando con decisione dal 23 al 26 giugno per ricacciare il nemico dagli elementi di trincea che aveva occupati. Aspri e sanguinosi combattimenti difensivi sostiene ancora dal 15 al 17 luglio a Bois de Courton e a Paurcy. Il 16 settembre è schierata nel settore di Vauxcère a sud dcl1' Aisne. Il ro ottobre, vinta la resistenza nemica sul canale dell' Aisne, avanza oltre le posizioni di Chemìn des Dames e il 13 oltre il torrente Ailette Arrancy. Il 23 ottobre è attestata contro le munite difese di Hunding Stellung nel settore di Sisonne. Il 5 novembre, malgrado la forte resistenza nemica effettuata anche mediante bombardamento di gas tossici, occupa l'abitato di Ghauffour e nei giorni successivi partecipa all'.inseguimento del ne1nico ormai in rotta verso Rozoy e Rimogne, ove giunge il 10 novembre. SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: all'inizio del secondo conflitto mondiale la Divisione « Cacciatori delle Alpi )) è dislocata sul fronte occidentale, schierata in riserva di corpo d'armata nella zona di Perinaldo - Pigna - Castel Vittorio in Liguria. Il 19 giugno, in previsione dell'offensiva contro la Francia, si trasferisce nella zona di Molini di Triora - Vallecrosia e Camporosso, dove il 24 viene raggiunta dall'armistizio. r.941: trasferita in Albania nella prima quindicina di gennaio, il 18 si porta nel settore Bubes - Ciaf e Chiciocut - Monastero e il 2r assume la responsabilità del tratto compreso tra .la confluenza Osum - Perroj i Bronecit e Bubesit, a sbarr~mento delle provenienze nemiche lungo la valle dell'Osum. Il 25 il nemico attaccà con estrema violenza le posizioni di. Bregu Gliulei con l'intenzione di aprirsi un varco verso la città di Berat e dopo aspri combattimenti durati fino al 28 riesce ad irnpadronirsi dell'importante posizione, costringendo le unità della divisione, fortemente dc-. ci mate, ad arretrare sulla sinistra ciel torrente Lumiberat. In febbraio continuano le operazioni di attacco nemiche in fondo a Valle Osum e a Sckombi i Selanijt che non danno alcun risultato per la tenace resistenza della 122 -
divisione. In marzo la divisione passa all'offensiva e dal 9 al 16 attacca le posizioni dj Mali Spadarit e Bregu Gliulei che vengono parzialmente riconquistate. 11 15 aprile la divisione, sempre dalle stesse posizioni, prende parte al!'offensiva generale e, dopo aver vinte le resistenze nemiche nella zona, avanza lungo la sponda sinistra dell'Osum occupando, prima, l3regu Gliulei e Spadarit e guindi il nodo stradale di Chiaf e Murit e Sciarova. Il 2I aprile , attraversata la Vojussa nella zona di Premeti, occupa il costone di D racove, bloccando il nemico in ritirata e impedendogli di defluire verso il confine greco. Il 28 è dislocata nella zona di Koritsa e poi verso il confine greco albanese tra Ponte Perati e Erseke.
In luglio i reparti della divisione si spostano in Montenegro nella zona di Podgorica e in settembre in Dalmazia nella zona compresa fra Spalato e Sebenico. r 942 - 43: le unità della divisione, fino al giugno 1942, vengono impiegate nella zona di Ragusa - Gacko in operaz ioni di rastrellamento contro i partigiani e, successivamente fino all'8 settembre 1943, viene dislocata più a nord, in Slovenia, dove prende parte a vaste operazioni di polizia militare attorno a Ribnica Brezzovica - Velike Lasce, nella zona di Lubiana. Dopo l'armistizio ripiega da Lubiana a Fiume dove viene sciolta il giorno I r settembre.
RICOMPENSE AL V ALOR MILITARE giugno 1859
MEDAGLIA DI BRoNZO - Decreto 5 giugno 1859
Pel coraggio ed ordine spiegato nell'inseguire iI nemico, raccogliere informazioni, prigionieri di guerra e spingere pattuglie contro i1 nemico >>.
<1 Perché si dimostrò degna della riconoscenza di tutti i reparti sia nostri che nemici» .
MEDAGLIA DI
BRONZO -
Decreto
II
<<
MEDAGLIE D'ORO AL V ALOR MILITARE Maggior Generale Giuseppe Garibaldi: Varese - Como,
20-
2ì maggio 1859
COMANDANTI t-.1agg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen. Zabarella Magg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen.
CORPO CACCIA'l'ORI DELLE ALPI
Magg. Gen. Giuseppe Garibaldi BRIGATA DELLE ALPI (1860 - 7r) Magg. Gen. Luigi Bianchis di Pomaretto Magg. Gen. Pietro Carlo Quintini Magg. Gen. Akssandro Danzini Col. Francesco Villani BRIGATA ((ALPI)) (1881 - 1926) Magg. Gen. Adriano Angioli Magg. Gen. Gaspare Scala 123 -
Giulio V ~malli Pietro Avogadro di Vigliano Giuseppe Perrucchetti Vincenzo Goggia Domenico Pianavia - Vivaldi Pio Carlo Di Maso Vittorio Cànera di Salasco Carlo Marco Sanminiatelli Antonio Ferrario Saverio Nasalli Rocca Marchi Teodorico Serra Felice Porta
Magg. Gen. Alessandro Saporiti Magg. Gen. Isidoro Zampolli Brig. Gen. Giuseppe Garibaldi Col. Luigi Celebrini di San Martino (int.) Brig. Gen. Demetrio Cordero di Montezcmolo 13rig. Gen. Paolo Cornaro
F ANTERI:\ (( CACCIATORI (XXII) (1934- 39)
BRIGATA DI
PI))
BRIGATA .DI FANT.ERTA
Gen . Gen. Gen. Gen. Gen.
(1926- 34)
DI
FANTERIA
ALPI)) (22")
(1934-4-3)
Gcn. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen .
B. Paolo Cornaro B. Ugo Pizzarello B. Giuseppe Dallosta B. Augusto Gallina B. Ettore Scala
<< CACCIATORI
D. Mario Caracciolo D. Nicolò Giacchi D . Giovanni Zanghieri D . Dante Lorenzelli D. Gian Angelo Pivano D. Vittorio Ruggero B. Luigi Maggiore - Perni
SEDI
1860 1863- 64 1864 - 66 1867 1868 1870 1881 - 82 1883 - 86
1887 - 88 1888 - 92 1893 - 98 J898 - 1901 19or - 06 1906- 34
Tortona Livorno Terni Bologna Perugia Gaeta Reggio Calabria Brescia
-
AL-
Gen. B. Ettore Scala Col. Emilio Giglioli (int.) Gen. B. Pietro Forneris Gen. D. Giacomo Carboni DIVISIONE
XXll
DELLE
124 -
1 934-
39
1 939-
43
Catania Verona Mantova Roma Reggio Calabria Perugia Spoleto Perugia
DELLE
DIVISIONE DI FANTERIA « CAGLIARI» (59a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
5 novem bre dello stesso anno, mentre il 63''
Si costituisce come Brigata di Fanteria « Cagliari>> il 1° agosto 1862 nelle Lande di San Maurizio, con il 63° e 64" Reggimento Fanteria anch'essi di nuova costituzione. Nel 1871 la brigata viene sciolta, unitamente alle altre brigate permanenti, e i due reggimenti rimasti in vita conservano l'appellativo della brigata e diventano 63° e 64° Reggimento Fanteria «Cagliari». Il 2 gennaio 1881 la brigata si ricostituisce sempre con gli stessi reggimenti 63° e 64°. A seguito legge II marzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito la Brigata « Cagliari » e il 64° Reggimento Fanteria vengono sciolti il
Reggimento viene assegnato alla XXVI Brigata di Fanteria. Il 5 aprile 1939 il 63° e il 64° Reggimento Fanteria della vecchia Brigata « Cagliari n vengono di nuovo riuniti e assieme al 59° Reggimento Artiglieria da Campagna costituiscono la Divisione di Fanteria « Cagliari l> ( 59°). Nel giugno 1940 entra a fare parte della divisione anche la 28" Legione Camicie Nere d'Assalto. La divisione si scioglie il 18 settembre 1943, a seguito armistizio, mentre trovavasi dislocata nel Peloponneso (Grecia).
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D' ARME TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
PRl>fA MONnIALE
191 5: in linea il 3 giugno nei pressi di Codroipo, il 24 si schiera sulla testa di ponte di Pieris e partecipa il 2 luglio ai sanguinosi assalti per l'occupazione delle posizioni di Polazzo e di alcune quote di M. Sei Busi. Nel corso della seconda battaglia dell'Isonzo, dal 18 al 22 luglio, opera ancora su M. Sei Busi. Dal 28 settembre a tutto ottobre, durante la terza battaglia dell'Isonzo, continua con qualche successo la lotta contro M. Sei Busi.
Mobilitata per la campagna contro l'Austria prende parte il 24 giugno ai combattimenti di Custoza. ERITREA ( I 887 - 88)
( l 895 - 97)
La brigata prende parte alla prima campagna contro l'Etiopia con fa 3" Compagnia del 63° Reggimento Fanteria. Per .la seconda campagna la brigata concorre alla formazione dell'VIII e XVIII Battaglione, mobi litati per l'esigenza, fornendo complessivamente 24 ufficiali e 483 uomini. L'VIII Battaglione prende parte il 1° marzo 1896 alla battaglia di Adua. Lrnu
,916: in gennaio si trasferisce lungo il settore M. Maronia - M. Coston, nel Trentino, da dove, in maggio, partecipa alla battaglia per la difesa delle posizioni fortemente attaccate dal nemico. Dal 17 al 20 maggio costringe il nemico a rallentare la pressione, ma successivamente, attaccata anche ai fianchi e alle spalle, a causa di cedimento in una zona vicina del fronte , ripiega prima su Arsiero e poi, il 1° giugno, su M. Spin - M. Brazome. Su quest'ultime posizioni resiste ai ripetuti attacchi nemici fino al 4 giugno, dopo di che passando
(19II-12)
Il 63° Reggimento Fanteria partecipa direttamente alla campagna, distinguendosi durante la battaglia delle Due Palme avvenuta il 12 marzo 1912. Il 64° Reggimento, per la stessa esigenza, concorre alla mobilitazione del 30°, 35" e 63° Reggimento Fanteria, fornendo complessivamente 26 ufficiali e I .285 uomini. -
(1915- 18)
125
del 24 giugno ferma le unità a breve distanza dall'importante località. Ultimate le operazioni di guerra permane nel territorio occupato di Valle dell' Are fino a tutto settembre.
al contrattacco costringe il nemico, prima sulla difensiva e successivamente ad abbandonare le posizioni precedentemente conquistate. Il 3 I luglio lascia il fronte italo - austriaco e inizia il trasferimento in Macedonia, dove in settembre entra in linea nella zona di Krusa Balcan. Il 15 ottobre prende parte con unità dell'Esercito francese ad operazioni offensive contro unità bulgare e dopo più giorni di lotta conquista le posizioni di Dente di V elusina e quelle di Colìe di Ostrec, facilitando così la conquista di Monastir che avviene il 19. Fino al 30 novembre schierata sulle posizioni raggiunte, resiste al ritorno offensivo dei bulgari.
1941: nell'ultima decade di gennaio si trasferisce in Albania e si disloca prima in zona di Berat e poi, proseguendo verso Perpanit Paraboar, il 12 febbraio si schiera nel settore compreso tra Chiaf e Bubesit e Proi Vibes, nella regione Tomori - Osum. Raggiunta la linea del fronte nel corso di una robusta offensiva nemica, le unità della divisione concorrono alla battaglia difensiva. Fermato il nemico, la divisione lo impegna in attacchi locali l'II marzo a Bregu Rapit e sul Bubesi, di cui conquista alcune quote; il 13 marzo concorre con altre grandi unità all'azione su q. 73J di Monastero, quota che viene tenacemente contesa, mediante attacchi e contrattacchi di estrema violenza, sviluppatisi giornalmente dal r 4 al r9 marzo. Il 14 aprile, nel corso dell'offensiva .finale, opera contro le posizioni di Bregu Scialesit e Bregu Rapit, e dopo aver superate le resistenze nemiche, avanza verso Valle Desnizzes e il 15 si attesta sul costone a nord del conteso Ponte di Klisura. Il 18 prosegue per Premeti e, continuando l'inseguimento del nemico ormai in rotta, il 20 raggiunge la località di Perati, dove viene ancora impegnato da retroguardie nemiche asserragliate sulle colline di Ponte Pera ti. Dopo l'armistizio con la Grecia, si trasferisce prima nella zona di Kalibaki e in giugno nel Peloponneso meridioi1ale.
1917: dal 12 al 17 febbraio respinge a Tepavci violenti attacchi bulgari e in maggio, nella zona di Piton Brulè, viene interessata a vaste operazioni offensive in concorso con la Brigata « Ivrea ». 1918: ancora in Macedonia, dal settore della Cerna, superata .l a resistenza dei difensori di Vlakar, il 2 1 settembre inizia l'inseguimento del nemico ormai in fuga attraverso Topolcani, Buciri e Vardar fino alla regione dei Laghi. SEC_O NDA 1'fONDI,\ L.E
(1940 - 45)
1940: all'inizio delle ostilità contro la Francia la divisione è dislocata nel sottosettore operativo del Moncenisio dal M. Niblè al M. Rocciamelone. Il 15, 16 e 17 giugno vengono occupate le posizioni sulla linea di confine a Dente d' Ambin, Cima della Nunda, Colle della Beccia, Colle Sollières. Il 21 le unità della divisione danno inizio ad un'az ione offensiva in Valle Are, avanzando verso le località di Bramans e Le Planey che vengono raggi unte il 23. Dal Piccolo Moncenisio si dirigono il 23 verso il Vallone d'Ambio e si preparano ad agire in direzione dell'importante nodo ferroviario di Modane , ma l'armistizio
1942 - 43: dislocata nel Peloponneso merid ionale, organizza presidi nella zona di Tripolis, Sparta, Kalamata. In questa zona conduce operazioni di rastrellamento e di lotta antipartigiana fino all'armistizio dell'8 settembre.
COMANDANTI BRIGATA
« C.-\GLIARI
J}
(18fo-7r)
BRIGATA (( CAGLIARI))
(1881 - 1926)
Magg. Gen. Alfredo Roggeri Ma<rn. Gen. Massimiliano Menotti t>b
Magg. Gen. Antonio Gabet Magg. Gen. Lanfranco Felice Bianchetti
-
126
Magg. Gen. Francesco Campo Magg. Gen. Nicola Heusch Magg. Gcn. Onorato Verani Masin di Castelnuovo Magg. Gen. Vittorio Dabormida Magg. Gen. Vittorio Cortese Magg. Gen. Pio Valcamonica Magg. Gen. Giovanni Bussone Magg. Gen. Enrico De la Forest de Divonne Magg. Gen. Matteo De Stefano di Ogliastro Cilento Magg. Gen. Giacomo Desenzani Magg. Gen. Arturo Mulazzani Brig. Gen. Attilio Franchini
Brig. Brig. Brig. Gen. Gen.
Gen. Orlando Freri Gen. Luigi Bonelli Gen. Vincenzo Carbone B. Pietro Ago B. Rodolfo Corselli
DrvISIONE (1
DI
FANTERIA
939- 43)
Gen. Gen. Gen. Gen.
D. Roggero Tracchia B. Antonio Scuero B. Giuseppe Gianni D. Paolo Angioy
SEDI 1862 - 63 1863 - 64 1864 - 65 1866 1867- 68 1881 - 84 1885 - 87
1888 - 93 1894 1895 - 98 1899 - r902 1903 - 09 1909- 26 1 939 - 4o
Torino Genova Alessandria Genova Napoli Milano Foggia
-
127 -
« CAGLIARI l>
Parma Genova Savona Roma N ovi Ligure Salerno Vercelli
(59')
DIVISIONE DI FANTERIA « CALABRIA » (31 a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dalla Brigata di Fanteria « Calabria)), costituita il 16 aprile 1861 con il 59° e 60° Reggimento di Fanteria, anch'essi di nuova costituzione. Nel 1871 la brigata, unitamente alle altre brigate permanenti, si scioglie e i due reggimenti che rimangono in vita conservano l'appellativo della brigata diventando 59° e 60° Reggimento Fanteria « Calabria>). Il 2 gennaio r88r la brigata si ricostituisce sempre con gli stessi reggimenti 59° e 60°. A seguito legge rr marzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito, il 3 r ottobre dello stesso an no la brigata viene sciolta unitamente al 60° Reggimento, mentre il 59° rim ane in vita e viene assegnato alla XXX Brigata di Fanteria. Nel settembre 1934, nell'ambito del Comando Militare di Sassari - Divisione di Fanteria « Caprera >) (31"), si costituisce la XXX Brigata di Fanteria con alle dipendenze il 59° Reggimento della vecchia Brigata « Calabria )) e il 45° della Brigata (<Reggio )). Poco dopo la brigata assume il nome di Brigata di Fanteria « Ca-
prera » (XXXI). Il 15 ottobre 1939, a seguito riordinamento dell'Esercito, la Brigata « Caprera » si scioglie e con il 59° e 60° Reggimento Fanteria e il 40° Reggimento Artiglieria da Campagna si costituisce la Divisione di Fanteria (< Calabria» ( ]1°'). Nel corso del secondo conflitto mondiale assume alle dipendenze anche la 177' Legione CC.NN. Rimasta in vita dopo l'armistizio dell'8 settembre 194-3, subisce, a causa dei compiti che è chiamata a svolgere una profonda trasformazione organica: il 25 settembre 1944 con il nominativo di Divisione per la Sicurezza Interna ( S.I.) « Calabria», costituisce alle proprie dipendenze due Brigate di Fanteria per la S.I., la V e la VI, ciascuna su due Reggimen ti cli Fanteria per la S.I., la V con il 59° e 60°, la VI con il 236° di nuova costituzione e il 40° ex Reggimento cl' Artiglieria. Il r 5 agosto 1946 si trasforma in Brigata di Fanteria << Calabria )) che ha breve vita perché il 1° febbraio r948 si scioglie.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Viene mobilitata e partecipa alle operazioni nel corso della campagna contro l'Austria.
1912, ai combattimenti di Sidi Said. Il 59° Reggimento concorre alla mobilitazione del 6", 45", 60° e 82" Reggimento Fanteria, fornendo complessivamente r6 ufficiali e r.007 uomini.
E RITREA ( r 895 - 97)
Non partecipa direttamente alla campagna italo - etiopica, ma concorre alla formazione del XIII, XXII, XXXV Battaglione mobilitati per l'esigenza, fornendo complessivamente 20 ufficiali e 462 uomini. Il XIII Battaglione partecipa il J marzo 1896 alla battaglia di Adua. 0
LrnIA (r9u - 12) Il 60° Reggimento partecipa direttamente alla campagna partecipando, il 27 e 28 giugno
PRIMA .MONDÌALE
191 5:
( r9r5- r8)
all'inizio delle ostilità è :schierata nella zona di Agordo. Dal 5 luglio combatte in Val di Lana concorrendo alle operazioni per l'attacco degli sbarramenti dell'Alto Corclevole. Il 2 agosto, dopo essersi impossessata, con azione cli sorpresa, dello sperone di Col di Lana - Castello, prosegue l'avanzata occupando, malgrado la forte resistenza incontrata, il costone di Agai.
128 -
1916: le unità della brigata, a seguito attacchi e ·contrattacchi protrartisi nei mesi di febbraio e marzo, riesce a superare, il 18 aprile, le ultime resistenze nemiche e ad impadronirsi di tutte le posizioni di Col di Lana, potendo così dare il via, nei giorni successivi, alle operazioni contro le posizioni di Cima Sief. In luglio si schiera in Val Travignolo e inizia l'azione per conquistare le posizioni di Colbricon Piccolo e di Cima Stradon; l'operazione riesce ma costa alJa brigata forti perdite. 1917: in maggio e in agosto resiste e respinge decisi contrattacchi .nemici sulle posizioni di Colbricon Piccolo precedentemente conquistato. Il 4 novembre, a seguito ripiegamento delle truppe sulla fronte Giulia, la brigata è costretta ad arretrare il proprio schieramento e si porta 1'8 verso Bassano e quindi sul rovescio del M. Tomba e si schiera nella zona dove più minacciosa si manifesta la pressione nemica, sul settore Osteria - Monfenera M. Tomba. Il 22 novembre le unità della brigata sono costrette a cedere per breve tempo, dopo furiosi assalti nemici, le posizioni del M. Tomba, che vengono, dopo cinque successivi contrattacchi, riconquistate. Per le gravi perdite subite la brigata viene ritirata in seconda linea per riordinarsi. 1918: in gennaio è schierata nella regione del Grappa, nel settore Col Moschin - Valle San Lorenzo. Nel corso della battaglia del Piave, il 15 giugno, resiste in un primo tempo al violento attacco nemico, poi, a causa delle gravi perdite subite, è costretta a ripiegare sulla seconda linea di schieramento. Arrestata,
nei giorni successivi, l'avanzata nemica, contrattacca il 2 e il 3 luglio riuscendo a riconquistare le posizioni di Col del Miglio, Cà d'Anna e Va] Manara, precedentemente perdute. Nel corso della battaglia di Vittorio Veneto dal 24 ottobre al 4 novembre vince le ultime resistenze nemiche su M. Asolone e su Col della Berretta e partecipa successivamente all'inseguimento del nemico in ritirata. Per il valoroso contegno tenuto nella battaglia del Piave, la brigata merita la citazione sul bollettino di guerra n. n25 del 23 giugno 1918. SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: all'inizio della seconda g uerra mondiale la divisione è dislocata tra Sassari, Porto Torres, Alghero, Santa Teresa di Gallura e si dispone a difesa delle coste nord - occidentali della Sardegna.
1941 - 42: nella stessa zona e con gli stessi compiti fino all'aprile 1942 allorché assume il controllo di tutto il Settore Nord della Sardegna. 1943: in difesa costiera delle coste nord della Sardegna fino all'armistizio dell'8 settembre. I.I 9 settembre si schiera a difesa di Sassari da eventuali attacchi tedeschi. Dal 12 al 14 settembre esercita pressione sulle truppe tedesche nella zona di Martis e successivamente a. Trinità d'Agultu, per accelerarne l'evacuaz10ne. 1944- 45: coopera, fino al maggio 1945, al mantenimento dell'ordine e alla difesa delle coste della Sardegna.
COMANDANTI BRIGf\T A (( CALABRIA )) ( 186 I -
7I)
Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg.
Magg. Gen. Carlo Pompeo Burnod Magg. Gen. Ignazio Achrni BRIGATA ((CALABRIA))
(1881 - 1926)
Col. Giulio Albini Magg. Gen. Carlo Civitelli Magg. Gen. Baldassarre Orero 129 -
Gen. Gen. Geo. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen .
Tommaso Valles Emilio Bellati Edmondo De Stefani Luigi Segato Giuseppe Valleris Lamberto Bolognesi Settimio Piacentini Arcangelo Scotti Nicola De Bernardis
Magg. Gen. Arturo Benedetto M ulazzani Magg. Gen. Pietro Ronchi Gcn. B. Filippo Martinengo Gen. B. Camillo Lefevre Gen. B. Filippo Martinengo Gen. B. Armando Mola Gen. B. Cesare Testafochi Gen. B. Vincenzo Carbone Gen. B. Pier Luigi Pizzari
XXXI
BRIGATA DI FANTERIA
Gen. D. Gian Giacomo Castagna Gen. B. Mario Nannei (int.) Gen. D. Giovanni Casula Gen. B. Arduino Garelli D1vISIONE PER LA SICUREZZA INTERNA BRIA }) ( 1944
« CALA-
- 46)
Gen. B. Arduino Garelli Gen. D. Alessandro Maccario Gcn. B. Giovanni Scalabrino (in t.)
(1934.)
Gen. B. Luigi De Biase BRIGATA
DI
FANTERIA
(( CAPRERA })
(XXXI)
v
(1934 - 39)
SASSARI -
FANTERIA ((CAPRERA ))
D1v1sI0NE
DI
(31") (1934- 39)
FANTERIA
« C ALABRIA))
(1944- 45)
<< CALABRIA
»
VI
BRIGATA
S.I. ((
CALABRIA )) ( 1944-
BRIGATA DI FANTERIA ((CALABRIA ))
(.31')
Gen. B. Umberto Marchesi Gen. B. Carlo Cassini
Gen. D. Giovanni Vecchi Gen. B. Carlo Petra di Caccuri
SEDI
1861 1861 1862 1863 - 66 1867 1868 1~70 1881 - 84 1885 - 87 1888 - 93
45)
Gen. B. Augusto Ferrari Col. Francesco De Villa (int.) Gen. B. Umberto Marchesi
Gcn. D. Nicolò Giacchi Gen. B. Giovan Antonio De Benedetti Col. Gaddo Tarocchi (int.) Gen. B. Alberto Novellis di Coarazze Gen. B. L uigi De Biase Gen. D . Giovanni Vecchi D1v1sroNE or (1939- 44)
s.r.
Gcn. B. Guido Frojo Col. Leonardo Motzo (int.) Gen. B. Domenico Canistrà Gen. B. Alberto Polverini
Gcn. B. Luigi De Biase Gen. B. Giovanni Vecchi Gen. B. Carlo Micheli COMANDO MILITARE m
BRIGATA
1894 - 97 ' 1898 - 1901 1902 - 07 1907- 19 1919 1919- 23 1923 - 25 1925- 26 1937-45 r947-48
Brescia Modena Panna Caserta Palermo Girgenti Torino Livorno Vercelli Novara
- 130 -
Reggio Calabria Perugia Torino Roma Torino Roma Salerno Roma Sassari Cagliari
(1946 - 48)
DIVISIONE DI FANTERIA «CASALE» (56a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Dalla vecchia Erigata di Monferrato della forza di un solo reggimento, che era stata formata nel 1815 e che nel 1821 aveva preso nome di Brigata di Casale, il 25 aprile 1831 vengono costituiti il r e 2 " Reggimento Fanteria che sotto la stessa data danno vita alla nuova Brigata di Fanteria « Casale» su due reggimenti. A seguito riordinamento delle unità di fanteria nell'ambito dell'Esercito Sardo, i due reggimenti prendono, rispettivamente, la denominazione di n" e 12° Reggimento Fanteria (Brigata di Casale). Sciolta la brigata nel r87r, unitamente alle altre brigate permanenti, i due reggimenti rimasti in vita conservano l'appellativo cli Casale. Il 2 gennaio 1881 la brigata si ricostituisce sempre con 0
gli stessi reggimenti n" e r2°. A seguito legge 23 marzo r926 sull'ordinamento dell'Esercito, il comando Brigata « Casale » viene sciolto il 28 ottobre dello stesso anno e i due reggimenti che conservano l'appellativo di Casale, vengono assegnati, l'u" alla XVII Brigata e il 12'' alla XII Brigata. Nel 1939 si ricostituisce a Forlì come Divisione di Fanteria <( Casale>) (.:;6") e inquadra, oltre all' II e 12" Reggimento Fanteria, anche il 56° Reggimento Artiglieria per D.f. Nel 194r, per poco più di un anno assume alle dipendenze anche la 23" Legione CC.NN. d'Assalto. A metà settembre 1943, a seguito degli avvenimenti determinati dall'armistizio, la divisione, che trovavasi in Grecia, viene sciolta. 0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA D'INDlPENDENZ:\
(1848- 49)
1848: partecipa alla dimostrazione su Mantova il 19 aprile, alla battaglia di Santa Lucia il 6 maggio, ai combattimenti di Goito il 30 maggio e alla battaglia di Milano il 4 agosto. 1849: prende parte ai combattimenti della Sforzesca e alla battaglia di Novara il 23 marzo.
Partecipano alla campagna, combattendo alla Cernaia, la 1", 5', 9° e rf Compagnia di ciascuno dei due reggimenti della brigata, inquadrate nel 5° Reggimento Provvisorio. SECONDA D'INDIPENDENZA
(1859)
Prende parte alla difesa del ponte di Valenza il 4 maggio, alla battaglia di San Martino il 24 giugno · e all'investimento di Peschiera.
TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Viene mobilitata e partecipa alla campagna contro l'Austria.
Partecipa alla prima campagna con la Ia Compagnia dell'n° Reggimento. Per la seconda campagna la brigata concorre alla formazione ciel IX, XII, XXVIII, XXXVI Battaglione, fornendo complessivamente 2r ufficiali e 597 uomini. Il IX Battaglione partecipa alla battaglia cli Adua il 1° marzo 1896. LIBIA (19II - 12)
L'11° Reggimento Fanteria partecipa direttamente alla campagna italo - turca combattendo valorosamente a Derna il 17 settembre 1912. Il 12° Reggimento concorre alla mobilitazione dell' n°, 18°, 22°, 26° e 37° Reggimen-
to Fanteria, fornendo complessivamente ficiali e r.068 uomini. PRIMA
MONDIALE
II
uf-
1918: durante l'offensiva nemica nel giugno, la brigata viene impegnata solo con azioni dimostrative nella zona di Punta Corbin M. Belmonte. Nel corso dell'offensiva finale passa il Piave il 29 ottobre a Nervesa e raggjunge nella stessa giornata Barbisano. Il .30 continuando nell'avanzata si sposta a San Vietro di Feletto e il 1" novembre è a Lago dove sosta per riordinarsi e viene raggiunta dal]' armistizio.
(r9r5- r8)
191 5: l '8 giugno entra in azione nel] a zona del Podgora e viene subito impegnata in operazioni contro la forte testa di ponte di Gorizia saldamente presidiata. Nel corso della prima battaglia dell'Isonzo il tentativo di impossessarsi del Podgora deve essere limitato alla conquista dell'abitato di Lucinico. Gli sforzi sempre accaniti e sanguinosi rinnovati nella seconda battaglia del.l'Isonzo in luglio e nella terza e quarta battaglia in ottobre e in novembre consentono solo modesti risultati soprattutto a causa delle posizioni facilmente difendibili. Anche la conquista di quattro linee di trincee consecutive deve essere abbandonata a seguito di forti contrattacchi. 1916: in agosto è sempre schierata con un reggimento contro le posizioni del Podgora e con l'altro contro quelle del Calvario. Il 6 dopo aspri combattimenti vengono finalmente superate le difese del Calvario e attaccate da due lati quelle del Podgora che dopo accanita resistenza cade il 7 neile mani della brigata. Le unità della brigata proseguendo nel]' avanzata 1'8 passano a guado l'Isonzo e occupano la riva sinistra del fiume. Il IO e l' rr agosto attaccano le alture attorno alla città e superatele raggiungono la linea di Vertojbica. Per il suo comportamento in questa azione merita la citazione sul bollettino di guerra n. 442 del 9 agosto. Per il resto dell'anno, sempre dalle posizioni di Vertojbica, partecipa alla settima, ottava e nona battaglia dell'Isonzo. 1917: .i n maggio è schierata sull'Altopiano di Asiago e in giugno sull'Ortigara. Durante l'offensiva austro - tedesca dell'ottobre mantiene le proprie posizioni di Cima Magnaboschi, e nella zona rimane fino a dicembre.
SEC'ONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1941: il 14 marzo le unità della divis.ionc s'imbarcano per l'Albania e raggiungono subito le retrovie del fronte di combattimento greco - albanese, prima in Val Shushitza e poi nella zona di Tepeleni. La divisione non viene impegnata in combattimenti diretti, ma partec_ipa dal r6 aprile all'inseguimento del nemico in ritirata nella Conca di Luzzati e lungo la valle del fiume D.hrino. Il r8 aprile supera le ultime resistenze opposte dalle retroguardie nemiche sul torrente Cardigu e il 19 per Dervisciani raggiunge Argirocastro. Il 2 1 è in territorio greco a Hani- Delvinaki dove prende contatto con una pattuglia tedesca. In maggio si disloca oltre il fiume Kalamas a Sitsa, Negrades, Elea e viene impiegata in azioni di rastrellarnento. Successivamente s1 trasferisce a sud del golfo di Arta. 1942 - 4 3: dislocata nella zona compresa fra il golfo di Arta e quello di Patrasso, organizza
presidi ad Agrinion, Amphilohhia e Missolungi. Durante tutto il periodo che rimane in detto territorio, fino all'8 settembre 1943, viene impiegata in azioni antiguerriglieri nelle località di ·Sariada, Scutera, Agrinion, Katoki, Mussura, Krisovitza e in difesa della fascia costiera compresa fra il golfo di Arta e Missolungi.
COMANDANTI BRIGATA DI MONFERRATO (1815- 2 1)
DRlGATA DI CASALE
Col. Luigi Massel di Caresana Col. Cesare Dalaise di Berra
(r82r - 71)
Col. Cesare Dalaise di Berra Col. Giovanni Filippo Prati 132 -
Magg. Gen. Giovan Battista De Giorgis Magg. Gen. Alberto Crispo Magg. Gen. Vincenzo Garioni Magg. Gen. Luigi Druetti Magg. Gen. Giuseppe Queirolo Magg. Gen. Alberto Cavaciocchi Magg. Gen. Francesco Marchi Magg. Gen. Vittorio Manfredi Emmanuelli ìvfagg. Gen. Luigi Tiscornia Col. Brig. Antonio lsnaldi Col. Brig. Giustino Fedele Col. Brig. Roberto Bencivenga Col. Brig. Giustino Fedele Col. Rodolfo Corselli Brig. Gen. Ugo Bosatta Gen. B. Gerolamo Pezzana Gen. B. Cesare Luzzatto
Col. Camillo Lanzone Col. Federico Vagina d'Emarese Magg. Gen. Camillo Lanzone Magg. Gen. Gabriele De Launay Magg. Gen. Maurizio Bacchiglieri Magg. Gen. Vittorio Garetti di Ferrere Magg. Gcn. Pietro Pilo Boy\ di Putifigari Magg. Gen. Agostino Fara Magg. Gen. Domenico Cucchiari Magg. Gen. Alessandro Danesi Ma~m· Gen. Alessandro Righini di S. Gior-
g10 Magg. Gen. Paolo Franzini Tibaldeo Col. Edoardo Bonardelli Magg. Gen. Ignazio De Genova di Pettinengo Col. Giovanni Francesco Charvct 3RIGATA
« CASALE >l (1881 - 1926)
DIVISIONE DI FANTERIA (( CA.SALE))
43) Magg. Gen . Alessandro Finaz:: i Col. Bernardino Serafini Magg. Gen. Giuseppe Mirri Magg. Gen. Ernesto Perrier Magg. Gen. Gaetano Gobbo
Gen.. Gen. Gen . Gen.
D. D. B. D.
Enea Navarrin.i Mario Maggiani Italo Caracciolo (int.) Mario lvfaggiani
SEDI 1833 1 853- 55 1 855 - 57 1 857 - 59 1859 - 60 1860 1861 - 62 1862-65 1865 1865 1867- 68
Vercelli Nizza Torino Chamberv Modena Ferrara Piacenza Napoli Avellino Firenze Genova J
1881 - 82 1883 - 88 1889- 92 1893 - 98 1899 - 1902 1903 - 09 r909 - r9 1919- 23 1923 - 26 1 939 - 4o
Bergamo Forlì Palermo Roma Novi Ligure Salerno Forlì Capodistria Trieste Forlì
(56") (1939 -
DIVISIONE DI FANTERIA
«
CATANZARO» (64a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dalla Brigata « Catanzaro)) costituita il r 0 marzo 1915, con il 14 T0 e 142° Reggimento Fanteria, e rimasta in vita fino al giugno 1920. Il 3 giugno 1940 si .forma in Libia la Divisione di Fanteria « Catanwro )) ( 64") ancora
con i Reggimenti 141° e 142° Fanteria a cui si affianca il 203" Reggimento Artiglieria per trasformazione della 3"' Divisione CC.NN. ,< 21 Aprile )) . La « Catanzaro )> si scioglie in seguito ad eventi bellici il 5 gennaio r94 r.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(r9r5- r8)
1915: all'apertura delle ostilità la Brigata Catanzaro ii è schierata nella zona di Turriaco dove a fine luglio partecipa prima all'attacco contro le posizioni di M. Sei Busi e successivamente si impossessa di M. Cappuccio e del trincerone della Sella di San Martino. Il 2r ottobre è in azione contro le posizioni di Cappella San Martino che conquista unitamente a tratti di trincea lungo Valloncello San Martino. <<
191 6: schierata nel settore di Oslavia, la brigata il 24 gennaio tiene testa e respinge una manovra offensiva nemica. In maggio viene inviata sull'Altopiano di Asiago, successivamente si porta in Val Lagarina e infine nella Valle dei Ronchi. Da quest'ultima località prende parte alle operazioni su M. Mosciagh e a quelle sullo sperone di Val di Nos; il 30 maggio riesce a mantenere il possesso delle posizioni di M. Cengio duramente attaccate dal nemico. Nei primi giorni di luglio si schiera presso Peteano e il 9 agosto dal.le stesse posizioni agisce offensivamente contro le linee nemiche di M. San Michele conquistando prima Costone Viola Alto e poi, proseguendo nell'avanzata, Cotici, Brestovic e la Cima del Nad Logem. In ottobre è nella zona di Nova Vas e fra il 12 e il r5 occupa Nad Bregon , I-ludi Log e Lukatic.
1917: la «Catanzaro>) rimane nel settore di Hudi Log fino a maggio; in agosto opera presso Monfalcone e a seguito delle brillanti azioni compiute merita la citazione sul bollettino di guerra n. 823. Dal 16 ottobre è trasferita nel settore Posina - Astico. 1918: fino a giugno la brigata rimane nella zona di Arsiero ed alterna poi periodi in linea e periodi di riposo. All 'atto dell'armistizio si trova dislocata ad ovest di Treviso. SECONDA 1'.WNDIALE
(1940- 45)
1940: all'inizio del secondo conflitto mondiale la Divisione « Catanzaro )) è dislocata ad Acroma, a difesa della cinta fortificata di T obruk. Il I 3 settembre, iniziata l'offensiva contro le posizioni inglesi dell'Egitto, la divisione viene impiegata lungo la via Balbia, tra Gambut e S. Bu Amud a protezione delle retrovie da attacchi provenienti dal deserto. Nei giorni successivi, sempre in posizione di retroguardia, si sposta in territorio egiziano a difesa della viabilità delle rotabili costiere. Nel d icembre, all'inizio della controffensiva britannica è dislocata nel settore di Bug Bug, in zona Alam Salarnus con un dispositivo di schicr amento orientato al proseguimento dell 'offensiva verso est. Il 9 dicem bre le unità della divisione sono coinvolte in una violenta azione di contropreparazione e vengono subito dopo attaccate da robuste forze provenienti da sud.
r34 -
una pressione violenta con masse di mezzi corazzati. L 'impari lotta, imperniata da parte della divisione solo sull'impiego dell' artiglieria, costringe ad un ulteriore ripiegamento verso Sollum prima e, il 15, nell'interno della cinta fortificata di Bardia.
Il caposaldo di Alam el Rimth, sottoposto a martellante bombardamento e violentemente investito da forze corazzate, riesce a resistere e a respingere gli attaccanti. Ma la situazione è diventata particolarmente delicata per cui il giorno ro si unisce alle unità che difendono Bug Bug per contenere ulteriori pressioni nemiche in attacco lungo la rotabile costiera. L' II dicembre nuclei meccanizzati nemici infiltratisi tra i capisaldi della divisione vengono arrestati; lo stesso giorno una nuova violenta azione costringe le unità della divisione a ripiegare verso Bir Tishdida. Su questa posizione si accentuano gli attacchi nemici che culminano nei giorni 13 e r4 in
1941: i reparti della divisione fortemente decimati nel corso di una lotta aspra e intensa, durata oltre venti giorni, vengono riordinati e continuano ad operare con lo stesso accanimento per la difesa del forte di Bardia fino al 5 gennaio, dopo di che la divisione viene considerata sciolta e i resti di essa vengono ripartiti fra le altre grand i unità.
COMANDANTI BRIGATA ((CATANZARO))
(1915- 20)
Drv1s10NE
Dr
FANTERIA
1<
CATANZARO>>
(1940- 4r)
Magg. Gen. Ferruccio Mola Magg. Gen. Pasquale Meomartini Magg. Gen. Carlo Sanna Mao-o-. Gen. Attilio Thermes bb Col. Brig. Adolfo Danise Col. Brig. Ezio Alovisi Col. Brig. Augusto Ragusin
Gen. Gen. Gen. Gen.
B. B. B. B.
Nicola Spinelli Giuseppe Stefanelli Lorenzo Mugnai Giuseppe Amico
SEDI
1940 Africa Settentrionale
1920 Bistezza
-
20.
135
-
(64")
DIVISIONE DI FANTERIA
«
CIRENE >> (63a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae ongme dalla Brigata «Liguria,, costituita a Genova il 1° marzo 1915 con il 157° e r58° Reggimento Fanteria, anch'essi di nuova formazione. Dall'ottobre 1917 al febbraio 1918, assume alle dipendenze anche il 165° Reggimento Fanteria che poi cede alla Brigata cc Taro». Il 30 settembre del 1926, a seguito della legge sull'ordinamento dell'Esercito, la briga-
ta viene sciolta, assieme al 157" Reggimento, mentre il 158° passa alle dipendenze della XVIII Brigata di Fanteria. Il 1° ottobre 1937, in Cirenaica, si forma la Divisione di Fanteria e< Cirene » ( 63a), con il r57° e 225° poi trasformato in 158° Reggimento Fanteria « Liguria ,, e il 45° Artiglieria. La grande unità si scioglie per eventi bellici il 5 gennaio 1941 in Bardia.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D' ARME PRIMA }..fQN DIAl.E
(1915- 18)
1915: la Brigata « Liguria », inizialmente
schierata sul Corada, prende parte poi alle operazioni nella zona cli Santa Lucia e Santa Maria di Tolmino. 1916: combatte fino a maggio nel settore Vodil - Mrzli, quindi è spostata sull'Altopiano di Asiago, ove tiene tenacemente il delicato settore di V al Lastaro - M. Zovetto; partecipa nel luglio alla difesa delle linee di Coston cli Lora e, nel novembre, passata al contrattacco, unitamente ad altre grandi unità schierate nella zona, conquista, dopo aspri combattimenti, importanti posizioni su M. Pasubio.
del Rosso e Col d'Echele ; rn gmgno, mentre è in corso la battaglia del Piave, contiene gli attacchi avversari alle posizioni di M. Melago. Durante l'offensiva finale nell'ottobre - novembre, combatte a Foppiano, M. Corno, M. Spii ed insegue il nemico fino a Rovereto. 5EOONDA MONDIALE
(1940 - 45)
n. 908.
1940: in giugno, la Divisione « Cirene » è dislocata a sud di Tobru k nella zona di El Adem, a difesa della via di comunicazione dell'interno libico; in agosto viene trasferita nella zona di Bardia - Sollum e, il 13 settembre, entra in territorio egiziano spingendovisi fino a Sidi el Barrani. In dicembre, all'inizio della controffensiva britannica, è schierata nel settore Bug Bug, dove viene investita da massicce formazioni corazzate. La situazione, dapprima ovunque contenuta, con il rinnovarsi degli attacchi diventa sempre più precaria. L'II dicembre inizia il ripiegamento verso nord - ovest; il 14, sottoposte a intenso bombardamento aereo e ad ulteriori attacchi, le unità della divisione si ritirano verso Sollum, sistemandosi prima a difesa nella zona di Mrega, poi entro la cinta fortificata di Bardia.
1918: la « Liguria,, prende parte, nel mese di gennaio, a violente lotte nella zona di Col
1941: l'azione di logoramento iniziata dagli inglesi a metà dicembre non ha soste, pro-
1917: rimane nella zona del Pasubio; nel corso dell'offensiva autunnale austro - tedesca, contiene con fermezza l'impeto avversario e, in più occasioni, contrattacca con risolutezza sulle posizioni di M. Zomo, M. Melette e Capannelle. Costretta a ripiegare, per evitare l'aggiramento, manovra con molto ordine, nonostante l'incalzare del nemico. Per il valore dimostrato durante i combattimenti su M. Zomo, merita la citazione sul bollettino di guerra
Il 5 gennaio l'insostenibile preponderanza dell'attacco costringe i reparti della divisione a porre fine ad ogni resistenza.
segue sempre più intensa : la <e Cirene )) viene sottorosta a continua e sempre più violenta pressione.
COMANDANTI BRIGATA (( LIG URIA)) (1915- 26)
Brig. Gen. Agostino Trionfi Brig. Gen. Ferdinando Serrao Brig. Gen. Cesare Faccini
Col. Francesco Gibelli Col. Gaetano Foderaro Col. Achille Papa Col. Brig. Umberto Zamboni Col. Ferruccio Marincola di San Flora Col. Brig. Umberto Zamboni Brig. Gen. Giuseppe Melita Brig. Gen. Valentino Bobbio
D1v1SIONE vi FANTERIA « CIRENE
41) Gen. D. Carlo Spatocco Gen. B. Alessandro Dc Guidi
SEDI r9r5
1920 1921 - 23
1923 - 26 Ascoli Piceno 1937 - 40 Barce
Genova Cuneo Zara
-
137
-
ll
(63°) ( 1937 -
DIVISIONE DI FANTERIA
«
COSSERIA>> (5a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae ongine dalla Brigata « Salerno)), costituita il 7 giugno 1883 con 1'89° e 90° Reggimento Fanteria. A seguito legge sull'ordinamento dell'Esercito in data I r marzo 1926, la brigata viene sciolta il 1° novembre dello stesso anno e i due reggimenti, che conservano il nominativo della brigata, vengono assegnati, 1'89° alla V e il 90° alla I Brigata di Fanteria. Il 1° gennaio 1935 la Divisione Militare Territoriale di Imperia (5") si trasforma in Divisione di Fanteria di Cosseria (5°) che inquadra la Brigata di Fanteria di Cosseria (V), con i Reggimenti di Fanteria 41° e 42° « Modena » ed 89° « Salerno )) , nonché il 29° Reggimento Artiglieria per D.f. Il 19 agosto dello stesso anno la Divisione di Fanteria di Cosseria (5"), con la Brigata di Fanteria di Cosseria (V), con i soli 41° e 42° Fanteria, e il 29° Reggimento Artiglieria viene inviata nelle colonie italiane d'Africa. Contemporaneamente e per tutto il periodo di
permanenza in colonia di detta grande unità, dall'agosto 1935 al settembre 1936, 1'89° e il 43° Fanteria assieme al 48° Artiglieria per D.f. danno vita alla Divisione di Fanteria « Cosseria II>> (105"). Il 25 marzo 1939 con l'adozione della divisione di composizione binaria, la Divisione d'Imperia con 1'89° e 90" Reggimento Fanteria e il 37° Reggimento Artiglieria Divisionale (questi due ultimi di nuova assegnazione) costituisce la Divisione di Fanteria «Cosseria>> ( 5° ), mentre il 41° e 42° Fanteria e il 29° Artiglieria vanno a formare la nuova Divisione di Fanteria «Modena>> (37"). Durante l'approntamento della Divisione « Cosseria>> per la campagna russa, il 15 maggio 1942 il 37° Reggimento Artiglieria viene assegnato alla Divisione « Piacenza >> e al suo posto viene assegnato il 108° Reggimento Artiglieria per D.f. di nuova costituzione. La Divisione « Cosseria » viene sciolta a seguito armistizio il 12 settembre 1943 mentre trovavasi dislocata nella zona di Milano.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME
Partecipa alla prima campagna con la 4" Compagnia clell'89° Reggimento Fanteria. Per la seconda campagna concorre alla formazione del III, VI, XV, XX, XXIX Battaglione, fornendo complessivamente 18 ufficiali e 540 uomini. Il III, VI e XV Battaglione partecipano alla battaglia di Adua il I marzo 1896. 0
LIBIA
(r9II - 12)
L'89" Reggimento Fanteria partecipa direttamente alla campagna italo - turca e si distingue durante i combattimenti svoltisi a Mergheb il 27 febbraio 1912.
Il 90° Reggimento concorre alla mobilitazione del 22'', 52'' , 89° Reggimento Fanteria forn<~n?o complessivamente 24 ufficiali e I .349 uomm1. PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1915: la brigata, schierata lungo il fiume Isonzo, tra Iodersko e Luico, nei primi giorni di giugno concorre alle operazioni cli carattere offensivo portate. su M. Mrzli riuscendo ad ottenere parziali successi che le consentono di migliorare le posizioni, malgrado i ripetuti contrattacchi nemici. Nei mesi da agosto a settembre sostiene ancora aspri combattimenti contro le posizioni nemiche di M. Mrzli e 138 -
AFRICA ORIENTALE ( 1935
della sella dello Sleme; quest'ultima viene conquistata in ottobre.
- 36)
r935: approntata nell'agosto, in settembre si trasferisce in Cirenaica a Bengasi dove rimane .fino al dicembre.
1916: nel maggio i reparti della brigata, dislocati sull'Altopiano di Asiago nel settore Osteria del Termine, sostengono sanguinosi combattimenti difensivi subendo gravi perdite nei giorni 19, 20 e 21. In seguito alla continua pressione nemica e a sfavorevole situazione verificatasi in zone vicine alla brigata, questa è costretta ad abbandonare le posizioni occupate e a -ripiegare sulla seconda linea di difesa. Partecipa alla difesa delle posizioni del settore Busa del Termine - Col del Rosso nei giorni 18, 19 e 20 giugno e, nel periodo dall'agosto all'ottobre, agli attacchi nel settore di Doberdò dove si accendono sanguinosi scontri per il possesso ddle posizioni di Nova Vas che cade finalmente nelle mani della brigata il 10 ottobre.
r 936: trasferita in Eritrea nei primi giorni di gennaio viene dislocata ad Adì Gualà nel!'alto Mareb. In questa zona svolge principalmente attività di controllo e protezione delle retrovie del fronte di combattimento. In marzo avanza lungo l'itinerario Adi Onfitò-Axum e in aprile si disloca nella zona di Adua. In settembre rimpatria. SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: il IO giugno, all'inizio delle ostilità contro la Francia i reparti della divisione sono schierati sulla frontiera occidentale, a sud del Massiccio del Grammondo, lungo la Valle Roja, nel settore .compreso tra il mare e la Cima Longoira. Dopo una prima fase di attività difensiva, la divisione il 20 giugno attacca le posizioni nemiche che presidiano Ponte San Luigi, lungo la via Aurelia, e più a nord Passo San Paolo e quelle nella zona Colletti. Forte resistenza incontra a Ponte San Luigi anche quando, rotto il fronte a Passo San Paolo il giorno 22, le attacca alle spalle. Il 23 e il 24 viene mantenuta la pressione contro Ponte San Luigi che continua a resistere, mentre viene ampliata la zona conquistata a nord e a ovest di Mentone sulla strada per Castellar e verso Roquebrune. I reparti della divisione permangono in territorio di occupazione .fino alla metà di agosto allorché vengono impiegati in difesa delle coste della Liguria occidentale.
1917: in maggio, schierata nel settore Hudi Log- Nad Bregom, riesce dopo tenace e insistente lotta ad impadronirsi delle trincee nemiche di Boscomalo. In ottobre, trasferita sul1'alto Isonzo, nella zona di Monte Matajur subisce attacchi di estrema violenza il 23 e successivamente viene attaccata anche alle spalle da unità nemiche che erano riuscite ad aprirsi un varco nello schieramento. Le unità della brigata contrattaccano nel tentativo di sottrarsi all'accerchiamento ma i pochi che vi riescono sono costretti a ripiegare prima verso Cividale e poi lungo il Piave.·
19, 8: riordinata viene trasferita sul fronte franco - tedesco e schierata nel settore di riva destra dell'Aire (Argonne). Il 15, 16 e 17 luglio nella zona di Bligny, nel corso di una forte offensiva nemica, riesce a contenere la pressione nemica e ad evitare l'occupazione dell'importante caposaldo di Vrigny. Nel corso dell'offensiva .finale, i reparti della brigata passati al contrattacco occupano il 29 settembre le località di Chavonne e di Croix sans Tète oltre il .fiume Aisne e nei primi giorni di ottobre le posizioni dominanti Chemin des Dames. Nei · giorni successivi, fino all'n novembre prende parte all'inseguimento del nemico fino al .fiume Mosa a nord di Revin.
1941: svolge attività di difesa costiera in Liguria per tutto l'anno. 1942: in difesa costiera nella stessa zona, si trasferisce in giugno sul fronte russo - tedesco dove giunge a Gorlowka nei primi giorni di luglio. Il primo schieramento assunto è a tergo del XXXV Corpo d'Armata come grande unità di riserva. Successivamente segue nell'avanzata le unità attaccanti e il 15 luglio giunge nella zona di Stalino, il 25 a W oroschi1 39
-
lowgrad, da dove prosegue verso il fiume Don dopo aver superato il Donez a Luganskaja. Nella prima quindicina di agosto i reparti della « Cosseria))' inquadrati nel II Corpo d'Armata, assumono la responsabilità di u n tratto di fronte sul Don, a nord della Divisione « Ravenna l>, nel settore compreso fra N owo Kalitwa e l'ansa di Manon. Durante la prima offensiva nemica sul Don, portata dal 20 al 26 agosto, i reparti della divisione resistono senza cedere terreno sulle posizioni attaccate di Krassno Orechowoje. L'u settembre durante un ulteriore tentativo di attacco nemico a Krassno Orechowoje e a Deresowko, alcune posizioni vengono perdute ma, a seguito di un immediato contrattacco portato il giorno successivo, ritornano nelle mani della divisione. In dicembre, durante ulteriori ripetuti attacchi portati con particolare violenza sul settore della divisione, dal giorno 13 al 16, una flessione si produce in direzione di Orobinskij per cui viene minacciato di aggiramento tutto lo schieramento divisionale. In conseguenza
delle gravi perdite subite la divisione viene sostituita in linea da unità tedesche e impiegata parte in rinforzo della Divisione « Ravenna » e parte nella zona di Rowenko per riordinarsi e assumere successivamente il controllo e la difesa delle linee di rifornimento. Ma avvenimenti sfavorevoli determinati da ulteriore pressione nemica nelle zone di rottura del fronte costringono i resti della divisione a continuare il ripiegamento. Il movimento verso sud - ovest viene effettuato dapprima mantenendo una larga fronte, successivamente in colonne moventi su uno o più itinerari in relazione alle vicende dei combattimenti e al la pressione delle unità corazzate nemiche agenti sul tergo della divisione.
194J: i resti stremati della divisione continuano l'estenuante marcia che nei primi giorni di gennaio li porta sul Donez a Forschadt. Rientrata in patria nell'aprile - maggio e riordinatasi viene successivamente dislocata nella zona di Milano.
COMANDANTI BRIGATA
(( SALERNO)) (1884 - 1926)
Magg. Gen. Carlo Marchesi Magg. Gen. Nicola Conti - Vecchi Magg. Gen. Giulio De Boccard Magg. Gen. Luigi Giletta di San Giuseppe Magg. Gen. Giovanni Cotta Magg. Gen. Francesco Porpora Magg. Gen. Vittorio Signorile Magg. Gen. Icilio Buonini Magg. Gen. Lodovico Falletti di Villafalletto Magg. Gen. Filiberto Sardagna Col. Brig. Vittorio Fiorone Col. Guido Malatesta Magg. Gen. Luigi Basso Brig. Gen. Pietro Pagliarini Brig. Gen. Ottavio Zoppi Brig. Gen. Giovanni Battista Giri Col. Donato Antonicelli (int.) Brig. Gen. Carlo Rocca Gen. B. Guido Poggi Gen. B. Massimiliano Gusberti
DIVISIONE DI FANTERIA
« COSSERIA » (5") (1935 -
43) Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
D. Pietro Pintor D. Adolfo Olivetti B. Manlio Raimondo (int.) B. Claudio Bergia D. Carlo Bracco Brig. Alberto Vasarri B. Umberto. Mondadori D. Enrico Gazzale D. · Vincenzo Robertiello
BRIGATA DI FANTERIA (( COSSERIA))
(V) (1936)
Gen. B. Manlio Raimondo D1v1sI0NE « CosSERIA II» (105") (1935 - 36) Gen. B. Claudio Bergia (int.)
. SEDI
1883 - 87 r888 - 89 1890 - 94 1895 - r9or
Bologna Modena Napoli Brescia
1902 - 06 Napoli 1906 - 08 Messina 1908 - 26 Genova r935 - 40 Imperia
DIVISIONE DI FANTERIA «CUNEO» (611)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Discende dalla Brigata « Cuneo » costituita il 25 ottobre 1831 con il 1" e 2° Reggimento Fante ria, anch'essi formati sotto la stessa data. Precedentemente la brigata è tale solo di nome in quanto, il 1" novembre 1815, allorché assume il nominativo di brigata risulta costituita da un solo reggimento denominato Reggimento di Cuneo. Il 4 maggio 1832, a seguito riordinamento delle unità di fanteria nell'ambito dell'Esercito Sardo, i due reggimenti prendono rispettivamente la denominazione di 7° e 8" Reggimento Fanteria (Brigata << Cuneo ,,). Sciolto il Comando di Brigata il r5 ottobre 1871 , unitamente alle altre brigate permanenti, i due reggimenti restano in vita conservando il nominativo della brigata. La brigata si ricostituisce di nuovo il 2 gennaio 1881 sempre con il 7° e 1'8" Reggimento Fanteria. A seguito legge sull'ordinamento dell'Esercito in data rr marzo 1926; che stabilisce tra l'altro l'abolizione dei nomi delle brigate, il 1° novembre
1926 assume il numero ordinativo di VI Brigata di Fanteria e inquadra, oltre al 7° e 1'8°,
anche il 67° Reggimento Fanteria « Palermo,,. Successivamente la VI Brigata e il 27° Reggimento Artiglieria Divisionale entrano a far parte della Divisione Militare Territoriale di Milano (6") e, nel 1934, con il nominativo di Brigata di Fanteria « Legnano >) (VI) dà vita ad altra grande unità. A seguito riordinamento dell'Esercito del r938 , si ricostituisce il 24 maggio r939 con i vecchi reggimenti della Brigata « Cuneo,,, 7° e 8" Fanteria, e con il 27° Reggimento Artiglieria Divisionale la Divisione di Fanteria <<Cuneo,, ( 6"). All'inizio della seconda guerra mondiale, oltre alle suddette unità, inquadra anche la 24• Legione CC.NN. La Divisione << Cuneo)), che in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio del1'8 settembre 1943 era ripiegata, via Turchia, in Palestina e poi in Egitto, viene sciolta il r7 agosto 1944.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D' ARME PRIMA n'rNDIPENDENZA
(1848 - 49)
1848: partecipa all'azione dimostrativa su Mantova e ai combattimenti di Sandrà il 19 aprile; alla battaglia di Santa Lucia il 6 maggio e di Goito il 30 maggio; ai combattimenti di Sommacampagna il 24 luglio, di Custoza il 25 luglio e alla battaglia di Milano il 4 agosto. 1849: è impegnata nei combattimenti di Mortara il 21 marzo e prende parte alla battaglia di Novara il 23 marzo. CRIMEA
(1855 - 56)
Partecipano alla campagna la 1', la 5•, la 9" e la 13"' Compagnia di ciascuno dei due
reggimenti che danno vita, rispettivamente, a due battaglioni incorporati nel 3° Reggimento Provvisorio.
SECONDA D'INDIPENDENZA
(1859)
E' impegnata nei combattimenti di Vinzaglio il 31 maggio, nella battaglia di San Martino il 24 giugno e all'investimento di Peschiera.
TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Prende parte alla campagna e combatte a Custoza il 24 giugno. 142 -
ROMA
(1870)
Partecipa nel settembre alle operazioni per l'assedio e la occupazione della città. ERIT REA
(1887- 88) (1895 - 97)
Partecipa alla prima campagna con la 10" Compagnia del 7° Reggimento che combatte il 25 gennaio 1887 a Saati. Per la seconda campagna concorre alla formazione del IX, X e XXVII Battaglione, fornendo complessivamente 15 ufficiali e 569 uomini.
CINA (1900 - 03) Vi partecipa la ro" Compagnia dell'8° Reggunento. LIBIA
(19II - 12)
11 7" Reggimento partecipa direttamente alla campagna italo - turca mentre 1'8° concorre alla mobilitazione del 7°, 68", 93" Reggimento Fanteria fornendo complessivamente 5 ufficiali e 596 uomini. P1u.MA MONDIALE
(1915- r8)
191 5: schierata nel settembre a Passo del Tonale, Cima Cads e Ponte di Legno, svolge per tutto l'autunno azioni di carattere difensivo; in particolare viene impegnata dal nernico in zona di Ospizio San Bartolomeo, Sella del Tonale e Monticello. 1916: dal 5 febbraio è schierata nella zona di Oslavia - Podgora da dove concorre, unitamente alla Brigata « Abruzzi >>, alle operazioni per la riconquista di importanti posizioni sul Podgora e su Oslavia. Dal 6 al 17 agos:o partecipa alla sesta battaglia dell'Isonzo durante la quale, dopo furiosi combattimenti, riesce ad attraversare il fiume e a costituire una testa di ponte sulla sua riva sinistra. Il 9 agosto partecipa con altre unità all'occupazione della città di Gorizia. Prende parte successivamente all'ottava battaglia dell'Isonzo dal 9 al r2 ottobre, riuscendo dopo dura lotta a strappare al nemico le posizioni di Sober, nel settore di Vertoibjca.
191 7: sempre schierata nella zona di Sober, resiste a violenti e continui attacchi nemici nel febbraio - marzo. In maggio passa all'offensiva nel settore di Panovizza, sulle posizioni di San Gabriele e San Marco, ma i parziali successi ottenuti sono dal nemico tenacemente contesi. Il 3 ottobre viene violentemente attaccata sulle posizioni del San Gabriele e subisce una pericolosa infiltrazione nemica nello schieramento, ma dopo sanguinosi contrattacchi riesce a ristabilire la situazione. Il 27 ottobre però, in seguito ad avverse vicende delineatesi sulla fronte giulia, è costretta lo stesso ad abbandonare le posizioni e a ripiegare prima sulle alture di Gradiscutta - Valerisce e successivamente verso il Tagliamento. Presso Codroipo alcuni reparti della brigata vengono tagliati fuori e circondati mentre le rimanenti unit~t il 6 novembre·, passato il Tagliamento, raggiungono il Piave nei pressi di Camposampiero. Riordinata, in dicembre è di nuovo in linea nel settore occidentale di M. Pertica. Da questa zona il 14 dicembre attacca le posizioni nemiche sulle pendici di M. Pertica e di Col della Berretta riuscendo a migliorare le proprie posizioni di schieramento. Attacchi e contrattacchi su M. Asolone il giorno r8 senza risultati da ambo le parti. 19 18: durante l'offensiva austro - tedesca del giugno subisce nel settore Cornuda reiterati attacchi nemici. Nel corso della battaglia di Vittorio Veneto, le unità della brigata schierate nel settore Onigo - Fontana del Buono, il 24 ottobre attaccano Mosnigo e dopo aver vinta la tenace resistenza nemica la occupano il 27, riuscendo a mantenere l'occupazione malgrado i violenti contrattacchi portati nei giorni 28 e 29. Il 30 raggiunge Fontana e Farra di Soligo dove viene fatta sostare fino all'armistizio del 4 novembre. Per il comportamento tenuto durante la battaglia di Vittorio Veneto, merita la citazione sul bollettino di guerra n. 1258 del 30 ottobie. SECONDA MON DIALE
1940: il 10 giugno è schierata su pos1Z1oni difensive sul fronte occiden'.:ale in Val Verme-
-· 14:3 -
21.
(1940- 45)
nagna, fra Limonetto - Limone Piemonte - Robilante, quale riserva di corpo d'armata. Il 20 giugno, in vista di un'azione offensiva contro la Francia, si dispone in seconda schiera prima nella zona di Santa Maria Maddalena Valle Cortesino - Fontanalba - Conca di Vievole e il 2r in posizione più avanzata sull'allineamento Briga Marittima -Tenda - San Dalmazzo di Tenda, alle spalle della Divisione « Ravenna >>. Non prende parte alle operazioni di guerra per il sopraggiungere dell'armistizio del 24 giugno. Nell'ultima decade di dicembre le unità della divisione iniziano il trasferimento in Albania e dal 28 dello stesso mese, mano a mano che sbarcano a Valona, vengono inviate sulla linea del fronte anche alle dipendenze di altre grandi unità, per fronteggiare una delicata situazione che si veniva delineando sulla linea di combattimento. Per tale motivo il 7° Reggimento Fanteria raggiunge Valle Shushitza e viene posto alle dipendenze della Divisione Alpina Speciale e 1'8° si porta a Berat a disposizione dell'VIII Corpo d'Armata. Contemporaneamente il comando con altre forze che vengono poste a sua disposizione assume il controllo delle unità schierate· nella zona di Vunoj, su un settore di andamento nord - sud, tra M. Messimerit e Cipi i Leres sul mare. Inizia da questo momento la dura battaglia di arresto sull'ultima difesa naturale che attraverso il passo Llogora avrebbe aperta al nemico la via per Valona.
lattiere che portano a Dermi e a Palasa. Nella stessa giornata del 25 azioni di alleggerimento vengono portate da nostre formazioni a sud est di Vunoj. Altra più decisa azione viene iniziata il 26 contro le posizioni di Kumbulles e delle quote viciniori riuscendo a riconquistare alcuni importanti obiettivi e a consolidarsi su di essi malgrado la immediata e violenta reazione nemica sviluppatasi nei giorni 27 e 28. Il 30 e 3r gennaio attacchi e contrattacchi si alternano accaniti e senza sosta intorno alle posizioni di Qafa e Gurt e sulle pendici del Messimerit. Una violenta tormenta di neve e di vento si abbatte negli ultimi giorni di gennaio su M. Messimerit e sulle quote vicine, tanto da provocare notevoli perdite anche per assideramento e congelamento. Ma ormai la battaglia di arresto è vinta dagli attacchi continui e cerca di consolidarsi sulle posizioni raggiunte. Nei primi giorni di febbraio rièritrano alle dipendenze operative della divisione le uni tà organiche. Attacchi e contrattacchi il 7 febbraio nella zona di M. Messimerit e il 16 nell'ambito del settore sud nella zona di Skatarà. 11 14 aprile le unità della divisione passano all'offensiva impegnando il nemico su tutto il settore divisionale. Dopo una accanita lotta durata due giorni viene scardinata la linea difensiva nemica sia lungo il tratto montano sia più a sud verso il litorale. Malgrado i rabbiosi contrattacchi nemici, nella notte sul 16 vengono occupate importanti posizioni ad est di Messimerit di M. Mblerezes e sulla rotabile Vunoj Himara. Il 17 viene fatta cadere tutta la difesa costiera, aggirandola dalla rotabile, dopo aver occupato Himara, Spilea e Porto Palermo. Il 19 ;iprile la colonna sud procede veloce nell'avanzata e s'impadronisce di Piqerasi e subito dopo, vinta la difesa di San Basilio, raggiunge Santi Quaranta. Contemporaneamente altre unità della divisione raggiungono lo stesso porto di Santi Quaranta trasportate via mare da unità della Marina Militare. Il 23 aprile elementi avanzati della divisione, superate le difese sul torrente. Bistrize, raggiungono Konispoli e poi la riva destra del fiume Kalamas. Ultimate le operazioni di guerra i reparti della divisione vengono dislocati prima nel-
1941: il 14 gennaio il nemico, continuando la pressione lungo l'asse stradale del litorale Himara - Vunoj - Ducati - Valona, attacca le posizioni a sud di Vunoj ma viene respinto e il giorno successivo contrattaccato. Gli stessi tentativi vengono effettuati nei giorni successivi .fino al 24. Il 25 gennaio robuste formazioni nemiche provenienti da V ranishta, sul1'estremo limite nord del settore della divisione, attaccano con violenza le posizioni di Qafa e Gurt e di M. Messimerit e costringono ]e deboli forze che le presidiano a ripiegare nella zona di Allonaqit e su Cima Kumbulles. Procedendo nella spinta offensiva cadono nelle mani dei greci anche le testate delle mu1 44
-
greche, i resti della divisione ripiegano su Scalanova (Kusadasi) in Turchia e da li vengono avviati dagli alleati nel campo di El Burreij, vicino Ghaza, in Palestina. Alcuni elementi, tagliati fuori, che si erano dati alla guerriglia, raggiui:i~ono la grande unità anche nei mesi success1v1.
l'Epiro a Igumenitza - Paramithia e p01, m giugno, a Missolungi - W asiliki. Nei primi giorni di luglio passa alle dipendenze del Comando FF.AA. Egeo e viene dislocata nelle isole Cicladi di Samo, Nasso, Nicaria.
1942: in territorio d'occupazione nelle isole Cicladi, la divisione viene impiegata in attività di difesa costiera e del territorio.
1944: rivelatesi vane le promesse del comandante alleato del Medio Oriente di riarmare e far tornare al combattimento la divisione, il personale viene utilizzato per costituire alcune unità cooperatori (cp. pionieri dalla 2701"' alla 2714" e un'unità autieri).
1943: continua nell'attività di difesa costiera e del territorio fino all'8 settembre. Dal 9 settembre alla fine di novembre partecipa alie operazioni per la difesa delle isole. Dal 21 novembre, dopo il ritiro delle unità inglesi e
COMANDANTI BRIGATA «
BRIGATA « C u NEO
CuNEO » (1814-71)
» (1881 - r926)
Magg. Gen. Filippo Pagnamenta Magg. Gen. Alessandro D'Ayala Magg. Gen. Giacomo Bogliolo Magg. Gen. Carlo Torretta Magg. Gen. Spirito Fantoni Magg. Gen. Francesco Lodi Magg. Gen. Ippolito Sanguinetti Magg. Gen. Luigi Garetti Magg. Gen. Cesare Confalonieri Magg. Gen. Giacomo Garbarini Magg. Gen. Guglielmo Pecori Giraldi Magg. Gen. Francesco Del Buono Magg. Gen. Adolfo Corrado Magg. Gen. Giuseppe Pantani Magg. Gen. Vittorio Emanuele Pittaluga Col. Enrico Lodomez Col. Brig. Vincenzo Sequi Magg. Gen. Pietro Badoglio Gen. B. Enrico Lodomez Brig. Gen. Vincenzo Ponzi Gen. B. Pietro Eugenio Biancardi Gen. B. Arturo Vacca Maggiolini
Col. Benedetto Luserna Rorengo di Campiglione Col. Giovan Battista Gozzani Col. Giuseppe Renaud di Falicone Col. Ettore de Sonnaz Col. Teodoro Cacherano di Bricherasio Magg. Gen. Giuseppe Renaud di Falicone Magg. Gen. Mario Saluzzo della Manta Magg. Gen. Ippolito Gerbaix de Sonnaz d'Haberes (int.) Magg. Gen . Valentino Pallavicini di Priola Magg. Gen . Ettore Sanmartino d'Orfengo Magg. Gen. Gioachino_ Ferreri Magg. Gen. Carlo Menthon D'Aviernoz Magg. Gen. Pietro Pilo Boyl di Putifigari Magg. Gen . Boniforte Bussetti di Bersano Magg. Gen. Agostino Fara Magg. Gen. Giovanni Campia Col. Paolo Antonio De Cavero Magg. Gen. Agostino Gastinelli Magg. Gen. Filiberto Mollarci Magg. Gen. Annibale Arnaldi Magg. Gen. Alessandro Plochiù Magg. Gen. Luigi Garbarini Magg. Gen. Paolo Franzini Tibaldeo Magg. Gen. Guglielmo De Sauget Magg. Gen. Antonio Barieri Magg. Gen. Alfonso Scalia Magg. Gen. Giovanni Luca De Fornari
VI
BRIGATA DI FANTERIA
Gen. Gen. Gen. Geù. Gen. 1 45
-
B. B. B. B. B.
(1926- 34)
Arturo Vacca Maggiolini Ruggero Santini Vito Scimeca Alberto Novelli di Coarazze Adalberto di Savoia - Genova
BRIGATA DI FANTERIA ((LEGNANO))
(VI) (1934 -
DIVISIONE DI FANTERIA (( CUNEO))
39)
43)
Gen. B. Adalberto di Savoia - Genova Gen. B. Carlo Melotti Gen. B. Edoardo Scala
Gen. D. Carlo Melotti Col. Giovanni Marìonì (int.) Geo. D. Pietro Maggiani Geo. D. Mario Soldarelli Col. Umberto Donadoni (int.) Col. Giovanni Ferrari (iot.)
SED I 1831-33 1836- 38 1854- 55 1856 1857- 59 1860- 61 186.r - 64 1864 - 65 1867
Alessandria Chambery Alessandria Cagliari Genova Milano Napoli Catanzaro Mantova
/
1868 Cuneo Nocera (Salerno) 1881 - 83 Roma 1884-90 Catanzaro 1891 - 93 1 894- 95 Piacenza Cuneo 1896- 1901 Nocera (Salerno) 1902- 07 1 9°7- 39 Milano 1939 - 4o Cuneo
(6"') (1939 -
DIVISIONE DI FANTERIA «EMILIA» (155")
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trac origine dalla Brigata di Fanteria « Emilia >> costituita a Bologna nel marzo 1915. All'atto della sua costituzione assume alle dipendenze il 119° e 120'' Reggimento Fanteria anch'essi di nuova costituzione. La brigata si scioglie dopo la fine del primo conflitto mondiale nel dicembre del 1919. Ad Ancona, il 1° dicembre 1941, i ricostituiti due reggimenti di fanteria della vecchia Brigata « Emilia))' II9° e 120°, unitamente al
155° Reggimento Artiglieria per D.f., danno vita alla Divisione di Fanteria «Emilia>) ( 155/t) . La divisione il 16 settembre 1943, a seguito avvenimenti determinati dall'armistizio dell '8 settembre precedente, ripiega via mare dalla zona di Castelnuovo - Cattaro (Dalmazia) in Puglia ove viene sciolta il 1° ottobre del 1943. Il suo comando si trasforma in Comando Centro Riordinamento di Lecce.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME
1916: in maggio, schierata nuovamente nella zona di Caporetto a presidio delle posizion i Krn - Sleme, alterna azioni di carattere offensivo ad operazioni di difesa attiva. Queste ultime sono caratterizzate da impiego di mine e contromine che vengono fatte brillare in gallerie scavate sui fianchi e nell'interno de] monte, sotto le posizioni nemiche.
In maggio, sempre nella zona di Gorizia, viene schierata sul costone di San Floriano. Da queste ultime posizioni conduce dal 15 al 30 maggio una serie di accaniti attacchi e contrattacchi contro le posizioni nemiche. Dal r8 al 28 agosto partecipa alle operazioni per la conquista delle posizioni fra M. San Michele e Na Mokrim, attaccando la linea nemica tra Grazigna e San Trojico che, conquistata, rimane nelle mani della brigata anche con i reiterati tentativi di contrattacco nemico, organizzati dal 28 al 31 agosto. In ottobre, nel corso dell'offensiva austro tedesca, occupa il 26 una linea di resistenza arretrata da Grafenberg a Peuma sulla destra dell'Isonzo. Il 28, in conformità del ripiegament'() delle unità laterali, dopo aver opposta accanita resistenza su Grafenberg e sul Podgora, ripiega verso Codroipo. Successivamente, dopo aver tenuto testa al nemico il 30 sul ponte di Mandrisio sul fiume Tagliamento, ripiega sempre combattendo fino a raggiungere Fossalta di Piave il 3 novembre. Sempre in novembre la brigata si attesta sulJe pendici del M. Grappa e tiene testa con tenacia all'attività aggressiva dell'avversario.
1917: dal gennaio opera nel settore ad est di Gorizia, verso il tunnel di Castagnevizza.
19j8: dopo un lungo periodo di relativa calma la brigata il 15 giugno, all'inizio del-
PRIMA MONDIALE (1915 -
18)
1915: in giugno è schierata nella zona Planina - Korada e il 22 dello stesso mese passa l'Isonzo ed effettua una puntata offensiva contro le posizioni di Globna che cadono nelle mani della brigata dopo due giorni di aspro combattimento, il 24-. In luglio è trasferita nella zona di Caporetto e si schiera sui contrafforti dei rilievi del M. Rosso e M. Nero. Dal 14 al 20 agosto dalle posizioni presidiate compie vari tentativi per la conquista delle posizioni di Luznica, tentativi che vengono ripetuti dal 21 al 26 ottobre con scarsi risultati a causa della tenace resistenza degli avversari. Il 15 dicembre la brigata lascia il settore di prima linea e viene avviata nelle retrovie per essere riordinata.
l'offensiva nemica sul Piave, viene investita dal forte urto nemico ma resiste tenacemente sulle posizioni di Val Calcino. Qualche parziale successo ottenuto dal nemico nella zona di Medata viene prontamente annullato dalla violenta reazione delle unità della brigata. Sempre dalle stesse posizioni respinge ulteriori attacchi portati dal nemico nei mesi di settembre ed ottobre. Per ·il comportamento tenuto durante la battaglia del Piave, .la brigata viene citata sul bollettino di guerra n. 1120 del 18 giugno 1918. SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1941: dal I dicembre è dislocata lungo la costa adriatica da Pesaro a Senigallia, Fano, Ancona. 0
1942: il r8 marzo le unità della Divisione « Emilia >) iniziano il trasferimento per il por-
to d'imbarco di Bari e dal 24 dello stesso mese raggiungono le coste della Jugoslavia a Cattaro. La divisione viene subito schierata tra Cattaro, Kumbor, Castelnuovo, con compiti di presidio del territorio circostante le Bocche di Cattaro e della fascia costiera da Kadovcic a Budva, nonché di protezione della linea ferroviaria Zelenika - Gruda. z943: l'attività dei guerriglieri nella zona è limitata ad azioni di disturbo per cui anche
le azioni della divisione sono ridotte a poche
operazioni di rastrellamento nelle zone più calde quali Grahovo - Viluse - Trubjela nelle vicinanze del presidio di Niksic. Dopo l'armistizio dell'8 settembre la divisione concentra le sue forze attorno al bacino delle Bocche di Cattaro e qui, unitamente alle forze della Marina Militare, costituisce la difesa della Piazza Marittima delle Bocche di Cattaro. Rifiutata la resa ai tedeschi, il 14, allo scopo di eliminare presidi nemici framm isti a quelli italiani, li attacca a Gru da sulla strada per Ragusa, a Kobila e a Prevlaka all'uscita del canale delle Bocche di Cattaro, a Lepetene, a Trinità e a Vermano. Tutti i presidi nemici vengono conquistati, resistono solo Cattaro e Gruda a causa soprattutto di nuove unità giunte in rinforzo ai tedeschi. Il 15 viene continuata l'azione contro Cattaro, ma una robusta puntata offensiva nemica proveniente dalla zona di Gruda, unita ad azioni di intenso bombardamento aereo, infliggono alle unità della divisione ulteriori perdite tanto da non consentire il proseguimento dell'azione. Nel pomeriggio del 15 le unità della divisione vengono attaccate anche da forze nemiche provenienti da Trebinje, da Niksic, da Cettigne. Il r6 settembre, vista l'impossibilità di poter creare condizioni di resistenza, la divisione cerca di abbandonare la zona usufruendo dei mezzi che la base marittima mette a sua disposizione. Il 16 stesso parte della divisione raggiunge via mare Bari.
COMANDANTI BRIGATA (( EMILIA )) ( I915
- 1.8)
DrvISIONE 01 FANTERIA «EMILIA»
43) Magg. Gen. Paolo Bertacchi Magg. Gen. Pietro Gramantieri Magg. Gen. Emanuele Del Prà Col. Brig. Achille Porta Col. Brig. Giulio Franchi
Gen. D. Giuseppe Romano Gen. B. Ugo Buttà
SEDI
1941 Ancona
1915 Bologna -
148 -
(155") (1941 -
DIVISIONE DI FANTERIA «FERRARA>> (23a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
9° e 10° Reggimento Fanteria « Regina» , la XXIII Brigata di Fanteria, ora denominata Brigata di Fanteria delle Murge (XXIJI) ,
Trae origine dalla Brigata «Ferrara» costituita il 1° gennaio 1860 con il 47° e 48° Reggimento Fanteria, eredi questi ultimi rispettivamente del 25° e 26° Fanteria, formati il 2 luglio 1859 da volontari delle Colonne Mobili delle Romagne. Il 20 maggio dello stesso anno i volontari vengono sostituiti con elementi tratti da altre unità di fanteria. I due reggimenti, allorché la brigata viene sciolta nel 1871, unitamente alle altre brigate permanenti, rimangono in vita conservando l'appellativo di Ferrara. Il 2 gennaio 1881 la brigata si ricostituisce sempre con gli stessi reggimenti 47° e 48°. A seguito legge sull'ordinamento dell'Esercito in data II marzo 1926, la brigata si scioglie unitamente al 48° Reggimento Fanteria, mentre il 47° rimane in vita e viene assegnato alla XXIII Brigata di Fanteria. Nel 1938, con l'assunzione alle dipendenze anche ciel ricostituito 48° Reggimento Fanteria << Ferrara >> e con il trasferimento ad altro Ente del
perde la .fisionomia di erede delle tradizioni della Brigata « Regina >> e da tale data diventa custode di quelle della Brigata « Ferrara>>. La Brigata delle Murge e il r4° Reggimento Artiglieria divisionale « Murge» , già inquadrati nella Divisione Militare delle Murge (23"), in data 28 marzo 1939 vengono mobilitati e danno vita alla Divisione di Fanteria « Murge»
(23"). Due mesi dopo, il 24 maggio dello stesso anno, la Divisione « Murge » cambia il proprio nominativo in quello di Divisione di Fanteria <<Ferrara» ( 2 3") conservando lo stesso organico: 47" e 48° Fanteria e 14° Artiglieria che assume ora il nome di «Ferrara>>. La div1S1one s1 scioglie a seguito armistizio il 25 settembre 1943 mentre trovavasi in Montenegro . .
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME TERZA D' INDIPENDENZA ( 1866)
LIBIA (1911 - 12)
La brigata mobilitata per la campagna, il 24 giugno prende parte alle operazioni durante la battaglia di Custoza.
Non prende parte direttamente alla campagna, ma concorre alla mobilitazione del 4°, 7", 26°, 30°, 34°, 50°, 63" Reggimento Fanteria, fornendo complessivamente 25 ufficiali e 2.956 uomini.
Partecipa alla prima campagna con la 4"' Compagnia del 47° Fanteria. Per la seconda campagna concorre alla formazione del VI, XV, XX, XXIX Battaglione, fornendo complessivamente 15 ufficiali e 550 uomini. Il VI e il XV Battaglione combattono ad Adua il r" marzo 1896.
PRIMA MONDIALE ( r9r5-
18)
19 1 5: partecipa alle operazioni contro il campo trincerato di Gorizia, nel corso della prima battaglia dell'Isonzo dal 23 al 30 giugno. 11 5 luglio, trasferita nel settore di Castelnuovo, conquista elementi di trincea stre-
1 49
-
nuamente difesi dal nemico. Dalle stesse posizioni partecipa alla seconda battaglia dell'Isonzo e riesce a conquistare, dopo dura lotta, il conteso trincerone. Il 7 novembre è in linea sul Carso e durante la quarta battaglia dell' Isonzo s'impadronisce della Cima 4 del M. San Michele, dopo un riuscito attacco di sorpresa.
1916: sempre sul M. San Michele partecipa in marzo alla quinta battaglia dell'Isonzo durante la quale migliora le posizioni nella zona di Cappella di San Martino. Il 29 giugno le unità della brigata vengono investite da azioni di gas asfissianti che provocano notevoli perdite tra i reparti schierati; un attacco concomitante consente al nemico iniziali successi, ma prontamente contrattaccato è costretto a ripiegare sulle posizioni di partenza. Dal 6 al 17 agosto prende parte alla sesta battaglia dell'Isonzo, durante la quale s'impadronisce di importanti posizioni avanzando in direzione di Cotici; il 14. dallo schieramento di Oppacchiesella s'impossessa il giorno successivo di !mportanti elementi di trincea a Se~eti. Partecipa dal 14 al 17 settembre alla settima battaglia dell'Isonzo dalle posizioni di Oppacchiasella. Partecipa, ancora ai combattimenti offensivi accesisi nel corso dell'ottava e nona battaglia dell'Isonzo durante la quale vengono fatti notevoli progressi in direzione di Castagnev1zza. 19 r7: nel febbraio i reparti della brigata sono schierati nel settore Fajti - Pecinka e partecipa dal 12 maggio all'8 giugno alla decima battaglia dell'Isonzo. Nella seconda metà di giugno si porta nella zona di Monfalcone. N el corso dell'undicesima battaglia dell'Isonzo, il 19 agosto passa il faune a nord di Auzza, attacca e supera le posizioni nemiche di Na Raunik e proseguendo nell'azione il 20 raggiunge le pendici del V eliki Vhr e il 23 l'abitato di Mesnjak. Il 25 ottobre, nel corso della offensiva austro - tedesca, la brigata che era a riposo viene richiamata in linea, a causa della delicata situazione creatasi sul settore della 2" Armata, e viene scbierata lungo l'allineamento M. Purgessimo- Castel del Monte - fondo di Valle Judrio. Il 27 viene direttamente mve-
stita da un violento attacco e dopo una strenua resistenza è costretta a ripiegare prima su lpplis e poi a Premariacco. Il 28 le unità della brigata notevolmente decimate si portano a Beivars e infine, sempre sotto la pressione nemica, si schiera sul Tagìiamento e quindi sul Piave.
r9r8: nel corso della battaglia del Piave dal 15 al 24 giugno è schierata nella zona di San Donà di Piave. Aspri ed accaniti combattimenti sostengono le unità della brigata per contrastare la vittoriosa marcia del nemico che è riuscito a passare sulla riva destra del fiume e che viene arrestato solo a prezzo di gravi sacrifici. Il comportamento tenuto dalla brigata nel corso di questa az ione merita la concessione della medaglia d'oro al valor militare a ciascuno dei due reggimenti di fanteria e la citazione della brigata sul bollettino di guerra n . II20 del 18 giugno. Riordinate ie unità della brigata e tornate in linea, partecipano alla battaglia di Vittorio Veneto passando il Piave a sud di Sabbianera il 30 ottobre e raggiungendo Motta di Livenza i] 31 successivo. Il 2 novembre passa la Livcnza e proseguendo verso il Tagliamento attacca ancora il nemico il 4 novembre a Ponte di Mandrisio. ALBANIA
(1939)
Come Divisione << Murge ,, partecipa alle operazioni di sbarco e alla occupazione del territorio albanese. Il 7 aprile con alcuni reparti assegnati al primo scaglione operativo sbarca a Durazzo, mentre le restanti unità della divisione, assegnate al terzo scaglione, il 9 successivo sbarcano a Vàlona e occupano Fieri, Tepeleni e la zona petrolifera di Devoli. Nella seconda quindicina di aprile la divisione si raccoglie nella zona di Argirocastro a sbarramento di eventuali provenienze da sud e stabilisce presidi a Berat, Devoli1 Tepelcni, Klisura e Premeti. SECONDA MONDIALE ( 1940 - 45)
1940: già in Albania, all'inizio delle operazioni contro la Grecia, il 28 ottobre, è dislocata nell'alta Valle Vojussa su un settore di 150 -
schieramento compreso tra M. Kekeica, M. Mesine, Mali Kraes, Stugara, con il compito di agire offensivamente in Epiro a cavaliere della direttrice Argirocastro - Kalibaki - Janina, attaccando le difese greche della alta Val Suhes e in Val Dhrino. Il 30 ottobre reparti avanzati della divisione, già in territorio greco, oltrepassano il torrente Kormos, occupano Gherapìatanos e Doliana e si attestano a cavallo del torrente Fitoki. La sera del 30 la divisione domina il bivio di Kalibaki e la rotabile Ponte Perati - Kalibaki e dà inizio alla sanguinosa lotta per superare il campo trincerato di Kalibaki. La resistenza nemica in un primo momento debole diventa di mano in mano più consistente e tenace mentre le poche strade e mulattiere esistenti nella zona, a causa delle piogge continue, si trasformano in rigagnoli impraticabili di acqua e fango. Malgrado l'inclemenza del tempo e le molte difficoltà rappresentate da forti posizioni naturali, potentemente organizzate e tenacemente difese, le unità della divisione il 1", 2 e 3 novembre attaccano la dorsale Mesovunì - Kalivia - Burtopa, per aggirare da nord - est la stretta di Kalibaki e penetrare profondamente in territorio greco. Il nemico cede e si ritira dietro il fiume Kalamas abbandonando le posizioni di Moni Sonjum - Ripitisti - Goritsa. I risultati ottenuti sono limitati, ma l'azione viene ripetuta il 5 e le località di Krisoraki e Sant' Atanasio cadono nelle mani della divisione mentre viene costituita una robusta testa di ponte sulla sinistra del Kalamas. li 6 ·novembre viene investito il trincerone di Kalibaki e raggiunte le posizioni subito a nord (500 m) del bivio omonimo e a sud di questo a Paliokastro. Sulle posizioni raggiunte si sviluppa lo stesso giorno 6 e il giorno 7 una forte reazione nemica che si manifesta con bombardamenti aerei, concentramenti di artiglierie e mortai e con violente e robuste azioni di contrattacco. Da questo momento la divisione è costretta ad assumere un atteggiamento difensivo e si organizza nel settore Mesovunì - rotabile Kalibaki Janina. Il IO il nemico ritorna all'attacco e Mesovunì e Kalivia vengono raggiunti, mentre le posizioni di Doliana e Mavrovu~Ì resistono. Il r4 altro attacco nella zona Ripitisri -
-
22.
Moni Sosium che prima sottoposte ad intenso bombardamento vengono in un secondo momento quasi completamente accerchiate. Il 16 novembre, resasi insostenibile la situazione, la divisione inizia il ripiegamento verso la Valle del Fitoki e a ovest di Cani Delvinaki. Il 18 le unità della divisione si organizzano sul settore Basilikon - Vesane - Akini a occidente del torrente Kormos. Il nemico non dà tregua, il 20 investe le nuove posizioni e riesce acl'., eliminare l'ala sinistra dello schieramento e a far massa contro Vesane. Tre giorni dura la lotta su . queste posizioni perdute e riprese più volte fino a che solo l'abitato di Vesane rimane in possesso della divisione che decide di sottrarsi alla stretta e di arretrare sulle posizioni di Pontikates - Kaltiri - Monastero di San Jodino. Il 26 si rende necessario un ulteriore arretramento sulle posizioni di Radati - Gaidohori e lungo i roccioni di Makricampos a nord della valle del Dhrino. Il 27 altro violento attacco in zona Radati e strenua resistenza delle unità malgrado le forti perdite subite. Il 3 dicembre le posizioni di Radati vengono consegnate alla Divisione «Modena>>, mentre la « Ferrara >> si raccoglie verso Argirocastro dove, però, è costretta a rischierarsi per proteggere la ritirata della « Modena >> costretta ad abbandonare le posizioni. Il 6 e 7 dicembre investita direttamente si schiera a difesa di Tepeleni, lungo la linea M. Marizai sud- est della confluenza Dhrino Vojussa-M. Golico - M. Bus Devrit a sbarramento della Valle Vojussa e Val Dhrino. Dal 14 al 16 dicembre aspri e accaniti combattimenti vengono portati dal nemico per il possesso di Bus Devrit che alla fine costringe le unità della divisione ad abbandonare le posizioni e a ripiegare verso Ponte Bencia. A prezzo di gravi perdite alcune posizioni di Bus Devrit e di Mali Ormova vengono riconquistate.
1941: violenti combattimenti si accendono quasi giornalmente su tutto il tormentato settore divisionale e si protraggono nel tempo in continui attacchi e contrattacchi e le posizioni che separano i contendenti passano da una parte ·all'altra senza far registrare avvenimenti di particolare importanza. Il 10 gennaio la 151 -
perdita della stretta di Klisura, da parte di altre unità, porta una seria minaccia a tutti i reparti che difendono il fronte di Tepeleni e consente al nemico di intensificare gli attacchi contro le posizioni di Bus Devrit, il 2r, contro il Colico e Mali Ormova il 24 e il 25 e di impadronirsi di tutte le posizioni dominanti la Valle Dhrino e il lato sud della Valle Vojussa da Bus Devrit al Colico. Il 27 gennaio, nel corso dell'offensiva portata dalla Divisione « Legnano l> contro la stretta del Klisura, le unità della « Ferrara >) impegnano il nemico sul Colico e su Ormovo. In febbraio il nemico porta per più giorni consecutivi gli ultimi attacchi contro le posizioni che difendono la Valle Vojussa ma non riesce più a progredire e la battaglia per la difesa di Tepeleni, dopo l'ultimo attacco in forze portato dalle posizioni del Golico, può ritenersi vinta. Altro tentativo di attacco il 7 marzo contro le posizioni di Lekeli viene nettamente respinto. Il 16 aprile le unità della divisione partecipano all'offensiva finale attaccando il nemico sulle tormentate posizioni di Bus Devrit
e del Golico. Il 21, dopo aver superata la tenace resistenza opposta, s'impadronisce delle posizioni della Val Dhrino e, spostandosi celermente lungo la rotabile, raggiunge la linea Argirocastro - Libohovo. Ultimate le ostilità .la divisione rimane nella zona di Argirocastro fino all'agosto, dopo di che viene trasferita nella zona di Valona, Tirana, Elbasan .
1942: dai primi giorni di gennaio viene irnpiegata in difesa costiera e assume il controllo della zona da Durazzo al fiume Semeni. Nella prima quindicina di aprile si trasferisce nel Montenegro e organizza presidi nelle zone di Niksic, Danilovgrad, Podgorica, Savnik. 1 94 3: continua nella difesa del territorio montenegrino da attività terroristica e da scorrerie partigiane. Dal 14 maggio al 16 giugno partecipa, unitamente a truppe tedesche, a vere e proprie azioni di guerra portate nella zona da robuste formazioni partigiane affluenti nel Montenegro dalla Bosnia - Erzegovina. Sanguinosi scontri si registrano il r6 maggio nelle zone di Serenic e Val Zupa.
COMANDANTI /
BRIGATA (( FERRARA )) ( 1860 -
71)
Col. Brig. Ermenegildo Padovin Brig. Gen. Ferdinando Spreafico Brig. Gen. Cosimo Caruso Gen. B. Francesco Borrelli
Col. Carlo Mezzacapo Magg. Gen. Antonio Novaro Magg. Gen. Pompeo Bariola Col. Giuseppe Ratti
BRIGATA Dl FANTERIA BRIGATA DI f.'\NTER1i\ «FERRARA»
(XXIII)
(1938 - 39)
(1881 - 1926)
Magg. Geo. Giorgio Caravà Col. Celestino Rossi Col. Antonio Rugiù Magg. Gen. Attilio Velini Magg. Gen. Enrico Radicati Talice di Passerano Magg. Gen. Tullio Masi Magg. Gen. Pasguale Oro Magg. Gen. Fortunato Marazzi Magg. Gen. Luigi Arpa Magg. Gen. Alessandro Angeli Magg. Gen. Felice Porta Magg. Gen. Francesco Rocca
DELLE MURGE
Gen. B. Licurgo Zannini D1v1SIONE
·DI
FANTERIA
« MuRGE » (23") (1934 -
39) Gen. Gen. Gen. Gen .
D. Carlo Giubbilei
D. Vito Scimeca D. Carlo Vecchiarelli B. Licurgo Zannini
Drv1s10NE
DI FANTERIA << FERRARA
43) Geo. D . Licurgo Zannini 152 -
n (23") (1939 -
Gen. D. Francesco Zani Gen. D. Antonio Ceriana Mayneri
Gen. D. Antonio Franceschini Gen. B. Giovanni Stirati (int.)
SEDI
1860 1860 1863 - 65 r865 - 66 1867 1868 - 70 1881 1882 - 86 1887 - 90 1891 - 93 1894 1895-98
Ravenna Alessandria Palermo Alessandria Piacenza Genova Udine Genova Cagliari Salerno Ca! tanissetta Bergamo
1899 1900 - 03 1904 - 08 1908 - 18 1919 1919 - 20 1920 - 21 1921 - 22 1922 - 24 1924- 26 1934-4o
-
1 53
-
Milano Catania Roma Catanzaro Gorizia San Pietro del Carso Trieste Postumia Lecce Taranto Bari
DIVISIONE DI FANTERIA «FIRENZE» (41a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
11 15 settembre 1939 si costituisce a Firenze la Divisione di Fanteria « Firenze >) ( 41") che assume alle dipendenze i ricostituiti 127" e 128'> Reggimento Fanteria della vecchia brigata on.1onima e il 41" Reggimento Artiglieria da Campagna. Nel 1941, guerra durante, viene assegnata alla divisione anche la 92" Legione CC.NN. d 'Assalto. Si scioglie il 28 settembre 1943, mentre trovavasi in Albania, in conseguenza degli avvenimenti seguiti all'arm istizio dell '8 settembre precedente.
Trae origine dalla Brigata di Fanteria « Firenze » che, costituita nel marzo 1915 ad Arezzo con il 127" e 128° Reggimento Fanteria, si scioglie dopo la fine del primo conflitto mondiale, nel febbraio 1920. Il 127" e il 128" hanno di nuovo vita per un breve periodo fra il 1935 e il 1936, inquadrati, assieme al 213° «Arno», nella Brigata di Fanteria « Gavinana Il» (CXIX): per le relative notizie vedasi la scheda della D.f. « Venezia»
( 19").
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
dite a causa di impiego di gas tossici eia parte ciel nemico. Il 6 agosto le unità deJla brigata concorrono al.le azioni per l'investimento de11a linea Gorizia - M. Santo, riuscendo ad occupare, dopo tre giorni di lotta accanita, alcune posizioni a Globna e sul M. Sabotino. Dal JO al 14 agosto la brigata è ancora all'attacco nella zona e compie vari tentativi per impossessarsi delle posizioni di M. Kuk e della Sella di Vodice.
(1915- 18)
191 5: la Brigata (< Firenze)) il 1° giugno si schjera sulla linea Medana - Cerovo a nord ovest di Gorizia e il 12 successivo tra Verliovlje e pendici nord del M. Sabotino. Da queste posizioni il 17 conduce favorevoli operazi9nì offensive contro le posizioni nemiche del Piava e, in seguito, continuando nell'azione verso M. Kuk conquista vari tratti di trincea lungo la linea di difesa Maria Zell - Planina. Dal 18 ottobre partecipa alla ripresa offensiva nella stessa zona del Plava e verso Globna e Paljevo e poi contro le munite posizioni di M. Sabotino. Dal 29 ottobre concorre all'azione contro le difese nemiche di M. Kuk - Zagora e dal IO novembre passa ad operare nel settore di Oslavia.
1917: sempre nella stessa zona, il 12 maggio compie un ulteriore tentativo di attacco contro le tormentate posizioni di M. Kuk e di Vodice, . attacchi che protrattisi fino al 16 portano alla, conquista delle contese posizioni e al rafforzamento su di esse, malgrado i ripetuti e violenti contrattacchi nemici. Per questa brillante azione compiuta la brigata viene citata sul bollettino di guerra n. 722 ciel r6 maggio 1917. Dal r8 agosto al 6 settembre le unità della brigata partecipano alla battaglia della Bainsizza che, attraverso aspri e accaniti combattimenti durati circa venti giorni, le portano alla conquista delle posizioni di Rutarsce e
1916: in gennaio combatte nella zona di San Floriano e in febbraio nel settore di Plava dove rimane fino a settembre, alternando azioni di attacco, come quella combattuta a giugno contro le posizioni di San Michele e di Peteano, ad azioni di difesa, come quella del 29 giugno nella stessa zona di Peteano, nel corso della quale la brigata subisce forti per1 54
-
Kobilek, dei villaggi di Ravne e Dragovice e d:lla cima ?i Pod_laka. Su quest'ultima posizione conquistata s1 scatena, ma senza successo, la violenta reazione nemica dei giorni successivi. Nel corso dell'offensiva austro - tedesca dell'o_ttobre, la brigata resiste prima sulla linea e il 25 e 26 ottobre arreM. Piatto - Za2'radan ,, tra verso la linea Scrutto - Cividale. Arretrata ancora, si oppone all'avanzata nemica il 28 nella zona di Udine e il 29 a Casarsa. In novembre è schierata sulla linea del Piave. Per le azioni compiute in agosto sull'Altopiano della Rainsizza la brigata viene citata sul bollettino di guerra n. 824 del 26 agosto
1v1 rimane durante le operazioni di guerra contro la Francia.
1941: nella terza decade di marzo si trasferisce in Albania e il 27 dello stesso mese, in previsione dell'inizio delle operazioni contro la Jugoslavia, si disloca nel settore di Librazhd a. nord - ovest del Lago di Ocrida. Il 1° aprile s1 porta sulla linea di resistenza lungo il confine albanese - jugoslavo, tra Guri i Plasit - Stebilova Llange. In questa zona organizza caposaldi atti a sbarrare gli accessi a Val Raponi sulla fronte Teknova - Mali Gjinovecit - Stebilova e a proteggere la stretta di Llange. Organizza poi altre difese delle vie di accesso dal Dibran jugoslavo al bacino dello Shkumbini e alla piana di Elbasan. Iniziate le ostilità le unit~ della divisione mantengono inizialmente lo schieramento difensivo e il giorno 8 aprile respingono un. forte attacco nemico portato contro le posizioni di Gjinovecit. Il 9 passano al contrattacco e si spingono verso il territorio jugoslavo. La piana di Dibra viene investita con manovra a tenaglia da nord e da sud consentendo di occupare nella stessa giornata del 9 il passo di Vogel. Successivamente viene forzata la difesa della stretta di Ostreni mentre alcuni reparti, pur fortemente contrastati, raggiungono il ponte sul fiume Drin. L'n viene occupata Tupeci e dopo aspri combattimenti anche la Valle Ostreni cade nelle mani della divisione. Il 12 le unità provenienti da nord, lungo la rotabile per Struga, raggiungono Dibra lungo l'itinerario Kenakoll- Magellara. Il 14 si schiera a difesa della piana di Dibra organizzandosi nelle località di Kovecica, Stushaj, Billaca, M. a Bataces. Su queste posizioni la divisione prende contatto, nella stessa giornata, con unità tedesche provenienti da Gostivar - Kicevo. Ultimate le operazioni di guerra contro la Jugoslavia, la Divisione « Firenze )) estende il controllo su vasta zona del territorio jugoslavo e organizza presidi a Volko- Dibra, lzvor, Struga e Ocrida.
1917. 1918: dopo un'alternanza di serv1z10 in linea e di. riposo , il 18 giugno, schierata sulla linea . Meolo - Vallio, partecipa alla battaglia d~l Piave, attaccando il nemico sulle posizioni d1 Scolo Palumbo, che conquistate il 20 vengono tenute malgrado il ritorno offensivo nemico. Il 23, continuando nell'azione offensiva, le unità della brigata costringono il nemico a ripassare sulla riva sinistra del .fiume. Il 24 ottobre alla vigilia dell'offensiva finale la brigata è schierata sul M. Grappa e da queste posizioni il 26 attacca e conquista la Selletta del Porcelletto, il 27 ricaccia il nemico dalle_ posizioni di M. Pertica e il 30 s'impadrornsce, dopo aspro e sanguinoso combattimento, delle posizioni di Osteria del Porcelletto. Continuando nella violenta lotta s'impad:onisce di M. Prasolan, · di Col Campigolo, d.t Col del Prai, quest'ultimo tenacemente diil nemico ' feso dal nemico. Costretto alla fuo-a e, ~nche in quella zona, la brigata lo insegue, 11 1° novembre verso M. Fredina e Col di Baio, il 2 verso Fonzaso e il 3 a San Donato e a Val Nuvola dove viene raggiunta dall'arm1st1z10. SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: all'inizio del secondo conflitto mondiale la Divisione « Firenze » dalle sue sedi di pace in Toscana si porta il 7 giugno jn Piemonte. Il ro giugno è in zona di radunata tra Carmagnola, Pofrino, Villanova d'Asti e
1 942:: sempre nella stessa zona per tutto l'anno, le unità della divisione vengono impiegate in operazioni di rastrellamento e di
155
-
vigilanza soprattutto de.Ile vie di comunicazione più importanti e attorno ai centri economici e politici della zona. 1943: dall'inizio dell'anno e fino all'armistizio dell'8 settembre, la divisione svolge la propria attività di controllo in una zona a cavaliere del confine albanese - jugoslavo, tra le località jugoslave di Gostivar, Peshkopia, Burreli, Struga, Dibra e Mogorce, e le località albanesi di Elbasan, Librazhd e Qukes. Dopo l'armistizio la divisione compie disperati tentativi per riunire le unità sparpagliate in una vasta zona, procedere insieme verso l'Albania e successivamente rientrare in Italia. A questo scopo inizia il trasferimento verso Burreli prima e quindi verso Qafa Shtames e Kruja. In quest'ultima località la grande unità,
con i reparti che erano riusciti a raggiungerla, vengono fortemente contrastati da superiori unità tedesche e albanesi provenienti da Giuraj e impediti di proseguire la marcia. Per evitare la cattura o la cessione delle armi le unità superstiti ripiegano di nuovo verso Qafa Shtames. Successivamente, considerata l'impossibilità di operare tutta riunita, a causa del particolare tipo di lotta, la divisione il 28 settembre viene ripartita in quattro blocchi, mentre il comando si trasforma in Comando Militare Truppe da Montagna. Qafa Shtames, Dibra, Barbmes.h, Daitj sono le zone entro le quali i resti della Divisione « Firenze » continuano ]a lotta contro i tedeschi, a fianco delle unità partigiane jugoslave e albanesi.
COMANDANTI BRIGATA (( FIRENZE })
(1915- 20)
Magg. Gen. Sebastiano Rizza Magg. Gen. Alberto Cangemi Magg. Gen. Gustavo Rostagno Col. Brig. Giuseppe Tristani Magg. Gen. Giovanni Cattaneo Magg. Gén. Luigi Bongiovanni Magg. Gen. Giuseppe Viora Brig. Gen. Alberto Rovelli
BRIGATA (1
DI
FANTERIA
(CXIX)
935- 36)
Gen. B. Mario Arisio DIVISIONE DI FANTERIA «FIRENZE»
43) Gen. Gen. Gen. Gen.
D. Paride Negri B. Guido Boselli D. Arnaldo Azzi B. Gino Piccini (int.)
SEDI
1915- 20 Arez,zo 1935 - 36 Firenze
(( GAVINANA ))
1939 - 40 Firenze
(41") (1940 -
DIVISIONE DI FANTERIA « FORLI' » (36a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dalla Brigata di Fanteria « Forlì >> costituita il I'' gennaio 1860 con il 43" e
prende il nome di Divisione Militare del Monferrato (3"), nominativo che si estende anche alla brigata che diventa Brigata di Fanteria del Monferrato ( 111). Dal 1934 al 1939 non sempre viene conservata l'omogeneità della vecchia Brigata <( Forlì >> e, per periodi più o meno lunghi, cede il 43" e il 44" Reggimento e li sostituisce con il 29° e il 30". Il 3r marzo 1939, in relazione al programma di trasformazione organica dell'Esercito e in conseguenza della costituzione della divisione nuovo tipo, il Comando Brigata di Fanteria del Monferrato (III) viene soppresso e si costituisce la Divisione di Fanteria « Forlì >> ( 36a) . La nuova grande unità assume alle dipendenze oltre al 43° e 4.4° Reggimento Fanteria della vecchia brigata, anche la I 12" Legione CC.NN. d'Assalto e il 36'' Reggimento Artiglieria Divisionale. La divisione si scioglie, a seguito degli eventi determinati dall'armistizio, il 16 settembre mentre trovavasi in Grecia.
44° Reggimento Fanteria, a loro volta eredi del 23° e 24° inquadrati nella XIII Brigata di volontari della Toscana formata il 16 settembre 1859. La brigata nel 1871 viene sciolta unitamente alle altre brigate permanenti e i due reggimenti rimasti in vita conservano l'appellativo della brigata. Il 2 gennaio 188r la Brigata « Forlì >> si ricostituisce sempre con gli stessi reggimenti 43° e 44°. A seguito legge II marzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito che stabilisce tra l'altro l'abolizione dei nomi delle brigate, la «Forlì>> assume il 10 ottobre 1926 il nominativo di Ili Brigata di Fanteria e inquadra, oltre al 43° e 44°, anche il 37° Reggimento Fanteria della disciolta Brigata « Ravenna )) . Successivamente la brigata e l'J r" Reggimento Artiglieria Divisionale entrano a far parte della Divisione Militare Territoriale di Alessandria (3"). Tale grande unità nel 1934
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA D'I NDlPENOENZA
nendo complessivamente r4 ufficiali e 478 uomini. Il XIII Battaglione prende parte alla battaglia di Adua il 1" marzo 1896.
(1859)
Nel giugno - luglio partecipa alla campagna com~ XIII Brigata di Fanteria di volontari toscam. TERZA D'INDIPENDENZA
Con la 6" Compagnia ciel 43° Reggimento prende parte alle operazioni in Cina e ai combattimenti del 2 ottobre a Sha - Hai - Cuan.
(1866)
Viene mobilitata per la campagna e partecipa alla battaglia di Custoza il 24 giugno.
LIBIA
ERITREA
(r887- 88) (1895-97)
(19II - 12)
Alla campagna contro la Turchia partecipa solo il 43" Reggimento, mentre il 44° concorre alla mobilitazione del 34°, 37°, 43", 52°, 63" Reggirilento Fanteria, fornendo complessivamente 17 ufficiali e 967 uomini.
Partecipa alla prima campagna con la 3• Compagnia del 43° Reggimento. Per la seconda campagna concorre alla formazione del XIII, XXII, XXXV e XLI Battaglione, for1
57 -
PRIMA M01'.'DJALE
(1915- 18)
1915: schierata sull'Judrio, il 24 magg10, passa il fiume e va all'attacco della vetta del Sabotino. Il 13 giugno nella zona della testa di ponte della Plava, attacca il costone del Vodice e dopo sanguinosi tentativi durati quattro giorni il 17 occupa le trincee nemiche e riesce a tenerle anche se fortemente contrattaccata. Partecipa in luglio alla seconda battaglia dell'Isonzo e il 28 occupa il costone di Zagora. Nell'agosto combatte sul M. San Michele e nell'ottobre partecipa alla conquista del Glodna nel vallone Paljevo. 19r6: dalle posizioni di M. Lemerle sul!' Altopiano di Asiago il 5 giugno contrasta al nemico lo sbocco nella pianura veneta. Sottoposto dalle stesse posizioni a forte pressione nemica fino al IO giugno riesce in un primo tempo a contenerne la spinta e poi contrattaccatolo lo ricaccia definitivamente dalle posizioni temporaneamente perdute. Per le prove di valore e di ardimento dimostrate dalle unità della brigata nel corso dei combattimenti sull'Altopiano cli Asiago, la brigata merita la citazione sul bollettino di guerra n. 383 .del 12 giugno.
seguire il nemico ormai m fuga per Cismon, Primarolo, Telve di Pozza dove viene fermata dall'armistizio il 4 novembre. SECONDA MONDIALE ( 1940 - 45)
1940: il IO giugno è schierata lungo il confine italo - francese a difesa del settore di Val Maira nell' Argentera, tra Rocca Peroni e M. Maniglia. In un primo tempo mantiene un atteggiamento difensivo e il 22 giugno attacca ie posizioni nemiche della conca di Meyronne e del nodo stradale di Condamine, aggirando da nord le difese di Viraysse. Le posizioni fortificate di Bee du Lievre e Tete Dure cadono nelle mani della divisione e il 23 viene occupato Malboisset, viene raggiunta la sponda sinistra del torrente Ravin e la periferia del villaggio di Larche.
La Longa, viene impegnata ripetute volte per la conquista di importanti posizioni su M. Santo, ma la tenace resistenza nemica rende vani i tentativi del 25 e del 28 maggio. Il 19 agosto ripete l'attacco e riesce dopo aspri combattimenti a conquistare elementi di trincea a Zagorje - Dol. Nel corso dell'offensiva austro - tedesca ripiega sulla sinistra del Piave e il 6 novembre è di nuovo schierata nei pressi di Nervesa - Montebelluna.
1941: trasferita in Albania nei primi giorni d i febbraio , il 12 è già sulla linea del fronte nel settore Kalivaci - Dunica, in zona Valle Shkumini. Partecipa da questa data alla tenace battaglia difensiva combattuta su tutto il fronte greco - albanese. I ripetuti violenti attacchi nemici contro i capisaldi del M. Kosica e in Valle Kalicavi si infrangono contro le forti posizioni occupate dai reparti della divisione. Il IO aprile, nel corso dell'offensiva finale, la divisione, dopo essersi attestata in zona Vlocishta - Vashtenija, attacca le posizioni di Bregu i Mucit- Pleu i Kieve e occupa le posizioni antistanti di Curi Gamjas e Hasnati e iJ 14 Leminoti e Leshunica. Il 17 raggiunge Erseke e si attesta sul confin~ a difesa dei passi Q. Manashibit e M. Messit e a sbarramento della valle di Ponte Perati. In seguito si trasferisce in· Tessaglia nella zona di Larissa.
1918: combatte sulle Alpi Giudicarie fino a tutto maggio e, dopo un breve periodo nella zona di Treviso, vi ritorna in luglio. Nel corso della battaglia di Vittorio Veneto, il 26 o~tobre, con attacco impetuoso conquista M. Asolone e poi prosegue per Col della Berretta. Ricacciata dalle posizioni occupate da un improvviso contrattacco nemico, ritorna su di esse definitivamente il 31. Continua poi ad in-
1942-43: fino all'agosto 1942 in territorio d 'occupazione in Tessaglia schierata a difesa delle coste e del territorio tra Larissa, Volo, Timawos, Partorià, Lamia. Dall'agosto 1942 all'8 settembre 1943 schierata più a sud tra Lamia, Amfiklia, Levadeia, T ebe, a difesa dei canali d' Atalanti e d'Euripo tra l'Attica e l'isola Eubea e del territorio attorno alla Piazza di Atene.
r917.' trasferita nel maggio a Santa Maria
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Maggior Generale Carlo Montanari: Plava, 5 novembre r9r5
Maggior Generale Tommaso Conti: San Michele, 29 agosto 1917
COMANDANTI BRIGATA
« FoRLÌ » (1860 - 71)
III
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
Col. Angelo Pichi Magg. Gen. Giuseppe Gaetano Govone Magg. Gen. Luca Dho Magg. Gen. Carlo Escoffìer Magg. Gen. Gustavo Mazè de la Roche Col. Pier Alfonso Negri Magg. Gen. Edoardo Vincenzo Driquet BRIGATA e< FoRLÌ >>
(1881 - 1926)
Magg. Gen. Giuseppe Delfino Col. Casimiro Galli della Mantica Col. Francesco Carenzi Magg. Gen. Aldobrandino Allodi Magg. Gen. Ulisse Chiavicatti Magg. Gen. Onorato Moni Magg. Gen. Alessandro Panizzardi Magg. Gen. Cleto Angelotti Magg. Gen. Emilio Bertotti Magg. Gen . Giuseppe Lavallea Magg. Gen . Carlo Montanari Col. Emilio Cecchi Col. Brig. Carlo Ruggeri Col. Brig. Tommaso Monti Col. Brig. Augusto Franchi Col. Brig. Alfonso Santoro Magg. Gen. Giulio Corradi Gen. B. Carlo Mercalli
BRIGATA DI FANTERIA
I3. B. B. B. B. B. B.
(1926- 34)
Carlo Mercalli Giovanni Faraconi Romolo Ghersi Serafino Pratis Giuseppe Pavone Pietro Friger io Luigi Perego
BRIGATA DI
FANTERIA DEL MONFERRATO
(1934 - 39) Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
B. B. B. B. B.
Luigi Perego Luigi Carini Agostino Martini Natale Pentimalli Alessandro Gloria
DivISitoNE DI FANTERIA << FoRLÌ »
Gen. D. Giulio Perugi Gen. D. Giunio Ruggiero Col. Cesare Corvino (int.) Gen. B. Antonio Franceschini Gen. B. Guglielmo Morgari (int.) Gen. B. Francescantonio Arena
Reggio Emilia Modena Milano Pavia Bergamo Su lmona Firenze Cuneo Chieti
r888 -93 1894- 98 1899 - 1902 1903 - IO 1910 - 15 1918 - 23 1923- 26 1926- 39 r939-4o
159 23.
(36") (1939-
43)
SEDI 1860 1860 1862 1863 1864 - 66 1867- 68 1870 1881 - 83 1884 - 87
(III)
Piacenza Bari Savona Parma Novi Ligure Pavia Tortona Alessandria Saluzzo
DIVISIONE
«
GRANATIERI DI SAVOIA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE La Divisione « Granatieri di Savoia » si costituisce a Littoria (attuale Latina) il 12 ottobre 1936 e assume alle dipendenze la Brigata « Granatieri di Savoia», formata da due reggimenti granatieri, il 10° e l'u il Battaglione Mitraglieri Divisionale, il 60° Reggimento Artiglieria da Campagna su due gruppi da 65/ 17. Nel novembre dello stesso anno si trasferisce in Etiopia, ad Addis Abeba capitale del1'Africa Orientale Italiana (A.O.I.). Nel febbraio 1938, insieme agli altri comandi di brigata indivisionati, anche il Comando Brigata « Granatieri di Savoia ,, viene sciolto e i due reggimenti granatieri vengono posti alle dirette dipendenze del Comando Divisione. 0
;
Nel maggio 1940 entra a far parte della divisione anche la u" Legione CC.NN. d'Assalto, formata da due battaglioni Camicie Nere. La Divisione « Granatieri di Savoia » deve essere considerata sciolta per eventi bellici il 20 aprile 1941, anche se buona parte de1le unità che la compongono continuano ad operare, in quanto sotto la suddetta data i superstiti elementi del comando divisione - che si sono trovati ad operare prima sul fiume Auasc e poi nella Regione dei Galla Sidama, sempre molto lontani dalle unità dipendenti - cessano di funzionare dando vita al Comando delJa 25" Divisione Coloniale.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME AFRICA ORIENTALE
(1936- 40)
Dal novembre 1936 al ro giugno 1940 le unità della divisione vengono impiegate in operazioni di rastrellamento del territorio dello Scioa, a difesa della cinta fortificata di Addis Abeba da attacchi di guerriglieri e a protezione della linea ferroviaria Addis Abeba Gibuti. In particolare, nel 1938, partecipa con alcuni reparti ad operazioni di grande polizia coloniale nella Regione del Nilo Azzurro, a Debra Sina, a Sendafè, ad Addis Alem. EsTREMO ORIENTE
(1937- 38)
Il 23 agosto 1937, nel corso del conflitto cino - giapponese, partecipa con un battaglione al servizio di polizia nella zona internazionale di Shangai. Il battaglione, che è il I del 10° Reggimento Granatieri, rientra in Italia il 28 dicembre 1938.
SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: dal IO giugno le unità della divisione continuano ad operare nella zona di Addis Abeba, a presidio della cinta fortificata della città. Alcuni reparti però vengono distaccati per brevi o lunghi periodi e inviati su fronti di combattimento anche molto lontani, in rinforzo di presidi colà esistenti, o inseriti in colonne operative di formazione :
- sul fronte della Somalia inglese vengono impiegati l' u " Legione CC.NN., il Battaglione Mitraglieri Divisionale e il V Gruppo Artiglieria da 105/28; - sul fronte del Sudan due battaglioni, uno di CC.NN. e uno di formazione; - sul fronte del Gimma il III Battaglione Bersaglieri dell'u Reggimento Granatieri. 0
r6o -
chi di consistenti formazioni corazzate nemiche. La immediata reazione delle truppe di Gallabat - Metemma sconsigliano agli avversari la prosecuzione dell'azione nella zona.
Fronte della Somalia inglese. Le unità della .divisione, inquadrate in colonne operative della XVII e LXX Brigata Coloniale, partecipano al ciclo iniziale di operazioni per la conquista della colonia inglese e operano nel settore nord del fronte al confine con la Somalia francese. Le unità, partite dalla zona di Dire Daua il 3 agosto, raggiungono il 6 la costa a Zeila nel golfo di Aden, senza incontrare resistenza. Il 10 proseguono nell'azione verso sud , suddivise in due colonne agenti, una lungo la costa verso Bui.hard e Berbera, l'altra verso l'interno del paese, per ricongiungersi con le unità in azione da Harar verso Hargheisa Berbera. La prima colonna è fortemente ostacolata nel suo progredire da robusti concentramenti di artiglieria navale, la seconda, raggiunto il torrente Argan il 15 agosto, concorre alle operazioni per la conquista del sistema fortificato situato tra Adadleh e il torrente Argan, a sbarramento dell'itinerario che da Hargheisa porta a Berbera. I combattimenti, spesso accaniti, impegnano le unità per tre giorni e il 19 agosto partecipano alla occupazione di Berbera già evacuata dagli inglesi.
1941: dopo il primo anno di guerra, a causa della situazione che si era venuta a creare nel territorio dell'impero, sottoposto a incursioni nemiche provenienti da tutte le regioni confinanti e sempre più soggetto ad azioni di guerriglieri lungo le più importanti vie di comunicazione e contro presidi isolati sparsi in un territorio vastissimo, la divisione lascia Addis Abeba e le sue unità vengono inviate in rinforzo dei settori più delicati o più direttamente minacciati. La loro destinazione è la seguente: - il V Gruppo da 105/28 del 60° Artiglieria sulla fronte somala; - il Comando Divisione e una compagnia del Battaglione Mitraglieri lungo il fiume Auasc; - il 10° e u Reggimento Granatieri, l'u" Legione CC.NN., il I Gruppo da 65/17 e il IV da 100 / 17 del 60° Artiglieria sul fronte dell'Eritr.ea; 0
- il Battaglione Mitraglieri ( meno una compagnia) e il II e III Gruppo da 65/ 17 del 60° Artiglieria sul fronte dell'Amba Alagi.
Fronte del Sudan.
Fronte somalo.
Prendono parte aile operazioni su questo fronte un battaglione di formazione, costituito da due compagnie mitraglieri, una compagnia fucilieri, una compagnia mortai da 81, e il II Battaglione CC.NN. della u" Legione. Il battaglione di formazione opera con le truppe del Presidio di Gallabat - Metemma, lungo il confine con il Sudan, in una zona a nord - ovest del Lago Tana, il II Battaglione CC.NN. viene dislocato nella zona di Gondar. Il battaglione di formazione concorre alla difesa degli importanti nodi stradali ivi esistenti che controllano le comunicazioni verso il Lago Tana e la città di Conciar. Impegnato durante il primo tentativo nemico di penetrare nel territorio difeso, concorre dal 6 all'8 novembre ad arginare ed a respingere gli attac-
Il V Gruppo da 105/ 28, rimasto nella zona di Dire Daua fin dall'anno precedente, partecipa alla lotta per la difesa degli itinerari adducenti ad Addis Abeba allorché questi vengono in forza nel periodo dal 17 al 27 marzo. Gli ultimi tentativi di difesa vengono effettuati nella zona di Bisidino, prima di essere superati ed annientati.
Fronte dell'Auasc. Il Comando Divisione nella seconda quindicina di marzo si trasferisce da Addis Abeba ad Auasc, località questa situata lungo il torrente ·omonimo e a circa roo km da Addis Abeba. 161
In detta zona organizza, con reparti di altre grandi unità, una seconda linea ·di difesa lungo il torrente Auasc per attacchi provenienti dalla Somalia. Quest'ultima linea viene raggiunta da robuste formazioni dell'avanguardia nemica tra gli ultimi giorni di marzo ed i primi di aprile. I combattimenti si sviluppano brevi ma violenti nei punti chiave del fronte e molti reparti tra cui la compagnia mitraglieri vengono annientati. La conseguente minaccia di aggiramento delle posizioni fa variare il concetto di difesa e il 3 aprile le unità iniziano il ripiegamento e si dirigono verso la Regione dei Galla Sidama, prima a Sciasciamanna e poi a Soddu. Il 20 aprile i superstiti elementi del Comando Divisione « Granatieri di Savoia }> si fondono con il Comando 25" Divisione Coloniale.
Fronte dell'Eritrea. Partecipano alla battaglia di Cheren e alla successiva difesa dell'Eritrea: - dal 30 gennaio, l'n° Reggimento Granatieri, il Battaglione Alpini Work Amba del 10° Reggimento /Granatieri, il I e IV Gruppo del 60" Reggimento Artiglieria; - dal 12 febbraio, l'n" Legione CC.NN. (meno il II Battaglione);
alle difese di mantenere integre le pos1Z10Ill, anche se a prezzo di duri sacrifici; - il secondo tempo (dal 14 febbraio al 14 marzo) impiegato dal nemico a concentrare nella zona ulteriori forze e a saggiare la consistenza della difesa dalla parte nord; - il terzo tempo (dal 15 al 27 marzo) è caratterizzato da violenti combattimenti, da aspri e duri attacchi e contrattacchi sulle posizioni di M. Amba, M. Sanchil, Cima Forcuta, Sperone di Dologorodc, che vengono più volte perdute e riprese.
1.l 27 marzo, cadute le posizioni di Dologorodoc, le unità corazzate nemiche dilagano nella piana di Cheren e costringono anche le altre unità della difesa a ripiegare su una nuova linea di resistenza più a sud - est, verso Addigares. Il 28 marzo inizia la battaglia per la difesa dell'Eritrea. Le posizioni di Addigares e di Teclesan, sulle quali ora è schierato anche il 10° Granatieri, vengono attaccate con violenza il 28 stesso da mezzi corazzati nemici. La pressione esercitata dalle forze terrestri ancora nei giorni 29 e 30, agevolata tra l'altro da duri e continui attacchi aerei, costringe i pochi resti delle unità impegnate e logorate dalla lotta a dirigersi verso Asmara abbandonando così ogni altra velleità di resistenza.
- dal 27 marzo, il I0° Reggimento Granatieri con il I e il II Battaglione.
Fronte dell'Amba A/agi.
Le unità, inviate in rinforzo dei reparti che ripiegano da Agordat, vengono schierate a difesa della Piazza di Cheren, a sbarramento delle principali vie di penetrazione nella conca di Cheren: a Sus, a cavaliere della gola di Dongolas, lungo la rotabile e la linea ferrata Agordat - Cheren - Asmara; a nord, a difesa della stretta di Cubug, per la quale passa la pista Nafca- Cub Cub- Cheren. La battaglia di Cheren si sviluppa attraverso tre tempi:
Le unità della divisione impegnate in questa zona si uniscono alle unità del Presidio del Massiccio dell'Amba Alagi nèlla prima decade di febbraio. I reparti vengono inquadrati nelle unità ivi esistenti e schierate a difesa dei Passi Togorà, Falagà e sulle pendici di M. Corarsi, rispettivamente a ovest, a est e a sud dell'Amba Alagi. Da queste posizioni partecipano alla difesa della zona e ai combattimenti svoltisi dal 21 aprile al r7 maggio. Il comportamento delle truppe durante gli aspri giorni di lotta merita alle unità preposte alla difesa l'ammirazione del nemico che concede ad esse la resa con l'onore delle armi.
- il primo tempo (dal 2 al 13 febbraio) è caratterizzato da una serie di violenti attacchi nemici indirizzati quasi esclusivamente contro la stretta di Dongolas e che consente
COMANDANTI Gen. B. Luigi Perego Gen. B. Enrico Armando (int.) Gen. B. Ettore Scala
Gen. B. Antonio Callierno (int.) Gen. B. Giovanni Liberati
SEDI 1936 Littoria (attuale Latina)
1936 - 41
Addis Abeba
\
DIVISIONE DI FANTERIA «ISONZO» (14a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE In virtù del R.D. 29 agosto 1859, il I novembre successivo è costituita la Brigata « Como » con il 23° e 24° Reggimento Fanteria. Viene sciolta il r" novembre r87r, unitamente alle altre brigate permanenti. Nuovamente formata il 2 gennaio 1881 sempre con il 23° e 24° Reggimento. Per la legge del 1926 sul1'ordinamento dell'Esercito assume il nominativo di XI V Brigata di Fanteria ed inquadra anche il 17" Reggimento Fanteria «Acqui)). Successivamente la brigata e il 6° Reggimento Artiglieria entrano a far parte della Divisione Militare Territoriale di Gorizia (14"). Tale grande unità nel 1934 prende nome di Divi0
sione di Fanteria de/l'Isonzo ( 1 4"), nominativo che si estende anche alla brigata che diventa Brigata di Fanteria dell'Isonzo (XIV). Il 24 maggio 1939, in relazione al programma di trasformazione organica dell'Esercito, la brigata viene soppressa e il 23° e il 24° Reggi mento Fanteria, e il 6° Reggimento Artiglieria costituiscono la Divisione di Fanteria « Isonzo)) ( 14a). Nell'aprile 1941 entra a far parte della grande unità anche la 98" Legione CC.NN. d 'Assalto. Viene sciolta nella zona di Kocevje l'u settembre 1943 a seguito degli avvenimenti determinati daJl 'armistizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME CENTRO - MERIDIONE ( 1860 - 6I)
La Brigata « Como )) viene mobilitata e partecipa all'occupazione di Fano, alla battaglia di Castelfidardo, all'assedio di Ancona ed al combattimento di San Giuliano. E' presente poi all'assedio di Gaeta dall'u novembre al 13 febbraio 186r. BRIGANTAGGIO
(1860 - 70)
Dal 1867 al 1869 il comando della brigata è trasferito in Puglia ove prende parte alla lotta contro il brigantaggio. TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Inserita nella 12 Divisione, la « Como JJ si porta nel Veneto e raggiunge il Torre, quindi retrocede sul Tagliamento ove rimane sino al termine della campagna. 3
PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
19r 5: all'inizio delle ostilità la brigata è schierata in Val Boite e il 29 maggio occupa
Cortina d'Ampezzo. In giugno partecipa all'azione contro le posizioni nemiche dello sbarramento di Som Pausis ed in Val Fiorenza, verso Punta del Forarne e M. Cristallo. Il 19 luglio concorre all'occupazione di M. Piana e partecipa all'attacco del rifugio Tofana. In ottobre s'impadronisce di posizioni sul Forarne e sul M. Cristallo.
1916: la brigata è ancora in Cadore ed a fine marzo, da Val Fonda, conquista la vetta del massiccio del Cristallo. A giugno opera contro le posizioni di Val d'Avìsio e di Forcella Ceramana. 1917: la <( Como » è schierata a sbarramento della Val Sesia ed i suoi reparti sono collegati con le difese della zona carnica. Resiste e respinge, fra luglio e agosto, vari tentativi di attacco portati dal nemico a Passo della Sen tinella e al Seikoff. A seguito degli avvenimenti verificatisi a fine ottobre sulla fronte Giulia, la brigata abbandona le posizioni dell'Alto Cadore il 3 novembre e si porta lungo la vallata del Piave a Quero, nel tratto di sal-
datura fra il fiume e il Grappa ove assume il compito di interdire al nemico la discesa lungo la Val Piave. Al termine di duri combattimenti la << Como » deve rettificare lo schieramento su M. Tomba e Monfenera. Per · il comportamento tenuto viene citata sui bollettini di guerra n. 906 e 908.
1918: riordinata dopo le perdite subite, rimane schierata fra il Solarolo e Val Calcino e e il 15 giugno subisce un attacco austriaco preceduto da lanci di gas. N el corso dell'offensiva finale, il 27 ottobre la brigata passa il Piave a Papadopoli e nei giorni successivi supera anche il fiume Monticano; inseguendo le retroguardie nemiche il 3 novembre costituisce una testa di ponte a San Pietro di Ra gogna e a San Daniele. Per la brillante condotta tenuta dalle proprie unità durante le battaglie del Piave e di Vittorio Veneto, la « Como >> viene citata sui bollettini di guerra n. 1121 e 1256. SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: all'inizio del conflitto la Divisione « Isonzo » è dislocata nella zona di Postumia, e in giugno assume uno schieramento di sicurezza tra il varco di Kalce e M. Pomario.
1941: è ancora nella conca di Postumia fino a marzo. All'apertura delle ostilità contro la Jugoslavia, supera la linea di confine ed avanza lungo l'itinerario Versenico-Brezovica; l'u aprile entra nella città di Lubiana e, superatala, schiera le proprie unità sulle alture di Golavec. Successivamente costituisce presidi per la difesa di parte ciel territorio croato - sloveno ed esegue operazioni di rastrellamento e vigilanza delle vie di comunicazione. 1942: in gennaio unità della divisione vengono impegnate in una grande operazione di rastrellamento in Bosnia che dà luogo a scontri sanguinosi. 1943: continua aspra e sanguinosa fino all'8 settembre la lotta antipartigiana le cui formazioni diventano sempre più numerose e attive. Vaste zone di terreno sono nelle mani del nemico mentre le unità della divisione limitano il controllo sui centri più importanti e sulle principali vie di comunicazione. Dopo la proclamazione dell'armistizio ripiega dalla zona di Novo Mesto (Slovenia) verso Fiume ma, bloccata durante il movimento, viene disciolta nella zona di Kocevje 1'11 settembre.
COMANDANTI BRIGATA <t
CoMo
» ( 1859 -·71)
Col. Augusto Vialardi di Verrone Magg. Gen. Efisio Cugia Magg. Gen. Oscar Milliet di Faverges Magg. Gen. Emilio Pallavicini di Priola Magg. Gen. Edoardo Brianza Col. Casimiro Gabutti di Bestagno BRIGATA
« Co~w »
(1881 - 1926)
Magg. Gen. Giambattista Quadrio di Peranda Magg. Gen. Luigi Merzlyak Magg. Gen. Gaetano Caccialupi Col. Carlo Lanza di Busca Col. Luigi Avogadro cli Vigliano
Magg. Gen. Nestore Malacria Magg. Gen. Vittorio Emanuele di Savoia, Principe di Napoli Magg. Gen. Aventino Chiapirone Magg. Gen. Mario Scappucci Magg. Gen. Giuseppe Della Noce Magg. Gen. Edoardo Guerrero Magg. Gen. Gioacchino Sirchia Magg. Gen. Cherubino Trabucchi Magg. Gen. Cleto Angelotti Magg. Gen. Ferdinando Ussani Magg. Gen. Carlo Montanari Magg. Gen. Vittorio De Albertis Magg. Gen. Gaetano Vaccari Magg. Gen. Demetrio Carbone Magg. Gen. Giulio Fiastri
Col. Giuseppino Cassola Magg. Gen. Enrico Nassi Magg. Gen. Oreste De Gaspari Magg. Gen. Paolo Tommasini Gen. B. Augusto Ragusin XIV
BRIGATA DI FANTERIA ( 1926 - 34)
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
B. 13. B. B. B. B. B.
BRIGATA DI FANTERIA
DELL'lsoNzo (XIV) (1934 -
39) Gen. B. Giovanni Torrieri Gen. B. Francesco Roluti Gen. B. Giovanni Cocconi
D1vISioNE 43) Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
Augusto Ragusin Carlo Roggero Costantino Cavarzerani Ettore Bastico Gioacchino Parenzo Alberico Sciocchetti Giovanni Torrieri
DI FANTERIA «
IsoNzo >> (14") (1934 -
D. Edoardo Monti D . Giuseppe Tellera D. Francesco Roluti D . Federico Romero B. Emilio Coronati B. Alessandro Maccario B. Guido Cerruti (int.)
SEDI
r859 1860 1860 - 61 1862 - 65 1866 1867 1868 1870 1881
1882 - 86 1887 - 90 1891 - 95 r896 - 98 1899- 1902 1903 - 07 1908 - 15 1920 1921 - 40
Alessandria Rimini Italia meridionale Bologna Ascoli Piceno Foggia Bari Verona Ancona
-- r66 -
Milano Re,roio Calabria bb Napoli Pisa Torino Palermo Novara Idria Gorizia
DIVISIONE DI FANTERIA A VIOTRASPORTABILE « LA SPEZIA )> (80a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
11 1° marzo del r915 si forma la Brigata « Spezia>>con il 125" e 126" Reggimento Fanteria ; disciolta il 29 novembre dello stesso anno, il 15 ottobre 1918 la brigata torna in vita a Macerata e si scioglie ancora il 29 maggio del 1919.
Il 15 novembre 1941 viene cost1tmta a Pisa la Divisione di Fanteria « La Spezia » ( 80" ), aviotrasportabile, e assume alle dipendenze i Reggimenti 125" e 126" Fanteria e 1'80° Artiglieria. La grande unità si scioglie per eventi bellici il 13 maggio 1943 in Tunisia.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA .MONDIALE
(1915- 18)
191 5: il 3 giugno la Brigata «Spezia» è schierata nei pressi di Planina dove partecipa al vittorioso attacco delle posizioni di Plave ed a fine mese riesce a migliorare le proprie posizioni a occidente di M. Kuk. Il 1° novembre unità della << Spezia » attaccano e conquistano le munite posizioni di Zagora. 1916: la brigata rimane inizialmente a difesa del settore di Plava; dall' I r luglio al 9 agosto conduce azioni offensive contro le posizioni di M. Rasta. In settembre combatte nei pressi di Gradisca e difende le posizioni di Nad Logem e Devetachi; il 21 ottobre con abile manovra s'impossessa delle trincee di Lokvica e il 1" novembre conquista posizioni sul M. Pecinka neutralizzando poi i contrattacchi nemici. 1917: in gennaio, schierata nel settore del Tolmino, opera attivamente per migliorare le posizioni occupate e per togliere l'iniziativa al nemico. Il 24 ottobre, all'inizio dell'offensiva austro - tedesca la Brigata << Spezia >> tenta di arginare l'impeto delle colonne avanzanti, ma viene travolta nel suo generoso tentativo ed è quasi completamente distrutta. Una ulteriore resistenza viene tentata a San Leonardo ed al ponte sul Torre ma sempre pressati i resti della brigata si ritirano sul Piave.
1918: la ricostituita brigata non prende parte ad operazioni di guerra.
SECO NDA MONDIALE
(19~0 - 4,5)
1942: nel giugno, di previsto impiego per l'attacco all ' isola di Malta (operazione C3), la Divisione « La Spezia » si trasferisce dalla T oscana nella zona di Bari. Per mutate esigenze operative parte per la Libia per via aerea ·nella prima decade di ottobre. Nel novembre la grande unità è schierata fra Marsa el Brega ed El Agheila, alle soglie della zona sirtica, con il compito di organizzare le posizioni per una eventuale resistenza al confine tra la Cirenaica e la Tripolitania. Il 7 dicembre viene sostituita da unità tedesche e si attesta su linee di difesa situate più a ovest.
1943: manifestatasi particolarmente massiccia l'offensiva inglese la divisione arretra su linee di difesa successive: da.I 2 al r4 gennaio sulla linea Tarhuna - Homs, dal 15 al 19 sull'allineamento Tripoli- Zavia e, infine, dal 20 gennaio al 4 febbraio sulle posizioni del Mareth, in Tunisia. Il 6 marzo la « Spezia » partecipa ad una azione offensiva su tutto il fronte del Mareth, sia per impedire al nemico di organizzarsi sulle nuove posizioni, sia per tentare di ritardarne la ripresa offensiva. Passata l'iniziativa ne.lle mani dell'avversario il 25 marzo, essendosi manifestata una pericolosa manovra avvolgente sulla destra dello schieramento, in direzione di El Hamma, viene dato inizio al ripiegamento dell'unità che, per fasi successive, si porta sulla linea Akarit - Chotts già predisposta per la difesa.
Fra il 5 e il 7 aprile il nemico ritorna all'attacco con forti nuclei corazzati che effettuano una profonda penetrazione nello schieramento della divisione e raggiungono la zona di schieramento delle artiglierie. La situazione appare subito delicata per cui le unità sganciatesi dal contatto con l'avversario, contro il quale vengono lanciate retroguardie mobili, ripiega sulle posizioni a nord di Skirra - Sebket en Noval. Il ripiegamento a sbalzi successivi si ripete nei giorni che seguono e il 13 viene raggiunta la linea di En.fidaville dove le unità
risultano fortemente decimate per i duri combattimenti sostenuti. Dopo qualche giorno di sosta la divisione, a seguito di cedimento verificatosi sulla fronte dell'armata tedesca nella zona Tunisi - Biserta, arretra la propria ala destra. Nei giorni successivi un ulteriore cedimento del fronte nord provoca una grave crisi nello schieramento della r" Armata e di conseguenza in quello della divisione che fortemente logorata nei suoi effettivi e nei suoi armamenti, priva di qualsiasi apprestamento difensivo idoneo, viene sopraffatta il 'J 3 maggio.
COMANDANTI BRIGATA ((SPEZIA))
(1915- 17)
D rv1s10NE
Magg. Gen. Luigi Agliardi Magg. Gen. Giovanni Cattaneo Magg. Gen. Giuseppe Tristani Col. Brig. Egildo Castellano Col. Brig. Carlo Gianinazzi BRIGATA (( SPEZIA))
DI
FANTERIA
A vrnTRASPORTABILE
« LA SPEZIA » (80") ( r941 - 43)
Gen. Gen. Gen. Gen.
D. Quirino Armellini B. Alessandro Maccario D. Gavino Pizzolato B. Arturo Scattini
(1918- 19)
Brig. Gen. Vincenzo Ponzi
SEDI
1918 - 19 Macerata
1941 Pisa
-'-'- r68 -
DIVISIONE DI FANTERIA «LIVORNO)) (4a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dalla Brigata di Fanteria « Livorno)> incorporata nell'Armata Sarda il 25 marzo 1860 e formata dal 33" e 34° Reggimento Fanteria, a loro volta eredi del 5'' e 6° Reggimento di Linea (Toscano), costituiti dal Granducato di Toscana nel 1859. Nel 187r, sciolta la brigata unitamente a tutte le brigate permanenti, ai due reggimenti rimasti in vita viene conservato l'appellativo di <(Livorno». Il 2 gennaio 1881 la brigata si ricostituisce sempre con lo stesso nominativo e gli stessi reggimenti. A seguito legge 11 marzo 1926 che stabilisce, tra l'altro, l'abolizione del nome delle brigate, assume il 1° ottobre 1926 il nominativo di / V Brigata di Fanteria e inquadra, al 33° e 34°, anche il 38') Reggimento Fanteria « Ravenna». Successivamente la brigata e il 28° Reggimento Artiglieria Divisionale entrano a far parte della Divisione Militare Territoriale di Cuneo (4"). Tale grande unità nel 1934 prende il nome di Divisione di Fanteria del Monviso ( 4" ), nominativo che si estende
anche alla brigata che diventa Brigata di Fanteria del Monviso (IV). Le variazioni organiche nell'ambito della brigata fino al 1939 riguardano l'avvicendamento del 38° Fanteria « Ravenna» con il 44'° Fanteria « Forlì» e il temporaneo trasferimento, dal 1935 al 1936, del 34° Reggimento Fanteria nell'isola di Lero, facente parte del possedimento italiano del Dodecanneso nell'Egeo. Il 5 aprile 1939, in relazione al programma di trasformazione organica delle unità di fanteria, la divisione e la brigata danno vita alla Divisione di Fanteria << Livorno » ( 4"), che assume alle dipendenze il 33° e 34° Reggimento Fanteria e il 28° Reggimento Artiglieria Divisionale. La divisione si scioglie in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio dell'8 settembre 1943, mentre trovavasi in ricostituzione con l'organico di Divisione Tipo '43 presso propri centri di mobilitazione in Piemonte (Cuneo e Fossano).
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA
1
D IND1PENDENZA . (1859)
Partecipa alla campagna contro l'Austria il solo 33° Reggimento Fanteria con il nominativo di 5° Reggimento di Linea (Toscano).
BattagJione, fornendo complessivamente 19 ufficiali e 474 uomini. Il II, IV e XIII Battaglione combattono ad Adua il .1° marzo 1896. CINA (1900- 03)
TERZA
D'INDIPENDENZA
(1866)
Viene mobilitata e partecipa alle operazioni di guerra nel corso della campagna contro l'Austria. ERITREA (1887- 88) (1895- 97) Partecipa alla prima campagna con la 2" Compagnia del 33° Reggimento Fanteria. Per la seconda campagna concorre alla formazione del II, IV, XIII, XXII, XXXIV, XXXV
Con la 4a Compagnia del 33° Reggimento partecipa alla spedizione in Estremo Oriente. LIBIA
(1911 - 12)
Il 34° Reggimento partecipa direttamente alla campagna italo - turca, mentre il 33° concorre alla formazione del 23", 34° e 63° Fanteria ·mobilitati per la campagna, fornendo complessivamente 28 ufficiali e 1.421 uomini.
PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1915: all'inizio delle ostilità 1~ briga.ta è schierata nella zona di San Martrno Quisca San Floriano. Il 26 maggio inizia una azi?ne offensiva contro le posizioni di M. ~abot1?0 che ripete dal 4 al 6 giugno suc~ess1vo, riuscendo a progredire verso ?slav1a. Sempre schierata fra Plava e M. Sabotino prende parte alla prima battaglia dell'Isonzo in giugno lu<rlio e alla seconda in luglio - agosto attacca~do le posizioni del Sabotino e di ya1 .Peunica. Ripete le azioni contro il Sabotmo 11 23 ottobre ed ancora dal ro al 19 novembre, conseguendo limitati risultati a · prezzo di gravi perdite. r916: trasferita sulle Alpi Giudicarie nel settore Val Daone, combatte in fondo la Val Chiese da aprile a novembre, partec~pan?o .allé~ occupazione di Prezzo . e Baite. A1 pnm1 di novembre combatte su M. Fajti e sul M. Pecinka a difesa delle posizioni conquistate. 1917." nel corso della decima battaglia dell'Isonzo, il 23 maggio, partecipa all'attacco portato su M. Santo. Il 22 agosto . s~hi~rata nella zona di Plava, conquista le pos1Z1om nemiche di Ravne , e di Sveto; il 24 prosegue l'offensiva lunoo il vaJlone di Chiaponato e conduce una d~ra battaglia contro le posizioni di Podlaka. Durante l'offensiva austro tedesca dell'ottobre, sostiene l'urto nemico schierata sulla linea del Korada e ripiega su San Giorgio - M. Zuanin, dove riesce a resistere per tutto il 27 e il 28 ottobre. Il 3r passa il Tagliamento a Madri si o. Sciolt~ il 7. nove~bre si ricostituisce il 22 per sch1erars1 subito dopo a Portecche - M. Valbella. Il 23 dicembre su queste posizioni è costretta a_ cederne alcune davanti a duri attacchi portati dal nemico, ma nei giorni successivi le unità della divisione contrattaccano e recuperano buona parte del terreno perduto. . Per il comportamento tenuto dalle proprie unità nel corso dei combattimenti di Podlaka, la brigata viene citata sul bollettino di guerra n. 824 del 26 agosto.
1918: riordinatasi, ritorna i~ linea il 7 m~rzo nel settore Col d'Echele - Pizzo Razea e m
maggio si trasferisce sul settore Grottelfe Rocce Anzini. Il 15 giugno, nel corso dell·offensiva nemica sul Piave, subisce un violento e duro attacco sulle posizioni di Rocce Anzini che è costretta ad abbandonare, ma che rico1Jquista immediatamente dopo un riuscito contrattacco. Nel corso della battaglia di Vittorio Veneto passa il Piave a Crocetta revigian~ e si porta prima a Col San Martmo e p01 a Pollina.
!
SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: all'inizio del secondo conflitt? .n:iondialc, il 10 giugno è schierata come d1vJSionc a sud - ovest di Vinadio, in zona Passo Sant' Anna, Passo Lausfer, Cima di Crosillias, ai confini della Francia. Dopo un periodo in cui la divisione mantiene un atteggiamento difensivo, il 23 giugno dalla zona di Co~lalunga attacca le posizioni di Isola - Ponte Sau~t Honorat, che raggiunge in serata dopo aspn combattimenti a Cogné Durand. 1942: di previsto impiego prima per l'attacco all'isola di Malta (operazione C3) e poi in Tunisia, durante il trasferimento verso quest'ultima area viene dirottata per la Sicilia, a causa dello sviluppo non favorevole delle operazioni in Africa. Lo schieramento iniziale in Sicilia è tra Caltanissetta, San Cataldo, Aragona, Raffadali, Serra di Falco, a disposizione della 6"' Armata con il compito di grande unità di manovra. 1943: il giorno dello sbarco alleato _nell'isola, il 10 luglio, è dislocata tr.a Caltanissetta e Eutera. Unità della divisione il ro luglio partite dalle posizioni di M. San Nicola e M. Fa!cone contrattaccano il nemico che aveva costituita una testa di sbarco ad ov.est di Gela. L'II, nonostante gli intensi bombardamenti aerei e navali nemici e la forte reazione delle forze nemiche sbarcate, unità della divisione ragaiuntYOno la periferia di Gela e si schierano a qualci1e centinaio di 1~etri_ dal m?re. Ma altre forze nemiche provenienti da Licata attaccano il fianco destro della divisione, ne arrestano l'impeto e la obbligano a fronteggiare da sola la minaccia su un ampio fronte sud e ovest. L'aspra lotta sottopone a gravi perdite le unità 170 -
sarò, mentre le unità si assottigliavano per le gravi perdite subite. Il 30 luglio i resti della divisione vengono inviati nella zona di Castroreale per essere riordinati, ma stante l'impossibilità dei rifornimenti di qualsiasi genere, viene tenuta in seconda schiera e nei primi di agosto spostata a Messina. Dall'II al 14 agosto ostacolati da intensi bombardamenti aerei e navali i resti della divisione traghettano lo stretto di Messina raggiungendo la costa calabra. Per il comportamento tenuto durante i combattimenti difensivi in Sicilia la divisione viene citata sul bollettino di guerra n . I r50 del r9 luglio 1943. Ai primi di settembre la grande unità, ridotta a circa 4.200 uomini su 13.000, viene trasferita in Piemonte per essere ricostituita ccl ivi viene sorpresa dagli avvenimenti conseguenti all'armistizio mentre tutto il personale trovavasi in licenza.
della divisione che nel pomeriggio ripiegano sulle basi di partenza. Il nemico il 12 punta con unità corazzate verso Agrigento - Canicattì, tentando di aggirare per Ravanusa e Riesi la destra della divisione, ma questa riesce a sfuggire alla manovra ripiegando su Piazza Armerina - San Michele di Gazzaria. Il 15 attaccata da forze motocorazzate preponderanti ripiega fra Valguarnera e Raddusa. Il 18 Raddusa viene occupata dopo tenace lotta e la divisione si attesta lungo il torrente Simeto, da Ponte Primosole alla foce. Il 22 robuste unità britanniche attaccano fra Leonforte e la foce del Simeto, ma la Divisione « Livorno » riesce ancora ad arrestarne lo slancio. Successivamente avvenimenti sfavorevoli, che si verificano in altri settori del fronte, costringono le unità della divisione a ripiegare. Duri combattimenti vengono sostenuti per una profondità cli circa 100 km nel corso del ripiegamento attraverso Portella Grado, Agira, Regalbuto e Ce-
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Maggior Generale Ferruccio Trombi: Oslavia,
28
novembre
1915
COMANDANTI Magg. Gen. Vittorio Signorile Magg. Gen. Ettore Vespignani Magg. Gen. Ferruccio Trombi Magg. Gen. Giovanni Villani Col. Brig. Alberto De Marinis Brig. Gen. Francesco Gualtieri Brig. Gen. Achille Porta Brig. Gen. Agostino Trionfi. Brig. Gen. Valentino Bobbio Gen. B. Orlando Freri Gen. B. Eugenio Barbarich
BRIGATA (( LIVORNO)) (1860 - 71)
Magg. Gen. Diego Angioletti Magg. Gen. Vincenzo Radicati di Primeglio Col. Agostino Giustiniani Magg. Gen. Carlo Eber.hardt Magg. Gen. Cesare Bonvicini BRIGATA DI FANTERIA (( LJVORNO )) ( 1881 - 1926)
Magg. Gen. Ernesto Gaetano Giusiana
Jvfagg. Gen. Ottavio Cerasa di Bonvillarei
IV
Col. Lorenzo Bigotti Magg. Gen. Nestore Malacria Magg. Gen. Achille Bonetti Magg. Gen. Vittorino Edel Magg. Gen. Pomeo Algozini Magg. Gen. Raffaele Vinaj Magg. Gen. Giuseppe Aureggi
BRIGATA DI FANTERIA
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen: Gen. -
171
B. B. B. B. B. B.
(1926 - 34)
Eugenio Barbarich Carlo Gleijeses Adolfo Argentero Arturo Pugnani Giulio Cravero Umberto Testa
BRIGATA DI FANTERIA DEL MONVISO
(IV) (1934-
DIVISI<ONE DI FANTERIA « LrvoRNO ))
39)
43)
Gen. B. Umberto Testa Gen. B. Renato Coturri Gen. B. Antonio Scuero Col. Giuseppe Cortese (int.)
Gen. D. Antero Canale Gen. D. Benvenuto Gioda Gen. D. Domenico Chirieleison
D1v1s10NE DI FANTERIA
« M0Nv1so ))
(4") (r934-
r939) Gen. D. Luigi Toselli Gen. D. Antero Canale
SEDI
1860 1862-66 1867- 68 1870 1881 - 82 1883 - 85 1886- 88
Cremona Palermo Ancona Bologna Forlì Messina Bergamo
1889 - 94 I895- 98 1899- 1900 1901 - 05 1906- IO 1910- 40
- 172 -
Brescia Napoli Parma Firenze Palermo Cuneo
(4•) (1939 ·
DIVISIONE DI FANTERIA «LOMBARDIA» (57a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae ongme dalla Brigata << Granatieri di Lombardia» , costituita con il 3° e 4° Reggimento « Granatieri di Lombardia)), il 29 agosto 1859. Il 5 marzo 1871 modi.fica il proprio nominativo in quello di Brigata di Fanteria << Lombardia >> e contemporaneamente i due reggimenti assumono il numero ordinativo di 73° e 74° Fanteria. Il 15 ottobre 1871 sciolta la brigata, unitamente alle altre brigate permanenti, ai due reggimenti rimasti in vita viene conservato l'appellativo della brigata e diventano 73° e 74° Reggimento Fanteria « Lombardia )). Nel 1881 la brigata si ricostituisce ancora con gli stessi Reggimenti 73° e
« Bergamo >l. Successivamente la XV Brigata entra a far parte, con il 4'' Reggimento Artiglieria da Campagna, della Divisione Militare Territoriale di Abbazia (r5"). Tale grande unità nel 1934 prende il nome di Divisione di Fanteria del Carnaro (15'), nominativo che si estende anche alla brigata che diventa Brigata di Fanteria del Carnaro (XV). Il 24 maggio 1939, per effetto della trasformazione organica dell'Esercito, la Brigata di Fanteria del Carnaro viene sciolta e mentre il 26" Reggimento Fanteria viene assegnato ad altra grande unità, i due reggimenti della vecchia Brigata « Lombardia l>, 73° e 74°, unitamente al 57° Reggimento Artiglieria da Campagna, danno vita a Pola alla Divisione di Fanteria « Lombardia ,, ( 57"). Nel corso del secondo conflitto mondiale viene assegnata alla divisione anche la 137' Legione CC.NN. d'Assalto. La Divisione « Lombardia ,1 si scioglie il 9 settembre r943, a seguito armistizio del giorno 8, mentre trovavasi a Karlovac (Croazia).
74". Il 20 ottobre 1926, a seguito legge sull'ordinamento dell'Esercito in data 11 marzo dello stesso anno, che stabilisce tra l'altro l' abolizione dei nomi delle brigate, la « Lombardia » diventa XV Brigata di Fanteria e assume alle dipendenze, oltre al 73° e 74°, anche il 26" Reggimento Fanteria della disciolta Brigata
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME CENTRO - MERIDIONE ( I 86o ~ 6 I)
ROMA
Mobilitata per la campagna partecipa alle operazioni per l'assedio e l'occupazione della città.
Nel corso della campagna contro l'esercito pontificio e borbonico prende parte: il J 4 settembre 1860, all'occupazione di Perugia e il 17 successivo a quella di Spoleto; dal 21 al 29 settembre all'assedio di Ancona e, dal 26 ottobre al 2 novembre, a quello di Capua; il 4 novembre ai combattimenti di Mola di Gaeta. Partecipa, infine, il 28 gennaio 186r agli scontri di Bauco.
TERZA D'INDIPENDENZA
(1870)
ERITREA
(1895 -97)
Non partecipa direttamente alla campagna, ma concorre alla formazione dell'VIII e X Battaglione mobilitati per esigenza, fornendo complessivamente 13 ufficiali e 413 uomini. I due battaglioni, il 1" marzo 1896, partecipano ai combattimenti attorno ad Adua.
r
(1866)
LIBIA
(191I
- 12)
Nel ·corso della campagna italo - turca, la brigata concorre alla mobilitazione del 4°, 23°,
Mobilitata partecipa alla campagna contro l'Austria e il 24 giugno combatte a Custoza. 1 73
-
ni di Pecinka e di Dosso Faj ti, che vengono conquistate.
34°, 35°, 37°, 43°, 50°, 52° e 60° Reggimento Fanteria, fornendo complessivamente 27 ufficiali e 2.543 uomini. PRIMA MONDIALE
1917: dal 21 maggio all'8 giugno, dalle posizioni di Castagnevizza e, dal 20 al 25 agosto, dal Settore di Fajti, partecipa, rispettivamente, alla decima e alla undicesima battaglia del1'Isonzo. Durante l'offensiva austro - tedesca, la brigata, che si trovava in zona di riposo, il 29 ottobre viene fatta schierare tra M. Covria e· M. Petroz sulla riva destra del Tagliamento. Impegnata il 2 novembre nei pressi di San Rocco di Folgaria riesce a ritardare per qualche giorno il progredire nemico. Attaccata a San Francesco Tramonti il 6 novembre da tutti i lati, solo pochi reparti riescono a disimpegnarsi e a ripiegare verso Conegliano Veneto.
(1915 - 18)
19r 5: all'inizio delle ostilità contro l'Austria la brigata, il 24 maggio, varca il confine e partecipa nei mesi successivi di giugno, luglio e agosto alla prima e alla seconda battaglia dell'Isonzo, operando contro le posizioni ciel Peuma e del Podgora. Dal 18 ottobre al 4 novembre prende parte, dal settore di Oslavia, alla terza battaglia dell'Isonzo e, dal ro novembre al 5 dicembre, alla quarta, riuscendo, nel corso di quest'ultima battaglia, il 27 novembre, a conquistare il caseggiato di Oslavia e a consolidarne il possesso, malgrado il violento ritorno offensivo del nemico. 1916: in gennaio, la Brigata
r918: il 19 giugno, nel corso dell'offensiva austriaca sul Piave, concorre con energici contrattacchi a ricacciare il nemico dalle posizioni occupate a Casa Serena, costringendolo a ripiegare sulle posizioni di partenza. Durante l'offensiva finale di Vittorio Veneto, attacca le le trincee di Col dell'Orso e del Solaroli riuscendo, dal 24 al 27 ottobre, ad impadronirsi di importanti posizioni ai Roccioni e alle Cavernette. Dal 3I ottobre concorre all'inseguimento del nemico operando nella Conca di Feltre.
cc Lombardia,
è schierata nel settore del Sabotino e dall'u al 16 marzo compie da queste posizioni azioni dimostrative, riuscendo ad impadronirsi di elementi di trincea nemici idonei a migliorare la posizione di schieramento nelJa zona. Il 24 maggio, nel corso dell'offensiva austriaca nel Trentino, entra/ in azione sull'Altopiano di Asiago per contenere la pressione nemica, sviluppatasi con particolare violenza nella zona, ma la superiorità di forze la costringe a ripiegare, prima sulla linea di M. Zebio - M. Colombara, e poi, sempre combattendo, su M. Valbella - Pennar. In giugno passa al contrattacco a Villa del Brun - M. Rasta, riuscendo così a bloccare l'avanzata nemica. Il 2 agosto è schierata di nuovo sul fronte dell'Isonzo e partecipa prima all'offensiva contro le posizioni di M. San Michele e poi, il 9 e il 10 agosto, alla conquista di Vippacco e di Rubbia e Boschini. Successivamente proseguendo l' avanzata verso il Carso, occupa, dal 13 al 17, le posizioni di Nad Logen e di San Grado di Merna. Il 14 settembre, nel corso della settima battaglia dell'Isonzo, s'impadronisce delle posizioni nemiche sul V eliki e resiste tenacemente al contrattacco portato dal nemico dal 16 al 22 successivo. Dal 31 ottobre al 4 novembre è ancora in azione offensiva contro le posizio-
SEGONDA \1!QNDIALE
(194.0 - 4-5)
1940: la Divisione <<Lombardia» il ro giugno è dislocata su una linea di sicurezza verso il confine orientale, tra Villa del Nevoso - M. Nudo - M. Aquila. . r941: ii 6 aprile, all'inizi.o delle operazioni di guerra contro la Jugoslavia i reparti della divisione risultano schierati sulla linea M. Cifri - M. Sabino. L'8 aprile entra in azione in Val Rauno e l'u varca il confine, penetrando in territorio nemico attraverso Pian della Secchia e Val Rauno. Il 12 raggiunge Potkilavac, Grobnik e Jelenje, il 13 prosegue l'avanzata verso sud - est nella zona di Krasica e Skrljevo e il 15 stabilisce presidi lungo un'ampia· fascia costiera a Novi, Ledenice, Cirquenizza, Segna 1 74
-
conduce un'aspra lotta contro formazioni di guerriglieri che diventano sempre più numerose e attive. Le azioni di questi, specie in Slovenia, si manifestano oltre che con attività di disturbo contro presidi isolati e posti di blocco, o di danneggiamento di linee ferroviarie e or· dinarie, anche con attacchi in forze effettuati con consistenti formazioni di molte centinaia di armati.
e Zuta Lovka. Dopo l'armistizio dalle posizioni raggiunte viene impiegata in operazioni di rastrellamento del territorio occupato.
1942 · 43: per tutto il 1942 e fino all'8 set· tembre 1943 la Divisione « Lombardia )) risulta dislocata in una zona più interna con presidi a Gerovo, Delnice, Ogulin, Biloras. Da queste · posizioni permanentemente occupate
RICOMPENSE ALLA BANDIERA AL VALOR MILITARE
di Nad Logen ad aprire la via del Carso al tricolore italiano (9 - 15 agosto 1916). Nuovo e superbo esempio di valore diede nella conquista del Pecinka e del Veliki Hriback (1 - 2 novembre 1916) con urto impetuoso scacciando il nemico da solidissime posizioni e catturandogli numerosi prigionieri e materiali>).
MEDAGLIA D'ORO · Decreto 28 dicembre 19J6 Con irresistibile slancio e con indomita tenacia attaccò e tolse successivamente al nemico numerose trincee nella regione di Boschini e di Rubbia ed inseguendolo senza tregua concorse efficacemente con la conquista «
COMANDANTI
Magg. Gen. Riccardo Bonanni da Cignano Col. B. Enrico Tel!ini Col. B. Vito Puglioli Col. B. Marcello De Luca Gen. B. Augusto Ciacci Gen. B. Cesare Faccini
BRIGATA « GRANATIERI nr LoMBARDIA )) (185971) Magg. Gen. Filippo Brignone Magg. Gen. Umberto di Savoia, Principe di Piemonte Magg. Gen. Carlo Isasca Magg. Gen. Amedeo di Savoia, duca d'Aosta Magg. Gen. Francesco Cavalchini Garofoli BRIGATA
DI
XV BRIGATA nr FANTERIA (1926- 34) Gen. B. Ferdinando Serrao Gen. B. Guido Bruni Gen. B. Giuseppe Porta
FANTERIA « loMBARDIA )) (1871)
Magg. Gen. Francesco Cavalchini Garofoli
BRIGATA DI 39) Gen. B. Gen. B. Gen. B.
BRIGATA « LoMBARDIA )) (1881 - 1926) Magg. Gen. Carlo Cugia di Sant'Orsola Col. Leopoldo Colombini Magg. Gen. Luigi Vacca Magg. Gen. Eugenio Balduino Magg. Gen. Domenico Grandi Magg. Gen. Carlo Ruelle Magg. Gen. Oscar Roffì Magg. Gen. Luigi Capello Magg. Gen. Giovanni Lubatti
FANTERIA
DEL
CARNARO (XV) (1934-
Giuseppe Porta Franr.esco Redi Attilio Darù
Drv1sroNE DI F.>\NTERI..\ « LoMBARDIA )) (Si') (1939- 43) Gen. D. Giovanni Esposito Gen, D. Vittorio Zatti Gen. B. Pietro Scipione 1
75 -
SEDI
1859 1860- 6I r861 - 64 1864-66 1867 1868 r881 1882- 84 1885- 87
Milano Arezzo Napoli Milano Treviso Bologna Lecce Perugia Novara
1888-97 1898 - 1901 1902 - II 19rr - 18 1918-26 r926- 29 1929- 36 1936- 39 1 939 - 4o
- - 1;6 -
Vercelli Messina Brescia Alba Montemaggiore Pola Fiume Abbazia Pola
DIVISIONE DI FANTERIA « LUPI DI TOSCANA» (7a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae ongme dalla Brigata « Granatieri dz Toscana )> costituita il I luglio 1862 con il 7° e 1'8" Reggimento « Granatieri di Toscana )), anch'essi di nuova formazione. Il 5 marzo 1871 cambia il proprio nominativo in quello di Brigata di Fanteria « Toscana>> e sotto la stessa data i due reggimenti assumono iii numero ordinativo di 77° e 78° Reggimento Fanteria. Sciolta la brigata il 15 ottobre 1871, unitamente alle altre brigate permanenti, i due reggimenti rimasti in vita conservano l'~ppellativo della brigata e diventano 77° e 78° Reggimento Fanteria « Toscana». Il 2 gennaio 1881 la brigata si ricostituisce ancora con gli stessi Reggimenti 77° e 78°. A seguito legge II marzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito, che stabilisce tra l'altro l'abolizione dei nomi delle brigate, diventa VII Brigata di Fanteria e assume alle dipendenze, oltre al 77° e 78", anche il 50" Reggimento Fanteria della disciolta Brigata «Parma». Successivamente la 0
brigata e il 30° Reggimento Artiglieria da Campagna entrano a far parte della Divisione Militare Territoriale di Brescia (7'). Nel 1934 tale grande unità prende il nome di Divisione di Fanteria « Leonessa» ( 7''), nominativo che si estende anche alla brigata che diventa Brigata di Fanteria « Leonessa » (VII). Il r5 dicembre 1938, per effetto del nuovo ordinamento dell'Esercito, la Divisione e la Brigata « Leonessa» vengono sciolte dando vita alla Divisione di Fanteria « Lupi dì Toscana » ( 7'') che assume alle dipendenze il 77° e 78° Reggimento Fanteria della vecchia Brigata « Toscana» e il 30° Reggimento Artiglieria da Campagna. Nel corso del secondo conflitto mondiale viene posta alle dipendenze della divisione anche la 15a Legione CC.NN. d'Assalto. La divisione, che 1'8 settembre 1943 si trovava in trasferimento dalla Francia verso Roma, si scioglie per gli eventi seguiti alla dichiarazione dell'armistizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Viene mobilitata e partecipa alle operazioni durante la campagna contro l'Austria. ERITREA
(1887-88) (1895-97)
PRIMA MONDIALE
Partecipa alla prima campagna con la 4' Compagnia del 78° Reggimento Fanteria. Per la seconda campagna concorre alla formazione del V, XXIII, XXXI Battaglione, mobilitati per l'esigenza, fornendo complessivamente 20 ufficiali e 551 uomini. Il V Battaglione il r marzo 1896 combatte ad Adua. 0
LrBIA
zione del 7°, 37°, 43°, 50\ 60°, 68°, 89°, 93° Reggimento Fanteria, fornendo complessivamen te 43 ufficiali e 2.806 uomini..
(r9n- 12)
Non partecipa direttamente alla campagna contro la Turchia ma concorre alla mobilita-
(1915- 18)
19 r 5: all'inizio delle ostilità è schierata nella zona di M. Sabotino e partecipa, dal 23 giugno al 7 luglio, alla prima battaglia dell'Isonzo, concorrendo all'attacco del Sabotino. Dal 18 ottobre al 4 novembre partecipa alla terza battaglia dell'Isonzo dalle posizioni di M. Sei I3usi e di Selz, attaccando in direzione di Cosich e. Debeli. Progressi riesce a conseguire sugli stessi obiettivi nel corso dell'offensiva di novembre.
- -177 -
1916: in marzo e aprile concorre alle azioni portate contro le posizioni nemiche di Selz e in maggio dal settore di Monfalcone partecipa alla riconquista di posizioni precedentemente cadute nelle mani del nemico. Il 13 agosto durante la battagli~ di Gorizia concorre agli attacchi contro le posizioni di M. Pecinka e di San Grado. Quest'ultima località, dopo un ulteriore attacco, il 15 settembre viene conquistata. Il 3 novembre anche le posizioni di Poggio Pelato e Nad Logen cadono nelle mani della brigata.
1917: partecipa da agosto a settembre alla
ALBANIA
(1939)
Mobilitata per le operazioni di occupazione dell'Albania, la Divisione « Lupi di Toscana » il 19 aprile sbarca a Durazzo e il 15 successivo si disloca in zona d'occupazione fra Korca Pogradec - Erseke. Fino al 20 dicembre, data di inizio del rientro in patria, viene impiegata in operazioni di pacificazione e di rastrellamento della zona assegnata alla propria giurisdizione. SECONDA MONDIALE (1940-
45)
battaglia della Bainsizza e nel corso della quale combatte contro le posizioni di Lom di Canale e di Tolmino. Dal 24 al 27 ottobre, durante l'offensiva austro - tedesca, le unità della brigata oppongono tenace resistenza al nemico nella zona di M. Piatto- M. Plezia, ma sopraffatte da forze preponderanti riescono solo in parte a sfuggire all'accerchiamento e a ripiegare per il fondo Valle Judrio verso il Tagliamento che viene raggiunto dai resti della brigata il 1° novembre.
I940: all'inizio della seconda guerra mondiale è dislocata in Piemonte, nella zona di Boves - Borgo San Dalmazzo e durante le operazioni di guerra contro la Francia viene impiegata quale grande unità di riserva a disposizione della 1" Armata. Nell'ultima decade di dicembre si trasferì· sce in Albania e si disloca nella zona di Berat, tra Mali Perpanit e Mali Zithomit, a sbarramento della rotabi.le del Klisura e della Valle dell'Osum.
191 8: in aprile si trasferisce in territorio francese e il 12 /maggio entra in linea nella zona di Avacourt - Vauquois. In giugno si sposta nel settore di Reims a Epernay e successivamente a Bois de Bligny. Il 15 giugno sostiene un duro combattimento difensivo nella zona dell' Ardre e il 16 e il 17 viene fortemente impegnata per contenere le poderose ondate offensive nemiche lanciate all'attacco nella zona. N ei giorni successivi concorre ad azioni di contrattacco a Bligny. In agosto è trasferita nella zona di Verdun e in settembre si schiera nel settore dell' Aisne da dove partecipa all'offensiva contro Chavonne che viene occupata il 29 settembre. In ottobre continua la pressione sul nemico lungo la linea Oise - Aisne e dopo lunga lotta riesce ad occupare il villaggio di Soupir. Ancora in attacco in ottobre, il 10, concorre al forzamento della linea Oise - Aisne e riesce a raggiungere l'rr Chemin des Dames e il 14 ad occupare Sissonne. Partecipa, dopo aver superate le ultime difese nemiche di Honding Stellung, all'inseguimento del nemico, ormai in rotta, fino alla Mosa.
.1941: l'8 gennaio le unità della divisione vengono impegnate in una dura azione di attacco contro le posizioni di Mali Taronine. L'azione viene violentemente ostacolata da contrattacchi portati da Mali Corap e Mali Tabajani, ma al termine di essa, il 12, le due cime di Corap e Tabajani rimangono nelle mani della divisione. Il 15 il nemico ritorna al contrattacco a Ciuca e Sotirit e a Mali Tabaj ani e il 16 a Ciuca Fccit. La lotta che si svolge sui tormentati Mali è estremamente accanita e violenta e al termine di essa il nemico riesce a rioccupare ]e posizioni e a costringere le ·unità della divisione a ripiegare tra Conca di Caizza e Costoni di Dras e Caiss e Ciuca e Sotirit. Ma la pressione nemica non diminuisce nei giorni successivi e il 17, verso Conca di Caizza, un intero reggimento risulta accerchiato e annientato, mentre nei giorni 18, r9, 20 e 21 gli altri reparti vengono sopraffatti nella restante zona del settore e ripiegano verso Ciaf e Bubesit. I resti della divisione, che ha subito forti perdite negli aspri combattimenti durati senza posa dall'8 al 21 gennaio, 178 -
riescono il 26 a rompere il contatto con il nemico e a portarsi nelle retrovie a Karbunara. Riordinata, la divisione rientra in linea il 2 marzo. Postata, in un primo tempo, fino al 18,, nella zona di Mavrova - Lepenica, quale grande unità di riserva dell'n" Armata, successivamente ritorna in prima schiera a sud - est di Tepeleni, a sbarramento dell'importante via di penetrazione verso Valona. In questa zona assume la responsabilità del settore Mali Beshistit - M. Golico, posto a cavaliere della Valle Vojussa. Dal 19 al 26 insistenti tentativi nemici di aprirsi un varco per raggiungere Tepelen i e quindi Valona impegnano le unità della divisione in duri e violenti combattimenti difensivi sia lungo la Valle Vojussa e la stretta di Dragoti, sia sulle tormentate cime del Golico e dello Scindeli, ma gli attacchi sono tutti respinti. Esaurita la spinta offensiva nemica è la divisione che passa al contrattacco e ottiene apprezzabili risultati per migliorare le posizioni specie in fondo a Val Voj ussa e sulle cime del Golico. Il 13 aprile la Divisione « Lupi » partecipa all'offensiva finale conquistando, dopo accaniti com battimenti sul M. Golico e su M. Groppa, le località di Mezgorani e Pesclani e tutte le cime del Trebescines. Il giorno seguente, oltrepassato anche Ponte Klisura, si spinge in avanti verso Sopiku e il 21 si attesta sul confine greco - albanese. Il 22 aprile pro-
segue per Panaja e il 24 risulta dislocata a Delvinahakion - Kerasovon in territorio greco. Ultimate le operazioni di guerra la divisione in ottobre rientra in patria e si disloca nella sede di pace tra Brescia e Bergamo. 1 942: nella prima decade di febbraio viene trasferita in Calabria, tra Cosenza, Catanzaro, N icastro, Reggio, alle dipendenze del XXXI Corpo d'Armata e impiegata quale grande unità di manovra nella difesa della fascia di copertura costiera calabra. In agosto si trasferisce in Liguria, a difesa del tratto di costa da Genova ad Alassio e nella seconda decade di novembre in territorio d'occupazione nella Francia meridionale. In un primo tempo si schiera a difesa della costa tra Mentone e Nizza e successivamente si spinge più a ovest verso Grasse - Cagnes e infine a Trets-Fuveau-Rousset-Chateauneuf le Rouge. Rimane in zona d'occupazione in Francia, nella zona di Olliules - Snary ad ovest di Tolone, fino a tutto il mese di agosto. Il 3 di settembre inizia il trasferimento verso la zona di Roma. Solo alcuni reparti (tre battaglioni di fanteria e alcune unità minori) giungono a sud - est di Civitavecchia tra il 6 e 1'8 settembre e, mentre si apprestano a schierarsi a difesa degli aeroporti di Furbara e Cerveteri e a sbarramento della via Aurelia, vengono sorpresi dall'armistizio.
COMANDANTI BRIGATA
« GRANATIERI DI TOSCANA »
(r8fo- 71)
Magg. Gen. Sebastiano Marcarini Magg. Gen. Giuseppe Mauri Mori Magg. Gen. Ottavio Ragni Magg. Gen. Carlo Cordano Magg. Gen. Francesco Porpora Magg. Gen. Alfonso Petitti di Roreto Magg. Gen. Imerio Gazzola Magg. Gen. Vittorio De Albertis Magg. Gen. Francesco Gagliani Magg. Gen. Giuseppe Breschi Col. Brig. Marcello De Luca Brig. Gen. Achille Porta Brig. Gen. Gioacchino Nastasi Col. Enrico Boscardi (int.)
Magg. Gen. Giacomo Garavelli Magg. Gen. Nicolò Diana Magg. Gen. Vittorio Luigi Scaletta BRIGATA (( TOSCANA))
(1871)
Magg. Gen. Vittorio Luigi Scaletta BRIGATA ((TOSCANA))
(1881 - 1926)
Magg. Gen. Gian Battista De Maria Col. Pietro Damis Magg. Gen. Angelo Pautrier Magg. Gen. Torquato Onesti 179
-
Brig. Brig. Brig. Brig. Gen.
VII
Gen. Giovanni Beltramo Gen. Clemente Assum Gen. Ferdinando Serrao Gen. Clemente Assum B. Angelo Martinengo di ViJlagana
BRIGATA DI FANTERIA
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
B. B. B. B. B. B. B.
DIVISIONE DI FANTERIA
Gen. D. Umberto Testa Gen. D. Ferdinando Cona DrvrsIONE DI FANTERIA
<e LuPI
DI ToscANA
(7") (1939 - 43)
Angelo Martinengo di Villagana Roberto Piancastelli Antonio Oliva Alessandro Pino Claudio Trezzani Mario Gian Paolo Mariotti Edoardo Ridolfi
Gen. Gen . Gen . Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
(VII) (19.34 -
D. D. B. B.
D. D. D. D.
Edmondo Rossi Ottavio Bollea Angelico Carta (int.) Lauro Riviera Gustavo Reisoli Matthieu Pier Domenico Mazzari Gustavo Reisoli Matthieu Ernesto Cappa
39) Gen. B. Edoardo Ridolfì Gen. B. Francesco Sartoris
SEDI
1862-64 1864-66 1870 1881 - 84 1885 - 87 1888 - 92
(7") (1934-
39)
(1926- 34)
BRI~.-\TA DI FANTERIA (( LEONESSA))
<e LEONESSA»
1893- 99 1900- 03 1904 - Il 1911 - 19 1919- 21 1926-40
Milano Napoli Palermo Verona Parma Foggia
-
180 -
Ravenna Milano Alba Brescia Bari Brescia
»
DIVISIONE DI FANTERIA «MACERATA» (153a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Divisione di Fanteria <<Macerata)) ( I 53") che è chiamata ad inquadrare, oltre al 121° e 122'' Reggimento Fanteria della vecchia brigata omonima, anche il 153° Reggimento Artiglieria da Campagna.
Trae origine dalla Brigata di Fanteria « Macerata))' costituita nella città omonima il 1° marzo 1915. La nuova brigata che assume alle dipendenze il 121° e 122° Reggimento Fanteria, anch'essi di nuova costituzione, si scioglie dopo la fine del primo conflitto mondiale nel novembre del 1919. Nel corso del secondo conflitto mondiale, il 25 novembre 194r, si costituisce a Forlì la
La divisione si scioglie in Fiume il 12 settembre 1943, a seguito degli eventi determinati dall'armistizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
glia di Gorizia e il ro avanza verso Oppacchiasella - Nova Vas e Hudi Log, località che vengono rispettivamente raggiunte l'u, il 12 e il 15 novembre. In settembre opera nel settore di Doberdò, portando ripetuti attacchi contro le posizioni di Boneti che vengono conquistate e perdute più volte. Il 1° novembre la brigata partecipa alla nona battaglia dell'Isonzo nel corso della quale viene impegnata in duri combattimenti che le procurano forti perdite e la costringono a lasciare la prima linea e a schierarsi in posizione di rincalzo.
(19r5 - 18)
1 91 5: in luglio è dislocata nel settore di Redipuglia. Nei giorni 26, 27 e 28 luglio e successivamente nella prima decade di agosto le unità della brigata compiono riuscite puntate offensive, sia per saggiare la consistenza della difesa nemica, sia per migliorare le proprie posizioni. I progressi territoriali ottenuti vengono nei giorni seguenti contestati dal nemico con una serie di robusti contrattacchi che non sortiscono però alcun esito. Fino a tutto ottobre l'attività della brigata è contrassegnata da attività di pattuglie e da operazioni di carattere prettamente difensivo. Dall'8 novembre risulta schierata lungo il settore di Castelnuovo e partecipa all'offensiva sul Carso, conducendo nei giorni 10, II, 14 e 20 novembre aspri e sanguinosi combattimenti di attacco e contrattacco contro elementi di trincea nemica che vengono occupati e perduti più volte.
1917: la brigata durante tutto l'anno rimane schierata in Valle Lagarina dove svolge una ridotta attività, alternando turni di operazioni in prima linea a turni di riposo nelle retrovie. 1918: scarsa attività fino al mese di maggio. In giugno, nel corso dell'offensiva austriaca sul Piave, le unità della brigata sono schierate lungo la linea del Piave, nel settore San Biagio di Collalta - Rovarè. Da queste posizioni partecipa alla battaglia difensiva concorrendo a contenere la spinta nemica, le cui unità erano riuscite a raggiungere la riva destra del fiume e tentavano di dilagare nella zona, e a costringerlo a ripiegare durante un sanguinoso contratt~cco. Nell'azione le unità della brigata eliminano e conquistano i capisaldi nemici di
r9r6: il 25 gennaio viene chiamata in linea dalla zona di riposo per partecipare alla difesa delle posizioni fra Campolongo e Annellini tenute dalla Brigata « Sassari >J e sottoposta in quei giorni a forte pressione nemica. Sempre in linea sulle stesse posizioni, 1'8 agosto concorre alle operazioni per la batta181
C. Pavan - C. Martini, riuscendo il 24 successivo a rimuovere buona parte della testa di ponte che il nemico era riuscito a costituire sulla destra del Piave. In ottobre partecipa al1'offensiva finale passando il Piave il 27 ottobre a Papadopoli e raggiungendo il 31 Oderze sul fiume Livenza. Il 4 novembre l'armistizio trova la brigata che insegue il nemico tra San Vito al Tagliamento e San Floriano. SECONDA .MONDIALE
(1940 - 45)
r 941: dalla data di costituzione e fino alla
fine dell'anno rimane dislocata nella zona di Forlì, Cesena, Bologna, Imola. 1 942: nella stessa zona fino a tutto maggio. Nei primi giorni di giugno la divisione si trasferisce in Slovenia e viene dislocata nella zona di Cocevje - Ribnica. Il 9 giugno viene subito impegnata da nuclei partigiani particolarmente attivi nella zona e varie località presidiate da reparti della divisione vengono sottoposte ad intense azioni di disturbo. Nei giorni successivi azioni di rastrellamento nelle zone di Nekl Livold - V rtace - Rakitnica seguono alle azioni dei guerriglieri. Attacchi di partigiani si registrano ancora l'n giugno contro il caposaldo
DoJga Vas - Salka Vas e il 14 contro i presidi di Mozelj, Kocarji e Cmi Porok. In luglio opera principalmente nella zona di Sodrazica, in agosto a Kriszna e in settetnbre nella conca di Crnomelj, partecipando contemporaneamente ad operazioni di rastrellamento su vasta scala, in appoggio ad altre grandi unità. Fino al dicembre continua la sua attività di controllo della zona di giurisdizione con particolare riguardo alle vie di comunicazione sia ordinarie sia ferrate. I 94J: permane nella zona di Cocevje sempre impegnata nella stessa attività fino a tutto il mese di aprile. N ella prima decade di maggio si trasferisce nella vicina Croazia e assume il controllo della zona di Delnice - Ogulin. Nella seconda metà di maggio compie un rastrellamento nella zona di Ramensko - Stubica Drage, località dove si rifugiavano i partigiani che avevano attaccata la linea ferrata a Ticekvo. In giugno opera per snid.are i guerriglieri dalle posizioni di Stari Laz, Rvna Gora, Cerovnik e dalle for tificazioni che erano riusciti a organizzare a Munjava, Rozici e Koceli. Il 12 settembre viene sciolta a Fiume dove era ripiegata dalla zona di Delnice - Ogulin (Croazia).
COMANDANTI BRIGATA (( MACERATA))
(1915- 20)
D1v1s10NE
DI
FANTERIA
« MACERATA »
(1941 - 43)
Magg. Gen. Adriano Prata Gen. D. Edoardo Quarra -Sito Gen. B. Vincenzo Giardina (int.)
Col. Brig. Fileno Amendola Magg. Gen. Ugo Franco Col. Brig. Ettore Buzio Col. Brig. Giovanni Marietti Magg. Gen. Florenzio Tagliaferri
SEDI 1915- 20
Macerata
1941 Forlì
( 153")
DIVISIONE DI FANTERIA «MARCHE» (32a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dalla Brigata di Fanteria « Marche))' costituita il 24 gennaio 186r con alle dipendenze il 55° e 56° Reggimento Fanteria. Sciolta nel 1871, unitamente alle altre brigate permanenti, i due reggimenti rimasti in vita conservano l'appellativo della brigata e diventano 55° e 56"' Reggimento Fanteria << Marche >> . Il 2 gennaio 1881 la brigata si ricostituisce con gli stessi Reggimenti 55° e 56°. A seguito legge 11 marzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito, la brigata viene sciolta il 31 dicembre dello stesso anno e i due reggimenti
vengono assegnati, il 55", alla X Brigata e il 56° alla XIII Brigata. Il 22 febbraio 1939 si ricostituisce a Conegliano Veneto come divisione e, con il nominativo di Divisione di Fanteria « Marche )). ( 32"), assume alle dipendenze, ohre al 55° e 56° Reggimento Fanteria, anche il 32" Reggimento Artiglieria da Campagna. Nel marzo 1941 viene assegnata alla divisione anche la 49" Legione CC. NN. d'Assalto. La divisione si sciog.lie il IO settembre 1943 nella zona di Ragusa (Dalmazia), per gli eventi seguiti all'armistizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Viene mobilitata e partecipa alle operazioni di guerra nel corso della campagna.
Non partecipa direttamente alle operazioni di guerra ma concorre alla formazione del X e XXVII Battaglione, fornendo complessivamente 12 ufficiali e 246 uomini. Il X Battaglione prende parte alla battaglia cli Adua il 1° marzo 1896.
Lrnu (19u - 12) Concorre alla mobilitazione del 7°, 40°, 50°, 57°, 60°, 84° e 89° Reggimento Fanteria, fornen~o. complessivamente 23 ufficiali e 2.666 uomm1. PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1915: all'.inizio delle ostilità contro stria la brigata è dislocata in Cadore, Valli del Boite, dell' Ansiei e del Padola. maggio si spinge in territorio nemico
26.
l'Aunelle Il 24 occu-
pando le posizioni di Forca - Tre Croci. Dal I 5 al 20 luglio conduce difficili azioni offensive contro M. Piana che danno scarsi risultati, malgrado le forti perdite subite. Ai primi di agosto agisce ancora offensivamente contro le posizioni di M. Paterno e M. Oberbacher che alla fine vengono conquistati. Ai primi di settembre concorre all'attacco della Cima Vanscuro - Roteck. .Il 30 ottobre lascia il Cadore e si trasferisce sul la fronte dell'Isonzo, nel Vallone di Dol, di fronte alle posizioni di M. Sabotino. Da queste posizioni partecipa il 1° e il 2 novembre alla terza battaglia dell'Isonzo, operando contro le munite posizioni del Sabotino. Nel corso della quarta battaglia del}'Isonzo, dal 10 novembre al 5 dicembre, alcune unità della brigata attaccano ancora le posizioni del Sabotino e altre combattono nella zona di Oslavia. 1916: in febbraio inizia il trasferimento in Albania sbarcando a Valona. Il r5 marzo si sposta verso Baderai - Sevaster dove rimane per circa tre mesi a presidio della zona. Il 5 giugno· la brigata è fatta rientrare in patria e in luglio è di nuovo sch ierata sul fronte italo -
austriaco, nella zona di Monfalcone - Selz dove viene subito impegnata in dure azioni in difesa del settore. Il 17 agosto è schierata nel settore di Oppacchiesella e da quelle posizioni partecipa in settembre, dal 14 al 17, alla settima battaglia dell'Isonzo, operando contro le posizioni di Nova Vas. Nel corso della nona battaglia dell'Isonzo combatte contro le posizioni di Hudi Log.
r9r7: le unità della brigata per tutto l'anno rimangono schierate su una frontiera di alta montagna di Val Giudicarie. r918: in marzo è schierata a Serravalle Ala e in luglio sul M. Grappa dove viene impegnata in aspre azioni per la difesa delle posizioni. Nel corso della battaglia di Vittorio Veneto è attestata sull'Altopiano di Asiago da dove partecipa agli ultimi combattimenti offensivi prima dell'armistizio del 4 novembre. SECONDA
MONDIALE
(1940 - 45)
r940: all'inizio delle ostilità e per tutto l'anno rimane dislocata nel Veneto.
r941: nel marzo si trasferisce nella zona di Potenza - Eboli - Padula, designata quale massa di manovra délla difesa costiera della Calabria, a disposizione del XVII Corpo d' Armata. Nella prima decade di aprile viene dirottata verso l'Albania e si disloca al confine con la Jugoslavia nella zona di Scutari - Alessio - Kopliku. Il 20 aprile si sposta in territorio jugoslavo e, per il controllo della zona assegnatale, organizza presidi a Ragusa, Trebinje, Bileca, Mo-
star e sulle isole di Meleda e Curzola antistanti la costa dalmata. Compito principale della divisione è la difesa costiera e la difesa antiguerriglieri, particolarmente attivi nella zona. In luglio viene duramente impegnata da partigiani nella zona di Gacko. Il 30 luglio partecipa con le Divisioni ((Taro>> e « Cacciatori delle Alpi » ad azioni di rastrellamento nelle zone di Han e di Dragalj e Grahovo, sui monti tra Dalmazia e Montenegro. In settembre viene fortemente impegnata in rastrellamenti nella zona di Gacko e, a causa di continue azioni di partigiani nella zona, viene stabilito un presidio permanente a Gacko. Vere azioni di guerra vengono svolte il 5 dicembre sulla· strada Trebinje - Bileca che rimane sotto il controllo dei guerriglieri fino al 20 dicembre allorché un contrattacco da parte delle unità divisionali riesce a sbloccare l'importante via di comunicazione. Nello stesso periodo la divisione respinge attacchi di ribelli a Ragusa e lungo la ferrovia Gabela - Ragusa - Cattaro. I 942: ancora robuste azioni con attacchi e contrattacchi nelle zone di Bileca e di Gacko. In giugno vaste operazioni di rastrellamento a Dobromani - Lastva - Plana con accaniti combattimenti per la conquista di Plana occupata dai guerriglieri.
194_;: ancora schierata fino all'8 settembre a difesa delle coste e dell'entroterra della Dalmazia. La divisione riunita il 9 settembre nella zona di Ragusa, resiste fino al IO agli attacchi delle truppe tedesche che avevano circondato la zona.
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Generale di Divisione Giuseppe Amico: Ragusa - Silano, 9 - 13 settembre 1943
COMANDANTI BRIGATA ((MARCHE))
(186I -71)
Magg. Gen. Antonio Bossolo Magg. Gen. Giovanni Claudio Gabet
BRIGATA <<MARCHE >> (188r - 1926) Magg. Gen. Federico Rossi Magg. Gen. Eugenio Olivero
Magg. Gen. Luigi Della Chiesa di Cervignasco Magg. Gen. Raffaele Remedi Magg. Gen. Gaetano Marchetti Melina Magg. Gen. Agostino Zanotti Magg. Gen. Luigi Berta Magg. Gen. Luigi Vacquer Paderi Magg. Gen. Giovanni Gastinelli Magg. Gen. Edoardo Guerrero Magg. Gen. Francesco Arimondi Magg. Gen. Enrico Campi Magg. Gen. Alfonso Fusco Magg. Gen. Augusto Fabbri Magg. Gen. Giulio Amadei Col. Annibale Roffì Magg. Gen. Arturo Cittadini Magg. Gen. Giulio Amadei Col. Brig. Alfredo Giannuzzi Savelli
Col. Brig. Orlando Freri Col. Brig. Giulio Rigobello Brig. Gen. Camillo Lefevre Brig. Gen. Ermenegildo Padovin Brig. Gen. Achille Porta Gen. B. Giovan Battista De Angelis Gen. B. Eugenio Graziosi Col. Luigi Zoli (int.) Gen. B. Rodolfo Corselli Gen. B. Alessandro Musso DIVISIONE DI FANTERIA (( MARCHE ))
43) Gen. B. Fernando Gelich Gen. D. Riccardo Pentimalli Gen. D . Giuseppe Amico
SEDI 1861 1861
1863- 64 1864 - 66
1867 r868 r88r - 84
1885 - 88
·1889- 97 Fossano (Cuneo) 1898 - 1900 Aquila 1901 - 02 Parma 1903 - 08 Cremona 1908 - 26 Treviso 1939 Conegliano Venezia r939 - 40
Pesaro Ancona Forlì Foggia Verona Venezia Siena Torino
-
185 -
(32") ( 1939 -
DIVISIONE DI FANTERIA « MARMARICA » (62a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae ongrne dalla Brigata < <Treviso))' costituita nel marzo 1915 con i Reggimenti di Fanteria II5° e rr6° Sciolta l'.rr novembre 1917, la brigata viene nuovamente formata il 28 febbraio 1918 con il 99° e il 100" Reggimento Fanteria. La « Treviso » si scioglie ancora il 29 aprile r920.
Il 9 maggio del 1937 si forma la Divisione di Fanteria « Marmarica >J ( 62") che inquadra i Reggimenti 115° e u6° Fanteria « Treviso J> ed il 44" Artiglieria per Divisione di fanteria. La grande unità si scioglie in Bardia a seguito di eventi bellici il 5 gennaio del 1 94I.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
SECONDA MONDULE ( r940
1915: la Brigata <<Treviso» viene schierata in giugno sull'Altopiano di Asiago dove prende parte, in agosto, ai combattimenti offensivi condotti contro M. Basso e Malga Costa. r9r6: trasferita alla fronte giulia, opera nella zona del M. Podgora; nell'agosto partecipa alla battaglia di Gorizia e, in settembre, concorre all'azione p<;r la conquista della Vertoiba, acquisita dopo tre giorni di aspri combattimenti e di furiosi attacchi e contrattacchi. 1917-' la brigata è duramente impegnata nella zona del Sober fino a settembre; quindi, nel corso dell'offensiva austro - tedesca di fine ottobre, contrasta validamente la progressione avversaria reiterando la difesa in profondità. Viene sciolta nel novembre per le gravi perdite subite.
19 r 8: con i nuovi reggimenti 99° e
la « Treviso >> conduce operazioni in Vallarsa fino a giugno, poi è spostata su M. Cornone e Sasso Rosso. Durante la battaglia di Vittorio Veneto raggiunge la zona di Roncegno. 100°
- 45)
1940: la Divisione « Marrnarica ))' all'inizio delle ostilità, è dislocata nella zona di Bardia. Dal 14 di giugno al 23 luglio è impiegata, con esiti alterni, per fronteggiare l'aggressività avversaria nell'area della Ridotta Ca puzzo. Il 9 settembre, colonne della divisione entrano in territorio egiziano e, spingendosi verso sud est, assumono la protezione del .fianco a destra dell'intero dispositivo in avanzata verso Sidi el Barrani. La controffensiva britannica coglie la « Marmarica J> attestata nel settore di Sollum, da Sidi Omar a Gabr bu Fares. L'u dicembre, sotto la spinta di violenti attacchi nemici, la Divisione « Marmarica JJ è costretta a ripiegare su Bardia dove, il 16 stesso mese, concorre all'organizzazione difensiva della piazzaforte, attivando i capisaldi di Zauia, Bir Regima e Garridia. 1941: accer'chiata cd esaurita da una pesante azione di logoramento protrattasi per oltre quindici giorni, il 5 gennaio la divisione viene sopraffatta.
COMANDANTI BRIGATA (( TREVISO )) ( 1915
- 17)
Magg. Gcn. Demetrio Carbone Magg. Gen. Alessandro Ricordi Col. Brig. Vincenzo Galasso
Magg. Gen. Ugo Villa
186 -
Magg. Gen. Onorato Mangiarotti Magg. Gen. Isidoro Zampolli Col. Brig. Giuseppe Barbieri BRIGATA ((TREVISO))
DIVISIONE
01
FANTERIA
(1937 - 41) Gen. Gen. Gen. Gen.
(1918 - 20)
Magg. Gen. Giuseppe Malladra Col. Brig. Guido Malatesta
D . Angelo Rossi B. Armando Pescatori D. Francesco Laviano D. Ruggero Tracchia
SEDI
1919 Moggio Udinese r920
Torino
«MAR.MARICA))
1937 Chieti 1937- 40 Derna
(62')
DIVISIONE DI FANTERIA «MESSINA)) (18a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costituisce come Brigata di Fanteria « Messina>> il 7 giugno 1883 e assume alle proprie dipendenze il 93° e 94° Reggimento Fanteria. A seguito legge II marzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito, che stabilisce tra l'altro l'abolizione dei nomi delle brigate, il 30 settembre dello stesso anno assume il numero ordinativo di XVIII Brigata di Fanteria e inquadra, oltre al 93° e 94°, anche il 157° Reggimento Fanteria << Liguria>>. La brigata e il 2° Reggimento Artiglieria da Campagna successivamente entrano a far parte della Divisione Militare Territoriale di Ancona (r8") e, allorché nel 1934 detta grande unità assume il nominativo di Divisione di Fanteria del M etauro ( 18"), estende detto nominativo anche alla brigata che diventa Bri-
gata di Fanteria del Metauro (XVIII). La Divisione di Fanteria « Metauro », con la Brigata « Metauro >> (con i soli 93° e 157" Reggimento Fantéria) e il 2° Reggimento Artiglieria da Campagna, nel settembre 1935 viene mobilitata e inviata precauzionalmente in Libia. Dal I ottobre 1935 e per tutto il periodo di permanenza in colonia di detta gran0
de unità ha vita ad Ancona la Divisione di Fanteria « Metauro II» (II8") a cui vengono assegnate il 94° (lasciato in patria) e 62° Reggimento Fanteria (ceduto dalla D.f. « Po JJ), inquadrati in una nuova Brigata di Fanteria (<Metauro II JJ (CXVIII), e il 49° Reggimento Artiglieria per D.L Rientrata in Italia la Divisione « Metauro >>, nel novembre 1935, vengono sciolte sotto la data del giorno 15 sia la Divisione « Metauro II » che la Brigata « Metauiro II>>. H 24 maggio 1939, a seguito programma di trasformazione dell'Esercito, la Brigata e< Metauro >> si scioglie e si costituisce come Divisione di Fanteria « Messina JJ ( 18") e assume alle dipendenze, oltre al 93° e 94" della vecchia Brigata « Messina J>, anche il 2° Reggimento Artiglieria per D.f.. Nel corso del secondo conflitto mondiale, nel 1942, entra a far parte organica della divisione anche la 108° Legione CC.NN. d'Assalto. A seguito degli avvenimenti successivi al1'armistizio, la Divisione (< Messina>> si scioglie, il 13 settembre 1943, mentre trovavasi in Croazia.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME ERITREA
(1887- 88) (1895- 97)
Partecipa alla prima campagna con la 4° Compagnia del 93° Reggimento Fanteria. Per la seconda campagna concorre alla formazione del XXVI e XL Battaglione mobilitati per l'esigenza, fornendo complessivamente 8 ufficiali e 192 uomini.
(successivamente diventa V Brigata Speciale) e rientrando_in Patria il 25 agosto 1912. Anche il 93" Reggimento Fanteria vi partecipa .direttamente mentre il 94° concorre alla mobilitazione del 22°, 35°, 43°, 66° e 93° Reggimento Fanteria, fornendo complessivamente 15 ufficiali e 853 uomini. PRIMA .MONDIALE
LIBIA (19II - I2) Il Comando Brigata partecipa direttamente alla campagna italo - turca, sbarcando a Tripoli il 21 ottobre 1911 come I Brigata Mista
(1915 - 18)
r915: all'inizio delle ostilità contro l'Austria la brigata è schierata nel settore di Palmanova e il 5 giugno si impadronisce delle . località oltre l'Isonzo di San Canziano e For-
188 -
nace. Il 9 proseguendo nell'avanzata attacca risolutamente le posizioni di Rocca di Monfalcone e se ne impadronisce. Nell'ultima decade di giugno partecipa alla prima fase delle operazioni per la conquista di M. Cosich, M . . Debeli e Vrh, operazioni che si protraggono per tutto il 30 giugno e fino al 20 luglio, sempre con crescente accanimento ma con esito incerto a causa della tenace resistenza nemica.
1916: in gennaio è schierata sull'Isonzo, lungo la linea Jeseniak - Cemponi - Cukli - Doblar. Dal 9 al 31 agosto, postata nel settore di Plava, partecipa alle operazioni contro M. Kuk. In settembre opera sulle posizioni organizzate su M. N ero . . 19!7.' in gennaio la brigata è schierata nel settore della Vertoiba da dove il 3 marzo sostiene accaniti combattimenti di attacco e contrattacco per il mantenimento delle posizioni aspramente contese dal nemico. Il 7 maggio, nel corso della ripresa offensiva destinata ad ampliare la zona precedentemente occupata ad oriente di Gorizia, attacca e conquista Casa Vulcano e la difende successivamente dai ripetuti contrattacchi nemici. Dal 17 al 19 agosto attacca le posizioni di Dol e di San Michele e, mentre quest'ultima resiste, la prima cade nelle mani delle unità della brigata. Il 25 proseguendo l'attacco verso V eliki Krib, ne conquista le posizioni dopo accaniti combattimenti che si protraggono fino al 28 agosto. Il 27 ottobre, pur avendo tenacemente resistito alla pressione nemica, a causa della delicata situazione creatasi su altra zona del fronte, a seguito dell'offensiva austro- tedesca, la brigata ripiega ordinatamente verso il Torre, dove si schiera tra San Bernardo e Rizzalo. Fino al 30 sostiene combattimenti di retroguardia, atti a rallentare l'avanzata nemica e dopo ripiega, prima sul Tagliamento a Ponte Pinzano e successivamente, sempre combattendo, si sposta oltre il Piave e 1'8 raggiunge Istrana. Riordinata, a causa delle forti perdite subite, il 21 novembre ritorna in linea nella zona di M. Grappa, dove viene subito impegnata in aspri combattimenti difensivi delle posizioni del M. Grappa e di quelle di Col della Berretta.
La brigata, per il comportamento tenuto nel corso di particolari azioni sostenute durante questo duro anno di lotte, viene citata sui bollettini di guerra n. 649 del 4 marzo, n. 722 del 16 maggio, n. 917 del 27 novembre.
1918: dal marzo nella regione del Mon.tel10, partecipa alla difesa delle posizioni nel corso dell'offensiva nemica iniziata il 15 giugno. Durante l'offensiva finale di Vittorio Veneto, il 27 ottobre passa il Piave a Santo Urbano e concorre all'attacco delle posizioni nemiche di Moriago e Rivalta, che vengono conquistate il 28. Il 30 s'impadronisce di Col San Martino e prosegue verso Pedeguarda e Campea dove sosta fino all'armistizio del 4 novembre. SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: all'inizio delle ostilità è dislocata nella zona di Ancona, Fabriano, Fossombrone e ivi rimane fino alla fine dell'anno. I 94 1: nella prima decade di aprile la divisione si trasferisce in Albania e si disloca nella zona a nord di Scutari, a sbarramento delle provenienze dalla Jugoslavia attraverso la stretta di Kalaja e Drishtit. Il 12 e I 3 aprile resiste ad attacchi portati dal nemico lungo il settore Tarabosh e Kiri - Drin e il 15 partecipa all'offensiva generale varcando la frontiera a cavallo della rotabile Karakoll - Antivari, dopo aver superato la forte resistenza opposta dal nemico nella zona. Il 16, proseguendo nell'avanzata in territorio nemico, si dirige verso Antivari e la occupa. Il 17 s'impadronisce di Cettigne e Cattaro; in quest'ultima località sorprende e cattura il grosso delle unità della Marina Militare della Jugoslavia. Il 25 aprile si disloca nella zona di l?odgorica. Designata quale grande unità di occupazione, rimane nel Montenegro anche dopo l'armistizio con la Jugoslavia e organizza presidi, per il controllo della zona, a Cettigne, Danilovgrad, Podgorica, Berane, Cattaro. Ben presto viene impegnata in azioni di rastrellamento e in un'aspra lotta contro i partigiani nelle zone di Viparzar, Rijeka, Cekanie, Savnik e Cattaro, lotta che si protrae insidiosa , e ininterrotta per tutto l'anno.
1942 - 4 3: continua nella dura lotta contro i partigiani, nella stessa zona, per tutto l'anno r942 e fino all'8 settembre del 1943, ove si trova dislocata nella zona della foce della Narenta.
Dopo l'armistizio dell'8 settembre rifiuta di consegnare le armi ai tedeschi, ai croati e agli jugoslavi. Una parte delle forze (93° rgt.f. e 108" leg. CC.NN.) riesce, via mare, a rientrare in Italia sbarcando nelle Puglie.
COMANDANTI
BRIGATA « MESSINA>) (1883 - r926) Magg. Gen. Giacomo Pallavicini di Priola Magg. Gen. Luigi Milanovich Magg. Gen. Adriano Tournon Magg. Gen. Giuseppe Casati Magg. Gen. Giovan Battista Capurro Magg. Gen. Roberto Brusati Magg. Gen. Francesco Porpora Magg. Gen. Diomede Saveri Col. Alessandro Raspi (int.) Magg. Gen. Cesare Del Mastro Magg. Gen. Carlo Carignani Col. Arturo Maggi Magg. Gen. Luigi Baronis Magg. Gen. Ugo Porta Brig. Gen. Carmelo Vella Magg. Gen. Giacomo Ferrari Brig. Gen. Adolfo Gazagne Brig. Gen. Alfredo Gabrielli Magg. Gen. Giovanni Sirombo Brig. Gen. Alfredo Gabrielli Brig. Gen. Enrico De Bourcard Brig. Gen. Pietro Gazzera Brig. Gen. Enrico Novelli Brig. Gen. Eugenio De Vecchi Gen. B. Ippolito Perelli XVIII BRIGATA DI FANTERIA (1926- 34) Gen. B. Ippolito Perelli Gen. B. Carlo Gleijeses Gen. B. Celestino Bes Gen. B. Isidoro Novero Gen. B. Luigi Voghera
BRIGATA DI FANTERIA (1934 - 39)
DEL
Gen. B. Luigi Voghera Gen. B. Angelo Stirpe Gen. B. Gregorio Vecchi Col. Orazio Mariscalco (int.) Gen. B. Egidio Levis DIVISIONE DI FANTERIA ( 1 934-39) Gen. Gen. Gen. Gen.
Lecce Firenze Pisa Catania
«
METAURO )) (18")
D. Adolfo Olivetti B. Sisto Bertoldi (int.) B. Angelo Stirpe (int.) D. Remo Gambelli
BRIGATA DI FANTERIA (( METAURO (1935 - 36)
II))
(CXVIII)
Gen. B. Angelo Stirpe Gen. B. Luigi Voghera D1v1s10NE DI FANTERIA « METAURO II >l (n8") (1935- 36) Gen. B. Sisto Bertoldi (int.) D1v1SI0NE or FANTERIA « MESSINA l) (18") (1939 43) Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
D. D. B. B. D.
Remo Gambelli Francesco Zani Carlo Tucci Attilio Amato (int.) Guglielmo Spicacci
SEDI 1883 - 86 r886 - 89 1889 - 95 r895 - 99
METAURO (XVIII)
1899 - 1903 Roma 1903 - 08 Catanzaro 1908 - 43 Ancona
DIVISIONE DI FANTERIA «MODENA» (37a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dalla Brigata di Fanteria « Modena » che, formata nel 1859 con due reggimenti di volontari dell'Italia centrale, denom inati << Cacciatori della Magra )), allorché il r'' agosto 1860 viene incorporata nell'Armata Sarda, conserva il nominativo della brigata e attribuisce ai due reggimenti il nominativo di 41° e 42° Fanteria. La Brigata << Modena J> si scioglie nel 1871 unitamente alle altre brigate permanenti e i due reggimenti rimasti in vita conservano il nominativo della brigata. Il 2 gennaio del 1881 la brigata si ricostituisce sempre con gli stessi reggimenti 41° e 42°. A seguito legge IJ marzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito che stabilisce tra l'altro l'abolizione del nome delle brigate, il IO dicembre dello stesso anno assume il numero ordinativo di V Brigata di Fanteria e prende alle dipendenze, oltre al 41° e 42°, anche 1'89° Reggimento Fanteria « Salerno J>. In seguito la brigata e il 29° Reggimento Artiglieria per D.f. entrano a far parte della Divisione Militare Territoriale di Imperia (sa). Tale grande unità nel 1934 prende il nome di Divisione di Fanteria di Cosseria (5'1) , nominativo che si
estende anche alla brigata che diventa Brigata di Fanteria di Cosseria (V) . Nel settembre 1935 la Divisione « Cosseria n viene inviata in Eritrea. Contemporaneamente e per tutto il periodo di permanenza in colonia di detta grande unità, dal settembre 1935 ai primi di ottobre 1936, viene costituita sempre ad Imperia la Divisione di Fanteria « Cosseria li » ( ro 5;i) a cui vengono assegnati 1'89° (rimasto in patria) e 43° Reggimen to Fanteria e il 48° Reggimento Artiglieria per D.f.. Il 25 marzo 1939, per effetto della trasformazione organica delle divisioni di fanteria, il 41° e 42° Fanteria « Modena >J e il 29° Artiglieria per D.f. danno vita alla Divisione di Fanteria « Modena>> (.37") con sede a Savona; mentre 1'89° e 90° Fanteria << Salerno » e il 37° Artiglieria per D.f. ad una nuova Divisione di Fanteria « Cosseria » (5°) con sede a Imperia. Successivamente viene inquadrata nella « Modena» anche la 36" Legione CC.NN. d'Assalto. La Divisione di Fanteria «Modena» (37") viene sciolta il 21 settembre 1943 a seguito armistizio mentre si trovava dislocata in Epiro (Grecia).
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA D'INDIPENDENZA
(1859)
ERITREA
Prende parte alla campagna come Corpo Volontari Cacciatoii della Magra. T ERZA 0'1NUIPENDENZA
(1866)
Viene mobilitata e partecipa alla campagna come Brigata di Fanteria « :tv1odena )). ROMA
(1887- 88) (1895- 97)
Partecipa alla prima campagna con la 9" Compagnia del 41° Reggimento che combatte a Dogali il 26 gennaio 1887. Per la seconda campagna concorre alla formazione del V, XXIII e XXXI Battaglione, fornendo complessivamente 14 ufficiali e 5or uomini.
CINA (1900 - 03)
(1870)
Nel settembre è impegnata nelle operazioni per l'assedio e l'occupazione della città. -- 19r
Con la ro" Compagnia del 41° Reggimento partecipa ai combattimenti per l'occupazione
dei forti di Sha - Hai - Cuan il 2 ottobre 1900 e agli scontri nella zona di Cu - Nan - Sien il 2 novembre successivo.
droipo e il r" novembre di quelli di Mandrisio sul Tagliamento. Il 17 novembre in Val Sugana costituisce una linea difensiva per impedire infiltrazioni nemiche particolarmente pericolose in quella zona. Il 30 si sposta in zona Valstagna per la difesa dello sbarramento di fondo Val Brenta e in dicembre è postata nella zona di M. Asolone per contenere un for te attacco nemico e per passare poi a] contrattacco e conquistare Col d'Aprile e Col della Berretta.
Lrnu (r9u - 12) Concorre alla mobilitazione del 22°, 26°, 34°, 43°, 52" e 89° Reggimento Fanteria, fornendo complessivamente 30 ufficiali e 2.648 uomini. PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1915: il 25 maggio attraverso la Valle del Natisone occupa le posizioni di Robic e Staro Selo. Il 26 passata sulla riva sinistra dell'Isonzo combatte fino al 3 giugno contro le postazioni nemiche di Sleme - Mrzli e dal 21 al 3 r luglio contro i trinceramenti di M. Rosso. Dopo duri e ripetuti attacchi, il r9 agosto occupa la cima di M. Sleme. Durante la terza e quarta battaglia dell'Isonzo opera con azioni dimostrative contro le trincee del Mrzli. 1916: in linea nel settore Sleme - Vodil Dolje fino a tutto maggio. Il 2 giugno nel corso dell'offensiva austriaca viene duramente impegnato in Val Canaglia dove riesce ad arginare l'avanzata nemica che, attraverso quella vallata, tendeva di aggirare il M. Cengio e a dilagare in pia,nura. Il r6 giugno è su M. Zovetto dove, dopo aver preso parte alla battaglia difensiva, contrattacca e costringe il nemico a ripiegare verso Cesuna e la Val d'Arsa. In ottobre partecipa all'ottava battaglia dell'Isonzo attaccando le posizioni nemiche ad est del Lago di Doberdò.
1917: è schierata in Valle Daone, nel settore M. Listino - Cima Paone, a sbarramento del fondo Valle Chiese. Il 24 luglio si trasferisce sul fronte dell'Isonzo a San Giovanni di Manzano e poi in agosto nel settore della Vertojba, da dove partecipa alla undicesima battaglia dell'Isonzo. Il 19 e 20 agosto attacca le posizioni nemiche ad est di Vertojba, ma la tenace resistenza nemica impedisce qualsiasi progresso all'avanzata pur provocando gravi perdite alla brigata che il 21 è costretta a ripiegare per riordinarsi. Nel corso dell'offensiva austro - tedesca dell'ottobre - novembre viene impiegata quale retroguardia a difesa, prima dei ponti di Gorizia, poi di quelli di Co-
1918: dopo un periodo di riposo il 30 gennaio è schierata nel settore orientale del Grappa e poi su M. Pertica dove rimane fino a tutto maggio. Nel corso della battaglia del Piave dal 15 al 24 giugno dalle posizioni del Grappa subisce la maggior violenza dell'urto nemico ed è costretta dopo strenua resistenza a cedere il primo ordine di trincee. Ma si irrigidisce nella difesa in Val Lebi e dopo aver contenuto la forte pressione nemica passa al contrattacco rioccupando quasi totalmente le posizioni perdute. In luglio, agosto e settembre opera contro le posizioni nemiche del Roccolo. Nel corso della battaglia di Vittorio Veneto combatte dalle posizioni di M. Pertica e dal 3r ottobre prende parte all'inseguimento del nemico in ritirata. Il 1° novembre occupa M. Avena e Ponte della Serra e il 3 s'impadronisce di Moline e di Fiera di Primiero. Per il comportamento tenuto dalle unità della brigata nel corso della battaglia del Piave, viene citata sul bollettino di guerra n. rr25 del 23 giugno. AFRICA ORIENTALE
(1935 - 36)
1935: il 12 settembre si trasferisce in Cirenaica e si disloca fra Bengasi - Berka - Soluk Barce. Negli ultimi giorni di dicembre inizia · il trasferimento per l'Eritrea. 1936: in gennaio viene dislocata ad Adi Gualà a sud di Asmara, a protezione della via di comunicazione Asmara - Adua e della vallata del fiume Mareb. In marzo avanza lungo l'itinerario Adi Onfitò - Axum e in aprile si disloca nella zona di Adua dove rimane fino a.I settembre allorché viene fatta rimpatriare. 192 -
SEOONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: all'inizio delle operazioni contro la Francia il ro giugno, la Divisione «Modena>> è schierata sulle Alpi Marittime, nel settore M. Grammondo - Cima Bavasina. Il 21 giugno si spinge oltre confine in zona Cima d'Anan, M. Ainè nella media Valle Roja e attacca le posizioni di Punta Arpetta con l'intento di raggiungere Col de Brouis e Col du Perus. Il 26, dopo l'armistizio, la divisione lascia il Piemonte e si disloca nel Veneto nella zona di Belluno dove rimane fìno al suo trasferimento in Albania. Trasferita in un primo tempo nella zona di Dervisciani, la divisione viene chiamata ad operare parte con Ja Divisione « Bari >> e parte sulla destra della Divisione « Ferrara >>, nel settore di Sella Radati - M. Bourato, a nord est di Argirocastro. Fino al 6 dicembre combatte accanitamente per contenere la pressione nemica che si sviluppa sempre più decisa fra Bus Devrit e Thamonit. Il 12 ulteriori attacchi in direzione di Golem - Progonat creano pericolose infiltrazioni tra le unità della divisione che reagiscono con immediatezza con violenti contrattacchi riuscendo a ricacciare il nemico sulle posizioni di partenza. L'offensiva viene però ripresa contro le posizioni di Sella di Golem il giorno successivo, il I 3, e le unità che la difendono vengono sopraffatte; nello stesso giorno un'azione contro i rilievi di Mali That viene contenuta e respinta. I progressi nemici verso Progonat il 15 e nella zona di Mali Sphat il r8 vengono fatti pagare a caro prezzo. Dal 19 dicembre le unità della divisione in Valle Bencia creano un sistema di
difesa a sbarramento della vallata schierandosi sui contrafforti di Gusmare e Lekdushai. Da questo momento la difesa si irrigidisce sulle posizioni raggiunte e agli accaniti e continui attacchi nemici fa riscontro la solida e tenace difesa dei reparti che si traduce spesso in violenti contrattacchi.
1941: in gennaio, ancora schierata nell'alta Val Ben.eia sull'Altopiano del Kurvelesh, è costretta a sottostare a condizioni di vita molto dura sia a causa di difficoltà di rifornimenti, che spesso debbono essere effettuati con mezzi aerei per mancanza di vie di comunicazione adatte, sia per la continua pressione nemica. Nessun progresso viene però consentito al nemico durante i mesi di gennaio e febbraio. Il 9 e IO marzo la divisione si porta all'attacco delle pendici nord - orientali del Progonat con un'azione diversiva che tende a mascherare quella che altre grandi unità portano negli stessi giorni contro le posizioni nemiche del M. Golico. Nel corso dell'offensiva finale la divisione passa all'attacco verso l'alta Val Beneia e tra il 13 e il 14 aprile, vinte le ultime resistenze nemiche, occupa Sella di Golem e Mali That. Ultimate le operazioni di guerra si trasferisce in territorio di occupazione in Grecia. 1942-43: durante tutto il 1942 e fino alla dichiarazione dell'armistizio del1'8 settembre 1943, le unità della Divisione « Modena >> vengono impiegate per la difesa costiera dell'Epiro meridionale fino al porto di Prevesa e alla difesa del territorio tra le città di Janina, Arta e Prevesa.
COMANDANTI BRIGATA « MoDENA >)
(1860 -7r)
BRIGATA « MoDENA ,,
Col. Luigi Incisa Beccaria di Santo Stefano Magg. Gen. Ambrogio Longoni Col. Ludovico Fontana (int.) Magg. Gen. Cesare Bonvicini Magg. Gen. Orlando Carchidio Malavolti
(r871 - r926)
Magg. Gen. Luigi Guidorossi Magg. Gen. Enrico Rebagliati Magg. Gen. Nicola Marselli Col. Leopoldo Lamberti Magg. Gen. Francesco Tecchio
r93 -
Magg. Gen. Bortolo Gibezzi Magg. Gen. Alessandro Massa Magg. Gen. Sebastiano Marcarini Magg. Gen. Carlo Volpini Magg. Gen. Giuseppe Del Rosso Magg. Gen. Giovanni Prelli Magg. Gen. Alberto Piacentini Magg. Gen. Vittorio Carpi Magg. Gen. Valentino Marafini Magg. Gen. Eugenio Avcta Magg. Gen. Luigi Catalano Magg. Gen. Giovanni Castagnola Brig. Gen. Giulio Rigobello Brig. Gen. Guglielmo Cesarini Brig. Gen. Luigi Doniselli
V
BRIGATA DI FANTERIA
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
BRIGATA DI FANTERIA DI COSSERIA
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
B. B. B. B. B.
Manlio Raimondo Sebastiano Visconti Prasca Curio Barbasetti di Prun Giuseppe Stefanelli Riccardo Pentimalli
D1v1sI0NE DI FANTERlA
<(
MoDENA ))
43) Gen. D. Carlo Rossi Gen. D. Alessandro Gloria Col. Francesco Sclavo (int.) Gen. B. Luigi Trionfi (int.) Gen. B. Giovanni Magli (int.) Gen. D. Alessandro Gloria Gen. D. Mario Guassardo Gen. B. Italo Caracciolo Gen. B. Erberto Papini
(1926- 34)
B. Luigi Doniselli
B. B. B. B.
Carlo Tiron i Italo Gariboldi Edoardo Versè Manlio Raimondo
SEDI
c86o 1860 r86r r864 1864 - 66 1867-68 1870 1881 - 82 1883 - 84 1885 - 86 1887- 90
(V) (1934 -
39)
Piacenza Modena Reggio Emilia Teramo Bologna Alessandria Piacenza Messina Foggia Napoli Caserta
1891 - 97 1898 - 1901 1902- 05 1906- 09 1909 - 18 r9r8 - 26 1926- 30 1 93° - 35 1 935 - 36 1936- 39 1939 - 4o
-
194
-
Modena Torino Sassari Gaeta Genova Savona Genova San Remo Imperia San Remo Savona
(37') (1939-
DIVISIONE DI FANTERIA «MURGE» (154a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 1° dicembre r94r si forma a Saluzzo la Divisione di Fanteria «Murge>> ( I 54°') che assume alle dipendenze oltre al 259° e 260° Reggimento Fanteria anche il 154° Reggimen-
Trae ongme dalla Brigata «Murge» che costituita il 26 febbraio 1917 con il 259° e 260° Reggimento Fanteria, anch'essi di nuova formazione, è sciolta nel luglio 1919. Tra il 1926 e il 1939 è in vita una Brigata di Fanteria delle Murge (XXIII) che inquadra i Reggimenti Fanteria 9°, 10° e 47"; tra il 1934 e il 1939 la Divisione di Fanteria delle Murge.
to Artiglieria. La grande unità viene sciolta, a seguito degli eventi determinati dall'armistizio, il 14 settembre 1943 a Fiume.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
SE<X>NDA ~ONDIALE
(1940 - 45)
1942: la Divisione «Murge» il 5 aprile ini-
1917: il 10 aprile le unità della brigata si schierano fra Terzo, S. Martino e S. Stefano d'Aquileja. Il 25 maggio, nel settore di Monfalcone la « Murge >> partecipa alla conquista di importanti posizioni nei pressi di Medeazza e alla dura lotta per il possesso del viadotto ferroviario di Duino. Resiste quindi sulle posizioni raggiunte e respinge i violenti contrat~a~chi portati dal nemico nei giorni success1v1. Dal 20 al 24 agosto porta un deciso attacco oltre la selletta di Flondar e per il comportamento tenuto viene citata sul bollettino di guerra n. 823. Il 20 settembre le unità della brigata vengono schierate in Vallarsa.
zia il trasferimento in Jugoslavia e da Ragusa, raggiunta via mare, si sposta nella zona montuosa, all'interno dell'Erzegovina . Le sue unità stabiliscono presidi a Mostar, Jablanica, Konjic, Cacko, Nevesinje, con compiti di controguerriglia. 1 94 3: prosegue la lotta antiguerriglia che diventa sempre più aspra e dura. In maggio le unità della divisione lasciano la zona interna e si schierano in difesa costiera della zona di Ragusa e Trebinje. ~el mese di febbraio la grande unità subisce dure perdite nei combattimenti nella zona della N arenta dove i presidi di Prozor e Jablanica vengono sopraffatti con la perdita del grosso del 259° rgt. f.. La divisione viene successivamente riorganizzata e trasferita nella zona della Lica nella Croazia nord - occidentale. L'armistizio del1'8 settembre trova la divisione tra Signa e Buccari, in trasferimento per il rientro in Italia. Prosegue nel movimento e riesce a raggiungere Fiume dove viene sciolta il successivo 14 mentrè il personale viene avviato verso occidente.
I 918: il IO maggio gli uomini della « Murge » sono protagonisti di un ardito colpo di mano e s'impossessano delle posizioni di M. Corno che riescono a mantenere nonostante la violenta reazione dell'avversario. Nell'agosto la brigata è schierata in Val Frenzela e in ottobre si attesta nei pressi di Asiago. Dalle posizioni di Col d'Echele, Col del Rosso, Monte Melago la Divisione « Murge» partecipa all'offensiva finale di Vittorio Veneto.
1
95 -
COMANDANTI BRIGATA « MURGE
ll
(1917- 19)
DrvISIONE DI FANTERIA (( MURGE))
43)
Magg. Gen. Alessandro Ricordi Col. Brig. Luigi Sapienza Magg. Gen. Eugenio Lombardi
Gen. D. Paride Negri Gen. B. Edoardo Quarra - Sito
SEDI
1941 Saluzzo
(154a) (1941 -
DIVISIONE DI FANTERIA «NAPOLI)> (54a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE gimento Fanteria vtngono sciolti il 18 novembre dello stesso anno, mentre il 75° Reggimento viene assegnato alla XXIX Brigata di Fanteria di nuova costituzione. Il 15 aprile 1939 si costituisce a Caltanissetta la Divisio.ne di Fanteria <<Napoli >> ( 54'') che assume alle proprie dipendenze il 75" e 76° Reggimento Fanteria della vecchia Brigata « Napoli>> e il 54° Reggimento Artiglieria da Campagna. Nel corso della seconda guerra mondiale viene ad essere inquadrata dalla Divisione «Napoli>> anche la 173"' Legione CC. NN. d'Assalto. La divisione deve considerarsi sciolta, per eventi bellici, il 14 agosto 1943, mentre trovavasi in zona di operazioni sul fronte di combattimento della Sicilia.
Trae ongme dalla Brigata « Granatieri di Napoli"», costituita il 15 aprile 186! con il 5° e 6" Reggimento << Granatieri di Napoli ». Il 5 marzo 1871 cambia il proprio nominativo in quello di Brigata di Fanteria « Napoli» e i due reggimenti sotto la stessa data assumono il numero ordinativo di 75° e 76° Reggimento Fanteria. Nell'ottobre 1871 la brigata si scioglie, unitamente alle altre brigate permanenti, e i due reggimenti, che rimangono in vita, conservano l'appellativo della brigata e diventano 75° e 76° Reggimento Fanteria << Napoli ». Il 2 gennaio 1881 la brigata si ricostituisce sempre con gli stessi reggimenti 75'' e 76°. A seguito legge II marzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito, il Comando Brigata e il 76° Reg-
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
fornendo complessivamente 33 ufficiali e 2.469 uomm1.
La Brigata «Napoli» viene mobilitata e partecipa alle operazioni di guerra nel corso della campagna contro l'Austria. ERITREA
PRIMA MONDIALE ( 1915
191 5: 1'8 giugno passa lo Judrio e si schiera sulla riva destra dell'Isonzo a nord - est del M. Sabotino. Dal 23 giugno al 7 luglio partecipa alla prima battaglia dell'Isonzo, concorrendo agli attacchi portati sul M. Sabotino. Partecipa dal 18 ottobre al 4 novembre ai combattimenti su M. Sei Busi e nella zona cli Selz nel corso della terza battaglia dell'Isonzo, e dal 10 novembre al 5 dicembre alla quarta battaglia dell'Isonzo.
(1887- 88) (1895 - 97)
Partecipa alla prima campagna con la 4" Compagnia del 76° Reggimento. Per la seconcl a campagna concorre alla formazione del III, IV, XI, XXV, XXXIV Battaglione, fornendo complessivamente 16 ufficiali e 285 uomini. Il III e XI Battaglione il 1° marzo 1896 prendono parte ai combattimenti sostenuti contro gli abissini nella zona di Adua. LIBIA
- 18)
1916: il 15 maggio schierata nel settore di Monfalcone, in seguito a violenta azione di attacco, riconquista le posizioni di Cave di Selz, pi·ecedentemente perdute da altre unità. Dal 14 al 30 giugno rinnova un'accanita azio-
(19u - 12)
Non partecipa direttamente alla campagna ma concorre alla mobilitazione del 4°, 6°, 7°, 20°, 30°, 50°, 60°, 89° Reggimento Fanteria, 1 97
-
ne offensiva nella stessa zona, contrastata da violenti ritorni controffensivi nemici, riuscendo a conquistare importanti posizioni nemiche ad est di Monfalcone e a sud di Sant'Antonio. In agosto conduce azioni di difesa delle posizioni durante attacchi nemici portati nella zona di San Grado di Merna e di Nad Logen; in ottobre difende le posizieni di Quota Pelata. Per la brillante azione compiuta nella zona di Monfalcone, meri ta la citazione sul bollettino di guerra n. 386 del 15 giugno.
1917: nel settembre la brigata è schierata nella zona di Tolmino e, mentre è in svolgimento la battaglia della Bainsizza, attacca · il 14 il costone di Log riuscendo dopo aspri combattimenti a conquistarlo e a impadronirsi subito dopo dell'abitato omonimo. In ottobre, durante l'offensiva austro - tedesca, oppone valida resistenza alla pressione nemica sviluppatasi a Passo Zagradan e su M. Piatto, ma il 25 ottobre è costretta a ripiegare su una nuova linea a Madonna del Monte - Valle Judrio. Il 1° novembre, dopo aver subite forti perdite in seguito a violenti combattimenti difensivi sostenuti, attraversa il Tagliamento e si trasferisce nelìe retrovie del fronte per riordinarsi. 1918: in aprile la brigata si trasferisce sul fronte franco - tedesco e partecipa ai combattimenti svoltisi in maggio nelle Argonne, in giugno a Vrigny e in luglio nella zona di Bligny e Nery Prenecy. In settembre è schierata sull'Aisne e da queste posizioni il IO ottobre concorre al forzamento dell'Oise - Aisne e alla occupazione di Moussydone. Il 5 novembre partecipa al forzamento della Serre e al1'inseguimento del nemico ormai in fuga.
SECONDA MONDIALE
(r940-45)
r 940: all'inizio del secondo conflitto mondiale la Divisione « Napoli» è dislocata in Sicilia, tra Caltagirone, Piazza Armerina e Mirabella.
1941 - 42 : ancora in Sicilia, schierata nella zona sud dell'isola, quale unità dinamica per
l'immediato intervento, in appoggio alle unità costiere, contro eventuali sbarchi di forze nemiche lungo il litorale da Pozzallo a Gela e a Licata. 1943: di previsto impiego quale massa di manovra del XVI Corpo d'Armata, in previsione dello sbarco alleato in Sicilia, la Divisione « Napoli>) è dislocata nella zona orientale dell'isola suddivisa in due gruppi, uno tra Ramacca e Scordia e l'altro più a sud a Palazzo Acreide. Allorché il IO luglio le unità nemiche sbarcano lungo la costa orientale del)'isola e nella penisola di Pachino e nel loro rapido progredÌre si dirigono verso Siracusa, vengono impegnate duramente dalla colonna sud nella zona di Noto e dalla colonna nord tra Lentini e Brucoli. Aspri e accaniti contrattacchi vengono portati dalle unità della divisione per tutta la giornata del 10 a Floridia fino a che, attaccate sul fianco sinistro da imponenti forze nemiche provenienti da Ponte Diddino occupato, ripiegano, sempre combattendo sulle alture a nord di Solarino, dove continuano a contrastare accanitamente l'avanzata nemica per tutto il giorno r I. Altre unit?1 della divisione contemporaneamente combattono duramente a Palazzolo Acreide e il giorno 12 riescono a stabilizzare il fronte lungo la linea Palazzolo - Solarino - Priolo. Il 13 però altre unità nemiche sbarcate a nord di Augusta chiudono i reparti della divisione in una morsa di ferro e di fuoco, e nei combattimenti che ne seguono la divisione viene quasi annientata. Il 14 le rimanenti forze che riescono a sfuggire all'accerchiamento si raccolgono verso Scordia e in questa località si sacrificano quasi totalmente per proteggere unità amiche in ripiegamento da Caltagirone - Vizzini verso Scardia. Dal 16 al 24 di luglio sostengono ancora sporadici combattimenti di retroguardia e il 25 i pochi resti della divisione vengono avviati verso Linguaglossa per essere riordinati. Ma la possibilità di avere complementi è pressoché nulla, per cui ripiegano ancora in direzione di Messina e dall'n al 14 agosto attraversano lo stretto per dislocarsi nella zona Fondaco Melia a sud - est di ScilJa (Reggio Calabria).
COMANDANTI BRIGATA
« GRANATIERI
nr
NAPOLI »
(1861 - 7r)
Magg. Gen. Giovanni Pittaluga Magg. Gen. Francesco Aprosio Magg. Gen. Giovanni Pittaluga Magg. Gen. Edoardo Escard Magg. Gen. Michele Sollier Magg. Gen. Maurizio Gonzaga Magg. Gen. Filiberto Sardagna Magg. Gen. Roberto Villanis Col. Brig. Carmelo Squillace Magg. Gen. Onorato Mangiarotti Brig. Gen. Vincenzo Galasso Brig. Gen. Emilio Maggia Col. Brig. Antonio Pavari Gen. B. Eugenio Lombardi Gen. B. Rinaldo Battaglia
Magg. Gen. Genova Giovan Battista T haon di Revel Magg. Gen. Simone Manca Magg. Gen. Giovan Battista Dall'Aglio Brigata « NAPOLI» (1871) Magg. Gen. Giovan Battista Dall'Aglio BRIGATA (( NAPOLI))
(1881 - 1926)
Magg. Gen. Filippo Borghesi Magg. Gen. Giorgio Mosell Col. Luigi Abate Magg. Gen. Aristide Palmieri Magg. Gen. Giuseppe Lombard Col. Calisto Rasini di Mortigliengo (int.) Magg. Gen. Luigi Abate Magg. Gen. Gerolamo Pezzoli Magg. Gen. Federico Queirazza Magg. Gen. Giovanni Mogni
DIVISIONE DI FANTERIA <<
N .wou )) (54') (r939 -
43) Gen. D. Renato Coturri Col. Francesco Mazzarella Gen. D. Giulio Cesare Gotti Porcinari
SEDI
1861 - 64 1864 - 65 1865 - 66 1867 1870 1881 1882 - 83 1884- 86 1887 - 88
1889 - 95 Padova 1896 - 99 Napoli
Firenze Ancona N~1poli Padova Caserta Milano Catania Palermo Udine
1900- 01
1902 1904- 09
1909 - 19 1919 - 26 1939
--- 199
28.
-
- 4o
Fossano (Cuneo) Alba Genova Messina Catania Caltanissetta
DIVISIONE DI FANTERIA «NOVARA» (157a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dalla Brigata di Fanteria « Novara)> costituita nel marzo 1915 con il 153° e 154° Reggimento Fanteria. Si scioglie al termine del primo conflitto mondiale, nel novembre 19r9. Il 10 marzo 1942 si costituisce a Trieste la Divisione di Fanteria « Novara J> ( 157") (con un particolare organico previsto per le divisioni di fanteria tipo occupazione) e assume alle dipendenze, oltre al 153° e 154°
Reggimento Fanteria della vecchia Brigata « Novara >l, anche il 157° Reggimento Artiglieria per D.f.. La Divisione « Novara » si scioglie il 1° giugno 1943, mentre le sue unità cambiano denominazione e numerazione, per ridar vita alla Divisione di Fanteria « Sforzesca )) che era stata praticamente distrutta nell'inverno 1942 - 43 sul fronte russo. ·
CAMPAGNE DI GUERRA E FATII D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
r9 15: la Brigata «Novara» entra in linea il r3 luglio e assume · il controllo del settore Val d'Astico-Torrezza. Il 21 occupa il Coston d' Arsiero e, a partire dal 20 agosto successivo, compie reiterati tentativi per impadronirsi di M. Coston. Sulle pendici del monte si svolgono accaniti combattimenti e il terreno viene conquistato palmo a palmo, fino a che il 20 settembre, dopo aver travolte le ultiìne resistenze nemiche, riesce in un primo tempo ad aggirare le posizioni e successivamente ad occuparne la cima. In dicembre viene trasferita nel settore Peumica - Selletta. 1 916: in gennaio si schiera nel settore di Oslavia ove il 14 sostiene un aspro combattimento a difesa delle posizioni dette del « Lenzuolo Bianco )) che, perdute in un primo tempo, vengono quasi totalmente riconquistate dopo ripetuti violenti contrattacchi portati nei gioi·ni successivi, dal 15 al 24 gennaio. In maggio è impegnata nella difesa di Passo della Vena che viene abbandonato il 24, in seguito a furioso attacco nemico. La brigata combatte poi in Val Canaglia e su M. Cengia, località quest'ultima, perduta, dopo accanita difesa, il 3 giugno. Nello stesso mese di giugno parteci-
-
pa poi alla controffensiva portata sull'Altopiano di Asiago, il 27 contro le posizioni di Conca d'Arsiero e in luglio contro M. Cimane. Nel corso dell'attacco contro quest'ultima località il 23 luglio viene conquistata Val Vakza, che difende successivamente, fino al 9 agosto, dai rabbiosi contrattacchi nemici. 1917: dal 25 al 28 maggio in Val d'Astico, partecipa agli attacchi portati nella zona ad est di Castagnevizza. N el corso dell'offensiva austro - tedesca dell'ottobre, dopo avere opposta una tenace resistenza all'urto nemico, il giorno 29 inizia il ripiegamento e il 30 passa il Tagliamento. La brigata, riuscita a sganciarsi, il 6 novembre raggiunge Ponte Piave, dove organizza una solida difesa per garantire il ripiegamento delle unità più direttamente impegnate nei sanguinosi combattimenti nel tratto di fronte tra San Mauretto e Villanova. Il 16 e 17 novembre, nuovamente investita dalla furiosa avanzata nemica, riesce ad arrestarne lo slancio sulle posizioni fra Salettuol e Sant' Andrea di Barbarossa. Per il contributo dato dalle sue unità, nel corso dei combattimenti difensivi del 16 e 17 novembre, la brigata merita la citazione sul bollettino di guerra n. 907 del 17 novembre
1917200 -
1918: dopo la fallita offensiva austriaca del 15 giugno, la brigata partecipa alla controffensiva e alle operazioni per scacciare il nemico dalle posizioni organizzate fra Piave e Si.le, riuscendo a spostare la fronte verso est sulla Piave Nuova. Successivamente, nell'ottobre, schierata fra Pontegrandi e Trepalade, partecipa alla battaglia di Vittorio Veneto quale riserva d'armata. Il 1° novembre passa la Livenza, il 3 costituisce una testa di ponte sulla riva sinistra del Tagliamento e il 4 raggiunge San Giorgio di N ogara e Cervignano dove viene raggiunta dall'armistizio.
SECONDA MONDIALE
(1940- 45)
1942 -43: la Divisione <<Novara» dal ro marzo 1942, data di costituzione, al suo scioglimento, I giugno 1943, rimane dislocata nella zona compresa fra Divaccia, Pola, Sesana, Villa del Nevoso, a cavaliere della linea di confine italo - jugoslavo. In questa zona viene impegnata in operazioni di rastrellamento e in azioni antiguerriglia contro i parti~ giani jugoslavi che si erano infiltrati, con la complicità anche di taluni elementi allogeni, nel territorio nazionale. 0
COMANDANTI BRIGATA
« NovARA »
Gen. Brig. Alberto Bonzani Gen. Brig. Vittorio Ottolenghi Magg. Gen. Carlo Torti
(1915- 19)
Magg. Gen. Enrico Amaretti Magg. Gen. Adolfo De Luca Col. Brig. Giovanni Cattaneo Magg. Gen. Luigi Agliardi Gen. Brig. Luigi Solari Magg. Gen. Carlo Castellazzi Magg. Gen. Adolfo Bava
D1v1sroNE
nr
FANTERIA
«
(1942 - 43) Gen. D. Vincenzo Paolini
SEDI
1942 Trieste
-
~or -
NovARA »
(157")
DIVISIONE DI FANTERIA « PARMA » ( 49a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dalla Brigata di Fanteria « Par1" gennaio r86o con il 49° e 50° Reggimento Fanteria, a loro volta eredi del 5° e 6° Reggimento Fanteria, costituiti nel 1859 con volontari delle provincie emiliane. Nel ·1871 la brigata viene sciolta unitamente alle altre brigate permanenti e i due reggimenti rimasti in vita conservano l'appellativo della brigata, diventando 49° e 50° Reggimento Fanteria «Parma,> . Il 2 gennaio 1861 la brigata si ricostituisce sempre con gli stessi Reggimenti 49° e 50°. Il 31 dicembre 1926, a seguito legge II marzo dello stesso anno sull'ordinamento dell'Esercito, la brigata si scioglie e i due reggimenti vengono ma,> incorporata nell'Annata Sarda il
assegnati, il 49°, alla IX Brigata e, il 50°, alla VII Brigata. Il 12 settembre 1939 si ricostituisce in Maceratà come Divisio~e- di Fanteria « Parma ,, ( 49") e assume alle dipendenze, oltre .i l 49" e 50° Fanteria della vecchia brigata, anche il 49" Reggimento Artiglieria per D .f. di nuova costituzione. Nel 1940 - 4r entra a far parte organica della divisione anche la ro9" Legione CC.NN. La Divisione « Parma ) > si scioglie nel settembre del 1943, mentre trovavasi dislocata nella zona di Valona (Albania), a seguito degli avvenimenti derivati dalla proclamazione de.11 'armistizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME CENTRO - MERIDIONE (1860 - 6r) Mobilitata pre9de parte alla campagna e ai combat6menti svoltisi dal 2r al 29 settembre r86o durante l'assedio di Ancona.
glio dello stesso anno. Il 49°, per la stessa esigenza, concorre alla mobilitazione del 4°, 23", 34", 43°, 50° Reggimento, fornendo complessivamente 31 ufficiali e r.267 uomini. PRIMA .MONDIALE
TERZA D'INDIPENDENZA (1866) Prende parte, nel corso della campagna, alla battaglia di Custoza e di Villafranca il 24 gmgno. ERITREA (1887-88) (1895-97) Partecipa alla prima campagna con la 2" Compagnia del 49° Reggimento Fanteria. Per la seconda campagna con.corre alla formazione del 26°, 40°, 50° Battaglione, fornendo complessivamente ro ufficiali e 196 uomini. Lrnu (r9n - 12)
11 50° Reggimento F anteria partecipa direttamente alla campagna combattendo e distinguendosi a Henni Messri il 25 novembre 19u, a Zanzur 1'8 giugno 1912 e a Misurata 1'8 lu-
(1915- 18)
1915: all'inizio delle ostilità è dislocata in Val Cordevole, a presidio dei passi di San Pellegrino e di Valles. Dal 20 ottobre prende parte ad una azione offensiva contro le posizioni nemiche di Col de Bois - Col di Lana· Sie:f e il 29 occupa M. Castellazzo. L'attacco viene ripetuto, ma senza successo dal 7 al 23 novem bre. ·
1916: in febbraio è schierata nel settore Boite -Tofane - San Vito dì Cadore. Il 7 giugno porta un attacco nella zona di Croda dell'Ancona - Punta Forame, ma le munite posizioni nemiche e la tenace resistenza dei difensori non consentono progressi, malgrado le gravi perdite subite nei giorni dall'n al 22 giugno. Il 22 luglio attacca Passo di Rolle e M. Caval.lazza e dopo duri combattimenti rie202 -
divisione è schierata lungo il confine greco albanese, a sud del Lago di Presba, a difesa del settore M. Kallogjerit - abitato di Dobran sul fiu me Devoli - abitato di Nicolika. Le operazioni nemiche nella zona assumono subito un carattere nettamente offensivo e il 30 ottobre le posizioni di confine di Gijnkove debbono essere abbandonate a causa cli violenti attacchi nemici. Altre località cli confine, quali Bitinka, Trevi e Verniku, cadono ne Ile mani nemiche il 31 ottobre e il r e 2 novembre, men tre si riesce a contenere una pericolosa puntata verso Poncari. e, più. a sud , un tentativo di aggiramento cli M. B1dos. Ma la pres~ sione nemica continua e il 3, mentre Poncan viene evacuata nel settore sud, anche M. Kallogjerit viene abbandonato. al n~mico eh~ si affaccia così sulla piana d1 Cerp ~ su~l alta valle del Devoli. L'accanimento nemico s1 manifesta ancora su tutta la fronte della divisione e su posizioni success~ve, il 6 f~bbraio a ~ilishki, il 14 a Mengulas1 a M. Maht e a Koshica, il r5 a Gjolet, il r6 a ~rokomat: il 17 a J?renova, il r9 sulla sella d1 Boboshnces che viene perduta e riconquistata più volte. Il 21 novem~ bre i reparti della divisione, a_ causa d_elle fo~t~ perdite subite in oltre tre set~m:~n~ d1_ accamtl combattimenti, vengono sost1tt11t1 m hnea dal· la Divisione Alpina «Tridentina >). . • Il 12 dicembre riordinata rientra m linea e assume la difesa nel settore di Val Tomorreza, tra M. Mietes - abitato di Rehove - Mi~ove Mali Kulmake. Il 15, in conseguenza d1 sfavorevoli combattimenti svoltisi a Milove e a Suhajat nei giorni 12, 13 e ~4, le ~nità della divisione si attestano su una hnea piu arretrata ma più facilmente difend~bile sempre in v_ al Tomorreza. Il 30 e 31 dicembre ancora violenti attacchi nemici su tutta la linea e lo sbarramento di Val Tomorreza viene ulteriormente arretrato su Bregu Besheni k - Lemsushi M. Tomorit.
sce ad impadronirsi di tutt? ~l massic~io _della Cavallazza. Progressi e m1ghorament1 d1 posizioni vengono conseguiti durante _i ~ombattimenti dal r3 al 21 agosto sulle Alpi d1 Fassa. 1917: dopo un periodo in Val Cismon, in aprile si sposta sulla fronte dell'l~onzo nel set~ tore di Castagnevizza. In magg10, durante 1 combattimenti sulle posizioni della Montagnola consegue . discreti progressi territoria1i? ma a prezzo di forti perdite. Il 2, 3 e 4 luglio attacchi e contrattacchi si susseguono senza posa sulle tormentate posizion~ del Carso, ~on ~ra,'.i perdite da ambo le parti. Durante l und1Ces1ma battaalia dell'Isonzo dal 25 al 29 agosto sostiene t~na dura battaglia dif.ensiva, respintrendo vicrorosi attacchi nemici sulla fronte di Volkowniak- Vippacco. In settembre la brinata è schierata a difesa della testa di ponte di Codroipo. In ottobre, all'inizi~ dell'~ffensiva austro - tedesca, parte della bngata s1 sposta nella zona Carnia e si schiera a difesa della stretta di Trasacrhis e M. Brancot, dove resiste all'attacco nemt:o fino al 4 novembre. Ripiega quindi per sottrarsi. ad un ine~itabile avvo~(rimento, ma l'operaz10ne non nesce per cm, ~ircondata e impossibilitata a rompere la stretta nemica, viene sopraffatta. L'altra parte della brigata si schiera lungo il Tagliamento fra Pinzano e Spilimbergo e contiene la forte pressione ne~ic? fino al 4. ~ovembre, ;?01 ripiega e si nsch1era sulla sm1stra del I 1ave a Monticano, a difesa dei ponti sul fiume, fino all'8 novembre. Riordinata dopo le gravi perdite subite, la brigata è di nuovo in linea sulle Alpi Giudicarie.
0
1918: ancora lungo il set~or~ ~rientale delle Alpi Giudicarie, fra M . ,d~1 Prn1_ e B.ezzecca, fino a settembre, allorche il 20 s1 schiera sul1'Altopiano di Asiago. Il ;,· novembre, nel corso dell'offensiv:a finale avanza in Val d' Assa, nonostante la tenace re~istenza opposta dal nemi~o n~lla zona .. Il 3 continua l'avanzata e conqmsta 11 forte d1 Luserna e il 4 raggiunge Caldonazzo. SECONDA "10NDIALE
1941 : sulle pos1z10ni raggiunte in Val _Tomorreza, lungo le pendici d~l ~- Tomo~1, la situazione si stabi lizza e tutti gh attacchi necontro la tenace resistenza mici s'infrantrono b della ·divisione. Anzi l'iniziativa eia questo m~- , mento passa nelle mani della divisione che 11
(1940 - 45)
1940: in territorio albanese già dal .set:embre, il 28 ottobre all'inizio delle operaz10m, la -
203
24 gennaio porta un deciso attacco contro le posizioni di Dobres che vengono occupate e tenute, malgrado violenti contrattacchi portati il giorno successivo. Nella stessa giornata del 24 viene portato l'attacco contro le posizioni dei rilievi di B. Saliut dove l'offensiva si sviluppa con maggiore lentezza a causa della tenace resistenza nemica e delle posizioni dominanti da esso occupate. Il 14 aprile la divisione prende parte all'offensiva finale avanzando su Q. Kulmakes; il 15 occupa Panarit su fondo valle Ossum per prendere alle spalle il nemico in ritirata. Il 19 aprile s'impadronisce della ro-
tabile Korca - Erseke e dopo aver superate le ultiime resistenze sulle alture di Borova e Ikinas raggiunge Ponte Perati dove viene raggiunta dall'armistizio.
r 942 - 43: ultimate le operazioni di guerra le unità della divisione rimangono dislocate in territorio albanese a presidio del quadrilatero compreso fra Tepeleni - Argirocastro Himara - Valona. Per tutto il · 1942 e .fino all '8 settembre 1943 viene impiegata in operazioni di controguerriglia e in difesa costiera.
COMANDANTI BRIGATA (( PARMA )) ( l 860 - 71)
Magg. Gen. Stefano Lombardi Magg. Gen. Luca Montuori Magg. Gen. Carlo Petitti di Roreto Magg. Gen. Nestore Duci Magg. Gen. Giuseppe Vaccari Col. Ernesto Ciotola Col. Baldassarre Monti Magg. Gen. Aurelio Petracchi Col. Brig. Vincenzo Boveri Brig. Gen. Filippo Martinengo Gen. B. Oreste De Gaspari Gen. B. Achille Porta
Màgg. Gen. Luigi Seismit Doda Magg. Gen. Girolamo Grixoni Col. Carlo Eberhardt Col. Teresio Orazio Bocca BRIGATA <(PARMA»
(1881 - r926)
Magg. Gen. Alberto Garin di Cocconato Magg. Gen. Carlo Corsi Magg. Gen. Carlo Secretant Col. Antonio Gandolfì Magg. Gen. Baldassare Orero Magg. Gen. Giacinto Duboìn Magg. Gen. Giuseppe Casati Magg. Gen. Mario Scappucci Magg. Gen. Achille MazzitelliMagg. Geo. Alessandro Angelino Magg. Gen. Ezio Reisoli Magg. Gen. Francesco Marchi Magg. Gen. Carlo D'Amico
D1v1SIONE DI FA NTERIA «PARMA»
43) Gen. Geo . Gen. Gen. Gen. Gen.
D. Attilio Grattarola I?. E;milio Battisti B. Ugo Adami B. Paolo Micheletti B. Luigi Podio B. Enrico Lugli
SEDI
1888 - 92 1893r898- 1901 I902- 08 1908 - 18 r918 - 26 1 939 - 4°
1860 - 64 1864- 66 1867 1868
Ravenna Ferrara Milano Cagliari Milano 1870 1881 Firenze 1882 - 84 Ancona 1885- 87 Modena
97
-- 204 -
Bologna Messina Napoli Piacenza Torino Mantova Macerata
(49") (1939 -
DIVISIONE DI FANTERIA
«
PASUBIO » (9a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae ongme dalla Brigata «Roma)), costituita il I 0 novembre 1884 con il 79° e 80° Reggimento Fanteria. Per la legge sull'ordinamento del 1926, che stabilisce tra l'altro l'abolizione dei nomi delle brigate, il 20 dicembre dello stesso anno assume il nominativo di IX Brigata di Fanteria, perde 1'8o0 Reggimento e riceve alle dipendenze il 49° e 57° rispettivamente delle disciolte Brigate <<Parma >l e « Abruzzi >>. La brigata e 1'8° Reggimento Artiglieria entrano a far parte successivamente della Divisione Militare Territoriale di Verona. Tale grande unità nel 1934 diviene Divisione di Fan-
teria del Pasubio ( 9«), nominativo che si estende anche alla brigata. Nel 1939 si forma una grande unità binaria con il 79° e 80° Reggimento Fanteria <<Roma>> e 1'8" Reggimento Artiglieria che prende nome di Divisione di Fanteria « Pasubio >> ( 9"). Il 15 maggio r943 la grande unità viene sciolta e sotto la stessa data si ricostituisce con personale tratto dalle Divisioni « Sforzesca », << Torino >> e « Vicenza >>. La << Pasubio » si scioglie definitivamente nella zona cl.i Grazzanise (Caserta) a causa degli avvenimenti seguiti all'armistizio cle11'8 settembre 1943.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
Rajte, riuscendo a conquistare il 25 importanti trinceramenti nemici nella zona.
(1915- 18)
19 r;: schierata ali 'inizio delle ostilità contro l'Austria in Val Posina, la Brigata « Roma » s'impossessa delle posizioni oltre confine di M. Pasubio e di Colle della Borcola, in giugno avanza in Vallarsa e in Val Terragnolo. In dicembre, al termine di aspri combattimenti, occupa le alture di Corna Calda a sud dì Rovereto.
r916: in primavera, in prevJSione dell'offensiva nemica, la brigata rinforza il suo schieramento a cavallo del torrente Leno di Terragnolo. Il 15 maggio, iniziato l'attacco in forze su tutto il settore, l'avversario si impadronisce della prima linea dì trincea, viene fermato per più giorni sulla linea di resistenza. La « Roma » passa al contrattacco e concorre il 9 giugno ad un'azione offensiva in Vallarsa. In seguito ai cruenti scontri sostenuti riesce a guadagnare terreno e a resistere ai contrattacchi portati dal nemico. Nell'ottobre opera nel settore di M. Pasubio contro le posizioni di M.
1917: duri combattimenti si susseguono rn maggio e giugno nella zona di M. Majo; in agosto la brigata è trasferita alla fronte giulìa nel settore di Ponte Plava e della Bainsizza. Nel corso dell'offensiva austro - tedesca del\' ottobre, la e< Roma n tenta di resistere agli attacchi nemici ma per situazione sfavorevole creatasi in altra zona deve ripiegare dalle posizioni della Bainsizza e raggiunge il .Piave il 6 novembre con i reparti fortemente deciìnati.
19 r 8: riordinata rientra in linea, prima nel settore di M. Melino - M. Lavanech e poi, in aprile, in Val Camonica. Nel corso della battaglia del Piave resiste tenacemente lungo il sistema difensivo Meolo Vallio. In ottobre, nella zona del Grappa, occupa le posizioni di M. Pertica ed a fine mese, superata la resistenza avversaria a Col della Martina, partecipa all'avanzata generale che porta- la brigata il 2 novembre nei pressi di Cismon e Fonzaso.
- - 205 -
SECONDA MONDIALE
(1940- 45)
1940: nel corso dell'anno la grande unità rimane dislocata nel Veronese. 1941: nell'aprile la Divisione « Pasubio » è schierata alla frontiera orientale a difesa degli sbarramenti di San Pietro del Carso e di Sembien; il 16, superata la fascia fortificata di confine, occupa M. Trinità ed entra in Dalmazia dirigendÒsi verso Sussak, Otocac. Ultimate le operazioni di occupazione rimane nella zona dì Sebenico - Spalato, impegnata in operazioni di rastrellamento, fino al 28 maggio, allorché rientra in patria. In luglio viene inquadrata nel Corpo di Spedizione Italiano in Russia (CSIR); tra le grandi unità italiane la Divisione <<Pasubio » è la prima a raggiungere la zona d'operazioni a Jampol, sul fiume Dnjestr il 6 agosto. Spintasi verso sud - est prende contatto con il nemico il 10 agosto a Wosnessensk sul Bug e proseguendo lungo la riva destra del fiume raggiunge dopo due giorni Poljana. Dal 18 settembre la divisione partecipa alla battaglia del Dnjepr concorrendo alla costituzione di una testa di ponte oltre il fiume e resistendo ai contrattacchi sovietici fino al 26 settembre; ripresa l'avanzata prosegue prima verso Petrikowka, poi verso Dnjepropetrowsk, Pawlograd e Uliano\.vka. In ottobre partecipa alle operazioni per la conquista de.I bacino del Donez. Il 1° novembre la divisione investe il centro industriale e minerario di Gorlowka e lo occupa dopo accaniti combattimenti nell'interno della città. Continuando nel!' azione si dirige verso Nikitowka dove riesce ad aver ragione della resistenza nemica per l'intervento deiìa J' Divisione Celere. Concorre ancora al!' azione contro Chazopetowka e Bulawin. Alla fine di dicembre partecipa alla battaglia difensiva.
1942: la « Pasubio » prende parte in gennaio, con un gruppo tattico, alle operazioni di co.ntenimento del nemico incuneatosi nella zona dì Izyum nel settore controllato dalle unità germaniche. Nello stesso periodo i rimanenti reparti della divisione subiscono un violento attacco nella zona di Nowaja Orlowka, ma il nemico viene respinto. In luglio avanza ancora verso est e superata Krasnijlutsch si sposta sul Don dove si attesta nella zona di Jejskoi. Il 20 agosto ì russi danno inizio alfa prima grande offensiva sul Don e attaccano le posizioni sul fianco destro della divisione. La pressione nemica si esaurisce in pochi giorni ma riprende più accanita l' r I dicembre con attacchi di robuste unità corazzate; il 16 le unità della divisione riescono a portare un riuscito contrattacco e a respingere il nemico sulle posizioni di partenza. Nei giorni seguenti, cojnvolta da sfavorevoli avvenimenti, pur non avendo subito la rottura del fron te inizia il ripiegamento che avviene parte con le unità deUa Divisione <<Torino» e parte con le unità ddla « Sforzesca>>. Il movimento viene effettuato in un primo tempo mantenendo una larga fronte e contrastando l'avanzata nemica, successivamente in colonne moventi su uno o più itinerari. 194 3: l'estenuante marcia, per evitare l' accerchiamento che si profila minaccioso, continua nei primi giorni di gennaio. I resti della divisione raggiungono il Donez a Forschfadt e proseguono poi per ferrovia fino alle lontane retrovie. I superstiti rientrano in patria nell'aprile; la ricostituita divisione in maggio, viene trasferita in Campania e schierata fino all'8 settem bre nella· zona di Aversa, Grazzanise, Sparanise, Santa Maria Capua Vetere, quale unità di manovra del XIX Corpo d'Armata operante in difesa costiera.
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Maggiore Alberto Massa Gallucci: Russia,
16 ·dicembre 1942 - gennaio 1954
Tenente Cappellano Enelio Franzoni: Russia, dicembre 1942 - campo di prigionia, 1942- 46
206 -
COMANDANTI BRIGATA
« RoMA » (1882 - 1926)
Magg. Gen . Luigi Pelloux Magg. Gen. Francesco Ramonda Magg. Gen. Eugenio Rotondo Magg. Gen. Clemente F ranceschini Magg. Gen. Francesco Bellini Magg. Gen. Cesare Toselli Lazzarini Magg. Gen. Vincenzo Garioni Magg. Gen. Tommaso Salsa Col. Salvatore Rossi (int.) Magg. Gen. Giuseppe Ciancio Magg. Gen. Enrico Dal Negro Magg. Gen. Giuseppe Moccagatta Magg. Gen. Marino Ricciardi Magg. Gcn. Vince nzo Rossi Brig. Gen. Pietro Ago Brig. Gen . Cesare Spalvieri Brig. Gen. Emilio Maggia Col. Angelo Boetti (int.) Geo . B. Oreste De Gaspari Gen. B. Domenico Petruccelli
IX
B RIGATA DI FANTERIA
Gen. B. Vittorio Viscontini Gen . B. Giovan Battista Danise B1UGA1'A DI FANTERIA l>EL PASUHIO
Gen. B. Giovan Battista D anise Gen. B. Edmondo Rossi Col. Michele Scaroina (int.) Col. Brig. Enrico Broglia Col. Renzo Giovanelli (int.) Col. Brig. Umberto Barberis Col. Ettore Abbondanza (int.) DIVISIONE DI FANTERIA (( PAS UB TO ))
(9") (1935 -
43) Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Ten. Gen.
(1926 - 39)
Gen. B. Achille Porta Gen. B. Ernesto Casilini Gen. 13. Ernesto Fassò
D. Ezio Babbini
D. Sebastiano Murari Della Corte Brà D. Domenico Rossi D. Mario Berti D. Umberto Somma D. Vittorio Giovanelli B. Roberto Olmi (int.) D. Guido Boselli B. Cesare Gandini (int.) Col. Luigi Filippo Cangini (int.) B. Carlo Biglino
SEDI
1884 - 87 1888 - 90 1891 - 93 1894 - 98 1899 - 1902 1903
(IX) (1935 -
39)
Roma Perugia Bari Novi Ligure Salerno Venezia
1907 1907 - II I9II - 26 1926- 38 1938- 40
- 207 -
Verona Udine Verona Mantova Verona
DIVISIONE DI FANTERIA «PAVIA» (17a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costituisce il 1° marzo 1860 come Brigata « Pavia l> con il 27° e 28" .Reggimento Fanteria. Sciolta nel 187r, unitamente alle altre brigate permanenti, si ricostituisce il 2 gennaio 188r con gli stessi reggimenti. Per la legge I r marzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito, che stabilisce tra l'altro l'abolizione del nome delle brigate, assume l'ordinativo di X VII Brigata di Fanteria e inquadra, oltre al 27° e 28", anche 1'11° Reggimento Fanteria « Casale)). Successivamente la brigata e il 26° Reggimento Artiglieria entrano a far parte della Divisione Militare Territoriale di Ravenna ( 17").
Tale grande unità nel 1934 assume il nominativo di Divisione di Fanteria del Rubicone ( l' i'), nominativo che si estende anche alla brìgata che diventa Brigata di Fanteria del Rubicone (XVII). Con provvedimento del 27 aprile 1939 il 27° e 28" Reggimento Fanteria e il 26° Reggimento Artiglieria per D.f. danno vita alla Divisione di Fanteria e< Pavia» ( 17'') di tipo autotrasportabile la quale, nel maggio 1941, si trasforma in Divisione Motorizzata ma, successivamente, ritorna al tipo autotrasportabile. Si scioglie in seguito ad eventi bellici, in Egitto, il 25 novembre J942.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME CENTRO- MERIDIONE
(1860-61)
Della Brigata cc Pavia >> il solo 27° Reggimento prende parte ai combattimenti e all'assedio di Civitella del Tronto dal 16 gennaio al 20 marzo 1861. TERZA D ' INDIPENDENZA ( r866)
La « Pavia >> è impegnata il 22 luglio a Primolano e il 23 successivo a Borgo e Levico. Ra.MA ( r 870)
Partecipa alle operazioni nell'Italia centrale e il 20 settembre ai combattimenti per l'occupazione del.la città. PRIMA .MONDIALE
(1915- r8)
19r.5: la Brigata cc Pavia>) agisce offensivamente nel luglio sul Podgora, in ottobre su M. Sabotino e in novembre a Oslavia. 19r6: prende parte dal 6 al 15 agosto alla battaglia per la conquista di Gorizia e per il comportamento delle sue unità è citata sul
bollettino di guerra n. 442; in ottobre concorre ai combattimenti sul Vertoiba.
1917-" all'inizio dell'anno la brigata è nel settore di Liga poi, da maggio a dicembre, è impegnata sull'Altopiano dei Sette Comuni. 1918: a metà giugno resiste tenacemente a San Biagio di Collalta dove combatte con alterne vicende per più giorni, e partecipa all'offensiva finale dell'ottobre e novembre combattendo nelle Giudicarie a Cima d'Oro e sul Tomeabù. SECONDA MONDIALE
(1940-45)
1940: all'inizio del conflitto la Divisione « Pavia >) è schierata al confine libico - tunisino e vi rimane fino al 25 giugno; successivamente viene impiegata in difesa costiera nella zona Sabratha - Sorman ad ovest di Tripoli. 1941: la « Pavia n continua nell'attività di difesa costiera del campo trincerato di Tripoli fino all'aprile allorché viene trasferita a Sirte a difesa del campo d'aviazione di Tamet e della costa.
- 208--
offensiva italo - tedesca, si sposta in avanti nel Gebel cirenaico. Il 26 maggio attacca le posizioni ad ovest di Tobruk ed il 28 e 29 insegue il nemico fino a Mteifel el Ghebir; partecipa quindi alla manovra di accerchiamento dei reparti dislocati tra Ain el Gazala e Tobruk . Superata Tobruk, le unità della divisione si spostano verso Bardia e Sollum fino a sud - est di Sidi el Barrani dove giungono il 27 giugno; il 1 ° luglio si schierano a Deir el Abyad a sud di El Alamein . Il 30 agosto la « Pavia » riprende il movimento in avanti ma, dopo i primi parziali successi, viene arrestata sia dalla violenta reazione nemica sia dalla scarsità di rifornimenti , il tutto aggravato dalle enormi difficoltà del terreno. All'alba del 24 ottobre unità della divisione attaccano la scarpata meridionale di Oaret el Himeimat e raggiungono il pianoro a sud di Nagh Rala, ma vengono ricacciate dall'immediata reazione avversaria. La (< Pavia )> deve subire attacchi per tutto il mese di ottobre e il 3 novembre, allorché la pressione diventa insostenibile, arretra verso El Qattara e poi verso Alam el Nuss dove le retroguardie, raggiunte dalle unità corazzate nemiche, vengono annientate. Successivamente anche i restanti reparti in marcia verso Fuka, inseguiti dalle unità nemiche, vengono accerchiati e sopraffatti.
li 22 maggio, a seguito dell'offensiva italo tedesca, ragg.iunge Derna e Martuba e in giugno si trasferisce nella zona di Tobruk, a Bir Batruma, da dove prende parte all'assedio della piazzaforte e ai duri combattimenti che hanno luogo ininterrottamente lungo tutto l'arco della primavera - estate. Il 23 novembre con un violento attacco gli inglesi tentano di aprirsi un varco nel cerchio che li stringe ma, dopo qualche iniziale successo, vengono contenuti; contrattacchi portati il 3 e 4 dicembre consentono di ristabilire la situazione iniziale. La « Pavia ) > viene citata sul bollettino di guerra n. 550. Nuovamente attaccata il 7 dicembre a Bel Garaa la divisione è costretta il giorno successivo a ripiegare ad Ain el Gazala e conduce poi una battaglia difensiva che si protrae violenta e senza interruzione fino al 16. Il r7 ripiega, sempre combattendo, nella zona di T mimi e successivamente sulla linea Derna - Mechili. Nei giorni seguenti, per evitare l'accerchiamento, si sposta su Barce, Bengasi, Agedabia, El Agheila che raggiunge il 24 dicembre; a sud - est di quest'ultima località si organizza e caposaldo a Bir es Suera lungo l'Uadi Faregh.
r942: in gennaio fronteggia il nemico ad ovest di Bu Medeues e, nel corso della terza
COMANDANTI BRIGATA ((PAVIA))
(1860-71)
Magg. Gen. Gennaro Moreno Magg. Gen. Carlo Corticelli Magg. Gen. Cesare Briccola Magg. Gen. Giuseppe Queirolo Magg. Gen. Alfredo Arena Magg. Gen. Luigi Pirzio Biroli Magg. Gen. Agostino Ravelli Col. Brig. Vito Pugl ioli Col. Brig. Ernesto Fornari Magg. Gen. Pietro Ronchi Col. Brig. Francesco Salice Col. Brig. Baldassarre Monti Brig.. Gen. Enrico Danioni Gen. B. Giacinto Sacconi Gen. B. Adriano Alberti
Magg. Gen. Aristide Timoteo Somis di Chiavrie Magg. Gen. Agostino Giovanni Porrino Magg. Gen. Antonio Biamonti Magg. Gen. Lorenzo Parrocchia Col. Carlo Migliara (int.) BRIGATA
« PAvIA »
(r881 - 1926)
Magg. Gen. Secondo De Genova di Pettinengo Col. Angelo Fontana (int.) Magg. Gen. Francesco Croce -
209
XVII
BRIGATA DI FANTERIA
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen .
(1926 - 34)
D1v1s10NE
DI
FANTERIA
DEL
RuBrcoNE
(1934-39)
B. Nicolò Pierozzi B. Domenico Petruccelli B. Giulio Poggesi B. Augusto Vacani B. Amedeo Couture
Gen. D. Ugo Pignetti Gen. D. Armando Bachi Gen. D. Luigi Cubeddu DIVISIONE DI FANTERIA (( PAVIA))
BRIGATA
DI
FANTERIA DEL RUBICONE
(XVII)
42)
(1934 - 39)
Gen. Gen. Gen. Gen.
Gen. B. Ugo Gigliarelli Fiumi Col. Ivo Astolfi (int.) Gen. B. Enea Navarini Col. Francesco Zani (int.)
B. Pietro Zaglio B. Antonio Franceschini B. Arturo Torriano B. Nazzareno Scattaglia
SEDI
1860 - 6r 1863 - 64 1864- 66 1867 1868 r88r - 82 1883 - 87 1888 - 92 1893 - 98
(1t)
1899 - 1900 19or - 05 1906 - II 1912- r5
Parma Reggio Emilia Parma Napoli Caserta Girgenti Piacenza Chieti Bol0gna
1920- 26 1 92 7- 35
i:935- 38 1938 - 40
-
210 -
Treviso Palermo Firenze Ravenna Ravenna Ferrara Forlì Ravenna
(17') (1939-
DIVISIONE DI FANTERIA « PERUGIA » (1 5P)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dalla Rrigata di Fanteria « Perugia» che, costituita nella città omonima ìl 1° marzo 1915 con il 129" e 130° Reggimento Fanteria, si scioglie dopo la fine del primo confli tto mondiale nel gennaio 1920. N uovamente a Perugia, il 25 agosto 194 r nel corso della second a guerra mondiale, si costituisce la Divisione di Fanteria « Perugia n
( 151a) . Questa nuova grande unità assume alle dipendenze, oltre ai ricostituiti 129° e 130° Reggimento Fanteria, anche il 151° Reggimento Artiglieria per D.f. La Divisione « Perugia » si scioglie il 7 ottobre 1943 mentre trovavasi tra Porto Palermo e Porto Edda (Albani a), in conseguenza degli avvenimenti determinati dall'armisti7.io.
CAMPAGNE D I G UERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1n giugno la brigata viene trasferita a pre-
l 9 15:
dal 30 giugno la brigata è sch ierata nel settore di Stesa e partecipa alle azioni condotte dal 1° al 7 luglio contro le posizioni nemiche sistemate a difesa dei ponti sull'Isonzo di fronte alla città di Gorizia e di quel.le lungo le falde di M. Calvario. Il 6 ottobre la brigata è schierata lungo la linea Mochetta - Mainizza e concorre alle operazioni per la occupazione di Peteano; nel corso di detti combattimenti s'impadronisce di obiettivi importanti ad est di Sdraussina. Dal 24 ottobre e per tutto il mese di novembre, sempre dalle stesse posizioni conduce una violenta lotta per la conquista di M. San Michele le cui posizioni fortemente difese dal nemico cadono nelle mani della brigata il 19 novembre. Nei giorni successivi resiste al rabbioso ritorno offensivo del nemico che contrattacca ripetutamente per sette volte consecutive. L'eroico comportamento della brigata nella battaglia di M. San Michele merita alla grande unità la citazione sul bollettino di guerra n. r77 del 19 n ovembre 19r5. 1916: dal gennaio al marzo permane a difesa delle posizioni del San Michele sia difendendole da ulteriori attacchi nemici, sia impegnando il nemico in azioni dimostrative, sia concorrendo in operazioni di attacco di settori vicini . -
sidio della linea M. Magnaboschi - M. Lemerle e da queste posizioni contrasta in modo deciso l'aggressività nemica. Il 25 giugno, sfruttando una situazione favorevole s'impadronisce di M. T agliaboschi e, superata la strada Cesuna - Roncalto, raggiunge la riva destra del fiume Assa. Successivamen te dalle posizioni raggiunte sull'Assa res iste al ritorno offensivo nemico che attacca le unità della brigata da Val Grabo. L'n luglio posta di .rincalzo alla Brigata \( Bari », nel settore di Casara Zebio, partecipa ai sanguinosi attacchi portati contro le posizioni nemiche della zona. 1917: nel m aggio viene schierata lungo la fronte compresa fra Ferletti e Oppacchiesella e svolge intensa attività difensiva, respingendo due forti attacchi nemici, e offensiva, impadronendosi il 4 giugno di importanti posizioni nemiche nella zona. In agosto si schiera in zona Boschini e in ottobre si sposta lungo la linea Vallone-Devatachi, dove assume il 13 dello stesso mese il controllo del settore di Selo. 11 27 ottobre, nel corso della grande offensiva austro - tedesca, in seguito ad ordine di ripiegamento, si porta a Scodovacca e si schiera a protezione delle unità in ritirata. Asso1to il compito, il 29 raggiunge Nogaro, il 30 il Tagliamen to e il 6 novembre si attesta' 2 11 -
sulla riva destra del Piave. Trasferita in Val Miela, il 15 di novembre, nel corso dello schieramento v·iene attaccata di sorpresa e, in primo tempo, è costretta a ripiegare. Immedi_atamentc riordinatasi riesce a contenere la spmta offensiva nemica e, dopo accaniti con trattacchi portati il 17 e 18 novembre, ricacc~a i! ne: mico sulle posizioni di partenza. Nei g10rn1 successivi, dal 21 al 24 novembre, le unità della bricrata compiono ulteriori tentativi per eliminar~ completamente la testa di ponte in Val Miela, ma, malgrado l'impegno posto e le forti perdite subite, l'ope\a~ione :icsce _solo parzialmente. In dicembre e 11 nemico a ritornare all'offensiva e a ottener qualche successo territoriale nella zona, malgrado l'accanita di. fesa opposta dalla brigata. Per il comportamento tenuto durante 1 combattimenti del r7 e 18 novembre a Casara Meletti, la Brigata « Perugia >> viene citata sul bollettino di guerra n. 908 del 18 novembre
ne citata sul bollettino di guerra n. r 125 del
23 giugno 1918. SECONDA MONDIALE
I 941.' dalla sede di costituzione, Perugia Spoleto - Foligno,. il 7 dic~mbre inizi~ il }rasferimento a Ban da dove 11 9 successivo s imbarca per la Jugoslavia. Sbar~ata a Spalato l_a Divisione (< Perugia>> viene dislocata a presidio della regione dalmata tra le città di Spalato> Sebenico, Traù, Signo.
1917. 1918: in marzo opera in Val Granezza, lun-
oo il settore Cima Traversa - Ponte Rotto del . Ghelpac e in aprile è di ,,n:1~vo se11~erata ~u1 Piave. Il 15 gmgno, all m1z10 dell ?ffens1va austriaca, la brigata è schierata a difesa del sistema fortificato Meolo - Vallio. Su queste posizioni si accanisc~ maggi?rmente l'offensiva nemica, ma la brigata resiste tenacemente, malgrado qualche modesto progresso _conseguito dal nemico nei giorni ~6 e 17 gmg1:o, Ulteriori tentativi di penetrazione nel prosie(ruo dell'attacco nei giorni 18 e 19 vengono ~anificati dalla tenace resistenza della brigata. Malgrado le perdite subite nei com~attimenti dei giorni precedenti, il 20 le umtà. della brioata contrattaccano ed annullano quasi completamente le perdite te:rit?ria~i s~bite: Fortemente decimata dopo sei giorm d1 funo~a lotta, la brigata viene dislocata nelle retrovie per essere riordinata. Nel corso della battaglia di Vittorio Veneto ]a brigata, dal 2 novembre all'armistizio, rimane schierata sulla linea Val Daone - Lago di Garda. Per il valoroso comportamento tenuto nel corso della battaglia del Piave, la brigata v1e0
-
(1940 - 45)
I 942: ancora in Dalmazia nel.l~ stesse l~c~lità dell'anno precedente. Le unita della dlVlsione costituiscono presidi per esercitare il co~trollo dei porti e degli itinerari più impor.tan:1, sia lungo la fascia costi~ra della J?alma~ia sia verso l'interno della regrone fino a1 passi montani di confine con la Bosnia e l'Erzegovina. Il compito della divisione si presenta subito particolarmente difficile a causa de:lla . no~evole attività partigiana, le cui formaz10111 d1.ve~tano di giorno in giorno più numerose e p1u pericolose. Combattimenti contr? robuste formazioni di partigiani nel corso d1 rastrellamenti si registrano dal febbraio all'aprile nella zona di Mandir e Fucigenen no~ché lung_o I~ linea ferroviaria Spalato - Sebemco e tutti gli assi stradali di importanza logistica nell'in. terno della regione. Nell'ultima decade di luglio si trasfensce nel Montenegro e assume, in un primo tempo, il controllo della regione compresa _tra le B?cche di Cattaro a nord e il Lago d1 Scutan a sud e, in un secondo tempo, della sol~ zona circostante le Bocche di Cattaro. Per 11 controllo de.lla regione la divisione or~anizza presidi a Gruda, a Mrcine, a Cerqmzze, a Gakovac, a Ledenice, a Cattaro e a Grabovac. Anche in questa zona viene subito impegna~a in una notevole attività antipartigiana, specie nelle zone in terne verso Grahovo e Viluse.
194 3: ancora nella zona di C~ttaro fino ~li ' agosto, allorché la divisione viene .trasfe~lta in Albania e dislocata nella zona d1 Arg1rocastro Klisura, Tepeleni e Delvino. In questa zona permane fino all'armistizio del1'8 settembre.
212 -
A seguito avvenimenti successivi all'armistizio, provocati sia dalle truppe tedesche presenti nella zona, sia dalla intensa attività partigiana delle bande nazionaliste albanesi, le unità della divisione, allo scopo di creare un fronte difensivo più consistente, compiono vari tentativi per riunirsi nella zona di Tepe1eni. Ma il 14 settembre, quando ancora la manovra è appena iniziata, le unità della « Perugia )> dislocate a Tepeleni vengono attaccate da truppe tedesche e quelle in movimento da Argirocastro, oltre che da unità tedesche, da formazioni partigiane di nazionalisti albanesi che pretendono la consegna delle armi e dei rifornimenti. Gli attacchi vengono respinti ma la
libertà di movimento viene fortemente ostacolata e il ricongiungimento impedito per cui i due tronconi principali in cui era rimasta scissa la divisione tentano, indipendentemente uno dall'altro, di aprirsi una strada verso la costa, quello di Tepelen i verso Valona e quello di Argirocastro in direzione di Porto Edda (Santi Quaranta). Nei giorni seguenti la situazione delle unità della divisione peggiora sia perché in movimento su una vasta zona in territorio completamente ostile e senza speranza di aiuti, sia per i continui attacchi portati dai tedeschi e dagli albanesi. La divisione in parte 'dispersa e in parte distrutta è da considerarsi sciolta sotto la data del 7 ottobre.
MEDAGLIE D'ORO AL V ALOR MILITARE Colonnello Brigadiere Euclide Turba: M. Castelgomberto, 23 novembre 1917
COMANDANTI BRIGATA (( PERUGIA))
(1915 - 20)
D1v1sroN.E
m
FANTERIA
« PERUGIA»
(1941 - 43)
Magg. Gen. Icilio Buonini Magg. Gen. Amos Del Mancino Magg. Gen. Roberto Diotaiuti Magg. Gen. Giuseppe Menarini Col. Brig. Euclide Turba Col. Brig. Ettore Buzio Brig. Gen. Vincenzo Ponzi Brig. Gen. Napoleone .Grilli
Gcn. D. Riccardo Pentimalli Gen. B. Antonio Luridiana (int.) Gen. B. Ernesto Chiminello
SEDI
1915 - 20 Perugia
1941 Perugia
-
213 -
(r51")
DIVISIONE DI FANTERIA «PIACENZA)) (103a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dalla Brigata di Fanteria « Piacenza >> costituita nella città omonima il r5 marzo 1915. All'atto della sua costituzione entrano a far parte della brigata il r I r e 112° Reggimento Fanteria, anch'essi di nuova costituzione. La Brigata « Piacenza>> si scioglie dopo la fine del primo conflitto mondiale, nel novembre del 1920. 0
Il 15 marzo 1942, a Bolzano, i ricostituiti reggimenti di fanteria della vecchia brigata, III e II2 ", unitamente al 37" Reggimento Artiglieria per D.f., danno vita alla Divisione di Fante ria « Piacenza » ( 1 o3a). La grande unità si scioglie a seguito avvenimenti determinati dall'armistizio dell'8 settembre 1943, mentre trovavasi in zona d'operazioni nel L~0. • 0
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE ( r915
- 18)
1915: negli ultimi giorni di maggio, subito dopo l'inizio delle ostilità contro l'Austria, la brigata raggiunge le retrovie del fronte nella zona di Lonato - Desenzano e il 21 luglio entra in linea con i due reggimenti schierati su settori diversi, il n r" fra M. Fortin e Sdraussina e il 112° sui costoni del 1'·1. Polazzo. Quest'ultimo reggimento il 25 compie puntate offensive contro le posizioni nemiche della zona, attacchi che ripete contro gli stessi obiettivi il giorno 30, in seguito ai quali riesce ad impadronirsi di buona parte dei trinceramenti avversari. Nello stesso periodo .il II 1°, in appoggio ad altr.e grandi unità, concorre all'attacco di M. San Michele la cui cima viene conquistata dopo sanguinosi combattimenti durati, quasi ininterrottamente, dal 1° al 6 agosto. 11 12 agosto la brigata si riunisce e rimane schierata nella zona di M. Sei Busi fino al 29 successivo. L'8 settembre è di nuovo in linea nel settore di San Michele e da queste posizioni il I II concorre all'azione contro le posizioni nemiche senza peraltro ottenere risultati apprezzabili. Altri attacchi delle unità della brigata il 24. settembre nella zona di M. San Martino consentono, con l'occupazione di elementi di trincea nemici, un miglioramento 0
-
nello schieramento. Dal 18 ottobre al 4 novembre partecipa alla terza battaglia dell'Isonzo durante la quale, a seguito aspri com battimenti del 21 e 22 ottobre, rilievi secondari del M. San Michele vengono espugnati. Successivamente ricacciata dalle posizioni il giorno 23 le riconquista definitivamente il 24. Dal 17 novembre opera nella zona di Trivignano- Merlano - Persereano. In dicembre, il solo 1 r 1° viene trasferito nella zona di Oslavia dove viene impegnato in duri combattimenti difensivi.
1916: la brigata rimane schierata nel settore di Oslavia fino a tutto maggio. In giugno è chiamata ad operare nella zona di Val Frenzela - Val Gadena e viene schierata sulle posizioni di M. Miela - M. Tonderecar. Da queste posizioni il 15 giugno partecipa all'attacco delle posizioni di M. Castelgomberto - M. Fior. Dopo dieci giorni di dura lotta il 25 vengono occupate le località di Cima, Cima Maletta, falde di M. Baldo, e il 26 le posizioni di M. Nos. La ripresa offensiva contro le posizioni nemiche di M. Mosciagh e Cima Zebio iniziata il 30 giugno e ripetuta il 6, il 22 e il 23 luglio e il 15 agosto fanno conseguire alla brigata solo modesti risultati, a causa della tenace resistenza nemica. Dal 2 settembre alla fine dell'anno la brigata alterna periodi di ri2r4 -
poso a periodi di attività operativa sulla linea Roccolo di M. Catz e Casara Zebio.
19 17: ancora nella zona di Asiago compie ulteriori tentativi dal ro al 19 giugno per impadronirsi delle contese posizioni nemiche ma senza apprezzabili risultati. Dal 15 al 20 agosto nella zona di Nad Logen partecipa all'undicesim a battaglia dell'Isonzo. Il 1° ottobre è schierata sulla fronte di Pod Koriti che è chiamata subito a difendere da accaniti e robusti attacchi nemici portati 1'8 e il 9 ottobre. Il 19 passa in seconda schiera quale grande unità di riserva del XIII Corpo d'Annata. Coinvolta nel ripiegamento delle altre unità, nel corso dell'offensiva austro- tedesca, il 28 e 29 ottobre passa il Tagliamento e, subito schierata nella zona San Vito al Tagliamento - Casarsa, concorre alla costituzione di una testa di ponte per assicurare protezione al deflusso delle altre unità in ripiegamento. Il 6 novembre si sposta sulla destra del Piave e il 10 assume il controllo del fronte di Carbese nel settore di Nervesa.
1918: il 15 marzo è schierata sulla linea del Montebello e in maggio di nuovo nella zona di Nervesa. Il 15 giugno, nel corso dell'offensiva austriaca sul Piave, la brigata è sottoposta a forte pressione nemica che si accanisce in modo particolare dal 16 al 23 contro le posizioni della brigata a Nervesa, a Villa Berti e a Fornace. La battaglia si svolge con alterne vicende, ma alla fine il nemico viene fermato e respinto. Il 26 giugno; per le rilevanti perdite subite, la brigata viene avviata nelle retrovie per essere riordinata. Il 5 agosto è d i nuovo in linea nella zona di Spresiano. Iniziata la battaglia finale la brigata opera offensivamente in direzione di Colle della Tombola, M. Cucco, Conegliano e il 29 ottobre, passato il Piave, si dirige lungo l'itinerario Susegana - Vit-
torio Veneto. Quest'ultima località la raggiunge il giorno 30, in tempo per partecipare al1' attacco della stretta di Serravalle ancora presidiata dal nemico. Per il comportamento tenuto dalle sue unità durante la battaglia del Piave, la brigata merita la citazione sul bollettino di guerra n. II25 del 23 giugno. ALBANIA
(1939)
Il 19 giugno la Brigata « Piacenza )> viene trasferita in zona di armistizio in Albania, a Valona. Dopo una permanenza nella zona di poco più di due mesi la brigata viene rimpatriata. SEOON UA MONDIALE ( 1940 - 45)
1942: dalla zona di costituzione Bolzano Trento la Divisione <e Piacenza » in giugno si trasferisce in Piemonte e si d isloca nella zona di Cuneo - Borgo San Dalmazzo - Rivarolo. In novembre si trasferisce in Liguria e viene impiegata come grande unità mobile per la difesa della fascia di copertura costiera nella zona di Savona - Genova - Vado Ligure - Varazze.
1943: sempre in difesa delle coste, dei porti e degli aeroporti della zona di giurisdizione che in maggio estende fino alla Piazza Marittima di La Spezia. Nella seconda. decade di luglio si trasferisce nel Lazio a sud di Roma. Sempre con il compito di difesa costiera, la divisione è incaricata di realizzare una seconda linea di contenimento dalle foci del Garigliano ad Ardea. A tale scopo costituisce capisaldi di sbarramento nelle zone di Priverno, Cisterna, Sezze, Velletri, Gaeta, Scauri. La divisione svolge tale attività fino all'8 settembre.
COMANDANTI BRIGATA ((PIACENZA))
Col. Col. Col-. Col.
(1915- 20)
Magg. Gen. Antonio Chinotto Magg. Gen. Cesare Allievi -
2r5 -
Napoleone Grilli Brig. Leonello Paveri Fontana Brig. Francesco Conti Brig. Romolo Mosca Riatel
Magg. Gen. Carlo Filipponi di Mombello Col. Brig. Silvio Egidi
Dri.rISIONE
01
FANTERIA
(1942 - 43) Gen. D. Carlo Rossi
SEDI 1915 - 20 Piacenza
1942 Bolzano
-
2r 6 --
« PIACENZA>>
(103"')
DIVISIONE MOTORIZZATA «PIAVE» (10a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
<e
Trae ongrne dalla Brigata cli Fanteria Abruzzi))' costituita il 16 aprile 1861 con il
57" e 58" Reggimento Fanteria, anch'essi di nuova costituzione. Nel r87r la brigata viene sciolta, unitamente alle altre brigate permanenti, e i due reggimenti rimasti in vita conservano l'appellativo della brigata e diventano 5f e 58" Reggimento Fanteria <(Abruzzi>> . Il 2 gennaio 1881 la brigata si ricostituisce sempre con gli stessi Reggimenti 57° e 58°. A seguito legge lI marzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito, che stabilisce, tra l'altro, l'abolizione del nome delle brigate, il 3r dicembre dello stesso anno la Brigata « Abruzzi » viene sciolta e i due reggimenti vengono assegnati, il 57° alla IX Brigata di Fanteria e il 58° alla X, ambedue costituite sotto la stessa data. La X Brigata di Fanteria che assume alle dipendenze, oltre al 58° « Abruzzi», anche il 56° <( Marche )) e il 7r'' <( Puglie », deve ritenersi continuatrice delle tradizioni della Brigata (<Abruzzi >>, in quanto custodisce il nucleo attorno al quale si riunirà successivamen-
te anche il 57° Reggimento Fanteria per dar vita ad una nuova grande unità. La X Brigata di Fanteria - che unitamente al 20° Reggimento Artiglieria per D.f. è entrata a far parte della Divisione Militare Territoriale di Padova (roa), allorché tale grande unità, nel 1934, assume il nome di Divisione di Fanteria del Piave ( 1 o") - cambia anch'essa il proprio nominativo in quello di Brigata di Fanteria del Piave (X). Nel 1939, a seguito riordinamento dell'Esercito, la X Brigata viene sciolta e i due reggimenti di fanteria della vecchia Brigata <(Abruzzi», 57° e 5W, nuovamente riuniti, costituiscono a Padova con il 20° Reggimento Artiglieria da Campagna la Divisione di Fanteria Autotrasportabile «Piave» ( 10" ). Nel 1941, guerra durante, a seguito adeguamento dei mezzi a disposizione, modifica il proprio nominativo in quello cli Divisione Fanteria Motorizzata « Piave » ( 1 o"). Viene sciolta in Roma il 23 settembre r943, a seguito degli avvenimenti seguiti alla proclamazione del1'armistizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Viene mobilitata e partecipa aJle operazioni di guerra nel corso della campagna contro l'Austria. ERITREA
(1895 - 97)
Non partecipa direttamente aJla campagna, ma concorre alla formazione del XXVI e XL Battaglione, mobilitati per l'esigenza, fornendo complessivamente 4 ufficiali e 18r uomini. Lrnu (19rr-12)
Il 57° partecipa direttamente alla campagna combattendo il 12 marzo 1912 alla battaglia
delle Due Palme e il 18 giugno 19r3 durante la lotta ai ribelli, per la conquista dei trinceramenti cli Camporosso - Recinto - Ettangi. Il 58° invece concorre alJa mobilitazione del 23°, 26°, 57°, 68° e 79° Reggimento Fanteria, fornendo complessivamente 18 ufficiali e 531 uomini. PRIMA MONDIALE ( 1915
- 18)
191 5: all'inizio delle operazioni la brigata si schiera nel settore Brenta - Val Cismon e nel maggio - giugno occupa senza essere contrastata dal nemico le posizioni di Cima della Caldie"ra, Cima Laste, M. Mezza e La Rocchetta.
- 217 -
1916: a gennaio si trasferisce nella zona di Cormons ed entra in linea nel settore di Oslavia. Il 27 marzo concorre alla riconquista di alcune posizioni importanti precedentemente perdute nel settore del Podgora. Il 5 agosto partecipa alla sesta battaglia dell'Isonzo con il compito di forzare le trincee nemiche ad est di Oslavia e di raggiungere il fiume. Il 6, dopo dura lotta, s'impossessa del costone di Oslavia e 1'8, malgrado le forti perdite subite continua l'attacco contro le posizioni di Peuma che vengono conquistate. Il 9 oltrepassato l'Isonzo si attesta sulla linea ferroviaria Salcano - Gorizia. L'u agosto si schiera sulle alture a nord - est di Gorizia e vi rimane fino a dicembre. 1917." dal 12 maggio all'8 giugno partecipa alla decima battaglia dell'Isonzo, dando il via alle operazioni per la conquista di M. Santo e di M. San Gabriele. Nei giorni successivi le posizioni conquistate vengono accanitamente contrattaccate dal nemico che riesce in qualche punto ad ottenere risultati positivi. In agosto si schiera sull'alto Isonzo e dal 17 agosto al 12 settembre prende parte alla undicesima battaglia dell'Isonzo, attaccando le posizioni nemiche di Na Gradu e di Veli Vrh che vengono occupate il 20. Continuando nell'attacco fino al 24 agosto, ottiene ancora sensibili successi oltre Veli Vrh e Vetrnik. Il 27 settembre in posizione sul San Michele, con una serie di riusciti attacchi migliora le posizioni occupate. Il 26 ottobre, a seguito avvenimenti sfavorevoli sul fronte della 2 " Armata, inizia il ripiegamento prima sulla destra delJ'Isonzo e poi in direzione di Codroipo e quindi oltre il Tagliamento fino a San Donà di Piave. Riordinatasi, a seguito delle forti perdite subite, il 5 dicembre rientra in linea nel settore Col della Berretta - Col Caprile. Su queste posizioni resiste a violenti attacchi nemici portati nei giorni II, 12 e 13. Il 14 persistendo la pressione nemica, specie sul Col della Berretta, la ~ri~at? è costretta ad abbandonare queste pos1z1om. r9,8: all'inizio dell'anno è attestata sulla linea Col del Miglio - Col Moschin. Da queste
posizioni, dal 15 al 24 giugno, subisce un poderoso attacco nemico che costringe i reparti della brigata, dopo tenace resistenza, ad abbandonare Col Fenilon e Col Moschin, ma il 16, attuato un riuscito contrattacco, ritornano in possesso delle posizioni perdute. Il 19 settembre, ancora all'attacco nella zona di Col del Miglio, conquistano con un colpo di mano importanti posizioni. Nel corso della battaglia di Vittorio Veneto, concorre dal 26 al 31 ottobre all'azione per la conquista delle posizioni di Prà Gobbo, nella zona di Col Caprile. Partecipa successivamente all'inseguimento del nemico, avanzando in Val Cismon e il 2 novembre raggiunge Arsiè e Val Grigno e il 4 Castel Tesino. lPer la condotta tenuta durante la battaglia difensiva sul Piave, la brigata viene citata sul bollettino di guerra n . u25 del 23 giugno 1918.
SECONDA MONDIALE
(1940- 45)
I940: per tutto l'anno rimane dislocata nella sua residenza di pace nel Veneto, tra Padova - Vicenza -Treviso. I 94 r: nella seconda quindicina di febbraio si trasferisce in Sicilia e si disloca nella zona compresa fra Casteltermini - Canicattì - Aragona - Mussameli, quale grande unità di riserva del XII Corpo d'Armata, impegnato nella difesa della costa meridionale della Sicilia. Iniziate le operazioni di guerra contro la Jugoslavia, la divisione si trasferisce lungo la frontiera giulia e il r6 si attesta sulla linea di confine tra Abbazia - Villa del Nevoso - San JJietro del Carso. In maggio si trasferisce in Liguria nella zona ti:a Savona e Genova.
1942: in difesa costiera della Liguria orientale fino all'ottobre, ai primi di novembre si trasfer.isce in territorio d'occupazione in Francia. Fino al dicembre rimane schierata tra Saint Tropez - Grimaud- Le Luc svolgendo attività di difesa del territorio e della costa della Provenza orientale. I 94 3: nella prima decade di gennaio si trasferisce a sud di Roma e si disloca tra Velletri -
Sezze - Priverno, a difesa delle coste del Lazio meridionale e a protezione delle vie di accesso da sud alla Capitale, dichiarata città aperta. In agosto viene impiegata per la difesa statica della città e schierata, fronte a nord - est, tra la via Cassia e la via Tiburtina. A seguito della proclamazione dell'armistizio, il 9 settembre nel corso del trasferimento verso Palombara Sabina viene attaccata da unità tedesche nella zona Due Ponti, a nord di Monterotondo. La reazione delle unità della
divisione, colte di sorpresa durante il movimento, è immediata e violenta e dà luogo ad aspri combattimenti a Ponte del Grillo, in seguito ai quali i tedeschi sono costretti a ripiegare e ad asserragliarsi nell'abitato di Monterotondo. In seguito alle trattative con il Comando tedesco la grande unità opportunamente rimaneggiata viene impiegata per il servizio d'ordine pubblico agli ordini del Comando della Città Aperta di Roma. Viene sciolta il 23 settembre.
COMANDANTI BRIGATA
(i
ABRUZZI )) ( I 86 I -
X
71)
Gen. Gen. Gen. Gen.
Magg. Gen. Eugenio Alberti di Pessinetto Magg. Gen. Vincenzo Orsini Magg. Gen. Giacomo Peyron Col. Francesco Tommaso Bessone J3RIGATA «ABRUZZI »
(1881 - 1926)
BRIGATA DI FA NTERIA ( 1926 - 34)
B. B. B. B.
Augusto Ragusin Egidio Maccaluso Bartolomeo Albino Petrini Giulio Beltrami
BRIGATA DI FANTERIA DEL PIAVE
Magg. Gen. Simone Pietro Ghersi Magg. Gen. Manfredo Cagni Magg. Gen. Alessandro Buschetti Magg. Gen. Giovan Battista Reghini Magg. Gen. Emilio Bruschi Magg. Gen. Cesare Ponza di San Martino Magg. Gen. Edoardo Fanchiotti Magg. Gen. Ernesto Mirabelli Magg. Gcn. Luigi Mandile Magg. Gen. Francesco Stazza Magg. Gen. Vittorio Signorile Magg. Gen. Luigi Capello Magg. Gen. Augusto Vanzo Magg. Gen. Angelo Farisoglio Magg. Gen. Vittorio Trallori Magg. Gen. Vincenzo Sequi Magg. Gen. Eugenio Aveta Col. Brig. Alceo Caltalochino Magg. Gcn. Giulio Fabbrini Col. Brig. Gennaro Catalano Brig. Gen. Ugo Cei Brig. Gen. Luigi Franchini Gen. B. Abele Piva Gen. B. Riccardo CasteJli -
Gen. Gen. Gen. Gen.
B. B. B. B.
(X) (1934- 39)
Giulio Beltrami Renzo Dalmazzo Mario Robotti Quirino Armellini
DrvISioNE DI FANTERIA «PIAVE» (10·)
(1934-
39) Gcn. D. Giuseppe Pavone Gen. D. Umberto Gordesco Gen. D. Francesco Zingales D1v1SIONE
DI
FANTERIA
(( PIAVE)) (10")
AuToTRASPORTABILE
(1939- 41)
Gen. D. Francesco Zingales Gen. D. Ettore Roncaglia D1v1s10NE MOTORIZZATA «PIAVE» (10"')
43) Gen. D. Ettore Roncaglia Gen: B. Guido Bologna (int.) Gen. B. Ugo Tabellini 219 -
(1941 -
SEDI
1861 1803 - 64 1864 - 65 1865 - 66 1867- 68 1870 1881 - 84 1885 - 86 1887- 92 1893 - 97
Cremona Cosenza Napoli Perugia Palermo Pisa Vercelli Bari Firenze Palermo
1898- 1900 1901 - 05 1906 - 09 1909- 18 1918 - 26 1926- 28 1928- 31 193 1 - 39 1939 -4o
- 220 -
Milano Gaeta Sassari Padova Vicenza Venezia Padova Treviso Padova
DIVISIONE DI FANTERIA «PICENO» (152a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dalla Brigata di Fanteria « Pi>>, costituita nel corso della prima guerra mondiale, gènnaio 1917, con il 235° e 236° Reggimento di Fanteria, anch'essi di nuova costituzione. Si scioglie dopo l'armistizio con l'Austria il 30 dicembre r918. E' ricostituita per breve tempo nel 1919 con militari reduci dalla prigionia di guerra. Il 20 febbraio 1942 i ricostituiti 235° e 236" Reggimento Fanteria della vecchia Brigata « Piceno)), unitamente al 152" Reggimento Artiglieria per D.f., danno vita in Chiet i alla Divisione di Fanteria << Piceno )) ( 152"). So-
ceno
pravvissuta all'armistizio dell'8 settembre 1943, perché dislocata in Puglie, la divisione il IO ottobre 1944 si trasforma in Gruppo di Combattimento « Piceno)), per assumere, poco tempo dopo, il 27 gennaio 1945, unitamente a compiti diversi da quelli operativi, il nominativo di Comando Divùione Picerw - C.A.C.F.I.C.
( Centro Addestramento Complementi per Forze Italiane di Combattimento). Il 1° dicembre 1945 la divisione, che in quest'ultimo periodo si è profondamente trasformata nell'organico, cessa di esistere e i suoi elementi danno vita al Comando Scuole Centrali Militari di Cesano.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D' ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1917: il 9 aprile è schierata sulla fronte trentina lungo una linea di resistenza arretrata, situata fra i caposaldi del Loder, del Parmesan, del Chiesa. Il 26 aprile assume uno schieramento di prima linea su.Ila destra del to.rrente Leno. Da queste posizioni il 15 agosto attacca le difese nemiche di Voiscizza - Krapenca e, dopo un'azione durata più giorni, il 19 s'impadronisce di importanti trincee nemiche e il 21, sfruttando il successo conseguito, prende possesso di M. Selo. Per il comportamento tenuto dalla brigata durante l'aspra lotta condotta contro le forti posizioni di Corite e Selo, viene citata sul bollettino di guerra n. 819 del 21 agosto r9r7.
no 2 novembre. Il 3, vinte le ultime resistenze nemiche e superato il Leno di Vallarsa, en tra in Rovereto dove il 4 viene raggiun ta dall'armistizio. SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1918: schierata nel settore Palòn di Pasubio-
1942: nel giugno la Divisione « Piceno l> è dislocata in Puglie a difesa della Penisola Salentina. Le sue unità sono schierate lungo la fascia di copertura costiera, compresa tra Brindisi - Otranto - Santa Maria di Leuca - Gallipoli - Leporana. A partire dalla fine di settembre, invia in Africa Settentrionale il 336" rgt.f., di cui un btg. si sacrifica ad El Alamein, nella grande battaglia di ottobre - novembre, combattendo inquadrato nella D.mot. « Trento».
Alberghetti conduce fino a giugno un'accanita lotta difensiva. Nel corso della battaglia di Vittorio Veneto opera con alcuni reparti della brigata in Piano della Vallarsa e con altri contro la linea difesa di Fortino - Rojte Grande e Piccolo che viene attaccata e conquistata il gior-
1943: sempre nella stessa zona, continua nel compito di difesa costiera della Penisola Salentina fino ali '8 settembre. Dopo tale data la divisione concentra le proprie unità fra Grottaglie, Montesemola e Mas-
-- 21 T
safra, gravitando verso la Piazza Marittima di Taranto, fronte a nord, per opporsi a puntate offensive delle truppe tedesche della 1" Divisione Paracadutisti che erano dislocate nelle Puglie.
1944: quale Gruppo di Combattimento non partecipa direttamente alle operazioni ma viene incaricato di addestrare e fornire alle forze alleate reparti di salmeristi e i complementi per i gruppi di combattimento operanti.
COMANDANTI BRIGATA (( PIC];NO))
(1917- 19)
Gen. D. Giovan Battista Guccione Gen. B. Domenico Canistrà (int.) Gen. B. Emanuele Beraudo di Pralormo
Magg. Gen. Carlo Torti Col. Brig. Antonio Gagliardi Brig. Gen. Luigi Amantea Magg. Gen. Giovanni Sirombo Col. Antonio Perrier (int.) Col. Brig. Francesco Pisani DIVISIONE
nr FANTERIA
GRuPPo
DI COMBATTIMENTO
« P1cENo
n
(1944 -
45) Gen. B. Emanuele Beraudo di Pralormo COMANDO
« Premo,> (152") (1942-
D1v1s10NE « PrcENo
» -
C.A.C.F.I.C.
( 1 945)
44)
Gen. B. Emanuele Beraudo di Pralormo Gen. B. Ezio Vegni Gen. B. Ercole Ronco
Gen. B. Carlo Viale Gen. B. Emilio Coronati
SEDI
1917- 18 Vicenza 1942 - 43 Chieti
1945 Cesano (Roma)
-
222 -
DIVISIONE DI FANTERIA « PIEMONTE » (29a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 25 ottobre 1831 viene costituita la Brigata >> su due reggimenti ( 1° e 2 °) i quali nel 1839 assumono rispettivamente il numero ordinativo di 3° e 4°. Precedentemente la brigata, tale solo di nome, è in vita dal I novembre 1815 allorché si forma su due battaglioni tratti dal Reggimento di Piemonte (risalente al Reggimento Catalano del 1636) e aliquote dei Reggimmti Provinciali di Torino e di Susa. Sciolta nel 187 r, come tutte le brigate permanenti, è ricostituita nel 188r e ne fanno ancora parte il 3" e 4°. A seguito della legge II marzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito, che stabilisce tra l'altro l'abolizione dei nomi delle brigate, diviene XXIX Brigata di Fanteria e inquadra anche il 75° Reggimento « Napoli » ; la brigata e il 24" Reggimento Artiglieria entrano a far parte della 29" Divisione Militare Territoriale di Messina. Tale un ità, poi, nel 1934 prende il nome di « Peloritana ». « Piemonte
0
Il 28 febbraio 1935 la divisione viene mobilitata quale Divisione di Fanteria « Peloritana» ( 29") ed è inviata in Somali a; contemporaneamente, e per tutto il periodo di permanenza in colonia della medesima, dal marzo 1935 al dicembre 1936, viene costituita la Divisione Militare T erritoriale << Peloritana Il » ( 1 29a) a cui vengono assegnati il Reggimento cli F anteria 146°, 222° e 224" - inquadrati dalla Brigata di Fanteria Peloritana II (CXXIX) anch'essa di nuova costituzione - ed il 52° Reggimento Artiglieria. Il 15 aprile 1939, la Peloritana si trasforma organicamente, inquadra i Reggimenti 3° e 4° Fanteria, il 24° Artiglieria ed assume il nominativo di Divisione di Fanteria « Piemonte » ( 29") e successivamente anche la 166" Legione CC.NN. d'Assalto. Il r" novembre 1941 riceve un terzo reggimento di fanteria di nuova costituzione, il 303°. La grande unità si scioglie, in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio, l'rr settembre 1943 mentre si trovava dislocata nel Peloponneso (Grecia).
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA n'rN DIPENDENZA
(1848- 49)
TERZA n'rNDIPENDENZA
1848: la Brigata « Piemonte » partecipa all'assedio di Peschiera, alla battaglia di Pastrengo e ai combattimenti di Calmasino; concorre poi all'occupazione di Rivoli. 1849: il 23 marzo è tra le unità partecipanti all a battaglia di Novara. SECONDA D'INDIPENDENZA ( 1859)
Dal 21 al 25 maggio la « Piemonte » è impegnata nell'attività ricognitiva e dimostrativa sul fiume Sesia; partecipa quindi ai combattimenti di Confienza a Madonna della Scoperta e all'investimento di Peschiera. -
(1866)
Il 24 giugno la brigata, inquadrata nel III · Corpo d 'Armata, è presente alla battaglia combattuta a Custoza. PRIMA MONDIALE
(1915 - I8)
1915: la Brigata « Piemonte» opera nella zona carnica sulle posizioni del Freikofel; in agosto è nella Valle del Seebach e ad ottobre contrasta un'azione offensiva nemica contro le difese di M. Carnizza.
19r6: nel corso della « spedizione punitiva )) austriaca di giugno le unità della 22 3 -
'<
Piemon-
te JJ operano sull'Altopiano di Asiago nei pressi di M. Kaberlaba, il r" luglio consolidano e organizzano le posizioni tra Val Grabo che pur sottoposte a forte attacco resistono validamente. 1917: la brigata respinge fra il 15 e il r6 giugno robusti attacchi nemici sul M. Ortigara. Trasferita alla fronte giulia, in agosto partecipa alla undicesima battaglia dell'Isonzo e si distingue sul S. Marco; a fine ottobre, pur non essendo attaccata direttamente, deve ripiegare verso Palmanova. Successivamente, contrastando i' avanzata nemica, si sposta nella zona di Latisana, passa il Tagliamento e si dirige verso il Piave.
1918: durante la battaglia del Piave, le unità della brigata affluiscono nella zona del Montello dove il nemico ha superato il Piave; liberato l'abitato di Nervesa, continuano nella lotta e dopo tre giorni di accaniti combattimenti, costringono l'avversario a ripassare il fiume. Successivamente, in ottobre nel corso dell'offensiva finale la (< Piemonte JJ raggiunge Revine Lago e la zona a nord di Belluno dove viene fermata dall'armistizio. APRICA ORIENTALE ( r935 - 36)
1935: la Divisione <<Peloritana>> è inviata in Somalia il 5 marzo. Iniziato il conflitto viene in un primo tempo schierata a difesa dei presidi costieri di Mogadiscio, Chisimaio e Merca e, nel dicembre, si porta verso i confini con il Kenia.
1936: partecipa in marzo ad operazioni difensive nei confronti di truppe agenti dall'Harrar, a cavallo del fiume Uebi Scebeli. In aprile, nel corso del!' offensiva finale, è impiegata quale grande unità di seconda schiera. Ultimate le operazioni di guerra, rimane nel territorio occupato dell'Harrar e conduce
operazioni di rastrellamen to durante le quali
è costretta a sostenere veri e propri combattimenti contro bande armate agenti nelle zone di Giggiga, Abclulla, Cambulcià, Amhara, Dire Daua. SECONDA YIONDIALE ( 1940
- 45)
1940: la Divisione (<Piemonte)) nel settembre viene inviata in Albania e all'inizio delle operazioni contro la Grecia è schierata nel Korciano, quale grande unità di riserva di corpo d'armata.
94 I: la
rimane ancora in riserva nella zona di Pogradec; in marzo, dopo una breve permanenza su Mali Spadarit, sulla strada per Klisura, ritorna alle dipendenze della 9'' Armata e viene scbierata in Val Tomorreza, nel settore già tenuto dalla Divisione (< Cuneense JJ . In questa zona viene impegnata in combattimenti difensivi a Bregu i Math e a Makan. 11 13 aprile, iniziatasi l'offensiva finale, attacca con successo le posizioni di Korbiet. Il nemico, battuto anche su altri settori del fronte , è ormai in fuga e le unità della divisione continuando nell 'avanzata raggiungono Erseke, sul con.fine greco - albanese. Ultimate le operazioni cli guerra la divisione si disloca per un breve periodo nel Korciano, poi, in giugno, si trasferisce nel Peloponneso e dispone le proprie unità a presidio delle regioni Argolide e Acaia. I
1 9·12
<( Piemonte
}>
- 4J: rimane in territorio cli occupa-
zione nel Peloponneso ove viene incaricata della sicurezza di quel territorio e della difesa delle sue coste. A tale scopo schiera le proprie unità a sbarramento del' Canale di Corinto e orrranizza una serie di presidi a Patrasso, Aigion~ Platanos Arxoso, Pirgos. ·
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Maggior Generale Michele Antonio Bes: Calmasino, Cisano e Alture di Cavajon, 29 maggio 1848
Maggior Generale Giuseppe Passalacqua di Villalvernia: Novara, 23 marzo r849
- 224 -
COMANDANTI BRIGATA
<(
P IEMONTE » ( I 815
· 71)
Col. Vittorio Cacherano d'Osasco Col. Enrico Milliet de Favergcs Col. Pietro Isidoro dc la Flechère Col. Eusebio Bava Magg. Gen. Corrado Magnocavalli di \!arengo Magg. Gen. Eusebio Bava Magg. Gen. Gaspare Regis Magg. Gen. Cesare Taffini D' Acceglio Magg. Gen. Michele Antonio Bes Magg. Gen. Giuseppe Passalacqua di VilJalverma Magg. Gcn. Marcello Gianotti Magg. Gen. Nicola Abrate Magg. Gen. Giacomo Carderina Magg. Gen. Vittorio Delfino Magg. Gen. Filiberto Mollarci Magg. Gen. Carlo Camerana Col. Camillo Della Chiesa della Torre Col. Luigi Bianchis di Pomaretto Magg. Gen. Francesco Arborio Mella di Sant'Elia Col. Agostino Noaro Col. Gabriele Filippo Celebrini di San Martino Magµ-. Gen. Orlando Carchidio - Malavolti Col. Vincenzo Bianchi
BRIGAT A (( PIEi\JONTE )) ( I 88 I -
Col. Domenico Mogno (int.) Col. Brig. Francesco Pasquale Col. Brig. Paolo Cornaro Brig. Gen. Elio Jori Gen. B. Clelio Nascimbene Gen. B. Giuseppe ìvfenna Gen. B. Gianbattista Foschini
XXIX
Gen. B. Gianbattista Foschini Gen. B. Umberto Testa Gen. B. Enrico Boscardi Gen. B. Guido Morelli di Popolo Col. Attilio Fantoni (int.) Gen. B. Amerigo Coppi Col. Tranquillino Carissimo (int.) Gen. B. Antonio Grattarola BRIGATA
-
DI
FANTERIA
(( PELORITANA
II ))
(CXXIX) ( r935 - 36) Gen. B. Enrico Adami Rossi Col. Aldo De Michelis (int.) Col. Mario Capobianco (int.) Gen. B. Antonio Grattarola D1v1s10NE
1926)
Magg. Gen. Filippo Douglas Scotti di Vigolena Magg. Gen. Luigi Sergiusti Magg. Gen. Giovanni Santarelli Magg. Gen. Giuseppe Guy Magg. Gen. Giovanni Pollone Magg. Gen . Giuseppe Bellingeri Magg. Gen. Giuseppe Valleris Magg. Gen. Nicola Pascale Magg. Gen. Giovanni Ameglia Magg. Gen. Giuseppe Moccagatta Magg. Gen. Carlo Anichini .Magg. Gen. Emilio Corfini Brig. Gen. Eugenio Probati
BRIGATA DI FANTERIA ( 1926 - 39)
DI
( 1 934
- 39)
Gen. Gen. Gen. Gen.
D. D. B. B.
FANTERIA
« PELORITANA >>
(29~)
Augusto Vacani Giuseppe Pavone Sisto Bertoldi Enrico Adami Rossi
D1v1sroNE DI FANTERIA
« PELORITANA II
J>
(129•')
(1935 - 36) Gen. D. Giuseppe Ivaldi
nr (1939 - 43)
DrvisION.E
Gen. Gen. Gen.· Gen .
225 -
FANTERIA
«
PIEMONTE »
D. Armcllini Chiappi D. Giovanni Cerio D. Adolfo Naldi Rodolfo T orresan
(29")
SEDI
18r6- 18 1818 - 19 1819 - 22 1822 1822 - 25 1825 - 29 1829 - 31 1831 - 33 1834 1853
- 55 1855- 56 1856 - 57 1 857 - 59 1859 1859 - 6r 1863- 64 1864 - 65
1865 1865- 66 1867 - 68 1870 1870 1881-83 1884 - 86 1887 - 90 1891 - 93 1894- 99 1900 - 03 1904 - 09 1910 - 19 1920 1921 - 32 1933- 38 r934 -4o
Novara Alessandria Cuneo Novara Savoia Cuneo Torino Genova Pinerolo Chambery Genova Cagliari Nizza Treviglio Genova Girgenti Catania
-
226-
Messina Messina Brescia Alessandria Genova Roma Caserta Napoli Cagliari Genova Chieti Firenze Catania Villach Messina Catania (Brigata) Messina (Divisione)
DIVISIONE MOTORIZZATA «PISTOIA» (16a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae ongrne dalla Brigata « Pistoia» costituita il 4 novembre 1859 con il 7° e 1'8° Reggimento di linea toscano i quali nel dicembre successivo assumono il numero ordinativo di 35° e 36". Sciolta nel 1871, unitamente alle altre brigate permanenti viene ricostituita il 2 gennaio 1881 sempre con gli stessi reggimenti. A seguito della legge 11 marzo 1926 che stabilisce, tra l'altro, l'abolizione del nome delle brigate, assume il 20 ottobre dello stesso anno il nome di XVI Brigata di Fanteria e inquadra, oltre al 35° e 36°, anche il 66° Reggimento Fanteria « Valtellina >>. Successivamente la brigata e il 3° Reggimento Artiglieria entrano a
far parte della Divisione Militare T erritoriale di Bologna (r6"). Tale grande unità nel 1934 assume il nominativo di Divisione di Fanteria di Fossalta, ed in conseguenza la brigata prende nome di Brigata di Fanteria di Fossalta
(XVI). Nel 1939 si trasforma in Divisione di Fanteria « Pistoia » ( 16") che assume alle dipendenze il 35° e 36° Reggimento Fanteria « Pistoia>> e il 3° Reggimento Artiglieria per D.f. Il 10 ottobre 1941 è trasformata in Divisione Motorizzata « Pistoia» ( r6u); rimane in vita sino al 13 maggio 1943 allorché si scioglie per eventi bellici.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME CENTRO- MERIDIONE
(1860-61)
La Brigata « Pistoia >l è impegnata nelle operazioni per l'assedio di Ancona dal 24 al 29 settembre 1860 e nell'assedio di Messina dall'r al 12 marzo 186r. TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Mobilitata la brigata prende parte al combattimento del 24 giugno a Custoza. PRIMA \fONDIALE
(1915- 18)
stoia » riesce a contenere in giugno la forte spinta nemica e passata al contrattacco riconquista Schiri, il pianoro del Cengio e i trinceramenti su M. Cimone. 1917: dislocata nei pressi di Monfalcone partecipa alla decima battaglia dell'Isonzo, nel corso della quale combatte il 28 e 29 maggio contro le posizioni di Flondar, sull'Hermada. In agosto e settembre sostiene aspri combattimenti a Hudi Log. Il 27 ottobre, in Val Resia, concorre a proteggere il ripiegamento dei reparti della 2 Armata. Dal 29 ottobre la brigata inizia a ripiegare sulla destra del Tagliamento ed il 3 e 4 novembre, nella zona di M. Festa e M. San Simeone, protrae la resistenza. La « Pistoia » viene circondata in Valle Arzino e nella conca di San Francesco e dopo aspri combattimenti solo pochi superstiti con le bandiere dei due reggimenti riescono a uscire dalla sacca. 3
191 5: il IO giugno la Brigata « Pistoia » attacca le munite posizioni nemiche del Podgora conseguendo successi parziali. Dal 23 giugno al 4 novembre partecipa alle prime tre battaglie dell'Isonzo nel corso delle quali compie ulteriori tentativi per conquistare il Podgora, senza apprezzabili risultati. 1916: in gennaio, un violento attacco austriaco alle trincee di Oslavia viene respinto dai due reggimenti della brigata. Trasferita successivamente nella zona dell' A.stico l:a « Pi-
-
1918: la brigata, riordinatasi, è di nuovo in linea tra il Lago di Garda e la Valle Lagarina il 4 maggio. A metà giugno sostiene una
227 -
dura azione difensiva e subisce gravi perdite. Nel corso della battaglia di Vittorio Veneto con un improvviso attacco occupa Tierno nella zona del M. Grappa e vinte le ultime resistenze di M. Giovo supera la Val Lagarina e il 3 novembre occupa Piè. di Castello, oltre la città di Trento. SECONDA MONDIALE ( I 940
ne partecipa ad un'azione offensiva su tutto il fronte del Mareth onde ritardare la ripresa offensiva dell'avversario. Passata l'iniziativa nelle mani del nemico questi con preponderanza di carri e fanteria si riversa sulle posizioni occupate dalla (< Pistoia >J . La resistenza, nonostante le forti perdite subite, è tenace. Ma il 25 marzo, essendosi delineata una manovra avvolgente sulla destra dello schieramento, in direzione di El Hamma, si dà inizio ad una manovra di ripiegamento che per fasi successive porta le unità della divisione sulla linea Akarit - Chotts. Fra il 5 e il 7 aprile riprende l'offensiva nemica ed in seguito a profonde penetrazioni di carri nello schieramento di altra grande unità, per evitare un eventuale aggiramento, la (( Pistoia >> deve nuovamente arretrare sino alla linea di Enfìdaville, dove giunge il 13 con le unità provate e decimate. Dopo alcuni giorni l'avversario porta un massiccio attacco ad ovest del nodo stradale di Takrouna; la divisione, subita l'iniziativa nemica, reagisce con decisione appoggiata da precisi e tempestivi concentramenti di artiglieria e riprende alcune posizioni. Attaccata ancora nella stretta Dj Redarre - Dj Zkida e successivamente aggirata da unità nemiche provenienti da nord, dopo aver difese con estrema decisione le posizioni occupate, il 13 maggio la <( Pistoia >) viene sopraffatta. Per il valoroso comportamento tenuto durante la battaglia a nord del Mareth, la divisione viene citata sul bollettino di guerra n. 1079.
- 45)
1940: all'inizio delle ostilità la Divisione (<Pistoia>> è dislocata nel Piemonte, in Val Varaita, come riserva d'armata. Il 20 giugno si trasferisce nella zona del Colle della Maddalena, ove la raggrnnge la notizia dell'armistiz,io. 1941: dal 15 gennaio viene schierata in difesa lungo la costiera calabra delle provincie di Cosenza, Catanzaro e Reggio. Nell'ottobre la divisione viene organizzata quale grande unità motorizzata tipo A.S. 1 942: in luglio raggiunge l'Africa Settentrionale e nell'ottobre assume la difesa delle posizioni di Bardia, Sollum e Halfaya. Dall' n novembre la divisione subisce i duri attacchi delle unità inglesi, le posizioni vengono perdute e i resti delle unità iniziano il ripiegamento verso ovest.
194J,' rivelatasi impossibile ogni resistenza in territorio libico, il movimento prosegue verso la Tunisia ed il 4 febbraio sono raggiunte le posizioni del Mareth. Il 6 marzo la dìvisio-
COMANDANTI BRIGATA (( PISTOIA))
(1859 - 71)
Magg. tino Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg.
Magg. Gen. Emanuele Chiabrera Magg. Gen. Carlo Massimiliano Bottacce BRIGATA (( PISTOIA))
Magg. Magg. Magg. Magg. Magg.
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
(1881 - 1926)
Carlo Albini Luigi Consalvo Emilio Ponzio Vaglia Bernardino Serafini Emilio Sini -
228
Gen. Coriolano Ponza di San MarGen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
Giuseppe Bellati Luigi Cadorna Carlo Sanminiatelli- Zabarella Francesco Stazza Ettore Mambretti Giacinto Rostagno Francesco Coco Luigi Baronis Luigi Pirzio Biroli
Magg. Gen. Marino Ricciardi Col. Brig. Aurelio Petracchi Magg. Gen. Alfredo Giannuzzi Savelli Col. Brig. Giuseppe Bucalo Col. Brig. Adolfo Danise Col. Adriano Alberti (int.) Gen. B. Giovannantonio Guerra Gen. B. Ilio Jori Gen. B. Francesco Goggia
XVI BRIGATA
DI
Col. Pier Francesco Serra (int.) Gen. B. Giovanni Cerio DivisioNE
DI
FANTERIA
Gen. Gen. Gen. Gen.
FANTERIA (1926- 34)
>)
(r6")
D. Ettore Uastico D. Domenico Siciliani D. Alberto Terziani D. Carlo Favagrossa
DIVISIONE nr FANTERIA ,<PISTOIA)> (r6") (19.39 42)
Gen. B. Francesco Goggia Gcn. B. Adriano Marinetti Gen. B. Giulio De Negri Col. Prospero Colonna (int.) Gen. B. Leonida Nicoletti
Gen. Gen. Gen. Gen.
BRIGATA DI FANTERIA nr FossALTA (XVI) (193439) Gen. B. Mario Priore Gen. B. Giulio Perugi
D. Mario Priore B. Egidio Levis D. Guglielmo Negro B. Giuseppe Falugi
DIVISIONE MOTORIZZATA ( 194 2 - 43) Gen. B. Giuseppe Falugi
SEDI 1860 1860 r86I 1863 - 64 1864 - 65 r866 1867 1868 r870
<< FossALTA
(r934 - 39)
Imola Piacenza Aquila Siena Livorno Siena Forlì Livorno Padova
188r - 82 1883 - 85 1886- 89 1890 - 93 1894 - 1900 1901 - 05 1906 - 15 1920 - 40
-
229 -
Brescia Palermo Padova Udine Alessandria Aquila Bologna Bologna
<<
P1sTOIA
»
(16")
DIVISIONE MOTORIZZATA <<PO» (101a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae ongme dalla Brigata «Sicilia>> costituita il 16 aprile 186r con due reggimenti anch'essi di nuova formazione, il 61° e il 62° Fanteria. Successivamente nel 1871 la brigata si scioglie, unitamente alle altre brigate permanenti, e i due reggimenti rimasti in vita conservano l'appellativo della brigata e diventano 61° e 62° Reggimento Fanteria «Sicilia» . Il 2 gennaio r88r la brigata si ricostituisce sempre con gli stessi Reggimenti 61° e 62°. In base alla legge II marzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito che stabilisce, tra l'altro, l'abolizione del nome delle brigate, assume il 15 ottobre dello stesso anno il numero ordinativo di VIII Brigata di Fanteria e inquadra, oltre al 61° e 62°, anche il 65° Reggimento Fanteria « Valtellina ». La brigata e il 46° Reggimento Artiglieria da Campagna entrano a far parte della Divisione Militare Territor;,iale di Piacenza (8"). Tale grande unità nel 1934 assume il nominativo
di Divisione di Fanteria del Po ( 8" ), nominativo che si estende anche alla brigata che diventa Brigata di Fanteria del Po (Vlll ). Nel 1935 cede il 46° Reggimento Artiglieria alla Divisione « Trento » e contemporaneamente inquadra al suo posto il 21° Reggimento Artiglieria di D.f. Tra il novembre 1936 e il maggio 1937 cede prima il fo" Reggimento Fanteria e poi il 61° sempre alla Divisione Motorizzata « Trento >> e riceve dalla Divisione di Fanteria << Fossalta » (16") il 66" Fanteria « Valtellina >>. Con il 65° e il 66° Fanteria e il 21° Artiglieria costituisce nel 1936 la Divisione Motorizzata e< Po». Nel 1938 riceve alle dipendenze anche 1'8° Reggimento Bersaglieri. Il 2 gennaio 1939 assume il numero ordinativo di 101" e il 4 aprile dello stesso anno cambia denominazione e con le stesse unità dà vita alla Divisione Motorizzata <<Trieste» (101"). Per le cui vicende vedasi la scheda di tale grande un-ità (al volume II, tomo I).
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME TERZA D' I NDIPENDENZA
Lrn1A (19n - 12)
(1866)
Mobilitata, partecipa ai combattimenti di Primolano il 21 e 22 luglio e a quelli di Vigolo svoltisi dal 23 al 25 luglio. ROMA
(1870)
PRIMA MONDIALE
Prende parte ai combattimenti per l'assedio e l'occupazione delìa città. ERITREA
Non partecipa direttamente alle operazioni ma concorre alla mobilitazione del 6°, 20°, 23°, 26" e 93° Reggimento Fanteria fornendo complessivamente 17 ufficiali e 1.775 uomini.
(1895- 97)
Concorre alla formazione del XXVI, XL e LXI Battaglione di Fanteria, fornendo complessivamente 9 ufficiali e 293 uomini. -
1915: il
(1915 - 18)
ottobre resiste tenacemente ai reiterati attacchi nemici portati su Cima Palon e successivamente combatte su M. Mascia e M. Vies. IO
1916: partecipa con altre unità alla difesa di una importante posizione su Passo Buole, passando successivamente, dal 25 al 30 mag230 -
gio, al contrattacco e riuscendo a riconquistare le posizioni perdute e a ricacciare definitivamente il nemico. Nel giugno partecipa alle operazioni svolte su M. Sperone, Malga Zugna e Vallarsa. Per il comportamento tenuto e il valore dimostrato durante i combattimenti del maggio, merita la citazione sul bollettino di guerra n. 371 del 31 maggio. La brigata in autunno viene trasferita in Macedonia.
1917: sul territorio macedone nel maggio, viene impegnata in combattimenti locali nella zona dell'ansa della Cerna e a Vlaklor. r918: ancora sul fronte macedone, prende parte, nel settembre - ottobre, all'azione offensiva portata sui M. Baba, all'ansa della Cerna, su M. Cesna e, nel novembre, a Kruscevo e di nuovo a M. Baba.
COMANDANTI BRIGAT A (( S ICI LIA )) ( 1861
Magg. Gen. Antonio Gabet Magg. Gen. Gaetano Sacchi Magg. Gen. Giuseppe Lanzavecch ia di Buri BRIGATA (( SICILIA))
Gen. B. Ferdinando Spreafico Col. Roberto Simonetti (int.)
- 71)
VIII
Gen. B. Vincenzo Ruocco Col. Augusto Gallina (int.) Gen. B. Umberto Somma Gen. B. Cesare Caramelli
(1881 - 1926)
Magg. Gen. Francesco Bertolè Viale Magg. Gen. Emilio Castelli Magg. Gen. Luigi Fecia di Cossato Magg. Gen. Severino Zanelli Magg. Gen. Camillo Crema Magg. Gen. Vincenzo Giachetti Magg. Gen. Paolo Morrone Magg. Gen. Oreste Zavattari Magg. Gen. Angelo Schenoni Magg. Gen. Carlo Bloise Brig. Gen. Giovan Battista Chiossi I3rig. Gen. Gennaro Venezia Magg. Gen. Giovanni Garruccio Magg. Gen. Gennaro Venezia Magg. Gen. Giovanni Garruccio Brig. Gen. Giovanni Bertolli Brig. Gen. Vincenzo Ponzi Brig. Gen. Silvio Chiays
(1926 - 34)
BRIGATA DI FANTERIA
B RIGATA DI FANTERIA DEL
Po (VIII) (1934 - 35)
Gen, B. Cesare Caramelli Gen. B. Raul Chiariotti DrvrsroNE DI FANTERIA DEL
Gen. D. Spartaco Targa DIVISIONE MoTORIZZA TA << Po >> ( 1936 - 39)
Gen. D. Spartaco Targa Gen. D. Emilio Garavelli D1v1SIONE MoTORIZZATA «Po>> (ror ' )
Gen. D. Emilio Garavelli
SEDI
1881 - 83 1884 1885 - 89 1890 - 95 1896- 98 1899 - 1902 1903 - IO
1910-13 1913-19 1919 - 26 1926- 30 193° ~ 35 1 935 ·- 39
Palermo Cuneo Fossano (Cuneo) Torino PalerinO Padova Forlì
- 231 ..,.., .,-.
Po (8") (1934 - 36)
Parm a Fornovo T aro Parma Piacenza Parma Piacenza
(1939)
DIVISIONE DI FANTERIA « PUGLIE >> (38a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae orìgine dalla Brigata di Fanteria « Puglie >> costìtuita in Milano il 1° agosto 1862 con due reggimenti _di fanteria, anch'essi dì nuova costituzione, il 71° e il 72°. Nel 1871, unitamente alle altre brigate permanenti, la Brigata « Puglie >> si scioglie e i due reggimenti rìmasti in vita conservano l'appellativo della brigata e assumono il nominativo di 71° e 72° Reggimento Fanteria « Puglie ». Il 2 gennaio 1881 la brigata si ricostituisce ancora con gli stessi reggimenti 71° e 72°. Nel corso della prima guerra mondiale la brigata viene scìolta, per eventi bellici, il r5 novembre 1917 e rìcostituita con lo stesso nominativo e con gli stessi reggimenti il r8 maggio dell'anno successivo. A seguito legge r 1 marzo 1926 sul-
/
TERZA D'INDIPENDENZA
l'ordinamento deil'Esercito, il Comando Brigata e il 72" Reggimento Fanteria vengono sciolti, mentre il 71° Reggimento Fanteria viene assegnato alla X Brigata di Fanteria di nuova costituzione. Il 15 maggio 1939 il 71° e 72° Reggimento Fanteria della vecchia Brigata << Puglie >> vengono nuovamente riuniti e assieme al r5" Reggimento Artiglieria per D.f. danno vita a Conegliano Veneto alla Divisione di Fanteria « Puglie >> ( 38° ). Nel febbraio 1941 la divisione riceve alle dipendenze anche la II5' Legione CC.NN. d'Assalto. A seguito . degli avvenimenti determinati dall'armistizio dell '8 settembre 1943, la Divisione cc Puglie » che trovavasi dislocata in Albania viene disciolta.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME
(1866)
Mobìlitata per la campagna con il · solo 71° Reggimento, prende parte il 24 giugno ai combattimentì dì Custoza.
Non partecipa direttamente alla campagna ma concorre alla formazione del VII e X Battaglione, mobilitati per l'esigenza, fornendo complessivamente 12 ufficiali e 372 uomini. Tutti e due i battaglioni partecipano il 1° marzo 1896 aì combattimenti di Adua. LIBIA (1911 - 12)
Nel corso della campagna italo - turca concorre alla mobilìtazione dell'II 35°, 37°, 40°, 43°, 57°, 60", 68°, 79°, 84°, 89'' e 93° Reggimen0
,
-
to Fanteria, fornendo complessivamente 25 ufficiali e 2.949 uomini. PRIMA MONDIALE
(1915- r8)
1915: all'inizio delle ostilità contro l'Austria è schierata sulla fronte del Trentino, nel settore M. Gusella - Campomolon - M. Campolongo. Dal. r2 al 17 giugno sostiene il primo attacco nemico che la costringe, malgrado la resistenza opposta per cinque giorni, ad abbandonare le posizioni di Cima Coston. In novembre si trasferisce sulla fronte dell'Isonzo, nel settore di Oslavia, da dove partecipa alla quarta battagl_ia dell'Isonzo, operando sulle alture di Grafenberg e del Podgora. 1916: sulle stesse posizioni fino al febbraio, allorché abbandona la fronte giulia e vìene trasferita in Albania, dove il 15 febbraio si 232 -
in territorio albanese in operaz10m di rastrellamento e pacificazione.
attesta lunuo il corso della Vojussa, da Valona fino alla c~nfluenza con il torrente Shushitza. Il IO maggio rientra in patria ed il 22 è di nuovo schierata nella zona del Pasubio. Nel corso dell'offensiva austriaca nel Trentino resiste fino al 14 giugno alla pressione nemica, partecipando poi, il 26 dello stesso mese, alla controffensiva, che porta le unità della brigata alla conquista delle posizioni di Vallarsa e alla occupazione della linea di Aste - Staimeri: I) IO luo-lio, dopo aver preso parte alle operaz10m offen~ive su M. Corno, rimane a difesa della linea del Matassone e delle posiz,ìoni di Foxi Piozza. Dal 10 al 20 ottobre svolge la propria attività di carattere offensivo verso l'Alpe di Cosmagnon, contro le posizioni nemiche di M. Spii!.
SECONDA MONDIALE
1940: dal IO giugno è dislocata in zona di radunata nella zona della frontiera orientale, tra Feltre e Belluno.
1941: nella seconda decade di febbraio si trasferisce in Albania e il 5 marzo si schiera sul fronte di combattimento greco - albanese nel settore di Val Desnizzes, tra Bregu Rapit e torrente Proi Math. Il 9 marzo viene subito impegnata in operazioni offensive contro le forti posizioni nemiche di quota 731 di Monastero e di Bregu Rapit. Il 10 viene ripetuto l'attacco su Monastero e l' rr contro le posizioni vicine di Spi Camarate. Nel corso di queste sanguinose operazioni le unità della divisione subiscono forti perdite per cui sono costrette ad abbandonare la linea del fronte e a trasferirsi a Dobrunik per riordinarsi. Il 1° aprile si trasferisce sulla frontiera albanese - jugoslava e viene schierata lungo il settore Kukes - :tvfurra - Muhuri, a cavallo del fiume Drin, a difesa della linea di penetrazione Dibra. Iniziate le operazioni di guerra contro la Jugoslavia, il 7 aprile unità della divisione bloccano tentativi di attacchi nemici in zona di Blate, il 9 a Magellara e in altri punti lungo la linea di confine. L'11 aprile, vinte le resistenze nemiche, concorre all'occupazione della località di Dibra e avanzando nell'interno della reo-ione si contriun()'e nella stessa .....gioro b b nata con le unità tedesche provenienti da nord. Il 27 e il 28 le unità della divisione estendono l'occupazione della regione entrando a Prizren, Diakovica e Pec. Dal 1° maggio stabilisce presidi nelle località di Prizren, Orahovac, Stimlje, Diakovica, Pec, Srbica.
1917: partecipa alla decima battaglia del1'Isonzo combattendo contro le posizioni di Medeazza. N el corso della battaglia, il 4.. giu,.,<rno' un riuscito contrattacco nemico costrint:(re. le unità della brigata a ripiegare. Il 30 agosto, schierata sulla Bainsizza, opera offensivamente contro le posizioni di Hoje. Proveniente da una zona di riposo, il 24 ottobre, all'inizio del1'offensiva austro - tedesca, si schiera nel tratto Giava - Pusno - Auzza e da queste posizioni resiste fino al 26 alla forte pressione nemica. Successivamente è costretta a ripiegare su Gend ra e per Valle Jud rio nella zona di Castel del Monte. Il 29 ottobre combatte ancora sul Brenta e poi si sposta sul Bacchiglione dove il 15 novembre viene sciolta.
19r8: dal 18 maggio è dislocata nei pressi di Treviso e in giugno partecipa alla battaglia del Piave, resistendo all'offensiva ne.mica, schierata nel caposaldo di San Biagio. Nell'ultima decade di agosto viene trasferita nuovamente in territorio albanese e dall'ottobre al novembre partecipa all'offensiva finale occupando il 3 ottobre Berat e, successivamente, Sinanai, Penkova e Treblova. ALBANIA
(1940 - 45)
1942 - 43: per tutto l'anno 1942 e fino ~11'8 settembre 1943 la Divisione << Puglie )) vieneimpiegata in operazioni di. rastr~lla_me~to della zona presidiata .e spesso m az10m d1 c~ntroguerriglia nel Kossovo e verso la zona d1 Slatina nelle vicinanze del confine bulgaro.
(1919- 20)
Le unità della brigata al termine del primo conflitto mondiale vengono ancora impiegate 233
--
COMANDANTI BRIGATA <(PUGLlE))
(1862-71)
Col. Pietro Alliana Col. Fulvio Riccieri Col. Brig. Tullio Papini
Magg. Gen. Pietro Masala Magg. Gen. Camillo Boldoni Magg. Gen. Ludovico Fontana BRIGATA « PuGLIE
>)
BRIGATA <( PuGLIE
(1881 - 1917)
» (1918- 26)
Col. Brig. Francesco Taruffi Col. Alfredo Dc Martino (int.) Brig. Gen. Enrico Rossi Gcn. B. Antonio Pirajno Gen. B. Augusto Ragusin
Magg. Gen. Ulrico di Aichelburg Magg. Gen. Augusto Bcrgallì Col. Luigi Prielli (int.) Magg. Gen. Valentino Chiala Magg. Gen. Pio Borzini Magg. Gen. Ferdinando Costantini Magg. Gen. Giovanni Bona Magg. Gen. Giorgio Bompiani Magg. Gen. Ugo Sagramoso Magg. Gen. Donato Etna Magg. Gen. Cesare Marangoni Col. Brig. Gioacchino Pacini Magg. Gen. Matteo Quaglia
D1v1s10NE 43)
DI FANTERIA e< PuGLIE ))
Gen. D. Mario Marghinotti Gen. D. Alberto D'Aponte Gen. D. Federico cl' Arlc Col. Gino Reghini (int.) Gen. B. Luigi Clcrico
SEDI
1862 r 863 - 64 1864 - 65 1881 - 84 1885 - 88
Milano Bergamo Piacenza Bologna Cuneo
Torino 1898- r900 Reggio Calabria Alessandria 1901 - 08 Venezia 1908 - 26 Conegliano Veneto r939-4o
1889- 97
-
2 34
-
(38") ( 1939 -
DIVISIONE DI FANTERIA «RAVENNA)) (3")
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE vengono assegnati, il 37° alla lll Brigata di Fanteria, tale fino al 1935, poi Brigata di Fanteria del Monferrato (III) , che ne assicura la
Trae ongrne dalla Brigata « Ravenna >> costituita il 16 settembre 1859 per trasformazione della XI Brigata formata dal 19° e 20" Reggimento Fanteria nei quali erano inquadrati volontari delle provincie tosco - emiliane. 11 1° gennaio 1860 i due reggimenti cambiano numero in 37" e 38° e prendono posto nell'ordine numerico progressivo dell'Esercito Sardo nel quale la « Ravenna » viene incorporata il 25 marzo dello stesso anno. Sciolta nel 1871 unitamente a tutte le brigate permanenti, è ricostituita nel 1881 sempre con gli stessi reggimenti 37° e 38°. A seguito della legge sull'ordinamento del 1926 la Brigata (< Ravenna >> si scioglie il 13 ottobre dello stesso anno e i due reggimenti
continuità storica e il 38° alla IV. Il 25 marzo 1939 si forma in Alessandria la Divisione di Fanteria « Rat enna >> ( f) che assume alle proprie dipendenze il 37" e 38'' Reggimento Fanteria <<Ravenna>> e l'II" Reggimento Artiglieria per D.f. All'inizio della seconda guerra mondiale inquadra anche la 5" Legione CC.NN. d'Assalto e nel febbraio 1942 sostituisce l'rr'· con il 12 1" Artiglieria. La Divisione « Ravenna>> viene sciolta il 13 settembre 1943 nella zona di Siena in seguito agli eventi determinati dall'armistizio. 1
CAMPAGNE DI GUERRA E FAT'CT D'ARME SECONDA D'INDIPENDENZA
monda e Sogli Bianchi. In ottobre e novembre prende parte alle operazioni nella zona di Gorizia.
(1859)
L'XI Brigata dei volontari tosco - emiliani prende parte alle operazioni nella pianura padana. TERZA D'INDIPENDENZA
1917: la « Ravenna» partecipa da febbraio a maggio ai combattimenti nel settore Vertoiba, Merna, San Marco. Attacca il nemico dal 23 al 31 agosto e conquista importanti posizioni sull'Altopiano della Bainsizza, il 30 ottobre costringe il nemico ad una battuta d'arresto a Mortegliano, nel corso del ripiegamento dal fronte dell'Isonzo. Destinata nella regione del Grappa, a fine dicembre la brigata si sistema a difesa su M. Solarolo; si sposta poi su M. Valderoa e M. Spinoncia ove resiste tenacemente alla pressione nemica meritando la citazione sul bollettino di guerra n. 395.
(1866)
La Brigata «Ravenna» viene impegnata nei combattimenti per l'espugnazione di Borgoforte dal 6 al 18 luglio. PRIMA MONDIALE
(1915-
r8)
191 5: schierata nella zona di Cividale, la brigata attacca in giugno le posizioni nemiche sull'Isonzo e riesce a superare il fiume a Plava il giorno 9; nel luglio - agosto combatte sul Sabotino e dal r8 ottobre al 4 novembre a Zagora.
1918: iniziata la battaglia del Piave, la« Ravenna » aggrappata alle posizioni del Grappa non concede terreno all'avversario e viene citata sùl bollettino di guerra n. 1120. A fine ottobre, sostiene violenti combattimenti alle
19'!6: m gmgno, nel corso dell'offensiva austriaca nel Trentino, è impegnata m accaniti combattimenti su M. Novegno, M. Ga--
2 35
-
Grave di Papadopoli e partecipa poi alla battaglia finale prima forzando il Piave sul Ponte di Salettuol e poi inseguendo il nemico in ritirata verso il Monticano. Il 3 raggiunge e oltrepassa costituendo una testa di ponte a sud di Spìlimbergo. '
S EOONDA MON DIALE
(1940 - 45)
1 940:
la Divisione « Ravenna )J prende parte alle operazioni contro la Francia nel settore alta Roia - Gessi e raggiunge Cima Raus, Cima Cosse e l'abitato di Fontan. I 941: in aprile la grande unità è schierata lungo il confine con la Jugoslavia, tra Caporetto e Santa Lucia d'Isonzo; il J4 si porta in territorio jugoslavo e viene impiegata in operazioni di rastrellamento a Urbosko, Loski, Mirna. All'inizio di maggio rientra in territorio metropolitano, prima nella zona di San Pietro del Carso e successivamente ad Alessandria.
1942: trasferita al fronte russo, la « Ravenna J> viene portata in zona d'impiego a tergo del XXXV Corpo d'Armata, nei pressi di Losovaja. A metà luglio giunge nella zona di Stalino e il 25 a , W oroschilowgrad da dove prosegue verso il Donez ed il Don. In agosto unità della divisione assumono la responsabilità di un tratto di fronte sul Don, nel settore compreso fra l'ansa di Mamon e la foce del Bogutschar. In questa zona prende parte alla
prima battaglia difensiva che ha inizio il 20 agosto; qualche successo iniziale russo viene frustrato dalla immediata reazione dei reparti dell.a divisione. Un nuovo tentativo di sfondamento effettuato da.ll'avversario l'II settembre contro le posizioni di Solonzy viene anch'esso contenuto e respinto. L' I r dicembre unità russe attaccano in forze su tutto il fronte; nel settore della « Ravenna » a sud dell'ansa di Verchnie Mamon la pressione aumenta d'intensità nei giorni successivi ed alcune unità sono costrette a cedere consentendo al nemico di aprirsi un varco raggiungendo il tergo della divisione; i russi, continuando nello sfruttamento del successo, raggiungono Tschertkowo nelle lontane retrovie. Il grosso della « Ravenna » affluisce nella zona di Woroschilowgrad e, riordinatosi, assume dal 22 al 30 dicembre la difesa dei ponti di Vessalaja e Luganskaja sul Donez.
1943: con il nuovo anno la grande unità è spostata ad oriente a difesa dell'ansa di Kushilowka che mantiene fino al 24 gennaio. Avvenuta la rottura del fronte in più punti, la divisione inizia il ripiegamento, sotto la pressione di unità corazzate nemiche. I reparti superstiti della « Ravenna » rientrano in patria nell'aprile. Riordinata, la divisione viene impiegata fino all'8 settembre nella difesa del territorio in Toscana quale grande unità di manovra nell'ambito del II Corpo d'Armata.
COMANDANTI BRIGATA ((RAVENNA))
(1859 - 71)
Col. Angelo Pernot Magg. Gen. Carlo Gibbone Col. Antonio Biamonti Magg. Gen. Gaetano Giuseppe Corte Col. Ernesto Fio.ruzzi Magg. Gen. Carlo Giuseppe Tarditi BRIGATA ((RAVENNA))
(1881 - 1926)
Magg. Gen. Michele Csudafy Wunder di Wunderburg
Magg. Gen. Ernesto Gaetano Giusiana Magg. Gen. Antonio Morici Magg. Gen. Adelchi Picrantoni Magg. Gen. Giuseppe Viganò Magg. Gen. Mario Lamberti Magg. Gen. Adolfo Cappa Magg. Gen. Cesare Toselli Lazzarini Magg. Gen. Francesco Bellini Magg. Gen. Achille Coen Magg. Gen. Luigi Airenti Magg. Gen. Giuseppe Pistoni Col. Brig. Vincenzo Carbone
Col. Brig. Gherardo Pantano Magg. Gen. Pietro Alliana Col. Brig. Emanuele Pugliese Col. Brig. Luigi Sapienza Col. Brig. Vittorio Bertone Balbo di Sambuy Brig. Gen. Alberto Rovelli Gen. B. Ottorino Ragni
III
BRIGATA DI FANTERIA
DIVISIONE (1
BRIGATA DI FANTERIA DEL MoNFERRATO
m
FANTERIA
«MONFERRATO))
D. D. D. D. D.
Vittorio Viscontini Alberto Terziani Mario Robotti Giuseppe Ivaldi Matteo Roux
.DIVISIONE DI FANTERIA
« RAVENNA
43)
(III)
935- 39)
Gen. D . Matteo Roux Gen. D. Edoardo Nebbia Gen. D. Francesco Dupont
Gen. B. Luigi Perego Gen. B. Luigi Carini
SEDI 1859 - 60 1860 1861 1861 r863 - 65 1867 1868 1881 - 84 1885- 86 1887- 88 1889 - 92
Reggio Emilia Alessandria Novara Palermo Milano Perugia Parma Roma Spezia Pisa Livorno
1893 1894 1895 1896 - 1901 1902- 07 1908 1909 - 15 1920 1921 - 26 1939- 4°
--- 2
37 -·-
(3")
934-39)
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen .
(1926- 35)
Gen. B. Romolo Ghersi Gen. B. Serafino Pratis Gen. B. Luigi Perego
(1
Gen. B. Natale Pentimalli Gen. B. Alessandro Gloria
Palermo Trapani Palermo Ancona Mantova Venezia Alessandria Brescia Alessandria Alessandria
>l
(3") (1939 ·
DIVISIONE DI FANTERIA <<RE>> (13a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae ongme dalla Brigata «Savoia))' costituita , il 25 ottobre 183r con il r• e 2° Reggimento Fanteria, a loro volta discendenti da unità in servizio nell'Esercito Piemontese fin dal XVII secolo. Precedentemente la brigata è tale solo di nome poiché il 3 ottobre 1815, allorché assume il nome di Brigata « Savoia >) , è costituita dal solo Reggimento « Savoia >) che aveva incorporato i disciolti reggimenti provinciali del genevese e di Moriana. Il 14 giugno 1860, a seguito della cessione della regione Savoia all'Impero Francese, la brigata cambia il proprio nominativo in quello di Brigata < <Re>). Il 15 ottobre 1871 la brigata viene sciolta unitamente alle altre brigate permanenti e i due reggimenti, che restano in vita e conservano il nominativo della brigata, diventano 1" e 2° Reggimento Fanteria « Re>>. La brigata si ricostituisce di nuovo il 2 gennaio 1881 ancora con gli stessi Reggimenti J'' e 2". A seguito legge II .1narzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito, che stabilisce tra l'altro l'abolizione dei nomi delle brigate, il 23 ottobre dello stesso anno prende il numero ordinativo di XIII Brigata di Fanteria e assume alle dipendenze, oltre al 1° e 2 ° , anche il 55°
Reggimento Fanteria « Marche>>. Il 1° gennaio 1928 cede il 55° Fanteria e inquadra sotto la stessa data il 56° sempre della disciolta Brigata « Marche )). Successivamente la brigata e il 15° Reggimento Artiglieria da Campagna entrano a far parte della Divisione Militare Territoriale di Udine (13a) e, allorché, nel 1934, detta grande unità assume il nominativo di Divisione di Fanteria del Montenero ( r]"), estende detto nominativo anche alla brigata che diventa Brigata di Fanteria del Montenero (XIII). Nel 1939, a seguito riordinamento dell'Esercito, si costituisce a Udine la Divisione di Fanteria « Re >> ( 1 J") che assume alle dipendenze il r" e 2" Reggimento Fanteria della vecchia Brigata << Re >> e il 34" Reggimento Artiglieria da Campagna. Nel 1940, prima dell'inizio del secondo conflitto mondiale, scambia il 34° con il 23° Reggimento da Campagna e nel marzo 194 r entra a far parte della divisione anche la 75" Legione CC.NN. d'Assalto. La divisione si scioglie 1'8 settembre 1943, a seguito dell'armistizio, mentre trovavasi in movimento di rientro in patria dalla Jugoslavia per dislocarsi nella zona di Roma.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA D'INDIPENDENZA
(1848-49)
1848: partecipa, il 9 aprile ai combattimenti per l'occupazione cli Monzambano e Borghetto, il 26 aprile all'occupazione di Villafranca, il 29 ai combattimenti di Sandrà e il 30 a quelli di Pastrengo. Prende parte poi, il 6 maggio alla battaglia di Santa Lucia, il 23 luglio ai combattimenti di Sona, il 23, 24, 26 e 27 agli scontri di Monzambano, di Ponte e di Volta, il 30 ai combattimenti di Gadesco e il 4 agosto alla battag.lia di Milano.
1-849: il -21 marzo partecipa ai combattimenti della Sforzesca e il 23 successivo alla battaglia di Novara.
Prendono parte alla campagna la 1", 5", 9° e 13" Compagnia di ciascuno dei due reggimenti delia brigata che danno vita a due battaglioni di formazione, inquadrati nel 1" Reggimento Provvisorio.
SECONDA D'INDIPENDENZA
senza interruzione e con alterne vicende dal giugno al dicembre, individuandosi in modo particolare con le prime quattro battaglie del!'Isonzo. Essa è particolarmente aspra per il 1° Reggimento Fanteria il 5 giugno a Grafenberg e per il 2° il 19 dello stesso mese sul Podgora. In autunno i combattimenti più accaniti hanno luogo al Fortino di Podgora, al Peuma e sulle alture di Oslavia.
(1859)
N el corso della campagna partecipa il 24 giugno ai combattimenti di Madonna della Scoperta e quindi all'investimento di Peschiera. CENTRO- MERIDIONE
(1860 -61)
Nel corso della campagna per la liberazione dell'Italia meridionale, partecipa, il 2 ottobre 1860, ai combattimenti di Caserta Vecchia e di Sant'Angelo di Capua e, dal 20 ottobre al 2 novembre successivo, all'assedio e alla occupazione di Capua. T ERZA D'INDIPENDENZA
1916: all'inizio dell'anno è ancora schierata nella zona del Podgora da dove alcuni reparti della brigata partecipano il 15 e 16 gennaio alla difesa delle posizioni di Oslavia fortemente attaccata dal nemico. Dopo un periodo di riposo, fino a marzo, dal 23 marzo al 20 novembre rimane a difesa delle posizioni di Tolmii10. Dal 28 novembre al 31 dicembre la brigata viene schierata sul Carso, nel settore Castagnevizza - Hudi Log.
(1866)
Viene mobilitata per la campagna e partecipa il 24 giugno ai combattimenti di Custoza. ERITREA
(1887- 88) (1895 - 97)
1917: ancora nella zona di Castagnevizza Hudi Log fino al 23 marzo. Dal 15 maggio viene trasferita sulla fronte di Gorizia e partecipa da queste posizioni alla decima b;ttaglia dell'Isonzo attaccando le forti posizioni di Dosso di Palo e San Marco di Gorizia. La lotta per il .possesso dei due forti caposaldi dura violenta e ininterrotta per dieci giorni e solo il 25 maggio la brigata riesce ad avere ragione della difesa e ad impadronirsi della cresta di Dosso del Palo. Dopo un periodo di riposo per riordinarsi, la brigata l'II luglio è di nuovo schierata sulla fronte di Gorizia e ivi rimane fino all'8 agosto. Il 10 ottobre entra in linea nel settore di Ravne (Plava) e il 25, nel corso della grande offensiva austro - tedesca, la brigata è costretta ad abbandonare le posizioni occupate e a rischierarsi con il 2° .Reggimento in funzione di retroguardia del 11 Corpo d'Armata lungo la linea Baske - Kobilek. Su queste posizioni, malgrado la forte pressione avversaria, resiste per tutte e due le giornate, consentendo alle unità in ripiegamento il passaggio dell'Isonzo, ma precludendo a buona parte delle proprie unità un tempestivo ripiegamento perché nel frattempo accerchiate. I resti della brigata passano a loro volta l"Isonzo sul ponte di Plava il 27 ottobre, il 30 il Tagl iamento sul ponte Mandrisio e il
Prende parre alla prima campagna con la Compagnia del 1° Reggimento Fanteria. Detta compagnia partecipa il 26 gennaio 1887 ai combattimenti di Dogali. Per la seconda campagna concorre alla formazione del IV, XI, XXV, XXXIV Battaglione, fornendo complessivamente 18 ufficiali é 57 uomini. Il IV e XI Battaglione il 1° marzo 1896 partecipano alla battaglia di Adua. 1"
LIBIA (191 I - 12)
Non partecipa direttamente alla campagna italo - turca, ma concorre alla mobilitazione del 22°, 57°, 79", 84", 93° Reggimento Fanteria, fornendo complessivamente 28 ufficiali e r.930 uomm1. PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1915: all'inizio delle ostilità la brigata è schierata nei pressi di Manzano - Dolegnano e, il 24 maggio, entrata in territorio nemico, occupa subito M. Quarin e il 29 Cormons. Successivamente raggiunge il settore Valerisce Gradiscutta e dal 9 giugno inizia una lotta accanita e violenta contro il formidabile pilastro della testa di ponte di Gorizia, il complesso fortificato Podgora - Oslavia. Contro queste formidabili posizioni la lotta si svolge ·-
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6 novembre si schierano sulla destra del Piave sulla linea del Montello. L'II novembre si porta nei pressi di Biadene quale riserva del I Corpo d'Armata. Dal r9 novembre è attestata sulle pendici orientali del M. Tomba da ·dove riesce, dopo aspri combattimenti e azioni di attacco e contrattacco, durati dal 22 novembre al 6 dicembre, ad arginare prima e a ferm~re poi l'ulteriore tentativo di avanzata nemica.
1918: dal 24 marzo in linea nel settore del Monfenera, alterna periodi di servizio di trincea con turni di riposo. Durante la battaglia del Piave nel giugno, la brigata viene solo parzialmente impegnata con azioni dimostrative. Nel corso dell'offensiva finale di Vittorio Veneto, la brigata il 24 ottobre attacca e conquista l'imboccatura della Conca di Alano e riesce a mantenerne il possesso malgrado i rabbiosi contrattacchi nemici. L'avanzata viene ripresa il 26 con l'occupazione di tutta la vallata, di Colmirano e Cima Madal. L'avversario si accanisce ancora contro la nuova linea organizzata dalla brigata da Cima Madal a Morene Tesser e le impedisce di fare ulteriori progressi fino al giorno dell'armistizio del 4 novembre. Per il comportamento tenuto dalla brigata durante l'offensiva finale, viene citata sul bollettino di guerra n . 1272 del 7 novembre r918. SECONDA MONDIALE ( 1940
- 45)
1940: la Divisione «Re >> all'inizio del secondo conflitto mondiale trovasi nella sua sede di pace nel Friuli e il 10 giugno attua uno schieramento di sicurezza verso la frontiera orientale, dislocandosi fra Circhina - Idria Montenero d'Idria - Santa Lucia d'Isonzo. 194 r: ancora nella stessa zona fino al 28 marzo, allorché, in previsione del conflitto con la Jugoslavia, i reparti della divisione si portano sulla linea di confine, assumendo uno schieramento difensivo. 11 6 aprile con l'inizio delle ostilità entrano in territorio nemico a Raune e il ro, dopo aver superate resistenze a Ravnik, occupano le località di Ledine e Go-
vecco. L' r 1 vengono eliminati altri centr.i di resistenza, per cui la divisione può guadagnare altro terreno e occupare Ziri, Goropeke e Passo del Verconico. Con il nemico ormai in rotta la divisione si spinge il 14 aprile verso Lubiana e Dranska nella Slovenia. Ultimate con l'armistizio le operazioni di guerra contro la Jugoslavia, la divisione viene impiegata per la vigilanza e il presidio della zona occupata e in operazioni di rastrellamento delle località dove si è combattuto. N ei mesi di novembre e di dicembre ha inizio, prima in sordina e poi sempre più accanita, una lotta contro formazioni partigiane che si andavano organizzando specie in località montane a Janice, Divo Selo, Stirovaca, Koiluk, Zuta Lovka.
1942: dall'inizio dell'anno la divisione è dislocata nella regione croata a presidio delle zone di Gospic, Otocac, Bihac. Intensi combattimenti sono costrette a sostenere le unità della divisione per assicurare la viabilità e dare sicurezza alle zone controllate. Dal 2 al 15 gennaio Corenica e Udbina vengono attaccate da forze partigiane che diventano sempre più aggressive. Ancora operazioni di rastrellamento vengono effettuate nelle stesse zone in febbraio e marzo. In aprile vengono attaccati i presidi di Mogoric e Bihac. Quest'ultimo presidio viene evacuato in giugno per situazione insostenibile e poi ripreso dopo aspro combattimento. Parte delle forze della divisione concorrono in luglio ad operazioni di rastrellamento effettuate in Slovenia da altra grande unità. Ancora combattimenti in agosto a Krizpolje e Marcovaz, in settembre a Jesenica, Plaski, Dabar, Lesce e Janice. In ottobre la divisione attacca una importante base partigiana a Krs che viene occupata e distrutta dopo aspri combattimenti. Altri furiosi e sanguinosi scontri si hanno fra Gracac e Medak allorché la divisione è chiamata a difendere l'importante via di comunicazione ferroviaria Ogulin - Spalato. r 943: ancora dislocata nella stessa zona della Dalmazia, la Divisione << Re » sostiene aspri combattimenti a Korenica e Kapela in gennaio, ·a Lapac, Jelovi e Pavlovacka in febbraio
e marzo. Continua poi operazioni di rastrellamento nella stessa zona fino al 28 agosto allorché inizia il movimento per il rientro in
Patria. Il Comando Divisione con la parte delle unità già arrivate partecipa valorosamente alla difesa di Roma tra 1'8 e il 10 settembre.
COMANDANTI BRIGATA ((SAVOIA))
(1815- 60)
Col. Ippolito Gerbaix de Sonnaz d'Haberes Col. Francesco Nicola De Cordon de Maistre Col. Michele Regis Col. Nicola Filiberto de la Grave D' A vusy Magg. Gen. Giuseppe Piochet de Salines , Magg. Gen. Ettore de Sonnaz Magg. Gen. Claudio Gabriele de Lunay Magg. Gen. Marino Broglia di Casalborgone Magg. Gen. Francesco d'Ussilon Magg. Gen. Carlo Menthon d'Aviernoz Magg. Gen. Francesco Mollard Magg. Gen. Umberto Jaillet di Saint Cergues Magg. Gen. Luigi Francesco Perrier BRIGATA ((RE))
Col. Carlo Maf.fi Brig. Gen. Giusto Maccario Brig. Gen. Alfredo Rota Brig. Gen. Pietro Balbi Brig. Gen. Emilio Lombardi Brig. Gen. Orlando Freri Gen. B. Paolo Anfossi XIII
Gen . Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
B. B. B. B. B. B.
(1926- 34)
Paolo Anfossi Ernesto Teggia Droghi Francesco Bivona Alessandro Musso Pietro Gerbino Promis Sisto Bertoldi
BRIGATA DI FANTERIA DEL MoNTENERO
(1860-71)
(XIII)
(1934-39)
Magg. Gen. Augusto Gio. Battista Pernot Magg. Gen. Onorato Rey di Villarey Col. Flaminio Palma di Borgofranco Magg. Gen. Giovanni Luca De Fornari Magg. Gen. Giacomo Peyron BRIGATA ((RE)}
BRIGATA DI FANTERIA
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
B. B. B. B. B.
Sisto Bertoldi Giulio Rovere Luigi Nuvoloni Francesco Paolo Loasses Gino Pedrazzoli
(1881 - 1926) « MoNTENERO »
DrvrsroNE DI FANTERIA
Magg. Gen. Francesco De Vecchi Pellati Col. Antonio Baldissera· Col. Giuseppe Ottolenghi Magg. Gen. Ippolito Sanguinetti Magg. Gen. Carlo Caneva Magg. Gen. Alessandro Brun Magg. Gen. Paolo Barattieri di San Pietro Magg. Gen. Gaetano Zoppi Magg. Gen. Giuseppe Ciancio Magg. Gen. Antonio Chinotto Magg. Gen. Antonio Gatti
(13°)
(1934 - 39) Gen. D. Luigi Negri Gen. B. Giulio Rovere DIVISIONE DI FANTERIA
1857- 63 Torino 1863"- 64 Novara 1864 - 65 Torino - 241 -
>> (
13") ( 1939 - 43)
Gen. D. Benedetto Fiorenzuoli Col. Francesco Soddu Milio (int.) Gen. B. Ottorino Battista Dabbeni Gen. B. Raffaele Pelligra Gen. B. Ottaviano Traniello
SEDI
1833- 34 Torino 1853 - 55 Novara 1856 - 57 Genova
« RE
'
1865 1867 1868 1870 1881 1882 - 86 1887- 90
Genova Cremona Piacenza Alessandria Catanzaro Firenze Lecce
1891 - 97 1898- 99 1900- 03 1904- 15 1915 - 18 1918 - 40
Napoli Fossano (Cuneo) Ravenna Verona Roma Udine
DIVISIONE DI FANTERIA « REGINA
»
(50a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Discende dalla Brigata <<Regina» costituita il 25 ottobre 1831 con il 1° e 2" Reggimento Fanteria, anch'essi formati sotto la stessa data. Precedentemente la brigata è tale solo di n ome in quanto, il 1° nove mbre 1815, allorché assume il nominativo di brigata, è costituita da un solo reggimento denominato Reggimento << La Regina ». Successivamente, il 4 maggio 1839, a seguito riordinamento delle unità di fanteria .nell'ambito dell'Esercito Sardo, i due reggimenti prendono rispettivamente la denominazjone di 9° e ro" Reggimento Fanteria (Brigata << Regina >> ). Sciolto il comando di brigata il 15 ottobre r871, unitamente a tutte le brigate permanenti, 1 due reggimenti restano in vita e conservano l'appellativo della brigata diventando 9° e ro Reggimento di Fanteria « Regìna >> . A seguito legge TI m arzo 1926 sul}'ordinamento dell'Esercito, che stabilisce tra l'altro l'abolizione dei nomi. delle brigate, il 30 settembre 1926 assume il numero ordinativo di XXIII Brigata di Fanteria e assume alle dipendenze, oltre al 9" e al 10°, anche il 47° Reggimento Fanteria della disciolta Br igata « Ferrara ». Successivamente la XXIII Brigata e il 14° Reggimento Artiglieria Divisionale entrano a far parte della Divisione Militare Territoriale di Bari (23") e nel 1934 assu me, per estensione, il nominativo di Brigata di Fanteria delle Murge (XXIII ) , allorché tale no-
minativo viene attribuito alla Divisione Militare Territoriale di Bari. Nel 1938 la Brigata delle Murge (XXIII) trasferisce il 9° e il 10° Reggimento Fanteria « Regina>> che entrano a far parte del Comando Truppe delle Isole Italiane dell'Egeo e assume alle proprie dipendenze, oltre al 47° Fanteria già in forze , anche i1 ricostituito 48° Reggimento F anteria. Perde così, da tale data, la fisionomia di erede della Brigata « Regi na » che viene trasferita al Comando Truppe delle Isole Italiane dell'Egeo, e acquista, sia pure sotto altro nome, quella di continuatrice delle tradizioni della Brigata << Ferrara». Il I marzo 1939 il Comando Truppe R. Esercito delle Isole Ital iane dell'Egeo - che fino all'ottobre 1935 coincideva con quello del 9° rgt.f. « Regina >>, ivi dislocato dal 1924, e in coincidenza con la guerra d'Etiopia era diventato un comando a livello brigata (9° e 34° rgt.f., 28° rgt.a. D. f.) - si trasform a in Divisione di' Fanteria << Regina » ( 50"') ed inquadra il 9° e 10° Reggimento Fanteria ed il 50° Reggimento Artiglieria Divisionale. Nel corso del secondo conflitto mondiale altre unità entrano a far parte organica della divisione, la 201 .. Legìone CC.NN. nel 1940 e il 309° Reggimento Fanteria nel 1942. La Divisione <<Regina>> si scioglie l'J 1 settembre 1943 mentre trovavasi nei possedimenti del Dodecanneso, nel Mare Egeo. 0
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CAMPAGNE DI GUERRA E FATI! D'ARME PRIMA D'INDIP.ENDEKZA
(1848-49)
I 849: partecipa alle operazioni intorno alla zona di Mortara e alla battaglia di Novara il 23 marzo.
1848: la brigata è impegnata nei combattimenti di Goito 1'8 aprile, alla battag1ia di Pastrengo il 30 aprile, alla battaglia di Santa J,ucia il 6 giugno, ai combattimenti di Governolo il 18 luglio e a quelli di Volta il 26 e 27 luglio. -
CRIMEA
(1855 - 56)
Prendono parte alla campagna e combattono alla Cernaia la 1", 5", 9.. e 13.. Compagnia ' 2 43
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di ciascuno dei due reggimenti della brigata che costituiscono due battaglioni inquadrati nel 4° Reggimento Provvisorio. SECONDA D'INDIPENl)ENZA
violenti contrattacchi nemici; il 20 s'impadronisce delle munite posizioni avversarie della vetta del San Michele che però è costretta a cedere dopa duri contrattacchi portati dal nemico nei giorni successivi. Partecipa poi alla terza battaglia dell'Isonzo combattendo accanitamente dal 24 al 28 ottobre e dal 1° al 2 novembre contro le posizioni di San Martino del Carso. Nel corso della quarta battaglia dell'Isonzo opera ancora in direzione di San Martino e riesce ad occupare a prezzo di notevoli perdite, durante i combattimenti del 18, 19 e 20 novembre, importanti elementi di trincea nemica e le posizioni del Fortino.
(1859)
Partecipa alle operazioni dimostrative e di ricognizione effettuate sul fiume Sesia dal 21 al 25 maggio, ai combattimenti di Palestro il 3! maggio> di Bagolino e M. Suello il 23 gmgno. C ENTRO - MERIDIONE ( 1860
- 61)
1 860: partecipa ai combattimenti per l' occupazione di Pesaro l'n settembre, di Castelfidardo il 18 settembre, all'assedio di Ancona dal 21 al 29 settembre, ai combattimenti del Macerone il 20 ottobre e all'assedio di Gaeta dal 12 novembre in poi.
PRIMA MONDIALE ( 1915 - 18)
1916: riordinata la brigata, in seguito alle forti perdite subite, è ancora in Jinea nella stessa zona di Bosco Lancia. Da questa zona partecipa nei giorni 13 e 14 marzo alla quinta battaglia dell'Isonzo alternando fasi di attacco a fasi di difesa. Il 29 giugno la brigata subisce, per la prima volta nel corso della prima guerra mondiale, un attacco con gas velenosi nella zona di M. Cappuccio e, in concomitanza, una azione offensiva nella stessa zona. Le unità della brigata che hanno subito notevoli perdite, dopo un primo disorientamento, riescono a passare al contrattacco e a ricacciare il nemico sulle posizioni di partenza. Riordinata e di nuovo in prima linea, partecipa alla sesta battaglia dell'Isonzo, durante la quale conquista, il ro agosto, le quattro cime del San Michele e proseguendo nell'avanzata sul settore Vizintini- Devetaki s'impadronisce il 12 delle posizioni di Oppacchiasella. Dal 14 al 18 settem bre è impegnata, nel corso della settima battaglia dell'Isonzo, in azioni di attacco e contrattacco contro le posizioni di Lokvica. Il 20 ottobre dalla zona del Carso si trasferisce nel settore Bu·t - Degano nella Carnia.
191 5: la Brigata « Regina » schierata sul fronte dell'Isonzo, il 6 giugno attacca e s'impadronisce di M. Fortin; successivamente, durante la prima battaglia dell'Isonzo, dal 23 giugno al 7 luglio, attraversa il fiume a Sdraussina e conquista le pendici del M. San Michele. Il 18 luglio, durante la seconda battqglia dell 'Isonzo, conquista le trincee nemiche di M. Cappuccio e le difende dai
191 T rimane nella zona carnica fino al 28 febbraio, dopo di che entra di nuovo in linea sull'Isonzo, nel settore Volkovniak. Il 26 marzo viene attaccata con estrema violenza ed è costretta a cedere parte delle posizioni occupate, malgrado ]a tenace resistenza opposta. Le unità della brigata ripiegano sulla linea Vertoce, da dove, nel corso della decima battaglia dell'Isonzo, dal 12 maggio all'8 giugno,
1861: schierata nella zona di Gaeta continua nelle operazioni di assedio deJla fortezza fino al 13 febbraio. Prende parte all'assedio di Messina, dall' 1 al 12 marzo. TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Partecipa ai combattimenti per l'espugnazione di Borgoforte dal 6 al 18 luglio. ERITREA
(1895- 97)
Concorre alla formazione del VI, XV, XX, XXI?C. Battaglione, fornendo 16 ufficiali e 551 uonum. LIBIA
(19II - 12)
Concorre alla mobilitazione del 20°, 35°, 37", 63° Reggimento Fanteria, fornendo complessivamente 17 ufficiali e 1.503 uomini.
-
2 44
-
tenta più volte senza riuscirci di rioccupare le posizioni perdute. Il 1" giugno è schierata nella zona di Bassano del Grappa e partecipa, dal 19 al 24 successivo, alle azioni di attacco e contrattacco sulle posizioni di M. Ortigara che vengono più volte conquistate e perdute. Durante l'offensiva austro - tedesca dell'ottobre, la brigata è schierata su M. Zebio e, pur non essendo direttamente coinvolta nella battaglia, è costretta a ripiegare su Castelgomberto dove sostiene aspri combattimenti per arginare l'avanzata nemica. La ripresa offensiva nemica dall'u al 15 novembre costringe la brigata a rischierarsi prima sulla linea di M. Zomo e poi su quelJa di Col del Rosso e Col d'Echele.
SEOONDA
MONDIALE
(1940 - 45)
1940: la Divisione, ripartita in numerosi distaccamenti - Rodi, Lero, Coo, Scarpanto, Caso, Calino, Stampalia, Patmo, ecc. -, assicura la difesa del Dodecanneso. Il 20 novembre reparti del I/ 10° rgt.f. rioccupano l'isoletta di Gaidaro che era stata occupata dal nemico il giorno precedente. 1941: il 28 marzo, reparti del IV/ 10° rgt.f. partecipano alla riconquista dell'isola di Castelrosso ove il nostro presidio era stato sopraffatto il 25 febbraio da un corpo di sbarco inglese. Nel corso delle operazioni congiunte italo - tedesche per eliminare le forze nemiche in Grecia, ai primi di maggio unità del 10" rgt.f., partite da Coo, occupano le isole di Amorgo, Anafe, Io, Tera Nasso, Paro, Andro, Tino, Termia, Zea, Serfanto, Sira, Micono, Samo, Icaria e gli isolotti viciniori. Nel quadro dell'operazione «Mercurio>> (conquista dell'isola di Creta) un raggruppamento tattico formato dal 9° rgt.f. (btg. I/9° e Il/10°, la 3" cp. cr. « L >> del CCCXII btg. carri, la btr. da 65/ 17 e la cp. c/c del 9° rgt.f.) parte da Rodi e sbarca nella baia di Seteia e dopo essere avanzato per circa 50 km si congiunge con le truppe tedesche nella zona di Hierapetra il 1° giugno.
1918: all'inizio della battaglia del Piave la brigata è schierata in Val Rovina e il 19 giugno combatte contro le posizioni di Costalunga, Busa del Termine e M. Valbella. Il 29 giugno la brigata rinnova l'attacco contro gli stessi obiettivi e riesce ad avere ragione delle difese nemiche sia a Col del Rosso e Col d 'Echele sia di quelle di M. Valbella. Nel corso della battaglia di Vittorio Veneto le unità della brigata attraversano il Piave il 30 ottobre presso Abbazia di Vidor e il 3 novembre giunge a Pieve di Soligo dove sosta fino all'armistizio del 4 novembre. Per il comportamento tenuto durante la quinta battaglia dell'Isonzo è citata sul bollettino di guerra n. 293 del 14 marzo 1916; per la tenacia dimostrata durante i combattimenti difensivi a Castelgomberto viene citata sul bollettino di guerra n. 906 del 16 novembre 1917; per le azioni offensive di Col del Rosso e Col d'Echele merita la citazione sul bollettino di guerra n. T r36 del 3 luglio 1918.
1942 - 4 3: continua nell'attività di difesa costiera e del territorio delle isole del Dodecanneso fino all'8 settembre. Dal 9 all'u settembre partecipa alle operazioni di difesa del1'isola di Rodi contro le truppe tedesche. Taluni elementi continuano la resistenza fino al 4 ottobre nell'isola di Coo e al T6 novembre nell'isola di Lero.
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Maggior Generale Ardingo Trotti: Governolo, 18 luglio 1848
COMANDANTI BRIGATA « LA REGINA » (r815 - 71)
Col. Nicola Galleani d' Agliano Col. Paolo Radicati di Brozolo Col. · Luigi Amedeo Cavasanti Col. Francesco Agostino Bava
Col. Corrado Matteo Gribaldi - Moffa di Lisio -
2 45
-
~
Col. Carlo Filipponi Col. Efisio Luigi Tharena Magg. Gen. Ippolito De Sonnaz d'Haberes Magg. Gen. Teodoro Cacherano di Bricherasio Magg. Gen. Giovanni Camossi Magg. Gen. Ardingo Trotti Magg. Gen. Alberto Cugia di Sant'Orsola Magg. Gen. Francesco Gaetano Cauda Col. Luigi Scozia di Calliano Magg. Geo. Giacinto Avenati Magg. Gen. Giacinto Carini Col. Giovanni Luca De Fornari Col. Giovanni Ferrari
Gen. B. Giovanni Antonio Guerra Gen. B. Ottavio Rolandi - Ricci
XXIII BRIGATA
Dl
FANTERIA (1926- 34.)
Gen. B. Ottavio Rolandi - Ricci Gen. B. Clelio Nascimbene Gen. B. Bartolomeo Petrini Col. Arturo Lodi (int.) Gen. B. Edoardo Scaroina Gen. B. Massimiliano Gusberti Gen. B. Fidenzio Dall'Ora Gen. B. Luigi Gambelli BRIGATA DI FANTER IA DEL'LE
MURGE
(XXIII)
(r934 · 38) BRIGATA ((REGINA)) (1881 - 1926) Magg. Gen. Francesco Veneti Col. Carlo Genè Magg. Gen. Cesare Mantell ini Col. Giovanni Ravneri Magg. Gen. Cost~ntino Morozzo Della Rocca Magg. Gen. Ludovico Barbieri Magg. Gen. Francesco Stevani Magg. Gen. Giuseppe Prudente Magg. Gen. Teodoro De Cumis Magg. Gen. Armando Ricci - Armani Magg. Gen. Guglielmo Marghieri Gen. B. Clemente Assum Gen. B. Riccardo Castelli
Gen. B. Luigi Gambelli Gen. B. Giorgio Cristani Gen. B. Licurgo Zannini Co.MANDO
TRUPPE R Ecro EsERcrTo DELLE IsoLE
ITALIANE DELL'EGEO
(1935 - 39)
Gen. B. Ettore Manca di Mores Gen. B. Pietro Pietracaprina D1vrsroNE Dr FANTERIA « REGINA>>
43) Gen. B. Pietro Pietracaprina Gen. B. Alessandro Piazzoni Gen. D. Michele Scaroina
S EDI
1834 1855 1856 1857- 58 r86o - 6i 1863-64 1865 1867-68 1881 1882 - 83 1884- 85
Cagliari Genova Nizza Torino Bologna Ancona Modena Messina Bari Udine Padova
1886 - 88 1889- 92 1893 - 98 1898 - r9or · 1902- 08 1908 - 19 r9r9 1919- 20 1920- 22 1922 - 38 r938 - 43
Palermo Ravenna Milano Sassari Livorno Bari Castelnuovo d'Istria Susak (Fiume) Bologna Barf Rodi
(50") (1939-
DIVISIONE DI FANTERIA ((ROVIGO>) (105a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Reggimento Fanter,ia della vecchia ,Brigata « Rovigo))' unitamente al II7" Reggimento Artiglieria per D.f. , danno vi ta a Padova alla Divisione di Fanteria « Rovigo >> (Io 5°) . La divisione si scioglie il 9 settembre 1943, a seguito avvenimenti determinati dall'armistizio, mentre trovavasi schierata in difesa costiera nella Liguria occidentale,
Trae origine dalla Brigata di Fanteria « Rovigo » costituita nel corso del primo conflitto mondiale il 2 0 m.aggio 1916. Concorrono alla sua formazione il 22t e 228" Reggimento Fanteria, anch'essi di nuova costituzione. La brigata si scioglie per eventi bellici, il 15 novembre 1917. [I 15 marzo 1942 i ricostituiti 227° e 228"
CAMPAGNE DI GUERRA E FATII D'ARME PRIMA MONDIALE
posizioni partecipa all'attacco contro le posizioni nemiche di Cave. I risultati territoriali ottenuti nel corso dell'azione sono di modesta entità, ma ad essi il nemico attribuisce particolare importanza perché poi quelle posizioni debbono essere difese dalla reazione nemica che si scatena violenta e dura fino all'8 settembre. Dopo un periodo di riposo, il 13 ottobre la brigata è di nuovo in linea nella stessa zona e a seguito di duri combattimenti riesce ad impadronirsi di elementi di trincea nemica a Cave di Sober. Dal 1° novembre partecipa alla nona battaglia dell'Isonzo, operando sempre offensivamente sulle alture di Sober che, parzialmente conquistate in un primo tempo, debbono essere abbandonate il giorno successivo, a seguito di vigorosi contrattacchi nemici portati da forze decisamente superiori.
(1915 - 18)
1916: dopo un periodo di addestramento, la Brigata « Rovigo >> si trasferisce il 17 giugno in linea nella zona degli Altipiani dei Sette Comuni e si disloca nelle località di Primolano e Tana quale riserva del XX Corpo d'Armata, Il 24 viene spostata in prima linea in zona Bosco dei Laghetti e il giorno successivo viene chia1nata a compiere una puntata offensiva nella Valle di Campomulo che le consente di raggiungere le posizioni nemiche di Roccolo e di Pagarlok. Dal 26 al 28 porta ripetuti attacchi contro importanti obiettivi su M. Zingarella e M. Colombara, ma la tenace resistenz a nemica incontrata non le consente di raggiungere lo scopo. Altri tentativi compiuti il 6 luglio nella stessa zona conseguono scarsi risultati, malgrado l'impegno posto dalle unità della brigata e le forti perdite subite nel corso di accaniti combattimenti. Il giorno 8 la brigata viene avviata nelle retrovie per essere riordinata. Il 2 agosto, destinata sulla fronte carsica, si schiera lungo il settore Claujano Trivignano - Santa Maria la Longa. Il 14 agosto, ripresa l'offensiva sulla fronte di Gorizia allo scopo di ampliare la testa di ponte costituita sulla sinistra dell 'Isonzo, la brigata viene fatta schierare tra Vertojba - San Pietro - pendici occidentali di M. San Marco. Da queste -
1917: in gennaio, impegnata dal nemico, resiste a ripetuti attacchi portati dal 22 al 24 nella zona di Vertojba. Nel corso della decima battaglia dell'Isonzo, dal 12 maggio all'8 giugno, la brigata è schierata sulle pendici occidentali di Nad Logen, lungo il Vallone di Doberdò e da queste posizioni, secondarie rispetto ali ' obiettivo principale, impegna il nemico in azioni dimostrative contro posizioni a nord di Vipacco. Sempre schierata nella stessa zona partecipa alla undicesima battaglia ' 2
47 -
dell'Isonzo. Dalle posizioni di N ad Logen il 15 agosto impegna il nemico in ripetuti sanguinosi attacchi contro un'importante quota di M. Faiti, ma la tenace difesa avversaria rende vano ogni sforzo. Il 23 successivo, a causa delle forti perdite subite, viene inviata a Farra per riordinarsi. Il J8 settembre è schierata nella zona di Santo Stefano da M. Joanaz a M. Kraguenza. Iniziata l'offensiva austro - tedesca, resiste a un primo forte attacco portato il giorno 25 ottobre, ma il 26 è costretta ad arretrare sulle posizioni di Moinacco e il 29, sempre premuta dal nemico, è costretta a schierarsi su una nuova linea di resistenza lungo il canale di Ledra, dalla strada di Farla e fino a San Daniele. Il 30, dopo aver contenuto un ulteriore urto nemico, minacciata di aggiramento, ripiega sulla linea Pignano - Ragogna. li 31 passa il Tagliamento e dalla località di Lestans il 3 novembre giunge a Col Roppa dove si schiera lungo la linea Sant' Antonio -
Tesis - Basaldella per proteggere il ripiegamento delle altre unità. Il 5 tenta a sua volta il ripiegamento verso M. San Michele, ma superata ai lati e attaccata frontalmente da preponderanti forze nemiche, viene accerchiata e annientata. I superstiti della brigata il 9 oltrepassano il Piave e il 15 si portano fra Isola Rizza e Soverchiara. SEOONDA MONDIALE
(194.0 - 45)
1942 - 43: dalla zona di Treviso - Padova, nella prima decade di giugno 1942 si trasferisce prima in Piemonte, località varie della Val di Susa e Val Chisone, e in novembre dello stesso anno si sposta in Liguria. Incaricata della difesa della fascia di copertura costiera della Liguria occidentale, si schiera tra le località di Loano, Albenga, Imperia, Sanremo, Ventimiglia. Rimane sempre nella stessa zona fino all'8 settembre 1943.
COMANDANTI BRIGATA
« Rovrco
ll
(1916- 17)
D1vrsI0NE
DI
Col. Dugo Fisa1,1li Col. Brig. Pietro Pagliarini Magg. Gen. Francesco Pasquale Col. B. Ettore Bessone Col. B. Giulio Franchi
<< Rov100 )l
Gen. B. Ottorino Battista Dabbeni Gen. D. Pietro Belletti Gen. B. Erminio Rovida
SEDI
1916 Rovigo
FANTERIA
(194 2 - 43)
1942 Padova
(
ro5')
DIVISIONE DI FANTERIA <<SABAUDA)) (30")
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dalla Brigata dì Fanteria <( Reggio » incorporata il 25 marzo 1860 nell'Armata Sarda e costituita dal 45° e 46" Reggimento Fanteria, a loro volta eredi del 3° e 4° Reggimento Fanteria formati da volontari emiliani. La brigata viene sciolta nel 187r unitamente alle altre brigate permanenti e i due reggimenti rimasti in vita conservano l'appellativo della brigata. Il 2 gennaio 1881 la brigata si ricostituisce sempre con gli stessi Reggimenti 45" e 46". A seguito legge II marzo 1926 sull'ordinamento dell'Eserci to, che stabilisce tra l'altro l'abolizione del nome delle brigate, assume i] 31 ottobre 1926 il nominativo di XXX Brigata di Fanteria, inquadrando, oltre al 45° e 46°, anche il ')9° Reggimento <<Calabria l> . Successivamente la XXX Brigata e il 16° Reggimento Artiglieria Divisionale entrano a far parte della Divisione Militare Territoriale di Cagliari (30a) e quando, nel r934, quest'ultima grande unità prende il nome di Comando Militare di Cagliari [Divisione di Fanteria (< Sabauda l> ( 30•) I lo estende anche alla brigata che diventa Brigata di Fanteria (( Sabauda>> (XXX). Il 1° ottobre r934 la Divisione Territoriale di Cagliari (30") ·viene mobilitata con il 4.6° e 60" Reggimento Fanteria, il 3° Reggimento Bersaglieri e il r6" Reggimento Artiglieria per D.f. e, con il nominativo cli Divisione di Fante ria (( Sabauda n ( 30"), viene inviata in Eritrea. Contemporaneamente e per tutto il periodo di permanenza in colonia di detta grande unità, dal l'' luglio 1935 al 9 feb-
braio r 937, viene sostltmta a Sassari e, poco dopo, a Cagliari dalla Divisione di Fanteria (< Sabauda II » ( 1 30") che oltre al 42° Reggimento Artiglieria per D.f. inquadra nella nuova Brigata di Fanteria (< Sabauda Il >> (CXXX) il 239° e 240° Reggimento Fanteria (<Pesaro>>. Il 15 aprile 1939, in relazione al programma di. trasformazione organica dell'Esercito, la Divisione di Fanteria <( Sabauda » (30') assume alle dipendenze, oltre al 45" e 46" Reggimento Fanteria, anche il 16'' Reggimento Artiglieria per D.f. e successivamente anche la 176" Legione CC.NN. d'Assalto poi trasformata in 345° rgt.f. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 la Divisione che trovavasi in Sardegna rimane in armi e conserva ancora per breve periodo la .fisionomia di unità operativa. Successivamente, in relazione soprattutto al compito di ordine pubblico che è chiamata ad assolvere, il 1° ottobre 1944 assume una nuova e particolare fisionomia e con il nominativo di Divisione per la Sicurezza Interna <( Sabauda >), costituisce alle proprie dipendenze due Brigate per la Sicurezza Interna, I e II , che inquadrano a loro volta quattro Reggimenti per la Sicurezza Interna, il 45°, il 46", il 16° e il r45", quest'ultimo di nuova costituzione. La divisione viene trasformata il r5 agosto 1946 in Brigata di fanteria < (Reggio», costituita dal 45° e 46° rgt.f. e il gr. misto a. Reggio», che viene anch'essa disciolta il 28 febbraio 1948 in base al nuovo ordinamento del!'Esercito. <(
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D' ARME 1
TERZA D INDll'ENDE NZA
Ro.MA (1870)
(1866)
Pre11.de parte all'assedio e, il 20 settembre, ai combattimenti per l'occupazione della città.
Viene mobilitata e partecipa alla campagna contro l'Austria. -
2 49
-
ERITREA ( 1895
- 97)
Concorre alla formazione del V, XVI, XIX, XXX Battaglione, mobilitati per la campagna. Il V e il XVI Battaglione il 1° marzo 1896 partecipano alla battaglia di Adua.
Lrn1A (19rr - 12) Non partecipa direttamente alla campagna ma concorre alla mobilitazione del 6°, 7°, 30°, 35", 52°, 57", 68" Reggimento Fanteria mobilitati per l'esigenza, fornendo complessivamente 24 ufficiali e r.310 uomini. PRIMA MQN])JALE
(1915- r8)
r 915: all'inizio delle ostilità contro l' Austria la brigata è dislocata in Cadore, tra Perarolo e Tai. Ai primi di giugno si spinge per la Valle Costeana fino al Passo di Falzarego e il 13 partecipa ad un'azione offensiva contro le posizioni di V al T raveranzes e la Valparola. Ripete l'attacco nella stessa zona l' II luglio e riesce ad impossessarsi del Col di Bois e di Cima Falzarego, mentre il 19 successivo conquista il rifugio delle Tofane e quindi Forcella Tofana. In ottobre e novembre opera nell'Alto Cordevole. /
1916: in aprile è ancora dislocata in Val Cordevole, a Caprile, a difesa del settore Col di Lana - Agai. Il 14 maggio dà inizio all'attacco delle posizioni di M. Sief e il 21 riesce ad aver ragione delJa tenace resistenza nemica sia pure a costo di gravi sacrifici. Nei giorni 5, 6 e 7 agosto resiste a ripetuti attacchi nem ici su M. Sief e in settembre - ottobre, sempre dalle stesse posizioni, riconquista posizioni temporaneamente perdute. 1917: ancora schierata su M. Sief previene in marzo e settembre, mediante impiego di contromine, tentativi nemici di far saltare con mine le posizioni della brigata. A seguito offensiva austro - tedesca dell'ottobre e la conseguente ritirata delle unità dalla fronte giulia, anche la brigata inizia il 2 novembre il ripiegamento. Nel corso della ritirata parte della brigata riesce a sottrarsi alla pressione nemica nell'Alta Val Piave e a schierarsi 1'8 novembre fra Pederobba e Vidor, mentre alcuni re-
parti, impjegati in retroguardia in Val Maè, per la grave situazione creatasi a Longarone, vengono circondati da forze decisamente superiori allo sbocco della Val Cordevole e sopraffatti. Riordinata, il 12 dicembre è di nuovo in linea nel tratto M. Solarolo- M. Valderoa M. Spinoncia e su queste posizioni resiste ad un poderoso attacco portato dalle truppe germaniche per quattro giorni consecutivi. Per il comportamento tenuto nell'Alto Corclevole, la brigata viene citata sul bollettino di guerra n. 850 del 21 settembre. 1918: schierata sul Montello nel corso della battaglia del Piave, il 15 giugno contrattacca il nemico che era riuscito a raggiungere la riva destra del fiume e dopo aspri combattimenti, che si protraggono sanguinosi e accaniti .fino al 22 giugno, il 23 riesce ad arrestarlo e il 24 e 25 a ricacciarlo sulle posizioni di partenza. In ottobre è schierata in seconda linea nei pressi di Onigo. Iniziata l'offensiva .finale, il 29 ottobre passa il Piave alle Grave di Ciano, a sud di Vidor, e il 30 si schiera tra M. Cimon M. Crep. Insegue poi il nemico per la Valle Piave e il 2 novembre allo sbocco del Cordevole elimina le difese nemiche e, proseguendo per Noac, sostiene l'ultimo combattimento prima di raggiungere Agordo. Per la brillante condotta tenuta nel corso dei combattimenti del 15 e 16 giugno sul Montello, la brigata merita la citazione sul bollettino di guerra n. 1136 del 3 luglio. AFRICA ORIENTALE
(1935- 36)
1935: giunge a Massaua il 21 giugno e viene dislocata. nella zona fra Asmara e Decamerè. All'inizio delle operazioni di guerra contro l'Etiopia si schiera lungo il confine a presidio dei forti Enda Chedus Michael - Grat Allelè - Senafè - piazza di Barachit. Il 3 ottobre per la conca di Adigrat supera il fosso di Focada e il 7 si dirige verso sud attestandosi al passo Chessacl Megà. In novembre avanza nella regione Negasc superando passo Agulà e le località di Bolbalà e Danderai. Il 28 dicembre i reparti della divisione s'impadroniscono delle alture dominanti la conca di Buiè.
1 9 36: nella seconda decade di gennaio si schiera nella zona dell'Endertà e in febbraio avanza a sud di Celocot. Il 13 febbraio, dopo aver superate resistenze nemiche a sud - ovest di Adì Acheidi, avanza verso passo Alagi Amba Aradam dove giunge il 27. Il 3 aprile sostiene un risolutivo combattimento contro agguerrite forze nemiche nella zona di Amba Piatta che si risolve a vantaggio delle unità della divisione. Il nemico messo in fuga, viene inseguito per Passo Agumbertà fino a Mecab sulla riva orientale del Lago Ascianghi. Disperso il nemico la divisione viene destinata alla colonna di attacco in direzione di Addis Abeba, capitale dell'Etiopia. Il 26 dal territorio dello Scioa inizia il movimento che si conclude il 5 maggio con l'occupazione della città. Ultimate le operazioni di guerra la divisione assume il Governatorato Milìtare cli Addis Abeba e viene impiegata in operazioni di rastrellamento e antiguerriglia nella zona della capitale. In dicembre inizia il trasferimento per il rientro in Italia.
SEOONDA MONDIALE ( l,940 -
45)
r940: all'inizio del secondo conflitto mondiale è dislocata in Sardegna e in giugno viene
schierata a difesa delle coste sud - occidentali cieli 'isola, settore Sulcis e settore Iglesiente.
1941-42 - 43: continua nell'attività di difesa costiera fino all'8 settembre 1943. Il ro settembre 1943 si schiera verso il centro dell'isola a sbarramento della linea Villacidro - Samassi- Sclegas - Suelli, per la difesa di Cagliari eia attacchi tedeschi provenienti da nord. Nella seconda decade di settembre viene impiegata in operazioni di rastrellamento nella zona meridionale dell'isola. Il 10 novembre r943 inizia il trasferimento in Sicilia e si d isloca nella zona Enna - Caltanissetta. r944- 45: rimane neJl a zona di Enna- Caltanissetta fino al settembre 1944, dopo di che si trasferisce nella zona di Messina - Catania Siracusa. Alle unità della divisione in questo periodo vengono, in un primo tempo, affidati compiti operativi, quali difesa delle coste, difesa antiparacadutisti , sorveglianza e difesa di campi d'aviazione; successivamente, vengono devolute le responsabilità relative alla bonifica dei campi minati e all'ordine pubblico.
COMANDANTI BRIGATA (( REGGIO ))
Magg. 1.fagg. Magg. 1.fagg. Magg. Magg.
Gen. Gen. Gen. Gen. Gcn. Gen.
(1860-71)
Antonio Morandi Stefano Durandi Mariano D' A vala Paolo Franzi~i Tibaldeo Giovanni Antonio Druetti Ezio Camillo De Vecchi
BRIGATA (( R EGGIO))
(1881 - 1926)
Magg. Gen. Giovanni Baulina Magg. Gen. Vincenzo Cianciolo Col. Giuseppe Besozzi Magg. Gen. Emilio Appelius Magg. Gen. Calisto Rasini di Mortigliengo Magg. Gen. Giuseppe Perrucchetti
- 25r
Magg. Gen. Pietro Avogadro di Vigliano Magg. Gen. Amilcare Strani Magg. Gen. Rogero Goracci Magg. Gen. Felice De Chaurand de Saint Eustache Magg. Gen. Giacinto Rostagno Magg. Gen. Luigi Calderari Magg. Gen. Giuseppe Panigali Magg. Gen. Filippo Masperi Magg. Gen. Rosolino Poggi Col. Brig. Augusto Testoni Col. Brig. Emilio Maggia Col. Brig. Ippolito Perelli Col. Brig. Attilio Zincone Col'. Ferdinando Cecere (int.) Gen. B. Achille Bassignano
XXX BRIGATA l>I FANTERIA (1926- 34)
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
Gen. B. Achille Bassignano Col. Giuseppe Basso (int.) Gen. B. Fabio Scala Col. Pio .Mastai Ferretti (int.) Gen. B. Federigo Bianchi Gen. B. Luigi De Biase BRIGATA DI (1934 - 39)
FANTERIA
<•
SABAUDA ))
(XXX)
BRIGATA DI FANTERIA (( SABAUDA Il)) (CXXX) ( 1 935 - 37) Gen. B. Carlo Bracco D1v1SI0N.E DI FANTERIA (( SABAUDA II)) (130a) (1935 - 37) Gen. B. Giuseppe Porta Gen. B. Carlo Bracco (int.) (( SABAUDA ))
Italo Garibaldi Luigi De Biase Edmondo Rossi Ubaldo Scanagatta Nino Sozzani Gino Piccini (int.) Giovan Battista Zenati Giuseppe Vallerini (int.) Ercole Ronco
DIVISIONE PER LA SICUREZZA INTERNA /( SABAUDA )) ( 1944 - 46)
Gen. B. Luigi De Biase Gen. B. Enrico Broglia Gen. B. Ubaldo Scanagatta
DIVISIONE DI FANTERIA (1934-44)
D. B. D. B. B. B. D. B. B.
Gen. B. Ercole Ronco Gen. B. Ugo De Lorenzis (int.) Gen. B. Attilio Lazzarini I BRIGATA S.I. « SABAUDA)) (1944 - 46) Gen. B. Antonio Cesaretti Gen. B. Rosario Fiumara
II BRIGATA S.I. (( SABAUDA )) (1944 - 46) Gen. B. Ugo De Lorenzis Gen. B. Ettore Pettinau
(30') BRIGATA
Gen. B. Luigi De Biase Gen. D. Ezio Babbini
DI
FANTERIA (( REGGIO)) (1946 - 48)
Gen. B. Vincenzo Saporetti Gen. B. Lino Bonelli
SED I 18.59 1860 1861 1862 - 65 1865 - 66 1867 1870 1881 - 82 1883 - 85
Modena Alessandria T orino Avellino Ancona Verona Firenze Foggia Bergamo
1886 - 88 1889 - 97 1898 - 99 1900 - 03 1904- 09 1909- 34 1934- 43 1943- 44 1944 - 48
Messina Verona Vercelli Catanzaro Napoli Sassari Cagliari Enna Messina
DIVISIONE DI FANTERIA « SABRATHA)) (60a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dalla Brigata <• Verona» costituita il 7 giugno 1883 con !'85" e !'86° Reggimento Fanteria, anche essi di nuova formazione. Sciolta il 25 dicembre 1917, si ricostituisce dopo circa sei mesi in Albania il I giugno 1918. Il 18 novembre 1926, in base alla legge ordinativa dell' r r marzo dello stesso anno, il Comando Brigata e 1'86'' Fanteria ven-
gono sciolti, mentre 1'85° Reggimento viene assegnato alla XXVIII Brigata cli Fanteria. Nella primavera del 1937 si forma in Libia la Divisione di Fanterìa « Sabratha ,, ( 6oa), de 1 tipo autotrasportabile, assumendo alle dipendenze 1'85" e 1'86"' Reggimento Fanteria e il 42° Artiglieria per D.f.. Viene sciolta a seguito eventi bellici il 25 luglio 1942.
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CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
ge la linea ciel Piave; iI 23 dicembre resiste ad altri poderosi attacchi nemici sul Col del Rosso. Per le perdite subite la brigata viene sciolta.
191S: il 21 ottobre, durante l'offensiva sul Carso, la Brigata « Verona » dà vita a un deciso attacco che le consente di occupare Peteano e di raggiungere le alture di Boschini; il 28, proseguendo nell'azione, s'impadronisce di elementi di trincea sul M. San Michele.
1918: il 1" giugno, ancora in Albania, è dislocata lungo la Vojussa; il 5 luglio supera le difese cli Stulas e Pojani, occupando la città di Fieri.
1916: trasferita in Albania, la brigata difende nel febbraio la base cli Durazzo e il 13 marzo si schiera in Val Dukati. Nel maggio rientra in patria e raggiunge il settore di Vallarsa. N uovamente nella zona cli M. San Michele, in giugno e luglio partecipa ai combattimenti sul Costone della Lora e lungo la linea Matassone; il 1° luglio conquista la posizione di Pozzacchio. Nell'ottobre, un tentativo per occupare il Passo della Roncola, sul Pasubio, viene vanificato eia una violenta tormenta cli neve.
SECONDA MONDIA LE
1940: la Divisione << Sabratha ))' stanziata sul confine libico - tunisino, dopo il 25 giugno viene impiegata in difesa costiera nella zona di Tripoli. In dicembre è trasferita a sud di Derna. 1941: schierata a difesa lungo la linea Derna - Berta, a fine gennaio conduce una logorante manovra ritardatrice. Il 30, per evitare di essere aggirata, ripiega attraverso Slonta, Barce e Bengasi fino a Ghemines, dove giunge il 5 febbraio. Fortemente decimate, le sue unità riescono a disimpegnarsi, ad uscire eia un 'ulteriore morsa e, per Agedabia e Sirte, a raggiungere infine Homs dove vengono schierate a presidio costiero. In m aggio la divisione si organizza a difesa presso Garian - N alut, a protezione delle vie di accesso alla conca di Gariari; in settembre viene trasferita ad est di Tobruk, a disposizione del comando retro-
1917: dal 23 maggio al 4 giugno, nella zona dell'Hermada, la « Verona l> è costretta alla difensiva. Sul M. Kitscharis, occupato il 15 settembre, resiste al ritorno offensivo degli austriaci che vi si accaniscono per più giorni. Nella battaglia di sfondamento di fine ottobre mantiene le posizioni fino al 25, poi ripiega su Corno di Rosazzo e Pozzecco dove il 30 sfugge con abile manovra all'accerchiamento. Il 3 novembre, sempre combattendo, raggiun-
(194.0 - 45)
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vie del fronte. Iniziatasi l'offensiva inglese, · nell'ottobre viene impegnata da veloci puntate offensive provenienti da sud - est. Dopo il cedimento del fronte a Sollum, le unità della divisione eseguono una ordinata manovra di ripiegamento sfruttando le successive linee difensive di Ain el Gazala, Derna Berta -_Mechili e infine, il 23 dicembre, di Marsa el Brcga a sud - ovest di Agedabia, a sbarramento deJJa direttrice costiera.
1942: riorganizzata nella zona di Marsa el Brega la divisione è pronta a muovere verso oriente; il 23 gennaio, dopo breve scontro con le retroguardie avversarie, occupa Antelat, a nord - est di Agedabia. Nell'offensiva cli mag-
gio progredisce dapprima fino a Bir Temrad ali' altezza del golfo di Bomba, poi, superate le difese nemiche di Bir Belabat ed Ain el Gazala, punta decisamente su Tobruk che raggiunge il 15 giugno. Il 20 dello stesso giugno la divisione è attestata ad est di Acroma e dopo la caduta di Tobruk si sposta ancora verso oriente in direzione di Bardia, Sollum e Sidi el Barrani. 11 1'· luglio le unità della « Sabratha >> si schierano nei pressi di El Alamein; il IO luglio il nemico ne attacca con estrema violenza le posizioni non conseguendo vantaggi territoriali, ma provocando perdi te così elevate da determinare, il 25, lo scioglimento della grande unità.
COMANDANTI BRIGATA (( VERONA))
(1884 - 1926)
Col. Egidio Castellano Brig. Gen. Gioacchino Nastasì Brig. Gen. Giovanni Beltramo Brig. Gen. Clemente Assum Brig. Gen. Ferdinando Serrao Gen. B. Emilio Giampietro Gen. B. Paolo Paolini Gen. B. Clemente Assum Gen. B. Angelo Martinengo di Villagana
Magg. Gen. Giuseppe Paoletti Magg. Gen. Carlo Goggia Magg. Gen. Ercole Lasagna Magg. Gen. Antonio Morione.lo Magg. Gen. Eugenio Cirio Magg. Gen. Giorgio De Viry Magg. Gen. Alfonso Petitti di Roreto Magg. Gen. Imerio Gazzola Magg. Gen. Eugenio Caputo Magg. Gen. Gennaro Giova Magg. Gen. Masaniello Roversi Col. Brig. Francesco Goggia Magg. Gen. Gaetano Polver Magg. Gen. Giovanni Sirombo Brig. Gen. Allegro Pavia Col. Alessandro Vanzetti
DIVISIONE
DI
FA NTERIA
(( SABRATHA ))
( 1 937-42 )
Gen. D. Giuseppe Tellera Gen. D. Guido Della Bona Col. Riccardo De Cosa (int.) Gen. D. Mario Soldarelli
SEDI
1885 - 88 1888 - 93 1893 - 94 1 894 - 97 T897- 99 1899 - 1901
1901 - 07 Novara
Novi Ligure Alessandria Cagliari Sassari Modena Bologna
1907- r5 1919 - 20 1920 - 26 1937- 40
-
2
54 -
Palerri10 Valona Palermo Garian (Tripol i)
(60')
DIVISIONE DI FANTERIA «SASSARI)> (12a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE mavo ( 12"), estende detto nominativo anche alla brigata che diven ta Brigata di Fanteria del Timavo (XII). Il 24 maggio 1939, in relazione al programma di trasformazione dell'Esercito si sciolgono la Divisione e la Brigata del Timavo e si costituisce la Divisione di Fanteria «Sassari » ( 12") che assume alle dipendenze il 151° e 152° Reggimento Fanteria della vecchia Brigata « Sassari JJ e il 34° Reggimento Artiglieria per D.f .. Nel 1941 entra a far parte organica della divisione anche la 73" Legione CC.NN. d 'Assalto. A seguito degli avvenimenti successivi all'armistizio dell'8 settembre 1943, la Divisione « Sassari >J si scioglie due giorni dopo, il 10, mentre trovavasì dislocata a Roma.
Si costituisce a Tempio Pausania come Brigata di Fanteria « Sassari» il 1° marzo 1915 cd assume alle dipendenze il 151" e 152° Reggimento Fanteria. A seguito della legge dell'u marzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito, che stabilisce tra l'altro l'abolizione dei nomi delle brigate, assume il numero ordinativo di Xl I Brigata di Fanteria e inquadra, oltre al 151° e 152°, anche il 12° Reggimento Fanteria della disciolta Brigata << Casale >>. Successivamente la XII Brigata e il 34° Reggimento Artiglieria da Campagna entrano a far parte della Divisione Militare Territoriale di Trieste (12"') e, allorché nel 1934 detta grande unità assume il nominativo di Divisione di Fanteria del Ti-
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
tino, nel settore compreso fra Buso e Cima Montagna N uova. Su queste nuove posizioni viene attaccata violentemente il 7 e 8 giugno e dopo una strenua resistenza è costretta a ripiegare ed a rischierarsi su una linea più arretrata tra M. Miela e M. Spil. Il 16 giugno inizia le operazioni per il contrattacco che porta le unità della brigata, dopo vari tentativi durati fino al 2 luglio, alla riconquista delle posizioni di M. Castelgomberto, M. Fiore, M. Longara e M. Mosciagh. In settem bre è chiamata ad operare nel settore di Camporovere. Per le prove di valore fornite dalle unità della brigata nelle operazioni del luglio 1915 sul Carso e nel giugno 1916 sull'Altopiano dei Sette Comuni, le bandiere dei due reggimenti della brigata vengono decorate di medaglia d'oro al valor militare.
(1915 · 18)
191 5: dislocata in zona di Santa Maria la Longa, il 24 maggio attraversa l'Isonzo e viene subito impegnata in accaniti combattimenti per la conquista di Bosco Cappuccio nella zona di San Michele, combatti menti che si protraggono fino al 9 agosto e che consentono alle unità della brigata, sia pure con gravi sacrifici, di impossessarsi di importanti posizioni attorno a Sella San Martino. In novembre partecipa alla ripresa offensiva, sempre sull'Altopiano Carsico, nella zona di San Michele e dall'n al 14 conquista e riesce a tenere il possesso, malgrado furiosi contrattacchi nemici, di .i mportanti quote occupate. Per la condotta tenuta durante i combattimenti sul San Michele, viene citata sul bollettino di guerra n. 173 del 15 novembre 1915.
1916: nei primi tre mesi dell'anno opera ancora sull'Altopiano di Asiago e in maggio si schiera a difesa di Val F ranzela nel T ren-
35·
19i7: dal gennaio opera sull'Altopiano di , Asiago, a difesa del settore Roccolo dì M. Catz, 2 55
-
jn giugno si sposta sulle pendici di M. Zebio e in agosto a Breg di Canale. Da queste ultime posizioni, dopo reiterati attacchi protrattisi dal 30 agosto al 15 di settembre, si impadronisce di importanti quote nella zona di Kuscarji e resiste ai rabbiosi contrattacchi nemici portati dal 15 al 18 successivo. In ottobre è schierata a sud - est di Udine fra Buttrio e Manzano. Durante l'offensiva austro.- tedesca, iniziata il 24 ottobre, la brigata oppone valida resistenza all'avanzata nemica. Costretta a ripiegare sostiene ancora aspri combattimenti nella zona di Codroipo .fino al 6 novembre, dopo di che passa il Tagliamento e, poiché fortemente decimata, viene trasferita nelle retrovie per essere riordinata. In dicembre è nuovamente in linea nella zona Cima Lobba - Busa del Termine. Per il comportamento tenuto dai reparti della brigata durante i combattimenti sull'Altopiano della Bainsizza, la brigata merita la citazione sul bollettino di guerra n. 845 del 16 settembre 1917.
1918: in gennaio è postata nella zona di Col del Rosso e il 28 partecipa all'attacco e alla successiva conquista delle posizioni di Cima Melaghetto e di Col d'Echele. Nel corso del1'offensiva del 15 giugno, partecipa ai contrattacchi in zona Fossalta e Capo d'Argine dove il nemico era riuscito ad avanzare, ma è costretta a desistere e ad arretrare a causa della preponderanza numerica del nemico. Nuovamente attaccata sulle nuove posizioni occupate a San Donà di Piave conduce una strenua battaglia difensiva dal 20 al 23 giugno, dopo di che, portatasi al contrattacco, costringe il nemico a ripiegare sulle posizioni di partenza. Iniziatasi l'offensiva finale, la brigata il 28 ottobre si schiera a Salettuol sul Piave da dove, il 29, attacca le posizioni nemiche nella zona di Sarano - Campolongo e travoltene le difese, occupa Conegliano. Il 2 novembre, continuando nell'avanzata, raggiunge Aviano e il 3 il Tagliamento, dove viene raggiunta dall'armistizio. Per il comportamento tenuto dalle unità della brigata nel corso dei combattimenti nella zona degli Altipiani il 28 e 29 gennaio 1918
e ad ovest di San Donà di Piave il 20 giugno 1918, la brigata viene citata sui bollettini di guerra n. 981 del 30 gennaio 1918 e n. 1123 del 21 giugno 1918. I reggimenti della brigata vengono inoltre decorati di una seconda medaglia d'oro al valor militare, per l'eroico contegno tenuto nei combattimenti del gennaio 1917 e in quelli dal giugno al novembre 1918. SEOONDA MONDIALE
(1940- 45)
r940: all'inizio del secondo conflitto mondiale la Divisione « Sassari ll è dislocata sulla frontiera orientale, nella zona di San Pietro del Carso - Val Carena, in posizione di schieramento di sicurezza. 1941: attestata sulla frontiera italo - jugoslava, sempre in zona San Pietro del Carso Val Carena, assume dal 6 aprile, data d'inizio delle ostilità contro la Jugoslavia, uno schieramento difensivo occupando i passi sulla linea di confine da M. Grosso a M. Nemo. Dal1'8 al 10 aprile opera offensivamente in territorio nemico a Passo Obrame e a Passo del Calvario. L'u attacca le posizioni di Pozar Prezidanski e, dopo averne vinta la resistenza, il 12 occupa Prezid e sbocca nella conca di Babino Polje e raggiunge Cabar. Il 14, senza incontrare ulteriore resistenza, si trasferisce a Novi Lazi - Borovec e il 19 raggiunge la zona di Delnice. Ultimate le operazioni di guerra la divisione viene impiegata, in un primo tempo, in operazioni di rastrellamento a Sebenico, Knin, Brod, Gracac, Petrovac, località della Slovenia, Croazia e Dalmazia, e in un secondo tempo per la pacificazione della Croazia (elevata a· rango di Stato indipendente) a seguito di conflitti sorti, nel luglio a Drvar, tra minoranze serbe e ustascia della Croazia. 1942: continua ad essere dislocata a cavaliere del territorio croato e dalmata. Durante tutto l'anno conduce una accanita lotta contro formazioni di guerriglieri che diventano di giorno in giorno . più numerose e aggressive, per cui le unità della divisione, per assicurare il controllo delle regioni e delle vie di comunicazione più importanti, sono costrette a creare presidi di difesa a Tenin, Petrovac, Knin, Gracac, Drvar.
tiparacadutisti per la difesa della città di Roma. Dopo l'armistizio la Divisione « Sassari >> partecipa alla difesa di Roma nelle giornate del 9 e ro settembre.
1943: partecipa alla lotta antiguerriglieri fino al 15 aprile. Rientrata dalla Balcania nella seconda decade di aprile, viene dislocata nel Lazio e impiegata principalmente in attività an-
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Colonnello Brigadiere Eugenio Di Maria di Alleri: Casera Zebio, 27 giugno 1916
Maggior Generale Gabriele Berardi: Carso, ro - 14 novembre - 15 dicembre 1915
COMANDANTI BRIGATA « SASSARI »
Col. Arturo Taranto Gen. B. Roberto Lerici Col. Michele Scaroina
(1915- 26)
Magg. Gen. Luigi Calderari Magg. Gen. Gabriele Berardi Magg. Gen. Eugenio Caputo Col. Francesco Raho Col. Brig. Eugenio Di Maria di Alleri Col. Brig. Alfonso Mattei Col. Brig. Giuseppe Gialdroni Col. Brig. Giulio Corradi Col. Armando T allarico Col. Brig. Luciano Ferigo Gen. B. Francesco Corso
DrvisIONE DI 39)
BRIGATA DI FANTERIA
Gen. Gen. Gen. Gen.
B. B. B. B.
BRIGATA DI
DEL
DI
FANTERIA «SASSARI >>
43)
(1926 - 34)
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
Francesco Corso Giacomo Appiotti Salvatore Pagano Francesco Zingales FANTERIA
« TIMAVO ,,
(12") (1934-
Gen. D . Vito Scimeca Gen. D. Lorenzo Dalmazzo Gen. D. Riccardo Balocco Drvrs10NE
XII
FANTERIA
Tn.1AVO (XII) (1934 -
39)
D. Riccardo Balocco B. Michele Scaroina B. Giacomo Castagna D. Furio Monticelli D. Paolo Berarcli 13. Ettore Giannuzzi B. Francesco Zani
Gen. B. Francesco Zingales
SEDI
1915 - 19 Tempio Pausania 1919 Torino
1919 - 20 Roma 1920 - 40 Trieste
-
2
57 -
(12") (1939-
DIVISIONE DI FANTERIA «SAVONA)> (55a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 25 ottobre .r831 viene costituita la Brigata < <Savona)) su due reggimenti (1" e 2°) che nel 1839 assumono rispettivamente il numero ordinativo di 15° e 16°. Precedentemente la brigata, tale solo di nome, dal 1815 al 1821, è in vita con la denominazione di « Genova n dal 1815 e successivamente di « Savona n. Sciolta successivamente nel 1871, come tutte le brigate permanenti, è ricostituita nel1' anno 1881 e ne fanno ancora parte i reggimenti 15° e 16°.
Per la legge 11 marzo .r926 sull'ordinamento dell'Esercito, il 4 novembre dello stesso anno la Brigata « Savona >l viene nuovamente sciolta e i due reggimenti sono assegnati, il 15° alla XXV Brigata di Fanteria e il 16° alla XXVII. Nell'aprile 1939 si forma a Salerno la Divisione di Fanteria « Savona )) ( 55 di tipo autotrasportabile che assume alle dipendenze i Reggimenti 15° e 16° Fanteria e il 12° Artiglieria. La grande unità si scioglie per eventi bellici il 17 gennaio 1942 al passo di Halfaia sul confine libico - egiziano. 11
)
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA D'INDIPENDENZA
(1848- 49)
ROMA
(1870)
1848: la Brigata « Savona >) prende parte il 9 aprile ai combattimenti di Monzambano e nel luglio successivo a quelli di Pastrengo, Santa Lucia e Rivoli.
La (< Savona » partecipa alle operazioni nell'Italia centrale e il 20 settembre all'occupazione della città.
1849: i suoi uomini si distinguono a Novara il 21 e il 23 marzo.
PRIMA MONDIALE
SECONDA D'INDIPENDENZA
(1859)
Compie azioni dimostr ative sul Sesia e partecipa ai combattimenti di Palestro il 30 e 31 maggio, di Rocca d 'Anfo, Bagolino e M. Suello il 22 e 23 giugno. CENTRO- MERIDIONE
(1860-61)
La brigata prende parte all'occupazione di Pesaro e di Castelfìdardo, concorre poi all'assedio di Ancona, dal 24 al 29 settembre, e a quello di Gaeta, dal 12 novembre al 13 febbraio 186r. TERZA D'INDIPENDENZA
(1915- 18)
I 91 5: nel luglio la Brigata << Savona l> prende parte ai combattimenti sull'Altopiano Carsico e nell'ottobre concorre alle operazioni fra Palazzo, Redipuglia e M. Sei Busi. Trasferita in Albania nel dicembre, il 19 raggiunge Durazzo.
1916: a febbraio è costretta a sgomberare Durazzo e si porta a Valona. A settembre combatte lungo il fiume Vojussa. I 91 7: alterna i reparti in servizio di prima linea sulla fronte Susica - Vojussa.
1918: nel luglio opera nella zona di Malakastra e in . ottobre partecipa alla rioccupazione dell'Albania settentrionale.
(1866)
Durante la campagna opera lungo il medio e basso Po e in seguito si spinge fìno a Padova, Treviso, Portogruaro, Udine.
SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
r 940: il IO giugno la Divisione « Savona >)
è schierata al confine libico - tunisino e dopo
e agli attacchi di mezz.i corazzati nemici che si susseguono senza sosta riuscendo anche ad effettuare sortite e contrattacchi per alleggerire la pressione nemica. Il comportamento della Divisione <( Savona » viene messo in evidenza dalle citazioni sui bollettini di guerra, nei mesi di novembre e dicembre, n. 538, 540, 541, 542, 543, 544, 550 e 554, nei quali viene esaltato il coraggio, la capacità combattiva di reazione e di resistenza delle unità in situazioni particolarmente delicate sottoposte ad attacchi di forze superiori e a intense azioni di fuoco da parte dcli' artiglieria e degli aerei.
l'armistizio con la Francia si porta a sud - est di Tripoli nella zona di Azizia.
1941: nei pnm1 mesi è ancora impegnata a difesa del campo trincerato di Tripoli. In novembre risulta schierata a ovest fra Ridotta Capuzzo e Sidi Omar. Nel corso della seconda offensiva che ha inizio il 18 novembre gli inglesi investono contemporaneamente i caposaldi di Sidi Omar, Frongia, Cov'<l, D'Avanzo, Cirener, Bir ,Ghirba, dove sono schierate a difesa le unità della divisione che vengono aggirate da truppe meccanizzate e corazzate. Il 22 novembre, sottoposta a nuovi attacchi sulla fronte e alle spalle, la << Savona » è costretta a cedere dopo duri e aspri combattimenti i caposaldi di Frongia e Cirener, ma quest'ultimo viene prontamente riconquistato in seguito ad un deciso e immediato contrattacco: I combattimenti si susseguono violenti e senza sosta contro altri caposaldi e Sidi Omar dopo aspra e accanita lotta viene sommerso. Dal 25 novembre al 31 dicembre le unità della divisione, praticamente circondate con viveri e munizioni scarse, continuano a resistere alle reiterate azioni di bombardamento
1942: caduta la fortezza di Barclia e rimasti completamente isolati i reparti della divisione continuano a resistere nella speranza di poter essere messi in condizione di ripiegare via mare. Rivelatasi però impossibile l'operazione e risultando sempre più difficili i rifornimenti di viveri e munizioni per mezzo degli aerei, mentre gli attacchi nemici si susseguono a ritmo sempre più intenso sui caposaldi superstiti di Sollum, Halfay,a e Cirener, il 17 gennaio il Comando Supremo autorizza il comandante della divisione a trattare la resa.
COMANDANTI BRIGATA (( GENOVA))
Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg.
(1815- 31)
Col. Paolo Staglieno · Col. Rinaldo di Falicone BRIGATA ((SAVONA))
(1821 - 71)
Col. Rinaldo di Faliconc Col. Vittorio Rubatti di Somano Col. Gaetano Palma di Borgofranco Magg. Gen. Giacomo Dc Asarta Magg. Gen. Carlo Canera di Salasco Magg. Gen. Giuseppe Falletti di Villafalletto Magg. Gen. Federico Millet d'Arvilars Magg. Gen. Antonio Faà Di Bruno Magg. Gen. Giovanni Battista Manno Magg. Gen. Giorgio Ansaldi -
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
Pietro Pilo Boy! di Putifigari Paolo Dc Cavero Gioachino Matteo Regis Carlo Giuseppe Piola - Caselli Cami!lo Lombardini Guglielmo De Sauget
BRIGATA (( SAVONA))
Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Ma'gg. Magg. 2
59 -
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
(1881 - 1926)
Ferdinando Charles Felice Racagni Marcello Beltramini Alberto Cerruti Michele Girola Secondo Vandero Erminio Vandero Giovanni Toscani Camillo Morra
Magg. Gen. Alessandro Angeli Magg. Gen. Domenico Guerrini Magg. Gen. Giacinto Ferrero Magg. Gen. Luigi Baronis Col. Giulio Rigobello (int.) Col. Radini Tedeschi (int.) Magg. Gen. Emilio De Bono Brig. Gen. Nicolò Oneto
Gen. B. Gaetano Spiller Gen. B. Clelio Nascimbenc D IVISIONE DI FANTERIA ((SAVONA))
42) Gen. B. Ferruccio Paganuzzi (int.) Gen. D. Pietro Maggiani Gen. D. Fedele De Giorgis
SEDI
l833 1854 1854- 57 1857- 59 1860 1860 - 6r 1863 1863 1867-68 1870 1881 - 84
(55") (1939 -
1885- 87 1888-92 r893 - 98 1899- 1902 1903 - 04 r904- 09 r9ro- 15 r919- 20 r92r - 26 r939-4o
Cuneo Genova Cagliari Novara Italia Meridionale Ferrara Ancona Forlì Salerno Napoli Napoli
- 260 -
Viterbo Roma Forlì Bari Savona Genova Gaeta Zara Caserta Sa.lerno
DIVISIONE DI FANTERIA « SFORZESCA » (2
8 )
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dalla Brigata « Umbria>> costituita il r6 aprile 1861 con il 53" e 54° Reggimento Fanteria. La brigata, sciolta nel 1871, si ricostituisce il 2 gennaio 1881, sempre con gli stessi reggimenti. A seguito della legge II marzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito, che stabilisce tra l'altro l'abolizione dei nomi delle brigate, l' « Umbria>> diviene Il Brigata di Fanteria e assume alle dipendenze anche il 68° Reggimento Fanteria << Palermo>>. Successivamente la brigata e il 17" Reggimento Artiglieria fanno parte della Divisione Militare Territoriale di Nova·· ra (2") che nel 1934 prende nome di Divisione
di Fanteria della « Sforzesca n ( 2°'), nominativo che si estende anche alla brigata che diventa Brigata di Fanteria della Sforzesca (Il). Il 25 aprile 1939 la Divisione di Fanteria « Sforzesca » ( 2") rimane for mata con i Reggimenti . di Fanteria 53° e 54° ed il 17° Reggimento Artiglieria. Nell'aprile 1943 viene sciolta ma il 1° giugno successivo si ricostituisce per trasformazione della Divisione « N ovara >> i cui reggimenti cambiano denominazione e numerazione. 11 9 settembre 1943 la grande unità si scioglie definitivamente in seguito agli avvenimenti derivati dalla proclamazione dell'armistizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
La Brigata « Umbria >> forma con la « Abruzzi >> la 10"' Divisione del II Corpo d'Armata. Nessuno dei suoi reparti è impegnato in combattimento per l'intera durata della campagna. PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
r 91;: all'inizio delle · ostilità contro l' Austria la brigata è schierata a difesa dei passi alpini nell'alta Val Boite. Nel giugno si sposta nei pressi di Cortina d'Ampezzo, settore Ospizio delle Tre Croci, da dove conduce operazioni offensive contro lo sbarramento di Sam Pauses e S. Blasius. T rasferita in luglio nel settore dell' Ansiei occupa la Forcella Bassa di M. Piana.
1916: sempre nelle stesse posizioni, esegue puntate offensive in Val Popena e su M. Piana. 1917: sino all'autunno l'« Umbria>> tiene le posizioni di Val Rimbianco e Val Popena. Nel novembre viene destinata nel settore di Nervesa e più tardi in quello Grappa - Monfenera ;
merita una citazione nel bollettino di guerra n. 935·
1918: schierata nella zona del Grappa, da Valle Scura a Valle Oric, resiste senza cedere terreno a violenti ripetuti attacchi portati dal nemico con continuità nei giorni 15 e 16 giugno. Nel settembre - ottobre partecipa alla ripresa offensiva finale combattendo su M. Solarolo e Col dell'Orso. SECONDA MONDIALE
(194.0 - 45)
1940: la Divisione «Sforzesca>> è schierata all'inizio delle ostilità sul fronte occidentale fra Claviere e Cesana, con intendimenti offensivi. Il 20 giugno supera la linea di confine e si dirige verso Bois de Praria e in direzione delle munite posizioni di forte Janus. Forzate le difese sul Colle del Monginevro le avanguardie sboccano nella Conca di Briançon, ma l'azione deve essere sospesa per la violenta reazione degli avversari. Il 24 giugno la divisione viene sostituita in , linea dalla << Legnano» e passa alle dipendenze
dirette della 4" Armata, quale riserva d'armata nella zona di Ulzio.
1941: mobilitata per l'Albania inquadra anche la 30" Legione CC.NN., nella terza decade di gennaio viene trasferita nella zona di Tepeleni, sulla destra del .fiume Vojussa. Le unità della divisione, schierate sui costoni di Marizait e dello Scindeli, si contrappongono ad un avversario che tenta di superare le ultime barriere difensive naturali sulla strada per Valona. Aspri combattimenti che spesso sfociano in assalti all'arma bianca si succedono ininterrotti su posizioni che vengono prese e perdute più volte. A fine febbraio si esaurisce la spinta offensiva nemica. N ei primi giorni di marzo la divisione passa all'offensiva e il 9 attacca ed occupa le posizioni di Chiaf e Merzgoranit; il 4 aprile viene ripresa l'offensiva ed il 15 una colonna della « Sforzesca » si spinge oltre Bregu Scesit e Mercurai puntando sul nodo stradale di Klisura che viene raggiunto due giorni dopo. Ultimate le operazioni sul fronte greco albanese la divisione nella prima decade di luglio rientra in patria. 1942: in luglio la Divisione « Sforzesca >> raggiunto il fronte russo viene inviata nel settore del XXXV Corpo d'Armata in sostituzione della Divisione <<Torino», e partecipa all'azione offensiva contro le posizioni di Jwanowka. Il 14 si attesta alla periferia di F atschewka e il 18, superate le residue resistenze nemiche, prosegue a nord di Krasnji Lutsch , completando l'occupazione della zona mine-
raria omonima. Ai primi di agosto dopo una lunga marcia si porta sul fiume Don a nord di Serafimovic ed assume il controllo del settore compreso fra Jejskij e il .fiume Choper ove in agosto hanno luogo scontri accaniti; nonostante i numerosi contrattacchi portati per arginare le unità nemiche, queste riescono dapprima ad aprirsi una breccia e successivamente a creare un'ampia testa di ponte. Nuovi attacchi portati a fine agosto sulle linee arretrate di Jagodnyj - Tschebotarewskij, vengono contrastati con il concorso di alcuni reparti della Divisione Celere. In dicembre la grande unità è costretta a schierarsi su una linea più arretrata assieme ad aliquote della Divisione « Pasubio » ed ai resti della 3" Celere. Sotto la spinta offensiva nemica la « Sforzesca >> prosegue nel ripiegamento e le sue unità raggiunta Krassnojarowka il 25 dicembre vengono attaccate dalle truppe russe che già presidiano la località. Aperta la strada il 28 dicembre viene raggiunta Bolschoj Ternow.
194;: il ripiegamento continua nei primi giorni di gennaio in colonne moventi su uno o più itinerari in relazione alle vicende dei combattimenti e alla presenza di unità corazzate nemiche agenti sul tergo della divisione. A Skassyrskaja, dopo quindici giorni di estenuanti marce e di continui scontri, i resti della divisione riescono a rompere l'accerchiamento e a . proseguire più speditamente verso le retrovie. Dal giugno al settembre la grande umta, ricostituita, è dislocata in Venezia Giulia.
MEDAGLIE D'ORO AL V ALOR MILITARE Maggior Generale Luigi Masi: Palermo,
2r - 22
settembre 1866
COMANDANTI BRIGATA (( UMBRIA ))
(1861 - 71)
Magg. Gen. Alessandro Federici Magg. Gen. Luigi Masi Col. Luigi Soldo
BRIGATA (( UMBRIA))
(1881 - 1926)
Magg. Gen. Luigi Girola Col. Ottavio De Saint Seigne Magg. Gen. Enrico Sferra
Magg. Gen. Luchino Dal Verme Magg. Gen. Camillo Fanti Magg. Gen. Luigi Giletta di San Giuseppe Magg. Gen. Giuseppe Somano di Saint Cergues Magg. Gen. Pio Calza Magg. Gen. Diomede Saveri Magg. Gen. Giulio Tassoni Magg. Gen. Giovanni Gilardi Col. Luigi Ghersi (int.) Col. Angelo Schenoni (int.) Magg. Gen. Pietro Fioretta Magg. Gen. Giuseppe Ferrari Magg. Gen. Pio Invrea Magg. Gen. Carlo Mercalli Col. Brig. Robustiano Lambert Gen. B. ·Giulio Rigobello Col. Abele Piva (int.) Gen. B. Giulio Franchi Gen. B. Giovanni Guerra
Il
BRIGATA DI FANTERIA
Gen. B. Giovanni Guerra Gen. B. Massimiliano Gusberti Gen. B. Luigi Ganini Gen. B. Armellini Chiappa Col. Emilio Bisson (int.) Gen. J3. Giuseppe BrancatelJi Gen. B. Pietro Maggiani Col. Attilio Amato (int.) D1v1SIONE
DI
FANTERIA
Palermo Perugia Siena Palermo Modena Lecce Salerno
<i
SFORZESCA
(1934- 43) Gen. Gen. Gen. Gen. Gen . Gen. Gen.
D. D. D. D. D. D. B.
Alessandro Pino Fidenzio Dall 'Ora Luigi Mentasti Alfonso Ollearo Carlo Pellegrini Michele Vaccaro Nicola Ruffo (int.)
SEDI
186r 1863 -64 1864- 65 1867- 71 r88r 1882 - 84 1885 - 86
(1926- 39)
1887 - 90 Napoli
J89 1 - 97 Roma 1897- 99 1900- 03 r904 - r5 1920- 26 1927- 40
Verona Firenze Vercelli Vercelli Novara
»
(2' )
DIVISIONE DI FANTERIA «SIENA» (5P)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae ongrne dalla Brigata << Siena>) che, formata con il 3° e 4° Reggimento Fanteria di Linea toscano, allorché viene incorporata nell'Armata Sarda il 25 marzo 1860 conserva il nome e muta .l'ordinativo dei Reggimenti in 31° e 32" Fanteria. Sciolta nel 1871, unitamente alle altre brigate permanenti, viene ricostituita il 2 gennaio 1881. A seguito della legge sull'ordinamento dell'Esercito del 1926
il comando brigata e il 32° Fanteria vengono sciolti mentre il 31° è assegnato alla XXV Brigata di Fanteria. N el I939 si forma la Divisione di Fanteria «Siena>> ( 51") che inquadra oltre ai Reggimenti 31° e 32° Fanteria, anche il 51" Artiglieria per D.f.. La grande unità si scioglie nel settembre 1943 nell'isola di Creta in conseguenza degli eventi derivati dalla proclamazione dell'armistizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
La Brigata << Siena >) viene mobilitata e prende parte alla battaglia di Custoza, il 24 giugno.
PRIMA
MONDIALE
(I9r5- 18)
191 5: schierata sull'Altopiano Carsico, fra San Pietro d'Isonzo e Ronchi, la « Siena » fra giugno e ottobre tenta più volte di espugnare importanti posizioni nella zona di Castelnuovo. 1916: spostata fra il Brenta e l'Adige, allo sbocco della Val Maggio, la brigata il 12 aprile partecipa all'attacco di M. Carbonile e Frattasecca che, conquistati in un primo tempo, debbono essere poi abbandonati a causa della violenta reazione avversaria. Nel corso dell'offensiva nemica nel Trentino, deve abbandonare le posizioni di Sant'Osvaldo e si schiera sulla linea di M. Civaron a sbarramento della Val Brenta. In luglio concorre alla conquista di Cima della Caldiera e di M. Civaron, quindi attacca le posizioni dell'Ortigara e riconquista importanti quote.
1917: la « Siena » in maggio, presso Doberdò, partecipa alla decima battaglia dell'Isonzo. Il 27 ottobre ripiega prima sul Torre, ove tiene testa per due giorni ai reparti avanzati nemici e poi sul Tagliamento, a Comino. Il 4 novembre, ancora contrasta il nemico a Madonna cli Zucco, quindi, attraversa il Piave al Ponte della Priula e si schiera sulla destra del fiume. 191 8: nel corso della battaglia del Piave, in giugno la brigata partecipa nella zona di Treviso ai combattimenti difensivi. Durante l'offensiva finale di Vittorio Veneto combatte a Col Moschin e M. Asolone, insegue poi il nemico e conquista il I novembre Col Donato ed il 3 Borgo. 0
SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: la Divisione « Siena» durante le ostilità con la Francia è dislocata in Piemonte con compiti di grande unità di r.iserva. A settembre viene trasferita in Albania e dal 28 ottobre opera nel settore montano, fra M. Stugara e M. Sarakin, per concorrere al1' attacco contro la città di Janina.
Dopo vari tentativi, il 6 novembre i reparti della «Siena}> superano il fiume Kalamas ma debbono poi assumere atteggiamento difensivo . A fine mese la grande unità è costretta a ripiegare sotto la spinta offensiva dei greci che mirano alla conquista del porto di Valona. La resistenza si stabilizza lungo la linea Mali Gramit, testata Val Shush itza, pendici nord del Mali Papatia dove si infrangono i rabbiosi attacchi dell'avversario. Il 26 dicembre le unità della « Siena >> fortemente provate vengono rilevate dall a Divisione « Acqui J>.
combattimenti che si protraggono fino all'offensiva finale di metà aprile. Terminate le operazioni di guerra le unità della divisione si raccolgono prima nella Valle dell'Osum e poi, in maggio, si trasferiscono nel Peloponneso costituendo presidi a Corinto, Nemea, Argos, Nafp lion. A fine settembre la « Siena )) inizia il trasferimento nell'isola di Creta.
1942: la divisione controlla la parte orientale dell'isola di Creta . I 943 :
1941: tornata in linea il 25 gennaio, nella zona di Chiaff - e - Chiciocut e di Monastero, la « Siena >J è nuovamente impegnata in aspri
il 18 aprile reparti della divisione respingono un attacco cli unità di assalto nemiche sbarcate di sorpresa nell'isolotto cli Cufonisi.
COMANDANTI
BRIGATA << SIENA
)>
(
1860 - 7r)
Magg. Gen. Pietro Luigi Porro Magg. Gen. Tito Cadolino Col. Alfonso Scalia Col. Antonio Ferrari
BRIGATA ((SIENA))
Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg.
Gen. Gen . Gcn. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen . Gen. Gen.
(1881 - 1926)
Annibale Boni Eusebio Chiò Luigi Ricciolio Gustavo Parravicino Adolfo Fineschi Adolfo Riccardi Alfredo Leitenitz Lionello Grillenzoni Alberto Pollio Giorgio Cìgliana Giuseppe Aureggi Raffaele Vinaj Vittorio Z upelli
Col. Francesco Castelli (int.) Magg. Gen. Armando Diaz Magg. Gen. Adolfo De Luca Magg. Gen. Alessandri Caroelli Col. Carlo Chiaramella (int.) Magg. Gen. Federico Pastore Col. Brig. Carlo Ferrario Col. Brig. Guglielmo Marescotti Col. Brig. Giuseppe Ratti Col. Brig. Guido Boncinelli Brig. Gen. Nestore Fasolis Brig. Gen. Gaetano Spiller Gen. B. Giuseppe Cassola
DIVIS ION E DI FANTERIA (( SIENA))
43) Gen. Gen. Gen. Gen.
D. D. D. D.
Ercole Caligian Gualtiero Gabutti Giulio Pcrugi Angelo Carta
(51°) (1939 -
SEDI
r86o 1860 1861 1863 - 65 1865 1867 1870 1881 - 84 1885 - 88
Seveso Reggio Emilia Messina Parma Brescia Firenze L'Aquila Genova Ravenna
1889 - 92 I893 1894 1895 - 1901 1902 - IO
J9II - 15
1920 - 26 1939
- 266 -
Palermo Livorno Palermo Livorno Cuneo Napoli Napoli Napoli
DIVISIONE DI FANTERIA
«
SIRTE n (6P)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dalla Brigata « Ancona>> costituita il 1° agosto 1862 in Alessandria con il 69" e 70° Reggimento Fanteria, anch'essi di nuova costituzione. Sciolta il r5 ottobre r87r, unitamente alle altre brigate permanenti, è ricostituita il 2 gennaio 1881 sempre con gli stessi reggimenti. A seguito legge Jr marzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito, il 10 novembre dello stesso anno la brigata e il (>9'' Reg-
gimento sono sc10lti mentre il 70" viene assegnato alla XIX Brigata di Fanteria. Nella primavera del 1937 si forma la Divisione di Fanteria<<Sirte >> (61" ) in Africa Settentrionale e assume alle proprie dipendenze il 69° e 70° Reggimento Fanteria « Ancona >> e il 43° Reggimento Artiglieria. La grande unità si ~cioglie a seguito di eventi bellici il 23 genna10 1941.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D' ARME T ERZA v' INDIPENDENZA
(1866)
La Brigata « Ancona n viene mobilitata e partecipa alle operazioni nel Lombardo - Veneto. PRJMA MONDIALE
(r9r5 - 18)
1915: la brigata prende parte agli attacchi degli sbarramenti dell'Alto Cadore dal luglio al settembre e nel novembre alle operazioni offensive su M. Peuma e Oslavia. 1916: in giugno l' (< Ancona >> resiste tenacemente ai reiterati attacchi portati dagli austriaci su M. Maggio e M. Giove del Novegno con l'intenzione di aprire un varco verso la pianura vicentina. Lotta con accanimento in Vallarsa nel settembre - ottobre per agevolare l'azione offensiva di altre unità impegnate nella zona. 1917: la Brigata « Ancona>> rimane nel settore di Vallarsa fino a maggio, successivamente è spostata sul Carso e combatte su M. Faiti e sul Fiondar. Al termine del ripiegamento al Piave si porta in linea sull'Altopiano di Asiago. 1918: nel giugno è fortemente impegnata in difesa delle posizioni nella zona di Fossalta
di Piave; durante la battaglia di Vittorio Veneto partecipa all'offensiva finale attaccando decisamente l'avversario nel fondo Val Brenta e costringendolo ad abbandonare le posizioni; per l'arditezza dell'azione svolta merita la citazione sul bollettino di guerra n. r2fo. SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: la Divisione « Sirte>> il 10 giugno è schierata al confine libico - tunisino; successivamente viene trasferita in Cirenaica nella zona di Gambut e impiegata nelle retrovie del fronte a protezione delle vie di rifornimento delle unità in prima schiera. In dicembre l'offensiva britannica trova le unità della divisione, parte schierate a difesa di Tobruk e parte a difesa delle vie di comunicazione nella stretta cli Ain Gazala e a Trig.b Capuzzo. 1941: in gennaio la (< Sirte n è schierata ad oriente della piazzaforte di Tobruk e sostiene violenti combattimenti contro forze nettamente superiori. L'8 gennaio a sera reparti della divisione vengono isolati dalle restanti forze dell'armata in ripiegamento e vengono sottoposti per più giorni ad intensi e logoranti bombardamenti. Dopo il 20 la situazione diventa presto insostenibile, soprattutto per la
caduta di alcuni capisaldi che consente agli attaccanti di dilagare alle spalle della prima linea di schieramento e di investire la seconda linea di difesa. Il 23 gennaio tutti i centri di
difesa attiva cessano ogni resistenza. Per il comportamento tenuto durante la difesa la divisione viene citata nel bollettino di guerra n. 223.
COMANDANTI BRIGATA (( ANCONA ))
(1862- 71)
Magg. Gen. F rancesco De Gennaro Magg. Gen. Pasquale Meomartini Magg. Gen. Ferruccio Mola Col. Brig. Ugo Porta Magg. Gen. Adolfo Corrado Col. Brig. Luigi Bongiovanni Col. Brig. Alfonso Mattei Brig. Gen. Giulio Zanchi Brig. Gen. Enrico Danioni Brig. Gen. Pirio Stringa
Magg. Gen. Eugenio Alberti di Pessinetto Col. Michele Marciancli BRIGATA (( ANCONA ))
Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg.
Gen. Gen. Gen. Gcn. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen . Gcn .
(1881 - 1926)
Giovanni Carbonazzi Orazio Dogliotti Enrico Brunetta cl'Usseaux Carlo Aymonino Fabrizio Lazari Cesare Paladini Giovanni Gamerra Giovanni Battista Lequio Ferruccio Ferri Vittorio Elia
D1v1SIONE DI FANTERIA « SIRTE >l
41) Gen. D. Alberto Barbieri Gen. D. Valentino Babini Gen. D. Vincenzo Della Mura
SEDI
1890 r89r - 92 1 893-99 1900 - 03 1904 - II 1912 - 15 1920 - 26
Torino Catania Roma Vercelli Ravenna Firenze Firenze i937- 4° Misurata
1862 186.3 - 64 1864- 65 1865 1867 1868
Alessandria Torino Genova Palermo Vicenza Verona 1881 - 84 Parma 1885 - 88 Verona
- 268 -
(61") (1937 -
DIVISIONE DI FANTERIA
<<
SUPERGA » (P)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dalla Brigata <e Basilicata)>, costituita il 7 giugno 1883 con il 91° e 92° Reggimento di Fanteria. A seguito legge II marzo 1926 sull'ordinamento dell'Esercito che stabilisce, tra l'altro, l'abolizione dei nomi delle brigate, diventa I Brigata di Fanteria e inquadra i Reggimenti 91" e 92" « Basilicata)>, 90° « Salerno)>. Unitamente al 5° Reggimento Artiglieria entra poi a far parte della Divisione Militare Territoriale di Torino (1 ") la quale,
nel 1934, assume il nome di Divisione di Fanteria di Superga ( 1• ), nominativo che si estende anche alla brigata che assume il nome di Brigata di Fanteria di Superga (I). Nel 1939 la Divisione di Fanteria « Superga » ( 1°) rimane formata dal 91° e 92° Reggimento Fanteria e dal 5° Artiglieria per D.f.. La grande unità si scioglie poi in Tunisia il 13 maggio dell'anno 1943 a seguito di eventi beJlici.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1915: all'inizio delle ostilità contro l'Austria la Brigata (< Basilicata » è dislocata in Comelico nel settore Forcella Dignas - Passo Zovo - Auronzo. Nell'estate opera a M. Cavallino, Cima Rotheck e Cima Frugnoni. Il 27 ottobre, trasferita nel settore del Col di Lana, tenta l'acquisizione del costone di Salesei ma per le perdite subite dai suoi reparti deve essere inviata nelle retrovie per r iordinarsi ; il 6 novembre è di nuovo in linea nella zona del Sief. 1916: dal febbraio al giugno agisce in corrispondenza del gruppo del Cristallo e nella zona delle Tofane, tra Col Rosà e Val di Fanes Grande.
1917: fino a marzo rimane in Val del Baite, poi passa ad operare nel settore Cima Bocche - Paneveggio - Valle Miniere. A fine ottobre, per effetto dell'offensiva austro - tedesca e in seguito alla situazione creatasi in altre zone del fronte, deve ripiegare sul Piave, dove prende posizione tra M. Tomba e Pederobba. Il 15 novembre neutralizza un tentativo di forzamento del corso d 'acgua ma, tre giorni dopo, un ulteriore ritorno of-
fensivo avversario provoca un cedimento nelle posizioni della brigata con la perdita del saliente di Monfenera. Le rabbiose reazioni condotte nei giorni successivi non impediscono al nemico di raggiungere, il 22 novembre, il Costone di Campore Alto, ove infine ne viene contenuta la spinta offensiva. In dicembre partecipa ai combattimenti difensivi nel settore di M. Asolane.
r918: schierata nel settore Strada del Grappa - M. Oro - Osteria del Pianoro, il 15 giugno la brigata è investita da un violento attacco che la costringe ad abbandonare le posizioni; il 17, riassunta l'iniziativa, riconquista dapprima Col Moschin e, nei giorni successivi, tutte le posizioni tenute in precedenza. La « Basilicata n merita la citazione sul bollettino di guerra n. II2J. In ottobre, all'inizio dell'offensiva lìnale, partecipa alle operazioni per la conquista di Col Caprile ed avanza poi lìno a Cismon e a Tezze. SECONDA MONDIALE
(1940 · 45)
1940: la Divisione « Superga » è dislocata al confine occidentale nel settore operativo Bardonecchia, fra M. N iblè e Punta Rocber Charmiers.
Il 2r gmgno concorre al.l'offensiva ed il giorno successivo raggiunge la cima del Piccolo Argentier, il Colle des Roches ed il Lago des Battaillères . Al momento della cessazione delle ostilità la maggior parte dei suoi reparti è in territorio francese. 1 941: la « Superga >) viene predesignata nell'ambito dell'operazione << C3 ,, quale unità da sbarco nelle isole maltesi e nel settembre adegua il proprio armamento e addestramento ai previsti compiti operativi.
l 942:
dal maggio all'ottobre, dislocata tra Formia e Gaeta, è impegnata in esercitazioni di sbarco nell'ambito del Comando Forze Navali Speciali, appositamente costituito. Con l'invasione anglo- americana delJ'Algeria, i reparti della divisione vengono avviati a novembre in Tunisia, allo scopo di assicurare il ripiegamento delle forze italiane dalla Tripolitania. Sbarcata a Biserta l'n novembre, dopo circoscritte operazioni d i rastrellamento nella zona compresa tra Mohammedia e Cheylus Zaghoun, il 1° dicembre la << Superga ll spinge l'occupazione in direzione di Sousse, Kairoun, Sfax. Passa in seguito alle dipendenze della
5'' Armata Tedesca nell'ambito della quale agisce articolata in gruppi e raggruppamenti tattici. Il 26 dicembre risulta schierata a sud di Tunisi, fronte a occidente, da Pont du Fahs a D.bou Dabousse. Il 27 inizia a manifestarsi una consistente pressione avversaria che riesce a conseguire qualche pericolosa infiltrazione nello schieramento divisionale.
1943: nel gennaio, alcuni riusciti contrattacchi. consentono locali acquisizioni territoriali, specie in corrispondenza della stretta di Kranguet el Ouehtatia. Da fine mese al 4 febbraio l'ala sinistra della << Superga )) resiste tenacemente sulle posizioni di Halfa e della depressione di Koukat e di Tefìfìla al ritorno offensivo delle truppe nemiche. Un ultimo tentativo offensivo esercitato il 23 febbraio contro le posizioni di S.i Amara non sorte esito favorevole per la grande unità. Dopo una relativa calma, 1'8 aprile la massiccia controffensiva inglese impone un arretramento generale del fronte all'altezza di Tunisi dove la Divisione « Superga n, soverchiata e m inacciata d'aggiramento, il 13 maggio viene sopraffatta nella zona di Zaghoun e di Sainte Marie du Zid.
COMANDANTI BRIGATA
<< BASILICATA
>l
Magg. Gen. Ulderico Pajola Col. Carlo Gianinazzi Col. Brig. Illio Jori Col. Brig. Giuseppe Ratti Brig. Gen. Giorgio Boccacci Gen. B. Giovanni Dho Gen. B. Pietro Gazzera
(1883- 1926)
Col. Annibale Farrero Col. Tancredi Saletta Magg. Gen. Enrico Genè Magg. Gen. Tancredi Saletta Magg. Gen. Giuseppe Guy Magg. Gen. Aldobrandino Allodi Magg. Gen. Giovanni Riva Palazzi Magg. Gen. Luigi Zuccari Magg. Gen. JJaolo Spingardi Magg. Gen. Mario Nicolis cli Robilant Magg. Gen. Enrico Masoni Magg. Gen. Carlo D 'Amico Magg. Gen. Giacinto Ferrere Col. Alberico Albricci Magg. Gen. Francesco Pasquale Magg. Gen. Enrico N assi
BRIGATA DI FANTE RI A
(1926 - 34)
Gen. B. Filippo Martinengo Gen. B. Gastone Avogadro di Vigliano Gen. B. Riccardo Alberti Col. Umberto di Savoia, Principe di Piemonte (int.) Geo. B. Ghino Andreani Gen. B. Luigi Brezza Gen. B. Camilla Mercalli -
270 -
BRIGATA 01
FANTERIA m
SuPERGA
(I) ( 1934 -
DIVISIONE DI FANTERIA « SuPERGA >> (r ")
39)
39)
Gen. B. Camillo Mercalli Gen. B. Luigi Mentasti Gen. B. Dante Lorenzelli
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
D. D. D. D. D. D.
Mario Vercellino Leonida Pacini Marco Gamaleri Curio Barbasetti di Prun Dante Lorenzelli Ferdinando Gelich
SEDI
1883 - 85 1887- 90 1891 - 93 1894 - 1900
1901 - 07 Roma 1908 - 15 Torino 1920 - 43 Torino
Napoli Salerno Reggio Calabria Novara
- 271 -
37·
(1934-
DIVISIONE DI FANTERIA «TARO» (48a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dalla Brigata di Fanteria << Taro » che, costituita a Verona una prima volta il 6 aprile r916 con il 207° e 208° Reggimento Fanteria, viene disciolta il 21 novembre 1917. 11 15 dicembre dello stesso anno con i resti della brigata viene ricostituito solo il 207° Reggimento Fanteria. Detto reggimento il 28 febbraio 1918, unitamente al 165° Reggimento Fanteria, ricostituisce una nuova Brigata « Taro». li 165° Reggimento il 10 agosto 1918 cambia il proprio numero ordinativo riprendendo quello del reggimento gemello della prima Brigata « Taro>) , 208° Reggimento Fanteria. Al termine del primo conflitto mondiale,
nel febbraio r919, la brigata si scioglie definitivamente. Il :i2 settembre 1939, con i ricostituiti 207" e 208° Reggimento Fanteria della vecchia Brigata « Taro >) e il 48° Reggimento Artiglieria da Campagna, si costituisce a Catanzaro la Divisione di Fanteria « Taro>) ( 48" ) . Questa grande unità nel corso del secondo conflitto mondiale, nel 194r, riceve alle dipendenze anche la 164" Legione CC.NN. d'Assalto. La Divisione « Taro>) si scioglie nel settembre 1943 , mentre trovavasi nella Francia meridionale, in movimento per rientrare in patria, in conseguenza degli eventi determinati dalla proclamazione dell'armistizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
dalla zona di Verona la brigata si trasferisce il 4 maggio tra Adige e Vallarsa e assume la responsabilità del controllo del sottosettore di sinistra dell'Adige. Il 15 maggio il 207° subisce un violento attacco sulle posizioni occupate e, dopo accanita resistenza, è costretto ad abbandonare alcune posizioni su Corna Calda e su Castel Dante. I contrattacchi portati subito dopo dai reparti del 207° riescono a contenere l'avanzata nemica, ma non a riprendere le posizioni perdute per cui lo schieramento del reggimento viene arretrato sulla linea Acqua del Prà - Zugna Torta. Nei giorni successivi la pressione nemica continua ancora più violenta e il 17 maggio si dirige in modo particolare verso il caposaldo di Lizzana. Il caposaldo tenuto da alcuni reparti del 207° Fanteria continua a resistere per tutta la giornata malgrado sia quasi totalmente accerchiato. Solo il giorno successivo pochi elementi 1 9I6:
-
de] reggimento riescono a np1egare dopo essersi aperto un varco tra gli attaccanti nemici. N ello stesso periodo il 208° combatte a Cisterna, a Zugna Torta e a Serravalle. Dopo un breve periodo di riposo per riordinarsi, il 27 maggio ritorna in linea e si schiera su Cima di Mezzana, Malga Zugna, località, rispettivamente, a destra e a sinistra del Passo Buole. Da queste posizioni il 28 e il 30 maggio respinge attacchi nemici portati contro le posizioni di Passo Buole e di Focolle. Ulteriori tentativi nella stessa zona nei primi giorni di giugno vengono fermati dalla resistenza della brigata. 11 9 giugno la Brigata « Taro >) partecipa ad un'azione di attacco contro le posizioni di Cuneghi e di Parmesan, azione che si protrae fino al 12 e che porta le unità della brigata a migliorare le posizioni e a rafforzarsi su quelle raggiunte sul Costone del Loner. Il 25 successivo partecipa ad altra azione di attacco nella regione di Col Santo e della Vallarsa e alìa successiva avanzata verso Zu272 -
forte attacco nemico. Il 20 luglio la « Taro ,, assume la difesa del versante orientale del M. Grappa e, dopo alternanze di servizio in linea e di riposo, il 23 si disloca a Santa Caterina di Lusiana dove rimane fino all'armistizio del 4 novembre.
gna Torta. Il 25 luglio la brigata assume la responsabilità della difesa delle posizioni di Serravalle. Da queste posizioni respinge dal 20 agosto al 2 settembre i ripetuti accaniti attacchi portati dal nemico sull'Altopiano di Kal. Fino alla fine dell'anno rimane sulle stesse posizioni, reagendo alle continue puntate offensive nemiche e spiegando una intensa attività di pattuglie che le garantisce il possesso delle posizioni occupate. La brigata, per il comportamento tenuto dalle proprie unità nel corso dei combattimenti di Passo Buole, viene citata sul bollettino di guerra n. 371 del 31 maggio r9r6.
SECONDA l,!ONVIALE
1940: all'inizio del secondo conflitto mondiale la Divisione «Taro>> viene dislocata nella zona di Civitavecchia. Il 19 novembre si trasferisce a Bari per essere imbarcata alla volta di Durazzo in Albania che raggiunge dal 27 al 30 dello stesso mese. Le unità della divisione, a causa delJa delicata situazione creatasi sulla frontiera greco - albanese, mano a mano che sbarcano vengono avviate in linea. Il 1" dicembre si trovano pertanto schierate nella zona di Pogradec, il 207° Reggimento alle dipendenze della Divisione << Venezia >> e il 208° con la Divisione << Arezzo >>. Nello stesso periodo il Comando della Divisione « Taro>> organizza con altre unità provvisoriamente assegnate una posizione di arresto a sbarramento della Valle Shkumbini e della rotabile omonima, schierando le unità tra Lemi Giaferit - Bregu Macollit - Bregu Sapotit - Strehe e costituendo caposaldi in corrispondenza dei nodi mulattieri. L'u dicembre con il 208°, 225° Fanteria e il 48° Artiglieria assume il controllo di un settore di prima linea tra Guri Llenges - Dingen fiume Shkumbini. Su queste posizioni viene impegnata in continui combattimenti che non danno luogo ad ulteriori cambiamenti territoriali.
I 917: dal gennaio al giugno la brigata continua nella difesa delle posizioni del Zugna. Il 14 luglio si trasferisce sul fronte dell'Isonzo, a nord di Cividale, e il 20 agosto si schiera allo sbocco di Val Doblar e a Drenchia. Superato l'Isonzo il 21 agosto, si dirige per il vallone Siroka Njiva verso Cukle Vrh - Kal- Ravne, fortemente ostacolata dalle forti difese nemiche. Dopo più giorni di accaniti combatti~nenti il 24 elementi della brigata raggiungono 11 torrente Vogercek e il 29 Dol gi Laz. Il 3 settembre la brigata viene sostituita in linea per essere riordinata e vi ritorna il 20 dello stesso mese per attestarsi sulla linea Volzana Isonzo - Laze. Il 25 settembre puntate nemiche a Ciginj vengono contenute e respinte. Nel corso dell'offensiva austro - tedesca del)' ottobre impegnata su Costa Duole inizialmente resiste, ma minacciata di aggiramento il 24 ottobre ripiega sul caposaldo di M. Bucova Jeza e quindi sulla linea di resistenza di Clabuzaro. Da queste posizioni, dopo successive difese fra lo Judrio e il Natisone e a Castel Madonna del Monte, ripiega su San Gottardo mentre alcune unità provvedono alla difesa della rotabile di Remanzacco seriamente minacciata dal nemico in rapida avanzata. Il 2T novembre la brigata fortemente decimata si scioglie. Il 15 dicembre il solo 207" Reggimento è schierato sulla linea Serravalle - Fortini.
1941: ancora nell'alta Valle Shkumbini resiste alla forte pressione nemica per tutto il mese di gennaio. In febbraio puntate offensive nemiche nella zona di Guri Llenges danno luogo il giorno 14 ad aspri combattimenti e ad azioni di attacco e contrattacco per mantenere il possesso delle posizioni. Ancora forti attacchi il 20 febbraio nel settore di Uji Ffofte, anch'e_ssi bloccati e respinti. Nei giorni 6, 7 e 8 marzo puntate offensive della divisione per la conquista delle posizioni di Guri Topit
191 8: in febbraio la nuova Brigata « Taro >> ritorna sulle posizioni del Zugna. Il 23 maggio sempre sulle stesse posizioni respinge un -
(1940 - 45)
2
73 -
Nell'agosto la divisione rientra in patria e si disloca nella zona cli Alessandria - N ovi Ligure. In novembre si trasferisce in territorio francese e si disloca a nord di Tolone, nella zona di Cuers, tra Menoun les Montrieux, Pierrefeu, Car.noules. In seguito assume la resp onsabilità, oltre che del controllo del territorio interno, anche della fascia costiera ad est di Tolone, tra Capo Brun e Capo Cavalaire.
Fush' e Qe.nit. In questa zona del fronte rimane fino al termine delle ostilità con la Greci.a il 23 aprile. A giugno la divisione viene trasferita nel Montenegro e schierata a presidio delle zone di Cettigne, Antivari, N iksic, Danilovgrad.
1942: ancora schierata nel Montenegro, viene impiegata in operazioni di rastrellamento nelle zone di Budua, Velja Gora, Bogutì, Cisto Polje. Intensi combattimenti contro forze partigiane, che diventano sempre più numerose e forti, si registrano a Bokovo e a Kalugerat nei mesi di febbraio e marzo.
1943: a presidio della zona a nord di T olone e della fascia costiera ad est del porto di Tolone la Divisione « Taro )> rimane fino ai pnm1 g1orm del settembre.
COMANDANTI BRIGATA ((TARO))
Col. Brig. Demetrio Cordero di Montezemolo Magg. Gen. Augusto Testoni
(1916- 17)
Col. Brig. Nicola Gualtieri Magg. Gen. Amos Del Mancino Col. Brig. Enrico Danioni
D1v1s10NE DI FANTERIA <,TARO»
43) B RJ.GATA (( TARO ))
(1918- 19)
Gen. D. Luigi Chiolini Gen. D. Gino Pedrazzoli
Col. Brig. Et;rico Danioni
SEDI 1916 - 19 Verona 1939 Cagliari
1939 - 40 Catanzaro
-
2
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(48°) (1939-
DIVISIONE DI FANTERIA «TORINO » (52a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 1° novembre 1884 si costituisce la !/rigata <( Torino » con 1'8 r'' e 1'82" Reggimento Fanteria, anch'essi di nuova formazione. A seguito della legge I I marzo 1926, sull'ordi namento dell'Esercito, la brigata si scioglie il 25 novembre dello stesso anno. Nel marzo 1938 il Comando Scuole Centrali di Civitavecchia assume una .fisionomia addestrativa operativa e, con essa, la doppia denominazione di Comando Scuole Centrali - Divisione cli Fanteria << Torino ». Il 5 giugno 1940, enucleata la branca addestrativa e scissi i due organism i, la grande unità assume il nominativo di Di.vi-
sione cli Fanteria <( Torin o » ( 52") costituendosi come unità operante del tipo autotrasportabile con 1'81° e 1'82° Reggimento Fanteria e il 52° Reggimento Artiglieria. Il 31 maggio 1943 i resti della divisione rientrati dalla Russia vengono sciolti ed il giorno successivo 1° giugno il comando e le unità della Divisione « Veneto » ( 159°), disciolta sotto la stessa data, cambiano denominazione e formano ancora la Divisione di Fanteria « Torino » che si scioglie definitivamente il 13 settembre, a seguito degli avvenimenti determinati dalla proclamazione del l'armistizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONl)JJ\LE
(1915- 18)
ha inizio l'offensiv a austro - tedesca. Il ripiegamento, iniziato il 28 ottobre su Peteano e Romans, viene proseguito verso il Tagliamento ed il Piave dove la « Torino » è schierata nel tratto Maserada - Candelù.
r915: la Brigata « Torino », dislocata nella zon a deJl 'alto Cordevole all'inizio delle ostilità si schiera nel settore Larzonei- M. Porè. 11 15 giugno prende parte all'azione contro le posizioni nemiche di Passo di Stria, occupando il castello di Buchenstein e Andraz ed in luglio, dopo aspra e tenace lotta, riesce ad impadronirsi delle difese di Settsass - M. Sief. Da ottobre a novembre o·pera in Valparola.
1918: da febbraio a maggio la brigata, dislocata lungo il torrente Sile , tiene validamente testa alla pressione nemica . Il 15 giugno l'attacco nemico r iesce ad aver ragione della difesa a Capo Sile, ma la situazione viene prontamente ristabilita. Altri tentativi austriaci effettuati nei giorni 16 e 17 non ottengono risultati. 11 20 la brigata passa all'offensiva ed il 22 riesce a ricacciare il nemico al di là del fiume. Nel corso della battaglia di Vittorio Veneto la brigata il 2 novembre si porta a nord di Condino, in fondo a Val Chiese, quindi si impadronisce di Lardaro, Bondo e Tione in Valle Giudicarie e il 4 per la Vallata del Sarca punta sulla città di Trento.
1916: dopo un periodo di sosta, dal 25 maggio riprende la lotta contro le posizioni di Seiletta del Sasso di Stria; i lievi progressi conseguiti dopo accanita lotta vengono annullati dalla violenta reazione nemica; ritirata dal fronte per le perdite subite, la brigata nel settembre viene schierata nel settore M. Marmolada - Costabella. 1917-" nell'agosto conquista le posizioni di Cima Costabella, nell'alta Valle San Pellegrino, e successivamente resiste ai ripetuti contrattacchi. portati dal nemico. Il r7 ottobre viene postata nel settore Vipacco - Volkowniak dove il 24 ottobre si oppone all'attacco con cui -
SECONDA ~ONDIAL.E
(r940 - 45)
1940: all'inizio del confl itto la Divisione « Torino » viene dislocata fra Imperia e Diano
Marina, alJe dipendenze della 2
75 -
1"
Armata, e
rimane in zona per tutta la durata delle operazioni contro la Francia.
1941: il 6 aprile, ali 'inizio della campagna di Jugoslavia la « Torino» è attestata lungo il confine orientale, tra Villa del Nevoso e Castelnuovo d'Istria. l suoi reparti il I2 si stano oltre Sussak e procedono lungo un itinerario idoneo a realizzare nel più breve tempo possibile il congiungimento con le u~it~ italiane provenienti da sud. Supe:ate le cltta di Sebenico e Spalato, viene raggiunta . Ragusa, località da poco occupata ~a r~paru, della Divisione « Centauro >) proven1ent1 dall Albania. Nella prima decade di giugno la grand~ unità rientra in Patria e si disloca a nord d1 Roma. Il 1 o luglio la Divisione « Tori?o »,. inquadrata nel Corpo di Spedizione ltahan_o m Russia (CSIR), si trasferisce al fronte onentale. Il 13 agosto raggiunge Sgaikani e ~l .r? settembre si schiera alla destra della :3"' D1v1S1one Celere nella zona di Dnjepropetrowsk, sul .fiume Dnjepr dove viene subito impegn~ta ~a u.nità nemiche . A fine settembre avanza m direz10ne di Petrikowka. In novembre la « Torino» si attesta sul fiume Krynka a protezione del fianco meridionale della Divisione Celere e il 6 dicembre muov; all'attacco e raggiunge Chaze. petovvka dopo due giorni di lot~a. Il 25 e 26 dicembre fronteggia validamente attacchi russi su Malo Orlowka e, nel corso di una controffensiva, occupa Ploskij e Mogile Ostr~j~, quindi respinge violenti contrattacchi nem1c1.
sr~-
1942: perdurando l'offensiva russa la « Torino », nel gennaio - febbraio , concorre con un
gruppo tattico alle operazioni. di ~ontenim.ento nella zona di Izyum e partecipa m magg10 a.l contrattacco tedesco per la rescissi.one dell.a sacca. Contemporaneamente i reparti della divisione subiscono un violento attacco nella zona di Nowaja Orlowka che viene cont~nu_to soprattutto per la precisa azione delle artiglierie. In luglio .la divisione viene inquadrata nel II Corpo d'Armata e si sposta su ~ltro settor~. 11 25 luglio, giunge nella zona di Woroschilowgrad da dove superato il Done! pros~gue verso il Don. A dicembre la « Tonno>) viene coinvolta nella situazione sfavorevole creatasi su altri settori del fronte, ed è costretta a ripie<rare unitamente ad aliquote delJa « Pasubio >) ~ della << Ravenna l>. Il 20 dicembre si dirige verso sud per assumere un nuovo schieramento ad Arbusowka - Losowskaja, ma la pressione incessante del nemico la spinge verso Popowka ove si unisce alla Divisione « Sforzesca » e prosegue verso sud - ~vest.. I.I 2r sostiene asp~i combattimenti sulla nva sinistra del fiume T1chaja e, infine, accerchiata con _altre .for.ze nel~ la conca di Arbusowka, partecipa ai disperati combattimenti che le consentono di aprirsi un varco verso ovest la mattina del 25 dicembre. 11 26 si unisce alle unità che difendono Tschertkowo.
1943: il movimento di ripiegamento continua senza sosta. Dopo estenuanti marce i resti dell.a Divisione « Torino» raggiungono nella. pnma decade di baennaio il Donez e Forschiadt. . Rientrata in Patria, .la divisione è ancora 111 fase di ricostruzione, allorché viene raggiunta dall'armistizio nella zona di Gorizia.
COMANDANTI BRIGATA (( ToRINO )) ( l 882
Magg. Magg. Magg. Mago-. Magg. Magg.
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
- t926)
Magg. Magg. Magg. Maaa, Magg. Magg. Magg. Magg.
Leone Pelloux Enrico Brunetta d' Usseaux Alessandro Tonini Spirito Fantoni Cesare Tard~ti . Giuseppe Mirandoli
-
276 -
Gen. Gen . Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
Fortunato Marazzi Ernesto Bertinatti Giovanni Scrivante Giuseppe Cisterni Luigi Rainaldi di Treia Domenico Stasio Giuseppe Ferrari Giovanni Castagnola
Drv IS IONE I)J F.-\NTERli\ (( TOR TNO )) (52") ( 1940 -
Magg. Gen. Luigi Rosacher Magg. Gen . Carlo Castellazzi Brig. Gen. Ettore Buzio Brig. Gen. Ugo Cei Gen. B. Ugo Scotti- Berni Gen . B. Eugenio Graziosi Gen . B. Donato Ruggieri DrvrsroNE DI FANTERIA « CENTRALI MILITARI
ToRINo
43) Gen. Gen. Gen. Gen . Gen. Gen.
l> - ScuoLE
D. Mario Arisio D. Luigi Manzi B. Francesco Dupont D . Roberto Lerici B. Luigi Krall D. Bruno Malaguti
(1938- 40)
Gen. D. Mario Priore Gen. B. Mario Arisio
SEDI 1884 - 89 1890 - 95 1896 - 98 1899 - 1901
1902 - 08 1909 - 15 1920 - 26 1938 - 40
Torino Cuneo Caserta Nocera
-
2
77 -
Ancona Roma Roma Civitavecchia
DIVISIONE MOTORIZZATA « TRENTO» (102a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costituisce .in Trento nel 1935 con il u5° e 116° Reggimento Fanteria « Treviso » e il 46° Reggimento Ar tiglieria Motorizzata e assume il nominativo di Divisione Motorizzata «Trento)> ( 1") poi (32"). Nel dicembre dello stesso anno, nel corso delJa campagna italo etiopica, viene dislocata in Tripolitania a Barce. Nell'agosto del 1936 è di nuovo a Trento dove, nel novembre, scioglie il I r6° Reggimento Fanteria e lo sostituisce con il 62° Reggimento Fanteria della Brigata « del Po », e il r5 maggio 1937 perde anche il r 15" e lo rimpiazza
con il 61" Fanteria anch'esso della Brigata « del Po>>. L' 11 novembre del 1938 riceve alle dipendenze anche il 7° Reggimento Bersaglieri e il 2 gennaio r939 assume il numero ordinativo di Divisione Motorizzata « Trento » ( 102°). Nel luglio 1941, nel corso delle operazioni in Africa Settentrionale, si trasforma in Divisione Motorizzata Tipo A.S. « Trento)> (ro2"). Si scioglie per eventi bellici il 25 novembre 1942 mentre trovavasi in zona d'operazioni sul fronte dell'Africa Settentrionale.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME ETIOPIA
(1935 - 36)
1935: la grande unità è precauzionalmente dislocata in Cirenaica. Rientra in patria, a termine esigenza, l'anno dopo.
SECONDA MONUIALE
(r940 · 45)
1940: subito all'inizio del secondo conflitto mondiale, durante le operazioni sul fronte occidentale contro la Francia, il 15 giugno si trasferisce dalla sua sede di pace in Piemonte, prima lungo il torrente Stura nella zona di Demente, poi il 22 verso il Moncenisio lungo la sponda destra del fiume Dora, fra Bussoleno, Susa, Borgone. Dopo l'armistizio con la Francia viene dislocata nel Mantovano, nel Veronese e poi di nuovo in Piemonte verso il mese di dicembre. 1 94 r nel marzo si trasferisce in Africa Settentrionale e viene dislocata nella zona di Misurata per riordinarsi. Nel corso della secon-
da offensiva italo - tedesca contro le truppe britanniche, il ro aprile si sposta nella zona di Marsa el Brega, il 12 a Derna e il 13 ad est di Ain el Gazala. Alcuni reparti della divisione partecipano all'attacco delle truppe nemiche accerchiate nella zona di Tobruk e attaccano la località di Acroma che viene conquistata il 15 aprile. Il 20 aprile la divisione è tutta schierata nella zona di Bu Amud ad est di Tobruk per l'assedio della fortezza. l i 30 aprile il 62° Reggimento Fanteria si trasferisce in zona avanzata a Bardia - Sollum e si schiera a difesa dei caposaldi Halfaya, Ridotta Capuzzo, Sollum. Il 15 giugno quest'ultima unità subisce un violento attacco, in seguito al quale i caposaldi di Halfaya e Capuzzo vengono perduti, ma contrattacca con immediatezza e dopo violenti combattimenti durati il 17 e il 18 giugno, riesce ad impadronirsi delle posizioni perdute. Le restanti unità della divisione schierate fronte a Tobruk perfezionano nel frattempo il dispositivo di attacco alla roccaforte nei mesi di agosto - settembre, ma vengono precedute nell'azione dalla seconda offensiva
« Trento» continua l'inseguimento del nemico per Bardia, Sollum, Sidi el Barrani, dove giunge il 25 giugno. Il 27 giugno riprende la marcia in avanti verso El Qasr dove si attesta per attaccare il forte di Marsa Matruk. Abbandonato Marsa Matruk dal nemico, le unità della divisione si spingono in avanti e il 1° luglio raggiungono Bir Abergarya alle porte di El Alamein. Il 2 luglio si schierano a Sanyet el Mitelriya per l'attacco alla stretta di El Qasaba, ma vengono precedute da un contrattacco nemico che le mette in seria difficoltà. Dal IO luglio, sempre sulle stesse posizioni, si susseguono ininterrotti una serie di attacchi e contrattacchi che si protraggono fino alla fine di luglio. In agosto la divisione organizza le proprie unità per la prosecuzione dell'offensiva e il 30 agosto inizia il movimento verso est, ma, dopo i primi parziali successi, l'avanzata viene arrestata dalla violenta reazione nemica, dalla penuria cli rifornimenti e dalle enormi difficoltà presentate dal terreno. Dopo una sosta durata qualche settimana il nemico il 23 ottobre passa al contrattacco e, nel settore della divisione, investe il caposaldo avanzato di El Ruweisat che il giorno successivo, dopo accaniti combattimenti, viene sommerso. L'azione continua sempre con la stessa intensità nei giorni successivi a Tel1' Alam cl Shaqio e a Kidney. Dal 29 ottobre al 4 novembre il nemico compie successivi tentativi per eliminare il nostro saliente costiero e puntare su Sidi Aba el Rahman ma senza esito per la tenace resistenza delle unità della divisione. Nello stesso periodo due tentativi di sbarco alle spalle della divisione nella zona cli Marsa Matruk vengono sventati dalla pronta reazione delle artiglierie. Ma la situazione ormai è insostenibile e la pressione nemica la costringe a ripiegare su Bir el Abd dove, superata da tutte le parti e rimasta isolata, il 4 novembre viene travolta dalla violenza dell'azione. Per la saldezza della disciplina e per il comportamento tenuto dalle unità della divisione sia durante la fase offensiva sia durante il ripiegamento, la Divisione Motorizzata « Trento >> merita la citazione sui bollettini di guerra n. 781 del 18 luglio, 787 del 24 luglio e 79r del 28 luglio.
britannica sferrata ai primi di ottobre. La pressione nemica, esercitata principalmente nella zona di confine libico - egiziano, si fa ben presto sentire anche nella zona di Tobruk dove veloci unità motocorazzate nemiche, in rapida avanzata da sud, effettuano puntate di alleggerimento a favore delle truppe amiche assediate a Tobruk. In novembre, la divisione, attaccata di fronte e alle spalle è costretta a cedere sui caposaldi di Bir bu Asaten e Bir Salem, ma con una rapida azione li riconquista il 3 dicembre. Il 7 dicembre viene sottoposto a violenta azione il presidio di El Adem che resiste tenacemente per due giorni, ma il 9, manifestatasi massiccia la pressione nemica, organizza e occupa una posizione più arretrata nella zona di Ain el Gazala; anche su questa posizione resiste il 12, 13 e 14 dicembre prima di spostarsi verso T mimi e poi sulla linea Derna - Berta - Mechili. Il 18 le unità della divisione, per evitare l'accerchiamento da sud, iniziano il ripiegamento verso Barce, Bengasi, Agedabia, località quest'ultima che raggiungono il 23 dicembre. A sud - ovest di Agedabia si schierano a caposaldo prima a Pr. Mdeuses e poi a Guerat el Sciah. Il valore, la capacità combattiva, la capacità di resistenza e di reazione dimostrati durante la dura lotta, nel corso dell'offensiva inglese, vengono messi in evidenza ed esaltati nei bollettini di guerra n. 542 del 26 novembre, 547 del 1° dicembre, 555 del 4 dicembre e 557 aell'n dicembre.
1942: all'inizio dell'offensiva italo- tedesca, il 21 gennaio, la divisione è schierata a Bir es Suera e, seguendo l'avanzata delle truppe amiche, si sposta prima verso il golfo di Bomba e poi in aprile si schiera a Sidi Bregisc. Il 26 maggio entra a contatto con il nemico e attacca le posizioni da esso tenute a Bir Belabat a sud Ain el Gazala e le conquista dopo aspri combattimenti durati due giorni. Continuando nell'azione protrattasi per oltre due settimane s'impadronisce il 15 giugno della linea di Ain el Gazala e insegue il nemico fino alla zona di Tobruk dove il 20 si attesta ad est di Acroma. Conquistata Tobruk eia altre unità italo - tedesche, la Divisione -
2
79 -
COMANDANTI DIVISIONE
MoToRIZZATA
« TRENTO » ( 1") poi
D1v1s10NE MoTORIZZATA TIPO (1
Gcn. Gen. Gen. Gcn. Gen. Gen. Gen.
B. Antonio Tissi (int.) D. Cesare Manzoni B. Mario Gaggini (int.) B. Francesco Ferrari Orsi (int.) D. Antonio Tissi D. Lorenzo Dalmazzo D. Luigi Nuvoloni
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
DIVISIONE (1
MOTORIZZATA
« TRENTO))
D. D. B. B. B. B.
Luigi Nuvoloni Giuseppe De Stefanis Francesco Lombardi (int.) Carlo Gotti (int.) Francesco Scotti Giorgio Masina
(102")
939-4
Gcn. D. Luigi Nuvoloni
SEDI 1936 - 40 Trento
- · 280 -
« TRENTO n
1
2)
1935 Trento 1935 - 36 Barce (Bengasi)
A.S.
94 -42)
(32")
( 1 935- 39)
DIVISIONE DI FANTERIA «VENETO)) (159a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Discende dalla Brigata di Fanteria « Vene» costituita il r2 marzo 1917 con il 255° e 256" Reggimento Fanteria. La brigata si scioglie nel 1918 al termine del primo conflitto mondiale. E' ricostituita per un breve periodo nel r919 con militari reduci dalla prigionia in guerra. Si ricostituisce come Divisione di Fanteria « Veneto >> ( I 59a) il 1° marzo 1942 a Udine
to
e assume alle proprie dipendenze il 255" e 256° Reggimento Fanteria e il r59° Reggimento Artiglieria per D.f.. li 1° giugno 1943 la Divisione « Veneto » si scioglie e le unità che la compongono cambiano denominazione e numerazione per ridar vita alla Divisione di Fanteria <<Torino » (52") praticamente distrutta sul fronte russo durante l'inverno 1942 - 43.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRI\1:A MONDIALE
(1915- 18)
19r7: il 3 giugno la brigata è schierata nel settore Campo Cavallo - Pian di Ronchetto e il successivo giorno ro dà vita ad un'azione di attacco contro le posizioni nemiche del pianoro dello Zebio. Accaniti combattimenti di attacco e contrattacco si accendono senza tregua sulle posizioni parzialmente conquistate e si ripetono sempre con estrema violenza nei giorni successivi, ìl 12 e il 13, e durante una ripresa offensiva del 18 e 19 dello stesso mese. I risultati ottenuti però, malgrado le forti perdite subite, sono molto modesti per cui la brigata è costretta a ritornare nelle retrovie per riordinarsi. l.l 3 settembre, ritornata in prima schiera, assume il controllo dello sbarramento del Vallone di Brestovizza con il compito di consolidare con azioni metodiche il possesso della linea difensiva in quel delicato settore. Sulle posizioni appena occupate viene attaccata il 4 settembre. Il nemico superiore in forze riesce dopo accaniti combattimenti a conquistare alcuni elementi di trincea e minacciare di aggiramento alcuni reparti della brigata, ma un immediato contrattacco riesce a ristabilire la situazione e a ricacciare il nemico sulle posizioni di partenza. A seguito dell'offensiva austro - tedesca, dalla zona di Noga-
redo - Viscone dove è schierata, il 29 ottobre ripiega sulla linea di Cormor, il 31 sul Tagliamento con il compito di presidiare la linea tra Carbona e San Paolo. Il 5 novembre riprende il ripiegamento e raggiunge prima la Livenza e poi la riva destra del Piave ove si schiera a difesa della Grave di Papadopoli. Il 13 resiste ai diversi attacchi portati dal nemico.
1918: sempre nella stessa zona il r5 giugno il nemico attacca con estrema violenza e riesce ad impadronirsi di alcuni isolotti sul Piave, Strombili, Maggiore e Salettuol ed a costringere la brigata ad un parziale ripiegamento. Riorganizzata e passata al contrattacco, a seguito di una riuscita manovra ricaccia il nemico oltre il Piave. Per il contegno tenuto e la tenacia dimostrata durante i combattimenti dal r5 al 20 iiugno la brigata viene citata sul bollettino di guerra n. 1120 del 18 giugno 1918. SECONDA .MONDIALE
(1940- 45)
1942: dislocata nell'alta Venezia Giulia, zona di Cividale, Tarcento, San Pietro al Natisone, si sposta nel maggio - giugno lungo il confine italo - jugoslavo, nella zona di Vipac- , co - Postumia e partecipa ad operazioni di ra-
strellamento contro formazioni part1g1ane dislocate a cavaliere del confine ed in particolare nella zona di Monte Nanos, Cima Meazzi e Cima Jez.
1943: i reparti della divisione continuano fino al 3r maggio ad espletare azioni contro partigiani nelle zone di Bosco San Lorenzo, Locavizza, Gabbia, M. Scaronico.
COMANDANTI BRIGATA ((VENETO))
(1917 - 18)
D1v1s10NE
or
F.1NTERIA
(1942 - 43) Magg. Gen. Leopoldo Durando Magg. Gen. Scipione Scipioni Brig. Gcn. Nicola Dc Maria
Gen. R Luigi Krall
SEDI
1942 - 43
Udine
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<< V ENETO
>)
(
r 59")
DIVISIONE DI FANTERIA «VENEZIA>> (19a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costituisce come Brigata di Fanteria « Venezia >) il 7 giugno 1883 e assume alle dipendenze 1'83° e 1'84" Reggimento Fanteria, anch'essi di nuova costituzione. L'II marzo 1926, a seguito legge sull'ordinamento dell'Esercito che stabilisce tra l'altro l'abolizione dei nomi delle brigate, assume il 10 novembre dello stesso anno il numero ordinativo di XIX Brigata di Fanteria e inquadra, oltre all'83° e al1'84°, anche il 70° Fanteria « Ancona>) . Successivamente la brigata e il 19° Reggimento Artiglieria da Campagna entrano a far parte della Divisione Militare Territoriale di Firenze ( 19"). Tale grande unità nel 1934 prende il nome di Divisione di Fanteria << Gavinana » ( 19") , nominativo che si estende anche alla brigata che diventa Brigata di Fanteria « Gavinana )> (XIX). La divisione, con la brigata ed il 19° Reggimento Artiglieria, il 28 marzo 1935 sono inviati in Eritrea. Contemporaneamente e per tutto il periodo di permanenza in Africa Orientale di detta grande unità, dal marzo 1935 al 9 luglio r936, ha vita in Firenze la Divisione di Fanteria e< Gavinana I I ) ) ( I I 9a) a cui vengono assegnati i Reggimenti
di Fanteria 127° e 128° « Firenze >l e 213° « Arno )) , inquadrati in una nuova Brigata di Fanteria « Gavinana II » (CXIX) e il 43" Reggimento Artiglieria per D.f.. Smobilitata la Divisione << Gavinana » nel luglio r936, vengono sciolte, sotto la stessa data, la Divisione e la Brigata « Gavinana Il ll. Il 15 aprile 1939, a seguito programma di trasformazione dell'Esercito, la Brigata <t Gavinana » si costituisce come Divisione di Fanteria « Venez/a >l ( I 9«) e assume alle dipendenze 1'83° e 1'84° Reggimento Fanteria della vecchia Brigata << Venezia l> e il 19° Reggimento Artiglieria da Campagna. Guerra durante, nel 1941 viene inquadrata dalla divisione la 72'' Legione CC.NN. d'Assalto e nel 1942 anche il 383° Reggimento Fanteria. A seguito eventi bellici determinati dall'armistizio dell'8 settembre 1943, il Comando Divisione « Venezia » si scioglie in territorio jugoslavo il 1° dicembre dello stesso anno, mentre le sue unità, unitamente ad alcune della Divisione « Taurinense l>, danno vita dalla medesima data alla Divisione Italiana Partigiana « Garibaldi ll.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME ERITREA
(1887-88) (1895-97)
Partecipa alla prima campagna con la 3& Compagnia dell'83" Reggimento Fanteria. Per le esigenze della seconda campagna concorre alla formazione del XIII, XXII, XXX Battaglione mobilitati, fornendo complessivamente r7 ufficiali e 467 uomini. Il XIII Battaglione partecipa il 1° marzo 1896 alla battaglia di Adua.
Lrnu (19n - 12) Partecipa alla campagna italo - turca con 1'84'' Reggimento Fanteria che il 26 ottobre
19II prende parte ai combattimenti attorno alla città di Tripoli. L'83° concorre alla mobilitazione del 60°, 84° e 89° Reggimento, fornen~o. complessivamente J9 ufficiali e 945 uonum.
PRIMA .MONDIALE
(1915 - 18)
r915: all'inizio delle ostilità contro l'Austria è schierata sulle posizioni di Costa Lunga e di Col d'Antenne, nella zona cli Feltre. Il 30 maggio si attesta sulle posizioni Cima Caldiera - La Rocchetta e s'impadronisce dell'abitato di Conca di Tesino. Il 10 giugno oc-
cupa Strigno e il 15 agosto, spintasi lungo il torrente Maso, si schiera poi sulla linea San Giorgio - Borgo - M. Pasubio. Il 18 ottobre attacca le posizioni di M. Val.piana e M. Carbonile sulla riva destra del Brenta, ma è fermata, dopo i primi successi, dalla tenace resistenza nemica.
r9r6: ancora dalle stesse posizioni, il 1° gennaio, attacca nuovamente le posizioni di M . Carbonile e il 19 gennaio, con un colpo di mano, entra in possesso delle posizioni nemiche di M. Collo. Dal 3 al 5 aprile, dopo aspro combattimento, le posizioni di Volto cadono nelle mani della brigata e continuando nel1' azione il IO aprile s'impossessa deJle posizioni di Sant'Osvaldo e finalmente anche di M. Carbonile che riesce a tenere malgrado la forte reazione nemica dei giorni successivi. Il r6 aprile però la brigata è costretta a rettificare la linea ciel fronte per la forte pressione nemica e ad abbandonare M. CoJlo. Nel corso di una offensiva nemica nella zona, iniziata il 15 maggio, la brigata pur essendo schierata in seconda linea viene coinvolta nel combattimento, a seguito di cedimento dei reparti più avanzati. Schierata su M . Civaron lo abbandona dopo aver combattuto duramente il 24 e il 25 maggio. In luglio ancora schierata nella stessa zona, partecipa alle operazioni offensive per la riconquista del terreno perduto e s'impadronisce dopo violenti attacchi del gruppo montano di Prima Lunetta. 1 91 7: opera in Val Sugana fino a tutto il mese di agosto. Il 3 settembre entra in linea nella zona Madoni - Na Kobil sul fronte della 2" Armata e partecipa alla undicesima battaglia dell'Isonzo opponendo accanita resistenza ai violenti contrattacchi nemici del 4 e 5 contro le posizioni dell'Altopiano di Ternova, precedentemente strappate al nemico. Il 29 settembre, dopo una riuscita azione conquista le posizioni dominanti il Vallone di Chiapovano e lo mantiene saldamente malgrado la furiosa reazione nemica du rante la giornata del 30. Nel corso dell'offensiva austro - tedesca, le unità della brigata che erano a riposo vengono richiamate in linea il 26 ottobre e si
schierano nel settore della Plava, a protezione del ripiegamento delle unità del II Corpo d' Armata. Assolto il compito, ripiega a sua volta verso l'Judrio e poi verso Organo ove si schiera nel tentativo di rallentare l'avanzata de.I nemico, ma dopo accanita lotta viene sopraffatta da forze soverchianti. I resti della brigata proseguono poi per Gallariano e Pozzecco ove il 30 ottobre riescono ancora a ostacolare l'avanzata nemica prima di proseguire verso il Tagliamento e quindi verso il Piave che raggiungono il 6 novembre a Priula. Per il comportamento tenuto dalla brigata durante i combattimenti di Vallone di Chiapovano merita la citazione sul bollettino di guerra n. 859 del 30 settembre r9r7.
1918: in giugno opera nel settore di Val d'Adige, tra Coni Zugna e Cima Levante. Dal 20 ottobre si porta nella zona di Carmignano di Brenta - Pozzoleone, dove rimane fino al termine delle ostilità quale unità di nserva. AFRICA ORIENTALE
(1935 - 36)
1935: la divisione concentrata nella zona di Adì Gua]à - Adì End a Gherghis, ai confini fra l'Eritrea e l'Etiopia, il 3 ottobre, all'inizio delle ostilità contro l'Etiopia, passa i.I Mareb e, dopo aver eliminate forti resistenze nemiche nella zona fortificata di Darò Tacle si spinge fino a Mai Enda Baria. Il 4 continuando l'avanzata in territorio nemico occupa Adi A.buna e il 6 entra in possesso dell'importante centro economico e politico di Adua. A questa spinta offensiva segue una sosta caratterizzata da combattimenti locali nella conca di Adua, nella zona di Enda Michael e a Enda Ioannes. 1936: in febbraio, nel corso deH'offensiva nel Tembien, la divisione opera con azioni di disturbo sull'Ueri, partecipando dal 26 febbraio ad attacchi contro forti colonne nemiche agenti nello Scirè. Il 29 febbraio prende parte all'azione offensiva verso End a Gheirghis, dove più consistente è il concentramento delle truppe nemiche. Il 2 marzo supera una forte resistenza sulle alture di Adi Aimanae e
sulla testata della valle di Mai Nebri e, dopo aver bloccati contrattacchi nemici in quest'ultima località, il 3 marzo partecipa all'inseguimento del nemico in fuga verso il fiume Tacazzè. Attaccata ai lati rimasti scoperti spegne con decisione le ultime resistenze nemiche e raggiunge il 4 Enda Selassiè, il 5 Dembeguinà e il 7 Adi U guà. 11 9 marzo prosegue lungo il fiume Tacazzè occupando Debarech e, successivamente, il 2 aprile Dabat. Il 22 aprile, sostituita da altra grande unità, si disloca nella zona di Axum - Selaclà con il compito di protezione delle retrovie del fronte. Ultimate le operazioni di gue.çra viene impiegata in operazioni di rastrellamento nella zona di Adi Ugri - Teramni. ALBANIA
(1939)
Mobilitata per la campagna di occupazione del!' Albania, sbarca a Durazzo dal 25 al 30 aprile e viene dislocata a presidio della zona ad est di Tirana, Elbasan - Pogradec. SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: all'inizio della seconda guerra mondiale è dislocata in Albania lungo il confine con la Jugoslavia con compito difensivo, a sbarramento delle vallate del Drin, Bulqiza e delle provenienze sud del Lago di Ocrida. Dal 26 ottobre, in vista delle operazioni contro la Grecia, si trasferisce nella zona di Korcia e si schiera nella zona dei Laghi Ocrida e Presba, tra Trebishti, Postec e Bilishti. 11 2 novembre, delineatesi le intenzioni offensive dei greci, si sposta a sud del Lago di Presba e occupa il settore Zaroshke - Bilishti - Kapeshtica. 11 3 resiste a Koko Giava a un violento attacco sull'a.la destra dello schieramento, attacco che si ripete con maggiore violenza il 4 e il 5 per cui l'ala destra della divisione è costretta ad abbandonare le posizioni di Bitincka - Bilishti Kapeshtica e a rischierarsi più a nord - ovest lungo la riva sinistra del fiume Devoli. Aspri combattimenti con attacchi e contrattacchi hanno luogo nel sottosettore nord e nella zona centrale dello schieramento dall'8 al 15 novembre. Il 16, a seguito infiltrazione nemica nella zona di Erseke, le unità della divisione retti-
ficano la linea del fronte e resistono poi tenacemente ai continui attacchi sulle posizioni di Vertelka in fondo alla Valle del Devoli dal I 7 al 19 novembre. Nei giorni successivi gli attacchi si ripetono con particolare intensità in Val Devoli. Il 21 altri progressi nemici sulla destra dello schieramento divisionale costringono le unità a rompere il contatto e a ripiegare in direzione nord - ovest, verso Zvezda - Podgoria e a sistemarsi a difesa lungo la linea Pogradec - Starava - Bregu Zervaskes. Dal 26 la pressione nemica continua a manifestarsi con particolare violenza e il 29, a seguito arretramento di altre unità sulla destra, anche la Divisione « Venezia » viene fatta arretrate a difesa della testata dello Shkumbini. Dall'r al 7 dicembre ancora accaniti combattimenti ad ovest di Pogradec e lungo le rive sud del Lago di Ocrida dove il terreno viene conteso palmo a palmo e sistemazione a difesa tra il Massiccio del Kalase - M. Kungullit- Q. Veshes. 11 9 dicembre è ancora 1'ala destra della divisione a ripiegare verso nord e a sistemarsi a difesa su M. Breshenihcut. 11 23 e il 24 dicembre attacchi di alleggerimento vengono portati dalle unità della divisione, soprattutto per contenere la pressione nemica che diventa di giorno in giorno più insostenibile.
1941: malgrado le condizioni atmosferiche avverse l'azione nemica continua incessante fino a che il 7 gennaio, malgrado l'accanita resistenza dei difensori, il nemico riesce a creare un'infiltrazione nel settore centrale e a occupare le posizioni di M. Kungullit. La spinta offensiva nemica anche se continua nei mesi di febbraio e marzo è ormai diminuita di violenza e tutti gli attacchi portati nella zona non danno alcun risultato. Il 14 aprile, iniziata l'offensiva generale, la divisione avanza su tutta la fronte prima con andamento est - ovest verso Pogradec, quindi lungo l'itinerario Pogradec - Grabovica - Sojani - Maliqi, per raggiungere il 15 aprile, dopo una rapida avanzata, la periferia di Korca e conquistarla. Il 16 prosegue verso sud - est e il 18 raggiunge Erseke· e si schiera a presidio della linea di confine a difesa dei passi Badres e M. Gobcllit.
In luglio le unità della divisione si trasferiscono nel Montenegro a presidio della zona nord - est di Scutari. Per la tenace resistenza opposta al nemico la Divisione «Venezia», superiore ad ogni elogio, merita la citazione sul bollettino di guerra n. r82 del 6 dicembre r94.o.
1942: ancora dislocata in zona di occupazione nel Montenegro, stabilisce presidi nella zona di Podgorica, Berane, Kolasin ed opera in azioni di rastrellamento e nella lotta antipartigiana nella zona controllata. 1943: sempre nel Montenegro, conduce .fino all'8 settembre la lotta antiguerriglieri per il controllo della zona di Podgorica. Il 9 settembre, avendo rifiutato di consegnare le armi alla I r8" Divisione Cacciatori tedesca e successivamente anche ai cetnici, mantiene, malgrado le particolari condizioni del momento e la lontananza dalla madre patria, l'unità organica dei reparti, iniziando dai primi giorni di ottobre la collaborazione con i partigiani jugoslavi. Questa si svolge in un
primo tempo sotto forma di attività difensiva atta a guadagnar tempo e in un secondo tempo, dal 13 ottobre, con vere e proprie azioni di guerra nelle zone di Brodarevo, Murina, Berane, Kolasin. Durante la lotta contro le truppe tedesche, le unità della divisione adeguano la propria struttura organica alle necessità della particolare lotta che sono costrette a condurre e si costituiscono in brigate, al livello di battaglione, conservando il nominativo di «Venezia»: I (ex I /83°), Il (ex II/83°), III (ex III/83°), IV (ex l/84°), V (ex II/84°), VI ( ex III / 84°). Con la trasformazione della grande unità in Divisione « Garibaldi )) la I e III Brigata « Venezia )) assumono la denominazione di II e III Brigata « Garibaldi )) recependo anche elementi della II, V e VI Brigata <<Venezia» che vengono disciolte, mentre la IV Brigata « Venezia )> diviene IV Brigata « Garibaldi >l. Il nome di I Brigata « Garibald i )> viene nel contempo assunto dalla I Brigata « Taurinense ». La divisione così costituita opera nelle stesse zone fino al 1° dicembre.
COMANDANTI BRIGATA
«VENEZIA»
XIX BRIGATA
(1883 - 1926)
Magg. Gen. Angelo Rizzetti Magg. Gen. Bruto Bruti Magg. Gen. Vincenzo Delù Magg. Gen. Pietro Cesano Magg. Gen. Alarico Ciani Magg. Gen . Emilio Massone Magg. Gen. Vittorio Trombi Magg. Gen. Pio Carlo Di Majo Magg. Gen . Luigi Mandile Magg. Gen. Michele Salazar Col. Guglielmo Selvaggio Magg. Gen. Giuseppe Amari di S. Adriano Magg. Gen. Alberto Bernardoni Magg. Gen. Pietro Mozzoni Col. Robustiano Lambert Co.!. Vittorio Balbo Bertone di Sambuv Col. Brig. Baldassarre Monti ' Col. Brig. Raffaello Reghini
Gen. Gen. Gen. Geo. Gen.
B. B. B. B. B.
DI
FANTERIA (1926- 34)
Raffaello Reghini Augusto Grassi Mario Nicolosi Ferdinando Cona Nino Villa Santa
BRIGATA DI FANTERIA (( GAVINANA )) ( 1 934 - 38)
(XIX)
Gen. B. Nino Villa Santa Col. Gaetano Binacchi (int.) Gen. B. Usvaldo Giachino Gen. B. Mario Arisio Gen. B. Emanuele Girlando BRIGATA DI FANTERIA (( G,WINANA II )) (CXIX) ( 1935 - 36)
-·- 280 ·--
Gen. B. Mario Arisio
DIVISIONE
( 1 934
DI
FANTERIA
« GAVINANA >>
(19")
DIVISIONE DI FANTERIA
- 39)
Gen. D. Pietro Maravigna Gen. B. Nino Salvatore Villa Santa Gen. D. Luigi Lazzi Col. Gaetano Binacchi (int.) Gen. B. Mario Arisio (int.)
(1
« GAVINANA II>>
935 - 1936)
Gen. D. Luigi Lazzi DIVISIONE
DI
FANTERIA
SEDI Genova 1904 - 09 Catania 1909 - 43 Firenze 1900 - 03
' 39·
((VENEZIA ))
(1939 - 43) Gen. D. Enrico Pitassi Mannella Gen. D. Silvio Bonini Gen. D. Battista Oxilia
1885 - 87 Alessandria 1888- 93 Novi Ligure (Alessandria) 1894 - 99 Catanzaro
(u9")
(19'')
DIVISIONE DI FANTERIA «VICENZA» (156a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Nel luglio 1917 viene costituita la Brigata « Vicenza>>, già Brigata di Fanteria «E», e ne fanno parte i reggimenti di nuova costituzione 277°, 278° e 279°; quest'ultimo il 12 novembre viene sciolto. La brigata rimane in vita fino al febbraio 1919. Il 10 marzo 1942 si forma in Brescia la Di-
visione di Fanteria « Vicenza» (r 56n ), che assume alle dipendenze i Reggimenti cli Fanteria 277" e 278° a cui si affianca in seguito il 156° Artiglieria. La grande uni tà, ridotta a pochi superstiti dopo le perdite subite sul fronte russo, viene dichiarata sciolta per eventi bellici sotto la data del 15 maggio 1943.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA
MONDIALE
(1915- 18)
1917: schierate nella zona di M. Kuk le unità della Brigata « Vicenza ,> il 22 agosto sono protagoniste di una violenta azione offensiva contro le posizioni di M. Jelenik riuscendo a conquistarle. Il 24 ottobre all'inizio dell'offensiva austro- tedesca è in Val Natisone dove oppone per tre giorni una valida resistenza. Costretta a cedere ripiega verso il Tagliamento che passa il 29 a Pinzano; il 1° novembre si attesta nella zona di Barbeano dove rimane fino al 6 per proteggere il deflusso del VII Corpo d'Armata; il giorno successivo prosegue per Scorzè. 1918: riordinatasi, la «Vicenza» torna in linea ad aprile nel settore Brentonico. In ottobre è dislocata su M. Altissimo da dove partecipa all'offensiva finale di Vittorio Veneto: il 3 novembre, superate le difese nemiche, occupa Ravazzone, Isera e Castellano; il 4 si spinge verso Romagnano e Aldene. SECONDA MONDIALE ( 1940
- 45)
1942: la Divisione «Vicenza)) ' inviata al fronte russo, viene destinata a protezione delle retrovie dell'8" Armata. Nei mesi di settembre, ottobre e novembre segue l'avanzata delle unità di prima schiera verso il Don fino alla -
zona di Rossosch, operando 111 attività antipartigiana. Il 16 dicembre, a causa della delicata situazione verificatasi sul fronte dell'Armata, la << Vicenza >> si sposta nel settore del Corpo d'Armata Alpino, a sud di Pawlowsk, tra le Divisioni «Tridentina>) e « Cuneense>>.
1943: il fronte della «Vicenza)>, durante J' attacco russo nel settore del II Corpo d' Armata dislocato più a sud, viene impegnato solo con azioni locali; il I 8 gennaio, la divisione viene fatta arretrare. Il movimento di ripiegamento dapprima avviene su una larga fronte e contrastando l'avanzata nemica, successivamente vengono predisposte colonne moventi su uno o più itinerari in relazione alle vicende dei combattimenti e alla presenza di unità cor_azzate nemiche agenti sul tergo della divisione. ·Il 25 gennaio uno sbarramento russo a Nikitowka costringe le unità in ritirata a serrare le file per aprirsi combattendo un varco fra le unità nemiche. Altro forte ostacolo viene superato il 26 a Nikolajewka per poter raggiungere quattro giorni dopo la zona dei rifornimenti a Bolsche Troizkuje. Nel pomeriggio del 26 il grosso della grande unità è sopr affatto a circa 4 km ad est di Valuichi. Soltanto pochi superstiti riescono a raggiungere le linee am icl1e. 288 -
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE
Generale di Brigata Etelvoldo Pascolini: Russia, novembre 1942-giugno 1950.
COMANDANTI BRIGATA e< V1cENzA
Brig. Brig. Brig. Brig.
Gcn. Gen. Gen. Gen.
» (1917- r8)
DivrsroNE D I ( 194 2 - 43)
Clemente Assum Guido Coffaro Giovanni Guerra Carlo Garcea
FANTERIA
« VrcENZA
Gen. D. Enrico Broglia Gen. B. Etelvoldo Pascolini Col. Giulio Cesare Salvi (int.)
SEDI
1942 Brescia
I
))
(
15fr')
DIVISIONE DI FANTERIA «ZARA)) (158a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Il
gennaio 1936 viene costituito il Comando Truppe del Presidio di Zara articolato su Fronte a Terra (btg. mtr. « Diaz ))' btg. mtr. « Cadorna », btg. b., cp. mecc., cp. mista g., cp. t. g., pl. chimico, ecc.) e Comando Artiglieria (gr. « Chiarle >', « Ederle » e « Fadini »). Successivamente viene costituito anche il btg. mtr. « Rismondo » e il III gr. della 10a Legione Milizia Artiglieria Controaerea. Nel corso del secondo conflitto mondiale, il 1° set1°
tembre 1942, con tali truppe opportunamente trasformate e integrate, vengono costituiti il 291" e 292·• Reggimento Fanteria che, unitamente al 158° Reggimento Artiglieria da Campagna, danno vita il 1° settembre 1942 alla Divisione di Fanteria «Zara» ( 1 58" ). La divisione si scioglie il 9 settembre 1943, a seguito avvenimenti determinati dall'armistizio, mentre trovavasi dislocata nella Dalmazia settentrionale.
CAMPAGNE DI GUERRA E FAT1ì D'ARME SECONDA MONDIALE
1942-43: dal
(1940- 45)
1941 : iniziate le ostilità con la Jugoslavia il 6 aprile 1941 le truppe di Zara assicurano inizialmente la difesa della città; dal I2 aprile concorrono all'azione della 2" Armata, proveniente dalla Vénezia Giulia, occupando Zara Vecchia, Nona, Obrovazzo, Bencovazzo, Scardona e Knini ove si congiungono con la Divisione cor. « Littorio» (133"). Vengono catturati oltre 2.200 prigionieri e un ingente bottino.
settembre 1942 la Divisione « Zara >> assume il controllo della fascia di copertura costiera della Dalmazia a sud di Zara. Stabilisce presidi oltre che a Zara, a Spalato, Castelli, Sebenico, Traù e sulle isole antistanti la costa dalmata. Esercita inoltre il controllo della zona interna per la protezione delle vie di comunicazioni ordinarie e ferrate. Durante il periodo di permanenza nella zona, fino all'8 settembre 1943, viene impegnata anche nella lotta antipartigiana, specie a Jancolovizza e a Bencovazzo. I
0
COMANDANTI COMANDO TRUPPE DEL PRESIDIO DI ZARA
Gen. B. Emilio Giglioli Col. Aldo Gentilini (int.) Gen. B. Ruggero Cassata
(1936-
42) Col. Giovanni Esposito Col. Manlio Mora Gen. B. Ubaldo Scanagatta Gen. B. Luigi Zo Gen. B. Carlo Rivolta
D1v1sI0NE nr FANTERIA « ZARA>>
43) Gen. D. Carlo Viale
SEDI
1936 - 43 Zara
(158") (r942 -
DIVISIONE ALPINA
«
ALPI GRAIE>> (6a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costltmsce in Ivrea il 15 novembre 1941 la Divisione Alpina « Alpi Graie>> ( 6") e assume alle dipendenze il 3° Gruppo Alpini Valle (Battaglioni Alpini Susa, Val Pellice, Val Cenischia), il 4° Gruppo Alpini Valle (Battaglioni Alpini Val Toce, Val d'Orco, Val Chisone), il 6" Reggimento Artiglieria Alpina (Gruppi Val d'Adige, Val d'Orco, Val Chisone). Il 6 marzo del 1942, a seguito mov.i menti di reparti nell'ambito delle grandi unità, movimenti determinati da necessità operative, la divisione risulta formata da: 2 ° Gruppo Alpini Valle (Battaglioni Val Leogra, Val Pescara) e 4" Gruppo Alpini Valle (Battaglioni Val d'Orco, Susa, Val Chisone), 6° Reggimento Artiglieria Alpina (gr. Val d'Adige e
Val Tagliamento). Nel gennaio 1943 il 2 ° Gruppo Alpini Valle viene sostituito dal 1 ° Gruppo Alpini Valle (Battaglioni Val Tagliamento, Val Fella, Val N atisene). Il 5 luglio 1943 il 3° Gruppo Alpini Valle (Battaglioni Val Pellice, Val Dora, Val Fassa) riprende il posto del 1° Gruppo Valle che viene assegnato alla Divisione « Julia >>. A fine luglio cede alla Divisione Alpina « Julia >> il gr. a. Val Tagliamento destinato a ricostituire il Conegliano e lo sostituisce con il gr. Val Chisone. La Divisione « Alpi Graie >> si scioglie il 10 settembre 1943, a seguito avvenimenti determinati dall'armistizio dell'8 settembre, mentre trovavasi schierata in difesa costiera nella zona di La Spezia.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONOA MONDIALE
(1940 - 45)
1 942: nella prima decade di marzo la divisione si trasferisce in territorio albanese con il solo Comando di divisione e il Reggimento di Artiglieria. Qui vengono posti alle sue dipendenze reggimenti alpini già in loco e, con essi, dalla metà di marzo si trasferisce nel Montenegro. Dislocata tra Danilovgrad e Podgorica, assume il comando operativo anche delle truppe schierate in Val Zeta e nella zona di Niksic. In questa regione partecipa alla lotta contro forze partigiane particolarmente aggressive, specie a Jekulici, Gradac, Stubica, Cerovo, dove si svolgono con frequenza accaniti e sanguinosi combattimenti. Verso l'ultima decade di novembre si trasferisce nella zona di Cattaro e nei primi giorni di dicembre inizia il rientro in Italia. Qui
giunta si disloca in Piemonte, tra Ivrea, Susa, Bussoleno, Aosta. 194].' in gennaio si schiera a ridosso dell'Appennino ligure con il compito di costituire mass·a di manovra a disposizione delle grandi unità incaricate della difesa costiera tra Genova e Savona, e nello stesso tempo proteggere i passi di comunicazione tra la Liguria e il Piemonte: Colle di Cadibona, Turchino, Giovi. Nei primi giorni di settembre la divisione viene trasferita nella Liguria meridionale con il compito della difesa costiera della zona, con particolare riguardo alla Piazza Marittima di La Spezia dove è ancorato i] grosso della squadra da battaglia .italiana. L'armistizio dell'8 settembre sorprende la divisione parte in movimento e parte in via di sistemazione tra Passo della Cisa, riva destra del fiume Magra,
Sarzana e La Spezia. Attaccati dalle unità tedesche che impongono la cessione delle armi, i reparti della divisione reagiscono sia pure con azioni slegate fra loro e frammentarie. Riescono tuttavia a tenere testa alle unità te-
desche, supenon m numero e in armamento, .fino a che la flotta ivi ancorata non è in condizioni di prendere il largo e sfuggire così alla cattura. La resistenza cessa l'u settembre.
COMANDANTI D1vrs10NE ALPINA << ALPI GRAIE>)
(6")
Col. Battista Cunico (int.) Gen. D. Mario Gorlier
(1941 -
43) Gcn. D. Mario Girotti
SEDI 1941
Ivrea
-
2()2 -
DIVISIONE ALPINA
«
CUNEENSE » ( 4a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE La Grande Unità si riallaccia al I Gruppo Alpini, unità a livello brigata, costituita al principio del 1902 in unità dal R.D. del 16 febbraio, con sede a Cuneo per inquadrare i Reggimenti Alpini 1° (Battaglioni Pieve di Teco, Ceva, Mondovì) e 2 ° (Battaglioni Borgo San Dalmazzo, Vinadio, successivamente denominato Saluzzo, e Dronero). Il 9 agosto 1910 il Gruppo assume la denominazione di I Brigata Alpina. Per meglio adeguarsi alle necessità operative durante la prima guerra mondiale viene ridotta al solo Comando con alle dipendenze unità volta a volta mutate, anche non appartenenti alla specialità alpina. Tale Comando si scioglie il 2r aprile 1916 per dar vita al Comando Gruppo Alpini « C >>. Nella primavera 1920, viene formata a Cuneo la 1 Divisione Alpina con i Reggimenti Alpini r" e 2" ed il 1° Reggimento Artiglieria da montagna. Il 1° maggio r923 si trasforma in I Raggruppamento Alpini con sede a Torino e inquadra i Reggimenti Alpini 1°, 2 ° e 3°, nonché il 1° Reggimento Artiglieria da montagna che nel 4
marzo 1926 dà vita alla I Brigata A lpina per inquadrare i Reggimenti Alpini 1°, 2", 3° e 4°. Nell'ottobre 1933 tale Grande Unità si scinde in due brigate, la I con sede a Torino, che inquadra i Reggimenti Alpini 3° e 4°, 1° Artiglieria da montagna e che sarà la diretta antenata della Divisione (< Taurinense », e la IV Brigata Alpina, con sede a Cuneo, che inquadra i Reggimenti Alpini 1° e 2 ° ed il neocostituito 4" Reggimento Artiglieria da montagna. Un anno dopo, nell'ottobre 1934, assume la denominazione di IV Comando Superiore Alpino, cui nel dicembre dello stesso anno viene attribuito il nominativo « Cuneense ». Nell'anno successivo, il 10 settembre, viene trasformato in 4" Divisione Alpina « Cuneense » con alle dipendenze il 1° e 2 ° Reggimento Alpini, il f Reggimento Artiglieria Alpino. Nell 'aprile 1943 la divisione rientra dalla campagna di Russia con le unità decimate e viene sciolta; r icostituita nel maggio si scioglie definitivamente il 9 settembre success ivo a seguito degli eventi connessi con la proclam azione dell'armistizio.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA .MONDIALE
(19r5- 18)
1915 - z6: opera nel settore della Carnia in azioni prevalentemente statiche. SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: il 10 giugno, all'inizio delle operazioni contro la Francia la divisione è schierata nell'alta Val Maira fra il Colle dell'Autaret ed il M. Santron. Il 22 giugno entra in territorio francese e occupa i costoni di Pie du Pelvat e le posizioni di Ponte Haute de Mary nel Vallone de Chabriere; contemporanea-- 2 93
mente altre unità raggiungono lo sbocco del Vallone de Mary. Il sopraggiungere dell'armistizio trova la «Cuneense» impegnata in una operazione a largo raggio tendente ad aggirare le difese di Combe Bremond. Nella seconda decade di dicembre la divisione è trasferita in Albania ove la situazione sul fronte, in quel momento, è particolarmente delicata, per cui a mano a mano che le unità della divisione toccano il suolo albanese a Valona, vengono inviate sulla linea di schieramentò in Val Devoli, tra Cuka e Groshiles, nel punto di saldatura fra la 9" e l'n' Armata .
.,
1941: il 24 gennaio le unità del1a « Cuneense » attaccano le posizioni nemiche in Val Tomorezza, allo scopo di annullare la zona di interruzione esistente fra le ali estreme delle due annate e stabilire una continuità nella difesa. A metà febbraio i greci prendono l'offensiva attaccando le posizioni di Bregu i Math con violenza sempre crescente, ma senza ottenere risultati apprezzabili. Il r8 marzo la divisione viene trasferita nel settore di Berat ed a fine mese si porta al confine albanese - jugoslavo e si sistema in zona Labinotie a sbarramento della direttrice di penetrazione Dibrano. Iniziate le ostilità con la Jugoslavia e assegnata con la Divisione « Firenze » alla colonna di attacco <( Dibra )>, il ro aprile si spinge oltre confine verso la conca di Debar e il nodo stradale di Mogorce, sulla sinistra del fiume Drin. Cessate le operazioni, la Divisione « Cuneense >) lascia il territorio jugoslavo e si trasferisce prima nella zona di Elbasan - Librazhd, lungo le rive del fiume Shkumini, e poi raggiunge Durazzo da dove, il 5 maggio, inizia le operazioni d'imbarco per il rientro in territorio metropolitano. 1942: la «Cuneense», trasferita sul fronte russo, raggiunge in luglio la zona d'operazioni tra Izyum e Uspenskaja. Di previsto impiego nel Caucaso, con il resto del Corpo d'Armata Alpino, viene poi dirottata sul fronte del Don; è tenuta quale riserva dell '8' Armata, e si disloca nella zona di Millerowo.
A metà settembre si porta in linea sulla sinistra della Divisione «Cosseria». Il 24 dicembre viene attaccata in forze a nord di Nova Kalitwa e riesce, seppure con difficoltà, ad arrestare la spinta offensiva avversaria. r 94J: la pressione delle forze russe viene contenuta per tutta la prima decade di gennaio; poi, il 14, a seguito di penetrazione su altro settore del fronte, i reparti della divisione vengono fatti arretrare nella zona di Ternowka. Peggiorando la situazione, viene dato inizio al ripiegamento per evitare l'accerchiamento e l'isolamento dalle restanti unità del1'8" Armata già .in ritirata. I reparti della « Cuneense » muovono dapprima su largo fronte verso Rossoch, sostenendo vivaci azioni di alleggerimento contro puntate offensive nemiche sui fianchi ed a tergo, successivamente in colonne su itinerari diversi e paralleli. Concorrono all'eliminazione dei presidi di Postojalvj quindi, fortemente decimati, sia per i combattimenti sostenuti, sia per l'inclemenza del tempo, raggiungono Malakijwa e il 25 Nikitowka dove vengono ulteriormente provati per superare un altro sbarramento nemico nella zona. Il 26 gennaio, a Nikolajewka, partecipano all'ultimo aspro combattimento e finalmente il cerchio è rotto. I resti stremati della divisione possono finalmente raggiungere la zona .di rifornimento a Bolsche Troizkoje. A fine marzo la « Cuneense » rientra in Patria e viene disciolta a Laives (Bolzano). L'armistizio dell'8 settembre trova la divisione in corso di ricostituzione.
COMANDANTI
I
D1visroNE
GR UPPO ALPINI (1902- 10)
I
BRIGATA ALPINA (1910- 16)
Magg. Magg. Magg. Magg.
Gen . Gen. Gen . Gen.
(1920 - 23)
Gen. D. Giulio Latini Gen. D. G. Battista Raimondo
Magg. Gen. Ottavio Ragni Magg. Gen. Giorgio Cigliana
I
ALPINA ( r')
R AGGRUPPAMENTO ALPINI
(1923 - 26)
Gen . B. Abele Piva
Giorgio Cigliana Giovanni Scrivante Antonio Goiran Giovanni Arrighi
I
BRIGATA ALPINA
(1926- 33)
Gen. B. Abele Piva - · 2 94
-
Gcn. B. Vittorio Asinari di Bernezzo Gcn. B. Antero Canale
IV
BRIGATA ALPI NA
D 1vr.s10NE ALPINA << CuNEENSE
Gen. B. Gabriele Nasci Gen. B. Umberto Testa Gen. B. Alberto Fcrrero Gen. B. Giovanni Maccario Gen. B. Achille D'Havet Gen. D. Alberto Ferrere Col. Armando Pezzana (int.) Gen. D. Emilio Battisti Gen. B. Carlo Fassi
(1933 - 34)
Gen. B. Gustavo Pesenti
IV
Co.MANDO SUPERIORE ALPINO
(1934)
Gen. B. Gustavo Pesenti
IV
COMANDO SUPERIORE ALPINO (( CUNEENSE ))
( 1 934- 35)
Gen. B. Gustavo Pesenti Gen. B. Gabriele Nasci
SEDI
1933 - 40 Cuneo
1902 - 23 Cuneo 1923 - 33 Torino
-
»
2
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(4") (1935 - 43)
DIVISIONE ALPINA « PUSTERIA » (5a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costituisce a Brunico, il 1° gennaio 1936, la Divisione Alpina « Pusteria >> ( 5") che assume alle dipendenze il 7° Reggimento Alpini (Battaglioni Feltre, Pieve di Teco, Exilles), l'u Reggimento Alpini (Battaglioni Trento, Intra e Saluzzo) e il 5" Reggimento Artiglieria Alpina (Gruppi Belluno e Lanzo). Prima del secondo conflitto mondiale i Battaglioni Pieve di Teco ed Exilles del 7° Reggimento vengono sostituiti dai Battaglioni Pieve di Ca-
dore e Belluno, contemporaneamente i Battaglioni Intra e Saluzzo dell'II" Reggimento vengono sostituiti dai Battaglioni Bolzano e Bassano.
0
La divisione viene sciolta il
12
settembre
r943, a seguito avvenimenti determinati dal1'armistizio dell'8 settembre precedente 1nentre trovavasi in movimento dalla Savoia per rientrare in Piemonte.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME
AFRICA ORIENTALE
(1935 - 36)
/
1936: nella prima decade di gennaio, nel corso della c·a mpagna italo - etiopica, la divis10ne giunge in Eritrea e sbarca a Massaua. Il 20 viene avviata nella Regione del Tigrai, a Enda Mariam, e si schiera a difesa dei passi Rebbi Arien e Zalà. Il 2 febbraio si trasferisce nella zona di Macallè e dall'11 successivo partecipa alle operazioni lungo la fronte di Passo Dogheà - Celecot - Enda Gheorghis, e in direzione di Amba Aradam. Nella stessa giornata dell'u vengono occupate le alture a nord - ovest di Celecot e l'Altopiano di Enda Abuma. Il 12 anche l'abitato di Celecot cade nelle mani della divisione che prosegue la sua avanzata verso le pendici orientali dell'Amba Aradam. Il 15 è schierata di fronte all'Amba Aradam tra le unità a cui è affidato il compito della conquista del massiccio fortificato. Iniziata l'azione la divisione attacca le cime di Andalò e il costone di Enda Micael Gullè che vengono conquistati in se-
rata, solo dopo aver superata la tenace resistenza del nemico. Il 16 continua l'azione verso altri obiettivi dell'Amba, quali Taga Taga e End a Gaber. Rastrellate le posizioni dell 'Amba Aradam, il 25 febbraio viene chiamata ad operare nella zona di Aderat. Da queste posizioni si spinge prima verso Amba Togorà , che raggiunge il 5 marzo e, successivamente, il 6, ad Amba T ogorà, dove si attesta per prepararsi all'investimento del Passo Alagi. Iniziata l'azione verso il nuovo obiettivo, il 13 raggiunge Passo Aibà, il J 8 la Conca di Mai Ceu e il 25 i due Passi di Mecan. Nella gio:nata del 31 marzo grosse formazioni nemiche ammassate nella zona si rovesciano di sorpresa contro le posizioni dei Passi Mecan e di M. Bohorà mentre altre masse di armati tentano di aggirare la zona eia est. Le unità della divisione, intuite le intenzioni nemiche, reagiscono con immediatezza e, dopo aver manovrato opportunamente, riescono in un primo tempo ad arrestare la furia nemica e successivamente, con un deciso contrattacco, a ricac-
tenta di raggiungere Berat propno attraverso la Valle dell'Osum. Il 6 dicembre la « Pusteria » sostiene aspri combattimenti difensivi lungo il torrente Cerevoda. Gli attacchi nemici si ripetono con alterne vicende nei giorni 7 e 8 nella zona di Coprenska, Cepan, lungo il Cerevoda e sulle opposte sponde dell'Osum. Il ponte Sciarova sull'Osum viene perduto e riconquistato più volte nel corso di aspri e sanguinosi combattimenti. I tentativi di spezzare la resistenza della divisione si ripetono il r3 dicembre con violenti attacchi portati lungo le pendici nord di Calma di Ciaf, ma ancora una volta senza risultati. Il 16 unità della divisione ampliano il fronte verso nord fino a Qafa e Kulmakes riuscendo così a ristabilire il collegamento con le truppe della 9• Armata. Il 20 il nemico con una improvvisa azione riesce ad impadronirsi delle posizioni di Qafa e Sirakut e nei giorni successivi proseguendo nell'azione, dopo accaniti combattimenti durati tre giorni, dal 23 al 25, nella zona di Cerevoda riesce ad impadronirsi anche del ponte Sciarova. Il 26 la divisione si attesta a difesa della stretta di Dobrusha e il 29, sempre contrastando accanitamente la pressione nemica, si schiera tutta sulla riva sinistra dell'Osum fino alla confluenza con il torrente Bronecit. Per il comportamento tenuto dalle unità dipendenti nel corso di combattimenti difensivi sul fronte dell'Osum, la divisione merita la citazione sul bollettino di guerra n. r78 del 2 dicembre 1940.
ciare gli attaccanti sulle posizioni· di partenza. L'azione viene ripresa con maggior violenza il 1" aprile e si esaurisce con la fuga del nemico verso le alture di Endebò. L'inseguimento prosegue il 2 aprile verso Chessad Ezbà dove si registrano gli ultimi combattimenti della divisione contro le retroguardie del nemico in fuga. Ultimate le operazioni di guerra la Divisione « Pusteria » rimane in colonia e viene impiegata in operazioni di rastrellamento. Dal maggio si disloca nella zona di Dessiè e viene chiamata ad operare contro bande di guerriglieri rifugiati su M. Rufà e lungo il torrente Minuà. In ottobre si disloca nella zona di Addis Abeba e in novembre ad Ambò.
1937: da gennaio e fino alla prima decade di febbraio viene dislocata nella zona di Decamerè. Dal 15 febbraio inizia il movimento per il rimpatrio. SECONDA MONDIA LE
(1940 - 45)
1940: all'inizio del secondo conflitto mondiale la Divisione « Pusteria >> è dislocata nella zona di Colle San Bernardo, Poggio di San Martino, Colle di Nava, lungo il corso superiore del fiume Tanaro. Il 18 giugno risale .la Valle Stura e si schiera nella zona ad est dell'Argentera, lungo la linea di confine con la Francia, da M. Pebrun a M. Ventasuto. Il 23, iniziata l'offensiva, dopo aver superata la difesa nemica nella zona, si spinge attraverso Passo Bail, Passo di Goretta, Passo de la Cavale in territorio nemico e si attesta lungo la linea Col de Fources - Lacs des Hommes. Su queste posizioni si trova all'atto dell'armistizio con la Francia. In luglio si sposta nella zona di Mondovì. In settembre viene dislocata nella zona di Brunico - Dobbiaco - San Candido. · Nell'ultima decade di novembre inizia il movimento per trasferirsi in Albania dove gmnge all'inizio di dicembre. Il I dicembre assume la difesa della Valle dell'Osum e si schiera dalla confluenza del torrente Ambum nel fiu me Osum al M. Valusche. Il settore tenuto dalla divis.ione risulta essere uno dei più delicati in quanto il nemico
1941 : la divisione è ancora schierata sulla sinistra dell'Osum, dalla confluenza dell' Amb a quella con il Brumecit. Sulle posizioni raggiunte continuano i combattimenti difensivi mentre, contemporaneamente, viene messa in atto una sistemazione delle posizioni a caposaldo per attuare la difesa ad òltranza. Il 19 e 20 gennaio accaniti combattimenti difensivi hanno luogo nella zona di Qafa Sofìut e infiltrazioni nemiche sulla sinistra dell'Osum, nel corso del primo attacC:o, vengono prontamente respinte a seguito di immediato contrattacco. Altri tentativi di penetrazione nelle linee della divisione,
0
-
2
97-
,
in direzione di Mali Spadarit, effettuati nei giorni 27 e 28 per aprirsi la strada verso Berat, vengono contenuti, anche se debbono essere effettuate alcune rettifiche nello schieramento dei reparti. Nei giorni 2 e 3 marzo è l'ala sinistra della divisione, schierata sulle pendici sud del Tomori, ad essere sottoposta a duri attacchi che vengono respinti. Il 9, 10 e II marzo è la Divisione << Pusteria >) a passare alla controffensiva per saggiare la consistenza della difesa nemica, attaccando le posizioni di Selanj e Dobrusha, ma viene decisamente contrastata da violenta reazione nermca. Il 12 aprile le unità della divisione partecipano all'offensiva finale, attaccando le posizioni sulla sinistra dell'Osum. Superata il giorno stesso la prima linea nemica, s'impadroniscono dei ri lievi di Qafa Kulmakes e di Ujanik e, continuando nell'azione, il 13 inseguono il nemico verso Qafa Mallasit - Corita - Qafa Kalibarit. Il 14 raggiungono il torrente Cerevoda e tutta la zona oltre il ponte Sciarova fino alla confluenza Osum - Ambum cade nelle loro mani. Il 16 si attestano a Coprenska e con colonne leggere si dirigono celermente verso Erseke che raggiungono dopo aver superate, specie nella notte sul 18 aprile, dure resistenze da parte delle retroguardie nemiche. Altre sporadiche reazioni nemiche si registrano ancora il 19 nella zona Erseke - Ponte Perati, e finalmente il 20 la divisione può schierarsi sulla linea di confine greco - albanese. Il 23, proseguendo nell'avanzata con il nemico ormai in rotta, viene occupata Konitza e Stratsami in territorio greco. Ultimate le operazioni di guerra, la divisione il 27 aprile inizia il movimento per il ritorno in territorio albanese e il 3 maggio raggmnge Qukes dove rimane fino a metà luglio. Il 16 luglio si trasferisce nel Montenegro a Podgorica. In questa nuova zona partecipa alla lotta antipartigiana mediante operazioni di rastrellamento. Il 17 e r8 luglio opera nella zona di Cettigne ove consistenti masse di partigiani ostacolano l'attività di un nostro presidio a Rijeka e impediscono le libere comunicazioni nella regione. Azioni di vera e propria
guerra vengono condotte il 19 e 20 con la occupazione delle località di Dubovjci e Milonci e di altre località di importanza tattica, quali Virpazar, Zabes, Braces, Sozjne, per la maggiore sicurezza della zona. Altre azioni vengono svolte successivamente a nord - ovest del Lago di Scutari. Il 1° dicembre il presidio di Pljevlje respinge un attacco in grande stile effettuato da notevoli forze e con impiego di armi pesanti, ivi comprese artiglierie di piccolo calibro. In seguito agli avvenimenti di Pljevlje vengono accentrate in poche località per costituire presidi sicuramente forti a Pljevlje, Prijepolje, Prboj e Visegrad.
r942: la divisione continua l'attività di presidio nella stessa zona. Le località che maggiormente vengono sottoposte a controllo sono quelle di Adrovici, Drenova, Visegrad , Rudo, Busnje, Blace. In giugno vengono pacificate le zone di V ukovo Brdo, di Maoce e una fascia lungo il fiume Lim, affluente della Drina. In agosto la Divisione « Pusteria )> rimpatria e si trasferisce prima nella zona di Torino Venaria e successivamente, nella seconda decade di novembre, in territorio francese.
194 3: dislocata nella zona di Grenoble, organizza presidi anche nelle località di Chambery, Gap, Digne. Il 6 settembre le unità della divisione iniziano il rientro in patria, ma l'armistizio dell'8 settembre sorprende le unità parte ancora in territorio francese nelle sedi di presidio, parte in movimento per ferrovia o per via ordinaria, parte (poche) già in territorio italiano. Il 9 le unità della divisione, sia p\lre separatamente, .reagiscono alle richieste tedesche cli cedere le armi. L'u Alpini, attaccato a Gap, oppone tenace resistenza fino al ro settembre; il 7° Alpini, sorpreso lungo la Valle Roya e sulle Alpi Marittime, nella zona di Col di Tenda, riesce a tenere testa al nuovo nemico fino al 12 settembre; il 5" Artiglieria Alpina, sorpreso in movimento sia nella zona di Gap, sia nella zona cli Briancon e Val Nevache, riesce a schierare i suoi pezzi e a intervenire n~i combattimenti in appoggio alle unità alpme. 0
)
COMANDANTI D1v1s10NE ALPINA
«
PusTERIA
»
Gen. Gen. Gen. Gen.
(5") (1936 - 43)
Gen. D. Luigi Negri Gen. B. Vincenzo Paolini
B. D. D. B.
Amedeo De Cìa Giovanni Esposito Maurizio Lazzaro dc Castiglioni Emilio Magliano (ìnt.)
SEDI
1936- 40 Brunico
-
2
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,
DIVISIONE CELERE « EMANUELE FILIBERTO TESTA DI FERRO » (2a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Idealmente erede della 2 " Divisione di Cavalleria del Veneto, il 17 aprile 1930 viene costituita a Bologna la 2 a Divisione Celere ed il II Comando Superiore dì Caval1eria, che all'epoca inquadra i Reggimenti Cavalleggeri d'Aosta, Cavalleggeri Guide e Genova Cavalleria, riassume, il 15 giugno dello stesso anno, il vecchio nominativo dì Il Brigata di Cavalleria e diventa da tale data un elemento della nuova divisione. L'anno successivo, con l'assegnazione del Reggimento Artiglieria a Cavallo, la 2° Divisione Celere riceve anche il reparto di artiglieria. Dal 1° gennaio 1934 la grande unità si denomina 2" Divisione Celere « Emanuele Filiberto Testa di F~rro » (E.F.T.F.), nominativo questo che viene esteso anche alla brigata che diventa così II Brigata Celere « E.F.T.F. >>. Altre importanti modifiche si registrano nel1'organico della brigata che dopo la ristrutturazione risulta costituita dai Reggimenti Cavalleggeri di Vittorio Emanuele, Cavalleggeri di Novara, Cavalleggeri di Firenze, 6° Reggimento Bersaglieri Ciclisti e II Gruppo Carri Leggeri « San Marco>>. Nel novembre 1934 il Reggimento Cavalleggeri di Novara viene ceduto per la costituenda 3" Divisione Celere. Il 1° febbraio 1938, unitamente a tutti i comandi di brigata ìndivisionati, anche il Comando II Brigata Celere viene soppresso, e i reggi menti di cavalleria e bersaglieri e il gruppo carri passano alle dirette dipendenze del Comando Divisione. In marzo la divisione riceve in forza il Reggimento Piemonte Cavalleria e, fino al 31 luglio, anche il Reggimento Genova Cavalleria. Nel marzo 1941 il Comando 2 ° Reggimento Artiglieria Celere e il -
II e II! Gruppo Motorizzati vengono perduti di forza e inviati in Africa Settentrionale. Da questo momen to la divisione disporrà del solo I Gruppo Artiglieria a Cavallo. Nel luglio 1941 anche il I Gruppo Artiglieria a Cavallo lascia la divisione. Il 20 gennaio 1942 il 6° Reggimento Bersaglieri viene trasferito alla 3" Divisione Celere e, il 10 marzo successivo, anche il Reggimento Lancieri di Firenze lascia ]a divisione perché destinato in Albania. La 2" Divisione Celere il 1° maggio 1942 viene ristrutturata su nuove basi e assume il nominativo di Divisione Corazzata << E.F. T.F. >> ( 1 34") . A seguito trasformazione risulta form ata da: Reggimento Corazzato Lancieri di Vittorio Emanuele II, 134° Reggimento Artiglieria per Divisione Corazzata « E.F.T.F. >> e XXXV Battaglione Misto Genio. Sotto la stessa data la divisione assume provvisoriamente anche le funzioni di Ispettorato nei riguardi dell'Arma di Cavalleria. Il 19 giugno 1942 pone alle dipendenze anche i.I Reggimento Lancieri di Monte bello che, nell'ambito della divisione, assume la funzione di raggruppamento esplorante corazzato. Il 1° agosto 1942 riassume il nominativo di 2" Divisione Celere « E.F. T .F. >> e riceve alle dipendenze i Reggimenti Nizza Cavalleria, Genova Cavalleria, Piemonte Reale Cavalleria, mentre il reggimento di artiglieria corazzato si trasforma in 134° Reggimento Artiglieria Motorizzato << E. F.T.F. >>. La 2 Divisione Celere viene sciolta il 12 settembre 1943 a seguito avvenimenti determinati dall'armistizio, mentre trovavasi nella zona compresa fra Cuneo e il confine italo francese. 3
300 -
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME ALBANIA
(1939)
La 2" Divisione Celere partecipa alle operazioni per l'occupazione dell'Albania inviando il VI Battaglione del 6° Reggimento Bersaglieri. Questo il 7 aprile partecipa allo sbarco a San Giovanni di Medua e concorre nei giorni successivi alle operazioni per l'occupazione delle alture di Beltoya e della città di Tirana. SEOONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: all'inizio della guerra, il IO giugno, la 2 ' Divisione Celere è dislocata a ridosso del confine orientale, nella zona di Tricesimo San Daniele del Friuli e ivi rimane fino al dicembre. 1941: dal 6 maggio partecipa alle operazioni di guerra contro la Jugoslavia e il 13, superate le resistenze lungo il confine, entra in territorio nemico. Nel corso dell'occupazione del territorio jugoslavo raggiunge per prima Delnice poi, il 16, la zona di Ogulin e il 21 Korenica. N el maggio viene impegnata ad operare contro gruppi di guerriglieri armati cetnici e serbi, la cui azione ostacola il libero movimento dei mezzi lungo la linea ferroviaria V rkovine Ogulin. Contemporaneamente estende, mediante azioni di rastrellamento, la lotta. antipartigiana nelle regioni di Croazia e Bosnia. In luglio rientra in patria e si disloca nella zona di Villa del Nevoso.
Nei primi giorni di ottobre rientra in territorio jugoslavo a presidio delle zone di Ogulin, Ripac, Slunj. Rientrata di nuovo in patria, si disloca prima a Ferrara e poi nella zona di Mondovì Saluzzo.
1942: la 2" Divisione Celere il 13 novembre inizia il trasferimento in territorio d'occupazione in Francia. Essa viene dislocata prima a presidio della zona di Nizza e poi lungo il settore Mentone - Draguignan. In questo secondo tempo assume anche il controllo del tratto di costa Antibes - Saint Tropez. In dicembre sostituisce la Divisione « Legnano ,, nella responsabilità della difesa della fascia di copertura costiera .lungo il tratto Mentone - Antibes. 1943: ancora m difesa costiera nello stesso settore. Il 4 settembre inizia il movimento per il rientro in patria con destinazione Torino. Il 9 settembre, a seguito armistizio, la divisione predispone prima le unità attorno alla città di Torino, onde impedire il movimento de.Ile truppe tedesche verso la città e, in un secondo tempo, il IO, si trasferisce verso il confine francese a sbarramento delle valli Maira e Varaita, per agevolare il rientro dalla Francia delle unità amiche. La divisione cessa guindi di funzionar-e il 12 settembre.
COMANDANTI
II
BRIGATA DI CwALLERIA ( 1930
- 34)
2 " DIVISIONE CELERE
Gen. B. Sebastiano Murari Della Corte Brà Gen. B. Gerolamo Majnoni d'Intignano
II
BRIGAT A CELERE ((
Gen. Gen. Gen. Gen.
B. B. B. B.
(1930 - 34)
Gen. D. Giovanbattista Dho Gen. D. Vittorio Ambrosio Gen. D. Aldo Aimonino
E.F.T.F. )) (1934- 38) DIVJSIONE CELERE ((
Gerolamo Majnoni d'Intignano Lorenzo Dalmazzo · Annibale Bergonzoli Enrico Armando
E.F.T.F. ))
Gen. D. Aldo Aimonino Gen. D. Cesare Bonati Gen. D. Claudio Trezzani
- 301
(2")
(1934- 42)
D1v1SIONE
Gen. B. Gervasio Bitossi (int.) Gen. D. Renzo Dalmazzo Gen. D. Sebastiano Visconti Prasca Gen . B. Furio Monticelli (int.) Gen. D. Gavino Pizzolato Gen. B. Carlo Ceriana Mayneri Col. Gian Carlo Ticchioni (int.) Gen. B. Enrico Kellner (int.)
CORAZZATA
« E.F.T.F.
>>
(r34") (1942)
Gen. B. Enrico Kellner (int.) D1v1sI0NE CELERE « E.F.T.F.
>>
Gen. B. Enrico Kellner Gen. B. Mario Badino Rossi Gen. B. Giuseppe Andreoli
SEDI Della Divisione :
Della Brigata:
1930 - 36 Bologna 1936- 43 Ferrara
1930 - 36 Bologna 1936 - 38 Ferrara
-
302 -
(2") (r942 -43)
DIVISIONE CELERE
«
EUGENIO DI SAVOIA )) (1 a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Idealmente erede della T' Divisione di Cavalleria del Friuli, il T7 aprile 1930 viene costituita ad . Udine la I'' Divisione Celere e il I Comando Superiore di Cavalleria, che al1'epoca inquadra i Reggimenti Cavalleggeri di Saluzzo, Cavalleggeri di Monferrato e Cavalleggeri di Alessandria, riassume, il 15 giugno successivo, il vecchio nominativo di J Brigata cli Cavalleria e diventa da tale data un elemento della nuova divisione. L'artiglieria viene assegnata alla divisione l'anno successivo con la costituzione del 1° Reggimento Artiglieria Leggero. Nel gennaio 1933 il Reggimento Cavalleggeri di Monferrato viene sostituito dal Reggimento Piemonte Reale Cavalleria. Il 1° gennaio 1934 la divisione aggiunge al proprio ordinativo il nome di « Eugenio di Savoia», che viene assunto anche dalla Brigata che diventano, rispettivamente, 1" Divisione Celere « Eugenio di Savoia » e I Brigata Celere « Eugenio di Savoia J> . Con lo stesso provvedimento viene modificato l'organico della brigata che risulta costituita, oltre che dai Reggimenti Piemonte Reale Cavalleria e Cavalleggeri di Saluzzo, anche dall' n ° R.eggimento Bersaglieri e dal I Gruppo Carri Leggeri « San Giusto>> .
Il r" febbraio 1938, unitamente a tutti gli altri comandi di brigata indivisionati, viene soppresso il Com.ando I Brigata Celere e, da questo momento, i reggimenti di cavalleria e bersaglieri e il gruppo carri passano alle dirette dipendenze del comando divisione . In ottobre il Reggimento Cavalleggeri di Alessandria sostituisce il Reggimento Piemonte Reale Cavalleria. Il 30 marzo 1941 il Comando 1 ° Reggimento Artiglieria celere ed il II e III Gruppo motorizzati vengono perduti di forza ed inviati in Africa Settentrionale. Da questo momento la divisione disporrà del solo I Gruppo Artiglieria a Cavallo. Il 3 aprile successivo entr a a far parte della divisione anche il Reggimento Nizza Cavalleria. Dal luglio r941 la divisione rimane senza reparti cli artiglieria in quanto anche il I Gruppo Artiglieria a Cavallo viene ceduto per il costituendo Reggimento Artiglieria a Cavallo da assegnare alla 3" Divisione Celere. La divisione viene sciolta, a seguito degli avvenimenti determinati dall'armistizio, il 13 settembre 1943, mentre trovavasi in zona d'operazione sul confine italo - jugoslavo, tra Sussak, Buccari e Fiume.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME ALBANIA
(1939)
La r" Divisione Celere partecipa alle operazioni per l'occupazione dell'Albania con il XXVII Battaglione Bersaglieri dell'u" Reggimento Bersaglieri. Il battaglione dal 6 aprile prende parte alle operazioni di sbarco a Durazzo e all'occupazione della località. L'8 successivo partecipa all'avanzata su Tirana. Il battaglione rimpatria nel luglio.
SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: la 1" Divisione Celere, all'inizio della seconda guerra mondiale è dislocata nel Veneto, nella zona cli Spilimbergo - Mani ago. Rimane nella regione, sempre gravitando verso il confine con la Jugoslavia, fino al dicembre. 1 94 r: in previsione dell'inizio delle ostilità contro la Jugoslavia, la divisione il 6 marzo raggiunge, quale grande unità di riserva della 2 " Armata, la zona di schieramento di sicu-
,
rezza a ridosso del confine italo - jugoslavo, nella zona compresa tra San Daniele del Carso, Tomadio, Rifembergo. Nel corso delle operazioni offensive la divisione partecipa all'azione per sbloccare il varco di Kalce e aprirsi la via per Lubiana. Penetrata in territorio nemico il 13 aprile, nei giorni successivi si dirige verso sud - est, in territorio croato e tocca le località di Grobnic, Slunj, il 18 la zona di Dreznk dove sosta per riorganizzarsi. Proseguendo nell'avanzata, raggiunge il 24 Ogulin e il 2 maggio le località di Segna e Gospic. In quest'ultima località organizza presidi per il controllo della zona.
1942: la divisione all'inizio del nuovo anno ritorna verso la zona nord della Croazia e si disloca nella zona di Karlovac a sud - ovest di Zagabria. In questa regione conduce una intensa attività antipartigiana, effettuando rastrellamenti sulle montagne circostanti. Nel corso di queste operazioni spesso si verificano scontri anche violenti come, nel maggio, nella zona di Prelisce e Netretic, lungo gli itinerari adducenti al nodo ferroviario di Kar lovac e nella zona del Ponte di D. Stativesaskovo; nel giugno nella zona di Kupa (tra Ladesic Draga e Glavica), contro robusti nuclei di armati che, provenienti dalla Slovenia, tentavano di penetrare in Dalmazia. Nel luglio - agosto l'attività di controguerriglia aumenta e ulteriori azioni di rastreJlamen-
to vengono effettuate specie nella zona di Guriaci dove era stata segnalata la presenza di numerose bande partigiane che, partendo da zone boscose, davano vita ad una intensa attività di disturbo contro la linea ferroviaria Zagabria - Karlovac. Nell'ottobre la divisione si trasferisce in territorio dalmata e assume il controllo della zona Sebenico - Vodice.
1943: anche in questa zona l'attività di controllo viene esercitata mediante azioni di rastrellamento. Scontri brevi, sempre violenti, e a volte aspri combattimenti si registrano contro robuste formazioni di guerriglieri a Corljevo e a Danilo in gennaio, a Scardona in febbraio, a Bilice e lungo le sponde del fiume Kika in maggio. Il 28 maggio le unità in rastrellamento vengono impegnate in un vero e proprio combattimento in grande stile per la riconquista del presidio di Zuta Lokva. In giugno la divisione si riporta verso il confine italiano, nella zona di Sussak - Buccari Fiume dove rimane fino al settembre. Ali' annuncio dell'armistizio dell'8 settembre la divisione non è riunita ma suddivisa, con vari elementi alle dipendenze di altre grandi unità del V e XVIII Corpo d'Armata. Decide di concentrarsi su Fiume, ma la concomitante azione disgregatrice attuata sia dalle forze partigiane sia da quelle tedesche rende impossibile l'attuazione del disegno per cui la divisione il 13 di settembre viene disciolta.
COMANDANTI I
BRIGATA DI CAVALLERIA
(1930- 34)
Col. Pietro Forneris (int.) Gen. B. Federico Ferrari Orsi
Gen. B. Paolo Tacoli Gen. 13. Cesare Bonati Gen. B. Ferdinando Chiapirone
I
BRIGATA
CELERE
(( EUGENIO
DI
(r934- 38) Gen . .B. Ferdinando Chiapirone Gen. B. Umberto Vaccari
1" D1v1SI0NE CELERE
SAVOIA))
(1930 - 34)
Gen. B. Carlo Giubbilei · Gen. D. Ettore Bastico Gen. D. Riccardo Moizo DIVISIONE CELERE (( EUGENIO DI SAVOIA )} ( la) ( 1 934
- 43)
Gen. D. Riccardo Moizo
Gen. Gen. Gen. Gen.
Gen. B. Nino Sozzani Gen. B. Giuseppe Lombard (int.) Gen. D. Cesare Lo Maglio
D. Mario Caracciolo B. Umberto Vaccari (int.) D. Emilio Gamerra D. Federico Ferrari Orsi
SEDI Della Brigata : 1930 · 38 Udine
Della Divisione : 1934 · 43 Udine
DIVISIONE CELERE « PRINCIPE AMEDEO DUCA D'AOSTA n (3")
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Idealmente erede della J' Divisione di Cavalleria della Lombardia, il 1'' novembre 1934 si costituisce in Milano la 3" Divisione Celere « Principe Amedeo Duca d'Aosta» ( P.A. D.A. ). Essa inquadra la III Brigata Celere 1< P.A.D.A. » e il 3" Reggimento Artiglieria Celere « P.A.D.A. >> . La III Brigata Celere « P. A.D.A. )), erede del1e tradizioni della lll Brigata di Cavalleria torna in vita anch'essa il r" novembre 1934 con alle dipendenze i Reggimenti Savoia Cavalleria, Lancieri di Novara, 1'8° Reggimento Bersaglieri Ciclis 1.i e il III Gruppo Carri Leggeri « San Giorgio i>. Il r" febbraio 1938, unitamente a tutti gli altri comandi di brigata indivisionati, viene soppresso anche il Comando III Brigata Celere e, da questo momento, i reggimenti cavalleria e bersaglieri e il gruppo carri passano alle dirette dipendenze del Comando Divisione. Dal 30 marzo 1941 la divisione può disporre del solo I Grùppo Artiglieria a Cavallo in quanto il Comando 3" Reggimento Artiglieria Celere e il Il e III Gruppo Motorizzati vengono perduti di forza sotto tale data e inviati sul fronte dell 'Africa Settentrionale. li 23 giugno 1941 la 3" Divisione riceve dalla 1"' e 2" Divisione Celere, rispettivamente, il I e il II Gruppo Artiglieria a Cavallo e costituisce, con quello già alle proprie dipendenze, il 3° Reggimento Artiglieria a Cavallo << P.A.D.A.>>. Alla vigilia della partenza per il fronte rus-
so entra a far parte della divisione anche la 107" Compagnia Cannoni da 47 / 32. Il 15 marzo 1942 la divisione subisce una radicale trasformazione e si costituisce su nuove basi: - cede i Reggimenti Savoia Cavalleria, Lancieri di Novara, il 3° Reggimento Artiglieria a Caval1o e il III Gruppo Carri L « San Giorgio », per la costituzione del Raggruppamento Truppe a Cavallo; - riceve il 6" Reggimento Bersaglieri , il 120" Reggimen to Artiglieria Motorizzato, il IX Battaglione Ivfortai, il XIII Gruppo Semoventi da 47 /32 « Cavalleggeri di Alessandria». Sotto la suddetta data, con le unità ricevute e con il 3" Reggimento Bersaglieri già alle dipendenze, assume l'ordinamento da Divisione Motorizzata. Il 27 agosto dello stesso anno la divisione riceve il LXVII Battaglione Bersaglieri Corazzato. Rientrata decimata dal fronte russo nell'aprile 1943, la divisione inizia la ricostituzione riassumendo la vecchia fisionomia di unità celere e inquadra i reggimenti già al.le sue dipendenze : Savoia Cavalleria, Lancieri di Novara, 3° Reggimento Bersaglieri e 3° Reggimento Artiglieria Celere. La divisione viene sciolta il 15 settembre 1943, a seguito avvenimenti determinati dall'armistizio, mentre trovavasi nella zona di Bologna.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
1940: la 3" Divisione Celere, eia Cividale nel Veneto dove si trova dislocata all'inizio della seconda guerra mondiale, viene trasferita, nella seconda decade di giugno, m Pie-
monte verso la frontiera occidentale, nella zona di Borgo San Dalmazzo - Cuneo. Tenuta come riserva d'armata non viene mai impiegata in azioni di guerra per sopraggiunto armistizio con la Francia.
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1941: la divisione, nei primi giorni di aprile,
è dislocata al confine italo - jugoslavo, nella zona cli Auremiamo, Buie del Timavo, Poverio, Divaccia. Il 13 entra in territorio nemico e raggiunge nei giorni successivi le località cli Jelenje, Kubjak, Cakovac, Slunj. Il 20 occupa Rakovica, Drazik Gracl, Bihac e, il 22, Traù, Spalato e Karlovac. Ultimata la fase di penetrazione nel territorio jugoslavo, la divisione sosta nella zona cli Spalato, impegnata in operazioni di rastrellamento fino al 3 r maggio. Rientrata in patria il 29 giugno viene riordinata e in luglio, inquadrata nel Corpo Italiano di Spedizione in Russia (CSIR), si trasferisce in zona di radunata a Botosani, lungo il fiume Moldava, nelle retrovie ciel fronte russo - tedesco. Le unità della divisione giungono in zona di operazione rnentre la linea del fronte si sposta velocemente verso est per cui, dopo aver toccata Pelschana il r3 agosto, raggiungono Dnjeprodrsinsk sul fiume Dnjepr il 6 settembre e in questa località si schierano, sulla destra della Divisione « Pasubio n. L'attività della divisione in questo periodo consiste in a?:ioni ricognitive di pattuglie, colpi di mano e duelli di artiglieria. Il 28 settembre, sfruttando la riuscita azione della Divisione « Pasubio >>, attraversa il Dnjepr e si dirige su Wanvarowka, Jelissawtowka e quindi su Petrikowka, completando da posizione contrale la manovra di accerchiamento condotta da nord dalla Div.isione << Pasubio » e da sud - est dalla Divisione <<Torino». Rastrellata la zona e spenti i nuclei di resistenza locali, si sposta prima nella zona cli Dnjepropetrowsk e poi, 1'8 ottobre, a Ulianowk e a Jekaterino. In quest'ultima località, situata sul fiume Woltschja, si schiera sulla destra della Divisione « Pasubio >>. Dal 13 ottobre partecipa alle operazioni per la conquista del bacino del Donez e, dopo aver superate le resistenze nemiche nei combattimenti dei giorni 14, 15 e 16, concorre all'inseguimento di esso oltre il fiume Mokryje Jalg. Il 17 ristabilisce il contatto con le retroguardie nemiche a Uspenowka, le impegna duramente in combattimento e le costringe
ad un ulteriore np1egamento. Il 18 ottobre partecipa alle operazioni contro le unità nemiche che difendono Stalino, il 20 concorre alla conquista della località di Sofja e> successivamente, della stazione ferroviaria di Stalino e dei centri di Roja e Mogila Pereskok . Il 1° novembre, vinta la tenace resistenza nemica a Skotowataja - Panteleimonowka, prende parte all'attacco del centro industriale e minerario di Rikowo che viene occupato a seguito cli una manovra avvolgente effettuata dalla divisione. Continuando ne.ll'azione offensiva, partecipa con la Divisione « Pasubio » alla conquista cli GorlO\.vka e poi, dal 7 al u novembre, all'occupazione di Nikitowka. Dal 9 al 14 dicembre raggiunge Malo Orlowka, Iwanowskij e Petro Pawlowka. Nei giorni successivi l'avanzata viene rallentata e quindi bloccata dalla resistenza nemica che diventa sempre pili tenace. Il 25 dicembre le unità russe danno inizio in quella zona alla cosiddetta controffensiva di Natale. Vengono attaccati con estrema violenza i presidi di Nowo Orlowka, Iwanowskij e Petropawlowka che, completamente accerchiati e investiti da forze preponderanti, cadono nelle mani del nemico. 11 26 con il concorso di reparti deJla Divisione « Pasubio », manovrante da nord, la situazione viene parzialmente ristabilita. l risultati favorevoli dell'operazione spingono le unità della 3" Celere a realizzare una contromanovra a largo raggio che le porta ad occupare, nei giorni 28, 29 e 30, Rassypnoje e Vv oroschilowa. La reazione nemica seguita a questa azione viene prontamente stroncata. 1 942: dal r 3 al 25 gennaio il fronte della divisione viene sottoposto a continui attacchi che vengono dovunque contenuti e respinti. (n gennaio - febbraio, con unità celeri inserite in un gruppo tattico, la divisione concorre alle operazioni di contenimento di reparti nemici che sono riusciti ad incunearsi nelle linee tenute dai germanici a Izyum e, successivamente, partecipa, dal 17 al 3 r maggio, al contrattacco per la rescissione della sacca. Contemporaneamente alle azioni su Izyum, altre unità della divisione subiscono un vio-
lento attacco nella zona di Nowaja Orlowka. In quest'ultima azione il nemico in un primo tempo ottiene parziali successi, ma viene costretto a desistere soprattutto per la tempestiva, nutrita e precisa azione delle artiglierie. Ai primi di luglio, a seguito sviluppi favorevoli dell'offensiva tedesca fra Donez e Don, la divisione, l'u luglio, attacca le posizioni nemiche che la fronteggiano e riesce a rompere la linea difesa tra Debalizewo e Nikitino. Nel corso di duri combattimenti svoltisi poi nei giorni 12, I 3 e 14 luglio avanza fino a Jwanow ka. Nella progressione verso est le unità della divisione occupano il 18 Kolpakowo e Krassnaja Poljana e nei giorni 20, 21 e 22 rastrellano la zona attorno a Bokowo Platowo, completando così l'occupazione della piana mineraria di Krasnij Lutsch. La divisione celere, posta alle dipendenze operative della 6" Armata germanica, raggiunge il 25 Voroschilovgrad e, attraversato il Donez, il 26 si attesta sul fronte di Millerowo. Da queste posizioni, allo scopo di agevolare la contemporanea avanzata tedesca verso Stalingrado, tiene impegnato il nemico effettuando una serie di attacchi contro la munita testa di ponte di Serafìniowic sulla destra del Don. La battaglia si svolge accanita e ininterrotta dal 30 luglio al 9 agosto con alterne vicende, ma alla fine le unità della divisione riescono ad aver ragione dell'accanita resistenza nemica e a ricacciarlo al di là del fiume. Posta in seconda schiera per riordinarsi, la divisione, durante la prima offensiva nemica sul Don, il 20 agosto accorre in sostegno alla Divisione « Sforzesca ,, in difficoltà e il 23, impegnato
il nemico in un contrattacco violento, riesce a contenere il suo progredire a ridosso della riva destra del Don. Dopo un periodo di relativa calma, il 17 dicembre le posizioni della divisione vengono sottoposte ad attacchi da forze preponderanti e dopo tre giorni di dura lotta in corrispondenza di Meschoff vengono abbandonate. Le unità ripiegano sempre però contrastando il nemico e si schierano su una nuova linea di resistenza fra Meschoff e Prowalskij. Successivamente, la divisione, fortemente decimata, essendo stata superata sul fianco destro da truppe russe avanzanti, continua nelle più grandi difficoltà il ripiegamento prima verso Tschir e poi verso sud a Makejewka. 194],' il movimento di ripiegamento continua nei giorni seguenti, dapprima, mantenendo una larga fronte e contrastando quanto più possibile l'avanzata delle avanguardie nemiche, successivamente, in colonne moventi su uno o più itinerari in relazione alle vicende dei combattimenti e alla presenza di unità corazzate nemiche agenti già sul tergo delle unità de1la divisione. Dopo estenuanti marce i resti della divisione raggiungono il Donez a Forschfadt, nella prima decade di gennaio. Ormai non più in condizione da poter essere impiegata, rientra in Patria nell'aprile, unitamente a tutti gli altri reparti italiani del1'8"' Armata. Riordinata viene dislocata nella zona di Imo! a (Bologna) dove si scioglie il 15 settembre, a seguito avvenimenti determinati dall'armistizio.
COMANDANTI III BRIGATA CELERE « PRINCIPE n'AosTA >) (1934- 38)
Gen. B. Alberto Trenti Gen. B. Giovanni Messe Col. Riccardo Massone Gen. B. Umberto Di Giorgio
AMEDEO DucA
3" DIVISIONE D'AosTA Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
D. D. D. D. D. D.
>)
CELERE
« PRINCIPE AMEDEO Duc A
(1934 - 43)
Francesco Guidi Sebastiano Murari Dalla Corte Brà Mario Berti Giovanni Messe Mario Marazzani Ettore De Blasio
SEDI Della Brigata: r934- 38 Milano
Della Divisione: 1934 - 39 Verona 1939 - 43 Milano
DIVISIONE CORAZZATA « GIOVANI FASCISTI» (136a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE La Divisione Corazzata « Giovani Fascisti>> viene costituita il 24 maggio 1942 a Verona. Concorre alla sua formazione il Raggruppamento Celere Africa Settentrionale, a sua volta nato dalla trasformazione del RECAM (Raggruppamento Esplorante Corpo d'Armata di Manovra). Le unità che entrano a far parte della divisione al momento della costituzione sono: il Reggimento GG.FF. , avente origine dalla trasformazione del Gruppo Battaglioni GG.FF. (studenti universitari volontari), il 1° Reggimento Fanteria Carrista, il Gruppo Autoblindo « Nizza l>, il 136° Reggimento Artiglieria Corazzata. La divisione costituita come unità corazzata ha in effetti scarsi mezzi blindati e pochi reparti corazzati , in quanto il 1" Reggimento Fanteria Carrista pure assegnato all a divisione non ne ha fatto ( 1 36")
m ai effettivamente parte. A seguito perdite subite durante i sei mesi di operazioni belliche, il 1 ° dicembre 1942 la divisione viene riorc·iinata e riceve alle dipendenze, in sostituzione del r" Reggimento Carrista, 1'8° Reggimento Bersaglieri (reggimento costituito con elementi diversi provenienti da unità disciolte a seguito eventi bellici). Il 24 febbraio 1943 viene disposto che la grande unità assuma la denominazione di Divisione Bersaglieri d'Africa (45") e ne venga mutato l'organico. Il provvedimento però non può avere esecuzione a causa dell'incalzare degli avvenimenti bellici. La divisione si scioglie il 13 maggio 1945 mentre trovavasi in zona d'operazioni in Africa Settentrionale sul fronte tunisino.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D ' ARME SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
già abbandonata dalle truppe britanniche. Le restanti unità della divisione raggiungono l'Oasi di Siwa nei tre giorni successivi, seguendo l'itinerario Sollum - Ridotta Maddalena - Siwa. Durante la permanenza nella zona anche le truppe italiane dislocate nell'Oasi di Giarabub (250 km a nord - ovest di Siwa) vengono poste alle dipendenze della divisione. Nei mesi di settembre e di ottobre le unità della divisione non incontrano eccessiva difficoltà nel controllo della zona circostante l'Oasi e si spingono fino a Qasr Zeitun, Qara e lungo buona parte del margine inferiore della depressione di El . Qattara. L'attività principale in questo periodo consiste in una intensa attività di pattuglie esploranti e in veloci puntate offensive che danno luogo a brevi ma sempre violenti scontri con elementi meccanizzati nem1c1 m perlustrazione. Nella prima decade di to
1942: la divisione GG.FF. nei prurn giorni di luglio, · quando l'armata italo - tedesca ha raggiunto le posizioni di El Alamein, si trova dislocata nella zona di Soluch - Ghcmines a sud di Bengasi. In vista della ripresa dell'offensiva contro l'Egitto, si trasferisce lungo il confine libico - egiziano, nella zona fortificata di Ridotta Capuzzo, a sud di Sollum. Il 20 agosto un battaglione della divisione viene aviotrasportato verso il confine sud - orientale della Libia con il compito di impadronirsi dell'Oasi ègiziana di Siv,,a, ubicata a poca distanza dal margine sud - occidentale della depressione di El Qattara, costituendo così una valida protezione dell'estrema ala destra dell'armata italo tedesca da eventuali attacchi da sud. L'Oasi viene conquistata lo stesso giorno 20, in quan-
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310 -
novembre, caduto il fronte di El Alamein, la divisione, chiamata in un primo tempo a rinforzare lo schieramento difensivo sul ciglione di Sollurn, in seguito alla sfavorevole situazione che si era venuta a creare sugli itinerari adducenti a Sollum - Sidi Omar e nella zona di Bardia, viene fatta ripiegare attraverso il deserto verso Agedabia - El Agheila. La marcia di oltre 1500 km si svolge con notevole difficoltà a causa delle continue offese aeree, delle piste sabbiose inadatte a consentire un rapido movimento a tanti mezzi motorizzati, di carenza cli acqua. Essa si svolge, dal 6 al 22 novembre, attraverso le località di Giarabub, Gialo, Marada, Agedabia, El Agheila. Qui la divisione viene fatta schierare a difesa del passo sirtico sulla linea predisposta Marsa el Brega - El Agheila. La divisione che negli ultimi giorni di novembre, unitamente a reparti corazzati tedeschi, viene impiegata come grande unità di retroguardia, il 28 è raggiunta dal nemico in rapida avanzata e attaccata. Dopo una breve azione ritardatrice ripiega e organizza successive linee di resistenz a a En Nofìlia e in dicembre, prima a Sirte e poi a Buerat el Hsum.
1943: la di visione concorre alla difesa della linea Buerat el Hsum fino al 17 gennaio allorché, avendo le avanguardie nemiche superato l'Uadi Zem Zem situato sulla destra dello schieramento difensivo ed il cui controllo era affidato ad altra grande unità, viene fatta arretrare prima verso Tarhuna e il 21 a.I limi· te occidentale della Libia, a Pisida, a pochi chilometri dal confine libico - egiziano. Nella zona, schierata a difesa dei punti di obbligato passaggio verso la Tunisia, resiste per circa dieci giorni ai continui attacchi nemici, ostacolandone il progredire. 11 3r gennaio, al sopraggiungere dd grosso dell'esercito nemico, ripiega prima su Medenine e poi sulla linea fortificata, fra le città di Mareth sul golfo di Gabes e Zarat, fronte a sud - est. In febbraio conduce puntate offensive contro le avanguardie nemiche, ottenendo locali successi. Il 6 marzo le unità della divisione partecipano ad un'azione offensiva tendente ad ostacolare lo schieramento offen-
- 3rr 42.
sivo nemico in via di organizzazione tra Medenine e la linea del Mareth. L'attacco coglie il nemico di sorpresa ma, dopo i primi parziali successi, non riesce a progredire e il giorno successivo le unità partecipanti all'azione sono costrette a ripiegare sulle posizioni di partenza. Dal r6 al 30 marzo partecipa alla battaglia difensiva, chiamata successivamente battaglia del Mareth, resistendo agli incessanti bombardamenti aerei e navali nemici e ai reiterati attacchi di forze blindate e corazzate nemiche, decisamente superiori in numero e armamento. Gli attacchi si riversano con maggior violenza proprio sul settore verso il mare tenuto dalla Divisione Giovani Fascisti e qualche cedimento è reso inevitabile in qualche punto, ma nel complesso la difesa resiste e tiene a bada le colonne avanzanti con arditi contrattacchi, come quelli dei giorni 18, 20 e 2r marzo, e quello del 23 che annulla i parziali successi nemici e consente alle unità della divisione di ritornare sui capisaldi momentaneamente perduti. Le posizioni però debbono essere abbandonate il 26 allorché il nemico, non riuscendo a passare sulla linea del Mareth, tenta una conversione sulla destra della linea fortificata portando il grosso delle forze corazzate nella zona di El Hamma, alle spalle della linea difesa. Tutto lo schieramento viene arretrato e la divisione ripiega a scaglioni sulla linea Akarit Sbotts tra il 27 e il 28 marzo. Le nuove posizioni vengono attaccate in forze il 1° aprile e la lotta dura fino al 7, allorché sfavorevoli sviluppi su altri settori del fronte costringono la divisione a ripiegare sulla linea Enfìdaville Bou Ficha. Su quest'ultima linea di combattimento la divisione partecipa agli ultimi atti della difesa in Tunisia. La lotta accanita e senza speranza, che prende poi il nome di prima e seconda battaglia di Enfidaville, si svolge dal r9 al 30 aprile e dal 5 al 13 maggio. Nel corso della prima battaglia è proprio la Divisione GG.FF. a sopportare, nei giorni 20, 21 e 22, il maggior peso dell'attacco e a costringere il nemico a segnare il passo. In questa fase le unità della divisione sono ancora ih grado di reagire e a portare il giorno 25 un riuscito contrattacco che ostacola l' afflus-
so dei rinforzi nemici. Nella seconda battaglia di Enfidaville i resti della divisione chiusi da ogni lato e attaccati da tutte le direzioni ven-
gono costretti a capitolare, unitamente ad altre grandi unità il 13 maggio, per ordine del Comando della I'' Armata.
COMANDANTI D1v1smNE
CORAZZATA
« GrovANI
FAscrsn
Gen. D. Nino Sozzani Gen . B. Guido Boselli
>>
(136") (1942 - 43) Gcn. B. Ismaele De Nisio
SEDI
1942 Verona
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DIVISIONE CORAZZATA «LITTORIO)> (133a)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 18 settembre 1939 viene costituita a Parma per trasformazione di una divisione volontaria che aveva operato oltremare la Divisione Corazzata e< Littorio» ( 1 33"). All'atto della costituzione assume alle dipendenze il 12° Reggimento Bersaglieri Motociclisti, il 33° Reggimento Fanteria Carrista e il 133° Reggimento Artiglieria Corazzata. Il 17 giugno 1941 entra a far parte della divisione il 133" Reggimento Fanteria Carrista e il 15 settembre successivo il 33" Carrista lascia la divisione e passa a disposizione del Vll Corpo d'Armata. Sempre
in settembre, nell'ambito della divisione, viene costituito il Comando III Brigata Corazzata che inquadra il J2" Bersaglieri e il 133" Fanteria Carrista. Il 25 novembre 1942 la divisione viene disciolta per eventi bellici, mentre trovavasi in zona d'operazioni in Africa Settentrionale e i pochi reparti rimasti in vita entrano a far parte di un'unità costituita in emergenza sul fronte di combattimento e denominata Gruppo di Combattimento del XX Corpo d'Armata.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE ( 1940 ·
45)
1940: all'inizio della guerra la Divisione << Littorio» è dislocata nella zona di Parma, Bologna, Reggio Emilia. Destinata sul fronte occidentale, raggiunge la zona delle operazioni nella zona del Piccolo San Bernardo, tra il 2 1 e il 24 giugno, e non può prendere parte alle operazioni contro la Francia per il sopraggiungere dell'armistizio. N ei primi giorni di luglio la divisione rientra nella sua sede di pace a Parma. 194 1: il 26 febbraio si trasferisce in Liguria e si disloca lungo la costa tra Diano Marina, Imperia, Alassio. Nella prima decade di aprile si sposta sulla frontiera orientale a sud - est di Trieste, in un primo tempo tra Erpelle Cosina e Basovizza e, successivamente, tra Postumia e Fiume. L' I r aprile, nel corso delle operazioni di combattimento contro la Jugoslavia, si spinge da Fiume in territorio nemico e, dopo aver superata Mrzla Vodica, il 12 raggiunge Delnice e Karlovac nella Dalmazia. Il 13, proseguendo nell'avanzata verso sud, si spinge fino ad Otocac e il 15 raggiunge Gospic, Gracac e Knin. As-
sume il controllo della zona attorno a quest'ultima località e organizza presidi a Buhova, Vinizza, Opana, Studenza, !moschi. Il 1° maggio inizia il movimento per il rientro in patria, nella sede di pace. Destinata in Africa Settentrionale, nella seconda decade di dicembre si trasferisce nella zona di N apoli- Foggia, in attesa d'imbarcarsi.
1942: nei primi giorni di gennaio, nel corso della seconda controffensiva italo - tedesca in Africa Settentrionale, le unità della divisione iniziano il tras ferimento in Libia. Ma la situazione determinatasi sul fronte di. combattimento a seguito della rapida avanzata delle nostre truppe verso l'Egitto, rende necessario l'impiego di tutte le unità disponibili, specie se meccanizzate o corazzate, per cui i reparti della (( Littorio >) mano a mano che raggiungono la L ibia vengono avviati sulla linea del fuoco e cedute ad altre grandi unità impegnate nella lotta (alla Divisione «Ariete» sono ceduti: due gruppi semoventi da 75 / 18, il X Battaglione Carri del 133° Carrista, il Battaglione Armi · d'accompagnamento e controcarri del 12° Bersaglieri, un gruppo da 90 / 53, due bat-
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tre altre grandi unità vengono impegnate per l'accerchiamento e l'annientamento delle trup· pe rinchiuse nella sacca di El Alamein, la « Littorio », attardata per i combattimenti del giorno precedente, raggiunge nel tardo pomeriggio Deir el Dhib. Il 7 unità della divisione impegnano ancora in combattimento il nemico per occupare un'importante posizione nella zona di Munqar Wahla, nel settore sud del fronte. 11 9 la divisione, che è dislocata all'estremo sud deilo schieramento italo - tedesco, avanza ancora verso est lungo il margine nord della depressione di El Qattara. Il 9 stesso oltrepassa la pista che con andamento sud - nord collega la zona con El Alamein, ma l'avanzata viene fortemente ostacolata dal terreno infestato da molteplici serie di campi minati e da una reazione nemica che diventa sempre più pesante. Sulle posizioni di Deep \Vell - Bar el Qattara le unità della << Littorio » sono costrette a sostare e ad attestarsi per contrastare i violenti contrattacchi che il nemico sviluppa con con.tinuità impiegando forze fresche. Da questo momento la divisione assume un atteggiamento difensivo, come del resto avviene nello stesso periodo sugli altri settori del fronte. Ancora sulle stesse posizioni sostiene combattimenti difensivi che si r.ivelano particolarmente violenti nei giorni 22 e 27 luglio. Successivamente, in agosto, destinata quale grande unità di riserva, si trasferisce in zona più arretrata. Ripresa l'offensiva il 30 agosto, partecipa al1' avanzata verso est, raggiungendo, nella stessa giornata e senza incontrare forti resistenze, Deir Da' Ayis. Gli impedimenti principali sono rappresentati da ostacoli passivi quali i campi minati, da intensi e robusti concentramenti di artiglieria e soprattutto da bombardamenti e spezzonamenti aerei, impiegati a massa a bassa e bassissima quota. Il 1° settembre la tenace resistenza dei capisaldi nemici unita alle violente e intense barriere di fuoco create davanti a ciascun centro difeso, costringe le unità attaccanti a sostare sulle posizioni raggiunte nella zona di Managir cl Taiyara. Ma la reazione nemica non dà tempo di riordinarsi, essa si sviluppa con immediatezza il 1 ° settembre stesso, e le unità della divisione, giunte sulle posizioni stremate e in buona par-
terie da 20 mm; alla Divisione << Trieste >l l'XI Battaglione Carri M del r33° Carrista). La divisione che ha incontrate non poche difficoltà per il trasferimento in Libia (quasi cinque mesi) al suo arrivo risulta quasi smembrata per cui viene fatta sostare nella zona di Garian - Homs (Tripolitania) per riordinarsi. Ricostituiti i reparti mancanti, il i9 giugno si trasferisce parte nella zona di Agedabia e parte, il 12" Bersaglieri, il LI Battaglione Carri M e un gruppo cannoni da 75/27, in linea. Questi ultimi reparti vengono fatti affluire nel settore cli T obruk e inseriti nello schieramento Ain el Gazala - El Adem, con il compito di sostituire .le grandi unità che si stanno ammassando per l'attacco alla fortezza di Tobruk e di concorrere alla sicurezza del tergo dello schieramento italo - tedesco da contrattacchi nemici provenienti da sud - est. Il 20 sempre con atteggiamento difensivo le unità suddette si spostano nella zona di Sidi Rezegh- Trigh Capuzzo. Dal 22 tutta la divisione riunita partecipa all'inseguimento del nemico in ritirata verso l'Egitto e il 24 varca il confine libico a sud di Bir el Sceferzen. Il 25 raggiunge Alam Rabia e il 26 Quburet eI Sabaya, 30 km a sud est di Marsa Matruk. Il 27 partecipa alle operazioni per l'accerchiamento delle forze nemiche dislocate all'interno del campo trincerato di Marsa Matruk, dopo di che si schiera in seconda Linea quale grande unità di riserva d'armata. Nella notte sul 28 reparti della divisione, attestati lungo l'Uadi Nag Amisch, stroncano un tentativo di sortita delle forze accerchiate. Successivamente, disimpegnati dal compito di assedio, partecipano al proseguimento dell'offensiva e all'inseguimento delle forze avversarie verso est. Il 29 raggiunge la via litoranea ad est di Marsa Matruk e il 30 si schiera 20 km a sud di El Dabà. Il r" luglio è nella zona a sud ovest di El Alamein, nella località di Deir Abu el Marakiz. Nel pomeriggio del giorno I, nel corso di quest'ultima fase del movimento, il nemico rivela la sua presenza mediante rabbiose puntate effettuate con nuclei corazzati e veloci sulla colonna di testa della divisione che, colta in crisi di movimento per l'inattesa reazione, subisce elevate perdite. Il 2 luglio, menV4
te decimate, debbono lottare d uramente per contenere la violenza dei contrattacchi nemici. Altro poderoso contrattacco viene lanciato il giorno 2 su tutta la fronte dell'armata italo tedesca, per cui viene deciso di sospendere l'offens iva che già per proprio conto stava per esaurirsi a causa di una acuta crisi cli carburanti che si deterrni nava proprio in quei giorni. Il giorno 3 lo schieramento della divisione viene arretrato su posizioni più idonee alla difesa, in zona di Raqabet el Retam e il 5 costituisce retroguard ia del settore centrale del fronte, schierandosi a protezione dei varchi dei campi minati verso i quali affluiscono le unità amiche in ripiegamento. Postata in seconda schiera, la divisione, dal :ro settembre alla prima quindicina di ottobre , partecipa alla condotta della battaglia difensiva, contrastando con energia e immediatezza i colpi di mano e gli attacchi locali e respingendo con successo le incursioni tentate nelle retrovie del fron te. Alla vigilia dell'offensiva britannica la divisione è schierata in seconda schiera nel settore nord del fronte. Il 23 ottobre un gruppo d'intervento, costituito da forti aliquote della Divisione « Littorio» e reparti tedesch i, viene impiegato per ricacciare il nemico che, iniziato l'attacco, in più punti era riuscito a raggiungere le posizioni di resistenza della difesa. Continuando la pressione nemica nel giorno successivo, una ampia sacca viene a prodursi nel settore nord del fronte per cui unità carri della divisione il 25 vengono impiegate per contrattaccare e ristabi lire la situazione nella zona. 11 26 il ne-
mico è costretto a ripiegare sulle posizioni di partenza. In una pausa dell'offensiva nemica, reparti della divisione vengono impiegati nei giorni 27 e 28 nell a zona di K.idney e di El W ishka in azioni isolate tendenti a eliminare i progressi nemici dei giorni precedenti. Il 2 novembre, ripresa l'offensiva nemica, unità della divisione vengono impiegate per eliminare una profonda infiltrazione a Tel1 Aqqaqir. La battaglia di carri risulta però favorevole agli avversari, dotati di mezzi decisamente superiori e, dopo sette giorni di strenua lotta, la divisione viene sommersa e i suoi reparti fortemente decimati . I resti di essa il 3 ripiegano e si schierano nella zona di Deir el Murra - Bir cl Abd. Nell'ulteriore proseguimento dell'azione di attacco nemica la divisione può opporre un solo battaglione di formazione nel quale erano stati riuniti gli ultimi carri ancora efficienti. Il 6 i residui reparti ( due compagnie bersaglieri e due obici da I oo / 17) ripiegano ancora, prima, sulle posizioni del cigl ione di Fukà e poi, il 7, sulla linea di Sollum - Halfava - Sidi Omar - Ridotta Capuzzo. Il 13 quello che resta della Divisione « Littorio » è a El Aden, a sud di T obruk. Lo stesso giorno la divisione viene considerata disciolta per eventi bellici e i pochi elementi ancora in vita concorrono a costituire il Gruppo di Combattimento del XX Corpo d'Armata. La Divisione « Littorio>>, per il suo comportamento durante i combattimenti difensivi nella zona tra El Alamein e El Qattara, merita la citazione sul bollettino di guerra n. 8or del 30 agosto r942.
COMANDANTI Drv1s10NE ( 1 939-
CORAZZATA
1c LITTORIO i>
(133'')
42)
Gen. D. Gervasio Bitossi
SED I 1939- 40
Parma
- 31 5 -
Gen. B. Etnilio Becuzzi (int.) Gen. D. Carlo Ceriana Mayneri Gen. D. Gervasio Bitossi
1a DIVISIONE DI CAVALLERIA DEL FRIULI
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Discende dalla grande unità di cavalleria che, formata il 16 gennaio 1841 raggruppando fin dal tempo di pace le Brigate di Cavalleria all'epoca esistenti, I, Il e III, assume il nominativo di Divisione di Cavalleria. Soppressa nel 1847, ritorna in vita soltanto in vista o a seguito di esigenze belliche e per il periodo strettamente conseguente alla durata di esse: nel corso della prima guerra d'indipendenza, allo scoppio della seconda, in previsione della campagna centro - meridionale e in vista della terza guerra d'indipendenza. Nel 1848 - 49 viene formata e soppressa più volte e le tre brigate che la compongono vengono di norma impiegate con i corpi d'armata o con le divisioni di fanteria. Nel corso della seconda guerra d'indipendenza con il nome di Divisione di Cavaileria di linea assume un ordinamento più regolare. Infatti, dal 27 marzo
1859 all'ottobre dello stesso anno, inquadra, oltre alla I e Il Brigata di Cavalleria, anche una brigata (gruppo) di artiglieria a cavalJo (1 " e 2" Batteria). Per la campagna centro Ineridio.nale, dal settembre 1860 al marzo 1861, e per la prima fase della terza guerra d'indipendenza, dal maggio al giugno 1866, opera con le sole due brigate di cavalleria. Ritorna in vita il 1° ottobre 1910 in Udine con il nominativo di 1" Divisione di Cavalleria del Friuli e assume alle dipendenze la I e la II Brigata di Cavalleria. Successivamente, entro il 1° settembre 1912, la divisione viene completata con l'assegnazione del I Gruppo Artiglieria Batterie a Cavallo (1" e 2") e un battaglione misto di bersaglieri ciclisti; reparto q uest'ultimo che in seguito diventa 1° Raggruppamento Bersaglieri Ciclisti. La divisione si scioglie il 20 aprile 1920.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA D'INDIPENDENZA
(1848 -49)
Nel corso della campagna la divisione come grande unità ha un'attività operativa molto ridotta, svolgendo invece una generica funzione di consulenza tecnica, in quanto i reparti di cavalleria dipendenti operano decentrati alle dipendenze dirette delle grandi un ità di fanteria. SECON DA D'INDIPENDENZA
Palestro, Villata, Vinzaglio e Confienza. Impiegata poi in azioni di avanguardia, rastrella il terreno in direzione di Milano dove giunge ]'8 giugno. CENTRO- MERIDIONE
(1860 -6r)
Tenuta come grande unità di riserva, viene impiegata ·in azioni di ricognizione lungo il Garigliano nell'ottobre 1860.
(1859)
La divisione nei primi giorni di aprile, nel corso della battaglia difensiva, viene impiegata in operazioni di difesa elastica nella zona compresa fra il Ticino e la Dora Baltea. Opera poi con la I e la II Brigata .in azioni offensive, il 21 maggio lungo la riva sinistra del fiume Sesia e quindi, inoltratasi nella piana vercellese, occupa il 30 e 3 r maggio i centri abitati di
TERZA 1/JNDIPENDENZA
(1866)
Penetrata profondamente in territorio lombardo, si concentra subito dopo l'inizio delle ostilità nella piana compresa fra Brescia e Cremona. Il 23 giugno passa il fiume Mincio e spinge le punte più avanzate fino a Villafranca. Partecipa il 24 alla battaglia di Custoza, sostenendo duri combattimenti a Sommacam-
pagna e a Custoza. Dopo l'esito sfavorevole della battaglia, svolge dal 25 al 30 il ruolo di grande unità di retroguardia, impegnando il nemico in una serie di puntate offensive fra l'Oglio e il Mincio per ritardarne l'avanzata. PRIMA MONDIALE
(1915- r8)
1915: subito dopo l'inizio delle ostilità passa il confine con l'Austria nella zona di Palmanova e si spinge fìno ai ponti cli Pieris per controllarne il passaggio e facilitare così l'azione di altre grandi unità in avanzata da Cervignano verso il basso Isonzo. Successivamente, a partire dal 13 agosto, viene incaricata della difesa costiera tra Ansa Corno e Piave. A novembre lascia la linea del fronte. 1916: appiedata, il 9 maggio entra in linea ancora sulla fronte Giulia e si schiera da Rocca di Monfalcone alla palude del Lisert. Nei giorni successivi porta un duro attacco alle linee nemiche costringendo i difensori ad abbandonare le posizioni che erano r.iusciti precedentemente ad occupare nelle nostre linee. In luglio passa ad operare dal settore Plava Canale a quello di Monfalcone. Dalle posizioni di Doberdò e di Monfalcone prende parte alla sesta battaglia del\ 'Isonzo, concorrendo agli attacchi delle posizioni nemiche del Cosici e del Debeli che cadono nelle nostre mani nel corso di aspri combattimenti sostenu ti dal1'8 al 10 agosto.
1917-" di nuovo a cavallo, nel corso dell'offensiva austro - tedesca dell'ottobre, partecipa con estremo impegno alla battaglia difensiva.
Il 29 ottobre mentre la I Brigata combatte a Ponte della Lavia, a Pasian Schiavonesco (attuale Basiliano) e a Santa Maria di Sclaunicco, .la II Brigata il 29 e 30 si oppone validamente al nemico riuscendo a fermarne l'avanzata a Pozzuolo ciel Friuli al prezzo del quasi totale annientamento dei suoi reparti. Il 4 e S novembre i resti della divisione ripiegano sempre combattendo opponendosi ancora all'avanzata nemica sul Tagliamento, al Meduna e al Cellina. Tra il 6 e il 9 novembre ripiegano sul Piave conti nuando nell'azione di protezione delle retroguardie delle forze amiche del settore centrale del fronte. Per il suo comportamento viene citata sul bollettino di guerra n. 891 ciel r novembre. 0
1918: nel marzo, destinata ancora ad assolvere il compito di difesa costiera nel tratto da Ravenna a Rimini, viene trasferita sul fronte di combattimento in vista dell'offensiva finale. Attestata sul Piave tra Spresiano e Lovadina, il 30 ottobre, nel corso della battaglia di Vittorio Veneto, passa il fiume e rapidamente punta sulla Livenza. 11 31, superate forti resistenze nemiche a Cordignano e a San Pietro, attraversa la Livenza e marcia verso il Tagliamento. Nell'avanzata sostiene un violento combattimento a Fiaschetti per impedire al nemico di distruggere il ponte omonimo. Prosegue poi per Vigonovo e il 2 e 3 novembre occupa Maniago e Treviso. Per il comportamento tenuto durante gli ultimi giorni di lotta merita la citazione sui bollettini di guerra n. 1262 del 1" novembre e n. 1264 del 2 novembre 1918.
COMANDANTI DrvrsroNE m
CAVALLERIA
(1841 - 47)
Magg. Gen. Deodato Olivieri di Vemier DrvrsroNE
nr
CAVALLERIA
(1848- 49)
Ltn. Gen. Deodato Olivieri di Vernier
D1v1SIONE Dl CAVALLERIA DI LINEA
(1859)
Ltn. Gen. Calisto Bertone di Sambuy DrvrSIONE
m
CAVALLERIA
(r86o- 6r)
T en. Gen. Maurizio Gerbaix De Sonnaz
D1vrsI0NE
01 CAvALLER!t\
(r866)
Ten. Gen. Maurizio Gerbaix De Sonnaz Ten. Gen. Paolo Griffi.ni 1" D1v1sroNE DI CwALLERTA DEL FRIULI
(r9rn ·
20)
Magg. Gen . Nico!ò Pirozzi . Magg. Gen. Evaristo Mosso~u~ Ten. Gen. Giovanni Pellegrm1 Magg. Gen. Antonio Gatti (int.) Magg. Gen. Pietro Filippini Gen. D. Arturo Milanesi
Ten. Gen. Luigi Greppi
SED I
1910 - 17 Udine
r9r8 - 20
Udine
2" DIVISIONE DI CAVALLERIA DEL VENETO
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Il 23 ottobre 19ro si costituisce a Vicenza la 2" Divisione di Cavalleria del Veneto e assume alle dipendenze, oltre alla III e IV Brigata di Cavalleria, il VII Battaglione Bersaglieri ciclisti e il II Gruppo Artiglieria Batterie a Cavallo. N el corso della guerra 1915 - 18 riceve alle dipendenze anche il I Gruppo Auto-
carreggiato del 61° Reggimento Artiglieria da Campagna e la Squadriglia Autoblindomitragliatrici. La divisione si scioglie il 21 novembre del 1919, mentre sotto la stessa data il suo nominativo viene assunto dalla 3" Divisione di Cavalleria.
t
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONmALE
(1915- 18)
1915: all'inizio delle ostilità la 2" Divisione, schierata sulla fronte Giulia, oltrepassa il confine con l'Austria a Castione di Mure e a Torre di Zuino, occupando tutte le località del basso Isonzo: Cervignano, Villa Vicentina e Grado. Il 5 giugno si spinge ancora verso oriente per esplorare la linea detta di Casanova sul basso Isonzo oltre il ponte di Colussa. Nel corso della puntata ricognitiva ha la possibilità cli saggiare le forze nemiche in violenti scontri avvenuti ad Ariis, tra Ronchi e Monfalcone, e ad Avise Staranzano sul Canale Dottori. Dal 23 giugno al 13 agosto assume la responsabilità della difesa costiera tra il fiume Isonzo ed Ansa Corno. 1916: appiedata in gennaio e rimessa a cavallo in maggio, viene impiegata tra giugno e luglio a protezione della radunata della 5" Armata di riserva, mentre è in corso la grande offensiva austriaca del Trentino (Strafexpedicion). 1917: partecipa nell'agosto ali 'undicesima battaglia dell'Isonzo, operando sull'Altopiano della Bainsizza. Il 24 ottobre, all'inizio dell'offensiva nemica, è dislocata lungo il fiume Tagliamento e dal 25 al 31 successivi viene
-
43·
chiamata ad agire a protezione del np1egamento della 2" Annata. Schierata sul Torre a nord di Udine, verso dove s'incanala l'avanzata delle truppe austro tedesche e affluiscono le nostre unità del settore pedemontano, in una serie di combattimenti controffensivi contrasta il nemico dal 26 al 30 ottobre a San Vito, sul Ledra, a Fagagna, a Cividale, a San Daniele del Friuli. Portatasi sulla riva destra del Tagliamento, sbarra dal 1° al 2 novembre le provenienze dal Ponte di Cornino. Combatte ancora a Toppo, a Cavasso Nuovo, tra Meduna e Cellina dal 4 al 5 novembre. Successivamente dal 6 all'8 protegge il ripiegamento del settore sinistro della 2 " Armata, sostenendo azioni di alleggerimento a Santa Fiora di Sopra, a Vigonovo e a Colle Umberto. Le perdite subite dalle unità della divisione in questa fase di aspra e sanguinosa lotta sono tali che viene sentita la necessità di costituire una 2" Divisione di Cavalleria (provvisoria) con i Reggimenti Piemonte Reale Cavalleria, Lancieri di Firenze, Cavalleggeri di Aquila e Cavalleggeri di Udine. Detta divisione rimane in vita dal novembre 1917 al febbraio 1918, fino al completo riordinamento delle unità decimate. Per il suo comportamento nel corso della battaglia difensiva, merita la citazione sul bollettino di guerra n. 891 del r" novembre r9r7.
31 9 -
1918: in febbraio, completamente ricostituita e riassunto il suo nominativo, rimane dislocata quale unità di riserva nelle retrovie della 3" Armata. Nel corso della battaglia del Piave, solo la III Brigata viene impiegata tra il 18 e il 19 giugno a Monastier e a San Pietro Novello. Durante l'offensiva finale, raccolta nella zona Quinto di Treviso, il 30 ottobre inizia il passaggio del Piave. Successivamente, avuta ragione di forti gruppi di retroguardia nemica, li costringe alla fuga e Ii insegue lungo la di-
rettrice Palmanova - Monfalcone. Il 1° novembre partecipa all'annientamento delle difese nemiche sulla Livenza e superato il fiume ricaccia le retroguardie nemiche verso Meduna e Pordenone. Il 4, alla proclamazione dell'armistizio, le unità della divisione raggiungono Codroipo, Cervignano, Mortegliano, Palmanova e Grado. Per il suo comportamento durante la battaglia di Vittorio Veneto, merita la citazione sui bollettini di guerra n. 1262 e 1263 del 1° novembre, e 1264 del 2 novembre.
COMANDANTI 2"
DIVISIONE
DI CAVALLERIA DEL VENETO
(1910 -
19) Ten. Gen. Galeazzo Sartirana Ten. Gen. Giovanni Vercellana
Magg. Gen. Evaristo Mossolin Magg. Gen. Pietro Filippini Magg. Gen. Carlo D'Agata Godoi (int.) Ten. Gen. Vittorio Litta Modignani Magg. Gen. Armando Filippini (int.)
SEDI r9I8- r9 Udine
19ro - 17 Udine
-320 -
Y DIVISIONE DI CAVALLERIA DELLA LOMBARDIA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costituisce in Milano il 1° ottobre 1910 con il nominativo di J" Divisione di Cavalleria della Lombardia e assume alle dipendenze la V e la VI Brigata di Cavalleria, il III Gruppo Artiglieria Batterie a Cavallo e il III Gruppo Autocarreggiato di Artiglieria da Campagna.
Il 21 novembre r919 cambia il proprio nominativo in quello di 2" Divisione di Cavalleria che sotto la stessa data era stata sciolta. Il 20 aprile 1920 assume il nominativo di r" Divisione di Cavalleria al posto dell'omonima divisione anch'essa disciolta sotto la stessa data e l' 11 gennaio r923 si scioglie.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA .\10N D1ALE
(1915 - 18)
191 5: da giugno ad agosto vien.e impiegata in difesa costiera nella zona compresa tra Ansa Corno e Piave. 19 r 6: appiedata in gennaio e rimessa a cavallo in maggio, nel corso dell'offensiva austriaca nel maggio - giugno, opera a ridosso delle valli vicentine per sbarrare un'eventuale penetrazione nemica nella zona. Concorre nella zona di Arsiero all'inseguimento del nemico che ripiega sulle basi di partenza. Dal 9 al 17 agosto partecipa alle operazioni successive alla conquista di Gorizia, combattendo sul Vipacco e con puntate esplorative immediatamente ad oriente di Gorizia. 1917: dal 17 agosto al 12 settembre partecipa alla undicesima battaglia dell'Isonzo con la sola V Brigata che, per l'esigenza, viene schierata nella Conca cli Gargaro. ln zona di riposo all'inizio dell'offensiva austro - tedesca dell'ottobre, viene tempestivamente fatta affluire in linea concorrendo alla protezione
delle fanterie amiche in ripiegamento su Udine. Sostiene combattimenti di retroguardia il 4 e il 5 novembre tra Meduna e Cellina, e a Castel d'Aviano e a Vismadello dal 6 all'8 novernbre.
19,8: fino al settembre è incaricata della difesa mobile del settore del Garda. In ottobre viene dislocata tra Casimano e Designano. Nel corso clell'offensiva finale partecipa alle operazioni di attacco passando il Piave il giorno 30 ottobre, inseguendo il nemico in direzione di Vigonovo e Rovereto. Il 31, annientate le resistenze nemiche, forza il passaggio di Polcenigo sul fiume Livenza e .il r'' e 2 novembre attacca le retroguardie nemiche in fuga a San Quirino e a Tauriano. Raggiunto Spilimbergo impegna le ultime difese nemiche del guado sul Tagliamento a Provesano. Nel pomeriggio del giorno 3 la divisione passa il Tagliamento a Bonzicco e raggiunge Udine e Pordenone. Per il suo comportamento viene citata sui bollettini di guerra n. r262 e 1263 del r novembre e 1264 del 2 novembre. 0
COMANDANTI
3"
DIVISIONE DI CAVALLERIA DELLA L0.\1BARDIA
(1910 - 19) Ten. Gen. Vittorio Emanuele di Savoia Aosta
- 321 -
Ten. Gen. Ernesto Quercia Ten. Gen. Carlo Guicciarcli di Cervarolo Magg. Gen. Gustavo Rerardi (in.t.) Magg. Gen. Wannondo Barattieri di San Pietro
2• D1v1SI0NE DI CAVALLERIA
(1919- 20)
1' D1v1s~I0NE DI CAVALLERIA
Gen. D. Gustavo Berardi
Tcn. Gen. A rturo Milanesi
SEDI 1910 -
23 Milano
-
322 -
(1920 - 23)
4a DIVISIONE DI CAVALLERIA DEL PIEMONTE
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Si costituisce il 1° maggio 1915 a Torino con il nominativo di 4" Divisione di Cavalleria del Piemonte e assume alle dipendenze la VII e l'VIII Brigata di Cavalleria, il 3° Raggruppa-
mento Bersaglieri Ciclisti e il IV Gruppo Artiglieria Batterie a Cavallo. Il 2r novembre 1919 la divisione si scioglie.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PIUMA MONDIALE
conquista di Gorizia nella pnma quindicina di agosto.
(1915- 18)
191 5: dall'inizio delle ostilità ad ottobre la
divisione viene impiegata in difesa costiera nella zona compresa fra Ansa Corno e il fiume Isonzo. 1916: la divisione appiedata, il 4 maggio raggiunge la linea del fronte sul basso Isonzo e si schiera sul Carso di Monfalcone, verso l'ultimo tratto della frontiera Giulia verso il Mare Adriatico. NeJla zona sostiene combattimenti difensivi nei giorni 14, 15 e r6 contro forti attacchi portati dal nemico alla Rocca di Monfalcone e ad Adria. In luglio difende un settore nella zona di Plava. Successivamente i quattro reggimenti della divisione rimangono in trincea sul Carso in rinforzo ad unità di fanteria, mentre il Comando Divisione viene di nuovo interessato al-la difesa costiera nella zona di Aquileia. Il 20 luglio tutta la divisione si trasferisce sul Corada, sempre nel settore Plava - Canale e partecipa alle varie azioni nel corso della sesta battaglia dell'Isonzo e alla conseguente
1917: dopo varii servizi nelle retrovie, il 30 ottobre, reparti della divisione, nel corso dell'offensiva austro - tedesca, vengono inviati sul Tagliamento per concorrere alla protezione delle unità della 2 " e 3" Armata in ripiegamento sul Piave. 1918: opera in azioni di ricognizione e di pattugliamento lungo la riva destra del Piave. Prende parte alla battaglia di Vittorio Veneto agganciando il nemico a Pozzuolo e inseguendolo verso Cormons e Gorizia. Raggiunta la Livenza, concorre all'annientamento delle retroguardie nemiche a difesa dei passi sùl fiume il 1° novembre e il giorno successivo raggiunge Pordenone. Il 3 guada il Tagliamento presso Santo Odorico imponendo il disarmo ad una intera divisione austriaca e la resa a vari comandi e truppe sorpresi nella zona di Pozzuolo del Friuli. Per il suo comportamento viene citata sui bollettini di guerra n. 1262 del 1° novembre e 1264 del 2 novembre 1918.
COMANDANTI
f
DIVISIONE
DI
CAVALLERIA
DEL
PIEMONTE
(1915- 19) T en. Gen. Alessandro Malingri di Bagnolo
SEDI
1915- 19 Torino
- 32 3 -
Magg. Gen. Giovanni Rubin De Cervin Magg. Gen. Warmondo Barattieri di San Pietro (int.) Magg. Gen. Arturo Milanesi (int.)
LE DIVISIONI NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
1. VICENDE ORGANICHE a.
eostituzione
In previsione della prima guerra mondiale, vengono mobilitate tutte le Divisioni Militari Territoriali in vita nel r9r5. Esse risultano costituite da brigate dell'Arma base (fanteria, bersaglieri, alpini) in numero di due o tre per divisione, e da due o più gruppi di artiglieria da campagna riuniti in un reggimento. A queste divisioni già approntate, nella primavera del .T9i:5 se ne aggiungono altre per cui, all'inizio delle operazioni, si attestano sul confine orientale trentacinque divisioni di fanteria (distinte con un numero, da uno a trentacinque), di cui venticinque nate da altrettante Divisioni Militari Territoriali e dieci costituite cx novo. Si affiancano a queste quattro divisioni di cavalleria (numerate da uno a quattro e denominate rispettivamente la r' Friuli, la 2° Veneto, la 3" Lombardia e la 4" Piemonte) e una Divisione Speciale Bersaglierj di nuova costituzione. Nel corso del conflitto vengono ancora formate: - nel 1916, tredici divisioni di fanteria, numerate da 36 a 38 e da 43 a 51 e la 56"; - nel r917, diciotto divisioni di fanteria, numerate da 52 a 55 e da 57 a 70; - nel 1918, due divisioni di fanteria, la 75"' e la 80", e due divisioni di assalto, la 1" e la
2".
Altre grandi unità divisionali vengono costituite anche dopo l'armistizio del 4 novembre
r9r8: - nel gennaio 1919, nel corso delle operazioni per la pacificazione della Libia, nasce la 81" Divisione di Fanteria, che si scioglie poi nel settembre dello stesso anno; - dal settembre all'ottobre del 1919 infine, per particolari esigenze determinate dal-
l'armistizio lungo 1a linea di confine (blocco della città di Fiume), vengono costituite la 77", la 78" e la 79" Divisione di Fanteria che però hanno tutte breve vita, in guanto vengono disciolte nel dicembre dello stesso anno la 79", e rispettivamente nel gennaio e nel!' aprile del 1920 la 78" e la 77". Alcune delle divisioni di fanteria per il particolare ambiente operativo in cui vengono impiegate e per il predominare delle truppe da montagna rispetto alle altre dell'Arma base, assumono la fisionomia di divisioni alpine. Complessivamen te, dall'inizio della guerra e fino a tutto il 1919, vengono costituite:
-
72 divisioni di fanteria (di cui guattro alpine: la 5', la 52", la 75" e la 80"); - 4 divisioni di cavalleria; -
I
divisione bersaglieri;
-
2
divisioni di assalto.
b. Scioglimento Non tutte le grandi unità costituite risultano in vita contemporaneamente in quanto, come si è già visto, vengono costituite in tempi diversi e, come vedremo in seguito, vengono disciolte in tempi diversi, anche guerra durante : - quattordici divisioni (di cui una bersaglieri) vengono dichiarate disciolte per eventi bellici nel r917; -
dieci vengono dichiarate disciolte, do-
po la conclusione dell 'armistizio, nel r9r8; - guarantaquattro (comprese quattro di cavalleria e una di assalto) vengono disciolte nel 1919; -
dieci, compresa una d'assalto, nel
-
una, nel
1921.
1920;
2. VICENDE BELLICHE OItre alla frontiera orientale contro l 'Austria - Ungheria, lungo la quale venne impiegata la quasi totalità dell'esercito, alcune grandi unità vengono inviate fuori del territorio nazionale per operare a favore di interessi comuni alla causa delle nazioni alleate.
Nel giugno però entrano in linea due divisioni d'assalto, la 1" e la 2'', e una nuova divisione di fanteria, la 80".
b. Fronte serbo - austriaco (Albania).
a. Fronte italo - austriaco
r915: partecipano alle operazioni, attestate lungo il vecchio confine dal Trentino al Cadore, alla zona carnica e lungo il corso del fiume Isonzo, da Tolmino al mare' trentacin. que divisioni di fanteria, dalla 1a alla 35"; la 1", la 2", la 3" e la 4" Divisione di Cavalleria. Subito dopo l'inizio delle operazioni un'altra grande unità si unisce alle precedenti: la Divisione Speciale Bersaglieri. .
- due, la r3" e la 36', in Albania, nel1'ottobre - novembre.
1916: nel secondo anno di oouerra entrano .
rn az10ne, in aggiunta alle precedenti, altre
undici divisioni: la 36", la 37', la 43", la 44", la 45", la 46", la 47", la 48'', la 49", la 50" e la 5r', costituite dal marzo al novembre. Nel corso dell'anno però il fronte perde due divi~ioni : la Divisione Speciale Bersaglieri, sciolta 11 5 marzo; la 35"' Divisione di Fanteria che nell'agosto viene trasferita sul fronte macedone.
1917: dal gennaio al novembre si costituiscono e raggiungono il fronte altre diciannove divisioni di fanteria, dalla 52" alla 70a e, per breve periodo si ricostituisce anche la Divisione Speciale Bersaglieri. Tra ottobre e novembr_e quattordici divisioni (r6', 19", 30", 43", 44", 4.6', 49", fo", 63", 64", 65", 67", 68" e la Divisione Speciale Bersaglieri) vengono disciolte per eventi bellici e non più ricostituite. 1918: nel corso del quarto anno di guerra vengono ritirate dal fronte italo - austriaco quattro divisioni di fanteria, per essere mv1ate: - due, la 3" e 1'8", sul fronte franco tedesco, nel!' aprile;
Con le truppe del Corpo di Spedizione, già da tempo in Albania, nel marzo 1916 viene costituita la 38" Divisione di Fanteria che viene impiegata a protezione della ritirata dell'esercito serbo, pressato dagli austro - ungheresi. L'azione della divisione consente il libero m?vi,'?ento dei fugg~aschi fino ai porti albanesi e il conseguente imbarco alla volta del1'Italia e delle isole della Grecia. La 38" Divisione, unitamente alla rf e alla 36°, inviate in Albania nel settembre - ottobre 1918, ?anno vita al XVI Corpo d'Armata che partecipa nell'autunno all'offensiva finale e alla occupazione delle città di Elbasan, Durazzo, Tirana, San Giovanni di Medua e Scutari. c. Fronte franco - tedesco.
Partecipano alle operazioni contro i tedesc~1i? _dal giugno al novembre 1918, la 3" e 1'8" D1VJs10ne di Fanteria, inquadrate nel II Corpo d'Armata. . Le suddette unità vengono attestate a cavahere del fiume Ardre e si oppongono validamente, nel luglio, a un forte attacco tedesco nella zona di Bligny. Nel settembre presidiano un delicato settore del fronte attorno a Verdun, nella zona della potente posizione nemica dello Chemin des Dames. Nell'ottobre impegnano il nemico nel corso dell'offensiva finale e conquistano prima Sisonne e poi proseguendo nell'avanzata l'n novembre rao·. b gmngono la Mosa. d. Fronte macedone Nel .Juglio 1916 viene inviata in Macedonia e inquadrata nel Corpo di Spedizione Alleato,
- 32 5 -
denominato « Armée d'Orient », la 35" Divisione di Fanteria. Schierata ai confini con la Bulgaria nella zona di Kruska - Balcan, partecipa alle operazioni per la conquista di Monastir, nel novembre del 1916. Opera nell'ansa della Cerna dal gennaio al maggio 1917 e partecipa, nel r918, alla conquista di Prilep e all'avanzata su Sofia e su Costantinopoli.
-
e. Fronte coloniale libico. Per la pacificazione della colonia il comando della 38' Divisione di Fanteria, ultimate le operazioni in Albania, viene inviato a inquadrare le truppe già esistenti in Libia. Nel corso delle operazioni di polizia coloniale partecipa contro i ribelli alla battaglia per la conquista di Zanzur.
326 -
LE GRANDI UNITA' BERSAGLIERI NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
GENERALITA' Antecedentemente all'inizio del primo conflitto mondiale, nel corso della preparazione dell'esercito alla guerra, non si era sentita ]a necessità di approntare particolari grandì unità della specialità bersaglieri in quanto l'impiego di detti reparti viene visto a livello compagnia o battaglione. Dette unità, utilizzate in modo autonomo o unite ad altre unità di cavalleria o di fanteria, costituiscono speciali unità celeri de-
-
44·
stinate ad agire su particolari terreni e per particolari esigenze. Solo nel primo mese di guerra venne effettuato l'unico tentativo, che tra l'altro ha breve durata, di costituire una grande unità bersaglieri a livello divisione. Successivamente con una parte dei reggimenti, aumentati da dodici a sedici, nel 1916, e a ventuno nel 1917, si costituiscono al massimo sette brigate bersaglieri, due nel 1916, tre nel r9r7, due nel 1918.
32 7 -
DIVISIONE SPECIALE BERSAGLIERI
VICENDE ORGANICHE Si costituisce nei primi giorni di guerra, con quattro reggimenti bersaglieri, il 6°, il 9°, l'n° e il 12° e un gruppo di artiglieria da montagna. Successivamente, nel febbraio 1916, i quattro reggimenti sono riuniti in due brigate, la I con .jl 6° e il 12° Reggimento, e la II con il 9° e l'n°. Il 20 marzo 1916 si scioglie
dando vita alla 24" Divisione. Si ricostituisce il 24 ottobre dello stesso anno con il nominativo di Divisione Speciale Bersaglieri (Boriani). La divisione che inquadra la I e la V Brigata Bersaglieri ha però breve vita in quanto viene sciolta definitivamente dopo meno di un mese il 18 novembre.
VICENDE BELLICHE Nel corso del 1915 - 16 opera nella zona di Saga, Lama Planina. Partecipa nei mesi di agosto e settembre 1915 all'occupazione della Conca di Plezzo. Prende parte anche alla terza e quarta bat-
taglia dell'Isonzo, rispettivamente, nell'ottobre e nel dicembre. N el marzo 1916 partecipa alia sesta battaglia dell'Isonzo operando contro le posizioni del Grande e Piccolo Javorcek.
COMANDANTI DIVISIONE SPECIALE BERSAGLIERI ( 1915
- r6)
DIVISIONE SPECIALE BERSAGLIERI (BoRIANI)
Magg. Gen. Giuseppe Boriani
Ten. Gen. Alessandro Raspi Ten. Gen. Giulio Cesare Tassoni Magg. Gen. Antonio Giardina
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I BRIGATA BERSAGLIERI
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE La I Brigata Bersaglieri si costituisce nella seconda decade di febbraio dell'anno r916 e assume alle dipendenze il 6° e 12" Reggjmento Bersaglieri.
Si scioglie al termine del conflitto il 18 luglio r919. Ricostituita in base all'ordinamento approvato con decreto del 20 aprile 1921 è disciolta definitivamente nel 1923.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1916: dal febbraio all'agosto il comando della T Brigata opera nel settore di But Degano con reparti in massima parte non organicamente dipendenti, mentre il 6° e 12° Reggimento Bersaglieri vengono impiegati nella Conca di Plezzo e solo in un secondo tempo alcuni elementi si trasferiscono nel settore Fella e But Degano. Dal 6 settembre la brigata è tutta riunita e viene inviata nella zona di Bosco Cappuccio - Nad Logem. Dall'n ottobre partecipa al.le operazioni contro le posizioni del Veliki Hriback e dall'r al 4 novembre ai tentativi per la conquista di Pecinka. Il 24 novembre opera nella zona di San Grado di Merna fino a metà dicembre.
1917: nei primi giorni di febbraio si schiera a difesa del settore Sau - Jacob - Liga e in maggio nella zona Golievo. Da queste posizioni partecipa alla decima battaglia dell'Isonzo iniziata il r2 maggio; nel corso di essa coopera con la colonna operante verso M. Santo e lungo il costone del Vodice, obiettivi che vengono violentemente impegnati fino al 29 maggio. Dal 19 agosto al 12 settembre partecipa all'undicesima battaglia dell'Isonzo, impegnata a nord di Gorizia verso l'Altopiano della Bainsizza. In ottobre si schiera a difesa del settore di Valle Judrio. Iniziata l'offensiva austro - tedesca, il 24 dal costone di Rog respinge violenti attacchi portati nella zona. Il -
27 incalzata da forze preponderanti ripiega prima verso Brazzano, poi in direzione di Udine. Dopo una successiva resistenza a Pradamano raggiunge Mortegliano e il 2 novembre passa il Tagliamento a Latisana. Impegna ancora il nemico in tenaci combattimenti difensivi a Pozzuolo del Friuli, sullo sbarramento di Valstagna, alle Melette di Gallio e a San Giacomo di Lusiana. Il 6 dicembre i superstiti della brigata sono inviati a Valdagno per essere riordinati. Per il comportamento tenuto durante i combattimenti sull'Isonzo e sull'Altopiano della Baìnsizza, la brigata viene citata sul bollettino di guerra n. 824 del 26 agosto r9r7.
1918: dal gennaio opera in Val Brenta a difesa degli sbarramenti di Col Moschin, Costa Alta Valstagna. Nel corso dell'offensiva austriaca sul Piave, sempre nella stessa zona, partecipa dal 15 al 17 giugno ai combattimenti difensivi sulle posizioni di Cornone e di Pizzo Razea. In agosto si trasferisce nella zona di Vallarsa e assume il controllo delle posizioni di M. Matassone, M. Corno e M. Trappola. Nel corso dell'offensiva finale passa il Piave a San Polo di Piave per proseguire poi verso la Livenza dove si attesta sull'argine destro, fra Tammassons e Ghirano. Il 2 novembre passa il fiume e raggiunge Azzano Decimo. Il 3 proseguendo nell'avanzata ·s upera il Tagliamento e raggiunge Pasian di Prato. 32 9 -
COMANDANTI
I
BRIGATA BERSAGLIERI
Brig. Gen. Giuseppe Cassola Col. Roberto Raggio (int.)
(1916 - 18)
Magg. Gen. Luigi Baronis Magg. Gen. Felice Porta Magg. Gen. Umberto Montanari Magg. Gen. Adolfo Leoncini Col. Brig. Enrico Novelli
I
(r92r - 23)
Gen. B. Giovanni Battista Dho
SEDI 1921 - 23
BRIGATA BERSAGLIERI
Torino
- 33° -
II BRIGATA BERSAGLIERI
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si cost1tu1scc l'n febbraio r916 con il 9" e Reggimento Bersaglieri. Il 6 novembre dello stesso anno il 9° Reggimento viene sostituito dal 7". La Il Brigata si scioglie al tenni11°
ne della guerra, il 25 agosto 1919. Ricostituita per effetto dell'ordinamento approvato con decreto del 20 aprile r 92 1 è disciolta definitivamente nel I~J23·
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1916: la brigata già in linea lungo il settore Slatenik al l'atto della formazione con i reparti che vengono posti alle sue dipendenze, partecipa dal 14 febbraio alla riconquista di M. Cukla. In marzo opera in Val Raccolana sulle posizioni di Sella Nevea, Sella Prevala, Sella Robon. In settembre si schiera lungo il basso Isonzo, fra Isola Morosini, Terzo e Ginata. 1917: scarsa attività della brigata ali 'inizio dell'anno, schierata prima nella zona di Aquileia e, successivamente, in marzo sulla sinistra dell'Isonzo sulle posizioni del Debeli. In maggio inizia un'attività più intensa e dal 20 al 25 partecipa ai duri combattimenti per la conquista della linea nemica Jamiano - Fiondar e delle contese posizioni dell'Hermada. Le perdite subite nei combattimenti sostenuti nell'ultima decade di maggio sono notevoli, ma la brigata anche se decimata nei suoi reparti non abbandona il fronte e non desiste dalla lotta e, riuniti i resti in un solo reggimento di formazione, prende parte, dal 4 all' u giugno, alla battaglia fra il Vodice e il Timavo. Rior-
<linata ritorna in linea in luglio nella stessa zona e, dal 18 al 26 agosto, opera ancora sul1'Hermad a in accaniti combattimenti di attacco e di contrattacco. In settembre si trasferisce pri ma in Val Sugana e poi in Cadore a Cima Lama, Selva di Cadore, M. Piana. Nell'ottobre, nel corso dell'offensiva austro - tedesca, dopo una strenua resistenza sulle posizioni occupate, inizia il ripiegamento verso il Piave. Sulla riva sinistra del fiume, al Ponte di Vidor, organizza una strenua resistem:a che s1 protrae fino al JO novembre. Per il comportamento tenuto dai reparti durante i combattimenti del maggio nella zona dell'Hermada, la II Brigata viene citata sul bollettino di guerra n. 73 r del 25 maggio
1917. 1918: in gennaio è ancora schierata a difesa del settore del Piave fra Campocroce e Saetta. In febbraio si trasferisce sull'Altopiano di Asiago a sbarramento della Valle Posina, Riofreddo ed Astico. Su queste ultime posizioni r imane fìno all'armistizio, alternando turni di linea a turni di riposo.
COMANDANTI
II
BRIGATA BERSAGLIEIU
(1916- 19)
Col. Brig. Em ilio Guglielmotti Magg. Gen. Ulderico Pajola Col. Brig. Enrico Gotti
Magg. Gen. Sigismondo Monesi
- 33 1
II
Brig. Gen. Felice Coralli Col. Marco Marenco (int.) Brig. Geo. Giuseppe Fedele
BRIGATA BERSAGLIERI (1921 - 23)
Gen. B. Angelo Martinengo di Villagana
SEDI 1921 - 23
Roma
- 332
·-
III BRIGATA BERSAGLIERI
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Si costituisce il 18 marzo del 1917 con il 17" e 18° Reggimento Bersaglieri e si scioglie
l'anno successivo, nel 1918, al termine delle ostilità.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
191 J: la III Brigata in aprile è schierata tra le pendici settentrionali dell'Altopiano di Asiago e quelle del M. Leve e in luglio raggiunge prima la zona di Cervignano e poi si attesta a Castagnevizza. Da queste posizioni partecipa all'offensiva per la conquista della linea M. Stol - Hennada. Nell'ottobre, iniziata l'offensiva austro - tedesca, resiste ai ripetuti attacchi nemici dal 24 al 27, allorché inizia il ripiegamento che la porta prima sul Tagliamento e poi sul Piave. Attraversa il fiume il 6 novembre tra Bocca di Callalta e San Bartolomeo. In questa zona stabilisce la posizione di resistenza dalla quale si oppone con tenacia al proseguire dell'avanzata nemica, contrattaccando ed el iminando ripetutamente nuclei nemici che riescono ad infiltrarsi nello schieramento della brigata. Il 29 novembre può rite-
nersi definitivamente fermata l'offensiva nemica nella zona. Per il comportamento tenuto dalla brigata durante i combattimenti di novembre, viene citata sul bollettino di guerra n. 907 del 17 novembre.
z 9 z 8: rimane schierata nel settore di Cavazuccherina, dove alterna periodi di linea a turni di riposo, fino a tutto giugno. Il 2 luglio concorre alle operazioni per scacciare il nemico dalle posizioni del basso Sile che vengono raggiunte dopo sanguinosa lotta il 6 luglio. In agosto opera in Val Giudicarie e in ottobre si attesta in Val Chiese da dove partecipa all'offensiva finale. In quest'ultima fase delle operazioni partecipa alla conquista delle località di Cologna, Castel Romano e Cusane.
COMANDANTI Col. Brig. Sante Ceccherini
-
333 -
IV BRIGATA BERSAGLIERI
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costituisce a Vicenza il 1° aprile del 1917 e assume alle dipendenze il r4° e 20° Reg-
gimento Bersaglieri. Si scioglie successivamente nell'aprile r919.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 · 18)
191 7: entra in linea il 26 aprile e fino a tutto agosto è chiamata ad operare prima !un: go il settore Posina e poi nella zona di Fcltre. In settembre, trasferita nella Val Sugana, partecipa al tentativo di conquista della località di Carzano, più volte conquistata e altrettante volte perduta a causa della violenta reazione nemica. Iniziata l'offensiva nemica il 24 ottobre, la brigata si porta nella Conca di Luico da dove organizza ripetuti contrattacchi, nel tentativo di arrestare l'avanzata nemica nella zona. Costretta a ripiegare si porta in Valle Rieca, poi a Castel del Monte e quindi a Savogna. Altri tentativi di resistenza vengono compiuti dai reparti della brigata nella zona di Cividale, dopo di che la brigata ripiega verso Udine e il Tagliamento che oltrepassa il 4 novembre. Dal 6 al 7 novembre compie ancora tentativi di resistenza nella zona di Sacile e poi si sposta verso Conegliano e il Piave che rag-
giunge il 9 novembre, quasi completamente decimata. Riordinata, nella terza decade di novembre è di nuovo schierata sull'Altopiano di Asiago, tra M. Sisemol e Stenfle. Da queste posizioni concorre con accanimento ad alimentare l'aspra battaglia difensiva che si svolge fino a tutto dicembre nella zona. 1918: in gennaio dalle stesse pos1z1oni partecipa alla controffensiva contro le posizioni nemiche di M. Valbella, posizioni che cadono nelle nostre mani dopo aspra lotta, durata tre giorni, fino al 30 gennaio. In giugno opera sulla destra del Piave a Candelù e in agosto si trasferisce nella zona di M. Majo. Nell'ottobre, ancora dalle posizioni di M. Majo, partecipa all'offensiva finale avanzando verso M. Maggio, Toraro, Folgaria. Per il comportamento tenuto dalla brigata durante i combattimenti difensivi sul!' Altopiano di Asiago, viene citata sul bollettino di guerra n. 98r del 30 gennaio 1918.
COMANDANTI Col. Brig. Ambrogio Clerici
Brig. Gen. Renato Piola Caselli
- 334 -
V BRIGATA BERSAGLIERI
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costituisce il 18 giugno del 1917 con il 4° e il 21° Reggimento Bersaglieri e si scioglie, per eventi bellici, il 7 novembre dello stesso anno.
Si ricosti tuisce il r" marzo 1918 con il 5° e il 19° Reggimento Bersaglieri, per sciogliersi definitivamente al termine delle ostilità nel dicembre 1919.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1917: dalla terza decade di giugno è postata in linea sull'Altopiano della Bainsizza nella zona a nord del Vodice, tra Globokach e Krad Vrh. Nell'agosto partecipa all'undicesima battaglia dell'Isonzo superando il 18 gli sbarramenti nemici stabiliti sui ponti tra Logo e Canale, e conquistando il 20 le posizioni tra M. Semmer e Fratta. Il 22, dopo aspri combattimenti si porta ancora più addentro alle linee nemiche e s'impadronisce di buona parte della linea di Ossoinca. In settembre si schiera nella zona di Liga, sempre sull'Altopiano della Bainsizza dove risulta schierata all'inizio dell'offensiva austro tedesca. Dalle pendici orientali del Globokach, resiste il 25 e il 26 ottobre ai violenti urti nemici. Ordinato il ripiegamento il 27 si sposta in direzione di Brazzano e poi verso Pozzuolo del Friuli, a protezione di altre unità in ripiegamento verso il Tagliamento. Il 29 e il 30 resiste ad altri furiosi attacchi nemici e poi
ripiega verso Talmasson. Il 1° novembre i resti della brigata, dura,nente provati durante le aspre giornate di lotta, passano il Piave a Ponte della Priula. Per il suo comportamento durante i combattimenti sulla Bainsizza, la brigata viene citata sul bollettino di guerra n. 824 del 26 agosto.
19r8: in aprile è schierata sull'Altopiano dei Sette Comuni e assume la difesa del settore V.al d'Astico - Val d'Assa. In giugno, nel corso dell'offensiva austriaca, resiste tenacemente alla forte pressione esercitata dal nemico in Val Canaglia. Il 27 ottobre, nel corso della battaglia di Vittorio Veneto, è postata sul Montello. Partecipa da queste posizioni all'offensiva finale, passando il Piave fra Rio Rosper e Rio Roboso. Iniziato l'inseguimento del nemico, il giorno 29 occupa Sernaglia e il r novembre la zona di Gai- Tovena, dove viene raggiunta dall'armistizio il 4. 0
COMANDANTI
V
BRIGATA BERSAGLIERI
V
(1917)
BRIGATA BERSAGLIERI
(19r8 - r9)
Col. Brig. Ambrogio Clerici Brig. Gen. Cesare Testafochi
Magg. Gen. Giuseppe Boriani Col. Brig. Tullio Papini
-
335 -
VI BRIGATA BERSAGLIERI
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costituisce il I 0 giugno del 1918 nella zona di Treviso con 1'8° e il 13° Reggimento
Bersaglieri e si scioglie definitivamente nel1'aprile del r919,
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1918: la VI Brigata raggiunge la zona di combattimento sulla linea di resistenza del Piave, in giugno, subito dopo la sua costituzione. Dal 15 al 20 giugno, nel corso dell'offensiva nemica detta del Solstizio, le .sue unità vengono duramente impegnate nell'accanita lotta sostenuta a La Fossa, a Fagarè e a San Biagio di Callalta. Successivamente, nel corso dell'offensiva finale schierata sulle Grave di Papadopoli, inizia, il 26 ottobre, il passaggio
del Piave. Il 31, proseguendo la marcia, partecipa all'inseguimento del nemico, occupando Frassena e il 1° novembre Villotta. Il 3, passato il Tagliamento, impegna ancora il nemico, che cerca di ostacolarla, lungo il torrente Stella, tra Ariis e Torsa. Per il comportamento tenuto durante la battaglia del Solstizio, in giugno, e nel corso del1'offensiva finale dell'ottobre - novembre, la brigata viene citata sul bollettino di guerra n. II20 del 18 giugno e su quello n. 1260 del 31 ottobre.
COMANDANTI Col. Brig. Giovanni Dho
-
336 -
VII BRIGATA BERSAGLIERI
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costituisce il 29 agosto del 1918 con il 2° e 3° Reggimento Bersaglieri.
Si scioglie definitivamente nel gmgno del-
1' anno successivo.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 1918)
1918: in settembre la VII Brigata è schierata lungo la linea di resistenza sulla destra del Piave, nella zona di Fagarè. Iniziata l'of-
fensiva finale, raggiunge Oderzo e occupa Colfrancui. Il giorno seguente si sposta verso San Vito al Tagliamento e prosegue, nei primi giorni di novembre, in direzione di Bisignacco e Flambruzzo.
COMANDANTI Brig. Gen. Alessandro Pirzio Biroli
Brig. Gen. Renato Piola Caselli
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337 -
LE GRANDI UNITA' ALPINE NELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
GENERALITA' Nel 1915, all'inizio della prima guerra mondiale, i reparti alpini vengono di norma impiegati a livello compagnia o battaglione, a volte in zone relativamente lontane una daL l'altra, per cui il vincolo organico esistente nell'ambito dei reggimenti alpini tende ad allentarsi e a scomparire quasi del tutto; altri legami però, determinati da esigenze operative, vengono a formarsi allorché due o più battaglioni vengono chiamati ad operare uniti nella stessa zona. Nascono così i gruppi alpini che, in un primo tempo, data la loro provvisorietà, vengono contraddistinti da una lettera dell'alfabeto. Solo nel corso del 1916 detti gruppi, che avevano dimostrata la loro validità tattica, assumono anche una ben determinata fisionomia organica suggerita dall' esperienza (tre battaglioni alpini, due compagnie mitraglieri, un gruppo artiglieria da montagna, un reparto cannoncini e servizi) e ven-
gono contraddistinti da un numero. I gruppi alpini, in seguito, vengono inquadrati in altre unità alpine, a livello brigata, denominate raggruppamenti. Tra il 1917 e il marzo 1918 vengono costituiti venti gruppi alpini (numerati da I a XX) e nove raggruppamenti alpini (numerati da I a IX). Detti gruppi e raggruppamenti operano sia autonomamente, sia inseriti in grandi unità a livello divisione. Allorché l'immissione di unità alpine nella divisione, in sostituzione di altrettante unità di fanteria, divenne predominante rispetto alle altre unità dell'Arma base, la grande unità assume la fisionomia e il nome di divisione alpina. Nel corso del primo conflitto mondiale due divisioni, la 5" e la 52", nate come grandi unità di fanteria, vengono nel 1917 trasformate in divisioni alpine; nello stesso periodo, altre due divisioni, la 75" e la 80\ vengono costituite fin dall'inizio come divisioni alpine.
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5a DIVISIONE ALPINA
VICENDE ORGANICHE E BELLICHE La 5" Divisione di Fanteria il 24 1naggio 1915 inquadra le Brigate di Fanteria << Palermo » e « Cuneo » e il 27° Reggimento Artiglieria da Campagna. Già nel novembre sostituisce alcune unità di fanteria con i Battaglioni Alpini Edolo, Valcamonica e Morbegno; successivamente riceve altre unità organiche riunite in gruppi e raggruppamenti, assumendo l'assetto di Divisione Alpina: dapprima costituita con i Raggruppamenti Alpini IV, V e VII e sempre il 27° Artiglieria , successivamente con i Raggruppamenti Alpini
IV e VII ed il 7° Raggruppamento Artiglieria da Montagna. Dal 1915 al 1918 rimane schierata in zone diverse comprese tra lo Stelvio, Monte Listino, la Valtellina e Val Camonica, partecipando a tutte le principali operazioni svoltesi nella zona. Nel novembre 1918 prende parte all'offensiva finale inseguendo il nemico in Val Vermiglio. La divisione viene sciolta il 17 settembre
1919.
COMANDANTI Magg. Magg. Magg. Magg.
Ten. Gen. Luigi Druetti T en. Gen . Alberto Cavaciocchi Magg. Gen. Ernesto Alliana Magg. Gen. Alberico Albricci Col. Brig. Orlando Freri (int.)
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339 -
Gen . Gcn. Gen. Gen.
Guido Fenoglio Luigi Piccione Ugo Porta Ernesto De Marchi
52a DIVISIONE ALPINA
VICENDE ORGANICHE E BELLICHE La 52" Divisione Alpina nasce come divisione di fanteria il IO gennaio 1917. Assume alle dipendenze le Brigate di Fanteria (< Grosseto l > e « Pesaro>> e l'u Reggimento Artiglieria da Campagna. Successivamente le unità di fanteria vengono sostituite da unità alpine inquadrate nel I e II Raggruppamento Alpini e nel r• Raggruppamento Artiglieria da Montagna. La 52" Divisione opera per prima, dal gennaio 1917, sull'Altipiano di Asiago dove im0
pegna il nemico in sanguinosi attacchi e controattacchi sulle posizioni tormentate dell 'Ortigara e, successivamente, nel novembre, in Val Brenta e sul Col Moschin. Nel 1918 si attesta a difesa delle cime nella regione Mussolente e nel corso della battaglia di Vittorio Veneto passa il Piave a Pederobba e avanza verso Udine e Tricesimo. Citata sul bollettino di guerra n. 757 del giugno 1917. La divisione si scioglie il 10 gennaio del 1920.
COMANDANTI Ten. Gen. Michele Salazar Magg. Gen. Angelo Como Dagna Sabina
Magg. Gen. Pietro Ronchi
-
34° -
75a DIVISIONE ALPINA
VICENDE ORGANICHE E BELLICHE La 75" Divisione dal grngno al novembre
La 75" Divisione nasce .fin dall'inizio come grande unità alpina, in quanto assume alle dipendenze, .fin dalla sua formazione, 1° giugno 1918, il III e V Raggruppamento Alpini, e il 9° Raggruppamento Artiglieria da Montagna.
1918 opera prima nella zona dello Stelvio e della Valtellina e poi, durante l'offensiva finale, in Val Cordevole. La divisione si scioglie il 25 agosto 1919.
COMANDANTI Magg. Gen. Vittorio Emanuele Pittaluga
Magg. Gen. Luigi Rosacher Magg. Gen. Giovanni Arrighi
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34 1
-
80a DIVISIONE ALPINA
VICENDE ORGANICHE E BELLICHE visione viene impiegata nel corso dell'offensiva finale contro Monte Solaroli, Valderosa e, in novembre, su Monte Valderosa e quindi verso Feltre. La .divisione si scioglie il 30 aprile 19r9.
Nasce come grande unità alpina il 20 settembre 1918 e assume alle dipendenze !'VIII e il IX Raggruppamento Alpini ed il 1° Raggruppamento Artiglieria da Montagna. La di-
COMANDANTI Magg. Gen. Lorenzo Barco
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342
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I RAGGRUPPAMENTO ALPINI
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il 25 maggio 1915 si costituisce a Caporetto il comando dei Gruppi A e B che, sciolto il 9 settembre successivo, si r icostituisce dopo tre mesi i] 1° dicembre. Dal 20 maggio 1916 l'unità modifica il proprio nominativo in quello di I Raggruppamento e i due gruppi dipendenti, a loro volta, diventano I e II Gruppo.
Il 20 luglio 1917 il Il Gruppo viene sostltluto nell'ambito del raggruppamento dal III Gruppo e il 5 dicembre delJo stesso anno è il IX Gruppo che prende il posto del III. Il I Raggruppamento Alpini viene disciolto al termine delle ostilità, nel dicembre dell'anno 1919.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME
PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1915: all'inizio delle ostilità si attesta nella zona di Monte Kuk, Monte Jeza e Monte Stol. Dal 31 maggio opera offensivamente contro le posizioni del Tolmino e, dopo accanita lotta durata fino al r6 giugno, il Monte Nero cade nelle mani del raggruppamento. Il r9 giugno importanti posizioni nemiche vengono conquistate nella Conca di Plezzo, dopo aspri combattimenti. Dal 3 luglio partecipa alla sanguinosa lotta riaccesa dall'attacco nemico sulle tormentate posizioni del Monte Nero. Nella seconda metà di luglio prende parte ai tentativi per l'aggiramento delle posizioni del Tolmino, in agosto combatte sul Monte Nero e in ottobre nella zona di Monte Mrzli.
1916: ancora schierato sull'Altopiano di Tolmino, in maggio, conduce azioni offensive lungo il settore V rata - Potoce e in agosto settembre contro le munite difese nemiche di Monte Rosso. 1917." dal marzo viene schierato sull'Altopiano dei Sette Comuni da dove partecipa dal
- 34.3
ro al 26 giugno alla battaglia per la conquista di Monte Ortigara. Il 24 ottobre è schierato da Monte Lozze alla Sella di Malga Campoluzzo e da queste posizioni partecipa alla battaglia sferrata dagli austro - tedeschi nella zona. Il 7 novembre, dopo tenace difesa, inizia il ripiegamento verso il fondo di Val Brenta dove, schierata sulle posizioni di San Marino e della Grottella, oppone ancora valida resistenza fino al 22 novembre.
1918: a gennaio, schierato in Val Sasso, svolge intensa attività contro le posizioni di Col d'Echele e Col del Rosso. Partecipa alla battaglia del Piave schierato a Valle San Floriano e dal 26 ottobre alJa battaglia di Vittorio Veneto, passando il Piave a Pederobba. Il 29, sulla riva sinistra del .fiume, si attesta sulla linea Monte Balcon - Monte Barbaria e il 31 prosegue verso Mon te Zogo e le località di Molinello e Canai. Per il suo comportamento nel corso dell'offensiva finale, il raggruppamento viene citato sul bollettino di guerra n. 1272 del 18 novembre 1918.
COMANDANTI COMANDO
GRUPPI A
E
B (1915- 16)
Magg. Gen. Angelo Como Dagna Sabina Col. Brig. Jacopo Cornaro Magg. Gen. Ernesto Fornari Magg. Gen. Andrea Graziani Brig. Gen. Girolamo Pezzana Col. Giorgio Fabre (int.) Brig. Gen. Jacopo Cornaro
Magg. Gen. Donato Etna Magg. Gen. Riccardo Tedeschi
I
RAGGRUP PAMENTO ALPINI
(1916 - 18)
Magg. Gen. Riccardo Tedeschi
- 344 -
II RAGGRUPPAMENTO ALPINI
ORIGINI E VICENDE ORGANICI--lE Il 23 luglio 1917 si costituisce il II Raggruppamento Alpini e ne entrano a far parte il II e il VII Gruppo Alpini. Dopo circa quattro mesi, il 26 novembre, si scioglie per ricosti-
tuirsi il r~ marzo 1918 con il V e il X Gruppo Alpini. Il II Raggruppamento Alpini si scioglie nel febbraio 1921.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
19r7: in ottobre è schierato tra la Conca di Plezzo, Punta di Montemaggiore, Monte Cavallo e dal 24 partecipa alla difesa della zona dagli attacchi portati nel corso dell 'offensiva austro - tedesca. Il raggruppamento tiene testa al nemico per tre giorni, fino al 27, allorché è costretto a ripiegare su nuove posizioni nel settore SS. Trinità - Monteaperta dove viene impiegato come retroguardia nei giorni 28 e 29. Successivamente si ritira oltre il T agliamento e dal 3 al 5 novembre sulla destra del Piave nella zona di Cusignacca. 1918: in marzo è schierato in Val Brenta. Nel corso della battaglia del Solstizio, dal 15
giugno, partecipa alla battaglia difensiva dalle posizioni di Mussolente, a nord - est di Bassano. Durante la battaglia di Vittorio Veneto prende parte alla lotta per la conquista delle alture a nord di Valdobbiadene, alture che vengono raggiunte dopo aspra lotta il 28 ottobre. Partecipa poi alle successive operazioni tendenti ad impedire il ripiegamento delle unità nemiche, sbarrando le rotabili della zona e la linea ferroviaria di Busche.
r919: partecipa al blocco di Fiume. 1 9 2 0: nelle giornate dal 24 al 28 dicembre prende parte all'attacco della città combattendo contro le forze dannunziane.
COMANDANTI Co.I. Brig. Luigi Sapienza Brig. Gen. Arnaldo Garelli
Col. Celestino Bes (int.) Gen. B. Girolamo Pezzana
-
345 -
III RAGGRUPPAMENTO ALPINI
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costituisce come Raggruppamento Alpini del << Nucleo Ferrari ,, il 1° dicembre 1916 e poi, dal 15 dicembre, Raggruppamento Alpini della 56° Divisione. Assume alle dipendenze il IV Gruppo Alpini e il Gruppo Alpini << Ta-
magni». Quest'ultimo gruppo, il 1" gennaio 1917, diventa XI Gruppo Alpini. Il 20 luglio 1917 assume il nominativo di III Raggruppamento Alpini. Si. scioglie nell'ottobre 1919.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1916: nel dicembre è schierato a difesa della zona di Passo Cinque Croci - Col di San Giovanni - Cima Busa Alta. I 917: sempre sulle stesse posizioni, partecipa alle operazioni svolte nella zona fìno al settembre e, dal 24 ottobre, alla battaglia difensiva, nel corso dell'offensiva austro - tedesca. Il 5 novembre, in seguito ad ordine di ripiegamento, per cedimento avvenuto in altra zona, il raggruppamento si porta prima sulla linea Cima d' Arzon - Stretta di Pralongo, successivamente, sulle pendici del Monte Grappa. Schierato su quest'ultime posizioni, come grande unità di retroguardia, partecipa all'accanita resistenza opposta al nemico dall'8 al 12 novembre, consentendo il ripiegamento alle altre
unità. Postato poi da Monte Solarolo a Monte del Tas sostiene ancora, respingendoli, accaniti attacchi nemici dal 21 al 26 novembre. In dicembre continua nella difesa delle posizioni del Monte Grappa violentemente e ripetutamente investite dal nemico. Per il suo comportamento viene citato sul bollettino di guerra n. 935 del 15 dicembre
1917. I 91 8: sempre schierato nel settore del Monte Grappa, dal gennaio è incaricato della difesa del Monte Solarolo. Nel corso della battaglia di Vittorio Veneto, dal 24 ottobre opera contro le posizioni nemiche di Monte Cristallo e del Giogo dello Stelvio. L'armistizio del 4. novembre raggiunge il raggruppamento nelle località di Prad e Spondining.
COMANDANTI RAGGRUPPAMENTO RARI ll POI DELLA
ALPINI DEL << NucLEO FER-
« 56"
DIVISIONE l)
(1916- 17)
Magg. Gen. Vittorio Emanuele Pittaluga
III
RAGGRUPPAMENTO ALPINI
(1917- 18)
Magg. Gen. Vittorio Emanuele Pittaluga Col. Brig. Francesco Tamagni Col. Abele Piva (int.) Brig. Gen. Umberto Zamboni
IV RAGGRUPPAMENTO ALPINI
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costituisce il 30 giugno r.916 con il IV e l'VIII Gruppo Alpini e con il Gruppo Speciale « Stringa >>. Il 5 settembre 1916 il IV Gruppo viene ceduto e il 19 dello stesso mese il Gruppo Speciale assume il nominativo di IX Gruppo. Il 23 ottobre 1917 sostituisce ]'VIII Gruppo con
il III. Il 15 novembre r9r7 perde anche il IX Gruppo e rimane costituito dal III e dal XV. Il 9 dicembre del 1917 il raggruppamento si scioglie. Il 12 marzo 1918 si ricostituisce con il VII e il XIX Gruppo e si scioglie definitivamente nel febbraio 1920.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- r8)
1916: in luglio è schierato sull'Altopiano dei Sette Comuni e partecipa alla controffensiva in corso nella zona, operando dal 5 al 9 luglio tra Monte Chiesa e Monte Campo Bianco. Dal 20 al 24 dello stesso mese è di nuovo in azione di attacco contro le posizioni di Monte Ortigara, Cima della Caldiera, Monte Forno.
1917: ancora sull'Altopiano dei Sette Comuni, partecipa dal IO al 19 giugno all'accanita lotta contro le posizioni nemiche del Monte Ortigara. Le cruente azioni si concludono con la conquista di modesti miglioramenti nella zona di Monte Campigoletti. Contrattaccato dal nemico sulle posizioni raggiunte, resiste senza cedere terreno fino all'8 luglio. Durante l'offensiva nemica dell'ottobre, si oppone alla avanzata austro - tedesca fino al 9 nov,e mbrc, contrastandolo sulle posizioni di Monte Palo e
Campoluzzo. Successivamente ripiega fino a Monte Badenecche e Monte Longaro. Riordinato è di nuovo in linea per partecipare alla lotta iniziata dal nemico il 5 dicembre, tendente ad impossessarsi delle posizioni di Monte Castelgolberto e Monte Fior. La sanguinosa lotta si conclude dopo quattro giorni di aspri combattimenti, il 9 dicembre, con il quasi totale annientamento del raggruppamento. 19 1 8: ricostituito e di nuovo in linea nella zona dell 'Adamello, partecipa in maggio - giugno alle operazioni per la conquista di importanti posizioni nella Conca Presena - Monticello. Accaniti combattimenti sostiene il raggruppamento dal 15 giugno sulle posizioni Corno di Cavcnto e Passo Lares che vengono perdute e riconquistate più volte. Partecipa infine alla battaglia di Vittorio Veneto, spostandosi in un primo tempo su Malè e poi in direzione di Clès.
COMANDANTI Brig. Gen. Lorenzo Barco Magg. Gen. Cesare Allievi Magg. Gen. Antonino Di Giorgio Brig. Gen. Clemente Pero] Brig. Gcn. Michele Eraldo Rho
Brig. Gen. Quintino Ronchi Magg. Gen. Cesare Caviglia Col. Giuseppe Almasio (int.) Brig. Gen. Luigi Sapienza
·- 347 -
V RAGGRUPPAMENTO ALPINI
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costituisce il 23 luglio 19r7 con il V e XIII Gruppo Alpini e il 25 novembre successivo viene sciolto per eventi bellici. Si rico-
stituisce il 14 marzo 1918 con il II e XV Gruppo Alpini e si scioglie definitivamente il 15 marzo 1919.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- r8)
1917: schierato sulla destra dell' Isonzo, il 18 agosto forza le difese nemiche e passa sulla sponda sinistra nella zona di Doblar. Proseguendo nell'attacco occupa, il 19, Monte Na Raunih e il 24 l'abitato di Mesnjak. All'inizio dell'offensiva austro - tedesca del.l'ottobre, il raggruppamento è schierato nella zona di Caporetto. Sottoposto a diretta violenta pressione, resiste il 24 e 25 ottobre sulle posizioni occupate. Iniziato con ritardo il ripiegamento, una parte del raggruppamento, che non riesce a superare l'accerchiamento nemi-
co, viene sopraffatta mentre altre unità riescono a raggiungere il 30 Belluno. Nei giorni successivi i superstiti vengono sottoposti ad ulteriori attacchi e, accerchiati su Monte Krasji e su Monte Stol, sono sopraffatti il 25 novembre.
1918: in marzo il raggruppamento ricostituito si schiera a difesa della Valtellina e nella zona rimane fino all'ottobre successivo. Nel corso della battaglia di Vittorio Veneto passa il Piave a Vidor e il 2 novembre raggiunge Camposampiero. Il 4 l'armistizio raggiunge il raggruppamento ad Agordo in Val Cordevole.
COMANDANTI Magg. Gen. Giuseppe Carditi Col. Brig. Clemente Pero!
Col. Brig. Alfonso Gazzano
VI RAGGRUPPAMENTO ALPINI
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costituisce a fine agosto 19r7 e riceve alle dipendenze il XII e XIV Gruppo Alpini. Nell'agosto del r9r9 viene assegnato al Corpo di
Spedizione Italiano in Albania e, al suo rientro in Patria, nei primi mesi del r920 viene sciolto.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE (
r915 - 18)
fesa di Val Cesilia, Valle San Lorenzo e Monte Pertica.
1917-" in settembre è schierato in Val Costeana, dal Passo di Falzarego al Passo di Landro. Partecipa, nell'ottobre, alla difesa delle posizioni durante l'offensiva nemica nella zona, e al successivo ripiegamento che porta il raggruppamento, il 3 novembre, a Tai di Cadore. Nei giorni successivi raggiunge il Piave a Vidor dove si schiera a difesa del ponte, per assicurare il passaggio alle altre truppe in ritirata. Il r5 novembre sulle pendici del Monte Tomba contrasta la forte pressione nemica sviluppatasi nella zona. I combattimenti si protraggono accaniti per quattordici giorni, ma il 29 novembre il nemico è costretto a desistere senza aver fatto apprezzabili progressi. In dicembre assume la responsabilità della di-
1918: in gennaio svolge intensa attività difens-iva nella zona di Monte Asolone e in marzo si trasferisce a difesa della linea di Monte Fumo - Monte Listino. Da queste posizioni partecipa il 24 maggio all'attacco per la conquista di Cima Presena e Monticello. N ell'ottobre, sempre dalle stesse posizioni prende parte all'offensiva finale operando nella zona di Passo del Tonale. 1919- 20: nell'agosto del 1919 viene trasferito in territorio albanese a disposizione del Corpo di Spedizione Italiano già in zona. Viene dislocato nella zona di Tirana e vi rimane fino alla primavera del r920.
COMANDANTI Brig. Brig. Brig. Brig.
Col. Brig. Ugo Boccalandro Brig. Gen. Guido Poggi · Col. Michele Sala (int.) Col. Giuseppe Cajo
-
349 -
Gen. Gen. Gen. Gen.
Luigi Sapienza Guido Poggi Clemente Pero] Orlando Freri
VII RAGGRUPPAMENTO ALPINI
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costltmsce l'rr dicembre del 1917 e assume alle dipendenze l'VIII e il XVI Grup-
po Alpini. Si scioglie nell'agosto dell'anno
1919.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONnTALE
(1915- 18)
19,7-18: in dicembre del 19r7, subito dopo la costituzione, viene schierato a difesa delle posizioni di Col della Berretta. Nel gennaio del r9r8 opera prima sul Monte Grappa e poi in Val Lagarina. In febbraio si sposta sul Monte e Passo del Tonale. Da queste ultime posizioni in maggio partecipa
alle operazioni per la conquista del Monticello e, in giugno, nel corso della battaglia del Piave, alla difesa della zona, contrastando tei1acemente l'avanzata nemica e riuscendo a tenere le posizioni più importanti . Durante la battaglia di Vittorio Veneto combatte dal 24 ottobre al 2 novembre alla Sella del Tonale e avanzando il 3 verso Pejo e il 4 verso Malè in Val di Sole.
COMANDANTI Brig. Gen. Costantino Bruno Brig. Gen. Adolfo Gazagne
Col. Mario Mautino (int.)
- 35° -
VIII RAGGRUPPAMENTO ALPINI
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Si costituisce il r6 luglio del 1918 e assume alle proprie dipendenze il XIII e il XVII Gruppo Alpini. Il 20 settembre dello stesso
anno il VI Gruppo sost1tu1sce il XVII. Il 30 novembre, dopo solo tre mesi di vita, viene disciolto.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- r8)
1918: schierato nella zona del Monte Grappa, tra Monte Boccaor e Monte Pallone, partecipa ali' offensiva finale fin dal suo inizio il 24 ottobre. Iniziato l'attacco impegna il nemico lungo la direttrice Col dell'Orso - Monte
Solarolo. Gli obiettivi Monte Fontana Secca e Monte Solarolo vengono raggiunti dopo aspri combattimenti il 31 ottobre. 11 3 novembre il raggruppamento si spinge verso Fiera di Primiero per tagliare la ritirata al nemico in fug a da Val Cismon. Tn questa zona viene raggiunto dall'armistizio il 4 novembre.
COMANDANTI Col. Pietro Cajo Col. Bartolo Gambi
Gen. B. Achille Porta
- 35 1 47·
-
IX RAGGRUPPAMENTO ALPINI
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Il 20 settembre 1918 si costituisce con il XVII e XX Gruppo Alpini.
Viene sciolto, successivamente, il
IO
mag-
gio 1919.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME
PRIMA
MONDIALE
(1915 - 18)
19r8: dalla sua costituzione il raggruppamen to è schierato nella zona del Monte Grappa, lungo il settore Crespano - Onè. Dal 24 ottobre partecipa alla battaglia di Vittorio Ve-
neto e alle operazioni per la conquista di Monte Solarolo e Monte Fontanasecca che vengono raggiunti dopo aspra lotta il 31. Successivamente, proseguendo nell'avanzata, si dirige su Feltre dove viene raggiunto dall'armistizio il 4 novembre.
COMANDANTI Gen. B. Achille Porta
- 352
-
LE GRANDI UNITA' DI MARCIA NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
GENERALITA' Nel corso della seconda guerra mondiale, per far fronte con immediatezza al logorio dì personale e mezzi delle unità impiegate fuori del territorio nazionale, vengono creati dei centri di raccolta e smistamento comple1nenti destinati alle grandi unità impiegate sui fronti di combattimento in Africa Settentrionale, Russia, Albania, Egeo, ecc. Detti centri, costituiti in un primo tempo con reparti a livello battaglione - reggimento, allorché raggiungono una consistenza numerica rilevante, danno
vita a grandi unità a livello piò elevato, brigate o divisioni, distinte dalle altre dall'appellativo di « marcia )). N ella primavera - estate 1942 vengono costituì te cinque brigate di marcia (I, II, III, C, CX art.), delle quali le prime tre inquadrate nell'8" Divisione di Marcia. La divisione e le brigate di marcia sono sciolte tutte nel corso del 1943, mano a mano che le esigenze per cuì erano state create vengono a cessare.
- 353 -
ga DIVISIONE DI MARCIA
VICENDE ORGANICHE E BELLICHE Con il trasferimento dell 'W Armata sul fronte russo, il Comando Truppe Complementi del Corpo di Spedizione Italiano in Russia si trasforma in Bolzano, il 1° luglio 1942, in 8" Divisione di Marcia. All'atto della costituzione la divisione dispone di tre brigate di marcia, la I, la II e la III, con un totale di undici reggimenti di marcia. Tali brigate vengono costituite il 20 giugno
r942: - la I Brigata, a Milano, per il XXXV C.A. (CSIR) con 1'8°, il 9° e il 52° Reggimento di Marcia di stanza nel territorio n;izionale e il 30° Reggimento Bersaglieri di Marcia dislocato sul fronte russo. Nel novembre 1942 viene assegnato alla brigata un altro reggimento di marcia con il nurnerativo di 30° di nuova costituzione e viene sciolto l'omonimo dislocato in Russia. Soddisfatta l'esigenza Russia, mentre il 30° e 52° Reggimento vengono soppressi nell'aprile 1943, il Comando Brigata viene trasformato in Comando della XXVIII Brigata Costiera e trasferito in Dalmazia, 1'8° Reggimento viene trasformato in 183° Reggimento Fanteria Costiera inquadrato in tale grande unità e il 9°, rimasto reggimento di marcia, viene inviato in Albania. Dal 15 ottobre 1942 la grande unità è comandata dal generale di brigata Giuseppe Vitelli; - la II Brigata, a Bologna, per il II C.A., con il 3° e 5° Reggimento di Marcia di stanza in territorio nazionale e il 2° e 7° dislocati sul fronte russo. Nel novembre - dicembre 1942 vengono assegnati alla brigata altri due reggimenti con i numerativi di 2° e 7°, ambedue di nuova costituzione, e vengono sciolti gli omonimi dislocati in Russia. Soddisfatta l'esigenza Russia, nella primavera - estate 1943, il Comando Brigata viene tra-
-
sformato in Comando della XXIX Brigata Costiera e trasferito in Sicilia alle dipendenze del Comando Porto « N » (Palermo), mentre i reggimenti vengono sciolti o trasformati anch'essi in unità costiere. Fino al 20 ottobre 1942 la grande unità è comandata dal generale di brigata Arturo Benigni, successivamente dal generale di brigata Luigi Fazzini; - la III Brigata, a Bergamo, per il C.A. Alpino, con il 102°, 103° e 104° Reggimento Alpini di Marcia. Dislocata in un primo tempo nel milanese, si trasferisce nel Veneto, prima a Tolmino e poi a Udine. Soddisfatta l'esigenza Russia, nell'aprile r943 la brigata viene posta a disposizione del XXIII Corpo d'Armata e, nel quadro della Difesa Territoriale delle Provincie di Gorizia e Trieste, impiegata in azioni di controguerriglia nella zona di confine con la Jugoslavia (Tolmino - Circhina). Il Comando Brigata e i tre reggimenti vengono sciolti il 31 agosto 1943; il personale dei reparti viene utilizzato per la ricostituzione delle Divisioni Alpine (<Julia », « Tridentina )) e (< Cuneense))' rientrate dal fronte russo. La III Brigata ha avuto come comandanti: dalla costituzione al 20 dicembre 1942 il generale di brigata Carlo Baudino e da tale data allo scioglimento il generale di brigata Luigi Masini.
L'8a Divisione di Marcia il 20 maggio 1943 deve essere considerata sciolta in quanto, mentre le brigate vengono a loro volta sciolte o continuano una vita autonoma, il Comando Divisione si trasforma in Comando 230" Divisione Costiera in costituzione nella Sicilia occidentale alle dipendenze del Comando XII C.A. 354 -
COMANDANTI Gen. D. Egisto Conti
SEDI 1942 - 43
Bolzano
1943 Verona
- 355 -
C BRIGATA DI MARCIA (di fanteria)
VICENDE ORGANICHE .E BELLICHE La C Brigata di Marcia si costituisce in Sa101° e 102" Reggimento Fanteria di Marcia. Essa ha il compito di riunire personale e mezzi e di provvedere alla costituzione e allo smistamento dei reparti destinati alle grandi unità dislocate sui diversi fronti dell'Afri-
lerno il 9 luglio r942 con il 100",
ca Settentrionale, dell'Albania e dell'Egeo. Le unità della brigata, durante la loro permanenza nella zona di Salerno, vengono anche inserite nell'organizzazione di difesa costiera della Campania meridionale, ma soltanto per eventuale impiego in caso di emergenza.
COMANDANTI Gen. B. Mario Roveda Gen. B. Domenico Peroglio
Gen . B. Mario Russo
SEDI 1942 - 43 Salerno
CX BRIGATA DI MARCIA (di artiglieria)
VICENDE ORGANICHE E BELLICHE La CX Brigata di Marcia si costituisce in Napoli il 9 luglio dell'anno 1942 con il uo°, 1n°, 112" e 113° Reggimento Artiglieria di Marcia. Essa ha il compito di riunire personale e mezzi e di provvedere alla costituzione e allo smistamento dei reparti complementi destinati alle grandi unità impegnate sui fronti dì combattimento in Africa Settentrionale, in Albania e in Egeo.
Nell'agosto 1943 la brigata, meno il 111° Reggimento che rimane nella zona di Avellino, lascia il territorio campano e viene dislocata nell'Italia centro- settentrionale, tra Mantova, Rimini, Bolzano e Suzzara. Come per le altre unità di marcia, anche per la CX Brigata viene previsto un impiego eventuale soltanto e in caso di emergenza e inserita nella difesa territoriale e costiera della zona di dislocazione.
COMANDANTI Gen. B. Guido Frojo
Gen. B. Ettore Benvenuti
SEDI
1942 - 43 Napoli
- 357 -
LE GRANDI UNITA' COSTIERE NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
1. GENERALITA'
La conformazione della penisola italiana, naturalmente esposta ad attacchi di sorpresa provenienti dal mare, unita al notevole sviluppo della fascia costiera, richiedono, fin dal1'inizio della seconda guerra mondiale, un robusto impiego cli personale e mezzi idonei ad effettuare sia una sorveglianza continua del mare e del cielo, sia, nella eventualità di attacco, una adeguata immediata reazione. La responsabilità del presidio delle coste, allo scopo di non vincolare reparti operativi ordinari ad una forzata staticità, viene affidata a speciali unità di armamento e mobilità ridotta che, appunto per .il compito loro affidato, prendono il nome di unità costiere. Detta responsabilità di difesa viene affidata, in un primo tempo, a reggimenti e battaglioni autonomi dislocati nei punti più sensibili della costa e facenti parte dei Comandi Militari Territoriali nelle cui zone vengono a trovarsi; dopo il primo anno di guerra, diventando essa difesa sempre più complessa, e abbracciando zone sempre più vaste, vengono formate unità a livello divisione e brigata costiera poste alle
dipendenze di corpi d'annata operativi che assumono, senza soluzione di continuità, la difesa delle coste della penisola e delle isole. La composizione organica di dette unità segue nelle grandi linee quella delle grandi unità di fanteria, con un dosaggio degli elementi pit1 o meno diverso, a seconda delle necessità dei settori che sono chiamate a difendere. Si differenziano notevolmente, tuttavia, nella qualità e quantità dell'armamento, specie ddle artiglierie. Queste ultime, quasi sempre deficitarie nel numero, sono rappresentate spesso da mezzi non ruotati (artiglierie con affusto da posizione) o da mezzi antiquati (artiglierie con affusto rigido). Al tra caratteristica negativa di queste unità è data dalla quasi totale staticità dei reparti che le compongono per cui, qualora sottoposte ad azione di attacco, risulta praticamente impossibile recuperare tempestivamente truppe dalle zone non coinvolte nell'azione per rinforzare i settori investiti, mentre per i settori attaccati la sola forma di lotta possibile è la difesa ad oltranza.
2. VICENDE ORGANICHE E BELLICHE FINO ALL'ARMISTIZIO DELL'8 SETTEMBRE 1943 a.
trasformazione rispettivamente dei Seuori Brigata: II, IV, V, VI, VII, VIII XI XII) e 213"·
VICENDE ORGANICHE
Nel corso del conflitto 1940 - 43 vengono costituite venticinque divisioni e ventisei brigate costiere:
'
-
nel 1941: undici Settori Costieri di Brigata: I, li, IV, V, VI , VII, VIII, IX, X, XI, XII; nove Divisioni Costiere: 202\ 204•, 205"' '>06" 207" 208"' 211• 2121' (per
-
)
)
)
--- 358 -
'
'
nel 1942: sette Settori Costieri di Brigata, poi Brigate Costiere: IV e XI (nuove), XIII, XIV, XV, XVI, XVII; quattro Divisioni Costiere: 201" (per trasformazione della I Brigata Costiera), 220", 221" e 222";
-
nelle Puglie, la 209\ la 210' Divisione e la XXXI Brigata; nella Calabria, la 211\ la 212\ la 214" e la 227" Divisione; nella Campania, la 222' Divisione e la XXXII Brigata; in Sardegna, la 203", la 204", la 205" Divisione e la IV e XXX Brigata; in Sicilia, la 202", la 206", la 207"', la 208", la 213", la 230" Divisione e la XVIII, XIX e XXIX Brigata;
nel 1943: otto Brigate Costiere: XVIII (la prevista trasformazione in 2r8" Divisione viene revocata), XIX, XXVIII e XXIX (per trasformazione rispettivamente della I e 11 Brigata di Marcia), XXXI (per trasformazione della LII Brigata Speciale), XXXII, XXXIII e XXXIX; dodici Divisioni Costiere: sei per ·trasformazione di altrettante brigate: 203"', 209', 210", 215", 216", 227" derivate rispettivamente dalle Brigate XIII, IX, X, XVI, XV, XI (nuova); una per trasformazione de11'8' Divisione di Marcia: 230"; cinque ex novo: 214" (in luogo di una prevista XX B. Cost. la cui costituzione viene annullata),
fuori dal territorio nazionale : in Provenza (Cannes e Nizza), la 201", la 223" e la 224" Divisione (il loro presidio si estendeva per buona parte anche lungo la riviera ligur·e); in Corsica, la 225" e 226" Divisione; m Erzegovina, la XXVIII Brigata; m Croazia, la XIV Brigata; m Dalmazia (Traù), la XVII Brigata.
223", 224\ 225", 226".
Alcune di queste unità costituite nella primavera - estate 1943 alla data dell'armistizio sono ancora in via di completamento. b.
VrcENDE BELLICHE
1940 - 43
Schieramento.
Le coste tirreniche e ioniche della penisola e delle isole italiane, suddivise in settori, vengono affidate alla responsabi lità delle divisioni e brigate costiere che si schierano lungo di esse, quasi senza soluzione di continuità. Le coste adriatiche vengono presidiate da reggi1nenti e battaglioni costieri. Alcune grandi unità vengono impiegate anche in territorio francese e croato. In particolare le grandi unità costiere risultano schierate : -
in territorio italiano: in Toscana, la 215" e la 216" Divis10ne; nel Lazio, la 220", la 221" Divisione e la XXXIV Brigata; -
48.
Attività belliche contro gli alleati.
Le uniche unità costiere impiegate in operazioni di guerra contro gli anglo - americani sono essenzialmente quelle dislocate in Sicilia alle dipendenze della 6" Armata, nel corso dell'invasione dell'isola; infatti sono tutte da considerare disciolte per eventi bellici dal 12 luglio al 15 agosto 1943 salvo la XXIX Brigata che ripiega in Calabria. Quelle più direttamente impegnate in combattimenti difensivi durante lo sbarco e nelle successive operazioni sono la 202", la 206", la 207" e la 213" Divisione e la XVIII Brigata. E' da menzionare, inoltre, la 21 ra Divisione dislocata nella Calabria meridionale alle dipendenze del XXXI C.A. della 5• Armata. Nei Balcani le Brigate Costiere XIV, XVII e XXVIII sono impiegate in operazioni di presidio e controguerriglia agli ordini del V, del XVIII e del VI C.A. operando nelle aree costiere e nelle isole adiacenti rispettivamente di Cerquenizza, Traù e della foce della Narenta. 359 --
202a DIVISIONE COSTIERA
VICENDE ORGANICHE E BELLICHE Si costttmsce il 15 novembre 1941, per trasformazione del II Settore Costiero di Brigata, con il 120°, 124°, 142° Reggimento Fanteria Costiero e il 43° Raggruppamento di Artiglieria Costiero poi sostituito con i Raggruppamenti 62° e 63°, e viene posta alle dipendenze del XII Corpo d'Armata dislocato in Sicilia. Nell'isola assume la difesa della costa occidentale, schierandosi lungo una fascia di circa roo chilometri da Mazara del Vallo a Sciacca. All'inizio e nel corso dell'invasione, i reparti della divisione vengono sottoposti ad m-
tense azioni di bombardamento aereo - navale, ininterrottamente, dal 10 al 16 luglio. Dopo questa prima fase viene investita direttamente da forze americane provenienti da sud - est. La resistenza messa in atto è però negativamente influenzata dall'andamento delle operazioni nelle restanti zone dell'isola. La divisione è già praticamente accerchiata, in quanto altre forze nemiche provenienti da Sciacca hanno raggiunto Alcamo e Partinico. La resistenza della divisione ha breve durata e tra il 23 e il 24 luglio è costretta a cedere alla schiacciante superiorità avversaria.
COMANDANTI Gen. B. Mario Badino Rossi Gen. D. Luigi Sibille /
Gen. B. Gino Ficalbi
206a DIVISIONE COSTIERA
VICENDE ORGANICHE E BELLICHE
Si costituisce il 15 novembre 1941, per trasformazione del VI Settore Costiero di Brigata, con il 122°, 123°, 146° Reggimento Fanteria Costiero e il 44° Raggruppamento di Artiglieria Costiero e viene posta alle dipendenze del XVI Corpo d'Armata dislocato in Sicilia. Nell'isola assume la difesa della cuspide sud, schierandosi lungo una fascia di circa 130 km, da Siracusa a Punta delle Formiche e a Punta Braccetto. I reparti della divisione, dopo un martellante bombardamento aereo e navale, sono i primi a sopportare il violento urto dell'invasione in quanto impegnati, già nella notte sul ro luglio, tra la spiaggia di Avola e di Cassibile prima e su quella di Punta Castelluzzo poi. La reazione, specie delle artiglierie, è violenta e continua sia contro i mezzi da sbarco, mano a mano che entrano nel loro raggio di azione, sia contro le unità sbarcate in movimento verso le postazioni. Malgrado la schiacciante superiorità nemica, la divisione riesce a mantenere il controllo delle zone interne della penisola di Pachino e consegue
completo successo contro nutriti gruppi di paracadutisti aviosbarcati tra Augusta e Siracusa, a nord della città di Pachino e attorno a quella di Noto. Alcune unità reagiscono con i pochi mezzi mobili a disposizione a Torre Cuba e a Villa Noto, contrattaccano a Capo Marza è combattono furiosamente attorno e dentro il caposaldo di Villa Petrosa, ma la superiorità delle forze britanniche che avvolgono le coste della penisola di Pachino è schiacciante. All'indomani II luglio, la resistenza che si spegne verso la costa si riaccende, specie da parte delle unità di artiglieria, verso l'interno, in zona di Gradante - Casa Basile, per cercare di ralJentare quanto più è possibile l'avanzata nemica. La sera dell'II luglio buona parte della penìsola di Pachino risulta caduta in mani nemiche; sporadiche resistenze si registrano ancora a Pozzallo, a Sanpieri, a Donnalucata, a Modica. Il 12, all'alba, reparti nemici che avevano già circondate dette zone annientano le ultime resistenze.
MEDAGLIE D'ORO AL V ALOR MILITARE
Sottotenente f. Luigi Adorno: Sicilia, luglio 1943
Sottotenente f. Vincenzo Barone : Pachino (Sicilia), ro luglio 1943
COMANDANTI Gen. D. Achille d'Havet
- 361 -
207a DIVISIONE COSTIERA
VICENDE ORGANICHE E BELLICHE Si cosutmsce il 15 novembre 1941, per trasformazione del VII Settore Costiero di Brigata, con il 138° e 139" Reggimento Fanteria Costiero e il 12" Raggruppamento di Artiglieria Costiero e successivamente anche il I 17'' Reggimento Bersaglieri T.M., alle dipendenze del XII Corpo d'Armata dislocato in Sicilia. Nell'isola assume la difesa di un tratto della costa sud - occidentale, schierandosi lungo una fascia di circa 100 chilometri, da Licata a Sciacca. Alle prime luci dell'alba del 10 luglio, dopo aver subito un incessante e intenso bombardamento aereo e navale, i reparti della divisione contrastano efficacemente g.li sbarchi nemici nella zona di Licata, di Capo Sillitti e lungo la strada che porta ad Agrigento. A Torre di Gaffe la situazione per qualche ora volge a favore dei reparti della divisione tahto che le unità nemiche sono sul punto di reimbarcarsi. L'u, con altre forze mobili ricevute in rinforzo, partecipa à un violento contrattacco lun-
go la direttrice Favarotta - Licata. Il 12 l'avanzata nemica è momentaneamente arrestata e la situazione sembra stabilizzata a nostro vantaggio. L'attività nemica è ridotta a puntate di roezzi esploranti corazzati, facilmente neutralizzati dal preciso intervento della nostra artiglieria. Il 13 però .l'offensiva viene ripresa con maggiore violenza tra Naro e Castrofilippo ad est di Agrigento. Il combattimento si sviluppa accanito per tutta la giornata e continua nelle giornate del 14 e 15 attorno a Naro, a Favare e ad Agrigento. Il giorno 14 altri mezzi da sbarco nemici che tentano di raggiungere la spiaggia di San Leone vengono nettamente respinti. La giornata del 16 è ancora caratterizzata da accanita lotta lungo la direttrice Favaro - Agrigento e ad ovest di Agrigento nella zona di Monteaperto. Il pomeriggio dello stesso giorno 16 la divisione, con le batterie di artiglieria quasi completamente fuori uso, con i capisaldi sconvolti e accerchiati, viene travolta.
COMANDANTI Gen. B. Giuseppe Romano Gen. D. Antonio Calierno Gen. B. Umberto Marchesi (int.)
Gen. I3. Ottorino Schreiber Gen. B. Augusto De Laurentiis
208a DIVISIONE COSTIERA
VICENDE ORGANICHE E BELLICHE Si costituisce il 15 novembre 1941, per trasformazione dell 'VIII Settore Costiero di Brigata, con i Reggimenti Costieri 133° e 147" e il 28° Raggruppamento Artiglieria da posizione costiera ed, alle dipendenze del XII C.A., assicura la difesa del settore tra Palermo e Tra-
pani escluse fino al 1943. Il 21 luglio 1943, attaccata da soverchianti forze statunitensi provenienti eia sud - est, dopo vivace resistenza a fronte rovesciato, nella quale si distinguono il 134° gr. a. eia 75/27 e la 3" btr. del 215° gr. a. da roo / 22, viene sopraffatta.
COMANDANTI Col. Azzo Passalacqua (int.) Gen. D. Gaetano Binacchi
Gen. D. Giovanni Marciani Col. Luigi Dal Monte (int.)
21P DIVISIONE COSTIERA
VICENDE ORGANICHE E BELLICHE Si costituisce il 15 novembre 194r, per trasformazione dell 'XI Settore Costiero di Brigata, con i Reggimenti Costieri 53°, n8" e 143" ed il 49° Raggruppamento Artiglieria da posizione costiera, alle dipendenze del XXXI C.A.
della i Annata e assume la difesa della cuspide meridionale della Calabria. Tra il 3 e 1'8 settembre 1943 contrasta lo sbarco delle truppe dell'8" Armata britannica sbarcata tra Scilla e Reggio.
COMANDANTI Gen. B. -Francesco La Ferla
Gen. D. Felice Gonnella
213a DIVISIONE COSTIERA
VICENDE ORGANICHE E BELLICHE Si costituisce il 1° novembre r94r con il 135° Reggimento Fanteria Costiero e il 21" Raggruppamento Artiglieria Costiero e viene posta alle dipendenze del XVI Corpo d'Armata dislocato in Sicilia. Nell'isola assume la difesa della costa orientale, schierandosi da Agnone, a nord di Augusta, a Moleti, sud della Piazza Marittima di Messina, lungo una fascia di circa roo km, comprendente il margine est della pianura di Catania. Nei primi giorni d'invasione, dal ro al 13 luglio i reparti della divisione vengono sottoposti a intensi bombardamenti aerei e navali e solo nella notte dal r3 al 14 vengono coinvolti direttamente nella lotta. Robusti nuclei di paracadutisti lanciati nell'interno, a cavaliere del fiume Sime-
to, e uno sbarco riuscito nella zona di Agnone, mettono subito a dura prova le difese della divisione. L a reazione delle sue unità però è immediata e in Agnone riesce ad annullare i progressi conseguiti dal nemico. Accaniti combattimenti si svolgono contemporaneamente attorno al ponte di Primosole, già occupato dal nemico e lungo il fiu me Sirneto. La manovra della divisione il 15 consegue positivi risultati perché consente di rioccupare, con un audace colpo di mano, il ponte di Primosole e di ricacciare i paracadutisti verso Lentini. Ma le perdite della divisione non possono essere rimpiazzate mentre la pressione nemica viene rinnovata da unità fresche per cui, nel pomeriggio del 15, viene disciolta.
COMANDANTI Gen. B. Nazzareno Scattaglia Gen. B. Ugo Buttà Gen. B. Mario Vece
Gen. B. Angiolo Tosi Gen. D. Carlo Gotti
230a DIVISIONE COSTIERA
VICENDE ORGANICHE E BELLICHE Costiera: 120° e r84" Reggimento Costiero, 43° Raggruppamento Artiglieria da posizione costiera. ·Nelle giornate del 23 e 24 luglio viene investita da soverchianti forze statunitensi provenienti da sud - ovest e, dopo aver sostenuto vivaci combattimenti a fronte rovesciato, nei quali si distingue il XX gr. a. misto da 14-9/35 e r55/ 36, viene sopraffatta.
Il Comando costituito il 1" giugno 1943 in Verona per trasformazione di quello dell '8° Divisione di Marcia, giunge in Sicilia il 3 luglio nel settore del XII C.A. ed il giorno IO assume la giurisdizione del settore Mazara del Vallo - Marsala prendendo alle proprie dipendenze forze prevalentemente già sul posto che avevano appartenuto alla 202' Divisione
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Tenente Colonnello a. Ennio Sommaruga: Marsala, 23 - 24 luglio 1943
COMANDANTI Gen. D. Egisto Conti
-
,66 -
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XVIII BRIGATA COSTIERA
VICENDE ORGANICHE E BELLICHE Si costituisce il 1" marzo 1943 con il I 34° e 178" Reggimento Fanteria Costiero e il 6° Raggruppamento Artiglieria da posizione costiero e viene posto alle dipendenze del XII Corpo d'Armata dislocato in Sicilia. Nell'isola assume la difesa di un tratto della costa sud - occidentale, da Punta Braccetto (ovest di Vittoria) a Punta due Rocche (est di Licata). E' tra le prime unità della difesa ad essere impegnata nei combattimenti all'inizio delle operazioni per 1'invasione. Già nella sera del 9 luglio reagisce a sporadici attacchi di paracadutisti lanciati nella zona di Santa Croce di Camerino e di Randello a sud - ovest di Ra-
gusa e di altri effettuati a nord di Gela. Accaniti combattimenti· si registrano nella mattinata del 10 contro truppe sbarcate a Capo Comitini, a Gel a e a Punta due Rocche, dopo un intenso bombardamento aereo e navale durato tutta la notte. L'n la zona costiera è nelle mani del nemico mentre alcune unità resistono ancora lungo l'itinerario Gela - M. Castelluccio appoggiate da postazioni di artiglieria di C. Soprano e Manfria. Nella stessa giornata dell'JI partecipa con unità di rinforzo a un contrattacco su Gela, ma ormai la resistenza della brigata è notevolmente ridotta dalle gravi perdite subite per cui i resti di essa vengono inesorabilmente travolti.
COMANDANTI
Geo. B. Orazio Mariscalco
19·
XIX BRIGATA COSTIERA
VICENDE ORGANICHE E BELLICHE Si costituisce nell'estate 1943 alle dipendenze del XVI C.A. per la difesa costiera nel settore tra Cefalù (esclusa) e la Piazza M.M. di Messina con i Reggimenti Costieri 140°, 179° e il fo Reggimento Artiglieria da posizione costiero. 0
N ell'agosto, investita dalle forze statunitensi provenienti da ovest, partecipa ai combattimenti nella cuspide nord - orientale della Sicilia. Successivamente si trasferisce in Calabria, alle dipendenze del XXXI C.A., ove viene sciolta dopo 1'8 settembre.
COMANDANTI Gen. B. Aldo De Ferrari
Gen. B. Giovanni Bocchetti
XXIX BRIGATA COSTIERA
VICENDE ORGANICHE E BELLICHE Il Comando cost1tu1to in Tortona nel giugno 1943 per trasformazione di quello della II Brigata di Marcia, il 4 luglio giunge a Palermo ed inquadra varii reparti già sul posto (due btg. , alcune cp. e pi. autonomi di fanteria e un gr. a. da roo/17). La brigata, posta alle dipendenze del Comando Difesa Porto « N » (Palermo) nel settore del XII C.A., as-
sume la difesa del fronte a terra che con una serie di piccoli capisaldi sbarra le sei portelle che adducono alla città: Portella cli Mare, Gibilrossa, Portella di S. Rosalia, Portella della Paglia, Ponte di Sagana, Montelepre. Il 22 luglio viene investita da ingentissime forze statunitensi provenienti da sud - est e sopraffatta.
COMANDANTI Gen. B. Luigi Fazzini
Col. Salvatore Distefano (int.)
3. GRANDI UNITA' COSTIERE COINVOLTE IN OPERAZIONI CONTRO I TEDESCHI L'8 SETTEMBRE 1943. LORO ATTIVITA' DAL 1943 AL 1945
L'8 settembre 1943 tutte le unità costiere dislocate nelle zone di cui le forze armate tede.sche, a seguito dell'armistizio, assumono il pieno controllo - in Croazia, in Provenza, in Liguria, in Toscana, nel Lazio, in Campania -, attaccate di sorpresa, vengono sopraffatte dopo sporadiche ed isolate resistenze, salvo la XXVIII Brigata che riesce a ripiegare, via mare, nelle Puglie. In particolare, vengono così disciolte le Divisioni 201', 2r5"', 216'', 220"', 221\ 222", 223'' e 224" e le Brigate XIV, XVII, XXXII e XXXIV. Quelle dislocate in Corsica, in Sardegna, in Calabria, nelle Puglie, reagiscono da sole o in collaborazione con gli alleati agli attacchi e partecipano alla lotta per la liberazione dei territori presidiati. La maggior parte di queste ultime unità, la 203", la 204\ la 205"', la 209\ la 210", la 2II", la 212\ la 214\ la 225\ la 226", la 227" Divisione e la IV e XXXI Brigata partecipano per quasi tutta la guerra di liberazione, dal r943 al 1945, sia pure indirettamente alle operazioni. Gli alleati impiegano le unità costiere, in un primo tempo, come unità ausiliarie, per la
-
difesa controaerei e costiera e per la sicurezza delle vie di comunicazione. In un secondo tempo vengono trasformate in grandi unità amministrative per la direzione di reparti di autieri e di salmeristi per il rifornimento alle unità combattenti e alla popolazione civile, di reparti di manovalanza per l'organizzazione di basi logistiche, di piste di atterraggio, per lo sminamento dei porti, degli aeroporti e delle spiagge, per la rimozione delle macerie nelle città bombardate. L'apporto di dette unità allo sforzo bellico è tale che nel novembre 1943 si ritiene necessario costituire ancora un'altra unità, la 231" Divisione Costiera per trasformazione della XXXI Brigata. Queste grandi unità vengono poi gradatamente sciolte: - nel 1943: la XIX e la XXVIII Brigata; nel 1944: la 203", la 204", la 205", la la 2r2", la 2r4", la 225", la 226", la 231" Divisione, la IV e la XXXIII Brigata; -
211 ",
- nel 1945: la 209", la 210", la 227" Di.vlSlone.
37° -
BRIGATE
BRIGATA <<ALESSANDRIA>>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita il 1" marzo 1915 - con il 155'' Reggimento Fanteria, già in vita dal 2 febbraio, formato dal deposito del 37" Fanteria e con il 156° formato dal deposito dell'89° il 26 marzo - la Brigata << Alessandria» i] 2 giugno viene assegnata alla 30" Divisione e si porta nella zona Lon ato - Desenzano dove attende
ad un intenso periodo di esercitazioni e inquadramento degli uomini. Dopo le vicende del ripiegamento dalla fronte Giulia, la brigata viene sciolta il r8 novembre 1917 nella zona tra Legnago - Cerea Bovolone e i suoi reparti vengono inquadrati nella Brigata << Venezia >).
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA
MONDIALE
(1915 - 18)
la Cima 4 del M. San Michele; un trincerone avversario viene occupato e il 21 , sferratasi l'offensiva, il 155'' deve occuparsi della cresta S. Martino - S. M ichele mentre il 156° deve aggirare le posizioni avversarie situate nella conca cli S. Michele. Le prime ondate conseguono successi notevoli anche se non tutti gli obiettivi vengono raggiunti: .la cattura di oltre mille prigionieri sono la testimonianza dell'impegno della brigata nelle operazioni. Il 22 ottobre l'azione viene ripresa e Cima 4 cade con la cattura cli 400 prigionieri mentre il 155° completa l'occupazione del trincerone facendo altri 500 prigionieri; superata l'ultim a trincea sotto la cresta ciel S. Martino - S. Michele (600 prigionieri) gli uomini si attestano sulle nuove posizioni ma debbono sostenere tre violenti contrattacchi avversari. Dopo un periodo di riposo il 2 novembre è nuovamente in linea per riprendere l'attacco e numerosi sono gli scontri a fuoco per il mantenimento o il miglioramento delle posizioni acquisite. In queste due fasi delle operazioni la brigata ha perduto 78 ufficiali e r.877 soldati.
191 5: trasferita sulla fronte Isonrina il 20 luglio entra in azione e riceve il battesimo ciel fuoco con i reggimenti alle dipendenze della 228" e 21" Divisione. Combattono valorosamente a Bosco Cappuccio, a Bosco Lancia e sul M. San Michele subendo numerose perdite. L'u agosto la brigata, riassunti i propri reggimenti, ha il compito cli difendere il settore di destra della 30" Divisione e qui combatte ogni giorno per trattenere il nemico e per impadronirsi cli nuove posizioni. Dopo varie operazioni il 19 è completata l'occupazione del « boschetto rettangolare » a nord de.Ila strada di S. Martino. I suoi reparti puntano nuovamente verso la Sella di S. Martino contro la quale vengono sferrati nuovi e numerosi attacchi e qualche pattuglia riesce a raggiungere l'obiettivo che non può tuttavia mantenere. Dal 6 al 13 settembre l'«Alessanclrja» è nuovamente tutta in linea sul fronte S. Martino - S. Michele dove rimane fino al 25 settembre quando viene sostituita dalla ·« Piacenza l>. Nuovamente in linea il 6 ottobre, il 9 1mzia il m.ovimento dei suoi reparti che si preparano all'attacco e alcune nuove posizioni vengono acquisite nei giorni successivi contro
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1916: da gennaio a marzo solo il 155" è in linea sul fronte M. Fortin - Mocchetta - Maimzza. Iniziatasi l'offensiva austriaca nel Trentino la brigata, il 22 maggio occupa la linea M. Mosciagh- M. Meatta - Bocchetta di Portule -
373
Cima Portule - Cima Undici. Fino al 27 maggio si combatte con alterne vicende per il mantenimento delle posizioni. Dal 4 luglio al 24 settembre è in linea nel settore di Monfalcone e il 4 agosto, sferratasi l'offensiva, l' << Alessandria >> vi concorre destinando le sue truppe alle colonne attaccanti. Le prime ondate raggiungono q. 8 1 e 121 catturandone parte dei difensori. Il 6 l'azione è ripresa con al.terne vicende: più volte gli uomini raggiungono gli obiettivi ma sono poi costretti a ripiegare sotto il peso dei contrattacchi avversari. L'u l'azione è sospesa in attesa che le truppe impegnate sul Debeli raggiungano i propri obiettivi; il r2 le due quote citate vengono .finalmente occupate e, il J4, la brigata punta alla conquista delle q. 77 e 57: la prima è raggiunta il 15, ma lo stesso giorno debbono essere sgomberate per la reazione avversaria.
Richiamata sul Carso, il 16 ottobre è in linea sul fronte di Ferleti e Nova Vas e il 1° novembre inizia un'azione contro il Lukatic ed il Versic; il 2 sono raggiunte alcune trincee nemiche che debbono comunque essere abbandonate. Dopo un periodo di riposo, torna in linea ;il 26 dicembre.
1917-' rilevata in linea il
gennaio, il 21 è destinata sul fronte Vodil - Doljc dove rimane fino all'offensiva nemica di Caporetto. In questo settore svolge intensa attività di pattuglia che porta a conclusione numerosi colpi di mano. Coinvolta nell'offensiva austro - tedesca il 24 ottobre l' <, Alessandria >> oppone una tenace resistenza ma non può contenere le forti colonne avanzanti e subisce molte perdite. Raccolti a Nimis i suoi superstiti ripiega a Gajo fino a raggiungere la zona dove verrà disciolta. IO
COMANDANTI Magg. Gen . Ferruccio Trombi Magg. Gen . Luigi Zanchi Magg. Gen. Annibale Roffì
Magg. Gen. Augusto Severini Col. Brig. Sante Ceccherini Col. Brig. Costantino Bruno
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BRIGATA «AQUILA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita tra la fine di maggio e i primi di giugno del 1917 - con il 269° e 270° Reggimento Fanteria formati a loro volta dai depositi del 2° e 27" Fanteria - la Brigata « Aquila » è inizial mente concentrata, con la deno• minazione di « B », nella zona Longa, Con-
trada Scaldaferro, Friola, Mason Vicentino e Cantarano alle dipendenze del XXII Corpo d:1:-rmata; passa poi a far parte della 30" Divmone. Terminato il conflitto, la brigata viene sciolta nel settembre del 1919.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1917: in occasione dell'offensiva che il XXII Corpo d'Armata deve portare a termine per il dominio della bassa valle di Galmarara dallo Zebio al Mosciagh e quindi l'occupazione del M. Interrotto, alla 30" Divisione viene affidato il compito di attaccare per la riva sinistra di Val d' Assa, in direzione delle pendici del M. Rasta, e sulla linea nemica che va da q. 878 fino all' Assa: è proprio in questo settore che gli uomini dell' « Aquila » ricevono il battesimo del fuoco e sostengono il peso dell'azione nei giorni 9 e 10 giugno. L'azione sospesa il ro viene ripresa nei giorni 18 e 19 senza conseguire tangibili risultati a causa delle difficoltà incontrate dalla « Cremona )> che aveva il compito di attaccare per la riva sinistra del1'Assa. Fino al 18 luglio la brigata rimane in linea alternandosi con altre brigate. Mentre è in pieno svolgimento la battaglia della Bainsizza l' « Aquila » viene trasferita a Zagomila quindi a Baske dove riceve l'ordine di portarsi sulle alture di Kobilek. Il 25 la linea Madoni Kobilek è conquistata e i reparti della brigata si dispongono a presidiarla. Altri reparti della brigata intervengono in altri settori di combattimen to: Na Kobil e Chiapovano. La lotta con alterne vicende dura fino al r" settembre e il 29 la brigata prende parte al tentativo, felicemente riuscito, di occupazione del pianoro di q. 800. Il 3 ottobre viene rilevata dalla ;o.
<( Brescia J> tornando in linea il 21 nella zona di Zagorìe dove sostituisce la (< Udine >J. In conseguenza dell'offensiva austriaca (24 ottobre) la brigata ripiega sulla linea di Baske - q. 531 - Vodìce - M. Santo. Il 27 attraversa l'Isonzo e raggiunge Blanchis - S. Lorenzo di Mossa. Il 29 riprende il ripiegamento sulla destra del Cormor presso Mortegliano. Il 30 passa il Tagliamento. Dal 3 al 3r dicembre è in linea nel settore del Piave (Ponte di Priula - Ca' Lucca) mentre con altri reparti si disloca in seconda linea a Fornace di Fassa.
1918: il nuovo anno trova la brigata ancora in linea nel settore Ponti dove viene rilevata il 4 gennaio dalla Brigata « Tevere » per ritornarvi poi dal 16 marzo all '8 aprile e quindi dal 24 al 3 r maggio. Dal 14 al 25 giugno la brigata è fortemente impegnata nei combattimenti che si svolgono a Nervesa, Collesel, Castelviero, Olivotto, Pozzobon, San Gottardo, Arcade, C. Orazi. Nei sette giorni di battaglia i reparti della brigata, sottoposti alla continua pressione dell'avversario, risultano quasi interamente distrutti e la brigata merita la citazione sul bollettino di guerra n. n23 del 21 giugno 1918. Dal 15 luglio all'8 agosto è nuovamente in linea nel consueto settore di Ponti dove sostituisce la (< Porto Maurizio » e la « Piemonte J>; viene a sua volta rilevata dalla (( Piacenza » 375 -
e dopo un periodo di riposo torna in linea dal 5 settembre al 1° ottobre. Trasferita a Cusignana - Bassa - Giavera inizia il passaggio del Piave a Villa Berti e la brigata tutta schierata sulla sponda sinistra procede all'attacco raggiungendo la linea S. Daniele - Colle della Tombola - Collesel e quindi l'occupazione di Colle di Guardia. Nella giornata del 30 ottobre l' « Aquila » raggiunge
Santa Maria di Feletto e nel pomeriggio procede all'attacco di Serravalle e Fadalto. Il nemico tenta di opporsi all'occupazione di Col Collesel ma viene messo in fuga e travolto. Il 1° novembre prosegue, a rincalzo della « Tevere)), l'avanzata verso Ponte delle Alpi che viene occupato. L'annuncio dell'armistizio trova la brigata tra Lissona - Arsier - Vich.
COMANDANTI Col. Brig. Giulio Levi
Col. Brig. Pietro Belloni
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BRIGATA «ARNO»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita il 18 marzo 19T6 - con il 213" Reggimento Fanteria formato fin dal 12 dicembre T915, dal deposito dell'84° Fanteria, e il 214° form ato fin dal 30 novembre 1915 dal deposito dell'87" - la Brigata e< Arno >> è destinata
in Albania e nel mese di giugno del 1916 è rimpatriata per prendere parte alle operazioni in Italia. Viene sciolta il 2 1 novembre 1917 in seguito ai fatti conseguenti al ripiegamento.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PIUMA MONDIALE
(1915 - 18)
1916: dopo aver disimpegnato in Albania compiti di lavori stradali e sistemazioni difensive la brigata nel giugno è rimpatriata ed inviata a Castelfranco Veneto; quindi, per successivi spostamenti, un suo reparto rileva quelli della << Lombardia >> in prima linea mentre l'altro rimane a disposizione del comando della 30" Divisione che ne impiega alcuni battaglioni a Bivio Boscon e Casera Magnaboschi dove si distinguono nel corso della controffensiva subendo rilevanti perdite. Il 25 giugno, avuto sentore che il nemico si accinge a sgombrare le sue posizioni da Magnaboschi a M. Lemerle, la « Arno» riceve l'ordine di occupare la linea Mosc - Pennar, spingendosi poi verso Asi.ago. L'avanzata è contrastata duramente dall'avversario che impegna gli uomini della brigata in continui scontri a fuoco. Dopo un bieve periodo di riordinamento l'azione è ripresa e la Brigata « Arno» riceve l'ordine di irrompere di sorpresa nelle posizioni nemiche di M. Rasta in direzione di Capitello Hol. I reparti della brigata iniziano l'avanzata che viene più tardi sospesa a causa delle difficoltà incontrate dalle unità laterali. L'8 luglio la « Arno>> riprende le sue posizioni di Camporovere_e di Asiago. L'11 luglio la brigata asseconda il movimento della 29a Divisione contro Roccolo del Lino. In agosto, dopo essere stata impegnata in linea e dopo un breve periodo di riposo, la brigata è incaricata di oc-
cupare M. Interrotto, obiettivo che non viene raggiunto a causa della reazione avversaria e l'attività della brigata si limita all'invio dì pattuglie e ad una assidua sorveglianza della prima linea. Fino al termine dell 'anno i reparti della « Arno » si alternano con periodi di linea e turni di riposo, durante i quali procedono a lavori cli rafforzamento delle opere arretrate.
1917: in febbraio il fronte affidato alla brigata viene esteso verso nord da Pozza della Terra Nera fino ai <e ruderi » e fino a giugno continua nella normale attività. L'8 e il 9 giugno in vista dell'azione su M. Forno il 213° si ammassa a Grotta del Lago e il 214° a Mitterwald; il IO, iniziatosi l'attacco, i reparti d'assalto della brigata si slanciano contro le linee avversarie superando due ordini di trincee. La nebbia e la reazione nemica impediscono ulteriori progressi per cui si provvede al rafforzamento delle posizioni acquisite. Le perdite ammontano a 14 ufficiali e 331 uomini di truppa. Il 19 l'azione è ripresa e vengono particolarmente impegnati gli uomini del 214° che vedono infranto ogni loro ardimento dal tiro delle mitragliatrici di M. Forno e da quello dell'artiglieria che imperversa da M. Cucco, M. Chiesa, da Corno di Campo Bianco e da M. Colombara. Il giorno 11 luglio tutta la brigata è riunita nella regione di Foza e passa alle dipendenze della 21" Divisione. Il 13 si trasferisce a Valstagna e quindi per S. Giovan-
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ni dì Manzano si porta a Sdraussina. Tra il 21 e il 22 sostituisce la << Pallanza » sul fronte compreso tra la dolina Torrente e quella di Bra. Rilevata successivamente da altre brigate è trasferita a Gorizia quale riserva del]'VIII Corpo d'Armata. Assegnata all'n" Divisione riceve il compito di proseguire l'azione per la conquista del M. San Gabriele. Il 31 hanno inizio le operazioni ed il 4 settembre la colonna centrale della brigata raggiunge la vetta del monte e vi si afferma; le colonne laterali incontrano invece una maggiore resistenza e la reazione nemica obbliga anche la colonna centrale a ripiegare dalle pendici orientali mantenendosi però e rafforzandosi sul margine tattico del S. Gabriele. Fino al 6 la brigata resiste ai furiosi contrattacchi, consolida le posizioni acquisite e concorre con qualche reparto alle operazioni che altre unità
compiono verso S. Caterina. L'accanita lotta sostenuta mentre procura alla brigata la conquista di importanti posizioni e la cattura di molti prigionieri e di abbondante bottino di guerra, le cagiona la perdita di 84 ufficiali e r.982 soldati. Il 7 settembre è inviata a Pradis per riordinarsi e riposare. Passata alle dipendenze della 3" Divisione riceve il compito di difendere, all'inizio dell'offensiva nemica, la linea del Kolovrat tra M. Piatto e M. Kuk. Incalzata dalle soverchianti forze avversarie la « Arno )) ripiega occupando prima un tratto della dorsale del M. San Martino e più tardi la linea interposta fra Castel del Monte e San Nicolò. Il 28 i resti della brigata, sospinti dall 'aumentata pressione nemica, ripiegano a Borgo S. Gottardo e il 29 passano il T agliamento diretti a Istrago.
COMANDANTI Magg. Gen. Roberto Bassino
Magg. Gcn. Renato Rosso
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BRIGATA «BARLETTA)>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE La Brigata (< Barletta » viene costituita in Puglia il 1" marzo 1915 con il 137° e 138" Reggimento Fanteria, formati rispettivamente dai
depositi del 29° e 14" Fanteria. Dopo aver partecipato all'intero primo conflitto mondiale la brigata viene disciolta il 25 luglio 1920.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONUIALE
(1915- 18)
1915: il 30 luglio il r37" Reggimento è in linea sul M. Sei Busi e nei primi giorni di agosto sostiene un pesante attacco nemico; partecipa poi ai combattimenti che si svolgono, con alterne vicende, contro le q. 112 e n8. Il 29 agosto l'intera brigata è nel settore di M. Sei Busi del quale ne assume la difesa. Il 6 novembre è trasferita a Redipugl ia e il 138° si schiera in prima linea verso q. 100 mentre il 137" è di riserva fino al 18 novembre quando raggiunge l'altro reggimento in prima linea: su queste posizioni, alternandosi in turni di linea e riposo, in lavori di rafforzamento e in attività di pattuglia la « Barletta » trascorre il resto dell'anno. 1916: la brigata rimane in linea fino al 2I maggio alternandosi con altre unità senza compiere nulla di eccezionale. Trasferita, il giorno 8 giugno è nella zona M. Lisser - Costa Alta - Val Gardena. Il 27 giugno si porta a Sasso Croce e fìno al 2r partecipa ai sanguinosi scontri verso il M. Cimone; il 26 riceve l'ordine di puntare contro M. Zebio, raggiunge Val di Nos dove sosta :fìno al r" luglio rafforzando le posizioni acquisite. Dopo un lungo periodo nelle retrovie dedicato alle esercitazioni e allo svolgimento di servizi vari, la brigata l'n ottobre rileva sulle falde del Bosco Cappuccio la Brigata « Spezia )>; successivamente, il 15, sostituisce la
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<< Ferrara )l e la (< Brescia )) sul fronte Oppachiasella - Lokvica. Il 1° novembre la « Barletta l> partecipa alla nona battaglia dell'Isonzo occupando immediatamente alcune linee nemiche ed agendo quindi contro munite posizioni avversarie (q. 285 e q. 229) catturando numerosi prigionieri e materiale bellico: rimane in linea fino all'n novembre provvedendo al rafforzamento delle posizioni acquisite. Fino alla fine dell'anno si alterna con la ( < Brescia )) sulle suddette posizioni provvedendo ad operare retti.fiche del fronte al fine della difendibilità e stabilità delle linee.
1917: in linea nel fronte di Castagnevizza, il 12, 23, 24 e 25 maggio partecipa alle operazioni e per la sua condotta merita la citazione sul bollettino n. 731 del 23 maggio 1917 del Comando Supremo. In giugno è nella zona di S. Polo mentre in luglio, dopo vari trasferimenti, torna nella consueta zona di Castagnevizza dove dal 20 riprende le operazioni contro le medesime posizioni che aveva già attaccato in maggio: raggiunge nuovamente il caseggiato di Castagnevizza ma la reazione avversaria rende vano ogni sforzo. Fino ad ottobre si alterna su queste posizioni. Il 25 ottobre, a causa del ripiegamento, è inviata a Muzzana del Turgnano e dopo vari spostamenti il 1° novembre assume la difesa e la vigilanza del settore di riva destra del Tagliamento dalla confluenza del
torrente Pontaiba fino al parallelo di Spilim- . bergo. La pressione avversaria costringe la « Barletta » a successivi ripiegamenti effettuati sempre combattendo e il 9 novembre passa il Piave.
1918: il 18 gennaio è schierata sul fronte M. Casonet - M. Solarolo- Col dell'Orso.
Dopo vari periodi di addestramento e successivi trasferimenti la « Barletta», nella seconda metà di giugno, in seguito all'offensiva austriaca sul Piave è trasferita sul Montello dove partecipa ai duri combattimenti contro le posizioni avversarie. Destinata in Albania 1'8 settembre sbarca a Valona ove presidia la linea di resistenza della Vojussa.
COMANDANTI Magg. Gen. Francesco Enter Magg. Gen. Metello Gianni Col. Brig. Ugo Spinola Col. Br.ig. Lorenzo Barco Col. Brig. Leopoldo Durando Magg. Gen. Giuseppe Vaccari
Magg. Gen. Salvatore lbba - Piras Col. Umberto Crema (int.) Magg. Gen. Demetrio Carbone Col. Adolfo Dallolio (int.) Brig. Gen. Enrico Chiodi
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BRIGATA <<BELLUNO>>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita il 12 luglio 1917 - con il 274°, 275° e 276° Reggimento Fanteria, formati rispettivamente dai depositi dell'8", 94° e 73° Fanteria - la Brigata «Belluno>> ha vita per
pochi tnesi: viene infatti sciolta il giorno 16 novembre del 1917 a Isola Rizza (Verona) in seguito a1 fatti conseguenti al ripiegamento.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONnIALE
(1915- 18)
1917-" la <<Belluno)), chiamata a concorrere all'offensiva sull'Altopiano del.la Bainsizza, il 9 agosto inizia il trasferimento che il 22 la porta sul rovescio del Globocak. Il giorno seguente, mentre il 274° per la valle del Doblar raggiunge il vallone di Siroka Nijva gli altri due reggimenti con il comando di brigata passano l'Isonzo nei pressi di Doblar portandosi il 275° nella valle omonima presso Spiko e il 276° sulle pendici di Na Raunich. Il 25, in collaborazione con la « Ferrara » vengono raggiunti gli obiettivi di Hoje e Mesnjak; il 26 agosto il 275° e il 276° rilevano definitivamente la « Ferrara >> nel tratto di fronte fra Hoje - Testen - Mesnjak e proseguono nell'avanzata verso N a - Selu, q. 936, riuscendo a conseguire, verso Dolgi - Laz, lievi progressi a causa della forte resistenza nemica. Il 274° dopo cinque ore di combattimento oltrepassa l'abitato di Mesnjak e procede in direzione della conca di Canale mentre i reparti laterali pur impegnandosi a fondo non riescono a vincere la tenace resistenza avversaria. La « Belluno >> mantiene comunque le posizioni conquistate. Il 27 agosto un nuovo ordine la spinge a rinnovare l'attacco verso gli obiettivi Na - Selu, Vetrnik, q. 936. L'avanzata, nonostante lo slancio degli uomini, è duramente contrastata e solo nel pomeriggio si consegue qualche progresso lungo il costone nord - est di Testen - Hoje, riuscendo anche a respingere i contrattacchi tentati dal nemico verso le
posizioni di Mesnjak tenute saldamente dal 274°. Il 28 l'attacco viene ripetuto e nonostante la reazione austriaca qualche successo viene conseguito sul costone nord - est di Testen dove vengono anche catturati prigionieri. Il 30 agosto la « Belluno >> ha il compito di assecondare le operazioni della Brigata «Taro» che agisce verso il bosco a nord de1la linea Mesnjak - Dolgi- Laz. Il 31 è rilevata dalla « Puglie » e le sue perdite, nei duri combattimenti, assommano a 107 ufficiali e 2.305 soldati. Riordinatasi, la brigata torna in linea il 23 settembre con il 274° a presidio delle posizioni valorosamente conquistate nell'agosto (Mesnjak- Vogercek, q. 550 - 645; q. 549, galleria Log- Dolenje), mentre il 275° e il 276° sostituiscono la « Roma » nel tratto di fronte compreso tra q. 774 e 778 (case nord - orientali di Breg). Il 24 ottobre, scatenatasi l'offensiva austro tedesca, la « Belluno )) resiste valorosamente sulle posizioni occupate: dando prova di tenacia, resiste sulle posizioni e ricaccia l'invasore che era riuscito a penetrare nelle linee sulla sinistra dell'Isonzo. Reparti del 274°, posti a difesa della q. 549, resistono per tutto il giorno e ripiegano solo quando sono sopraffatti da soverchianti forze avversarie. Non meno critica la situazione sul fronte del 275" e del 276° che resistono sbarrando la testata cli valle Bizjak. Ridotta di numero la brigatél chiede ed ottiene di arretrare la linea di un centinaio cli metri portandola sui costoni di Robi e di Breg. Il mattino seguente ripiega
nel vallone di Osvje quindi a Canale per provvedere alla difesa del ponte sull'Isonzo. Il 26 ottobre la brigata ripiega ancora e per Krestenica, Senico, Prepotto, Ipplis, Premariacco giunge sul Torre ove si schiera tra gli abitati di Cerneglons vecchio e nuovo. Su questa linea resiste fino al 28 quando riceve l'ordine di raggmngere il Tagliamento. Nella stessa
sera la brigata sosta a Cisterna, il 29 a Villanova e la notte del 30 il 276° giunge a Casarsa. Sernpre il 30 i superstiti della brigata attraversano il Tagliamento per portarsi a Spilimbergo. Con ulteriori trasferimenti la « Belluno ,> si porta a Isola Rizza dove il 16 novembre viene sciolta.
COMANDANTI Col. Brig. Angelo Roncaglia
Col. Brig. Giulio Corrado
BRIGATA «BENEVENTO))
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE La Brigata « Benevento >> viene costituita in Campania il r" marzo 1915 con il 133° e 134° Reggimento Fanteria, formati rispettivamente dai depositi del 40° e 31° Fanteria.
E' sciolta il giorno 2r novembre del 19r7 in località San Pietro in Gu (presso Padova) in seguito a1 fatti conseguenti al np1egarnento.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
191 5:
tra il 21 - 23 luglio la brigata si schiera nel settore di sinistra della 27" Divisione fra Redipuglìa e la rotabile Ronchi - Vermegliano dove resiste a violenti attacchi avversari con il 133" e partecipa, con il 134", alle operazioni contro il M. Sei Busi occupando alcune importanti quote che vengono successivamente perdute. Gli attacchi e i contrattacchi si protraggono fino al 2 agosto con alterne vicende e fino al 27 agosto quando la brigata viene sostituita in linea e inviata a riposo. Numerose le perdite subite in questi combattimenti. Il 16 - 17 ottobre, dopo alcuni trasferimenti, la « Benevento » è inviata a Podbreg - Molino di Kambresko per agire oltre l'Isonzo, contro le posizioni di g. 675 - Vrh- M. Kuk- M. Jelenik. Il 21, 22 e 27 viene tentato il passaggio dell'!sonzo ostacolato dall'attiva vigilanza del nemico. Dal 4 al 7 novembre la brigata è inviata sulle posizioni di S. Lucia per sostituire la « Bergamo>> e fino alla fine dell'anno alterna i suoi reparti in turni di linea e di riposo partecipando ai vari tentativi che si svolgono in questo periodo per la conquista del1e posizioni di S. Lucia tenute dal nemico.
1916: fino a maggio la brigata rimane in linea nelle consuete posizioni e i suoi reparti conducono felicemente a termine alcuni audaci colpi di mano contro le posizioni avver-
viosarie, oppure sostengono e resprngono lenti attacchi nemici. In vista dell'offensiva nel Trentino, la e< Benevento >> con successivi trasferimenti si porta il 14 giugno in Val d'Antenne dove, mentre il 133° è impiegato quale riserva divisionale, il 134° è destinato ad occupare M. Castellier Grande e M. Castellaro. 11 r6 vengono conquistati gli Scogli dell' Alpofin ma l'avanzata deve fermarsi per la reazione avversaria. L'operazione prosegue quasi ininterrottamente per tutto il mese e il 1" luglio l'azione viene ripresa dall'intera brigata che assume la difesa del settore di M. Palo da dove, il 15, ha il compito di agire dimostrativamente riuscendo con dei volontari a dare la scalata al roccione di M. Colombara, ma una fitta rete di reticolati costringe gli uomini a rientrare nelle proprie linee. L'II agosto, dopo essere stata trasferita è incaricata di assumere la difesa della testa di ponte di Salcano e il 12 è in linea sulle posizioni di S. Caterina dove il 14 agosto sferra quattro attacchi resi vani dalla resistenza avversaria; il 15 alcuni suoi reparti riescono ad occupare le posizioni avversarie ma il nemico contrattacca immediatamente e costringe a ripiegare sulle linee di partenza dopo aver subito ingenti perdite. Dal 5 all'8 settembre, dopo un nuovo trasferimento, la brigata si schiera nei sottosettori di Chiusaforte e Dogna dove trascorre il resto dell'anno provvedendo alla sorveglianza della linea e al rafforzamento delle posizioni.
1917: sempre nella zona Carnia fino all'ottobre dove alterna i suoi reparti nella sorveglianza del settore Alto Fella. Il 29 ottobre, in seguito alla forte pressione avversaria, passa il Tagliamento e si attesta sul-
la linea difensiva Preone - Cavazzo Carnico. Il 4 novembre la << Benevento,, viene accerçhiata dal nemico nella conca di Tramonti e deve lottare a lungo per sfuggire all'annientamento nel quale però sono travolti molti suoi reparti.
COMANDANTI Magg. Gen. Gennaro Giova Magg. Gen. Giuseppe Paolini Magg. Gen. Giovanni Rotondi Col. Brig. Pietro Mozzoni
Col. Brig. Luigi Basso Col. Brig. Carlo Giordana Magg. Gen. Arturo Maggi Magg. Gen. Ernesto Alliana
BRIGATA «BISAGNO»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita il 24 marzo 1916 a Castions - con il comando di brigata e il 209° Reggimento Fanteria, già formati il 4 dicembre 1915, dal deposito del 90° Fanteria; e il 210°, costituito
sin dal 12 dicembre 1915, dai depositi deì 21°, 22° e 88° Fanteria - la Brigata « Bisagno )) partecipa fino al 1918 al primo conflitto mondiale. Viene sciolta nel settembre 1919.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1916: il 17 e 18 maggio, mentre ferve l'offensiva · austriaca sugli Altipiani la brigata si porta in Val d 'Astico. I primi battaglioni che vi giungono hanno il compito di sostenere il ripiegamento delle Divisioni 35' e 9"' dall'alta Valle Pòsina e dall'Altopiano di Tonezza. Il 19 la « Bisagno >l occupa la linea M. Aralta Montagnola - S. Rocco - M. Cimone - Pedescala. 11 22, passata alle dipendenze della 9" Divisione dalla 27"', è a difesa del settore Pòsina mentre, dopo la caduta del M. Cimone, si impone un ripìegamento di alcuni reparti per evitare l'aggiramento. Il 31, dopo giorni di intensi combattimenti su varie posizioni validameli.te tenute dagli uomini della brigata, il nerriico attacca l'ala sinistra della 9• Divisione, tra Rozzo Ccivòle e Casara Stortine, ma viene respinto; il 1" giugno ripete l'attacco che si estende anche all'ala destra, fra Velo d'Astico e Seghe di Velo ma viene sempre respinto dai fanti della « Bisagno » che manterranno le posizioni anche nei giorni successivi (2, 3, 4, 8) quando i tentativi si ripetono. A causa della pressione nemica alcuni reparti della brigata arretrano al centro per attestarsi in posizioni 1neglio difendibili. Il 9 giugno i reparti della brigata sono impegnati in punte offensive per appoggiare l'azione che si svolge nel settore di Asiago. L'azione prosegue nei giorni 10 e II con la massima energia. Il 25, al manifestarsi della nt1rata avversaria, la « Bisagno )) , trovate sgombre le linee nemiche, occupa Arsiero, S. Rocco e si spinge
sino a M. Caviogio e al Redentore, ma trova fortemente occupati gli accessi di M. Cimone. Il 4 luglio alcuni reparti della « Bisagno ll ripetono l'attacco al M. Cimon<::, mentre altri muovono, lungo il Riofreddo, all'attacco delle posizioni di Cava di Vallà e di Valle per aggirare il nemico da tergo risalendo il versante occidentale dell'Altopiano di Tonezza; non tutti gli obiettivi vengono raggiunti e la brigata rafforza la linea sulle nuove posizioni raggiunte di M. Caviogio, Redentore, Val Riofreddo dove, dopo alcuni giorni, verrà sostituita dalla « N ovara ll. N uovamente in linea il 23 appoggia l'azione degli alpini e della « Novara » contro il Cimone fino alla fine del mese. . Le perdite subite sono ingentissime : 70 ufficiali e 2.789 soldati nel periodo 15 maggio 31 luglio. Dopo un periodo di riordinamento è trasferita, il 12 e 13 agosto, sull'Altopiano di Asiago, dove rileva la e< Padova » sulla linea Cima Ardè - Le Fratte - torrente Ghelpach dove rimane fino al 15 ottobre. Il 26 ottobre è nuovamente in linea sulle due rive della Val d'Assa dove sostituisce la e< Forlì >) e vi rimane fino al 21 novembre.
1917-' il 17 gennaio la cc BisagnO.ll sostituisce in linea nel settore Dosso Faiti - Castagnevizza la cc Barletta n e il giorno successivo subisce un violento attacco nemico, preceduto da gas asfissianti e bombardamenti, che viene tuttavia respinto; similmente il 29 gennaio. Sostituita dalla « Brescia ll e dopo un periodo di riposo è nuovamente in linea il 6 marzo e 1'8 respinge un attacco nemico mentre il 12,
con un'azione sorpresa, occupa un posto' avanzato facendone prigionieri i difensori. Fino al 4 maggio la brigata alterna periodi di riposo a turni di linea mantenendo la consueta attività aggressiva. Durante la decima battaglia dell'Isonzo, il 14 maggio, con il concorso della « Barletta » dà iniziò ad una energica azione dimostrativa che continuerà fino al 24 dello stesso mese. Il 5 giugno la « Bisagno >> è in linea nel settore Sablici · ponte di S. Giovanni e i suoi reparti . tentano di ricuperare le posizioni precedentemente perdute subendo la perdita di 16 ufficiali e 626 soldati. In agosto la brigata è nuovamente schierata nel settore di Selo dove si alterna con altre divisioni tra prima e seconda linea. Il 25 ottobre, dopo essere stata trasferita e in seguito agli avvenimenti dell'offensiva austro . tedesca, si sposta a Nimis e il giorno successivo si schiera a difesa di M. Cavallo· M. Janer per proteggere la ritirata del IV Corpo d'Armata. Il 27 ripiega su N imis e quindi su Tarcento; il 29 su S. Giorgio, occupando il tratto di fronte S. Giorgio- S. Tommas_o e il 30 quello di Borgo Pozzo· Borgo Repudia. Attraversato il Tagliamento, per successivi trasferimenti occupa le posizioni del Colle M. Croce e del Colle di Ferro. Il 10 dicembre, dopo essersi riordinata dalle perdite subite nel corso del ripiegamento, la brigata è nuovamente in linea tra M. Bertiaga e Montagna Nuova dove rimane fino alla fine dell'anno.
alla fine di gennaio la « Bisagno » occupa le trincee di Cima Echhar - Costalunga - Busa del Termine: ritorni offensivi dell'avversario vengono validamente respinti dagli uomini della « Bisagno >> ormai saldamente attestati sulla Cima Valbella. Il giorno r6 giugno è in linea fra il capo· saldo delle Fornaci di Monastier, Meolo e il caposaldo di Monastier: i suoi reparti occupano C. Nini, C. Pisani, Ville Berengan e Madonna di V allio. Successivamente è chiamata ad agire nel settore del XXIII Corpo d'Armata per sferrare un contrattacco contro la linea del Fosso Gorgazzo e dopo tre giorni di dura lotta la « Bisagno », rinforzata da altri reparti, respinge l'invasione austriaca infliggendo numerose perdite e subendone altresì di rilevanti. I suoi reparti, per il comportamento tenuto, vengo· no citati sui bollettini di guerra del Comando Supremo del 20 e 21 giugno (n. n22, n23). In luglio la Brigata « Bisagno » è destinata ad operare nel delta del Piave, sul fronte lntestadura · Capo Sile, dove lotta con ardimento contro le infiltrazioni nemiche e quindi, avuto sentore della ritirata avversaria, si slancia al1'attacco occupando nuove posizioni. Successivi trasferimenti portano la « Bisagno » nella zona di Paderno dove la trova l'inizio della battaglia di Vittorio Veneto alla quale partecipa occupando sempre nuove posizioni, liberando Conegliano e proseguendo per Spilimbergo. L'annuncio dell'armistizio la trova a Tesio e Tauriano. r 9 r 8:
COMANDANTI Col. Brig. Antonio Di Giorgio Col. Brig. Lorenzo Barco Col. Brig. Paolo Pizzoni
Col. Brig. Guido Poggi Col. Brig. Giuseppe Barbieri
BRIGATA «CALTANISSETTA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita il 1" marzo 1915 - con il 147" ·Reggimento Fanteria, formatosi il 20 aprile 1915 dal deposito del 76° e il 148'', costituito il 7 marzo 1915, dal deposito del 75" - la Brigata 1< Caltanissetta », dalle sedi della Sicilia, il 9
giugno 1915 è trasferita a Cussignacco (Udine) alle dipendenze della 26'' Divisione. Viene sciolta il 13 novembre 1917 nella zona di Spessa (Udine) in seguito ai fatti conseguenti al np1egamento.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MOND IALE
(r9r5- 1918)
1915: l'II agosto la « Caltanissetta>) è in linea a Bosco Cappuccio ove schiera il 147" in prima linea e il 148" a Sdraussina il quale il 21 è anche esso in prima linea. Fino al r7 settembre la brigata sostiene nel tormentato settore una lotta continua e snervante nella quale i suoi reparti riescono a guadagnare palmo a palmo l'insidioso terreno. E' un battesimo di fuoco molto duro per la giovane brigata e le sue perdite ammontano a 29 ufficiali e r.358 soldati. Il 26 ottobre, nuovamente in linea, la brigata è schierata con il 148° nelle posizioni di Bosco Lancia mentre il 14.7° fin dal 22 combatte a Bosco Cappuccio riportando qualche vantaggio territoriale. Ripresa l'azione la brigata è impegnata fino al 2 novembre in una lotta accanita: le posizioni avversarie sono più volte conquistate e perdute, data la tenace e attiva reazione dei difensori, ma finiscono per la maggior parte per essere conquistate dagli uomini della brigata che su queste posizioni si rafforzano, le mantengono e catturano prigionieri e materiali; le perdite assommano a 95 ufficiali e 3.946 soldati. Il 26 novembre sostituisce in linea la e< Ferrara » sul fronte Cima 4 - Cappella di S. Martino e il 28 riprende le azioni conseguendo qualche vantaggio. Rimane in linea fìno al 13 dicembre quando sostituita nuovamente dalla (< Ferrara » è inviata in riposo.
1916: il 25 febbraio, destinata nuovamente in Carnia, la « Caltanissetta >J assume la difesa del sottosettore Alto Fella - Apua nel quale schiera il 147° mentre il 148" si disloca in Val Dogna. Il 12 maggio è trasferita a Tolmezzo, nel sottosettore occidentale But - Degano, e schiera il 147° fra Sutrio - Forni Avoltri- S. Rocco Cercivento ed il 148" fra Colletta Freikofel - Pal Piccolo - Colletta di Pal Grande - Passo del Cavallo - Pierebec. I reggimenti si alternano sulle citate posizioni esercitando continua vigilanza e continue azioni di pattuglia con colpi di mano tra i quali quello del 27 giugno al Freikofel che porta all'occupazione ciel trinceramento nemico detto « del Cocchiere » con la cattura di 61 prigionieri e quello del 29 che permette nuove conquiste territoriali e la cattura di 156 prigionieri dei quali IO ufficiali e di copioso materiale bellico. Sostituita in ottobre dalla Brigata << Regina », per successivi trasferimenti la <<Caltanissetta)> si porta prima a S. Maria la Longa quindi a Redipuglia e a Palichisce. Il 5 novembre è nuovamente in linea sul fronte di Nova Vas dove sostituisce la << Catanzaro l> dalla quale viene nuovamente rilevata il 1° dicembre per poi ritornarvi il 25. 1917." rimane in trincea fino al 6 gennaio.
li r8 è destinata alla difesa del settore Mrzli destra Sleme. Rimane fìno al 16 agosto in linea svolgendo
la consueta attività di pattuglia e lavori di rafforzamento. Il 16 agosto, iniziatasi l'offensiva, la brigata si prepara all'attacco che inizia il 19. Le prime ondate riescono a superare, nonostante ]'intenso fuoco austriaco, le prime trincee a,vversarie catturando 6 ufficiali e 76 soldati. L'impeto delle colonne attaccanti deve arrestarsi di fronte alla seconda linea avversaria sufficientemente munita di difese. La colonna di destra che per cinque volte ha tentato l'attacco ha avuto IO ufficiali e 600 soldati fuori combattimento. Dopo una breve sosta di riordinamento l'attacco viene ripetuto senza successo mentre sotto la pressione del contratfac-
co avversario gli uomini della brigata devono arretrare fino alle proprie linee e di qui respingere ogni tentativo nemico. Dal 12 al 21 agosto la brigata ha perduto 32 ufficiali e 1. 1 oo soldati. Il 2 settembre la « Caltanissetta >> è nuovamente in linea nel settore di Mrzli - destra Sieme ove esercita un a costante attività di pattuglie per contrastare l'aumentata violenza avversaria. L'offensiva austriaca dell'ottobre cozza in pieno contro il settore tenuto dalla brigata la quale reagisce strenuamente, ma, sopraffatta dalle soverchianti forze nemiche, in parte ripiega e in parte è fatta prigioniera.
COMANDANTI Magg. Gen. Casimiro Vagliasindi Magg. Gen. Francesco Bertolini
Col. Brig. Vincenzo Ponzi
BRIGATA «CAMPANIA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE ·, La Brigata « Campania )> viene costituita il r" marzo 1915 con il 135° e 136° Reggimento Fanteria, formati rispettivamente dai depositi
del 64° e 32° Fanteria. Dopo aver partecipato a tutto il primo conflitto mondiale la brigata viene sciolta nell'agosto 1919.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1915: il 19 luglio, con l'inizio dell'azione contro le posizioni del M. Sei Busi, i reparti della << Campania >> svolgono le loro prime azioni di guerra occupando le q. I I I e 118. Fino al 22 agosto continua nel settore della brigata una avanzata metodica che, sebbene ostacolata dal nemico, permette ai reparti di realizzare qualche vantaggio territoriale. Il 28 settembre, la brigata assume la difesa del settore Korada - Kambresko, dove sostituisce le Brigate « Spezia >l e << F irenze » : in questo nuovo settore compie solo azioni dimostrative e tentativi di passaggio dell'Isonzo. Il 3 dicembre, spostata nuovamente, assume la difesa del settore di Oslavia; il I 3 si sposta a « Lenzuolo Bianco » dove rileva il comando della Brigata « Ravenna » nella difesa del suddetto settore e dove rimane fino alla fine del1'anno. 1916: rimane nelle consuete linee fino ali' 1 r gennaio quando viene rilevata dalla
cc Novara)) e inviata a riposo. Tuttavia il 15 la « Campania » è n uovamente in linea per concorrere alle azioni per riprendere alcune posizioni occupate dal!' avversario. I combattimenti durano fino al 25 con alterne vicende e la « Campania >) subisce notevoli perdite. In aprile, destinata in Val Sugana, la brigata procede per tappe successive al trasferimento ed alcuni suoi reparti entrano in linea come rincalzi o vengono usati per lavori di rafforzamento.
Il 20 maggio assume la difesa del sottosettore Vanoi - Cismon. Il 9 giugno assume la difesa dello sbarramento di Val Brenta con l'ordine di spingere in avanti l'occupazione delle proprie linee e per tutto giugno i suoi reparti ripetono le azioni e i combattimenti che danno qualche vantaggio. Le operazioni, con fasi alterne, proseguono nei mesi di luglio e agosto e tra il 30 e il 1" settembre viene respinto decisamente un violento attacco avversario. Il 19 settembre la « Campania >i concorre dimostrativamente ad un attacco della r5" Divisione e in questa azione vengono occupate e tenute alcune posizioni nemiche, che tuttavia successivamente debbono essere abbandonate per gli avvenimenti delle unità laterali. Il 15 ottobre è in linea sul fronte che va dal ponte di Ivano - Strigno al vallone sud di Pra della Bella. 19 1 7: nuovamente in linea dal marzo sulle consuete posizioni di M. Levre - Forcella Tesino - Sella Brentana - Cinte Tesino, la brigata alterna i suoi reparti in attività di pattuglia con turni di linea e di riposo. Il 28 agosto viene respinto un violento attacco nemico. Il r7 settembre alcuni reparti partecipano ad un colpo di mano contro le linee nemiche oltre il torrente Maso, Castelnuovo, Carzano e Caverna. L'azione inizia il r8 : il torrente Maso è superato, Carzano occupata e Spera raggiunta ma in seguito agli eventi delle unità laterali i reparti della << Campania >) sono costretti a ripiegare.
Il 4 novembre, in seguito al ripiegamento della 2" Armata, la brigata è inviata a Tezze; il 7 è sulla destra del Piave per la difesa della linea da Rivasecca a Cascina Serena: mantiene assidua vigilanza e procede a lavori di rafforzamento. Il 3 dicembre la « Campania l> è inviata a Fonte S. Martino e si schiera pronta a soste_nere ·l'attacco avversario contro le posizioni di Col dell'Orso - M. Solarolo - Col dell' Agnella, attacco che l' II viene respinto; il contegno dei reparti merita la citazione sul bollettino n. 935 del 15 dicembre 1917 del Comando Supremo. Il 17 il nemico ritenta l'azione contro la linea Va lderoa - Solarolo ma anche questa volta viene respinto. 1918: la brigata è sempre sul fronte del Grappa - M. Solarolo fino al 20 gennaio. Il 15 marzo è trasferita nella zona del .Montello in sostituzione della 23' Divisione britannica e si disloca fra Biadene e Venegazzù. Il 15 giugno, iniziatasi l'offensiva austro tedesca del Piave, la brigata assume la difesa
delJa linea da Collesel Val dell'Acqua a Val S. Martino. Il 21 e 22, dopo aver esercitato una valida resistenza, contrattacca e costringe il nemico a ripassare il Piave. IJ 4 agosto la brigata è nuovamente in prima linea per rilevare la « Cuneo l> dalla quale è successivamente sostituita. Il 24 ottobre, in vista dell'offensiva finale , la « Campania >l si prepara a passare il Piave per l'azione che avrà inizio il 27 con il primo tentativo di attraversare il Piave, tentativo ostacolato dal fuoco nemico che deve essere ripetuto· il giorno successivo a Vidor, ma il nemico rende nuovamente vana l'audacia degli uomini della « Campania ». Finalmente il 29 la brigata attraversa il Piave raggiungendo Molino Settolo, quindi si dirige verso Saccol e Soprapiana che vengono occupati; il 31 raggiunge la displuviale M. Cismon - M. Cimon catturando al nemico numeroso materiale bellico e prigionieri. Per il suo contegno viene nuovamente citata sul bollettino di guerra n. 1260 del 31 ottobre 1918 del Comando Supremo.
COMANDANTI Magg. Gen. Alfredo Faconti Magg. Gen. Onorato Mangiarotti Col. Brig. Vittorio Sesini Col. Brig. Attilio Zingone Col. Brig. Giuseppe Treboldi
Magg. Gen . Gaetano Vaccari Col. Ippolito Perrelli (int.) Magg. Gen. Carlo Garcea Brig. Gen. Vincenzo Carbone Brig. Gen. Adolfo Danise
BRIGATA «CAMPOBASSO))
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita il 27 maggio 1916 Reggimento Fanteria formato dal 35° Fanteria il 15 maggio 1916, quello ciel 36° il 15 maggio 1916
con il 229° deposito del e il 230° eia - la Brigata
« Campobasso» partecipa per due anni al primo conflitto mondiale. Viene sciolta il 22 novembre 1917 nella zona cli Solesino - Vescovana (Padova) in seguito ai fatti eia ripiegamento.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1916: iniziata la battaglia di Gorizia, la « Campobasso )> è chiamata a concorrervi; pas-
sata alle dipendenze della 45" Divisione concorre alle operazioni per l'occupazione di M. Santo - Selletta di Dol - San Gabriele. Successivamente le viene assegnato il compito di procedere dapprima alla conquista di q. 227, quindi di avanzare fìno al costone che da q. 343 scende all'Isonzo fino a q. 59. Il IO agosto la brigata attacca le posizioni avversarie e benché sottoposta ad incessante fuoco riesce ad occuparle, sostandovi brevemente e riprendendo, la sera, l'avanzata che deve essere sospesa il giorno successivo. Sospeso l'attacco al M. Santo data la reazione avversaria la « Campobasso >) è costretta a ripiegare alquanto dalla linea raggiunta per collegarsi a destra con la << Pescara )) arrestata dalle difese nemiche sulle pendici del Veliki Hrib. La brigata mantiene le posizioni occupate rafforzandole ed estende la propria linea fino al Val Cava svolgendo azioni di pattuglia e alternando i propri reparti tra la prima linea e le linee arretrate. Verso la metà di settembre concorre ali' azione dimostrativa della Brigata « Jonio >) contro le posizioni del S. Caterina. In ottobre estende la propria .linea fino al Sabotino e sulla riva destra dell'Isonzo. Il 4 dicembre, durante la notte, respinge un improvviso attacco nemico. - - 39 1
52.
1917: fino a maggio la brigata si alterna in linea con la « Jonio >> sulle posizioni fronteggianti S. Caterina. Partecipa, inquadrata nella 10" Divisione, alla decima battaglia dell'Isonzo (.r2 maggio 8 giugno) con il compito di occupare la Sella di Do! e M. Santo. Il 14 maggio i suoi reparti si slanciano all'attacco ed alcuni battaglioni del 230'' riescono, temporaneamente, ad occupare le trincee del M. Santo catturando prigionieri e materiali. I giorni successivi, nonostante le gravi perdite) la brigata con il concorso della « Palermo >) è impegnata al raggiungimento degli obiettivi fissati muovendo numerosi attacchi alle posizioni avversarie che tuttavia resistono. Il 25 maggio è inviata a riposo e il 1° giugno è destinata ali' Altopiano di Asiago dove inizia il trasferimento passando alle dipendenze della 21" Divisione. Il 9 luglio la brigata sostituisce la « Sassari >> sulle pendici del M. Zebio tenute dalla 25' Divisione. Su queste posizioni i suoi reparti si alternano in turni di linea e di riposo, svolgendo azioni di pattuglia ed eseguendo lavori di rafforzamento delle posizioni occupate. Il 15 agosto è destinata nuovamente sul fronte dell'Isonzo e alla fine del mese prende parte al.le operazioni per la conquista del S. Gabriele. Il 3 settembre, dopo alcuni giorni di aspri combattimenti nel settore di Zagorie Dol) ·si porta su una linea più arretrata dopo esser stata rilevata dalla <<Treviso», quindi, -
rilevata ancora dalla « Forlì » si porta nei pressi di Bodigoi per riordinarsi e riposare. Il 26 sostituisce in prima linea la Brigata « Verona » nel settore di Volnik e il 29 partecipa ad una azione in appoggio a quella svolta sulla destra da reparti del II Corpo d'Armata : attacca, a tal fine, le pendici nord - orientali dello Zgorevnice ma la vivace reazione avversaria consente lievi r isultati. In ottobre si alterna con la « Sassari » neJla difesa del consueto tratto di fronte. All'inizio dell'offensiva austro - tedesca, la « Campobasso », dopo aver resistito tenace-
mente alla pressione nemica, ripiega ordinatamente, nella notte del 25, sulla linea Oscedrih Slemo quindi verso l'Isonzo, in direzione di Plava. Nella giornata del 26 si pone a cavallo dell'Iudrio per arginare eventuali incursioni provenienti da Cormons. Ripreso il ripiegamento, la notte del 29 passa il Tagliamento, il 4 novembre il Piave e per successivi trasferimenti il 21 novembre è raccolta nella zona Solesino - Vescovana dove, il giorno successivo, viene sciolta.
COMANDANTI Magg. Gen. Roberto Diotaiuti Col. Brig. Alberto Reynaud Brig. Gen. Angelo Battaglia
Col. Brig. Antonio Piraino Magg. Gen. Gaetano Polver
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-
BRIGATA «CASERTA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Veterani del Carso e del Trentino, elementi cioè delle Brigate « Aosta », « Venezia », « Campania », « Piemonte )) , « Perugia )> ed <e Arno)) si raccolgono nella seconda metà di maggio sulla sinistra del Brenta, tra Fontanive, Tezze di Bassano, S. Croce, Bigolina, Stroppari, per costituire una nuova brigata che il 20 maggio 1917 assume la denominazione di
« A>>. Il periodo di inquadramento e istruzione è piuttosto breve giacché il 9 giugno la Brigata << Caserta » su due reggimenti - il 267° Fanteria formato dal deposito dell'83° e il 268° dal deposito dell'84° - viene trasferita sugli Altipiani. Dopo aver partecipato al conflitto la brigata viene sciolta nel febbraio del
1919.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONOIALE
(I9I5 - 18)
1917: il 18 luglio la « Caserta n è destinata nel settore di Flondar, vi si trasferisce rilevando la Brigata « Murge >) ed assume la difesa della zona compresa tra la strada Komarje - Brestovizza - << Roccione )> - q. 97 - strada di Fiondar - q. 89. Sostituita il 15 e 16 agosto dalla « Mantova », la brigata il 22 è destinata nel settore Castagnevizza - Pod Korite. Più volte il nemico, su questo fronte, tenta di infrangere le difese per ricuperare il terreno precedentemente perduto ma gli uomini della brigata frustrano questi tentativi. Il 4 settembre, dopo intensa preparazione di artiglieria di tutti i calibri sulle trincee di prima linea, i reparti d'assalto si slanciano all'attacco ma vengono decisamente respinti dagli uomini della « Caserta >> posti al centro dello schieramento. Un cedimento si verifica nella q. 244 da ?~ve. il nemico dilaga poi sul rovescio delle pos1z1on1. L 'opportuno ripiegamento di alcuni reparti che si attestano in linee maggiormente difendibili e il contrattacco di altri permette di ristabilire la situazione. In questa giornata la brigata ha perduto 18 ufficiali e 435 soldati. Il 9 e 10 settembre viene rilevata dalla << Pinerolo )> e il 16 ottobre è nuovamente in linea nel settore Castagnevizza - Pod Korite ove so-
-· 393
stituisce la << Piacenza )> ed è in questo settore che la brigata sostiene l'offensiva austriaca mantenendo le posizioni assegnate. La sera del 27 riceve l'ordine di ripiegare e, dopo aver passato l'Isonzo, si schiera sulla linea Privano Strassoldo - Castions di Mure costituendo retroguardia d'armata. Il 30 è a Torsa e si schiera a difesa della testa di ponte di Ariis e F lambruzzo, sul fiume Stella; il giorno successivo estende l'occupazione Flambruzzo - Romana Varmo e costituisce la testa di ponte di Mandrisio sul Tagliamento. Sotto la pressione avversaria la brigata è di nuovo costretta a ripiegare oltre il Tagliamento. In linea sul Piave il 268° si distingue nello sgombero della zona di Fagarè meritando la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo n. 908 del 19 novembre 1917. I 91 8: .fino a giugno i reggimenti della brigata si alternano nel consueto settore Maserata - Candelù eseguendo lavori cli rafforzamento e svolgendo attività di pattuglia. Dal 15 al 22 giugno la brigata resiste per otto giorni agli attacchi avversar.i che tentano di travolgere le linee assegnate e contrattacca poi decisamente per la conquista del Fortino C. Armellini e del Fortino Triangolare saldamente tenuti dal nemico. I reggimenti della brigata per il valoroso comportamento tenuto
meritano la medaglia d'argento e la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo n . II2I del 19 giugno 1918; le sue perdite ammontano a 66 ufficiali e 1.754 soldati. Sostituita in linea da reparti di bersaglieri il 22 e 23 la « Caserta » torna nella consueta linea il 14 e 15 agosto e il 17 deve sostenere un nuovo violento tentativo avversario che viene decisamente respinto e costretto a ripiegare. Sino all'ottobre la « Caserta )) alterna le proprie truppe nelle varie linee respingendo frequenti attacchi nemici e consolidando con lavori difensivi il proprio fronte. Iniziatasi la grande offensiva autunnale la « Caserta))' il 27 ottobre, torna sul Piave, ai Ronchi, quale
riserva di corpo d'armata. Il 28 sostltmsce la XX Brigata inglese sul Monticano e il 30 riceve l'ordine di avanzare per raggiungere la linea Comarè - Gaiarine, quindi proseguire per raggiungere la Livenza: obiettivi che vengono puntualmente raggiunti nei giorni successivi. Il 3 novembre tutta la brigata ha l'ordine di preparare l'attacco per forzare la linea avversaria e costituire una testa di ponte tra S. Lorenzo e Codroipo. L'azione si svolge il giorno successivo e inutilmente il nemico tenta di arginare l'avanzata degli uomini della brigata. Sulla linea Molino Romano - Villaorba - Codroipo la « Caserta)) è raggiunta dalla proclamazione dell' arrn istizio.
COMANDANTI Magg. Gen. Vittorio Pagella
Magg. Gen. Adolfo Fiori
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BRIGATA «CATANIA>>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Il comando di brigata si costituisce il 1° marzo 1915 dal deposito del 4° Reggimento Fanteria che ha formato sin dal 20 gennaio 1915 il 14.6" Reggimento; il 145" viene c9stituito il 14 aprile 1915 dal deposito del 3°. Destinata a far parte della 26" Divisione, la bri-
gata da varie guarnigioni della Sicilia orientale il 7 giugno 1915 raggiunge Udine da dove prosegue per Cussignacco. Dopo aver partecipato all'intero conflitto la brigata viene sciolta definitivamente nell'aprile del 1920.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1915: il 19 luglio due suoi battaglioni sono inviati in linea nel tratto Pal Grande - Passo di M. Croce - Pal Piccolo e Castello Valdajer. Nei giorni successivi la brigata si schiera insieme ad alcuni reparti alpini nel sottosettore Alto But, Alto Degano, M. Paularo ove trascorre il resto dell'anno svolgendo intensa azione di pattuglia e lavori di rafforzamento delle linee. 1916: sempre in linea nelle consuete zone, viene rilevata il 23 aprile dalla I Brigata Bersaglieri. Il 13 giugno si schiera nelle posizioni di Val Canaglia - Val Cenciotta - pendici di M. Pau. Il 25 giugno alla brigata è affidata la difes a di Val d'Astico. Il 27 riceve l'ordine di sostenere l'azione che le truppe della 9" Divisione svolgeranno verso M. Cimone, avanzando in forze fino a portarsi all'altezza di Barcarola per sbarrare la Val d 'Astico. Il 28 l'azione prosegue verso l'Altopiano di Tonezza, attaccando decisamente da tergo le difese di M. Cimone. I suoi reparti operano in Val Tezze, Val Caugana, Tonezza e Valle Orsa. Fino al 30 giugno tentano di avanzare ma le difficoltà del terreno e la reazione avversaria non permettono sensibili progressi : le perdite ammontano a 13 ufficiali e 269 soldati.
Il 2 luglio l'azione è ripresa senza ulteriori progressi, analogamente finisce il tentativo del giorno 8. Fino al 21 luglio la brigata sosta per il rafforzamento delle posizioni svolgendo continue azioni dimostrative e di disturbo: in questo giorno viene ripreso l'attacco per la conquista dell 'Altopiano di Tonezza. Il 23 è occupata la località di Osteria e il 24 si impadronisce di Sega Casentina proseguendo verso Settecà. Dopo un periodo di riposo e riordinamento la « Catania >> è nuovamente in linea il 17 settembre schierata sul Debeli. Il 23 i suoi reparti sventano un tentativo di attacco avversario verso q. 144.; il 10 ottobre con brillante azione tentano la riconquista totale della detta quota; il bilancio delle perdite è di 15 ufficiali e 660 soldati. L'occupazione è ampliata nei giorni successivi (u e 12) e costa la perdita di altri 36 ufficiali e 588 soldati. Il 1° novembre ha inizio una nuova azione che dura fino al giorno 6 e che porta notevoli vantaggi. Il 9 la « Catania >> è sostituita in linea dalla « Cremona». 1917: nuovamente in linea dal 14 dicembre del precedente anno la « Catania >> viene rilevata dalle consuete linee il 4 gennaio dalla Brigata << Bari >> . Il 18 febbraio è nuovamente in linea in sostituzione della « Perugia » schierandosi nel
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tratto M. Baldo - Roccolo Cimon - Passo Stretto, mentre il 145° si raccoglie a Bosco Pian delle Ronchelle. Dal marzo .fino al 2r giugno la « Catania » si alterna con la « Piemonte >) e .la « Pesaro )) in turni di linea e di difesa sul M. Zebio. Lo scoppio di una mina sul caposaldo « A )> del M. Zebio provoca la perdita di 13 ufficiali. Il 22 luglio è nuovamente in linea nel vallone di Doberdò e vi rimane fino al 16 agosto per ritornarvi di nuovo il 31 in sostituzione delle Brigate << Bisagno )> e « Pistoia >L Il 3 settembre un audace colpo di mano porta al1'occupazione di una dolina sede di un comando austriaco che il giorno 4 deve essere abbandonata a causa della reazione avversaria; il 5 è nuovamente conquistata. Il 26 ottobre, dopo vari spostamenti, la brigata occupa le trincee della testa di ponte sul1' lsonzo in vista dell'offensiva nemica e le lascerà il 28 dopo aver protetto il passaggio delle truppe del XXIII Corpo d'Armata. Respinte le avanguardie nemiche e fatti saltare i ponti raggiunge S. Gervasio e Carlino. Il 30 resiste sulla linea del Cormor e il 31, ricevuto l'ordine di ritornare allo Stella, si scontra con le avanguardie austro - tedesche nei pressi di Palazzolo, all'altezza di C. Visentini, che vengono respinte. Il r novembre passa il Tagliamento e si disloca fra Villanova - Palazzo Persico - Stiago. Il 2 e 3 novembre è destinata 0
quale unità di retroguardia sul Lemene e sulla Livenza mentre il 4 il 145° si trasferisce a S. Donà di Piave per la costituzione della testa di ponte di Musile e la difesa del ponte ferroviario mentre il 146° prende posizione sulla Livenza e il 6 sulJe linee del Plavon ove rimane fino al 9 quando raggiunge il Piave schierandosi da Zenson a Cà Rossetto dove deve sostenere nuovi attacchi nemici. Merita per · il suo comportamen to la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo n. 909 del 19 novembre 1917. 191 8: il 24 gennaio sost1tu1sce in linea la 1< Teramo)> sul ÌJiave nel tratto Cà di Rosa - Cà Gradenigo dove rimane .fino al 21 febbraio. Il r4 marzo è in linea nel consueto settore dove i suoi reggimenti si alternano sino alla battaglia del Piave. Il 15 giugno sono entrambi in prima linea e allo scatenarsi dell' offensiva concorrono, con altri reparti, ad arrestare il nemico sulle linee Cà Malipiero, Cà Bellesine, Cà di Rosa facendo numerosi prigionieri. Il 17 è affidata alla brigata la difesa del fronte S. Filippo (Meolo)- Cà di Rosa - Cà Malipiero Cà Bellesine - Mille Pertiche. Il r8 ven{"ono frustrati i tentativi avversari di occupar;' Cà di Rosa. Il 15 agosto è inviata sul M. Pasubio, a difesa di quel settore rimane fino al 1° ottobre quando viene rilevata dalla <<Piceno >> .
COMANDANTI Magg. Gen. Giuseppe Arvonio Magg. Gen. Vittorio Boyl di Putifigari Col. Brig. Francesco Bronda Col. Brig. G. Battista Giri
Col. Federico Toti (int.) Bri g. Gen. Angelo Martinengo di Villagana Brig. Gen. Eliseo Baldassari
BRIGATA «CHIETI»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE E' costituita il 1° marzo del 1915 con il 123° e Reggimento Fanteria formati rispettivamente dai depositi del 18° e 13° Fanteria. Dopo 124°
aver partecipato all'intero primo conflitto mondiale la brigata viene sciolta nel gennaio del
1920.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA .MONDIALE
(1915 - 18)
191 5: il 28 luglio si schiera in prima linea ad ovest di Fogliano e nei primi sei giorni di agosto riceve il suo battesimo del fuoco, attaccando le antistanti posizioni e conseguendo discreti risultati conquistando una trincea avversaria e numerosi nemici. Rimane su queste posizioni fino al 4 settembre rinnovando continui attacchi alle posizioni avversarie. 11 25 ottobre è nuovamente in prima linea fra q. rr8 e roo ad est di Polazzo e il 28 agisce contro le trincee avversarie « dei sassi rossi l> e << ad ipsilon >l. L'azione continua fino al 3 novembre con lievi vantaggi e alterne vicende; è ripresa poi nei giorni ro e II ma la resistenza del nemico e le avverse condizioni atmosferiche non permettono sens.ibili vantaggi. Dopo un periodo di · riposo la « Chieti >l il 12 dicembre è nuovamente in linea nelle consuete posizioni.
1916: dal principio deU' anno fino alla battaglia di Gorizia la brigata si alterna con la « Barletta >> nelle posizioni di Polazzo e Redipuglia compiendo puntate offensive e colpi di mano. Iniziatasi il 4 agosto la battaglia di Gorizia, la « Chieti >l vi concorre con azioni di pattuglia e colpi di mano che fruttano prigionieri e materiale bellico. 11 10 agosto la brigata è decisamente spinta in avanti prima verso Doberdò, q. rr6 e poi verso il margine orientale del vallone fra Ferletti e Boneti. Proseguendo in-
contra resistenze nemiche accentuate sulle alture di Mikoli e a nord - ovest del Crni Hrib che vengono conquistate di slancio (per tale azione riceve l'elogio del Re che ha seguùo l'operazione da un osservatorio del Carso). Raggiunto Boneti, nei giorni 13, r4 e 15 tenta di proseguire conducendo ripetuti attacchi senza risultati positivi. Rimane in linea lìno al 27. Di nuovo in linea il 14- settembre, il 15 inizia le operazioni contro il Lukatic - q. 238 riportando lievi vantaggi e sensibili perdite, così il 16. Il 29 ottobre sostituisce in linea la « Valtellina >l nelle posizioni M. Melina - PlubegaCima Palone - M. dei Pini, ove trascorre il resto dell'anno.
1917: in linea sul fronte delle Giudicarie, l'attività della brigata, a causa dell'abbondante neve, è ridotta all'attività di pattuglia che si intensifica in maggio compiendo alcune azioni dimostrative e subendo anche contrattacchi avversari: praticamente l'anno trascorre con questa alternanza· di azioni e relativi successi mantenendo sostanzialmente inalterate le due linee contrapposte.
1918: rimane nelle consuete posizioni fino ad aprile, finché viene rilevata dalla « Siena » . Il 22 torna in linea nel tratto testata di Val Croina - M. Palane - fondo Val Chiese - pendici est di M. Melino e per tre volte il 10, il 18 maggio e 1'8 giugno tenta un colpo di mano su Castel Romano.
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Il 15 giugno, all'inizio dell'offensiva del Piave, i reparti della « Chieti » intensificano l'attività di vigilanza e il 30 eseguono un nuovo colpo di mano contro le posizioni nemiche di q. 1750 e il 1° luglio contro quelle del Por. Il 28 - 29 settembre sostituisce la « Casale >> nella zona Thiene - Carrè - Chiuppano - Zugliano e alla fine di ottobre rileva la « Acqui » sulle posi:-.6ioni di M. Cimone e fondo Val d' Astico.
Il 2 novembre i reparti della brigata sfondano lo sbarramento di Pedescala, superano l'orlo meridionale dell'Altopiano di Tonezza, catturano il presidio di M. Cimone e si dirigono su Tonezza e Valle. Il 3 la brigata prosegue per Centa e Vattaro dove giunge dopo aver catturato le retroguardie avversarie. Un battaglione del 123", spinto in avanguardia, ha l'onore di far parte delle truppe italiane entrate per prime a Trento.
COMANDANTI Magg. Gen. Cristinziano Caserta Magg. Gen. Cesare Parigi Magg. Gcin. _Annibale Roffì Col. Brig. Tommaso Monti
Magg. Gen. Eugenio Aveta Brig. Gen. Eugenio De Vecchi Brig. Gen. Gennaro Catalano
BRIGATA «COSENZA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita il 22 gennaio 1917 su due reggimenti: il 243° Fanteria formato il 25 gennaio 1917 dal deposito del 19° e il 244° formato il 30 gennaio 1917 dal deposito del 30°. Dal 29 gennaio al 21 febbraio affluiscono tra S. Donato, S. Giorgio in Bosco, Campo S. Martino e Camposampiero i contingenti destinati alla formazione dei due reggimenti della brigata e in questa zona la « Cosenza » rimane sino al 30 marzo attendendo al suo ordinamento
ed a continue istruzioni. Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale la brigata viene sciolta nel febbraio 1919. I suoi reggimenti hanno di nuovo vita per un breve periodo, fra il 1935 e il 1936, inquadrati, assieme al 132° rgt. f. «Lazio», nella Brigata di Fanteria « Sila II » (CXXVII): per le relative notizie vedasi la scheda deJla D. f. « Brescia n (27").
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D' ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1917: il 23 maggio, durante la decima battaglia dcll' Isonzo alla brigata viene affidato il compito di occupare il saliente di Hudi Log e le q. 220 e 202. I suoi reparti partecipano all'azione alle dipendenze della Brigata « Bologna >> e si distinguono nell'attacco alle posizioni nemiche e per la cattura di numerosi prigionieri. Il 25 il comando della « Cosenza >> assume la direzione delle operazioni con l'obiettivo di raggiungere le q. 219- 232. Il nemico oppone vigorosa resistenza ma ciò non impedisce la travolgente avanzata delle truppe della brigata che conquistano le posizioni accennate e nei giorni successivi vi si consolidano. In giugno - luglio si alterna nel settore con altre brigate e in agosto, in occasione dell'undicesima battaglia dell'Isonzo, i suoi reparti sono nuovamente impegnati sulle q. 232 - 244, a Korite sulle linee del Veliki ed a Oppacchiasella sulle trincee di Doberdò. Il suo comportamento è citato sul bollettino di guerra n. 819 del 21 agosto 1917. In settembre è nuovamente in linea tra Medeazza - Flondar - Sablici.
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In ottobre, trasferita a S. Canziano e Staranzano, si porta a Torre Zuino e, mentre è in pieno svolgimento l'offensiva austriaca, si schiera nel tratto Ponte delle Portelle - Malisana; prosegue quindi per Latisana, passa il Tagliamento raggiungendo Cordovado e Gleris dove schiera due battaglioni nel tratto di fronte Rosa - S. Paolo, lungo il Tagliamento. In novembre respinge un tentativo avversario di attraversare il fiume e prosegue il ripiegamento su Motta di Livenza; il 6 passa il Piave e si schiera tra C. Folina e Saletto e quindi, il giorno successivo, più a nord tra Palazzina e C. Oneti dove rimane sino alla fine di dicembre alternando i propri reparti in linea e svolgendo attività di sorveglianza. 1918: in gennaio è sulle consuete linee, a marzo sostituisce la «Novara» fra Cà del Bosco e Bocca Callalta, estendendo poi la propria tinca sino a Fagarè - Isola di Sopra. Durante la battaglia del Piave (giugno) i reparti della <( Cosenza >> sono impegnati ad arginare il parziale sfondamento operato dal nemico che viene ricacciato fino al Piave. La battaglia dura tre giorni con fasi alterne e l'eroico comportamento della brigata merita
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per la seconda volta la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo del 18 giugno 1918, n. u20. Dal 19 giugno è trasferita nella zona di Tomba dove schiera i suoi reparti sulla linea di Caniezza - Cima Brental. Il 22 si sposta tra Onè di Fonte e Spineda. In luglio sostituisce la « Granatieri » e la << Sassari >) sul fronte C. Gradenigo - Porte del Taglio. Sino ad ottobre la « Cosenza » si alterna sulla stessa linea con la « Sesia )>.
Durante la battaglia di Vittorio Veneto la brigata traghetta i suoi reparti sulla sinistra del Piave malgrado la viva resistenza nemica. Riunitasi sulla sponda la brigata aggira e cattura nuclei avversari annidatisi a C. del N egro e si attesta poi sulla linea S. Donà - Noventa. Il 31 ottobre punta decisamente sulla Livenza che viene superata e il giorno 3 entra a Portogruaro mentre il 4 è raggiunta dalla proclamazione dell'armistizio tra S. Giorgio al Tagliamento, S. Mauro e S. Mauretto.
COMANDANTI BRIGATA DI FA NTERIA (( COSENZA ))
BRIGATA DI FANTERIA (( SILA
Magg. Gen. Ciro De Angelis Col. Brig. Arnaldo Garelli Brig. Gen. Ermenegildo Padovin
Gen. B. Guido Della Bona
SEDI 1935 - 36 Catanzaro
II )) (CXXVII)
BRIGATA «ELBA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE il 261° e 262" si formano rispettivamente dai depositi del 27° Fanteria e 28" Fanteria. La brigata viene poi sciolta ne] novembre dello stesso 1917 in seguito ai fatti conseguenti al ripiegamento.
Costituita nel febbraio del 1917 nella zona fra Cuccana, Ontagnano, Chiasottis e Lavariano (Udine) assume originariamente il nome di Brigata « Sila >> sostituito subito con quello di « Elba». I reggimenti che la compongono:
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
sostituita dalla «Teramo». Il 17 agosto è inviata fra Debenje e Zapotok e il 20, mentre è in corso la battaglia della Bainsizza, la brigata è richiamata in linea: Valle Buce il 261°, Kotec - Potoc iJ 262" e poco dopo passa I'Isonzo ad A j ba e si schiera sul Semmer per operare colla V Brigata Bersaglieri verso Vhr e le alture dell'Ossoinca e dell'Oscedrih. Il 26 agosto, la brigata che nelle operazioni di questo periodo ha perduto r9 ufficiali e 741 soldati è inviata a riposo. Merita la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo n. 824 del 26 agosto 1917. In settembre, passato l'Isonzo, si disloca ]ungo la strada Salcano - Sella di Do] ed è su queste posizioni e su quelle del Veliki - Hrib che i reparti della brigata sono sottoposti ad un incessante fuoco avversario. Il 5 ottobre, l'azione contro il San Gabriele continua accanita e con buoni risultati. Sferratasi l'offensiva austro - tedesca i suoi reparti sono impegnati a Rucchin - M. Fortin; a S. Wolfango, Na Vercu, M. Cingola, La Cima; M. Piatto, Sdrenje, C. Clava, Malinske, Coston di Pusto, M. Kum, M. Podklabue. Il 26 a causa della violenta pressione nemica la brigata ripiega sulla linea S. Leonardo - q. 710 - Stallo - S. Nicolò ove resiste a reiterati e violenti attacchi. Il 27 ottobre ripiega ulteriormente sul Torre. ·
(1915- 18)
19r7: dopo un intenso periodo di istruzione e preparazione i reparti della brigata si dislocano: il 261° fra Kostanjevica, Nekovo, Goljevica, S. Paul e Ravna ; il 262° fra Visinale e Dolegnano insieme al comando di brigata. Il 1,5 maggio tutta la brigata è spostata a San Martino di Quisca e il 18 a Krasno per sostituire i reparti impegnati sul M. Vodice. Il 20 maggio il 262° si porta sugli appostamenti ad est di Zagomila da dove invia alcuni battaglioni nel settore della Selletta alle dipendenze della Brigata « Teramo ». Successivamente alcuni suoi reparti operano alle dipendenze della 53a Divisione e del VI Corpo d'Armata e riescono a portarsi fino alla testata del valloncello di Rohot dove si trova una munita trincea nemica. Altri reparti della brigata resistono sul Vodice, dalla Selletta alla Sorgente, ai reiterati attacchi avversari. Le operazioni costano alla brigata la perdita di 63 ufficiali e 1.811 soldati. Dopo un periodo di riposo e riordinamento, l '8 giugno la brigata è trasferita in Valle Oblinc sulle pendici ad oriente della strada Dobra Vipulzano ed il 24 è inviata nella zona ad est di Cà delle Valade fra q. ro9 e Casa Sfìdigai. Il IO luglio torna sul Vodice dove rimane per un mese fino al IO - r I agosto quando è
COMANDANTI Col. Brig. Gaetano Spiller
Col. Brig. Vittorio Tisi -
401
BRIGATA «ETNA >>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE C~stituita nel dicembre del 1915 con il 223" Reggimento Fanteria formate, dal deposito del 6° Fanteria e il 224° da quello del 75°, la brigata partecipa per due anni alla prima guerra
mondiale. Si scioglie, successivamente, il 13 novembre dell'anno 1917 nella zona di Spessa (Udine) in seguito ai fatti conseguenti al ripiegamento.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONUIALE
(1915- 18)
1916: l' (( Etna >> è chiamata in azione in occasione dell'offensiva austriaca nel Trentino. li 25 maggio riceve l'ordine di mantenere il possesso della linea Cima Echar - Col del Rosso - Il Buso con un posto avanzato sul M. Sisemol a guardia dello sbocco delle valli di Ronchi e di Capomulo. La notte del 28, in occasione del r ipiegamento della 28" Divisione in Val di Chiana la brigata ne protegge l'operazione e assume la difesa del tratto Turcio Costalunga - q. 1312 - Melaghetto e della dorsale che da Col del Rosso va al Buso destinando una compagnia sul M. Sisemol. Mantiene inoltre la sorveglianza sulla Val Frenzela estendendo la propria linea sul tratto di fronte M. Stenfle - M. Zomo. Successivamente una parte della linea viene assunta dalla Brigata « Lombardia >>. Fino alla metà di giugno j reparti della brigata sono intensamente impegnati negli scontri a fuoco col nemico che preme sulle posizioni che vengono tuttavia mantenute. Il r5 giugno è sostituita in linea dalla « Salerno )J dopo aver subito notevoli perdite tra cui lo stesso comandante della brigata. Dopo un periodo di riposo e riordinamento l' « Etna >> è destinata alla fronte goriziana dove partecipa alla battaglia di Gorizia dal 6 al 17 agosto ·dando prova di ammirabile valore per tutta la durata dell'operazione. E' di nuovo in linea il r7 e r8 settembre a presidio delle linee -
antistanti Gorizia dove sostituisce la Brigata (<Lambro>>. Verso la fine di ottobre la brigata è chiamata a collaborare con la 43" Divisione che, allo scopo di migliorare la situazione tattica, deve occupare la q. 174 est e le pendici di Belpoggio. Le operazioni, iniziate il 28 ottobre, proseguono nei primi giorni di novembre e gli uomini dell' « Etna )J riescono ad arrivare fino a q. r74 est dopo aver superato la prima trincea nemica, ma fatti segno alla precisa reazione avversaria debbono poi r.ipiegare sulla linea di partenza. Solo il 2 novembre la brigata riesce ad attestarsi nella « trincea blindata » dove il 15 viene sostituita dalla Brigata « Genova». Nelle operazioni ha perso 36 ufficiali e r,378 soldati.
1917: il I gennaio il 223° Reggimento e il Comando di Brigata tornano in linea nel settore di Gorizia mentre il 224°, che era rimasto nel settore del M. San Marco, viene trasferito, il 13, a Caporetto dove assume la difesa del settore Sleme e dove viene poi raggiunto dal resto della brigata. Fino ad agosto si alternano, i suoi reparti, in turni .di linea e periodi di riposo svolgendo azioni di pattuglia. Nella seconda metà di agosto, con la ripresa dell'offoosiva tendente all'occupazione, da parte della 46" Divisione, del Mrzli la brigata è impegnata a tenere saldamente le posizioni assegnatele per evitare qualsiasi tentativo d'attacco proveniente dalle posizioni di Ruderi - Rob 0
402 -
e- dello Sleme. L'offensiva austro - tedesca colpisce in pieno l' << Etna >> che si accanisce valorosamente a difendere il proprio fronte. Essa resiste su M. Rosso, sulla selletta Soza, sullo Sleme e su Leskovca impegnando tutte le proprie risorse per non cedere terreno, ma alla fine, sopraffatta da forze superiori, è costretta
a ~e?er~ ~erdendo molti uomini che sono fatti png10111en. I pochi superstiti, dopo aver ripiegato combattendo, per Drezenca passano l'Isonzo superando la dorsale di M. Sto! e con successivi trasferimenti raggiungono il I 3 novembre la zona di Spessa.
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Maggior Generale Marcello Prestinari, da Casalino: « Comandante di una brigata di milizia territoriale in riserva sull'Altopiano di Asiago, assunse, con giovanile entusiasmo, il comando di altra brigata dell'esercito permanente, già
impegnata in prima linea, e guidandone, animosamente, all'attacco i reggimenti, incontrò bella morte, chiudendo, con mirabile esempio d'illuminato ardimento, un'esistenza tutta contesta di episodi di valor militare (Regione Portecche, 10 giugno 1916) >>.
COMANDANTI Magg. Gen. Vittorio Rossi Magg. Gen. Marcello Prestinari Col. Brig. Alfonso Mattei
Col. Brig. Arturo Nigra Col. Brig. Giuseppe Ratti Col. Brig. Odoardo Famea
BRIGATA «FOGGIA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita il 15 luglio 1917 con il 280°, 281° e 282° Reggimento Fanteria formati rispettivamente dai depositi del 26°, 50° e 5.3° Fanteria con la primitiva denominazione di Brigata <( F ))' nelle località di Zuliano, Terenza-
no, Lumignacco (Udine) ove affluiscono i coptingenti destinati alla formazione della brigata. Dopo aver partecipato al primo conflitto mondiale la brigata viene sciolta il 18 luglio 1919.
CAMPAGNE DI GUERRA 1E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
I 91 7: il 4 settembre, chiamata in prima linea nel sottosettore di S. Gabriele, la brigata si porta dapprima tra Podsabotino e Podse~ica e il giorno seguente assume la seguente disposizione: il 281" sulla sinistra dell'Isonzo tra passerella n. 13 di Salcano e Villa Principe, Cave di Dol. Altri reparti sono dislocati, alJe dipendenze di altre brigate, a Casa Bianca, Cave di Dol. Il 6 il 281° raggiunge le posizioni del V eliki H rib - S. Gabriele per sviluppare il giorno seguente un'azione tendente ali' occupazione di q. 600 del S. Gabriele, il 282° occupa le posizioni già tenute dal 281° e il 280° da Podsabotino si trasferisce al ponte n. 14. Su questo teatro di operazione i suoi reparti sono impegnati fino al 22 settembre in continui scontri a fuoco che comportano per la brigata la perdita di 82 ufficiali e 2.975 soldati. Il 7 ottobre si sposta nella zona di Ravne e il 23 è raccolta presso Caporetto. L'inizio dell'offensiva austro - tedesca trova la brigata schierata con il 281" e 282'' sulla riva sinistra dell'Isonzo, il 280° con i battaglioni dislocati a Loc Cezsoca, alla stretta di Saga e a Luico. I reggimenti oppongono una tenace resistenza all'avanzata avversaria. Iniziato il ripiegamento gli uomini della brigata combattono a Ser-penizza, M. Stol, Nimis, Mels, Baseglie, Arba, Grizzo. Il 1° novembre l'intera brigata si ricongiunge a S. Vendemiano e fino all'11 no-
vembre prosegue nelle operazioni di ripiegamento contrastando continuamente l'avanzata avversaria. Il 15 e 16 novembre la brigata viene contratta su due reggimenti: il 280'' e il 281°; gli elementi del 282" vengono inquadrati nei due reggimenti. 1918: dal 12 gennaio al 4 maggio i reggimen ti della brigata sono impegnati in linea nel settore di Brentonico (Coste di Tierno q. 382 - Malga sorgente - Sottocastello - Dosso Alto di Castione - Talpina - M. Giovo) dove sostituisce la « Macerata )) . Sostituita il 4 maggio dalla « Vicenza J>, dal 16 giugno al 2 1 settembre partecipa alla battaglia del Piave operando nei capisaldi Pero, a S. Biagio di Collalta, a Molino Nuovo, Case Martini, Meolo, C. Pavan, Villanova, Crosere, Argine di S. Marco. Il 21 giugno alla fine degli scontri _a fuoco le perdite della brigata assommano a -28 ufficiali e 609 soldati. Rimasta in linea fino al 21 settembre, viene rilevata dalla VI Brigata Bersaglieri e si porta a riposo nella zona di Limbraga, S. Maria della Rovere. Richiamata in linea nell'imm inenza dell'offensiva conclusiva, la « Foggia J> torna in linea il 14 ottobre e fino al 4 novembre i suoi uomini sono impegnati in continui combattimenti. Nella prima fase combattono a Salettuol, Sette Casoni e Maserada, quindi durante la battaglia di Vittorio Veneto a Isole Caserta - Mag-
giore, Grave di Papadopoli, Fosso di Borongòt, C. Zonta, S. Polo, Rai, Tempio, Fontanellette, L utrano, Cornara e infine sul Monticano, sul-
la Livenza e sul Tagliamento tra Codroipo, Biauzza, Rivolta e Zompicchia dove viene raggiunta dall'annuncio dell'armistizio.
COMANDANTI Col. Brig. Francesco Pisani
Col. Brig. Raffaele Radini Tedeschi
SEDI
1919 Alessandria
- 4°5 -
BRIGATA «GAETA>>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costituisce il 17 febbraio 1917 in Castions di · Strada (Udine) su due reggimenti, il 263° e il 264° formati rispettivamente dai depositi del 16° Fanteria e del 15° oltre ad elementi delle Brigate « Marche >>, << Ancona >>, « Peru-
gia )) , « Macerata », « Volturno >> e << Campania >>. Dopo aver partecipato ai due anni di guerra la brigata rimane in vita fino al settembre del 1920, data in cui viene definitivamente sciolta.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1917: il 22 maggio, allorché è in pieno sviluppo l'offensiva di primavera, la brigata è nelle trincee del Debeli e il 23 attacca con il concorso della « Bergamo >> e della II Brigata Bersaglieri le posizioni nemiche di q. 144, q. 92 e del vall~ne di Jamiano; il 24, con un vigoroso assalto, conquista la linea Komarje - q. 100. Il 25 maggio le viene affidato il compito di superare ]e trincee del Fiondar, occupare il margine orientale di q. 146 e le sue pendici fino alla strada di Brestovizza per proseguire contro l'Hermada. All'ora stabilita gli uomini della brigata muovono di slancio e superano con impeto le difese avversarie irrompendo nelle trincee ed obbligando il nemico ad arrendersi. Quindi proseguono nella brillante avanzata e, mentre sulla sinistra reparti del 263° si impadroniscono delle munitissime doline a sud - est di q. 146, sulla destra il 264° riesce a portarsi su una linea parallela alle espugnate trincee di Flondar. Verso sera, tuttavia, il nemico, riavutosi dalla sorpresa e protetto dall'artiglieria contrattacca arrestando l'avanzata. Gli uomini della brigata, ridotti nel numero a causa delle ingenti perdite subite e battuti dall'intenso fuoco, arretrano ordinatamente sul versante orientale di q. roo · che viene mantenuto saldamente. In questi scontri la « Gaeta>> ha perduto 42 ufficiali e 1.445 soldati. Sostituita in linea dalla « Pi-
stoia >> attende al suo riordinamento e il 1" giugno torna in linea sulle posizioni del Debeli. Dopo un periodo di riposo e riordinamento la brigata, con successivi spostamenti, viene trasferita e in luglio è destinata in linea nella zona di Gorizia dove si schiera lungo il tunnel di Castagnevizza, Rusic, T. Corno, q. 126, Casa Bianca sostituendovi i reparti dell' « Emilia>>. Con questa brigata si alterna fino alla metà di agosto quando partecipa all 'undicesima battaglia dell'Isonzo. In relazione alle operazioni offensive che si devono svolgere sul fronte della 2 " Armata, alla brigata viene affidato il compito di completare in primo tempo, sul fronte della 24" Divisione, la conquista di q. 126, occupare Grazigna e quindi, successivamente, avanzare decisamente su Na Mokrin collaborando all'avanzata degli altri reparti sul S. Daniele e verso il torrente Liak. Nella notte tra il 17 e il 18 le truppe della brigata assumono le posizioni prestabilite e alle prime ore del 19 i suoi reparti scattano all'attacco irrompendo nelle posizioni nemiche e non arrestandosi di fronte al nutrito fuoco di sbarramento operato dall'avversario invadono la prima linea nemica. Tuttavia non sorrette dalle ondate successive, fermate sulle posizioni di partenza dal tempestare dell'artiglieria austro - ungarica, devono indietreggiare. Nonostante le notevoli perdite subite i reparti della brigata si riordinano e tornano nuovamente all'attacco supe-
406 -
rancio la linea nemica e giungendo sulla sommità di q. 126. Anche questa volta sono costretti a ripiegare. Solo il giorno successivo riescono ad attestarsi su q. 126 senza però riuscire a dilagare sul versante opposto. Dal 23 al 27 gli uomini della brigata provvedono al rafforzamento delle linee preparandosi a nuovi attacchi. Il 28 riprendono le operazioni e il 264° deve attaccare e superare la linea del Casone di Grazigna e q. 126, ma lo scatto delle fanterie è accolto da forti raffi.che d i mitragliatrici poste su q. 163 e sul costone di S. Caterina. Numerosi sono i tentativi che ottengcmo parziali successi a prezzo del sacrificio di .m olti uomini: 62 ufficiali e 1.492 soldati sono il totale delle perdite della brigata in questi combattimenti. Fino al 27 settembre la brigata rimane in linea alternando i propri reparti, e dopo un breve periodo di riposo, il 13 ottobre torna nella consueta linea nella zona di Gorizia. L'offensiva austro - tedesca trova la brigata schierata dalla mulattiera di Val Cava, a destra di Salcano, fino alla strada del Bersaglio. Il 28 riceve l'ordine di ripiegare e il 29 inizia lo spostamento portandosi a Viscone prima e poi a S. Andrea sostenendo continui attacchi con pattuglie nemiche. Attraversato il Tagliamento la brigata sosta fino al 2 novembre a S. Vito al Tagliamento ove riordina i propri reparti.
Il 17 novembre la brigata viene trasferita e mentre il 263° viene avviato al M. Grappa ove disloca i suoi reparti, il 264° e il Comando proseguono per Fietta da dove raggiungono M. Brental schierando i propri reparti in linea (M. Pallone, Brenta], M. Pizzo, Osteria del Monfenera, q. 1239, Valle Archeson). Alle dipendenze della brigata viene posto il r40° Reggimento. N ella zona di Campodarsego la «Gaeta >> si riunisce successivamente e vi trascorre il resto dell'anno.
1918: torna in linea in aprile sostituendo la <( Trapani >> nella zona del Monfenera con la quale si alterna. Durante l'offensiva austriaca, in giugno, la << Gaeta » il 16 è inviata nella zona di Carpanè dove occupa la linea arretrata dei colli asolani. Dopo alcuni spostamenti la « Gaeta» è nuovamente sul Monfenera dove si alterna con la (< Trapani » fino ad ottobre. Partecipa all'offensiva finale prima come riserva divisionale, quindi avanzando per la stretta di Quero verso Sanzar spingendo l'avanguardia fino a S. Vittore catturando armi e . . . . png1001er1. Il 2 novembre giunge sulla destra del Cismon, all'altezza di Arsiè. Il 3 è tra Tomo e Porscn, quindi a Farra dove la raggiunge ]'armistizio.
COMANDANTI Col. Brig. Balbo Ottini Brig. Gen. Augusto Borra
54·
Col. Ettore Mura (int.)
BRIGATA «GENOVA »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita in Libia nel giugno del 1916 con il 97° e 98° Reggimento Fanteria formati rispettivamente dai depositi dell'88° e 22° Fanteria, la brigata è rimpatriata dalla Libia nella seconda quindicina di giugno e si disloca
il 97" con il comando a Livorno e il 98° a Pisa. Dal IO al 13 luglio la « Genova>> raggiunge la zona di operazioni e viene sciolta nei pressi di Mantova il 20 novembre 1917 a causa degli avvenimenti conseguenti al ripiegamento.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- r8)
1916: in linea nel settore di Gorizia dal 9 agosto al 17 ottobre i suoi reparti sono impegnati sul Vertoibizza, combattono a Castagnevizza e il 19 agosto l'intera brigata si sc.hiera sul S. Marco ove i suoi reparti si alternano in turni di prima linea e di riposo prendendo parte attiva alle azioni dimostrative volte ad indebolire le difese avversarie. In agosto e settembre gli attacchi contro le trincee nemiche portano all'acq~isizione di nuove posizioni (q. 95, Casa Scoperchiata). Il 2 novembre è nuovamente in linea con il 97° nel trincerone di Belpoggio che riesce ad occupare ma che deve poi abbandonare a causa della reazione avversaria. Il 14 il 98'' sostituisce in prima linea sul M. San Marco la Brigata « Etna».
1917: trasferita .il 18 gennaio nella zona di Caporetto, la « Genova » assume il presidio del tratto di fronte Ravna - Jezcrca che tiene fino al 24 ottobre alternando i propri reparti in turni di linea e di riposo, eseguendo lavori di rafforzamento e svolgendo attività di pattuglia che il ro maggio si svolgono contro il « Cocuzzolo Camperi » e il posto di osservazione austriaco « Civetta », partecipando agli attacchi dimostrativi del 18 e 19 agosto contro le posizioni del Mrzli. Il 24 ottobre, scatenatasi l'offensiva austro tedesca, la « Genova >> schierata nel tratto Vrsic- Vrata- Colletta nord di M. Nero, resiste dapprima sulle posizioni occupate finché, costretta a retrocedere, raggiunge Caporetto e, dopo una accanita resistenza a M. Cavallo e M. Jener e al ponte di Comino, viene inviata nei pressi di Mantova dove viene disciolta.
COMANDANTI Magg. Gen. Renato Rosso Magg. Gen. Vittorio Fiorone
Col. Brig. Stanislao Mammuccari Col. Brig. Francesco Torre
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BRIGATA « GIRGENTI »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita nel gennaio 1917 su due reggimenti (il 247° dal deposito del 5° Fanteria e il 248" da quello dell'85°) nella zona fra Mon-
selice ed Este è inizialmente inquadrata nella 53• Divisione. Viene sciolta l' I I novembre 1917 a causa dei fatti seguenti al ripiegamento.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1917: nel periodo 15 maggio-5 giugno opera nel settore di Plava, Zagomila ponendo ì suoi reparti a disposizione del comando della Brigata «Teramo>), alla quale debbono proteggere il fianco destro, ed in questo settore la « Girgenti )) è immediatamente impegnata a causa della pressione nemica. Opera ancora sul M. Vodice e a C. Pastore. In agosto è di nuovo in linea sul Vodice con il compito di occupare la linea fortificata del Kobilek : nonostante il valore delle sue truppe il tentativo non riesce e la « Girgenti )) perde 57 ufficiali e r.729 soldati. Il 20 agosto un altro reggimento della brigata (il 248°) in collaborazione con il 241° ritenta l'attacco con lo scopo di costituire una linea maggiormente avanzata. Il 24, la brigata al completo ripren-
de la sua azione e l'avversario è costretto a ripiegare sulla linea Na Kobil. Successivamente, durante la battaglia della Bainsizza, occupa il ciglione settentrionale del vallone di Chiapovano. Il 7 settembre· la « Girgenti >) assume la difesa della linea q. 526 - 552 - 646, S. Caterina, Kamarca, S. Gabriele e su queste posizioni respinge numerosi attacchi nemici. Durante l'offensiva nemica del 24 ottobre la « Girgenti )> ripiega sul Torre ove schiera i suoi reparti e fino al 28 protegge il passaggio delle altre unità. Il 29 riprende la marcia per Nogaredo, il 30 verso il torrente Corno, combatte a Ragogna e riprende la marcia per Valeriano; il 31 è a Casarsa ove, schierata sul Tagliamento, resiste fino al 4 novembre. L'8 passa il Piave a Lovadina e si porta quindi a Pozzobon dove l'u viene sciolta.
COMANDANTI Col. Brig. Temistocle Franceschi Col. Brig. Clemente Pero!
Magg. Gen. Cesare Caviglia Col. Brig. Giuseppe Saccomani
BRIGATA «GROSSETO >)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita verso la fine del gennaio r917 nella zona tra Cavaso, Caniezza ed Onigo (Treviso), su due reggimenti, il 237°, dal deposito del 22° e il 238° dal 69°.
Viene poi disciolta il 22 novembre dello stesso anno 1917 a Badia Polesine (Rovigo) a causa dei fatti conseguenti al np1egamento.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MON DIALE
(1915- 18)
1917: trasferita sull'Altopiano dei Sette Comuni la « Grosseto >> sostituisce, il 21 aprile, la Brigata « Arno >> sulla linea di resistenza Campofilone e Campo delle Doghe; il 29 è sulla linea cli vigilanza M. Palo - Pozza della Terra Nera - Giàron- M. Colombara, dove alterna i propri reggimenti fino al 9 luglio mantenendo costante vigilanza ed eseguendo lavori di rafforzamento. Verso la fine di agosto, dopo alcuni trasferimenti si schiera sull'Ossoinca e muove al1'attacco della munita posizione nemica di Stari S. Duha che occupa facendo prigionieri e ricco bottino di armi e munizioni. Il giorno successivo prosegue l'avanzata puntando sul villaggio di Trusnje, la cui occupazione è molto contrastata. Il 24 e 25 tenta l'occupazione e la conquista delle q. 845 e 841, ma all'altezza di Vhrovec è costretta ad arrestarsi dall'incessante fuoco nemico. 11 26 il nemico sferra un violento contrattacco ma viene decisamente respinto e il 28 - 29 la « Grosseto)), coadiu-
vata da reparti alpini, muove ancora all'attacco delle q. 845 e 84 r ma i suoi tentativi si infrangono contro le munite posizioni avversarie. Dal 23 al 31 di agosto la brigata ha perso 20 ufficiali e I .037 soldati. Il 23 settembre è nuovamente in linea nei se ttori di Vhrovec e di q. 920. Il 22 ottobre assume la difesa della conca di Vhr. Allo scoppio dell'offensiva austriaca la « Grosseto >> si schiera, con gli altri reparti del XXIV Corpo d'Armata, sulla linea Loga Fratta - Semmer - Kuk - Jelenik allo scopo di aFginare, per quanto possibile, l'avanzata nemica. Il 25 ripiega sulla destra dell'Isonzo e quindi per Senico raggiunge Prepotto e Manzano; passato il Natisone e il T orre riceve l'ordine di portarsi a Codroipo schierandosi $Ulla destra del torrente Corno a protezione delle truppe che debbono attraversare il Tagliamento. Per successivi trasferimenti la brigata si porta a Badia Polesine dove il 22 novembre viene sciolta.
COMANDANTI Magg. Gen. Vittorio Boyl di Putifigari
Magg. Gen. Angelo Martinengo di Villagana
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BRIGATA
«
JONIO »
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita nell'aprile del 1916 con il 221° Fanteria e il 222° formati nel dicem bre del r9r5 rispettivamente dai depositi del 48'' e del 3", la brigata dalle sedi di Catanzaro, Potenza, Cosenza e Messina raggiunge la zona di
guerra nei prnm giorni d'aprile e si disloca tra Fonzaso, Lamon, Arsiè e Feltre alle dipendenze della 15" Divisione. La brigata viene poi sciolta, dopo tre anni, nel gennaio r9r9.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(J9T5 - 18)
1916: alla fine di aprile la brigata è destinata in linea fra Ronchi - M. Collo - Valline Ceggio. A M. Collo i reparti della brigata devono sostenere nella seconda metà di maggio l'urto avversario in occasione dell'offensiva sugli Altipiani. Gli attacchi nemici vengono validamente respinti e solo in conseguenza degli avvenimenti laterali la e< Jonio >> deve trasferire la sua linea avanzata sul fronte Montebello - Croce di Biennati - Malga Campo - C. Scarfa. Il ripiegamento continua e la <e Jonio », il 25 maggio, ha l'ordine di scacciare il nemico dal terreno antistante la linea da Spera a M. Levre. Il ro giugno la brigata è nuovamente impegnata per una azione contro le posizioni avversarie sulla sinistra dei Maso, fra Scurelle e Mentrate: i reparti sono duramente impegnati e avanzano lentamente a causa dei contrattacchi nemici che devono però sottrarre truppe agli Altipiani per far fronte all'avanzata. La (< Jonio » rimane nella zona, alternando turni di linea a periodi di riposo, fino al 9 agosto quando viene trasferita per il fronte goriziano, dove fino alla fine dell'anno i reggimenti si alternano in linea esplicando la consueta vigilanza sul nemico che tengono in continuo allarme con frequenti azioni di pattuglie.
1917: fino all'aprile la e< Jonio >> è impegnata nel settore assegnatole in continui attacchi - 411
e contrattacchi che impegnano notevolmente i suoi reparti; il 26, sostituita dalla <( Palermo », è trasferita a Imerie. Dopo un breve periodo di riposo e di riordino i reparti sono nuovamente in linea dove riescono ad occupare la q. 333 di S. Caterina, successivamente perduta con rilevanti perdite: 46 ufficiali e r .484 soldati. Passata dalle dipendenze della 10' Divisione a quelle della 9", i suoi reggimenti sostituiscono nel settore Astico il rf Reggimento Bersaglieri e nel settore Pòsina il 20'' Bersaglieri. In luglio, rilevata dalla « Volturno », si sposta alle dipendenze della 59" Divisione sulla sinistra del Torre ad ovest di Soleschiano e dal 7 al IO è imriata nelle trincee della Vertoibjzza e del Sober a rilevarne il 26° Fanteria. Il 19 agosto la brigata concorre all'azione che la 48° Divisione svolge contro la q. 227 del M. San Marco e sulla Cava sud e alla .fine di agosto sostituisce la « Piemonte » sulle posizioni del San Marco. Alla ripresa dell'offensiva, il 29, la brigata tenta di scardinare la potente sistemazione avversaria sul M. San Marco subendo numerose perdite tra ufficiali e soldati e rendendo necessaria la sostituzione con la <e Modena ». Il 9 settembre è trasferita a Venco dove attende fino ad ottobre al suo riordinamento. Il 25 ottobre riceve l'ordine di occupare il fronte M. Purgessimo - NatisoneMadlesena che la notte del 27 viene attaccato dal nemico che, respinto in un primo momento, costringe poi i reparti della brigata a rip.ie-
gare fino al ponte di S. Quirino quindi su Carraia e su Cividale dove tenta un ultimo arresto. Raggiunto il Torre si schiera tra S. Bernardo e Rizzolo. Passato il Tagliamento, per successivi trasferimenti per varie località giunge a Vigonovo ove inizia il suo riordinamento. , 1 91 8: ai primi di febbraio la <( Jon io l> è schierata sul Piave nel tratto compreso fra il Ponte di Piave e l'ansa di Zenson all'altezza di Case Levi. In questo nuovo fronte i reggimenti si alternano fino al 29 aprile quando viene sostituita dalla « Cosenza >> per un periodo di riposo nelle retrovie. La battaglia del Piave richiama la « Jonio l> in trincea e i reparti si distinguono nella conquista di importanti posizioni o resistendo ai violenti ritorni offensivi. Assunta la difesa della linea del Fosso Palumbo la « Jonio >> resiste agli attacchi e
sbarra il passo agli avversari che tentano di sboccare su Monastir e Fornaci. Il suo contegno trova conferma nella medaglia di bronzo concessa ai due reggimenti e nella citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo del 25 giugno 1918, n. 1128: « ... Per l'ardita condotta tenuta nella lotta sul Piave meritano particolare citazione i Reggimenti Fanteria 222° (Brigata « Jonio }) ) ... ». In agosto è nuovamente sul Piave in prima linea per sostituire la « Potenza >> con la quale si alterna fino al 23 ottobre quando è richiamata in azione per l'imminente offensiva: la brigata avanza su due colonne, dopo che alcuni suoi reparti hanno costituito una testa di ponte a Salgareda, attestandosi a C. Mattiuzzi e Frassanè. Il 3 novembre la « Jonio » raggiunge la Livenza a Motta dove la raggiunge l'armistizio.
COMANDANTI Magg. Gen. Metello Gianni Col. Sebastiano Costa (int.)
Magg. Gen. Andrea Graziani Magg. Gen. Domenico Magliano
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412 -
BRIGATA «IVREA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE ze della 34" Divisione, è destinata all' Altopiano dei Sette Comuni. Dopo aver partecipato a tutto il primo conflitto mondiale, la brigata viene sciolta nel luglio del 1919.
Costituita il 1° marzo 1915 con il 161° Reggimento Fanteria già formato il 10 gennaio 1915 dal deposito del" 92° Fanteria e il 162°, costituito fìn dal 19 gennaio 1915 dal deposito del 54°, il 5 maggio la brigata, alle dipenden-
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRI MA MONDI ALE
l'avanzata austriaca e la lotta si fraziona per il possesso delle varie quote che vengono più volte perdute e riconquistate; il 21 la brigata riceve l'ordine di ripiegare sulla linea Scogli della Torra - T ola del Vescovo - Casare di Campovecchio. Il 22 continua il ripiegamento e il 161° occupa la linea dalla strada Asiago - Roana fino al torrente Ghelpac mentre il 162° dal margine nord di Camporovere fino alla strada Asiago - Roana. I primi di giugno la brigata disloca alcuni suoi battaglioni al Col del Rosso, a Case Grulli, tra il Buso e M. Fior. Il 9 giugno viene affidata all' <C Ivrea >> la difesa delle posizioni ;ml M. Val Bella. Sferratasi la controffensiva italiana, la brigata che ha svolto intensa attività di pattuglia, il l8 avanza nel bosco di Stenfle verso il M. Sisemol e incalza il nemico che il 25 è costretto a ripiegare, e a sera l'intero Sisemol è occupato e la cima del Val Bella è raggiunta. L'avanzata prosegue il 26 verso il M. Ferragh e poi su Rodighieri - S. Domenico. Il 27, 28, 29, 30 e 1" luglio si accanisce contro le posizioni di M. Rasta ma cozza contro la tenace resistenza avversaria. In questi fatti d 'arme perde 50 ufficiali e 1.860 soldati. Il 10 agosto il 161° si schiera sulle doline a sud - est di Doberdò mentre il 162° è destinato a Fogliano, quindi a Gorizia e avanza su Marcottini. Il 12 agosto il 161° inizia la sua avanzata s1;1 Nova Vas, riesce ad oltrepassare la prima trincea nemica, ma la seconda linea respinge i tentativi. In queste operazioni i re-
(1915- r8)
r9r 5: dal 24 maggio al 5 giugno nella zona di Asiago, tra Campo Poselaro e Passo Trughele, schiera parte dei suoi reparti in avanposti e il 30 maggio compie la sua prima operazione di guerra contro il fronte Marcai di Sotto - Vezzena - Costesin: le due ultime località sono raggiunte ma debbono essere successivamente abbandonate. Il 25 agosto opera contro la testata delle valli Scuro e Rio Torto a nord della strada di Vezzena. Lo sbarramento nemico non permette sensibili miglioramenti e la brigata perde 4 ufficiali e 230 soldati. L' « Ivrea» passa il resto dell'anno nelle citate posizioni esercitando continua vigilanza, partecipando alle azioni dimostrative del settembre - ottobre verso Cima Vezzena e del novembre - dicembre verso il Ghertele. 1916: sempre in linea in Val d'Assa dove rimane fino al 27 maggio. Il 5 e 6 maggio la brigata deve sostenere un duro attacco nemico nella conca di Milegrobe. Il 15, scatenatasi l'offensiva avversaria del Trentino, e conseguentemente al ripiegamento di alcune unità laterali alla 34" Divisione, l' (< Ivrea >J è costretta a ripiegare sul ciglione sinistro di Val Torra la notte del 19 maggio. Il 161° viene attaccato fra Malga Fratelle e Val Morta, occupa la testa di ponte di Val Cinsela e riesce ad arrestare ] 'avanzata avversaria. Il 20 riprende
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parti operanti hanno perduto 19 ufficiali e 745 soldati. Il 28 agosto l'intera brigata è nuovamente in linea nell'imminenza della ripresa offensiva tendente all'occupazione della linea Oppachiesella - Nad Bregom - q. 235. Il r4 settembre muove all'assalto di Nova Vas senza notevoli risultati e l'attacco viene ritentato nei giorni successivi; 13 ufficiali e 400 soldati sono il bilancio delle perdite. Destinata in Macedonia giunge a Salonicco il 19 ottobre e il 23 sostituisce la « Cagliari )) schierando il 16! fra Dova Tepè - Kara Orman e Baisili ed il 162° fra e< Tre strade » e Sarakli. Dal 29 al 3r dicembre è in linea fra la strada di Suhodol - Meglenci - Pi ton Rocheaux - Strada di Makovo. 0
1917-" su queste posizioni di prima linea rimane fino al 4 marzo sostenendo l'intensa attività avversaria e svolgendo attività di pattuglia. Il 9 aprile è nuovamente in linea, e il 9 maggio, dopo intensa preparazione di artiglieria, inizia una vigorosa azione offensiva nell'arco della Cerna; sferrato l'attacco, le prime ondate raggiungono la linea avanzata avversaria e si accingono a procedere ma vengono arrestate dalla vigorosa reazione nemica che contrattacca ripetutamente senza successo. Le perdite ammontano a 40 ufficiali e r.203 soldati. Il giorno successivo l'azione è ripresa con il rin-
forzo dei reparti della «Cagliari» e l'obiettivo del Piton Brulè viene raggiunto per essere poi abbandonato: analogamente l' I I. Dopo un periodo di riordinamento la brigata torna in linea nella notte tra il 25 e 26 giugno rimanendovi fino al 4 settembre: intensa l'attività di pattuglia e numerosi colpi di mano raggiungono risultati positivi.
1918: dal gennaio all'agosto la brigata si alterna con la « Sicilia )> e la « Cagliari)> in turni mensili di linea e di riposo nelle consuete posiz ioni; il 19 aprile respinge un violento attacco nemico e contrattacca a sua volta occupando alcune posizioni avversarie. Il 2r settembre, in seguito all'offensiva serba, il nemico inizia il ripiegamento generale delle sue truppe dal Vardar alla regione dei Laghi e l' « Ivrea)> si pone all'inseguimento: jl 22 sorpassa Ìe posizioni avversarie di Piton Brulè, il 23 raggiunge quelle di Musa Oba e Podmol. Il 24 supera la regione fra Topolciani, Cepik e fra Zagorani e Veselcani, il 25 si disloca a cavallo della strada Prilep - Krusevo. Formata una colonna celere con l'apporto di altr.i reparti della « Cagliari >) incalza il nemico a Krivogastani, Kocista, occupa Divjak, Cer e Sop. Il contegno tenuto dal 162° merita la concessione della croce di guerra francese con palma.
COMANDANTI Magg. Gen. Vittorio Murari della Corte BrJ Col. Brig. Alberto Ruggeri
Magg. Gen. Giuseppe Comolli Brig. Gen. Giovanni Beltramo
BRIGATA «LAMBRO>>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita nell ' aprile del 1916 con il 205" Reggimento Fanteria, già formato il 1° dicembre 1915 dal deposito del 7° Fanteria e il 206°, costituito il 1° gennaio 1916 dal deposito del
67° Fanteria, la brigata prende parte alle ope· razioni di guerra fino al 22 novembre 1917 data in cui a Badia Polesine (Rovigo) viene sciolta per i fatti conseguenti al ripiegamento.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1916: fin dal 6 maggio otto sezioni mitragliatrici della brigata sono in azione fra i sottosettori nord e sud di Asiago. Entra in linea il 12 maggio e vi rimane fino all'8 giugno nel sottosettore Casare Mandrielle dove i. suoi reparti sostengono numerosi combattimenti in differenti punti del settore di Asiago. Il 23 luglio, nuovamente in linea, i suoi reggimenti si dislocano nel settore « Lenzuolo Bianco>> e Oslavia · Peuma e quindi, il 2 agosto, tutta la brigata si porta a « Lenzuolo Bianco >> tra il torrente Peumica e il Vallone dell'Acqua. Con l'inizio dell'offensiva del 6 agosto, i reparti della brigata si slanciano al1' attacco irrompendo nelle trincee nemiche di <( Lenzuolo Bianco», sorpassandole e puntando verso q. 188 che viene occupata; fallisce invece il tentativo di occupare il Dosso del Bosniaco, che viene occupato il giorno successivo : 33 ufficiali e 1 .200 soldati sono il bilancio delle perdite della brigata in questi giorni di lotta. Il 1 o agosto passa l'Isonzo con il compito di occupare le alture a nord· est di Gorizia, nella regione Cromberg a sud del M. San Gabriele. La brigata inizia l'avanz ata per la strada Borgo Carinzia - Salcano · cimitero di Gorizia - S. Troijco - Damberg e all'altezza del cimitero di Gorizia viene impegnata dalle retroguardie avversarie che ne arrestano l' avanzata. Nei mesi successivi, fino all'ottobre la (< Lambro>> si alterna con altre brigate su questa linea.
Il 15 ottobre sostituisce la « Genova » sul S. Marco nel tratto q. ro2 • Casa Rossa· Casa Scoperchiata; il 7 novembre partecipa all'azione per la conquista del tratto di fronte Aisovizza · Altura Cuore· Belpoggio · Casa Diruta Casa due Pini -q. 171. Dal 14 al 21 novembre è nuovamente in linea nel consueto settore e sostiene l'attacco nemico contro le trincee di Casa Diruta, Casa due Pini e Albero della Vedetta.
1917: dal 1° al 18 gennaio è in linea sul fronte Casa Diruta · Casa Rossa - q. 100 • q. 95. Nuovamente in linea dal 7 febbraio al 2 marzo, il 9 e 10 febbraio resiste ad un violento attacco nemico e dopo un p rimo cedimento contrattacca violentemente ristabilendo le posizioni iniziali. Dopo un periodo di riposo e riordinamento torna in linea nel consueto settore dal 6 al 17 maggio partecipando ad un'azione offensiva per occupare alcune posizioni sul M. San Marco che vengono raggiunte il 14 e consolidate nei giorni 15 e r6. N uovamente in linea dal 29 maggio al 22 giugno nel consueto settore, il 3 giugno viene attaccata violentemente dal nemico che riesce ad infiltrarsi nella trincea fra Casa Rossa e q. roo e che viene successivamente ricacciato. I giorni seguenti vedono il ripetersi dei tentativi austriaci sempre frustrati dalla resistenza dei reparti della brigata. Il 6, 7, 8 agosto, in occasicmc della battaglia della Bainsizza la <(Lambro» ha il compito di conquistare le
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55·
q. 200 e 227 del S. Marco per poi proseguire verso gli obiettivi: q. r7r, 185, 204 e Cave sud. I reparti della « Lambro » si slanciano al1'attacco e le quote vengono raggiunte a prezzo di notevoli perdite (33 ufficiali, 827 soldati) così che se ne rende necessaria la sostituzione in linea. Il 3r agosto sostituisce la « Piacenza )> sulla linea Koprivsce - Okroglo dove rimane fino al 23 ottobre conducendo continui attacchi parziali per il rafforzamento e la sicurezza delle posizioni: questa attività costa alla bri-
gata numerose perdite in uomini e materiali. Il 24 ottobre all'inizio dell'offensiva austro tedesca, in relazione agli eventi delle unità laterali, dopo aver resistito all'avversario, è costretta a ripiegare. Il 26 passa l'Isonzo a Plava, il 30 resiste ancora sulla linea S. Maria di Sclaunicco - Lestizza, il 3r passa il Tagliamento e il 1° novembre raggiunge Giai. Dopo una successiva resistenza sulla Livenza e sul Monticano 1'8 · novembre passa il Piave a Ponte della Priula e si riunisce a Volpago.
COMANDANTI Col. Brig. Carlo De Antonio Magg. Gen. Francesco Grazioli
Col. Brig. Donato Rognoni
BRIGATA « LARIO»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita il 22 gennaio 1917: il comando di brigata e il 234°, formato il 25 gennaio 1917 dal deposito del 41° Reggimento Fanteria e il 233", anch'esso formato il 25 gennaio 1917 dal deposito del 21".
Da.I I'' al 20 febbraio i reparti destinati alla brigata affluiscono nella zona tra Gazzo, Gillalta, Marola, Camisano Vicentino e Grumolo delle Badesse. La brigata si scioglie il 30 gennaio del 1919.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1917: il 25 maggio si schiera nel settore Lukatic - Veliki. E' in pieno svolgimento la decima battaglia dell'Isonzo e la giovane brigata deve occupare le q. 224 e 227 e spingersi sino a nord di Selo. Lo slancio dei reparti viene arrestato dalle difese avversarie; ripetuto il giorno successivo l'attacco sortisce gli stessi effetti e le truppe ripiegano sulla linea di partenza rafforzandovisi: le perdite subite ammontano a 36 ufficiali e 1.806 soldati. La « Lario>> rimane in linea sino al 13 giugno tenendo contegno aggressivo e respingendo qualche attacco pronunciatosi alla sua estrema destra. Dopo un breve periodo di riposo il 28 giugno rileva la « Lombardia » nel consueto settore e il 15 luglio attacca ed occupa le doline Donau e Franzel e tenta di spingere l'occupazione anche alle piccole doline vicine. Da luglio a settembre la « Lario » si alterna con altre divisioni nei turni di linea e si distingue, con i suoi reparti, in molteplici azioni che portano all'acquisizione di sempre nuove posizioni e la sua condotta merita 1a citazione sul bollettino dì guerra del Comando Supremo del 21 agosto 1917, n. 819: « ... " Lario" (233° 234°) ... riuscendo ad oltrepassare le poderose difese nemiche tra Korite e Selo verso la forte posizione di Stari- Lokva ... ». In settembre, occupa la linea di resistenza di Doberdò e le caverne a sud del N ad Bregom.
In ottobre, iniziatasi l'offensiva austriaca, s1 trasferisce tra Ariis e Torsa per raggiungere poi Codroipo; passato il Tagliamento i reparti della « Lario >> si dispongono a difesa dei ponti di Comino e Pinzano a Forgaria e del ponte di Bonzicco a Gradisca sul Tagliamento: il nemico tenta più volte di passare il fiume ma viene sempre decisamente respinto. In novembre la brigata lascia la linea del Tagliamento per ripiegare oltre il Piave e il 5 passa la Livenza dove si attesta per contrastare il più possibile l'avanzata nemica. La pressione nemica diventa insostenibile e la brigata, 1'8, prosegue verso il Piave opponendo successive resistenze. Nella seconda metà di novembre provvede al proprio riordino.
1918: in febbraio i suoi reggimenti si alternano nel settore di Condino. In marzo si trasferisce tra Sopraponte e Villanova sul Clisi; in aprile si sposta neJla zona tra Lago d'Idro e quello di Garda e in queste località i reggimenti attendono a lavori di rafforzamento delle linee arretrate. Alla fine di aprile si schiera sul fronte Cadrione - Lavi - Leano - Cavazza - Nodic - Lago di Garda e prende la difesa della zona. Ai primi di maggio estende il suo fronte sulla sinistra sino a Martinel e in giugno occupa le posizioni di Dos del Trat e Pian di Puro giungendo sino al Lago di Ledro. In queste zone rimane sino al 20 luglio esercitando continua
attività di pattuglie che vengono spinte sovente oltre Penale, negli abitati di Biacesa, Pre e Legos. Tra il 25 e 27 agosto, dopo essere stata trasferita, si schiera sull'Altopiano dei Sette Comuni e in ottobre sostituisce la Brigata « Parma » sulle linee di Lemerle: un suo reparto, con una ardita azione, cattura r5 prigionieri, arini e materiali tra C. Ambrosini e Fortino Stella.
Il 29 ottobre, mentre è in corso la battaglia finale sul Grappa la « Lario n occupa saldamente la linea q. 975 - C. Ambrosini- Fortino Stella - Canove. Il 1° novembre inizia l'avanzata e forza le trincee del « Ratto » e del « Rombo)) puntando successivamente su Roana, Mezzaselva e Albaredo. Il 3 si trova a Caldonazzo e il 4 a Pergine e Viarago dove è raggiunta dall'armistizio.
COMANDANTI Magg. Gen. Giuseppe Menarini Magg. Gen. Luigi Cicconetti Brig. Gen. Cesare Testa Pochi
Col. Antonino Palumbo (int.) Col. Brig. Giacinto Sacconi
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BRIGATA «LAZIO>)
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita il r'' marzo 1915 con il 131° e r32° Reggimento Fanteria, formati rispettivamente dai depositi del 59° e 16° Fanteria, la brigata parte da Roma il 27 maggio 1915 per recarsi
in zona d'operazione inquadrata nella 29" Divisione prima e nella r2"' poi. Il 2r novembre 1917 viene sciolta a San Pietro in Gù (Padova) in seguito ai fatti conseguenti al ripiegamento.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MOND IALE
(J9J5- 18)
r91 5: il r8 luglio è destinata sul fronte Lucinico - Stesa - Villanova - M. Fortin ove partecipa con azioni dimostrative agli attacchi che le Brigate « Casale l> e <t Pavia >> eseguono contro il M. Podgo. Dal 3 al 24 agosto alterna i suoi battaglioni sulla linea Mochetta - Villanova cli M. Fortin. Il 23 - 24 ottobre la « Lazio >> deve agire contro Boschini Superiore e consegue qualche risultato che viene rinforzato il 25 con la sospensione dell'azione offensiva. La lotta viene ripresa il ro novembre contro le cime r e 2 del M. San Michele e dura con alterne vicende per tutto il mese di novembre e i risultati finali sono positivi per la brigata che riesce .ad occupare alcune importanti posizioni. Per tutto dicembre la brigata alterna i suoi reparti sulle posizioni ciel S. Michele compiendo audaci colpi di mano che fanno meritare ai suoi reggimenti la medaglia d'argento. 19r6: sempre nelle consuete linee la
<< La-
zio » si alterna con la « Perugia >> fino a maggio esercitando costante attività aggressiva. Dalla metà di maggio inizia una vera e propria azione contro il San Michele occupando tratti di linea avversaria. Tra la fine cli giugno e i primi di luglio schiera i suoi reparti sulle posizioni di Begliano - Ronchi - Staranzano, q. 85 di Monfalcone. Il 24 luglio è trasferita nella zona di Ronchi dove assume la difesa del fronte eia q . 45 a
q. K e il 4 agosto inizia le operazioni per la conquista delle linee antistanti riuscendo parzialmente a conseguire gli obiettivi proposti. L'azione continua fino al IO agosto finché il nemico non abbandona le linee avanzate. I reparti della brigata, in collaborazione con la « Cremona >> e · col r Gruppo appiedato del Reggimento di Cavaileria « Novara )) , sorpassano le prime linee e raggiungono il fronte M. Cosich-q. 74-Doberdò; il 12 viene occupato il Debeli. La ripresa dell'azione avviene in settembre e il r6 la q. 144 è strappata al nemico. Il 3 novembre, dopo un periodo cli riposo e riordinamento, la <( Lazio >) riceve l'ordine cli avanzare in direzione di Vers.ic e di Selo, il 4 raggiunge Muretto n. 4 sulla strada Oppacchiasella - Castagnevizza ma la reazione avversaria consiglia una sosta per il rafforzamento delle posizioni conquistate. Per il resto dell'anno la brigata si alterna sulle consuete linee. 0
1917: rimane nelle consuete posizioni fino al 19 - 20 gennaio quando viene sostituita dalla Brigata (< Re ». Il 28 febbraio la « Lazio )> assume la difesa del settore Alto But - M. Pramosio - M. Cimone. Su questo fronte la brigata rimane fino al1' ottobre senza compiere attività degne di rilievo ma esercitando una continua attività di pattuglie. Du~ante il ripiegamento impegna il nemico in diverse resistenze e per il passo della Mauria ripiega prima in Cadore e poi oltre il Piave.
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COMANDANTI Magg. Gen. Carmelo Squillace Col. Brig. Felice Coralli Col. Brig. Vincenzo Boveri
Magg. Gen. Achille Borghi Magg. Gen. Raffaele Schenardi Col. Brig. F ilippo Parziale
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BRIGATA «LECCE»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita nell'aprile del 1917 su due reggimenti: il 265° e il 266° formati rispettivamente dai depositi del 9° e I0° Fanteria. In particolare il 265° viene formato con i terzi battaglioni dei Reggimenti 124°, 220°, 234° e con il bat-
taglione del deposito convalescenza ; il 266° con i terzi battaglioni dei Reggimenti 79", 154°, 246°. La brigata viene sciolta a Taranto il 25 agosto del 1919.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(r9r5- 18)
si alterna in settembre, sostenendo e rintuzzando i tentativi nemici di occupare le trincee. Dal 23 ottobre al 26 novembre combatte prima sul Veliki Hribak e sul Nad Logen mentre durante le operazioni di ripiegamento raggiunge con trasferimenti successivi il Tagliamento e il Piave. Respinge numerosi attacchi nemici e il suo comportamento merita la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo n. 907 del r7 novembre 1917. 11 14 dicembre, dopo un periodo di riposo e riordinamento la brigata torna in linea sostituendo la « Acqui i) nel settore C. Onesti, Candelù, C. Pradano e vi rimane fino al termine dcli' anno.
1917: il 19 e 20 m aggio la brigata rileva con il 265° il 9° Fanteria dalle sconvolte trincee del Dente del Dosso Fajti e della selletta del Volkovnjak; il 22 con energica azione, la brigata deve impadronirsi delle alture che vanno dalla q. 196 al «Tamburo ». Dopo aver sostenuto, per due giorni, un violento fuoco di artiglieria i reparti scattano all'attacco il pomeriggio del 23 ma il fuoco avversario frustra qualsiasi tentativo e i ripetuti attacchi non portano a ragguardevoli risultati. L'attacco viene ripreso il giorno successivo e fino al 26 maggio gli uomini della brigata sono duramente impegnati: numerose le perdite che assommano a 46 ufficiali e r .760 soldati. In giugno la brigata, che pure è rilevata in linea da altre truppe fresche, deve impegnare i suoi reparti in continue azioni di rincalzo sul Nad Logen. 11 9 e IO torna in linea nel settore dolina Toscana, selletta del Volkovnjak, Konek, Pristanti, Vippacco, V rtoce, valloncello Gullo dove rimane fino al 4 luglio quando viene rilevata dalla « Rovigo ». Torna in linea il r5 agosto e il 19, in occasione dell'offensiva generale da Tolmino al mare, scatta all'offensiva con il compito di occupare il sistema difensivo delle q. 126, 94 e roo. I suoi reparti sono duramente impegnati fino al 25 agosto, in numerosi attacchi e contrattacchi, quando viene rilevata in linea dalla << Parma )) con la quale
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1918: in posizione sulle consuete linee fi.no al 4 febbraio la brigata è inviata a riposo sino al 7 aprile. L'8 infatti si disloca nella zona degli Altipiani (Cima Echar - M. Valbella - Roccione di Buso del Termine- Col del Rosso - M. Melago) e fino al 15 giugno i suoi reggimenti si alternano in prima linea svolgendo attività di pattuglia e audaci colpi di mano che fruttano prigionieri e bottino. Iniziatasi la grande controffensiva austriaca la brigata ha il compito di difendere strenuamente la linea di M. Val Bella - Col del Rosso e con alterne vicende i combattimenti si protraggono per due giorni finché i fanti della « Lecce >), con l'ausilio della « Pinerolo )> non respingono definitivamente il nemico.
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Per il suo comportamento merita la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo n. 1120 del 18 giugno 1918. Il 29 giugno riprendono le operazioni e per la terza volta la brigata ha l'onore di essere citata sul bollettino di guerra del Comando Supremo n. n38 del 5 luglio 1918. Inviata in riposo il
5 luglio torna in linea nelle consuete posizioni degli Altipiani fino al 16 agosto per tornarvi nuovamente dal 4 al 25 settembre e dal 23 ottobre al 4 novembre partecipando all'offensiva finale con l'occupazione di Stenfle, Ronco di Carbon, Val Frenzela, M. Zomo, Meletta di Gall io.
COMANDANTI Col. Francesco Bonetti (int.) Brig. Gen. Carlo Biondo
Brig. Gen. Ugo Cei Brig. Gen. Ruggero Santini Magg. Gen. Felice Santangelo
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BRIGATA «LUCCA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita il 27 luglio 1917 a Villanova Iudrio assume inizialmente la denominazione « G )> che muta in << Lucca >> il 7 agosto. I suoi reggimenti: 163° e 164" formati rispettivamente dai depositi del 23° e del 10" Fanteria hanno origini diverse. Il 163° infatti era stato costituito il 12 maggio 1917 a Lauzacco con i quarti battaglioni dei reggimenti 35°, 36° e 153° e
assegnato quale terzo reggimento alla Brigata « Pistoia n. 11 164°, costituito il 4 giugno con i battaglioni di marcia dei Reggimenti 1°, 10° e 13° dal 4 giugno al 20 luglio sostituisce nelle posizioni di Molini di Klimac il disciolto 149° della Brigata « Trapani». La. brigata viene sciolta nel luglio del 19r9.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1917: il 17 agosto è in linea sulle fa lde del Podgora e, in vista dell'imminente offensiva, la notte tra il 20 e 21 si raccoglie nella zona di Na - Rojca, S. Andrea, Savogna. Il 22 un suo reggimento sostituisce la << Bergamo » sulle posizioni a sinistra del Vertojbizza mentre un altro rileva la «Treviso>>. Da queste posizioni viene respinto un tentativo avversario di sfondamento mentre si svolge un'intensa attività di pattuglie. Il 29 agosto ha inizio una puntata offensiva su q. 54, in settembre numerosi tentativi avversari sono respinti e tra il 15 e 22 settembre viene portata a termine una rettifica del fronte ad oriente del Molino di Raccogliano. Rilevata dalla « Bergamo >> il 25 settembre torna in linea il 19 ottobre. In seguito allo sfondamento nemico sul fronte della 2" Armata, la '< Lucca » inizia il 27 la ritirata oltre l'Isonzo; il 31 passa il Tagliamento e dopo successive tappe a Ronchi, Palerno, Cusignana, il 23 novembre è ad Arcade ove attende alla sistemazione difensiva ciel fronte Nervesa - Fornace. Nella notte tra il 4 e 5 dicembre la « Lucca >> sostituisce la « Piacenza » nel settore di Villa Berti.
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56.
1 918: rimane in linea fino al 4 - 5 gennaio, il r3 marzo è destinata a rilevare sul fronte del Montello una brigata di fanteria inglese e schiera il 163° nel settore di Nervesa da S. Saccardo a Villa Berti e il 164° si trasferisce da S. Ambrogio a Cusignana e Bavaria in riserva. Dopo un periodo di riposo e riordinamento la brigata il 22 maggio rileva in linea la << Tevere» nei sottosettori di Fontane e Nervesa. Sferratasi, il 15 giugno, l'offensiva austriaca sul Piave, i reparti della brigata resistono con energia, ma sono in parte sopraffatti dal nemico, subendo numerosissime perdite. Con i reparti superstiti la « Lucca » si attesta a difesa della zona tra strada n. 7 e Parrocchia di Giavera fino al 19 quando viene sostituita da truppe fresche. Riordinatasi, ritorna in linea nei mesi di agosto e settembre alternandosi con la << Tevere » sulle linee di Nervesa. Iniziatasi la battaglia .finale, la brigata passa il Piave e punta su S. Salvatore entrando a far parte del grosso della colonna della 58" Divisione che avanza sulla direttrice Susegana Collalbrigo - Osteria - Rua di Feletto - Manzana - Formeniga; il giorno 30 raggiunge Vittorio Veneto e si schiera sul fronte Campion Cartiera.
1°
Il 3r riprende la marcia verso Belluno e ii novembre raggiunge S. Giacomo di Veglia
dove viene raggiunta dall'annuncio dell'armistizio.
COMANDANTI Col. Brig. Alberto Garbasso
Brig. Gen. Pietro Valerio Papa
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42 4 -
BRIGATA «MASSA-CARRARA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita il 5 marzo 1917 su due reggimenti: il 25r", già costituito il 20 febbraio 1917 dal deposito del 66" Fanteria e il 252" da quello del 42°, partecipa alle operazioni della prima guerra mondiale.
I suoi reparti si concentrano nella zona di Varese, Saronno, Induno, Lomazzo, Malnate e nel maggio sono in linea nella zona del Pecinka. La brigata viene disciolta nel maggio del r919.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1917: alla fine di maggio, in vista della ripresa offensiva italiana, la brigata ha dapprima il compito di rincalzare la Brigata « Pallanza ))' in prima linea, e di prolungare il fronte da questa alla 4" Divisione. I suoi reparti, in collaborazione con gli altri, sono impegnati sulla dolina Segeti, a Cave di Pietra e alla conquista o difesa di numerose quote. Dal 3 al 6 giugno partecipa all'az ione per la riconquista del Fajti. In questo mese e nel successivo si alterna con la « Pallanza J> sulla consueta linea. In agosto, dal 15 al 23, è impegnata nelle azioni sul Fajti: dolina dell'Acqua, q. 432393, quindi all' attacco della q. 381 e sul margine occidentale del « Dolinone )) . Il 24 ottobre da Brischis è inviata sul M. Matajur per assumere la difesa del tratto orientale del.la Stretta di Stupizza. Il giorno su ccessivo è schierata sul M. Nabruna e il 26, ricevuto l'ordine di ripiegare, si porta sulla destra del Torre dove si schiera, il 27, tra Vergnacco e Rizzolo alle dipendenze della 25'' Divisione. Il 28 riprende la marcia impegnata come retroguardia della divisione. Il 29 è a S. Daniele del Friuli dove assume la difesa del ponte di Pinzano per proteggere il flusso delle truppe del corpo d'armata; si schiera poi lungo il canale di Leda. Il 30, passato il Tagliamento, prende posizione sulla destra nel tratto Vale-
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riano - Fornaci di Privilegio prima e Casa Portoncicco poi. Il 2 novembre concorre a sventare un tentativo nemico di passare il Tagliamento sul ponte Bonzicco. Si sposta poi a Rorai Piccolo e Francenigo dove si dispone a difesa del ponte de.lla Livenza. Dopo un'ulteriore resistenza sulla linea Bibano - Gaiarine la brigata, 1'8, passa il Monticano per rioccupare il monte di Vazzola e prolungarvi la resistenza già iniziata. Il 9 passa il Piave e l'n raggiunge Caerano di S. Marco. Il 16 è trasportata in autocarri sul M. Grappa e il giorno successivo è in linea sul fronte M. Asolone, Cason del Termine, M. Coston, M. Rivon, M. Grappa, M. Boccaor; alcuni suoi reparti sono inviati, a disposizione di altre brigate, a difesa della Val Cesilla, sul Pertica e sul M. Meate. Su queste posiz ioni i suoi reparti sono duramente impegnati nella conquista o riconquista di nuove posizioni tra le quali quelle sul M. Pertica e all'azione per la conquista del M. Asolone. r 91 8: dal 9 al 3 r gennaio, sulle consuete posizioni è impegnata nella riconquista di M. Asolone agendo particolarmente a Croce del Termine e nello sbarramento di Val Cesilla. Si alterna nei mesi successivi con altre brigate sulle consuete linee del Pertica e nello sbarramento della V al Cesilla dove svolge intensa attività- di pattuglia. In maggio è destinata nel settore orientale del M. Grappa dove si schiera
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in prima linea sul fronte q . r581 - C. Tasson Malga Valpore di Fondo dove viene respinto un attacco nemico. Nel periodo giugno - luglio, dopo un periodo di riposo, ha il compito di rioccupare q. 158r, tentativo che riesce il 16 giugno e che consiglia di rioccupare la vecchia linea Cà Tasson - Malga Valpore di Fondo. Alla .fine di· giugno la « Massa - Carrara >) è praticamente schierata sulla linea avanzata del Grappa da q. 1507 per Val dei Pez fino a Valporc cli Fondo. Durante la controffensiva italiana ha il compito di conquistare il settore ovest del M. Pertica, Osteria del Porcelletto .fino a Colle della Martina; in quello est la riconquista di q. 1503 del Roccolo. Tali obiettivi sono raggiunti il 24 dai reparti della brigata che successivamente sono costretti a ripiegare sulle linee di partenza e solo verso la metà di luglio, dopo giorni di intensi combattimenti, attacchi
e contrattacchi, gli obiettivi possono dirsi definitivamente raggiunti. Da settembre a novembre opera nel settore orientale del Grappa e il 24 ottobre, in occasione dell'offensiva .finale, riceve l'ordine di conquistare numerose quote che successivamente presidia. Travolto il nemico, dilaga in Val delle Bocchette puntando sul M. Prasolan che viene raggiunto; è la volta poi di M. Menaor e il nemico viene incalzato lungo, la dorsale Col Zaloppa, M. Fredina, Col di Baio, M. Roncone. Il 1° novembre l'avanzata prosegue verso Arten e Fonzaso che viene occupato dopo vivo combattimento con le retroguardie nemiche. Vengono occupati M. Avena e Ponte della Sezza. Il 3 novembre la « Massa - Carrara )> riprende la marcia verso Fiera di Primiero e all'annuncio dell'armistizio i suoi reparti si trovano ad Imer ed a Mezzano.
COMANDANTI Brig. Gen. Francesco Bcllotti Col. Leone Taccini (int.)
Magg. Gen. Rosolino Poggi Col. Brig. Francesco Salice Col. Brig. Cesare Spalvieri
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BRIGATA « MILANO))
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita il 10 111arzo 1915 con il 159° Reggimento Fanteria) formato il 22 novembre r9r4 dal deposito del 68° Fanteria, e il 160° costituito fin dal gennaio del 1915 dal deposito del 78°. Il 24 maggio r9r5 la brigata alle di-
pendenze della 35" Divisione è radunata nei pressi di Gussago. Viene sciolta a Castelnuovo Fogliani il 29 novembre del 1917 a seguito dei fatti conseguenti al r ipiegamento.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 · 18)
r 91 5: il 13 ottobre la « Milano » sostituisce la « N ovara >>, il XVII Battaglione Bersaglieri e il Battaglione « Vicenza ,> sul fronte Malga II Posto· Termine 4 - Soglio d 'Aspio dove schiera il r59° e Malga Prà - Malga Pioverna Alta il 160°. Il 18 la « Milano>> riceve l'ordine di riprendere le operazioni contro le posizioni nemiche della linea Plaut - Bocca Val Orsara · Durer con il compito di sfondare il centro della linea di difesa, dilagando poi sul suo rovescio. Il 19, cessata la preparazione dell 'artiglieria i reparti si slanciano all'attacco ma vengono respinti dalla reazione avversaria e dalle munite difese. La notte del 22 l'attacco viene ritentato ma non dà migliori risultati. Dopo una sosta di due giorni la « Milano >) inizia un'intensa azione dimostrativa in appoggio alla 34" Divisione. Le perdite dal 18 al 25 ottobre ammontano a 30 ufficiali e 680 soldati. In dicembre i suoi reggimenti si alternano sulla consueta linea.
1916: sostituita cl alla « Cagliari » dal 26 al 28 febbraio, il 2 marzo è in linea sul Mrzli rilevandovi i reparti della « Salerno ,>. Fino al 28 maggio i reggimenti si alternano nelle posizioni suddette senza compiere alcuna azione importante oltre quella dell'8 aprile diretta all'occupazione delle posizioni avversarie antistanti il « trincerone >> del Mrzli che
la reazione nemica non pennette di man tenere. Dal r6 giugno al 7 luglio i suoi reparti agiscono, talvolta alle dipendenze di altri comandi, sul M. Brustolae, a Roccolo Astoni, sul M. Cimone, sul M. Sbarbatal e sul M. Zebio. Ripresa l'azione per la conquista di M. Zebio, il 19 luglio il 159'' sostituisce in linea il r4° Reggimento Bersaglieri; il 22 l'attacco viene ripetuto per tre volte senza successo. Dal 15 agosto al 21 settembre, trasferita nel settore di Gorizia, sostituisce il 20 agosto in prima linea l' « Abruzzi )> sul fronte che dalla strada di Rusic va al torrente Corno. Su questa linea si alterna con l' « Abruzzi » sino alla fine dell'anno.
1917: dal 1° gennaio al 17 maggio opera nel settore di Gorizia conducendo attacchi alìe q. 166 e 85,100 e su queste posizioni si alterna con altre brigate («Abruzzi», « Emilia »); ìe perdite in questo periodo ammontano a 40 ufficiali e 1.600 soldati. Dal 26 maggio al 12 giugno è in linea sul Vodice ed opera contro ]e q. 351 - 61 I - 502 592 e la selletta del Kuk. Il 5 agosto sostituisce la Brigata <( Tortona )> nelle posizioni tra Gorenje Polje e Lozisce e in occasione della battaglia della Bainsizza i suoi reparti operano ad Anhovo, Krestenika, M. K:uk, M. Jelenik, q. 698, q. 747, q. 500, Slemo, Vhr, Alture Oscedrih. Le perdite du-
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rante questa battaglia ammontano a 45 ufficia.li e 1.138 soldati. Fra il 15 e 16 settembre la « Milano >> è inviata sulla sinistra dell'Isonzo ove disloca il 160° fra le q. 300 (S. Caterina) - 462 e il 159° sul rovescio di q. 434 e la foce di Val Peumica. I reparti svolgono la consueta attività di pattuglia e il 159" il 23 settembre riesce a portare a ~ermine una rettifica delle posizioni per il controllo di Val Sorgente. Fino all '8 ottobre
la brigata rintuzza gli attacchi avversari e mantiene validamente le posizioni. TI 25, in vista dcli' offensiva austro - tedesca, è trasferita a Prepotto e il 27 è in linea sulle a lture S. Nicolò per tentare una difesa utile ad altri reparti. Su queste posizioni la << Mi.lano » resiste combattendo ma è sopraffatta dalle soverchianti forze avversarie che la obbligano, il 27 ottobre, a ripiegare.
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Maggior Generale Francesco Berardi (Dusino - Alessandria) : <( Costante e mirabile esempio di ardimento e di senso del dovere, conduceva con impeto giovanile la sua brigata, superando con bellis-
simo slancio le difese accessorie e scacciando il nemico dalle sue trincee. Per resistere a violentissimi contrattacchi nemici, impavido sulla linea di fuoco, incoraggiando le sue truppe, cadeva colpito a morte da una granata nemica. (M. Zebio, 6 luglio 1916) ,, .
COMANDANTI Magg. Gen. Francesco Berardi
Magg. Gen. Carlo Filipponi di lvfombello
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BRIGATA «PADOVA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita il r" marzo 1915 con il rr7° e rr8° Reggimento Fanteria, formati dai depositi del 58° e 71° Fanteria, la brigata partecipa intera-
mente al primo conflitto mondiale e viene sciolta il 3 febbraio del 1920 in Longatico (Gorizia).
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'AR.ME PRIMA MONDIALE
(1915- r8)
r 91 5: ali' apertura delle ostilità la brigata ha il 117° dislocato fra Cavazuccherina - Cortellazzo - Cavallino mentre il II8° presidia il settore di Chioggia; il 30 agosto è schierata nel settore di Castelnuovo (u8") e in quello di S. Martino (II7°). In settembre la brigata è nuovamente riunita nella zona Polazzo - Castelnuovo ove i reparti del r 17° sono fortemente impegnati dal nemico. Il 21 ottobre si trasferisce a Staranzano e il giorno successivo il 118° conquista, dopo accanita lotta, alcune importanti quote a sud del M. Cosich. Fino al I 3 dicembre la <e Padova >> rimane nel settore di Monfalcone ove alterna i suoi battaglioni in periodi di linea e di riposo, esplica intensa attività di pattuglia e azioni dimostrative. r 9 r 6: il 15 marzo la « Padova » torna in prima linea nella zona Castelnuovo - S. Martino sostituendovi le Brigate « Sassari » e « Macerata » : riprende l'attività di pattuglia con frequenti puntate offensive allo scopo di mantenere impegnato l'avversario. Alla fine di maggio, trasferita in altra zona, impiega i suoi reparti in varie azioni (M. Altissimo, Passo Buole). Il r8 giugno è schierata sull'Altopiano di Asiago nella zona di M. Lemerle - M. Magnaboschi dove i suoi reparti concorrono efficacemente ad arginare l'offensiva scatenatasi in quel settore fin dal 15 e vi perdono 25 ufficiali e 425 soldati. Il 19 la « Padova >> assume
la difesa ad oltranza del settore di M. Zovetto che occupa il 25, il 26 procede per Cavrari e Fondi e il 27 raggiunge l'Assa spingendosi in ricognizione verso Mezzaselva ed Albaredo. Rimane in questo settore fino al 14 agosto. Alla fine di settembre, tornata sulla fronte carsica, sostituisce la Brigata « Macerata » e il IO ottobre, con l'inizio dell'azione offensiva, i suoi reparti conquistano q. 208 sud e la linea segnata dalla carrareccia Nova Vas - q. 175 catturando 500 prigionieri. Il giorno successivo, nonostante i contrattacchi avversari, l' azione prosegue con la cattura di altri 300 prigionieri e il rafforzamento delle posizioni conquistate. Inviata a riposo il 16, il 27 la « Padova » è nuovamente in linea e fino al 6 novembre rinnova ripetuti attacchi contro le linee avversarie che portano a sensibili miglioramenti delle linee e alla cattura di altri prigionieri anche se la difesa nemica non permette il mantenimento del vantaggio. Il 18 novembre è nuovamente in linea dove si alterna con la « Mantova » sino alla fine dell'anno.
1917-" continua nella suddetta attività fino al 19 maggio portando a compimento alcuni audaci colpi di mano che permettono la cattura di avversari e la distruzione delle postazioni nemiche. Per questa attività viene citata sul bollettino del Comando Supremo n. 658 del 13 marzo 1917. Il 20 maggio, mentre infuria la decima battaglia dell'Isonzo la brigata è inviata sul M. Sei Busi e il 23 i suoi reparti occupano alcune
importanti quote che mantengono nonostante i violenti attacchi nemici. Il 7 giugno, dopo successivi trasferimenti, è nuovamente in linea sulle posizioni di q. 208 dove riprende la consueta attività; vi rimane fino al 21. Il 18 agosto, dopo un periodo di riposo, riordinamento e addestramento è trasferita nel settore di Ronchi dove si schiera per partecipare all'azione offensiva. Il 19, con slancio gli uomini della brigata occupano le trincee avversarie di q. 146 ma un violento contrattacco li ricaccia sulle posizioni di partenza; si ripetono i tentativi nella stessa giornata ma solo il giorno successivo è possibile conquistarle definitivamente e spingersi oltre catturando numerosi avversari e materiale bellico. Il r6 - 17 ottobre sostituisce in prima linea la (< Lombardia >l nel settore di Monfalcone fra q. 77- Debeli- Viadotto e vi rimane fino al 26; il 27, infatti, iniziatosi il ripiegamento della 3" Armata la « Padova » lascia le posi-
zi.oni occupate e per successive tappe raggiunge il 7 novembre il Piave dove si schiera a difesa del tratto C. Tonetto - C. Palazzon che tiene fino al 4 dicembre. Il 19 dicembre è nuovamente in prima linea nel tratto Fossalta - Losson - Pralongo.
1918: fino al 28 marzo rimane sul Piave alternando i suoi reparti in turni di linea e di nposo. Il 15 aprile sostituisce la Brigata « Regina ,, nel settore orientale clell'Altopiano cli Asiago, il 15 giugno sostiene un pesante attacco nemico che si ripete il giorno successivo e il 17 la brigata respinge e contrattacca definitivamente l'avversario. Per questa azione merita la citazione sul bollettino del Comando Supremo, n. rr20 del 18 giugno 1918. Il 26 luglio torna in linea nel sottosettore di Col del Rosso - Col d'Echele e fino al 21 ottobre alterna turni cli linea a turni di riposo. compiendo qualche ardito colpo di mano.
COMANDANTI Col. Giovanni Zampieri Magg. Gen. Ugo Bagnani Magg. Gen . Angelo Magl iulo Col. Brig. Riccardo Calcagno
Magg. Gen. Carlo De Antonio Col. Brig. Vittorio Costa Col. Brig. Francesco Goggia Brig. Gen. Alighiero Ponzini
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BRIGATA «PALERMO»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE La Brigata di Fanteria << Palermo )) si costituisce il 1° agosto 1862 con due reggimenti di fanteria di nuova formazione, il 67° e il 68". Nel 1871, unitamente a tutte le altre brigate permanenti, la brigata si scioglie e i due reggimenti rimasti in vita conservano l'appellativo della brigata assumendo la denominazione di 67° e 68° Reggimento Fanteria «Palermo)>. Il 2 gennaio 1881 la brigata si ricostituisce sempre con gli stessi Reggimenti 67" e 68°. A seguito legge r r marzo r926 sull'ordinamento
dell'Esercito la Brigata di Fanteria «Palermo » si scioglie il 1° novembre dello stesso anno e i due reggimenti vengono assegnati, il 67" alla VI Brigata e il 68" alla II Brigata di Fanteria. Il 67° Reggimento nel 1934 entra a far parte della Brigata di Fanteria « Legnano)> e nel 1939, di nuovo riunito al 68°, darà vita con il 58° Reggimento Artiglieria da Campagna alla 58" Divisione di Fanteria « Legnano » (vds. in merito il profilo relativo a tale grande unità al Vol. II/1").
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
PRIMA MONDIALE
r 91 5: all'inizio delle ostilità già in linea sulle posizioni della Valtellina, sostiene il 5 luglio il primo scontro resistendo alle puntate offensive che il nemico porta nella zona. Il 19 novembre, sul fronte del basso Isonzo, è schierata sulle posizioni del M. San Michele e da queste posizioni partecipa alla quarta battaglia dell'Isonzo. Nella terza decade di novembre sostiene accaniti combattimenti difensivi nella zona di Rocce Rosse.
La brigata viene mobilitata e partecipa alle operazrom nel corso della campagna contro l'Austria. ERITREA
(1887 - 88) (1895 - 97)
Alla prima campagna la brigata vi partecipa con la 3"' Compagnia del 67" Reggimento. Per la seconda campagna concorre alla formazione del IV, XIV, XXI, XXXIII Battaglione, forn~n?o complessivamente 17 ufficiali e 494 uomm1. Il IV e il XVI Battaglione partecipano il 1° marzo 1896 alla battagli a di Adua. LIBIA
1916: in febbraio è schierata sul Tolmino, nel · tratto Roccione - Rio Volzana e da queste posizioni partecipa, dall' n al 29 marzo, alla quinta battaglia dell'Isonzo, attaccando le posizioni di Santa Maria. Altre azioni di carattere offensivo compie a maggio nel settore di Mrzli - Dolje.
(19u - 12)
Il 68" Reggimento Fanteria viene mobilitato e partecipa direttamente alla campagna italo turca, mentre il 67" concorre alla mobilitazione del 7", 43° e 68" Reggimento Fanteria fornen~o. complessivamente 32 ufficiali e 1 .088 uomm1. -
57·
(1915- 18)
r 91 7: il 15 maggio, schierata sulle pendici del M. Santo, partecipa alla decima battaglia dell'Isonzo, attaccando le posizioni dominanti del monte che, accanitamente difese, vengono più volte conquistate e perdute. Dal 17 ago-
43 1
sto partecipa alla battaglia sul Veliki Hrib che si conclude, dopo una dura lotta protrattasi fino al 30, con la conquista di quelle posizioni. Il 25 ottobre, nel corso dell'offensiva austro tedesca, viene schierata sul costone Fratta Isonzo e sulle alture della stretta di Ajba. Attaccata su queste posizioni, resiste fino al 26 dopo di che ripiega sulla destra dell'Isonzo e il 30 organizza una nuova linea difensiva a Codroipo. Successivamente, sempre combattendo, ripiega verso San Vito al Tagliamento.
19r8: il 23 gennaio è schierata sul M. Grappa, nel tratto Valle Calcino - Valle delle Mure. Nel corso della battaglia del Piave, il 16, con-
corre a un tentativo di conquista delle posizioni del Giavera e alla difesa dei ponti del Piave a sud di Nervesa, nella zona del Montello. In settembre si trasferisce in Albania e in ottobre partecipa alle operazioni contro le difese nemiche di Fieri, Kavaja, Rakol e Cat:aj per procedere infine alla occupazione del porto di Durazzo. Il 19 settembre prosegue l'avanzata su Vona e il 1° novembre raggiunge Scutari. Per essersi distinta nel corso dei combattimenti sul Montello la Brigata « Palermo » viene citata sul bollettino di guerra n. rr23 del 21 giugno 1918. Rimane in Albania fino al r920.
COMANDANTI BRIGATA ((PALERMO))
(1862-71)
Magg. Gen. Federico Rolando Magg. Gen. Carlo Carmagnola Magg. Gen. Federico Busu Magg. Gen. Lamberto Bolognesi Magg. Geo. Luigi Segato Magg. Gen. Annibale Gastaldello Magg. Gen. Luigi Dalmasso Magg. Gen. Rosolino Poggi Col. Brig. Luigi Solari Magg. Gen. G. Battista Negri Bri~. Gen. Ferdinando Serrao o Gen. B. Giuseppe Treboldi
Magg. Gen. Stefano Durandi Magg. Gen. Eligio Baldassare Caffarelli Magg. Gen. Federico Nedbal BRIGATA ((PALERMO))
Magg. Magg. Magg. Magg. Magg.
Gen: Gen. Gen. Gen. Gen.
(1881 - 1926)
Macedonio Pinelli Giovanni Boido Cesare Cianchi Francesco Mazza Giulio Venini
SEDI
r862 1862 1863 - 64 1864 r865 1868 1881 - 83
1883 - 88 1888 - 89 1889- 92 1892 - 1900 1900 - 09 1909- 26
Torino Genova Alessandria Genova Catania Catanzaro Chieti
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Verona Catania Messina Firenze Treviso Milano
BRIGATA « PALLANZA >>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita nel febbraio 1917 su due reggimenti, il 249" dal deposito del 24" a N ovara e
il 250° da quello del 92° ad Arona. Viene disciolta il 21 febbraio del 1919 in Torino.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MOND!r\LE
(1~)15- 18)
1917: j} 22 maggio è in linea e, sferrato l'attacco, i suoi reparti riescono ad avvicinarsi alle posizioni avversarie nonostante il nutrito fuoco di sbarramento avversario che nelle posizioni di Plensk i - Novello - Tomizza è costantemente impegnato. Successivamente, in giugno, un suo reggimento è in linea a Dosso Fajti nel tratto q. 376 - 366 e l'altro alla sua destra da q. 366 a 309. Nei mesi successivi si alterna con altre brigate sulle consuete pos1z1om. Il 19 agosto la « Pallanza » è incaricata di occupare la seconda fascia di trinceramenti nemici a sud - ovest del Golnek: le prime ondate raggiungono rapidamente l'obiettivo ma, dopo tre ore di lotta accanita, sono costrette a ripiegare sulle posizioni di partenza; ripetuto nuovamente l'attacco dà buoni risultati ma il mancato appoggio alle ali e il fuoco avversario proveniente da M. Selo, M. Hermada e M. Santo costringono ad un nuovo ripiegamento. Nei giorni dal 20 al 23 agosto si svolge sul Fajti una lotta accanita per la conguista di quella importante posizione e la q. 378 viene ripetutamente conquistata e persa finché il 23 la « Pallanza » non riesce a stabilire una linea alquanto vicina all'obiettivo. Il suo contegno merita la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo del 23 agosto 1917, n. 821 : « ... Sul Carso la Brigata « Pallanza >>
(249° - 250°) si è coperta di gloria: dopo aver strappato al nemico una forte posizione a sud est del Dosso Fajti, la mantenne con eroica tenacia attraverso tre giorni di asprissima lotta . . . ». In settembre, destinata ad altra zona si trasferisce a Palmanova, ma un nuovo ordine la trasferisce a S. Maria la Longa. Dall'u al 14 ottobre la « Pallanza » è schierata in linea fra Colle di Mogentale - M. Prùche - M. Ciparle dove nei giorni successivi sostiene aspri combattimenti con il nemico. 1918: da gennaio a luglio la brigata presidia il fronte dell'alto Pòsina (Collo- Mogentale - M. Prùche - M. Ciparle - Roccioni - Cavallaro - M. Majo) dove si alterna con altre brigate e dove i suoi reparti si distinguono per audaci colpi dì mano che strappano al nemico sempre nuove posizioni. Tra la fine di ottobre e i primi di novembre è richiamata in linea per la prova finale e sostituisce la « Volturno » sul tratto di fronte M. Novegno, M. Gamonda, Sogli Bianchi: avanza quindi, durante la battaglia di Vittorio Veneto, su Campomolon, Arsiero, occupa Soglio d' Aspìo e si schiera fino al Passo della Vena. Il 4 novembre si avvicina a S. Sebastiano dove accerchia la divisione nemica « Kaiser Jager >> che viene catturata e sempre in questa località viene raggiunta dall'armistizio.
COMANDANTI Col. Brig. Bonifacio Cajani
Brig. Gen. Giovan Battista De Angelis
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BRIGATA «PESARO»
ORIGINI E .VICENDE ORGANICHE Costituita nel gennaio 1917 su due reggimenti, il 239° formato dal deposito del 59'' e il 240° da quello del 60". Nelle zone di Asolo e di Maser affluiscono tra gli ultimi giorni di gennaio e i primi di febbraio i vari battaglioni che costituiscono la brigata posta alle dipendenze del XX Corpo d'Armata.
Viene poi sciolta il 30 gennaio del 1919. I suoi reggimenti hanno di nuovo vita per un breve periodo, fra il 1935 e il 1936, inquadrati nella Brigata di Fanteria « Sabauda II » (CXXX): per le notizie relative a tali tempi vedasi la scheda della Divisione di Fanteria (<Sabauda >> (30').
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
r 9 I 7: in maggio la « Pesaro J> si disloca fra Passo Stretto, Roccolo Cimon e M. Baldo e i suoi reparti si alternano in turni di linea con altri appartenenti ad altre brigate e partecipa ad azioni dimostrative con il compito di occupare alcune quote verso le quali i reparti della brigata conducono numerosi attacchi per tutto il mese di giugno. In agosto è dislocata fra Leonacco e Reana, quindi destinata a sostituire la « Modena » sul fronte del Sober tra S. Pietro - Ovcia - Draga e Casa Gialla. Durante la battaglia della Bainsizza la « Pesaro » ha il compito di agire dimostrativamente contro lo sperone di q. 98, 123 e 122. Assolve brillantemente l'or dine ricevuto nei giorni 27, 28 e 29 agosto, impegnando il nemico e infliggendogli numerose perdite. In occasione dell'offensiva austro- tedesca, il 27 ottobre la « Pesaro >) assume la difesa della linea Grafenberg - M. Fortin - Medea a protezione del ripiegamento dei reparti della 3• Armata e della 4" Divisione e in questa azione subisce numerosissime perdite tra feriti e pri- gionieri il 240° mentre il 239° resiste a Villanova di M. Fortin fino al 29 quando inizia il suo ripiegamento. Il 30 tenta di resistere a Ber-
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tiolo e il 31 passa il T agliamento. Da Cordovado la « Pesaro » con il 239° e i resti del 240° inizia il 2 novembre una serie di trasferimenti per giungere, il 9, nella zona dì Pionca, Peraga, Vigonza e Mellaredo dove si riordina e il 29 si trasferisce a sud della linea Vaccherie - Stazione Villa del Conte e il 30 in quella fra Vignola - S. Zenone - Carniato - Bessica - Casoni. In dicembre, nella zona fra Romano Alto , Corte, Pove, Borso i suoi reparti sono nuovam ente in linea e debbono sostenere nella seconda quindicina di dicembre nuovi combatt imenti partecipando, tra 1'altro, alla conquista della vetta del M. Asolone. Per questo e altri fatti merita la citazione sul bollettino di guerrJ del Comando Supremo del 19 dicembre 1917, n. 939. r 9 I 8: in gennaio è destinata a sostituire la Brigata « Messina » sul M. Grappa e su quella linea i reparti della brigata impegnano notevolmente l'avversario e nelle linee della zona si alterna con altre brigate quali la « Lombardia », la « Cremona» e la « Massa Carrara)) sul M. Pertica. Dopo un mese di permanenza in linea, durante il quale sono respinte due puntate offensive avversarie, è inviata a riposo dopo essere stata rilevata dalla « Messina » con la quale si alterna nei mesi successivi.
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In giugno i suoi reparti tentano un'azione di sorpresa sul M. Pertica dove, superate le difese avversarie e due ordini di trincee, sorprendono alcuni reparti nemici nelle caverne dietro la cima del monte ; questi contrattaccano ma vengono respinti dagli uomini della « Pesaro >> che rientrano nelle proprie linee. Mentre è in corso il trasferimento sulle nuove posizioni di Colli Vecchi, di Val Damoro e Corsoni è coinvolta nella lotta contro l' offen. . s.1va nemica. Il I 5 è nuovamente in linea in Val Cesilla e Val Damoro, occupa la q. 1503, la linea delle Pendane, la linea del M. Rivon. Il r6 la nuova conquista è ampliata fi no a q. r490 e 14,78 : in tal modo tutta la linea di cresta è in saldo possesso dellà « Pesaro >> che merita la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo del 23 giugno 1918, n. rJ25.
Nel corso della battaglia finale, in ottobre e dopo essere stata comunque in linea salvo brevi periodi di riposo, la « Pesaro» ha l'incarico di occupare lo sperone di M : Pertica - Casera - Col della Martina. L'azione impegna la brigata per i giorni 24, 25 ottobre e dopo cruenta lotta il M. Pertica è conquistato con la cattura di molti prigionieri e abbondante quantità di materiali e munizioni. Dopo la conquista di questa quota (1549) i reparti della brigata si slanciano all'attacco della q. r451 che viene conquistata dopo una dura .lotta e il 26 anche il Col della Martina è definitivamente occupato. Il 27 ottobre il nemico tenta un contrattacco sul .M. Pertica ma viene decisamente respinto. Il valoroso comportamento della brigata merita nuovamente la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo del 26 ottobre 1918, n. 1252.
COMANDANTI BRIGATA DI FANTERIA (( PESARO ))
BRIGATA DI FANTERIA (( SABAUDA
Gen. B. Carlo Bracco
Col. Brig. Giulio Fabbrini Magg. Gen. Angelo Rodino Magg. Gen. Carlo Castellazzi
SEDI
1935 - 36 Cagliari
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Il))
(CXXX)
BRIGATA «PESCARA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita il 16 maggio 1916 con i Reggimenti 2n° e 212" Fanteria già formati, il primo, nel novembre del 1915 dal deposito del 93° Reggimento Fanteria e il secondo nel di-
cembre 1915 dal deposito del 18° Fanteria, partecipa al primo conflitto mondiale fino al 22 novembre 1917, data in cui viene sciolta in seguito ai fa tti conseguenti al ripiegamento.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MON DIALE
(1915- 18)
I916: inquadrata nella 20" Divisione la « Pescara >> entra in linea allorché gli austriaci, iniziata l'offensiva nel Trentino, superate le nostre difese minacciano da vicino le seconde linee. Trasferitasi da Ariìs - Pocenia - Romans dove era raccolta si porta il 28 maggio a Osteria di Granezza a disposizione della 30" Divisione. I suoi reparti dislocati in vari punti del fronte, in cooperazione con altri, difendono la testata di Val Canaglia, M. Cengio, M. Belomente, M. Baréo, Casere Magnaboschi e M. Boscon perdendo dal 30 maggio al 5 giugno 61 ufficiali e 2.492 m ilitari di truppa. Il 7 giugno i battaglioni, in seguito alle perdite subite, ricevono l'ordine di apprestarsi a difesa della seconda linea nel tratto di fronte Cima di Fonte, Cima del Porco, M. Mazza, M. Corno. Alcuni giorni dopo la brigata si trasferisce a Casa Girardi dove i suoi reggimenti continuano la loro riorganizzazione; il r 5 la « Pescara » si sposta a Morostica e quindi nella zona Ospitale di Brenta - Nisotto ove accampa e nella quale intensifica il lavoro di riordinamento passando alle dipendenze della 43"' Divisione. Il 6 agosto, allorché ha inizio la battaglia di Gorizia, la cc Pescara» è chiamata a concorrervi ricevendo l'ordine di spezzare ogni resistcnza nemica sui costoni di Oslavia e di occupare la q. 138 del M. Peuma. Malgrado le re- sistenze avversarie l'obiettivo è raggiunto e consolidato: numerosi i prigionieri e il materiale bellico.
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Il 9 la « Pescara » riceve l'ordine di passare l'Isonzo e incalzare il nemico per procedere all'occupazione dì S. Caterina e quindi iniziare l'attacco del S. Gabriele. Nonostante lo slancio dei reparti il nemico oppone seria resistenza e gli obiettivi vengono raggiunti lentamente nei giorni successivi a prezzo di sacrifici, impegno e ripetuti assalti. Quando la piima fase dell'operazione sembra avviata a conclusione positiva il combattimento sulla sommità di S. Caterina costringe i fanti della <t Pescara » ad indietreggiare. In questa giornata i reggimenti della brigata subiscono numerose perdite e lo stesso comandante, di ritorno da una ispezione sulla linea presidiata dal 2n°, cade colpito da una granata. Altri due giorni di lotta accanita, il 14 e 15 agosto, aspettano la brigata nel quadro dell'operazione della 45" Divisione che deve muovere all'attacco di S. Caterina e del M. San Gabriele; il 16 tutta la brigata viene ritirata sulla seconda linea (M. Sabotino - costone S. Mauro - q. 609) per le gravi perdite subite. Alla fine del mese la brigata è inviata a riposo a Brazzano e passa alle dipendenze della 47" Divisione. Il 17 settembre viene richiamata in linea per rilevare nel settore Oppacc.hiasella la Brigata « Marche>>. Il 9 ottobre, all'inizio dell'ottava battaglia dell'Isonzo, la «Pescara» , che ha schierato in linea i suoi reggimenti, riceve l'ordine di occupare Nova Vas, e il tratto di strada Nova Vas - Oppacchiasella; il giorno successivo, sferrato l'attacco gli uomini della brigata superano di slancio le prime linee nemiche e
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occupano Nova Vas. Nella notte l'avversario tenta un contrattacco che viene decisamente respinto. Il giorno successivo la brigata avanza verso Hudi - Log ma la reazione nemica non permette sensibili miglioramenti. Solo il 12 la « Pescara » riesce a portarsi nelle immediate vicinanze di Hudi - Log dove appresta linee a difesa e dove viene rilevata, il 15, dalla Brigata « Marche l> . Fino al 20 la « Pescara>> usufruisce di un periodo di riposo per riorganizzare le proprie truppe. Il 21 ottobre, chiamata di nuovo in linea sostituisce l' « Aosta >) nella difesa dei sottosettori destra e sinistra dell'Isonzo sul fronte Ravnilaz - Ravelnik dove rimane per tutto l'inverno.
1917: per tutto l'inverno la << Pescara >> si alterna con la << Udine » nelle posizioni affidatele. Nel mese di giugno i suoi reparti occupano ]a regione M. Kucla - Cezsoca e in agosto, dopo essere stata definitivamente rilevata su quel fronte dalla Brigata « Friuli))> passata alle· dipendenze del XXV Il Corpo d'Armata partecipa alla battaglia della Bainsizza sostituendo la Brigata « Abruzzi )) nelle quote di Hoje con il compito di occupare il massiccio e il Vetrnik. Nonostante i reiterati assalti, che costano nu-
merose perdite, gli obiettivi non possono essere ra~giunti a causa della decisa reazione avversana. Il 13 settembre, sostituita in linea dalla Brigata « Puglie » si trasferisce a Mulini Raunich per riordinarsi e riposare e il 23 occupa le pendici del M. Globokak ove si accampa. Il 3 ottobre è nuovamente in linea sull'Altopiano della Bainsizza dove sostituisce la Brigata « Puglie >>. Il 24, scatenatasi l'offensiva ~emica, è messa a dura prova la resistenza dei suoi uomini che resistono validamente nelle posizioni assegnate. Il giorno successivo, a causa del ripiegamento delle ali laterali, anche la « Pescara » è costretta a ripiegare fino al vallone cl i Ovsje dove riceve 1'ordine di trasferirsi sul1' Altopiano di Vhr per occupare il fronte Gorenje Vas - Canale. Attestatasi poi nel tratto cli fronte da q. 70 a Pavia d'Udine la brigata è costretta a continuare il ripiegamento sotto la pressione nemica. Il 30 passa il Tagliamento, il 31 raggiunge Colle presso Azzano Decimo e il 1° novem.bre si trasferisce a Cordenons. Il 3 novembre, passata alle dipendenze della ro" Divisione si porta a Venegazzù. Con successivi trasferimenti raggiunge le zone di Salvatronda - S. Marco - S. Brigida - Arsego - Villafora Conselve - Vescovana dove si scioglie il 22 novembre.
COMANDANTI Magg. Gen. Ernesto Demarchi Col. Brig. Carlo Garcea
Magg. Gen. Nicola Cartella Magg. Gen. Matteo Quaglia
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BRIGATA « PORTO MAURIZIO»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita nel febbraio del 1917 su due reggimenti: il 253° e il 254° rispettivamente dai depositi del 72° Fanteria e 79° Fanteria, la bri-
gata partecipa alle operazioni militari fino al termine della prima guerra mondiale e viene sciolta il 4 febbraio 1919 in Moggio (Udine).
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA l\CONDIALE
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1917-' il 16 aprile la brigata inizia la marcia di trasferimento per portarsi nella linea assegnatale e il 22 si disloca fra Stoccaredo - Zàibena - Campidi Mezzavia dove prende anche in consegna, dal 5° Bersaglieri, i lavori per la strada Fontanella - Turcio e .la sistemazione a difesa della testata di Val Melago. Fino all'8 giugno i suoi reggimenti si alternano nel presidio della linea e nei lavori assegnati ed è in questo giorno che la brigata è destinata al1' azione sul M. Rasta dove riceve il battesimo de.I fuoco. Le prime ondate, nonostante la violenta reazione avversaria, riescono ad occupare la « vecchia trincea i> ma non possono procedere a causa del mancato appoggio delle ali laterali che non sono riuscite ad avanzare. L'azione, sospesa il 10, viene ripresa il 18 e prosegue per tutto il 19 : malgrado il tenace sforzo le truppe non riescono ad infrangere l'accanita resistenza nemica. Nei tre giorni di combattimento la brigata ha perduto 14 ufficiali e 396 soldati. Dopo un periodo di riposo (luglio), la brigata in agosto è destinata sul fronte dell'Isonzo e la notte del 24 sostituisce in linea la Brigata «Taranto» sul fronte Corno della Selletta - Cuore - Belpoggio, ad est di Gorizia, collegandosi a sinistra della 24• Divisione e a destra con la « Piemonte >> . Il 28 agosto, dopo un'efficace preparazione - di artiglieria e di bombarde, con ammirevole slancio i battaglioni della brigata muovono ali'assalto delle ben difese posizioni avversarie
di q. 193 e, malgrado l'intenso fuoco nemico, i fanti della brigata occupano la prima trincea nemica; il loro entusiasmo si infrange di fronte ai muni ti reticolati della seconda linea di trincee. I reparti che hanno tenuto saldamente la prima trincea per tutta la notte, la mattina del 29 riprendono l'assalto ma ogni ulteriore sforzo risulta vano. Sostituita dalla « Bergamo » la brigata è inviata a riposo e il 22 settembre torna in linea per sostituire la << Taranto n nel consueto settore ad est di Gorizia. Il 24 ottobre, iniziatasi l'offensiva austriaca, lasciati elementi difensivi in linea, la brigata riceve l'ordine di ripiegare a Pradis, il 27 è a Mortegliano e Chiasiellis, il 29 a Beano e S. Lorenzo ove concorre alla difesa della testa di ponte di Codroipo. Il 30, benché prem u ta da reparti nemici che sono riusciti a portarsi sul suo fianco destro, la « Porto Maurizio » affronta con eroismo i combattimenti e il 3 r i superstiti si trovano in parte ~iuniti a Casarsa mentre in novembre i suoi reparti vengono ricostituiti. In dicembre, trasfe rita nuovamente in linea, i suoi reparti si dispongono allo sbarramento di Pra Ventor , Oliero - Casa Beldre, Costa Alta, Val Brenta, Col d'Astiago, Pra Lungo. Il 10 all'intera brigata viene affidato lo sbarramento di Merlo, quello di Valstagna. 1918: sulla linea difensiva Col d'Astiago Pra Lungo - Pra Ventor - Oliero - Costa Alta Merlo la brigata inizia il nuovo anno di guerra. In febbraio alcuni suoi reparti in collaborazione con reparti alpini del « Vicenza» e del
« Morbegno», operano un contrattacco sul Sasso Rosso togliendo al nemico le posizioni occupate il giorno precedente. In marzo, dopo 84 giorni agli sbarramenti di Merlo - Valstagna - La Grottella, la brigata si porta in seconda linea per provvedere al proprio riordinamento. Spostatasi a Campo Rossignolo alcuni suoi reparti collaborano con la 24" Divizione francese occupando il tratto M. Mosca Valle Granezza d'Asiago. In giugno è destinata sulla linea del Mussolente nel tratto S. Nicola - Colbertaldo - Liedolo e quindi alle operazioni sul Montello. Il 253° Reggimento prende parte ali' azione sul Nervesa. Alla fine del mese gli uomini della
brigata forzano le posizioni nemiche recuperando armi, liberando prigionieri e occupando Nervesa in collaborazione con le truppe della << Mantova >>. Le perdite subite ammontano a 19 ufficiali e 329 soldati. Alla brigata viene assegnato .il sottosettore di Spresiano dove vengono eseguiti numerosi lavori di rafforzamento e recupero di materiali . In agosto sostituisce la « Pisa » sul Montello: su queste linee si alterna con la suddetta brigata fino all'ottobre. Il 24, 25 e 26 i reparti vengono disimpegnati dalla linea in previsione dell'azione offensiva per il passaggio del Piave e concorrono alla battaglia di Vittorio Veneto.
COMANDANTI Magg. Gen. Artu!°O N igra Col. Brig. Luigi Franchini Col. Brig. Giovanni Albertazzi
Magg. Gen. Cesare Luzzatto Col. Ferdinando Serrao (int.)
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BRIGATA «POTENZA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita nel luglio del 1917 con il 271", 272° e 273° Reggimento di Fanteria formati rispettivamente dai depositi del 7°, 8° e 68" Fanteria. Denominata in un primo momento « C >>, nacque dalla fusione di elementi appartenenti a preesistenti brigate: la « Forlì >> e la
« Chieti >> costituirono il
271°; la
Taro )) , la « Macerata >> ed un certo numero di militari provenienti dai convalescenziari e dai servizi il 272°; la « Macerata», la «Volturno>> e la « Sele >> il 273". Viene sciolta nel febbraio 1919. e<
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PIUMA MONDIALE
(1915- 18)
1917: in agosto, durante la battaglia della Bainsizza la brigata riceve il battesimo .del fuoco. La « Potenza )) ha il compito di procedere vigorosamente con due reggimenti all'occupazione del costone Veliki Na Gradu, Leupa, q. 206. Il nemico abbandona le trincee e si ritira in una linea già predisposta (Koprivsce Kal - Okroglo) contro la quale si scagliano gli uomini della brigata. All'alba del 25 l'intera brigata riceve l'ordine di avanzare sul V eliki Vhr e verso il margine occidentale del vallone di Chiapovano ma l'azione non riesce non essendo stati raggiunti gli obiettivi di Kal e Okroglo, necessarie basi di partenza per la nuova azione. Gli scontri a fuoco si ripetono nei giorni successivi e fino al 1° settembre ]a brigata è impegnata duramente in continui attacchi e contrattacchi contro le munite posizioni avversarie. Numerose le perdite soprattutto di ufficiali di cui alcuni reparti rimangono addirittura privi: 75 ufficiali e r.436 soldati sono il bilancio delle operazioni. Sostituita dalla « Lambro » la brigata si trasferisce per un periodo di riposo e riordinamento e torna in linea il 23 ottobre quando per effetto della critica situazione che si va delineando sul fronte dalla 2" Armata, disloca il . 271° al Medio Stol, il 272° tra Sedula, Podbela, Stanovisce, il 273° tra Borgogna e Long. Con il precipitare degli eventi il 272'' ha il compito
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cli sbarrare la valle del Natisone alla stretta di Staro - Selo tra S. Volario Vhr e N a Grad u mentre il 273° prende posizione sul costone a destra di Buriana a sbarramento della rotabile di Creda. La brigata, attaccata da soverchianti forze avversarie munite di ogni mezzo di offesa, resiste valorosamente sul M. Stol e allo sbarramento di Robic. Iniziato il ripiegamento resiste strenuamente sulle linee q. 961 - M. Carnizza il 272°; M. Carnizza - Velikiglada il 273°; M. Stampa il 271° per tutta la giornata de.I 27 e fino al 29 quando, per effetto di una falla apertasi nel settore di Canibola, ripiega su S. Tommaso, S. Giorgio, S. Daniele. Il 31 difende la collina cli Dignano e solo a notte, r isultando inutile ogni ulteriore resistenza, ripiega e passa il Tagliamento.
1918: nuovamente in linea tra il 15 e 16 febbraio nel settore del Piave la brigata alterna i suoi reggimenti fino al 30 aprile. Dopo un periodo di. riposo torna in linea il 15 giugno occupando la linea difensiva Pero. Rovarè - Isolella. In questo settore la brigata è chiamata a sostegno della « Cosenza » e della « Sesia >> costrette a ripiegare a difesa ciel tratto Candelù - Ponte di Piave· Zenson - Fossalta. I suoi reparti sono chiamati a nuovi sacrifici e mentre il 271" con la « Cosenza >> respinge in un solo giorno ben otto assalti avversari, il 272° forma due colonne d'attacco per rioccupare le posizioni precedentemente perdute. Alla fine
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della battaglia la brigata ha perduto 79 ufficiali e 2.5n soldati' e per i suoi meriti viene citata sul bollettino di guerra del Comando Supremo n. II20 del 18 giugno 1918 mentre alle bandiere dei suoi reggimenti viene assegnata la medaglia d'argento al V.M. Dal 22 giugno al 15 luglio la brigata attende alla propria riorganizzazione per poi sostituire in linea, nel consueto settore, la « Mace-
rata». Vi rimane fino al 3 agosto e v1 ntorna il 24 fino al r4 settembre. Nuovamente in linea il 3 ottobre, il 24 il 271° è dislocato lungo ]a strada Caseria, Trevisetto, C. De Mollo; il 272° a Biancade. Il 31 i reggimenti lasciano l'argine e, attraversato il Piave, si dirigono su S. Donà e Oderzo. Il 4 novembre a Villanova sulla Livenza la brigata viene raggiunta dal!' annuncio dell'armistizio.
COMANDANTI Col. Brig. Luigi Amantea Magg. Gen. Ernesto Al.liana
Col. Brig. Emilio Gianpietro
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BRIGATA
«
SELE ))
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE sin dall'8 dicembre 1915, dai depositi del 9°, 10°, 47° Fanteria. Partecipa alla prima guerra mondiale e il 22 novembre 1917 viene sciolta in seguito ai fatti conseguenti al ripiegamento.
Si costituisce il 23 marzo 1916 su due reggimenti: il 219° già in vita dal 10 dicembre 1915 . formato dai depositi del 30°, 63" e 64° Reggimento Fanteria; il 220°, costituito anche esso
CA:MPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MON DIALE
(1915- 18)
1916: durante l'offensiva austriaca nel Trentino la brigata è trasferita nei giorni 17 e 18 maggio a Schio, quindi nella notte tra il 19 e 20 i suoi reggimenti si schierano nel sottosettore di Val Pòsina tra M. Forni Alti e M. Aralta occupando le posizioni di Sogli di Campiglia, Colle di Xomo, Colle di Pòsina, Bellani e Bagattini. La formidabile pressione nemica obbliga la 35"' e la 9" Divisione a ripiegare dalle posizioni che occupavano nell'alta Valle Pèsina e nel1'Altopiano di Tonezza, la Brigata « Sele >), in collegamento con la « Bisagno )) , che nel frattempo si era portata in Val d 'A.stico, ne sostiene il ripiegamen to estendendosi a sinistra fino ai Forni Alti, collegandosi con le truppe della 44" Divisione del settore Pasubio. Su tutto il fronte , sotto il continuo disturbo degli attacchi nemici, vengono rinforzate le posizioni costruendo nuovi trinceramenti e difese accessorie, mentre si compie l'apprestamento dell'interruzione stradale sulla rotabile Colle di Xomo - Pòsina che le truppe della 27" Divisione hanno l'ordine di far brillare nel caso che la pressione nemica sia insostenibile ed obblighi ad ulteriore ripiegamento. Nei giorni 26 e 27 maggio, il nemico tenta reiterati attacchi contro le posizioni di Zamboni e Sogli di Campiglia ma viene respinto con rilevanti perdite; il 28 torna all'attacco e riesce a conquistare alcune posizioni tenute dagli uomini - della brigata. Il giorno successivo, con il rinforzo di altri reparti appartenenti ad altre brigate, vengono riconquistate e nuovamente per-
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dute durante la notte. I numerosi rinforzi giunti sul fronte della 27" Divisione rendono necessaria una nuova ripartizione del fronte stesso che viene suddiviso in quattro sottosettori (M . Novegno, M. Alba, Colle di Xomo, Campiglia). 11 1° giugno reparti del 220° dislocati tra Balzan - Costa Perlona sono costretti a ripiegare su M. Spin. Dal 2 al 5 giugno il nemico tenta continui attacchi sulle linee del Colle di Pòsina, di M. Alba e di M. Spin ma viene sempre respinto con perdite rilevanti dai fanti della « Se]e J> . Il 9, allo scopo di impedire che l'avversario continui a spostare forze da V al Pòsina verso Asiago alla brigata viene affidato il compito di conquistare il Soglio della Rasta con la cooperazione di reparti alpini dislocati ai Forni Alti e di eseguire un'azione dimostrativa contro le posizioni di Maso e Zamboni. Il movimento in avanti della « Sele JJ è lentissimo per le condizioni difficili del terreno e il mattino del IO reparti alpini e una compagnia del 219° giungono di fronte alla selletta del Rasta dove impegnano i propri uomini in duri_scontri. Altri reparti della « Sele )) , impegnati nell'azione contro M. Pusta, sono fermati sulle posizioni strappate al nemico che sferra violenti contrattacchi, peraltro respinti, nei giorni 11 e 12. N ei gio.rni dal 20 al 24 il comando di brigata e il 219° sono sostituiti in linea dalla Brigata « Roma J) e scendono per riordinarsi a Poleo mentre il 220° rimane in linea a Malga Campiglia. Il 26 il comando della « Sele JJ e il 219" si trasferiscono al Pasubio alle dipendenze della 44" Divisione; contemporaneamente entrano -
alle dipendenze della brigata i battaglioni al- . pini Exilles, M. Levanna, M. Cervino e M. Suello. Sulle nuove posizioni gli u.o mini della « Sele )> sono duramente impegnati fino al 4 luglio quando viene rilevata dalla « Liguria » portandosi a Dolomiti per riordinarsi e dove viene raggiunta dai reparti del 220° rimasti nell'altro settore. La brigata torna quindi al.le dipendenze de.Ila 27" Divisione e il 9 luglio il V Corpo d'Armata le affida il compito di occupare le posizioni che dominano il Passo della Borcola: due battaglioni della Brigata « Verona » e i battaglioni alpini M. Cervino, Exilles e M. Berico vengono posti alle sue dipendenze. Il 2 1 il comando della brigata, sostituito in linea dal comando della << Verona» , scende a riposo nella zona tra Polca e S. Caterina dove il 26 tutta la brigata si trova interamente riunita. Il 30 la <<Sele >> passa alle dipendenze della 9" Divisione e fra il 31 luglio e il 1" agosto si trasferisce a Velo d 'Astico, quindi a M. Caviogio dove sostituisce la « Bisagno » e le truppe che operano sul Cimone. Il 2 settembre tutta la brigata, sostituita dalla « Novara >>, scende a riposo per tornare nuovamente in linea il 21 · 23 settembre, dove i suoi reparti sono duramente impegnati negli scontri col nemico subendo numerose perdite fino al 23 - 26 ottobre quando la brigata è nuovamente sostituita dalla « Novara» e inviata in riposo a Rocchette, Lesina e S. Ulderico. Fino alla fine del1' anno i reparti della <<Sele >> si alternano con quelli della «Novara>>.
1917: sino a maggio la
Scie » si alterna con la « Novara >> nelle posizioni di prima linea del Caviogio, Redentore, Malga Pierini, Val di Valeza e Val Riofreddo. Ai primi di giugno la brigata si trasferisce in Valstagna, quindi il 18 si porta sulle pendici di M. Longara dove è a disposizione della 6" Armata. Il 21, tornata con la 27" Divisione deve ancora spostarsi in Val Piana, quindi a Schio, Torrebelvicino, Valle dei Mercanti e Pieve. Alle di«
pendenze poi della 55• Divisione tra il 30 giugno e il 2 luglio si trasferisce in Vallarsa. Tra il 3 e 4 luglio sostituisce la « Piceno >> nella linea q. 1300- Mattassone · Fondo Leno -q. 1105 · q. 1200 - selletta M. Trappola - rovescio M. Corno · Valle di Foxi · Sogli Bassi in collegamento a sinistra con la 59a Divisione e a destra con la 44'' . Nelle notti dal 15 al 18 viene sostttmta in linea dai battaglioni del raggruppamento Miani; il 2r passa alle dipendenze della 44" Divisione e si concentra tutta nella testata di Vallarsa. Dopo altri spostamenti il 12 agosto è a S. Maria la Longa alle dipendenze della 69" Divisione. Nuovamente con la 44' entro la fine del mese sostituisce la « Grosseto)> nelle posizioni di Vrhovec e q. 920; il 31 il nemico attacca in forze l'estrema sinistra della brigata ma viene respinto con gravi perdite. Il 12 settembre la « Sele >> passa alle dipendenze della 49• Divisione ed è sosti tuita in linea dalla 5• Brigata Bersaglieri. La sera del 14 dà il cambio alle truppe della <<Brescia>> sulla linea q. 725, Okroglo, q. 814: in questo settore si distingue per attività e combattività respingendo i contrattacch i nemici, e attaccando a sua volta con alterne vicende ma mantenendo le posizioni. 11 13 ottobre è sostituita dalla « Ravenna >> con la quale collabora poi in occasione dell'offensiva austriaca. Costretta a ripiegare con le altre brigate il 26 passa l'Isonzo; il 27 è impegnata sulla destra del Torre e quindi prosegue il ripiegamento per Pavia, Udine e Lauzacco giungendo a Mortegliano. Il 29 si schiera fra Pasian Schiavonesco e San Marco, quindi occupa il tratto di strada Pozzuolo del Friuli - Carpeneto fino a Campoformido dove riesce a frenare l'impeto avversario proteggendo in tal modo il ripiegamento della 67" Divisione. Proseguendo il ripiegamento si porta sul Tagliamento che passa il 31 e prosegue per Casarsa; ridotta ad 800 uomini il 21 novembre raggiunge la zona Solesino e Vescovana dove il 22 viene sciolta.
COMANDANTI · Col. Brig. Giacinto Sacconi
Magg. Gen. Alfredo Taranto
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BRIGATA
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SESIA >>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita il 3 aprile 1916 a Basaldella (Udine) con il 201° Reggimento Fanteria, formato sin dall'aprile del 1915 dal deposito del 49"
Fanteria e il 202", costituito sin dal 10 dicembre 1915 dal deposito del 23° Fanteria. Viene sciolta nel febbraio del 1920.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1916: iniziatasi l'offensiva austriaca nel Trentino è chiamata a Valle dei Signori; a M. Corno e al Passo della Borcola il 202" compie brillanti azioni subendo tuttavia numerose perdite (24 ufficiali e 715 soldati); contemporaneamente il 201° si distingue con i suoi reparti a Forcella Valbona, a Campoluzzo, sul]' Altopiano di Tonezza, a Malga Zolle, a Cima Maggio e M. Gusella. Le posizioni vengono più volte perdute e conquistate per tutto il mese di maggio: le perdite del 201° ammontano a 42 ufficiali e' 1.439 soldati. 11 1° giugno assume la difesa del sottosettore M. Alba - Colle di Pòsina; il 3, in seguito ad un attacco avversario i difensori sono costretti a ripiegare verso il Colle di Pòsina, ma con un sollecito contrattacco si riportano sulle precedenti posizioni respingendo nuovi tentativi operati dagli austriaci verso Colle di Xomo e Cima Fratte. Il 9 giugno inizia una manovra avviluppante contro il M. Pusta m a la reazione avversaria non permette sensibili miglioramenti. Il 16 giugno la brigata riprende la sua attività: le sue prime puntate sono dirette su Fuccenecco e il 26, con il cedimento delle difese avversarie, la brigata inizia la sua avanzata dal Colle Pòsina verso il fronte Collo Balàn e dal M. Alba verso Fuccenecco. I suoi primi obiettivi sono Cimon dei Laghi - q. 1035 poi M. Gusella - Dosso Cavallon e da ultimo - Malga Campoluzzao - M. Maggio - Cima Maggio. Rafforzate le posizioni conquistate prosegue l'avanzata operando contro M. Maio, oc-
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cupando la q. 939 del M. del Calgari e si spinge, il 4 luglio sul fronte Tovo - q. 1004- Menara; 1'8 procede verso V anzi e verso Molin; il r 5 raggiunge V anzi e il 17 Molin e fino al 27 esegue attacchi contro M. Maio e M. dei Calgari ottenendo nuovi vantaggi. Le perdite della brigata dal 16 al 30 luglio sono di 41 ufficiali e 1.857 soldati. Il 25 agosto è destinata a sostituire la « Lambro )) e l' « Etna )) nella zona goriziana sul fronte compreso tra .la strada Gorizia - Ajsovizza e Cascina Bianca. In settembre mentre il 2or è in riserva il 202° è schierato in linea nel tratto fra la rotabile Oppacchiasella - Castagnevizza e Oppacchiasella - Nova Vas . In ottobre partecipa all'ottava battaglia dell'Isonzo e il 10 le prime ondate raggiungono e superano le prime linee avversarie sorprendendo i nemici nel sonno e catturando 30 ufficiali e 700 soldati. L'n l'azione continua senza conseguire nuovi risultati che vengono invece raggiunti il giorno 12. Le perdite della brigata assommano in questi tre giorni di battaglia a 19 ufficiali e 967 soldati. Il 1° novembre la « Sesia ll riprende l'azione per raggiungere il versante occidentale del piccolo dosso a sud della str~1da Oppacchiasella Castagnevizza e l'azione prosegue nei giorni 3 e 4 e punta in direzione di q. 210 - Versic Selo. · 0
1917: il 5 gennaio la brigata è trasferita nella zona fra Carpeneto - Sclaunicco- Sammardenchia - Pozzuolo del Friuli da dove invia il
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201° a Gorizia e al Podgora, il 202° fra Quisca S. Floriano e Blesivo. In marzo è inviata a Gorizia per assumere la difesa e la protezione della cinta. Fino a metà agosto alterna i suoi reparti nel compito affidatole, esercitando assidua vigilanza. Il 17 agosto, in occasione dell'azione offensiva, la « Sesia ,, ha il compito di occupare la linea di resistenza delimitata dal torrente Corno, q. 165, Casa Vulcano, q. 174, Seminario, Manicomio, Casa Fotoelettricisti. Fino al 26 ottobre rimane in linea compiendo azioni a sorpresa sul S. Marco. Il 27 ottobre, in seguito all'offensiva austro - tedesca la « Sesia l> riceve l'ordine di ripiegare su Borgnano assumendo il compito di protezione delle truppe defluenti dalla piazza di Gorizia. Opera poi a Sottoselva, Meretto di Capitolo, S. Maria di Sclaunicco. Si schiera lungo la strada S. Maria - Lestizza S. Giovanni per proteggere la ritirata della 7", 48" e 49• Divisione. Il 4 novembre assume la difesa del tratto fra Ponte di Piave e Bocca Callalta. Il r3 fronteggia il nemico schierando i suoi reparti sulla linea Villanova - Molino Novo - Casa Martini. Dal 27 novembre al 3r dicembre è in linea sul Piave tra Cande] ù e Molino Vecchio.
1918: dopo un periodo di riposo il 14 marzo è nuovamente in linea sul Piave tra Candelù e Fagarè ove i suoi reggimenti si alternano. Rilevata il 24 maggio torna in linea i primi di
giugno e v1 nmane fino al r8 respingendo il primo attacco dell'offensiva austriaca: la brigata subisce numerosissime perdite ma non cede un palmo di terreno (u9 ufficiali e 3.331 soldati sono le perdite di questi duri scontri). Il comportamento della brigata merita la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo n. u20 del 18 giugno 1918. Dall' u al 16 luglio sostituisce la <e Bisagno )> sul Piave Nuovo da Porte del Taglio al bivio di Tombolino e vi rimane fino al 27. Dal 12 agosto all'u settembre è nuovamente in linea sul JJiave schierata tra C. Gradenigo strada ad es t ciel Sile sostituendovi la << Cosenza ,, . 11 24 ottobre, in occasione dell'offensiva finale, alla << Sesia >> è affidato il compito di passare il Piave per aggirare da nord San Donà costituendo poi una testa di ponte. Il 30 i suoi reparti entrano in San Donà catturando numerosi prigionieri. Il 31 i suoi elementi si spingono fino al fosso Grassaga e di qui alla Livenza tra S. Stino e Tezze che viene raggiunta il 1° novembre. Il 2 avanza sino alla linea La Sega - Portogruaro che sorpassa raggiungendo il T agliamento fra Malafesta e San Sabida. Dalla fine di aprile 1919 è di presidio a Fiume e dal ro di settembre .nella zona di Volosca - Castua - Mottuglie. Dopo il 12 settembre la << Sesia )> viene arretrata.
COMANDANTI Brig. Gen. Luigi Coppola Col. Giorgio Berti (int.) Brig. Gen. Gaetano Spiller
Magg. Gen. Alfonso Bernardi Col. Brig. Guido Fenoglio Magg. Gen. Gioacchino Pacini Magg. Gen. Fileno Amendola
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44'5 -
BRIGATA «SIRACUSA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE La brigata si costituisce per le esigenze della prima guerra mondiale alla fine del gennaio 1917 su due reggimenti (245° e 246"), il 245" dal deposito del 29° Reggimento Fanteria, il 246° e il comando di brigata dal deposito del
20°. La « Siracusa)) si scioglie, jnfìne, incorporando i suoi elementi nella Brigata << Siena)> il 13 novembre dello stesso anno 1917, in conseguenza dei fatti seguiti al ripiegamento.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1917: ai primi di febbraio la brigata si disloca nel Vicentino fra Costozza e Ponte di Castagnero: assegnata alla 55" Divisjone espleta un periodo di istruzione e allenamento. Il 4 aprile passa alle dipendenze della 27" Divisione e i suoi reparti si muovono alla volta di Isola Vicentina dove, come riserva di corpo d'armata, riprende le esercitazioni di allenamento mentre alcuni dei suoi battaglioni si schierano al fronte. Destinata nella zona di Gorizia la brigata è trasferita in ferrovia nei giorni 17 e 18 maggio da Vicenza a Palmanova e si pone a disposizione del comando della zona di Gorizia ; il 22 prosegue per Trivignano e Claujano, il 23 per Villesse e il 24 per Polazzo ove occupa le trincee di seconda linea immediatamente ad est del paese. Il 26 maggio la « Siracusa )) passa alle dipendenze della 62" Divisione ed è inviata alle cave di Selz dove rimane fino all'8 giugno quando, dopo aver sostenuto per due giorni un pesante attacco avversario (4 - 6 giugno) con la perdita di 47 ufficiali e r.637 uomini di truppa, è sostituita dal 138° Reggimento e inviata tra V armo e Morsano ove inizia il suo rjordinamento. Il 17 giugno la brigata è trasportata in ferrovia a Schio e assegnata alla 44" Divisione, quindi raggiunge Malo e Magrè ove si accan- tona. Nei giorni 4 e 5 luglio è nuovamente trasferita a Palmanova e S. Maria la Longa da dove prosegue poi per Ialmicco e Sotto-
s~l~a e il 20 è alle dipendenze della 68" Div1s1one. Dopo un nuovo periodo di esercitazioni, il 30 luglio la « Siracusa l>, destinata a rilevare la 3• Brigata Bersaglieri, sul fronte di Castagnevizza, si porta in prima linea alle dipendenze della 4"' Divisione. Il r5 agosto, sostituita dal 153° Fanteria e dal 18° Bersaglieri scende a riposo fra Fogliano e il Bosco di Castelnuovo; il 19 è spostata a Devetaki da dove invia due battaglioni in rincalzo ai reggimenti che operano nel settore fra Oppacchiasella, Castagnevizza e il Veliki Hribach. Il 20 agosto la « Siracusa )) si porta nel.le trincee del Crni - Krib e il 21 in quelie tra Nova Vas è q. 208 nord che vengono occupate da un battaglione per reggimento mentre gli altri si dislocano nel vallone tra Ferletti e Boneti. Il 23 la brigata è in prima linea con quattro battaglioni sul fronte di Castagnevizza e due in rincalzo. Nei giorni successivi i suoi reggimenti occupano rìspettivamente il 245° la dolina poi soprannominata « Siracusa )) e jJ 246° quella di Pera. 11 mattino del 4 settembre il nemico, dopo una intensa preparazione di artiglieria, attacca in forze ma è respinto alla baionetta. Nel pomeriggio, al fine di facilitare le truppe del XIII Corpo d'Armata impegnate nella riconquista di alcune importanti posizioni, la brigata riceve l'ordine di occupare la prima trincea avversaria, compito che impegna la brigata in violenti scontri per tutto il giorno 5.
Il giorno successivo la « Siracusa n riprende lo schieramento iniziale e lavora al rafforzame nto strutturale delle posizioni sconvolte; 1'8 respinge un nuovo attacco avversario. Sostituita dalla « N ovara >> il 9 e IO è trasferita a Sagrado per tornare nuovamente in linea il 28 e il 29. Il 17 ottobre la <<Siracusa>> è sostituita dalla << Acqui >>e si reca prima a Sagrado quindi, il 18, nella zona fra Visco e Jalmicco dove passa alle dipendenze della r6" Divisione. Il 24 ottobre, durante l'offensiva austro - tedesca, è inviata a Purgessimo, ma durante la marcia di trasferimento è dirottata su T orreano. Il 25 si schiera sulla linea M. Craguenza M. Madlessena. Il 26 è inviata al ponte di Remanzacco, ma un successivo ordine la dirige, il 27, verso Cassacco e il 28 verso Ursinis - S. Stefano. Il 31 è al ponte di Comino da dove prosegue, il r" novembre, verso Usago e il 2
sulla strada Colle - Madonna della Strada. Il 3 è schierata sulla riva destra del Meduna fra il ponte di Sequals e S. Antonio per proteggere il ripiegamento delle Divisioni 20a e 35a. Dopo aver tentato una nuova resistenza contro il nemico incalzante al ponte del Giulio sul Cellina la brigata, il 4, inizia il suo ripiegamento su S. Foca: durante la marcia riceve l'ordine di portarsi a Polcenigo ove costituisce una testa di ponte resistendo per due giorni. Il 7, fatto saltare il ponte sulla Livenza, prosegue per Sarone e Caneva. L'8 è a Conegliano che tenta . di sistemare a difesa, il 9 passa il Piave al Ponte della Priula e sosta a San Flonano. Ripresa il 12 la marcia si porta a S. Giorgio delle Pertiche ove il T3 viene disciolta mentre gli elementi superstiti vengono incorporati nella Brigata « Siena n.
COMANDANTI Magg. Gen. Adriano Prata Col. Brig. Allegro Pavia
Magg. Gen. Giuseppe Battistoni Magg. Gen. Giuseppe Tesei
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BRIGATA «TANARO»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita l'u marzo 1916 : il comando di brigata ed il 203° Reggimento, già formato sin dal gennaio 1916, dal deposito del 38° Fanteria; il 204° Reggimento già costituito dal 15
dicembre 1915, dal deposito del 33° Fanteria. La Brigata « Tanaro » opera durante la prima guerra mondiale e viene sciolta nell'ottobre del 1919.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
1916: il 14 marzo la brigata si trasferisce a Valona alle dipendenze della 44" Divisione. Da Gjormi raggiunge la Valle Schusciza ed occupa il fronte tra Kuzesi e Trbaci ove sostituisce i reparti della Brigata « Verona >>. Il 31 marzo alla brigata è affidato il sottosettore Kuzesi Maja Tartarit - Hundrevica - Schusciza - Conca di Zemblan. Fino alla metà di agosto i suoi reparti provvedono alla sorveglianza del rispettivo. fr.onte, e sono impegnati in numerose az1om. In seguito all'occupazione italiana dell'alto Epiro, il comando della <( Tanaro» assume il giorno r r la difesa della regione avendo alle sue dipendenze il 204° Reggimento Fanteria e alcuni squadroni di cavalleria. L'occupazione tende essenzialmente a garantire il possesso della strada che da Santi Quaranta, per Delvino e Argirocastro, giunge a Tepeleni. Fino alla fine dell'anno i reparti della «Tanaro» attendono a lavori di rafforzamento e subiscono gli spostamenti resi volta a volta necessari dalla situazione politica albanese. 1917: i reparti della brigata provvedono ali'occupazione di Arinista - Han Kalibaki - Misojefira e Konica. Dopo successivi spostamenti la linea assegnata alla «Tanaro » nel maggio risulta: Cafa Kicok - Maricani - Cafa Bubesit - Vinokasit - Cafa So.fìut. In giugno passano alle dipendenze del comando della « Tanaro » tutte le truppe dislocate sulla riva destra della
Vojussa da Ersek a Leftinja. Il ro settembre, allo scopo di evitare un attacco nemico sul fianco sinistro, truppe francesi e reparti delJa <<Tanaro» agiscono da Sarova per Cerevoda Osoja e compiono azioni dimostrative sul fronte Ci pan - Koblan - Selecka - Vojussa. Si apre per la brigata tutta un intenso periodo di combatti menti, attacchi e controattacchi con alterne vicende fino alla .fine dell'anno: la brigata m antiene le posizioni conquistate.
1918: la «Tanaro» permane lungamente sulle posizioni in Albania meridionale ove spiega la sua attività con l'invio di pattuglie : è una guerriglia caratterizzata da puntate offensive allo scopo di conservare la necessaria superiorità sul nemico, anch'esso attivo e vigilante. Le località interessate sono, dal gennaio all'agosto: Han Balaban, Arza, Kamcisti, Cafa Kicok, Martolos, Costone Bubesit, Cafa Murit, Costone Hanar, Costone Salesi, Berat, alture di Kuci, M. Spiraghi, Val Brestjani. In agosto la brigata cambia dislocazione e si porta fra lo Zelenik e Osman Zeza: sulla nuova linea esercita vigilanza e resiste ad un tentativo avversario tendente ad occupare il T omor e Kapinova. Durante la controffensiva italiana, la brigata, che nel frattempo è passata alle dipendenze della 36" Divisione, partecipa ad una nuova avanzata su Berat. Il 2 ottobre i suoi reparti sostano sulle alture di Berat, il 3 passano l 'Osum, raggiungono Berat e puntano verso Elbasan. Il 4 arrivano a Molas catturandovi
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alcuni elementi della retroguardia avversaria, il 5 passano il Devoli, sostano a Gostina ed occupano la q. 540 ad est di Murichiani. Il 6 le colonne occupano Sals, respingono e catturano parte del presidio ed entrano nella Valle dello Skumbi. Il 7 il nemico si ritira dopo aver fatto saltare i ponti sullo Skumbi e la brigata
entra a Elbasan catturando r70 png1omen, due pezzi di artiglieria e molte armi portatili e munizioni. Il IO riprende l'avanzata per Durazzo, Tirana è raggiunta il 14, ove giunge il 19 accampandosi nei pressi di Sinalvas. La « Tanaro n si accinge a nuovi spostamenti quando è raggiunta dall'armistizio.
COMANDANTI Col. Domenico Storto Col. Luigi Bonelli
Col. Vincenzo Carbone Teo. Col. Gaetano Ponte di Pino
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449 -
BRIGATA «TARANTO>>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Con reparti reduci dalla Libia la brigata si costituisce a Napoli il 7 e 8 giugno r916 su due reggimenti: il r43° formato dal deposito dell'86° in prima formazione e da quello del 39° in seconda formazione e già in vita dal 27 aprile 1915 e il 150° formato dai depositi
del 31° e dell'85° già in vita dal 4 gennaio 1915 e che il 28 dicembre 1917 cambia denominazione in 144°. 11 cambio fra i due reggimenti fu solo di denominazione e non di bandiera e personale. La brigata viene sciolta nel settembre del 1919.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
A riposo dal 5 al 21 novembre è nuovamente in linea .fino al 17 dicembre.
(1915- 18)
1916: i'8 agosto partecipa con i suoi reggi-
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menti all'attacco delle posizioni nemiche tra il Grafenberg e l'Osteria: il 143° attacca M. Cave e con abile manovra riesce ad occuparlo e a sera tutta la brigata è schierata sul tratto di fronte che dal declivio del Grafenberg scende sull'Osteria passando per la Cima di M. Cave. Il 9 riceve l'ordine di passare l'Isonzo e di puntare verso S. Marco: l'avanzata procede spedita ma deve arrestarsi di fronte alle munite difese di q. 171. Ritenta il giorno successivo ma invano: le prime perdite sono 21 ufficiali e 649 soldati. Fino al 17 agosto la brigata rinforzata dal 98° fanteria tenta più volte l'attacco contro le posizioni di Casa Diruta q. r7r. Nel mese di ottobre la brigata alterna i propri reggimenti in turni di linea e di riposo. Il 1° novembre, dopo intensa preparazione di artiglieria viene ripresa l'azione contro il M. San Marco. Il 143° occupa Case due Pini e le adiacenze della q. 171: il nemico contrattacca per cinque volte ma è sempre respinto. Nel frattempo il 150° agisce verso Belpoggio e occupa la selletta a sud di Cuore, la carrareccia per Belpoggio. Il giorno seguente l'azio-ne è ripresa e vengono consolidate le posizioni già occupate. In questi due giorni di azioni la e< Taranto >> perde 43 ufficiali e r.593 soldati.
19 r 7: i.I I 7 gennaio la brigata torna nella consueta linea e vi si alterna con la << Lambro >J fino ai primi di aprile. Il 7 maggio è nuovamente in linea e il 14, in collaborazione con la (< Lambro))' inizia le operazioni e i suoi battaglioni occupano Casa Rossa, Dosso del Palo, contrattaccano a q. 227 e proseguono nei tentativi di avanzata che procedono con alterne vicende e non consentono ai reparti sensibili vantaggi. Le perdite assommano a 40 uf~cia~i e 1.357 soldati. Il 27 maggio è inviata m nposo. In giugno i suoi battaglioni si alter.nano nella consueta linea e il 9 con una azione a sorpresa occupano Dosso del Palo. Dopo un altro periodo di riposo torna in linea il 7 agosto e il 19 riprende l'attacco occupando la q:::- 174 e le posizioni di Belpoggio e di Cuore che vengono mantenute nonostante i tentativi avversari di contrattacco. Le perdite in questa nuova azione assommano a 39 ufficiali. e 712 soldati. Nuovamente in linea dal 30 agosto al 24 settembre si distingue nel respingere gli attacchi nemici. Il 27 ottobre, iniziatosi il ripiegamento è schierata sulla destra del Torre, il 28 è a Udine. Dopo una valida resistenza operata ai pon-
- 45° -
ti di Codroipo per ritardare l'avanzata nemica, dopo successivi trasferimenti il 7 novembre è sul Monticano dove combatte per l'intera giornata. Attraversato il giorno successivo il · Piave prosegue per Villorba, Fossalunga, Villa Raspe, S. Vito d'Asolo ove inizia il suo riors dina mento. Nuovamente in linea dal 20 novembre, il 22 assume la difesa del fronte Costone Punta Brental - q. 599 mentre alcuni suoi reparti vengono spostati nel teatro cli operazioni in base alle varie esigenze. 1918: il 21 aprile è schierata sul fronte Osteria del Monfenera -M. Tomba - M. Monfcnera in sostituzione della Brigata « Re >l con la quale si alterna nei mesi di maggio e giugno. Il 15 giugno in vista di una offensiva avversaria la brigata è schierata sulla linea difensiva di Caniezza dove viene sostituita il 19 dalla '< Cosenza ,> .
Il 22 giugno presidia il tratto cli fronte Canale Piavesella - C. Torretto, mentre dopo successivi spostamenti, in luglio, è nuovamente sulla linea M. Monfenera - M. Tomba. Il 15 alcuni suoi reparti tentano un'azione offensiva verso M. dei Faveri- Casa Colonega raggiungendo la riva des tra dell'Ornic e riportando qualche prigioniero. Rimane in linea fino al 23 agosto per tornarvi nuovamente dal 21 settembre al 21 ottobre. Il 28 è richiamata in linea in previsione dell'offensiva finale. La sera del 1° novembre raggiunge Campo e prosegue per Farra e riceve l'ordine cli portarsi a Zorzoi per la strada Pedavena - Croce cl' A une. A Pedavena, fatta segno a fuoco di mitragliatrici, i suoi reparti debbono attaccare Norcen e Colle Croce cl' A une. Infranta la resistenza nemica il 3 novembre la brigata è a Zorzoi e si accinge ad attaccare il nemico sulle posizioni di M. Vallazza e M. Tavernazza ma viene raggiunta dall'annuncio dell'armistizio.
COMANDANTI Col. Brig. Vincenzo Di Benedetto Col. Brig. Giuseppe Saccomani
Magg. Gen. Giuseppe Cassinis .tvfagg. Gen . Ovidio Santarnecchi Col. Brig. Giulio Zanchi
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BRIGATA «TERAMO)>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita il 24 febbraio 1917 dai depositi del 32° e 40° fanteria con i Reggimenti 241° e
opera fino alla fine del primo conflitto mondiale. E' sciolta a Tripoli il 23 giugno 1920.
242°
CAMPAGNE DI GUERRA E FATI! D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
191 7: completato l'inquadramento e l'addestramento dei suoi reparti la brigata il 12 aprile si raccoglie sulla sinistra del Tagliamento, dapprima nella zona di Codroipo (Intizzo - Biauzzo - S. Vidotto - Borgo Nuovo) e poi in quella di Pozzuolo del Friuli - Sclaunicco - S. Maria di Sclaunicco. In maggio viene affidato alla <e Teramo >J il compito di conquistare il Vodice ed è proprio in questo fatto d'anne che la brigata riceve il battesimo del fuoco. I reggimenti del.la brigata si distinguono nelle occupazioni di importanti postazioni e il 19 la brigata può riprendere l'avanzata assicurandosi la selletta del Vodice dilagando a destra verso q. 652. 11 mattino del 20 la brigata incalzando il nemico occupa e supera l'abitato del Vodice e giunge, con elementi avanzati, alla testata delle due vallette del Rohot- Potok puntando quindi su Baska e Kobilek. Il 22 la « Teramo J>, dopo sette giorni di aspra lotta in cui assicura il possesso di tutti gli obiettivi assegnati, scende in Val Serio per riorganizzarsi. Dopo pochi giorni è nuovamente chiamata in linea sul Vodice ove si alterna con l' « Elba » nella difesa delle posizioni fino alla fine di agosto. In occasione dell'undicesima battaglia dell'Isonzo (17 agosto - 12 settembre) la brigata ha il compito di allargare la propria occupazione sul Vodice per assicurarne il possesso dell'intero massiccio: -in conseguenza di ciò i suoi reparti sono duramente impegnati in scontri a fuoco, attacchi e contrattacchi subendo numerose perdite, arre-
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sti temporanei. Il 1" settembre la <e Teramo 1> riesce ad occupare q. 800 e il 2 è sostituita dalla « Venezia >J. Con l'inizio dell'offensiva austro - tedesca la brigata è spostata da S. Martino di Quisca a Vencò e quindi a Visco. I reparti della brigata sono nuovamente impegnati in scontri a fuoco e il 30 la brigata, di nuovo riunita, prosegue per Codroipo e la notte del 31 riesce a superare il Tagliamento ai ponti di Latisana e Madrisio; al mattino riprende la marcia verso S. Giovanni di Casarsa. I primi giorni di novembre, dopo un periodo di riordinamento, torna in linea sul Piave sostituendo la « Bari J> nel tratto di fronte: ferrovia - ponte di S. Donà- Porte del Taglio ove trascorre il resto dell'anno apprestando a difesa la linea occupata e sventando le insidie del nemico che tenta più volte di passare il fiume.
19r8: dopo vari spostamenti nel periodo gennaio - aprile la brigata, il 17, si porta sull'Altopiano dei Sette Comuni ove si schiera a difesa della Val Frenzela (M. Valbella- Col d'Echele). lniziat~ la battaglia del Piave, la « Teramo» riceve· l'ordine di rinforzare l'occupazione della fascia Montagna nuova- Col d'Astiago - Forcella - Costone - Conco - Valle Gomarolo - pendici Montagnola. Il ~8 giugno da queste posizioni passa in quelle di prima linea sostituendo la << Pavia » nel settore M. Melago - Pizzo Razea togliendo al nemico posizioni avanzate. Il 29 giugno la brigata viene incaricata di riconquistare Col del Rosso e Col d'Echele e i suoi uomini hanno ragione della tenace resi-
stenza nemica e dopo due giorni di aspri combattimenti riescono a rioccupare Col del Rosso. Sul Col d'Echele la lotta è più ostinata e le perdite maggiori, ma anche questo obiettivo viene raggiunto e l'eroico comportamento della brigata merita la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo. Fino alla fine di ottobre la brigata alterna turni in linea
(Col del Rosso- Col d'Echele) a turm d1 nposo. Durante la battaglia di Vittorio Veneto, alla quale non partecipa, .inizia una serie di trasferimenti che la portano nella zona Cittadella, S. Anna Morosina, Sega dove si trova all'atto dell'armistizio. Nel 1919 viene dislocata m T ripolitania.
COMANDANTI Magg. Gen . Luigi Basso Col. Brig. Francesco Torre
Magg. Gen. Stanislao Mammucari
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BRIGATA
«
TEVERE n
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costituisce il 20 aprile 1916 dai depositi del 51'· e 81° Fanteria coi Reggimenti 215" e
216° che erano già stati formati nel dicembre r915. Viene sciolta il
10
febbraio
1919.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE (
I9I5 - 18)
1916: destinata, in maggio, in Val Cordevole, la brigata assume la difesa del settore Val J}iois; i suoi reparti in linea attendono a lavori di fortificazione e al rafforzamento delle posizioni. Il 16 maggio il nemico attacca preceduto da un intenso fuoco e nonostante la pesantezza de.ll'attacco gli uomini della brigata resistono con valore subendo numerose perdite. Il 22, dopo giorni intensi di scontri a fuoco, la « Tevere >> cede il settore Val Biois alla 17" Divisione per assumere la difesa del fronte Passo di Vallés - Valle S. PellegrinoCima Juribrutto. In luglio alla Brigata « Tevere >) è affidato il compito di conquistare Cima di Bocche ed alcune quote limitrofe. Sotto una pioggia dirotta i fanti della brigata iniziano la sera del 19 l'avanzata a sud del co.>tone Juribrutto e all'alba del giorno 20 iniziano l'attacco: la prima ondata arriva a soli 150 m dalle linee nemiche ma è costretta a ripiegare a causa della reazione avversaria e per tutto il giorno continueranno i ripetuti attacchi dei fanti. La notte del 21 nuovi tentativi vengono frustrati dalla reazione nemica. Il 23 allo scopo di isolare le truppe avversarie la brigata tenta di occupare la forcella di Cima di Bocche ma praticamente la situazione rimane stazionaria. I giorni successivi la brigata, constatata l'impossibilità di ottemperare all'ordine ricevuto, si rafforza nelle posizioni raggiunte: costone -est di Cima di Bocche - nord di q. 2387- Malga Bocche - q. 1681 - Paneveggio. Il 4 agosto, ricevuto nuovamente l'ordine di avanzare, la bri-
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gata attacca di ~uovo n:a tutti i tentativi, che proseguono nei giorni successivi, vengono stroncati da un nutrito fuoco nemico che non consente sensibili progressi. Fino al 12 ottobre la brigata alterna i suoi reparti in prima linea nelle consuete posizioni tentando sempre nuovi attacchi e difendendo le posizioni acquisite dai contrattacchi nemici. Ricevuto l'ordine di occupare l'osservatorio di Cima Bocche e il « Montucolo nero n i fanti della brigata tentano per tutta la seconda met.à di ottobre di riuscirci finché, il 3 novembre, m igliorate le condizioni atmosferiche e l'agibilità del terreno l'obiettivo non si concretizza.
1917: per tutta la stagione invernale la brigata rimane nelle posizioni già dette. In febbraio si schiera per ala nel settore Juribrutto Cima di .Bocche - Lago di Bocche - Malga Bocche - Paneveggio, in aprile, sostituita dalla e< Basilicata )) è inviata a riposo. In maggio è destinata sul fronte dell'Isonzo e si schiera nella zona fra Visco e Crauglio. Si porta quindi a Vallone quale riserva di corpo d'annata. La sera d~l 23 maggio, chiamata in prima linea nel settore Dosso F aiti in sostituzione dei reparti de!Ia « Ferrara >) e della « Brescia », passa a disposizione della 22" Divisione con la quale partecipa al.l'occupazione. di q. 387 per tendere verso Gornek ma nonostante il valore il nemico riesce a respingere gli attacchi e nella notte del 25 la « Tevere >) estende il suo fronte dando il cambio alla « Lecce >> passando quindi alle dipendenze della 58" Divisione. Tra la fine di maggio e i primi di giugno il nemico contrattacca con forze ma nonostante
il nutrito fuoco d'artiglieria - che distrugge la linea difensiva approntata - gli uomini della brigata arrestano l'avversario e mantengono le posizioni che, perdute, vengono riconquistate a prezzo di sanguinose perdite; per questi fatti viene citata sul bollettino di guerra del Comando Supremo n . 742 del 5 giugno 1917. In occasione dell'undicesima battaglia dell'Isonzo, la brigata è nuovamente in linea nel settore Dosso Faiti dove sostituisce la « Perugia>>. 11 19 agosto è comandata ad attaccare tutta la linea compresa tra q. 373 e q. 363 che vengono occupate e quindi perdute di nuovo. Dopo alterne vicende e un breve periodo di riposo la «Tevere>> è di nuovo in linea nelle consuete posizioni (settembre). In ottobre, all'inizio dell'offensiva austro - tedesca la brigata ha alcuni reparti schierati a difesa di Nad Logen, altri sulla seconda linea difensiva del Faiti. Il 27 la «Tevere>>, ricevuto l'ordine di ripiegare, esegue arrestando continuamente il nemico ché cerca di incalzarla. Il 30 la brigata è schierata sulla linea del Cormor, quindi, alle dipendenze della 4a Divisione, raggiunge il Tagliamento che passa al ponte di Madrisio. In novembre riceve l'ordine di difendere il tratto di fronte sulla destra del Tagliamento
da S. Vito a S. Giovanni e quindi, con il ripiegamento generale schiera, il 7 novembre, i suoi reparti sulla destra del Piave fra C. Breda - Ponte della Priula - C. Tonetto.
1918: in gennaio la brigata è in linea sul Piave (zona di Nervesa); rilevata dalla sa Divisione britannica è trasferita nella zona di Trebaseleghe - Rustega - Massanzago. Il 18 marzo è richiamata in linea sul Piave; in maggio è sul Montello dove, dopo una breve sostituzione ad opera della << Lucca >>, assume il 5 giugno la difesa del settore Fontane. Scatenatasi l'offensiva sul Piave (15 giugno) la brigata contende con valore al nemico il terreno: Casa Facchinl, C. Serena, Dolina Astico, sono località ove rifulge il valore dei fanti della « Tevere » e i suoi reggimenti meritano la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo. Dal giugno all'ottobre la brigata alterna periodi di riposo a turni di linea nel settore di Nervesa. In novembre, occupato Fadalto, la brigata marcia verso Ponte delle Alpi ed estende, il 2, l'occupazione fino al piano di Vedoia infrangendo le ultime resistenze nemiche. Il 4 novembre la brigata è dislocata nella zona Ponte delle Alpi - Polpet.
COMANDANTI Col. Enrico Asinari di San Marzano Magg. Gen. Francesco Pasquale Col. Edoardo Merzlvak Col. Brig. Camillo Guadagni Col. Brig. Vìncenzo Carbone I
Col. Brig. Augusto Zirano Col. Baldassare Barsi Sari (int.) Magg. Gen. Ferruccio Mola Col. Giuseppe Boschi (int.)
- 455 60.
BRIGATA «TORTONA»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costituisce nel febbraio del 1917 coi Reggimenti 257° e 258° formati rispettivamente dai depositi del 77° e 8°. N el novembre dello stesso anno la brigata incorpora i reparti della
« C remona ,, che viene disciolta. Nello stesso mese, il 22, la brigata scompare assum endo la denominazione della vecchia « Cremona >> mentre i reggimenti assumono quella di 21° e 22°.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1917: in maggio la brigata, dopo un periodo di addestramento, è trasferita al fronte alle dipendenze del Comando Supremo e partecipa all'attacco del costone di M. Santo con il 258°. Il 12 giugno tutta la brigata, passata alle dipendenze della 60" Divisione, è destinata nella zona del Molino di Klinac; alla fine del mese la « Tortona » rileva la I Brigata Bersaglieri dalla linea M. Kalì - q. 591 - impluvio fra il contrafforte di S. Veit e quello di Nekovo. Il 5 e 6 agosto è sostituita dalla « Milano >l e inviata a Scrio, il 17 si trasferisce tra Debenje e Liga. All'inizio della battaglia dell'Isonzo la brigata ha il compito di varcare l'Isonzo fra Gorenje Vas e Gorenje Polje, di impadronirsi del Kuk e dello Jelenik, di procedere all'occupazione di q. 800 e 856. Formate due colonne, i reparti della brigata si impegnano strenuamente per più giorni e le perdite ammontano a 47 ufficiali e I.374 soldati. Passata alle dipendenze della 25" Divisione, la brigata si porta a Dragovice (257°) e Descla - Britof (258°). Il 12 - r4 settembre la « Tortona J> sostituisce la e< Cremona » sul fronte est di Ceferinsce sud-est di Madoni. Alla fine del mese i suoi reparti operano per migliorare l'occupazione della Bainsizza operando in concomitanza della 44"' Divisione e della 10" Divisione subendo numerose perdite e nello stesso tempo facendo rilevante bottino di materiale bellico e nume-
rosi prigionieri. Sostituita dalla « Cremona ,> si porta a Dragovice e quindi a Descia quale riserva del corpo d'arm ata. Il 25 ottobre è inviata per il vallone di Rhoot ad occupare Sella Jelenik; il giorno successivo si porta a Verovlje e quindi si schiera da questa località per il Sabotino fino a Dol. Il 28 è inviata a Subida da dove prosegue per Villanova, Ponte di Bolzano, Manzinello, L aurano; il 29 per Pozzuolo del Friuli, Carpeneto, Collaredo di Prato ed è costretta ad arrestarsi ad r km da Campoformido a causa di un violento fuoco di fucileria e di mitragliatrici. La « Tortona » si attesta e respinge i violenti attacchi avversari fra le difficoltà dei rifornimenti e lo sgombero dei feriti. Ricevuto l'ordine di ripiegare su Rivolta, il 30 arriva a Codroipo e il 31 si schiera sulla destra del Tagliamento. Il 5 novembre riprende la ritirata raggiungendo la Livenza e schierandosi da S. Giacomo a Casa Morpurgo. Il 7 novembre parte da Albina dirigendosi al Monticano sulla cui riva destra si schiera il giorno successivo fra Ponte di Fontanelle e Casa de Carlo, dove subisce un violento attacco che le infligge nuove perdite. Il 9 il ripiegamento riprende e la « Tortona», attraversato il Piave a Ponte di Priula, si porta a S. Andrat, Vedelago ove incorpora elementi delle disciolte Brigate « Cremona >) e <e Treviso ». L'II giunge a S. Apollinare dove si accinge al suo riordinamento; il 18 è inviata a Mussolente e quindi riprende la marcia per Ca-
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stelcucco ma, giunta a Crespano, è fatta proseguire per Pagnano. Il 22 la « Tortona )l, per ordine del Comando Supremo, assume il nome di <e Cremona>) e prosegue così la guerra con il nome di una brigata prestigiosa, veterana
delle guerre di indipendenza. In soli nove mesi di vita il valore della cc Tortona n, nei vari episodi di guerra, merita la medaglia d'argento al valore e due citazioni sui bollettini di guerra del Comando Supremo.
COMANDANTI Magg. Gen. Giovan Battista Raimondo
Col. Brig. Francesco Pagliarulo
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BRIGATA «TRAPANI))
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costituisce il 5 marzo 1915 con tre reggimenti: 143°, 144° e 149°. Nel maggio dello stesso anno il 143° è inviato in Tripolitania e cessa di far parte della brigata. Nel periodo giugno - luglio il 149" viene disciolto ed entra
a far parte della brigata il 164°. Nel dicembre dello stesso anno> infine, il 144" assume il numero di 150° mantenendo tuttavia lo stesso personale e la stessa band.iera. Si scioglie nell'aprile 1920.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
191 5: a disposizione del Comando Supremo .la brigata è inviata in luglio a Palmanova e quindi nella zona fra Jalmicco e Claujano. In agosto passa alle dipendenze della 23" Divisione e si disloca fra Cadorlina e Bozzatta impegnando i suoi reparti in esercitazioni e lavori di sistemazione stradale. In ottobre passa l'Isonzo e si disloca fra Pieris> S. Canziano e Begliano passando alle dipendenze della 14a Divisione ed assumendo la difesa del settore M. Sei Busi- Vermegliano. Nelle azioni di logoramento condotte dai reparti la brigata perde numerosi ufficiali e soldati. 1916: rilevata in gennaio dalla cc Cremona», in febbraio è schierata nel settore di Monfalcone in sostituzione della « Pinerolo JJ impegnando i suoi reparti in continue azioni di logoramento fino al marzo quando tentano di raggiungere le posizioni nemiche. Rilevata dalla « Friuli JJ in aprile, in maggio è spostata nella zona Pasian Schiavonesco - Villaorba - BasagLiapenta e Blessano alle dipendenze della 32"' Divisione. In luglio, dopo un breve periodo di riposo a Sarcedo> la « Trapani )) è nuovamente destinata al fronte dell'Isonzo e si schiera sul M. Sabotino. In vista della battaglia di Gorizia la brigata si ammassa, quale ri~~erva divisionale> a Valle di Rio Mulini. Iniziata la battaglia, i reparti della brigata operano verso Podsabotino e sul Sabotino distin-
guendosi per valore e facendo numerosi prigionieri. In agosto, dopo numerosi atti di valore> la brigata, rimossi gli ostacoli attivi e passivi opposti dal nemico, passa sulla sinistra dell'Isonzo costituendovi una testa di ponte> schiera i suoi reparti lungo la ferrovia, spinge le ricognizioni fino a S. Caterina e, fino alla fine del mese, si impegna nella difesa della testa di ponte di Salcano ove permane per lavori di rafforzamento. In ottobre, in occasione dell'offensiva sul Carso, la « Trapani J> è destinata alla prima irruzione sul V eliki Hribach dove i suoi reparti si impegnano con il consueto valore e slancio. 19 r 7: in febbraio si disloca, come riserva, fra S. Canziano, Staranzano e Monfalcone mentre in marzo sostituisce in linea la Brigata « Arezzo JJ ed effettua per tutto il mese attività di pattuglia e lavori di rafforzamento. Nel periodo aprile - luglio la brigata è spostata in vari luoghi svolgendo attività di esercitazione; il 6 agosto il comando di brigata assume il presidio del fronte: Vallone di Doblar Ronzina. Nuovamente i suoi reparti sono tenacemente impegnati sull'Isoi:izo, sulle pendici del M. Fratta. La brigata rimonta quindi il valloncello di Ovsic dirigendosi verso Senica e raggiungendo le trincee di Na Gradu> q. 574: il Veliki Vhr. Alla fine di agosto la brigata, passata alle dipendenze del XIV Corpo d' Armata, è trasferita a Canale e quindi a S. Martino di Quisca> ad Oleis ed a Pieve Tesino.
In settembre si schiera sulla zona Tombolin Castelletto - M. Levre - Ponte sul Chiepina. r 918: in marzo è inviata sul JJiave ove si schiera sul saliente del Monfenera dove sostituisce reparti francesi e dove rimane inframezzando periodi di riposo a periodi di prima linea. In ottobre, in occasione dell'ultima offensiva finale, le prime punte dei reparti avanzati
raggiungono lo sbocco della Val Pontesega e toccano le prime case di Fcncr. Dopo tre giorni di aspri combattimenti la « Trapani J) oltrepassa l'Ornic e raggiunge Fener, Faveri, Quero catturando numerosi prigionieri e materiali. Alla proclamazione dell'armistizio la brigata si trova fra Turlon, S. Margherita, Virago e Fontana. Nel 1919 la brigata opera in Albania.
COMANDANTI Magg. Gen. Secondo Belluzzi Magg. Gen. Riccardo Tedeschi Magg. Gcn. Emilio De Bono Magg. Gen. Demetrio Carbone Col. Brig. Edoardo Merzlyak
Magg. Magg. Magg. Magg.
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Gen. Gen. Gen. Gen.
Guido Coffaro Clemente Assum Adolfo Bava Gaetano Buelli
BRIGATA «UDINE»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Costituita il I marzo 1916 con elementi rimpatriati dalla Libia, inquadra il 95° e 96° Reggimento Fanteria formati rispettivamente dai depositi del 47° e 48° Fanteria; la brigata parte da Napoli il 23 e 24 marzo per raggiungere la zona di operazioni alle dipendenze della 9" Divisione prima e poi della 19". Dopo aver partecipato al primo conflitto mondiale la brigata opera dal novembre del 0
19r9 al settembre del 1920 in Albania. Rimpatriata viene disciolta in Lecce il giorno 7 del.lo stesso settembre. I suoi reggimenti hanno di nuovo vita per un breve periodo, fra il 1935 e il 1936, inquadrati assieme al 97° rgt.f. « Genova )> nella Brigata di Fanteria <<Gran Sasso II» (CXXIV) : per le relative notizie vedasi la scheda della D.f. « Pinerolo " al volume Il.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
I916: il 1° maggio assume la difesa della linea M. Fortin - Mochetta dove alterna i propri reggimenti. Il 7 giugno, dopo vari trasferimen ti, è dislocata sulle posizioni di M. Paù fra Malga .del Gallo e Val Lastaro, il IO partecipa attivamente alle operazioni contro M. Barco e nei giorni seguenti impegna il nemico con il frequente invio di pattuglie. Il 25 giugno riceve l'ordine di occupare M. Barco, M. Panoccio, M. Belmonte obiettivi che vengono felicemente raggiunti il 7 luglio. In agosto, trasferita nella zona di Gorizia, è in linea sul Vertoibizza e vi rimane fìno al 10 settembre svolgendo lavori di rafforzamento e attività di pattuglie. Vi ritorna il r4 ottobre e in novembre partecipa alle operazioni contro il Fajti che si concludono con l'occupazione di nuove posizioni. Fino alla fine del1' anno i suoi reparti si alternano in turni di linea e riposo. 19rJ: dal 31 gennaio al 25 aprile, trasferita _nella zona di Tolmino, sostituisce la « Pescara"· Durante la decima battaglia dell'Isonzo, dal 12 al 26 maggio la brigata porta a termi-
ne una serie di brillanti attacchi che portano alla conquista di importanti posizioni alla testata del Vallone di Paljevo, quali la contrastata q. 363, la quota «Montanari » : le perdite della brigata sono rilevanti (2.000 soldati e 100 ufficiali). Il suo contegno merita la citazione nel bollettino del Comando Supremo n. 733 del 27 maggio 1917. Iniziatasi la battaglia della Bainsizza, la « Udine>> opera per la conquista di q. 747 e dei villaggi di Descla e Britof che vengono raggiunti, dopo poderosi attacchi nei giorni tra il 17 e il 25 agosto. Estende poi la conquista alla conca di Bate e si spinge a Podlaka Confernisce catturando molti prigionieri e materiale bellico. Ancora una volta viene citata sul bollettino di guerra del Comando Supremo, n. 824, del .26 agosto 1917. Dal 7 al 10 settembre è inviata sul M. Santo per concorrere alla conquista del fortino di q. 367. Il 27 ottobre, in seguito al ripiegamento della 2a Armata, la «Udine», passato l'Isonzo, raggiunge il M. Sabotino, quindi è a Mortegliano. Attraversato il T agliamento il 7 novembre è sulla destra del Piave a presidio della testa di ponte di Vidor, da Ciano fino a Casa Serena.
I 9 I 8: in aprile assume il presidio del tratto di fronte Osteria di Monfenera - Costalunga in sostituzione della Brigata « Alpi ,, : qui alterna i suoi reparti fino al giugno quando in previsione dell'offensiva austriaca la brigata è inviata sul Montello dove fino al 23 i suoi reparti si prodigano in attacchi e contrattacchi che, a costo di gravi sacrifici e perdite, respingono il nemico. Dopo un periodo di riposo torna in linea il 17 luglio nelle consuete posizioni. Dal 4 ottobre sostituisce la << Ravenna ,, sulla linea q. 1308 - Castel Cesil - Vardenega - Costalunga.
Il 25, in occasione della battaglia finale, la >> partecipa agli attacchi contro la linea Valderoa - Spinoncia - Punta Zoe. Dopo reiterate prove conquista il 31 la suddetta linea, la sorpassa e incalza l'avversario, ormai in rotta, verso M. Medal - Ponte della Stua e Crespano dove si trova all'annuncio dell'armistizio. « Udine
1 9·19: verso la fine cli novembre e i prnrn di dicembre la brigata è inviata in Albania dove rimane fino ai primi cli settembre del 1920 data in cui è rimpatriata.
COMANDANTI Macro· Gen. Gherardo Pantano e bo' Magg. Geo. Arturo Maggi Brig. Gen. Agostino Trionfi
BRIGATA DI FANTERIA ((UDINE))
Magg. Gen. Ernesto Alliana Magg. Gen. Nicolò De Bernardis Magg. Gen. Metello Gianni Magg. Gen. Pietro Alliana Col. Brig. Gherardo Pantano Magg. Gen. Carlo Ruggeri
BRIGATA DI FANTERIA (( GRAN SASSO ))
Gen. B. Pio Mastai Ferretti
SEDI
1935 - 36 J ,' Aquila
(CXXIV)
BRIGATA « VALTELLINA >>
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si costttmsce il 1° agosto 1862 nelle Lande di San Maurizio con il 65° e 66" Reggimento Fanteria di nuova formazione e assume il nome di Brigata << Valtellina ». Sciolta la brigata nel 1871, unitamente alle altre brigate permanenti, i due reggimenti rimasti in vita conservano l'appellativo della brigata e diventano 65° e 66° Reggimento Fanteria << Valtellina l>. Il 2 gennaio 1881, sempre con gli stessi Reggimenti 65° e 66° si ricostituisce con il nomina-
tivo di Brigata di Fanteria <<Valtellina». A seguito legge II marzo 1926, sull'ordinamento dell'Esercito, la brigata viene sciolta il 15 dicembre dello stesso anno e i due reggimenti di fanteria vengono assegnati, il 65° all'VIII Brigata di Fanteria e il 66° aila XVI Brigata di Fanteria. I suoi reggimenti vengono di nuovo riuniti nel 1939 per costituire la Divisione di Fanteria <e Legnano >) (58"): vedasi in merito il volume II/ 1° tomo.
CAMPAGNE DI GUERRA .E FATTI D'ARME TERZA D'INDIPENOENZA
(1866)
La brigat,i viene mobilitata per la campagna e prende parte, il 24 giugno, ai combattimenti di Custoza. ERITREA
(1887- 88) (1895 - 97)
Alla prima campagna partecipa con la 3" Compagnia del 65° Reggimento. Alla seconda campagna concorre alla formazione del V, XVII, XXIV, XXXII Battaglione, fornendo complessivamente 20 ufficiali e 491 uomini.
LrnrA (r9u - 12) Concorre alla mobilitazione del 6°, 7°, u J8°, 26°, 30°, 50°, 82°, 89°, 93" Reggimento Fanteria, fornendo complessivamente 26 ufficiali e 2.189 uomini. 0
,
PRIMA MONDIALE
(1915 - 18)
191 5: il 24 maggio oltrepassa la linea di confine e, senza incontrare forte resistenza, si .schiera lungo la fronte Kambresco - Maria Zell dove compie vari tentativi fortemente contrastati e non riusciti di passare l'Isonzo nei pres-
-
si di Canale e Bodrez. Il 4 luglio nel corso della prima battaglia dell'Isonzo attacca fra Ponte Daniele e Kosarce e, malgrado la tenace resistenza avversaria, riesce ad occupare e a mantenere elementi di trincea sulle pendici di M. Santa Maria. Durante la terza battaglia dell'Isonzo la lotta si riaccende violenta, specie dal 21 al 31 ottobre, per impadronirsi delle posizioni di Santa Maria ma la resistenza nemica è sempre fortemente accanita e i risultati conseguiti sono modesti. 1916: nel marzo ancora schierata nella zona del Tolmino, partecipa alla quinta battaglia dell'Isonzo, dall'II al 29, reiterando ancora attacchi sanguinosi contro le forti posizioni di Santa Maria che continuano a resistere. Il r8 marzo deve subire un violento contrattacco e la perdita di alcuni elementi di trincea. In aprile si trasferisce sulle Alpi Giudicarie e il 28 si schiera tra Val Croina, Cima Palone, M. Melinò, dove rimane fino all'ottobre. Il 2 novembre, di nuovo nel settore del basso Isonzo, continua un attacco iniziato da altra grande unità nella zona di Vermegliano e conquista importanti posizioni nemiche.
4fo -
1917: dislocata nel Trentino è attestata nel tratto Corno Pasubio - Cosmagnon e vi rimane fino a giugno. Ritorna nel settore del basso Isonzo il 15 luglio e partecipa dal 17 agosto al 12 settembre all'undicesima battaglia dell 'Isonzo. Il 21 agosto con abile manovra riesce a conquistare M. Selo che riperde successivamente dopo accaniti e sanguinosi combattimenti. Il 4 settembre è dislocata nel settore di Flondar dove sostiene un violento attacco nemico preceduto da intenso bombardamento di artiglierie nella zona compresa fra le paludi di Lisert e il mare e subisce perdite rilevanti.
1918: dopo un periodo di permanenza prima nel settore di Monte Palone, poi in Val Camonica, il 2 ottobre è schierata in Val d'Ana. Iniziatasi la battaglia di Vittorio Veneto sulla fronte Astico - Altipiani, mantiene una costante pressione sul nemico com piendo ripetuti attacchi contro le posizioni di Cima Tre Pezzi. Il 2 novembre, avuta ragione della tenace resistenza nemica, avanza oltre Ja vallata occupando prima Rotzo e Castelletto, poi il 3 Carbonara e il 4 al cessare delle ostilità Vigolo Vattaro dove la brigata si riunisce e sosta.
COMANDANTI BRIGATA /(VALTELLINA»
Magg. Gen. Pietro Zanucchi Pompei Magg. Gen. Pietro Marini Magg. Gen . Giovanni Airaldi Magg. Gen. Achille Borghi Magg. Gen. Gustavo Rostagno Màgg. Gen. Alberto Cangemi Col. Brig. Vittorio Ottolenghi Magg. Gen. Tebaldo Rosati Brig. Gen. Luigi Coppola Gen. B. Cesare Martinelli Gen. B. Adolfo Gazagne Gen. B. Giuseppe Saccomanni Gen. B. Ippolito Perelli Gen. B. Ugo Scotti Remi Col. Augusto Gallina (int.)
(r862- 7r)
Magg. Gen. Antonio Biamonti Magg. Gen. Eligio Melchiorre Borda Col. Francesco Volpe - Landi Magg. Gen. Federico Nedbal Col. Giuseppe Vandone
BRIGATA « VALTELLINA
Magg. Gen. Magg. Gen. Col. Filippo Magg. Gen. Magg. Gen.
» (1881 - 1926)
Cesare Dho Giovanni Govone Terzaghi Lucchino Del Mayno Enrico Peregrini
SEDI
1907- 08 Milano 1908 - IO Cremona
1910 - 18 Reggio Emilia 1918 - 24 Piacenza
BRIGATA «VOLTURNO»
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Si cost1tmsce il 28 marzo 1916 coi Reggimenti 217° e 218'' precedentemente formati dai depositi del 39° e 15° Reggimento Fanteria.
Nel marzo del 1919 la brigata, dopo aver preso parte al primo conflitto mondiale, si scioglie il 12 dello stesso mese in Caserta.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1916: tra febbraio e marzo la «Volturno», assegnata alla IO" Divisione, si disloca nella zona fra Barazzetto, Meretto di Tomba, Nogaredo di Corno e Plasencis dove rimane fino a maggio quando viene trasferita nella zona compresa fra Primolano, Fastro, Carpanè, Cismon e S. Gaetano e quindi in Val Leogra. Partecipa alla difesa del Col Santo e i battaglioni dei suoi reggimenti prendono parte attiva all'occupazione del M. Pasubio. In giugno la brigata i:iceve l'ordine di portarsi in Valle Foxi per occupare le posizioni di M. Trappola, M. Corno e M. Testo; per tutto il mese gli uomini della brigata sono duramente impegnati in combattimenti contro il nemico. In luglio, dopo un breve periodo di riposo, la « Volturno » è nuovamente inviata sul Pasubio e disloca i suoi reggimenti tra Cogolo Alto, le Porte di Pasubio, Corno di Pasubio e il Passo di Fontana Oro. Passata alle dipendenze della 32a Divisione sostituisce la Brigata « Cagliari >> schierandosi nelle posizioni di M. Aralta, Roccolo dei Sogli e Contrada Alba. In agosto sostitu isce la e< Ravenna>> nelle posizioni di M. Seluggio e di Val Pòsina estendendo poi l'occupazione al M. de Calgari e M. Gamonda. In settembre, allo scopo di assecondare l'azione della 27" e 44" Divisione, opera dimostrativamente verso le posizioni di Bruschi, ~enara, Tretti e di q. 1004 che viene definitivamente occupata alla fine del mese. In dicembre, allo scopo di assicurare una nuova
linea che risponda maggiormente alle esigenze tattiche del periodo invernale, la brigata arretra dalla linea Castelli - M. Seluggio - Strada Riofreddo a quella: Roccioni - Passo della Lazza - Malgarini - Fondo Val Tovo - Costone Penare - q . 1008 - q. 776- C. Forcella - Sperone dei Frighi- Bugni.
1917: la brigata permane a lungo sulla consueta linea mentre i suoi reparti vengono impegnati in numerose azioni talora alle dipende.nze di altre divisioni mentre mantiene le posizioni. In ottobre la e< Volturno >> è inviata a Contrada Bosco e Contrada Maggiore. 1918: in febbraio sostituisce reparti delle Brigate « Pavia » e cc Murge >> nelle linee del Kaberlaba e del Ghelpac. Rimpiazzata a sua volta dalla e< Perugia >> dà il cambio alla « Acqui >> nel settore di Novegno e basso Pòsina per tutto il mese di aprile. In giugno, durante la battaglia del Piave ha il compito di attaccare nel settore Candelù - Saletto dove i suoi reparti si distinguono per capacità e valore meritando la ricompensa alle bandiere e la citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo, n. u21, del 19 giugno 1918. Nel periodo fine agosto - primi di ·settembre la brigata è inviata nel settore di Arsiero per sostituire la II Brigata Bersaglieri. Avvicendata a sua volta dalla « Acqui >> si schiera nel settore di Novegno dove rimane sino alla fine di ottobre quando, in vista dell'offensiva in corso, è dislocata tra Timonchio, Campo Iolanda e
Contrada Maggiore. Iniziato in novembre il ripiegamento del nemico, la « Volturno » riceve l'ordine di puntare su Trento raggiungendo, in un primo tempo la linea Rovereto - Sacco -
Revian - Pelas, quindi, il 4 novembre i reparti della brigata entrano a Trento, dopo aver fatto numerosi prigionieri e accolti dalla popolazione esultante.
COMANDANTI Magg. Gen. Arturo Cittadini Col. Brig. Giulio Franchi
Col. Brig. Ottavio Rolandi Ricci Brig. Gen. Clelio Nascimbene
L BRIGATA SPECIALE
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE ~a L Brigata Speciale inizia la sua formazione a Napoli il 12 novembre 1942, ma essa non può essere completata e rimane limitata al solo Comando di Brigata in quanto esigenze operative consigliano l'immediato trasferin~e.nto di questo in zona d'operazioni in Tunisia.
A Tunisi i.I Comando della L Brigata Speciale riceve alle dipendenze reparti o clementi di reparti eterogenei, tratti da unità già in loco o addirittura costi.tuiti sul posto da volontari' italiani residenti in Tunisia. Il 20 novembre la brigata può disporre dei seguenti reparti: 1" Compagnia Motociclisti del 10° Reggimento Bersaglieri, 5" e 6" Com-
pagnia del ll/92° Reggimento Fanteria, una sezione cannoni c/ a da 20 mm, 1" Batteria del 5" Reggimento Artiglieria da Campagna. L'8 dicembre successivo può disporre ancora di: XV Battaglione Carri M r4/4r, Battaglione « Grado )) de.I Reggimento « San Marco >>, V Battaglione CC.NN., DLVII Gruppo Semoventi da 75 / 18, LXXII Gruppo Artiglieria c/ a da 75/ 46, VI Gruppo Mitraglicri del Reggimento « Lancieri di Aosta))' Battaglione Volontari Residenti Italiani in Tunisia. La L Brigata Speciale viene sciolta dal Comando della 1" Armata il 5 maggio del 1943, mentre trovavasi in zona d'operazione in Tums1a.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDI.~LE
(1940-45)
1942: il Comando della L Brigata Speciale il 21 novembre si porta a Sfax e da questa località irradia le forze disponibili lungo la costa orientale della Tunisia da Susa a Gabes e verso l'interno lungo una linea, con andamento nord - sud, quasi parallela alla costa orientale della regione e distante da essa dai 50 ai 100 km circa. I nuclei dislocati verso l'interno del Paese costituiscono centri di difesa discontinui, organizzati su itinerari, piste e rotabili importanti, linee ferroviarie, passaggi obbligati, gole e strette; quelli organizzati lungo il litorale concorrono alla difesa costiera con le forze della Marina. I principali centri di difesa vengono costituiti. a Kairouan a occidente di Susa, a Sbeitla - a occidente di Sfax e a Stazione Sened a nord ovest di Gabes. L'attività della brigata dal 21 novembre fino
a tutto dicembre è essenzialmente caratterizzata da intensa attività esplorativa per cercare di individuare le principali direttrici di attacco delle forze anglo - americane in avanzata dal1'Algeria.
194 J: la prima puntata offensiva delle avanguardie nemiche nella zona viene registrata il 23 gennaio ad occidente di Sfax: il presidio di Sched, attaccato di sorpresa viene sopraffatto, ma l'immediata reazione del battaglione carri, fatto affluire nella zona, ristabilisce la situazione il giorno seguente. Altri duri scontri si hanno nella zona di Stazione Sened dove il presidio, dopo tre giorni di accanita lotta, dall' I al 3 febbraio, riesce a riconquistare le posizioni più volte perdute. Il 20 marzo, però, le decimate forze della brigata vengono premute da ogni direzione e attaccate da ingenti forze corazzate per cui sono costrette ad arretrare lo schieramento sulla linea di Maknassy.
Ulteriori combattimenti dal 22 al 25 marzo, sulle posizioni arretrate di Djebel N aemia e Djebel Douaou, costringono ad altre rettifì-
che della linea di difesa spingendo i reparti sia verso la costa orientale sia verso il nord della regione.
COMANDANTI Gen. B. Giovanni Imperiali d'Afflitto e di
SEDI 1942 Napoli
Francavilla
LI BRIGATA SPECIALE
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE La LI Brigata Speciale si costituisce a Bari, guerra durante, il I febbraio 1942. Assume alle dipendenze il 122° Reggimento Fanteria «Macerata >> e il 265° Reggimento Fanteria « Lecce ». Assegnata al Comando Forze Armate dell'Egeo, nel maggio sostituisce il 0
122° con il 341° Reggimento Fanteria « Mo· <lena>>. La brigata viene sciolta in seguito agli avvenimenti determinati dall'armistizio dell'8 settembre 1943, mentre trovavasi in zona d'operazioni nell'isola di Creta.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE
(1940- 45)
1942 - 43: la LI Brigata Speciale, per tutto il periodo di permanenza nell'isola di Creta dal marzo 1942 al settembre 1943, viene posta
alle dipendenze della Divisione di Fanteria « Siena » e assume la responsabilità della difesa costiera nella parte orientale dell'isola, nella zona compresa tra Jerapetra - Kalo Chorjò - Sitia - Paleokastro.
COMANDANTI Gen. B. Luigi Chatrian Col. Rinaldo Chelli (int.)
Gen. B. Mario Matteucci
SEDI
1942 Bari
-
468 -
LII BRIGATA SPECIALE
ORIGINI, VICENDE ORGANICHE E BELLICHE Il 31 dicembre 1942 viene disposta la costituzione, a Firenze, della LII Brigata Speciale. 11 IO gennaio 1943 sono in via di completamento le unità assegnate alla brigata: il 335" Reggimento Fanteria, il 203° Reggimento Artiglieria e il CXVI Battaglione Mitraglieri. Il 15 gennaio i due reggimenti cambiano il loro nominativo, rispettivamente, in quello d!i 36° Reggimento Fanteria bis e 3° Reggimento Artiglieria bis. · La LII Brigata destinata in Tunisia, a disposizione deJla 1" Armata o per completamento
della Divisione di Fanteria « Pistoia )) , non riesce a raggiungere quella regione, a causa della situazione venuta determinandosi a seguito dell'avanzata delle truppe anglo - americane. La brigata rimane, pertanto, nella zona di Empoli - Firenze fino al 1° luglio del 1943 allorché si trasforma in XXXI Brigata Costiera. Assegnata alla 7" Armata, i suoi reparti vengono schierati a difesa delle coste lucane e pugliesi, ad ovest della Piazza marittima di Taranto.
COMANDANTI Gen. B. Mario Carasi
SEDI r942 - 43 Firenze
BRIGATA MISTA PANTELLERIA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Nella primavera 1943 il Comando Truppe e Strvizi R. Esercito dell'isola di Pantelleria si trasforma in Comando Brigata Mista Pantelleria, appartenente alla categoria delle brigate speciali. E' ripartita in due comandi a livello reggimentale, difesa fissa e difesa mobile, e tre comandi settore, con un totale di
tre btg. f. (I, II e III speciale del 5" rgt. f. « Aosta >> ), otto cp. mitraglieri da posizione, una cp. mortai da 8r, una cp. carri L, un gruppo misto di artiglieria. La brigata si scioglie per eventi beJlici l'r r giugno 1943, a seguito della capitolazione dell'isola.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME SECONDA MONDIALE
(1940 - 45)
194 J.' la brigata, operante alle dirette dipendenze del Comando Militare Marittimo di Pantelleria, partecipa, a fianco delle 20 bat-
terie costiere e antiaeree della Marina, alla difesa dell'isola. E' sottoposta a intensi massicci bombardam{:)nti aerei e navali, dalla sua costituzione al1'11 giugno.
COMANDANTI Gen. B. Achille Maffei
SEDI r943
Pantelleria
I BRIGATA DI CAVALLERIA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Discende dalla Brigata Dragoni di Sua Maestà costituita nell'ambito dell'Armata Sardo Piemontese nel 1778, con i Reggimenti « Dragoni di Sua Maestà >) e << Dragoni della Regina». La brigata in questo periodo assolve unicamente una funzione di generico controllo disciplinare, in quanto in operazione i reparti che la compongono vengono impiegati frazionati, a livello reggimento o squadrone. Deve considerarsi sciolta nel 1798. Si ricostituisce nel 1835 con il nominativo di I Brigata di Cavalleria e inquadra i Reggimenti «Nizza)), «Savoia)) e « Novara Cavalleria» . N ell'ottobre dell'anno successivo viene riordinata su due Reggimenti, « Nizza )) e « Genova Cavalleria l>, e disciolta il 12 ottobre 1849. Nei due decenni successivi ritorna in vita soltanto in vista o a seguito di esigenze belliche e per il periodo strettamente conseguente alla durata di esse: - dal marzo 1859 al 19 ottobre dello stesso anno per la seconda guerra d'indipendenza, con il nominativo di I Brigata di Cavalleria e con i Reggimenti « Nizza >) e « Piemonte Reale Cavalleria >> alle dipendenze; - dal giugno 1860 al marzo 1861 per la campagna centro - meridionale, con il nominativo di I Brigata di Linea ; - per la terza guerra d'indipendenza, dall'aprile al 7 luglio 1866 con i Reggimenti (( Savoia)> e « Genova Cavalleria», inquadrata neìla Divisione di Cavalleria di Linea dell'Armata del Mincio, e dal 7 luglio al settembre successivo con i Reggimenti « Lancieri di Montebello )> e « Cavalleggeri di Lodi >) e con il nominativo di I Brigata di Cavalleria. Si ricostituisce di nuovo nella primavera del
1871 e .fino al 1'' ottobre 1910 non subisce variazioni o trasformazioni. Sotto quest'ultima data, allorché le brigate vengono inquadrate
- 47 1 62.
nelle divisioni di cavalleria di nuova costituzione, la I si trasforma in VII Brigata di Cavalleria mentre la V, sotto la stessa data, assume il nominativo di I Brigata ed entra a far parte della Ia Divisione di Cavalleria del Friuli. Vari ~eggimen ti si al ternano alle dipendenze della brigata fino al 1915, ma all'inizio delle ostilità contro l'Austria inquadra i Reggimenti <( Cavalleggeri di Monferrato)> (13°) e « Cavalleggeri di Roma» (20°) che rimangono alle sue dipendenze fino al termine della guerra. Nel dicembre r919 la brigata si scioglie e sotto la stessa data l'VIII Brigata assume il nominativo di I. Altra trasformazione subisce il 1° maggio 1923 allorché diventa II Brigata, mentre la III assume il nominativo di I Brigata e pone alle proprie dipendenze i Reggimenti « Nizza Cavalleria >>, <( Savoia Cavalleria >> , (( Cavalleggeri di Vittorio Emanuele >> e (< Cavalleggeri Guide >). Il 1° ottobre 1926 assume un assetto territoriale e diventa I Comando Superiore di Cavalleria, conservando però alle dipendenze gli stessi reggimenti di cavalleria. Il r5 giugno 1930 con alle dipendenze i Reggimenti « Cavalleggeri di Saluzzo », « Cavalleggeri di Monferrato », (< Cavalleggeri di Alessandria)), riassume il vecchio nominativo di I Brigata di Cavalleria. Nel gennaio 1933 il Reggimento « Cavalleggeri di Monferrato >> viene sostituito dal Reggimento <( Piemonte Reale Cavalleria ,>. Altra importante trasformazione subisce il 1° gennaio 1934 allorché cambia il proprio nominativo in quello di I Brigata Celere « Eugenio di Savoia » e pone alle proprie dipendenze, oltre ai Reggimenti « Piemonte Reale Cavalleria >) e <( Cavalleggeri di Saluz~o l> , anche l'rr Reggimento Bersaglieri e il II Gruppo Carri Veloci (< San Giusto». 0
Il 16 settembre dello stesso anno però la brigata viene inquadrata nella 1" Divisione Celere di nuova costituzione e il 1° febbraio 1938,
allorché vengono sciolte tutte le brigate indivisionate, anche la I Brigata Celere viene soppressa.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PRIMA D'INDIPENDENZA
(1848- 49)
Cavalleria e partecipa ai combattimenti di Villafranca e il 24 giugno alla battaglia di Custoza.
If348: nel corso delle operazioni per attestarsi sul fiume Mincio, il 19 aprile concorre all'effettuazione di ricognizioni alla volta di Mantova e il 30 alla difesa di San Giustiniano e di Sona. Partecipa il 6 maggio alla battaglia di Santa Lucia, il 30 al fatto d'arme di Goito e il ,2.6 e 27 luglio a quel1i di Volta Mantovana.
PRIMA MONDIALE
I 915: all'inizio del primo conflitto mondiale la brigata, schierata nella zona del basso Isonzo, avanza subito oltre confine verso i ponti di Pieris per tentare d'impedire la loro distruzione da parte del nemico, ma la manovra non riesce. Nei giorni seguenti compie puntate esplorative oltre l'Isonzo per constatare le predisposizioni difensive avversarie e saggiarne la capacità di resistenza. Dal 13 agosto al novembre, abbandonata la zona, viene destinata in difesa costiera nel settore compreso tra Ansa Corno e il fiume Piave.
1849: prende parte il 21 marzo ai combattimenti di Mortara e il 23 successivo alla decisiva battaglia di Novara. SECONDA D'INDIPENDENZA
(1859)
Dal 21 maggio compie puntate offensive per impadronirsi della riva sinistra del fiume Sesia, onde consentire lo schieramento del grosso delle forze nella piana vercellese. Il 22, nella zona di Borgo Vercelli, occupa un ponte sul Sesia e nelle giornate del 30 e 31 concorre all'attacco delle difese nemiche caricandole a Palestro, Confienza e Vinzaglio. Dal 6 giugno impiegata in azione di avanguardia, si dirige verso Milano dove giunge 1'8.
1916: appiedata, il 9 maggio raggiunge la linea del fronte sul medio Isonzo, nel settore Plava - Canale, iniziando così il servizio di linea in sostituzione delle fanterie. Nel luglio si trasferisce nel settore di Monfalcone e poi subito al nord del Mare Adriatico. Effettua da queste posizioni una serie di attacchi, di sortite e di ricognizioni. Partecipa poi dal 6 al 17 agosto alla sesta battaglia dell'Isonzo.
CENTRO - MERIDIONE ( 1860 - 61)
Partecipa alla marcia su Perugia il 14 settembre 1860 e all'occupazione di Spoleto il 17 successivo. Opera poi in direzione di Terni, Rieti e Avezzano, spingendosi poi, verso gli ultimi giorni di ottobre, in azione di ricognizione lungo la sponda sinistra del .fiume Garigliano. Concorre poi, nel novembre all'a~sedio di Capua e, tra il dicembre 1860 e il febbraio 1861, all'assedio di Gaeta. TERZA D'INDIPENDENZA
1917: di nuovo a cavallo nel maggio viene dislocata a .ridosso della fronte giulia e nel}'ottobre, nel corso dell'offensiva austro - tedesca, partecipa alla battaglia difensiva che si svolge nella zona. Da Treviso il 24 ottobre viene chiamata ad operare per la protezione delle truppe della 3" Armata in ripiegamento verso il Tagliamento. La brigata entrata subito in azione protegge con una serie di puntate offensive il fianco nord dell'armata e impedisce che infil trazioni nemiche nella zona di contatto con la 2a Armata, lungo la linea Risano - Palmanova, creino situazioni pericolose.
(1866)
Dall'inizio delle ostilità a tutto gmgno la I Brigata opera inquadrata nella Divisione di ~
(1915- 18)
472
-
li 29 ottobre, non essendo ancora completato il passaggio del Tagliamento, si spinge verso il nemico avanzante sull'abitato di Pasian Schiavonesco. Lo scontro con le for ze nemiche è duro e sanguinoso, ma l'avanzata viene contrastata fino a sera con una serie di cariche a cavallo. Poi, sempre combattendo ripiega prima su Basagliapenta e poi su Zompicchia. Successivamente, dal 3r ottobre al 3 novembre, partecipa all'azione ritardatrice sul Tagliamento, quindi sul Cellina - Meduna, sul Livenza e sul Monticano, per dare tempo di
organizzare la difesa sul Piave. Il 9 novembre i pochi resti della brigata passano il Piave. 1918: ricostituita, nel marzo assolve il compi~o. di difesa costiera del tratto Ravenna - Rimini.
Ritorna in linea in vista dell'offensiva finale e il 29 ottobre superate le difese nemiche passa il Piave a Palazzon e Salettuol, indi il 30 oltrepassa il Monticano e il 31 il Livenza. Proseguendo nell'avanzata il 4 novembre raggiunge Tolmezzo.
COMANDANTI BRIGATA DRAGONI DI SUA MAESTÀ
I
BRIGATA Dl CAVALLERIA
(1778 - 98)
Magg. Gen. Giuseppe Incisa di Camerana Magg. Gen. Enrico Sapelli di Capriglio Magg. Gen. Luigi Greppi Magg. Gen. Ernesto Quercia Magg. Gen. Alessandro Malingri di Bagnolo Magg. Gen. Ottavio Ponza di San Martino Magg. Gen. Michele Lisi Natoli Magg. Gen. Antonio Gatti Magg. Gen. Filippo Solari Gen. Brig. Camillo Filipponi di Mombello Col. Sergio Ibba Piras Magg. Gen. Gustavo Berardi Gen. Brig. Camillo Filipponi di Mombello
(1835- 49)
Magg. Gen. Deodata Olivieri di Vernier
I
BRIGATA DI CAVALLERIA
(1859)
Col. Massimiliano Caccia Magg. Gen. Alessandro Cappellini
I
BRIGATA DI CAVALLERIA DI LINEA
(1860 - 61)
Magg. Gen. Carlo Bracorens Savoiroux Magg. Gen. Alessandro Quadro di Ceresole I
BRIGATA MINCIO
DI
CAVALLERIA
DELL'ARMATA
DEL
I COMANDO
(1866)
BRIGATA DI C..WALLERIA
(1866)
Magg. Gen. Ladislao Poninski
I
BRIGATA DI CAVALLERIA
(1926- 30)
Gen. B. Camillo Filipponi di Mombello Gen. B. Francesco Guidi Gen. B. Paolo Tacoli
Magg. Gen. Luigi Soman
I
SUPERIORE DI C AVALLERIA
I
(1930 - 34.)
Gen. B. Paolo Tacoli Gen. B. Cesare Bonati Gen. B. Ferdinando Chiapirone
(1871 - 1926)
Magg. Gen. Enrico Strada Col. Luigi Boglio Magg. Gen. Luigi Lanzavecchia di Buri Magg. Gen. Giuseppe Colli di Felizzano Magg. Gen. Ippolito Montù Beccaria Magg. Gen. Francesco Boselli Magg. Gen. Domenico De Morra Magg. Gen. Giuseppe Bertalazone
BRIGATA DI CAVALLERIA
I
BRIGATA (1
CELERE
(( EUGENIO
DI
934 - 38)
Gen. B. Ferdinando Chiapirone Gen. B. Umberto Vaccari Col. Pietro Forneris (int.) Gen. B. Federico Ferrari Orsi
- 473 -
SAVOIA))
SEDI
1860 - 61
Parma 1871 - 79 Napoli 1879- 1910 Torino
r9ro- 23 Udine 1923 - 30 Torino 1930 - 38 Udine
- 474 -
III BRIGATA DI CAVALLERIA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae ongme dalla Brigata di Cavalleria di Sua Maestà costituita nell'ambito dell'Armata Sardo - Piemontese nel 1788 con i Reggimenti « Cavalleggeri di Sua Maestà » e << Savoia Cavallerja ,,. La brigata in questo periodo assolve unicamente una funzione di generico controllo disciplinare, in quanto in ·operazione i reparti che la compongono vengono impiegati decentrati, a livello reggimento o squadrone. La brigata deve essere ritenuta sciolta nel 1798. Viene ricostituita nell'ottobre 1836 e di nuovo sciolta il r2 ottobre 1849 al term ine della prima guerra d'indipendenza. Nei due decenni successivi ritorna in vita soltanto in vista o a seguito di esigenze belliche e per il periodo strettamente conseguente alla durata di esse: - dal marzo 1859 al 19 ottobre dello stesso anno, per la seconda guerra d'indipendenza, con il nominativo di Brigata di Cavalleria Leggera e con i Reggimenti « Novara ,, e <e Aosta Cavalleria ,, ; - dal settembre r86o al marzo 1861, nel corso della campagna centro - meridionale, e formata da reparti di cavalleria dei Reggimenti « Lancieri di Novara », « Nizza Cavalleria,,, « Piemonte Reale Cavalleria>,, << Lancieri di Milano>) e << Lancieri di Vittorio Emanuele», assume il nominativo di Brigata di Cavalleria di Formazione; - per la terza guerra d'indipendenza, dall'aprile al 7 luglio 1866, con i Reggimenti ,< Cavalleggeri di Lucca,>, << Cavalleggeri Guide » e << Lancieri di Aosta >> e con il nominativo di Brigata di Cavalleria assegnata all' Armata del Mincio, e dal 7 luglio al settembre successivo con i Reggimenti << Lancieri di Foggia >> e << Cavalleggeri di Alessandria » e con il nominativo di III Brigata di Cavalleria. Si ricostituisce di nuovo nella primavera del r871 e fino al 1° ottobre 1910 non subisce va-
riazioni. Sotto quest'ultima data, allorché le brigate vengono inquadrate nelle divisioni di cavalleria di nuova costituzione, la III si trasforma in V Brigata, mentre sotto la stessa data la IV diventa III e entra a far parte della 2" Divisione di Cavalleria del Veneto. Vari reggimenti si alternano alle dipendenze della brigata fino al 1915, ma all'inizio della prima guerra mondiale assume un assetto stabile e per tutta la durata della guerra inquadra i Reggimenti << Lancieri di Milano >) (7°) e « Lancieri di Vittorio Emanuele II >l ( 10°). N el dicembre 1919 la III Brigata assume il nominativo di II e contemporaneamente la IV si trasforma in III Brigata, per sciogliersi l'anno successivo il 5 maggio 1920. Ritorna in Milano il 1° dicembre dello stesso 1920 con i Reggimenti « Nizza » e « Savoia Cavalleria >l , e « Cavalleggeri di Vicenza». Il 1° maggio 1923 cambia il proprio nominativo in quello di I Brigata, mentre sotto la stessa data è la II che assume il nome di III Brigata e inquadra nella nuova sede di Roma i Reggime;1ti « Piemonte Reale Cavalleria)), << Genova Cavalleria >), « Cavalleggeri di Firenze>> e « Cavalleggeri di Alessandria». Il 1° ottobre 1926 assume un assetto territoriale e diventa III Comando Superiore di Cavalleria conservando però alle dipendenze gli stessi reggimenti. Il 15 giugno 1930 il III Comando Superiore è da considerare sciolto in quanto viene trasformato in Comando II Brigata di Cavalleria. Ritorna in vita il 1° novembre 1934 con il nominativo di III Brigata Celere « Principe Amedeo Duca d'Aosta>) e con alle dipendenze i Reggimenti « Savoia Cavalleria», « Lancieri di Novara)) , 1'8° Reggimento Bersaglieri e il III Gruppo Carri L « San Giorgio >). Contemporaneamente inquadrata nella 3a Divisione Celerè, viene soppressa il I febbraio 1938, unitamente a tutte le altre brigate indivisionate. 0
475 -
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME PR IMA D'INDIPENDENZA
(1848 - 49)
1848: viene impegnata negli scontri di Goito 1'8 aprile, nelle operazioni di ricognizione su Mantova il 19 e nella difesa di San Giustino e Sona il 30 successivo. Partecipa poi alla battaglia di Santa Lucia il 6 maggio, al fatto d'arme di Goito il 30 e agli scontri di Custoza e di Volta Mantovana nei giorni 25, 26 e 27 luglio.
r849: combatte a Mortara il 21 marzo e prende parte il 23 alla decisiva battaglia di Novara. SECONDA D ' I NDIPENDENZA
(1859)
Conduce scontri difensivi e azioni di ricognizione nella zona di Voghera, nei giorni 14 e 15 maggio. Il 19 e 20 maggio, con una serie di cariche a cavallo, arresta e contrattacca una forte puntata nemica tendente ad avvoloere l'ala destra dell'Armata Sardo- Piemontes~ Con~or~e poi, ,~al 26 giugno al 7 luglio, alle operazioni per I mvestimento di Peschiera. CENTRO - MERIDIONE
(1860- 61)
In azione di avanguardia contro le truppe ponti~cie, ]'_II s~ttembre 1860 occupa Fano, partecipa poi agli scontri sul fiume Musone e all'assedio di Ancona dal 23 al 29 settembre successivi. Si dirige poi verso sud e occupa Pescara, Sulmona e Castel di Sangro. Il 19 ottobre contro l'esercito del regno di Napoli, attacca il nemico al passo del Macer?ne nella zona di Isernia. e dopo dura lotta riesce ad aprirsi la via per accedere alle valli del .Volturno e del Garigliano. Rastrella success1~amen te ~1 territorio compreso tra i due fiumi e partecipa nell'ottobre all'assedio di Capua e, dal dicembre 1860 al febbraio 186!, all'assedio di Gaeta. _ TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
D~rante la prima fase della campagna, il 24 gmgno, prende parte ai combattimenti di
Oliosa e di Santa Lucia, nel corso della battaglia di Custoza. Durante la seconda fase compie azioni di ricognizione nella pianura veneta. PRI MA MONDIALE
(1915 · 18)
19 r 5: schierata sulla fronte giulia, all'inizio ? elle ostilità contro l'Austria oltrepassa il confine a Castione di Mura e a Torre di Zuino e partecipa all 'occupazione delle località di Cervignano, Villa Vicentina, Grado e Aquileia. Compie nei giorni successivi puntate offensive e azioni di ricognizione lungo il basso Isonzo. Dal 23 giugno viene allontanata dalla linea del fron te e schierata sempre nell 'ambito della 2 Divisione di Cavalleria, in difesa costiera lungo il tratto compreso fra il fiume Isonzo e Ansa Corno. 3
1916: appiedata in gennaio e rimessa a cavallo in maggio, tra giugno e luglio concorre alla protezione delle operazioni di radunata della 5" Armata di riserva mentre è in corso la prima grande offensiva austriaca del T rentino. 1917: partecipa dal 17 agosto al 12 settembre all'undicesima battaglia dell'Isonzo. Nel corso dell'offensiva austro - tedesca, il 24 ottobre si porta in avanti oltre il Tagliamento e concorre a proteggere il ripiegamento della 2., Armata in rotta. Dal 25 al 28 ottobre resiste sul Torre ostacolando il progredire delle avanguardie nemiche mediante successive azioni ritardatrici, cariche a cavallo e continue puntate sul fianco del grosso delle forze nemiche che sboccano dalle Prealpi Giulie nella pianura friulana. Il nemico viene fermato sia pure per breve tempo e a costo di gravi perdite da parte della Brigata e, allorché riprende l'iniziativa e tenta di accerchiare l'unità, questa ·il 27 ottobre a Cividale riesce, a seguito di u_n~ violenta carica, ad aprirsi un varco e a ripiegare. L'azione ritardatrice prosegue poi dal Torre al Tagliamento, sempre più accanita, per consentire ai resti della 2 ~ Armata e ai profughi civili di passare il fiume sui pochi ponti dispo-
nibili. Nei giorni seguenti ripiega ancora combattendo fino al Piave dove giunge pressoché distrutta. I 91 8:
nel corso dell'offensiva nemica sul Piave, il 17 giugno, contrattacca nella zona di Zero Branco e si spinge da Monastier verso San Pietro Novello dove in un violento scontro riesce a frenare l'avanzata nemica fino al giorno 18. Nell'ottobre è raccolta nella zona di Treviso e, iniziatasi l'offensiva finale, passa il Piave il 30 ottobre.
Nei giorni successivi prosegue nell'avanzata verso il Tagliamento e il 3 novembre, con una decisiva carica a cavallo, accorre in aiuto della IV Brigata, in difficoltà a seguito di un improvviso contrattacco nemico lungo il fiume. Rastrella poi la zona fra Cordovano e Marsano e il 4 novembre raggiunge il ponte di Latisana. Per il comportamento tenuto nel corso della battaglia difensiva del Piave, i reggimenti della brigata meritano la citazione sul bollettino di guerra n. J 123 del 21 giugno 1918.
MEDAGLIE D'ORO AL VALOR MILITARE Colonnello Mau~izio Gerbaix De Sonnaz: combattimenti di Montebello, 20 maggio 1859
Maggiore Generale Paolo Griffìni : Passo del Macerone (Isernia), 20 ottobre 1860
COMANDANTI BRIGATA CAVALLEGGERI
m
SuA M AEST.~
(J788 -
lll
BRIGATA DI CAVALLERIA
(1871 - 1926)
98) III
BRIGATA DI C.W,\LLERIA
Magg. Magg. Magg. Magg.
Gen. Gen. Gen. Gcn.
(1836- 49)
Francesco Calleri di Sala Achille Angelini Vittorio Gazelli di Rossana Ladislao Poninski
BRIGATA DI CAVALLERIA LEGGERA
(1859)
Col. Maurizio Gerbaix De Sonnaz BRIGATA DI CAVALLERIA DI FoRMAZIONE
(1860 -
61) Magg. Gen. Paolo Griffìni BRIGATA DI CAVALLERIA DELL'ARMATA DEL CIO
MIN-
(1866)
Magg. Gen. Carlo Aribaldi Ghilini III
BRIGATA
m
CAVALLERIA
(1866)
Magg. Gen. Eugenio Beraudo di Pralormo
- 477 -
Magg. Gen. Gustavo Adolfo Mario Magg. Gen. Tommaso Cropallo Magg. Gen. Giovanni Incisa della Rocchetta Magg. Gen. Luigi Lanzavecchia di Buri Magg. Gen. Guglielmo Mazzucchi Magg. Gen. Giovanni Govone Magg. Gen. Stefano Majnoni d'Intignano Magg. Gen. Luigi Tosi Magg. Gen. Francesco Vicino Pallavicino Magg. Gen. Galeazzo Sartirana Col. Nicola Pirozzi Magg. Gen. Tullio Boron Magg. Gen. Paolo Thaon di Revel Magg. Gen. Giovanni Pellegrini Magg. Gen. Carlo d'Ayala Col. Brig. Alfredo Fe' d'Ostiani Col. Luigi Manfredini Magg. Gen. Arnaldo Filippini Gen. B. Gustavo Berardi Col. Camillo Filipponi di Mom bello Gen. B. Luigi Ayroldi di Robbiate Gen. B. Amedeo Marchino
III
COMANDO SUPERIORE DI CAVALLERIA (1926 -
30)
III BRIGATA CELERE « PRINCIPE o'AosTA » (1934- 38)
Gen. B. Amedeo Marchino Gen. B. Aldo Aymonino Col. Sebastiano Della Corte Brà
Gen. B. Alberto Trenti Gen. B. Giovanni Messe Col. Riccardo Massone Gen. B. Umberto Di Giorgio
SEDI 71 Ferrara 1871 - 1910 Milano Vicenza 1910- 20
Milano Torino 1923 - 30 Roma 1934 - 38 Milano 1920- 22
1862 -
1920
1922 - 23
Ferrara
- 478 --
AMEDEO
DucA
IV BRIGATA DI CAVALLERIA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Discende dalla Brigata di Cavalleria Piemonte Reale costituita nell'ambito del!' Armata Sardo - Piemontese nel 1788 con i Reggimenti « Piemonte Reale Cavalleria » e « Aosta Cavalleria ». La brigata in questo periodo assolve unicamente una funzione di generico controllo disciplinare, in quanto in operazione i reparti e.be la compongono vengono impiegati frazionati a livello reggimento o sguadrone. La brigata deve essere ritenuta sciolta nel
1798. Torna in vita nel marzo del 1866 per le esigenze della terza guerra d'indipendenza con i Reggimenti « Lancieri di N ovara )) e « Ussari cli Piacenza )) e assume il nominativo di Brigata di Cavalleria dell'Armata del Mincio. Il 7 luglio, guerra durante, viene ristrutturata con i Reggimenti « Lancieri di Aosta >) e « Cavalleggeri di Lucca » e prende il nome di IV Brigata di Cavalleria. Viene sciolta al termine della guerra nel settembre 1866.
Si ricostituisce nella primavera del 1871 e fino al r" ottobre 1910 non subisce variazioni o trasformazioni. Sotto questa data, allorché le brigate vengono inquadrate nelle divisioni di cavalleria di nuova costituzione, la IV si trasforma in III Brigata mentre la VI, sotto la stessa data, diventa IV Brigata e viene assegnata alla 2• Di visione di Cavalleria del Veneto. Vari reggimenti si alternano alle dipendenze della brigata fino al 1915, ma all'inizio della prima guerra mondiale assume un assetto stabile e per tutta la durata di essa inquadra i Reggimenti « Lancieri di Aosta l> (6°) e « Lancieri di Mantova >> (25°). La IV Brigata un'ultima trasformazione la subisce nel dicembre 1919 allorché diventa III mentre è la VI ad assumere il nominativo di IV. La IV Brigata viene disciolta il 5 maggio del 1923.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Nei primi giorni di giugno, nel corso del]'avanzata in Lombardia, partecipa ad operazioni di ricognizione; il 24 giugno opera attivamente a Villafranca durante la battaglia di Custoza.
PRIMA
MONDIALE
(1915- 18)
1 91 5: all'inizio della prima guerra mondiale la IV Brigata, inquadrata nella 2;' Divisione di Cavalleria, è schierata sulla fronte giulia. li 24 maggio oltrepassa il confine con l' Austria a Castione di Mura e a Torre Zuino e
concorre all'occupazione di Cervignano, Villa Vicentina, Grado e Aquileia. Il 5 giugno partecipa ad azione di ricognizione nel basso Isonzo verso il ponte di Colussa ed a puntate offensive contro il nemico sistemato ad Ari is e ad Avise Staranzano su 1 canale Dottori. Dal 23 giugno al 13 agosto, abbandonata la linea del fronte, viene impiegata, nell'ambito della divisione, in difesa costiera nel tratto fiume Isonzo - Ansa Corno.
1916: appiedata in gennaio e rimessa a cavallo in maggio, viene impiegata tra giugno e luglio a protezione della radunata della 5"
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Armata di riserva, mentre è in corso la grande offensiva austriaca nel Trentino.
1917: partecipa dal 17 agosto al 12 settembre all'undicesima battaglia dell'Isonzo. Successivamente, nel corso dell'offensiva austrotedesca, il 24 ottobre, dalle posizioni del Tagliamento dove era dislocata, si spinge in avanti a, protezione del ripiegamento della 2 Armata in rotta. Dal 25 al 26 ottobre resiste sul Torre ostacolando il progredire dell'avanzata mediante puntate sui fianchi ed azioni ritardatrici contro le avang1.1ardie nemiche che si affacciano dalle Prealpi Giulie nella pianura friulana. Nel corso di accaniti combattimenti costringe spesso il nemico a fermarsi o a rallentare. L'azione ritardatrice prosegue poi il 27 e 28 dal Torre al Tagliamento, il 29 a Fagagna e 3
il 30 a San Daniele del Friuli e sul canale Ledra. Nei giorni seguenti ripiega fino al Piave dove giunge pressoché distrutta.
1918: dal febbraio all'ottobre non partecipa ad operazioni poiché rimane dislocata nelle retrovie della 3a Armata. Nel corso dell'offensiva finale, raccolta nella zona di T reviso il 30 ottobre inizia il passaggio del Piave. Superate le resistenze nemiche sulla sinistra del fiume prosegue verso il Tagliamento. Il 3 novembre carica a cavallo una robusta colonna nemica che si attarda sulla destra del Tagliamento, ma contrattaccata a sua volta è costretta momentaneamente a ripiegare sotto la protezione della III Brigata. Ripresa poi l'avanzata elimina altri centri di resistenza fra Cordovado e Marsano e il 4 novembre raggiunge il ponte di Latisana.
COMANDANTI BRIGATA
DI
CwALLERIA
PIEMONTE
REALE
(1788 - 98) BRIGATA DI CAVALLERIA DELL'ARMATA DEL CIO
MIN-
(1866)
Magg. Gen. Carlo De Barral IV
BRIGATA DI CAVALLERIA
(1866)
Magg. Gen. Carlo Aribaldi Ghilini
IV
BRIGATA DI CAVALLERIA
(1871 - 1923)
Magg. Gen. Ercole Rizzardi Magg. Gen. Placido Balegno di Carpeneto Magg. Gen. Luigi Coardi di Bagnasco e di Carpeneto
Magg. Gen. Alberto Costa Reghini Magg. Gen. Carlo Mago Magg. Gen. Vittorio Asinari di Bernezzo Col. Felice Avogadro di Quinto Magg. Gen. Carlo De Santis Magg. Gen. Orazio Lorenzi Magg. Gen. Luigi Salvati Magg. Gen. Augusto Alvisi Magg. Gen. Paolo Barattieri di San Pietro Magg. Gen. Tullio Boron Magg. Gen. Giovanni Tarnassi Magg. Gen. Carlo Borsarelli di Rifreddo Col. Faustino Curti Magg. Gen. Gustavo Rubin di Cervin Col. Arnaldo Filippini (int.) Magg. Gen. Gherardo Lostia di Santa Sofia Magg. Gen. Gustavo Berardi
SEDI
- 1871 - 1910 Verona Ferrara
1919 - 23 Parma
V BRIGATA DI CAVALLERIA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE ria di nuova costituzione, la V si trasforma in I Brigata, mentre, sotto la stessa data, la III assume il nominativo di V Brigata ed entra a far parte della 3" Divisione di Cavalleria della Lombardia. Vari reggimenti si alternano alle dipendenze della brigata fino al 1915, ma all'inizio della prima guerra mondiale assume un assetto stabile e per tutta la durata di essa inquadra i Reggimenti « Cavalleggeri di Saluzzo >> (12°) e « Cavalleggeri di Vicenza >> (24. Nel dicembre 1919 il Comando V Brigata viene soppresso e sotto la stessa data il Comando della VII cambia il proprio nominaùvo in Comando V Brigata. La V Brigata si scioglie definitivamente il I maggio 1920.
Trae origine dalla Brigata di Cavalleria del-
1'Armata del Mincio costituita nel marzo 1866 per le esigenze della terza guerra d'indipendenza con i Reggimenti « Cavalleggeri di Saluzzo », « Cavalleggeri di Alessandria>> e « Lancieri di Foggia ». Il 7 luglio dello stesso anno, guerra durante, viene ristrutturata con i Reggimenti « Lancieri di Milano » e « Ussari di Piacenza » e assume iI nominativo di V Brigata di Cavalleria. La brigata viene sciolta al termine della guerra nel settembre r866. Si ricostituisce nella primavera del 1871 e fino al 1° ottobre 1910 non subisce variazioni o trasformazioni. · Sotto quest'ultima data, allorché le brigate vengono inquadrate nelle divisioni di cavalle-
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) .
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CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME 'fERZA
D'INDIPENDENZA
(1866)
siero, per concorrere all'inseguimento del nemico che si ritira sulle posizioni di partenza. Dal 6 al 17 agosto, schierata nella zona di Gorizia, partecipa alle operazioni successive alla conquista della città, impegnando il nemico sul Vipacco e sulle posizioni di Nod Logen.
Durante la prima fase della campagna partecipa il 24 giugno, schierata lungo la linea di Sommacampagna, alla battaglia di Custoza, e il 30 giugno agli scontri di Gazzoldo. Nella seconda fase, il 23 luglio, prende parte ai combattimenti di Borgo.
1917: partecipa dal 17 agosto al 12 settembre all'undicesima battaglia dell'Isonzo, schierata nella Conca di Gargaro. In ottobre, dislocata nelle retrovie del fronte, viene immediatamente fatta affluire in linea per concorrere alla protezione delle fanterie amiche in ripiegamento su Udine. Il 4 e 5 novembre partecipa ai combattimenti di retroguardia svoltisi tra il Meduna e il Cellina e dal 6 all'8 nella zona di Castel d'Aviano e di Vismadello. Nei giorni successivi viene incaricata del controllo delle retrovie del fronte sulla destra del Piave.
PRIMA MONDIALE (1915- 18) 1915: da giugno ad agosto, inquadrata nella 3" Divisione di Cavalleria, viene impiegata in difesa costiera nel settore Ansa Corno fiume Piave. 1916: appiedata in gennaio e rimessa a cavallo a maggio, nel corso dell'offensiva austriaca nel Trentino del maggio - giugno, opera a ridosso delle valli vicentine per sbarrare eventuali penetrazioni nemiche nella zona. Fallita l'offensiva si spinge nella zona dì Ar-
-
481
'
1918: fino a tutto settembre partecipa alla difesa mobile nelle retrovie del settore del Garda. In ottobre viene dislocata fra Casimano e Designano. Il 30 ottobre, nel corso dell'offensiva finale, passa il Piave nella zona tra Pinzano e Digna-
no. Nell'avanzata verso il Tagliamento partecipa, con un'ardita manovra, alla conquista della stretta di Polcenigo. Supera ancora forti resistenze nemiche il 1° novembre a Vigonovo e il 3, superato il Tagliamento, si spinge verso Udine e Pordenone.
COMANDANTI BRIGATA DI C.>\VALLERIA DELL'ARMATA DEL CIO
MIN-
(1866)
Magg. Gen. Eugenio Bcraudo di Pralormo
V
BRIGATA DI CAVALLERIA
(1866)
Magg. Gen. Carlo De Barral
V
BRIGATA D1 CAVALLERIA
Magg. Gen. Magg. Gen. · Col. Alberto Magg. Gen. zano Magg. Gen.
(1871 - 1920)
Carlo D'Humilly dc Chevilly Alessandro Vandone Costa Reghini Alessandro Asinari di San Mar-
Magg._ Gen. manva Magg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen . Magg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen . Magg. Gen.
Artemio Seyssel d 'Aix e SomTeofilo Rubeo Roberto Cobianchi Ferdinando Costantini Augusto Alvisi Galeazzo Sartirana Rodolfo Pugi Ernesto Quercia Agostino Olea Nicola Pirozzi Alessandro Framarin Italo Rossi Pietro Lanfranco Lionello Paveri di Fontana
Francesco Boselli
SEDI 1871 1876- 77 1878-79 1879- 83
Bologna Firenze Lucca Padova
Bologna 1884- 87 1887- 1902 Padova Udine 1902 - 07 1907- 20
Padova
VI BRIGATA DI CAVALLERIA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Discende dalla I Brigata di Cavalleria dcl-
1'Armata del Po, costituita nel marzo r866 per le esigenze della terza guerra d'indipendenza con i Reggimenti « Lancieri di Milano» , << Lancieri di Montebello >> e << Cavalleggeri di Lodi ». Il 7 luglio dello stesso anno, guerra durante, la brigata viene riordinata con i Reggimenti « Lancieri di Firenze >> e << Cavalleggeri di Saluzzo >> e assume il nominativo di VI Brigata di Cavalleria. Viene sciolta al termine della guerra, nel settembre r866. Si ricostituisce di nuovo nella primavera del 1871 e fino al 1" ottobre 1910 non subisce variazioni o trasformazioni.
Sotto quest'ultima data, allorché le brigate vengono inquadrate nelle divisioni di cavalleria di nuova costituzione, la VI Brigata si trasforma in IV mentre, sotto la stessa data, la II assume il nominativo di VI Brigata ed entra a far parte della 3'' Divisione di Cavalleria della Lombardia. Vari reggimenti si alternano alle dipendenze della brigata fi no al r915, ma all'inizio della prima guerra mondiale assume un assetto stabile e per tutta la durata di essa inquadra i Reggimenti « Savoia Cavalleria >> (3°) e « Lancieri di Montebello >> (8"). La brigata viene sciolta il r6 aprile 1919.
CAl\tIPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME T ERZA n'rNDIPENDENZA
(1866)
Partecipa ad azioni esploranti, in giugno, nella zona del medio Po e in lugl io nella zona di Vicenza e Padova. PRIMA MONDI ALE
(1915 - 18)
191 5: inquadrata nella 3" Divisione di Cavalleria, nei mesi da giugno ad agosto assolve il compito di difesa costiera nel settore Ansa Corno - fium e Piave. 1916: appiedata in gennaio e rimessa a cavallo a maggio, opera, sempre nell'ambito della 3" Divisione, a ridosso delle valli vicentine per sbarrare eventuali penetrazioni nemiche nel.la zona, nel corso della prima grande offensiva austriaca nel Trentino. Fallita l'offensiva, si spinge nella zona di Arsiero per concorrere all'inseguimento del nemico che ripiega sulle posizioni di partenza. N el corso della sesta battaglia dell'Isonzo, dal 6 al 17 agosto, partecipa alle operazioni successive alla conquista della città di Gorizia,
concorrendo ad attaccare il nemico sul Vipacco e sulle posizioni di Nod Logen .
1917: dal 17 agosto al 12 settembre, schierata nella Conca di Gargaro, partecipa all'undices ima battaglia dell'Isonzo. All'inizio del]' offensiva austro - tedesca, dalle retrovie dove si trovava dislocata, viene fatta affluire in linea per concorrere alla protezione delle truppe amiche in ripiegamento su Udine. Partecipa ai combattimenti di retroguardia e in particolar modo a quelli del 4 e 5 novembre fra il Meduna e il Cellina, e dal 6 all'8 a Castel d'Aviano e a Vismadello. Dislocata poi sulla riva destra del Piave viene incaricata del controllo delle retrovie del fronte. 1918: fìno al settembre concorre, sempre nell'ambito della divisione, alla difesa mobile ciel settore del Garda. In ottobre si trasferisce tra Casimano e Designano. Nel corso dell'offensiva finale passa il Piave il giorno 30 ottobre nella zona di Pinzano e Dignano e dirigendosi verso il Tagliamento
partecipa alla conquista della stretta dì Polcenigo. Successivamente impegna il nemico fino a Gradisca eliminando le ultime difese ne-
miche al guado del Tagliamento di Provesano. Il 3 novembre, superato il Tagliamento, si dirige verso Udine e Pordenone.
COMANDANTI
I
BRIGATA DI C..wALLERIA DELL'ARMATA DEL
Po
(1866) Magg. Gen. Ladislao Poninski VI
BRIGATA DI CAVALLERIA
(1866)
Magg. Gen. Angelo Piola Caselli VI
BRIGATA DI CAVALLERIA
Magg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen. Mag~. Gen. caria Magg. Gen. Magg. Gen.
(1871 - 1919)
Ladislao Poninski Alessandro Vandone Carlo Canera dì Salasco Ippolito Martin di Montù BecCarlo Medici di Marignano Innocenzo Guaita
Magg. Gen. Alfonso Crotti Derossi di Costigliole Magg. Gen. Carlo Medici di Marignano Magg. Gen. Salvatore Faneschi Magg. Gen. Edoardo Frigerio Magg. Gen. Enrico Sappelli di Capriglio Magg. Gen. Gìuseppe Desideri Magg. Gen. Carlo Marco Samminiatelli Zabarella Magg. Gen. Carlo Rìcci Magg. Gen. Giovanni Vercellana Magg. Gen. Edoardo Coardi di Carpeneto e Bagnasco Magg. Gcn. Gìulio Merli- Miglietti Magg. Gen. Vittorìo Lìtta Modignani Magg. Gen. Amilcare Giacometti Magg. Gen. Pietro Filippini Magg. Gen. Francesco Paolucci Magg. Gen. Giuseppe Berardi
SEDI 1871 - 79 Roma 1879 - 83 Piacenza 1884- 87 Roma
1887-1910 Bologna 1910 - 19 Parma
VII BRIGATA DI CAVALLERIA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae ongme dalla II Brigata di Cavalleria dell'Armata del Po costituita nel marzo 1866, per le esigenze della terza guerra d'indipendenza, con i Reggimenti « Lancieri di Firenze >), << Lancieri di Vittorio Emanuele )>, e< Cavalleggeri di Monferrato l) . Il 7 luglio dello stesso anno 1866, guerra durante, la brigata viene riordinata con i Reggimenti << Savoia Cavalleria >) e « Genova Cavalleria >) e assume il nom inativo d~ I Brigata di Cavalleria di Linea. Viene sciolta al termine della guerra nel settembre 1866. Si ricostituisce di nuovo nella primavera del 1873 con il nominativo di VII Brigata di Cavalleria e fino al 1° ottobre 1910 non subisce variazioni o trasformazioni di rilievo. Sotto
quest'ultima data, allorché buona parte delle brigate vengono inquadrate nelle divisioni di cavalleria di nuova costituzione, la VII Brigata si trasforma in II mentre la I assume il nominativo di VII. La brigata rimane autonoma fino al 1° maggio 1915 allorché, costituita la 4" Divisione di Cavalleria del Piemonte, viene posta alle sue dipendenze. Dall'inizio della prima guerra mondiale e per tutta la durata di essa la brigata rimane formata dai Reggimenti « Nizza Cavalleria l> (1°) e « Lancieri di Vercelli)) (26°). Nel dicembre del 1919 la VII Brigata deve essere considerata sciolta in quanto, sotto la stessa data, assume il nominativo di V Brigata di Cavalleria.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME TERZA D'IND1PE1'.'1)ENZA ( 1866)
Nel corso della campagna compie azioni di ricognizione nel mese di giugno lungo il medio corso del Po e in luglio - agosto nella pianura veneta. LIBIA
(r9u - 12)
Partecipa alla campagna, dal 12 marzo al 24 dicembre 1912, solo il Comando della VII Brigata che viene inviato in Libia per inquadrare reparti di cavalleria misti, già in loco, appartenenti ai Reggimenti « Lancieri di Firenze >J, « Cavalleggeri di Lucca >) e « Cavalleggeri di Catania >). La brigata di formazione 1'8 giugno attacca l'oasi e i trinceramenti di Zanzur. Il 6 agosto occupa il centro abitato di Zuara e il 20 settembre ripete l'attacco contro l'importante centro carovaniero di Zanzur. Questo secondo at-
tacco si conclude con la definitiva conquista dell'oasi. Successivamente partecipa all'occupazione di Gargaresch. PRIMA MONDIALE ( r9r5
- 18)
r 91 5: ali 'inizio delle ostilità la brigata viene impiegata nell'ambito della 4" Divisione in difesa costiera nel settore Ansa Corno - fiume Isonzo.
1916: appiedata, il 4 maggio raggiunge la linea del fronte sul basso Isonzo, lungo il settore di Monfalcone, a cavaliere della ferrovia Monfalcone - Trieste. Da queste posizioni il 14 maggio subisce una serie di attacchi provenienti sia dal mare, lungo il canale vecchio di Porto Rosega, sia da nord nella zona di Adria. Per evitare l'accerchiamento il 15 e il 16 conduce una serie di
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decisi contrattacchi a seguito dei quali riesce a respingere il nemico sia pure subendo forti perdite. In luglio, sempre nell'ambito della divisione, si trasferisce a difesa del settore Plava - Canale e sul Korada partecipa a varie azioni nel corso della sesta battaglia dell'Isonzo.
r917: dopo vari servizi di retrovia, il 30 settembre, nel corso del]' offensiva austro - tedesca, viene inviata sul Tagliamento per concorrere alla protezione delle unità del.la 2 " e 3" Armata in ripiegamento sul Piave.
t 9 r 8: opera in azioni di ricognizioni e pattugliamento nel corso dell'offensiva nemica del giugno e il 23 effettua puntate controffensive attraverso i guadi del fiume. Durante l'offensiva finale, il 29 ottobre inizia il passaggio del Piave a sud di Ponte della Priula e si dirige verso Cimadolmo e Borgo Malanotte. Il r" novembre, eliminati forti gruppi di retroguardie nemiche, passa il Livenza e il 2 occupa Provesano e Pozzo. Il 3 passa il Tagliamento e s' incammina verso Pordenone.
COMANDANTI
II
BRIGATA DI CA v ALLERI A DELL' ARMATA DEL
Po
(1866) Magg. Gen. Alberto De la Forcst de Divonne
I
BRIGATA
l)J
CWALLERIA D I LINEA
(1866)
Magg. Gen . Enrico Strada Magg. Gen. Solone Recagni Magg. Gen. Luigi Soman
VII
BRIGATA .DI CAVALLERIA
(1873 - 1919)
Magg. Gen. Gustavo Adolfo Mario Magg. Gen. O ttavio Marchetti di Montestrutto Magg. Gen. Ippolito Martin Montù Beccaria Magg. Gen. Luigi Coardi di Bagnasco e di Carpeneto
Magg. Gen. Giuseppe Colli di Felizzano Magg. Gen. Innocenzo Guaita Magg. Gen. Alfonso Crotti Derossi di Costigliole Col. Carlo Gozzani di San Giorgio Magg. Gen. Luigi Majnoni d'Intignano Magg. Gen. Vittorio Asinari cli Bernezzo Magg. Gen. Luigi Berta Magg. Gcn. Galeazzo Sartirana Magg. Gen. Vittorio Emanuele di Savoia Aosta Magg. Gen. Giuseppe Corradini Magg. Gen. Ernesto Quercia Magg. Gen. Edoardo Coardi di Bagnasco e cli Carpeneto Magg. Gen. Alessandro Malingri di Bagnolo Magg. Gen. Mario Schiffì Magg. Gen. Arturo Milanesi
SED I
1873
Milano
1 873
- 75 Verona
1876 - 77 Milano Lodi 1878
1878 - 84 1884 - 87 1887- r9ro 19m - 19
Roma · Napoli Firenze Torino
VIII BRIGATA DI CAVALLERIA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Discende dalla II Brigata di Cavalleria di Linea costituita nel corso della terza guerra d'indipendenza, il 7 luglio 1866, con i Reggimenti « Nizza Cavalleria » e « Piemonte Reale Cavalleria ». Si scioglie al termine della guerra nel settembre dello stesso anno. Di nuovo in vita nella primavera del 1873 viene soppressa dopo dieci anni 1'8 luglio 1883. Si ricostituisce il 23 giugno 1887 e conduce una vita autonoma fino al 1" maggio 1915, allorché entra a far parte ddla 4" Divisione di Cavalle-
ria del Piemonte. Vari reggimenti si alternano alle dipendenze della brigata dalla sua ultima costituzione al 1915, ma dall'inizio della prima guerra mondiale e per tutta la durata di essa rimane costituita con i Reggimenti <( Cavalleggeri Guide » (19") e « Cavalleggeri di Treviso>> (28°). Nel dicembre del 1919 !'VIII Brigata deve essere considerata disciolta in quanto, sotto la stessa data, si trasforma in I Brigata di Cavalleria.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME TERZA D'INDIPENDENZA
(1866)
Partecipa ad azioni di ricognizione nella zona del Veneto. PRIMA MONDIALE
(1915 - r8)
I 91 5: all'inizio delle ostilità la brigata, inquadrata nella 4" Divisione di Cavalleria, viene impiegata in difesa costiera lungo il settore Ansa Corno - fiume Isonzo.
1916: appiedata, viene impiegata per il servizio di linea e nel maggio raggiunge il fronte nella zona di Rocca di Monfalcone - trincee di Selz. Nella zona di Rocca di Monfalcone viene subito impegnata nei giorni J 4, r5 e 16 maggio da puntate offensive nemiche, ma la reazione della brigata è immediata e il nemico desiste. In luglio si trasferisce sul settore Plava - Canale e partecipa a varie azioni cli attacco e contrattacco nella zona ad ovest di Gorizia. Nel corso della sesta battaglia dell'Isonzo, il Comando Brigata con una colonna mista formata da elementi appartenenti ai Reggimenti « Cavalleggeri di Udine )>, (< Piemonte Reale Cavalleria », « Cavalleggeri di Lodi »,
« di Lucca>>,
<( di Foggia)) ' « di Piacenza», di Catania))' il V e VIII Battaglione Bersaglieri, il 9 agosto entra in azione sulla riva destra della Vertoj ba attaccando con cariche a cavallo le fanterie nemiche e ricacciandole sulla riva sinistra. Vari tentativi di passare a guado il fiume non riescono, ma allorché altre unità s'impadroniscono di Gorizia, anche la brigata di formazione si spinge in avanti e partecipa alle operazioni per consolidare la conquista, attaccando le posizioni ad oriente della città e conquistando le posizioni di Noci Logen.
«
1 9 I 7 : dopo vari servizi di retrovia, la brigata il 30 ottobre, nel corso dell'offensiva austro - tedesca, viene inviata sul Tagliamento per concorrere alla protezione delle unità della 2"' e 3" Armata in ripiegamento.
1918: effettua azioni di ricognizioni e puntate controffensive attraverso i guadi del Piave, nel corso della battaglia del Piave nella seconda quindicina di giugno. Durante l'offensiva finale il 29 ottobre inizia il passaggio del Piave a sud di Ponte della Priula lungo la direttrice Cimadolmo - Borgo
Malanotte. 11 1° novembre, eliminati consistenti gruppi di retroguardia nemica, passa il Livenza e il 3 superato il Tagliamento si dirige
verso Flaibano, costringendo alla resa le truppe nemiche sorprese fra San Odorico e Flaibano.
COMANDANTI
II
BRIGATA DI CAVALLERIA DI LINEA
(1866)
'
Magg. Gen. Amedeo di Savoia Aosta VIII
BRIGATA DI CAVALLERIA
(1873 - 83)
Magg. Gen. Giovanni Incisa della Rocchetta Col. Alessandro Asinari di San Marzano Magg. Gen. Luigi Lanzavecchia di Buri Magg. Gen. Alberto Costa Reghini
VIII
BRIGATA DI CAVALLERIA
(1887- 1919)
Col. Giuseppe Della Rovere di Montiglio Magg. Gen. Ottobono Radicati di Marmorito Magg. Gen. Fortunato D 'Ottone Magg. Gen. Luigi Salvati Magg. Gen. Enrico Amati Sanchez Magg. Gen. Evaristo Mossolin Magg. Gen. Vittorio De Raymondi Magg. Gen. Warmondo Barattieri di San Pietro Col. Ugo Paveri di Fontana Brig. Gen. Ettore Varini
Col. Camillo Della Noce
SEDI 1873 - 75 Bologna 1875 - 76 Milano 1876- 77 Padova
1878 Saluzzo r879- 83 Napoli I 887 - 1919 Caserta
IX BRIGATA DI CAVALLERIA
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE Trae origine dalla Brigata di Cavalleria Leggera, costituita nel corso della terza guerra d'indipendenza, il 7 luglio r866, con i Reggimenti « Lancieri dì Novara » e « Guide >> . Si scioglie, al termine della guerra, nel settembre dello stesso anno. La IX Brigata si ricostituisce di nuovo nella primavera del 1873 e viene soppressa dopo dieci anni 1'8 luglio 1883. Ancora in vita il 23 giugno 1887 viene di nuovo sciolta il 1° ottobre 1910.
Nel corso della prima guerra mondiale, tutti i reggimenti cavalleria affluiti in Albania in tempi diversi, << Cavalleggeri di Catania>> (22°), « Cavalleggeri Umberto 1° » (23°), « Cavalleggeri di Palermo » (30°), IV « Cavalleggeri di Lodi>> (15°), 11 Gruppo << Cavalleggeri di Lucca>> (16°), vengono inquadrati il 20 settembre 1918 dalla ricostituita IX Brigata di Cavalleria. La brigata si scioglie definitivamente nell'aprile 1919.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME TERZA v'INDIPEN DENZA
(1866)
Partecipa solo alla seconda fase della campagna con azioni di ricognizione effettuate in varie zone del Veneto. PRIMA MONDIALE
(1915- 18)
1918: il fronte albanese, sul quale era dislocata la IX Brigata nel settembre, inattivo dal febbraio 1916, a seguito progressi conseguiti
dagli alleati sul fronte macedone, si mette in movimento e la brigata viene incaricata di effettuare una grandiosa operazione di ricognizione offensiva per stabilire il controllo su tutta la regione albanese a nord di Valona. La brigata, dal 3 ottobre al 4 novembre, dopo estenuanti marce in una regione inospitale, marce rese più difficili dai numerosi bombardamenti di aerei nemici, da agguati e scontri sanguinosi, occupa Durazzo e Scutari e si porta fino ad Antivari nel Montenegro.
COMANDANTI BRIGATA DI CAVALLERIA LEGGERA
(1866)
Magg. Gen. Ippolito Cusani Confalonieri
IX
BRIGATA DI CAVALLERI A
Magg. Gen. Magg. Gen. Magg. Gen. chetta Magg. Gen.
(1873 - 83)
Corrado Colli di Felizzano Alberto Costa Reghini Giovanni Incisa della RocEugenio Roero di Settime
IX
BRIGATA DI CwALLERIA
Magg. Magg. Magg. Magg. Magg. Magg.
IX
Gen. Gen. Gen. Gen. Gen. Gen.
(1887- 1910)
Fabio Longhi Camilla Della N oce Michele De Renzis Luigi Berta Attilio Mattioli Ottavio Ponza di San Martino
~RIGATA DI CWALLERIA
(1918 - 19)
Magg. Gcn. Pietro Lanfranco
SEDI 1878
Saluzzo 1879 · 83 Caserta
1887 ·
- 49° -
1910
Napoli
RAGGRUPPAMENTO TRUPPE A CAVALLO
ORIGINI E VICENDE ORGANICHE
Il 25 marzo 1942, nel corso della ristrutturazione delle unità della 3" Divisione Celere « Principe Amedeo Duca d'Aosta >l, schierate sul fronte russo, viene costituito, con i Reggimenti « Savoia Cavalleria))' « Lancieri di Novara», 3° Reggimento Artiglieria a Cavallo e III Gruppo Carri Leggeri e< San Giorgio))' il
Raggruppamen to Truppe a Cavallo, umta a livello brigata, denominato anche, dal nome del suo comandante, « Raggruppamento Barbò >>. Il raggruppamento ha breve vita e deve ritenersi ·sciolto nella zona di Gomel nel marzo 1943 allorché i superstiti dei suoi reparti vengono fatti rimpatriare.
CAMPAGNE DI GUERRA E FATTI D'ARME
SECONDA l\fONDIALE
(1940 · 45)
1942: nel luglio il raggruppamento viene prima impiegato per la difesa delle immediate retrovie del fronte, in azioni di rastrellamento della regione industriale di Krasni Lutsch da poco occupata, e, successivamente, nel corso dell'avanzata verso il fiume Don, concorre con azioni di fiancheggiamento e di esplorazione a largo raggio all'operazione offensiva delle altre grandi unità, impegnate nella conguista dell'importante regione industriale e mineraria dell'ansa del Don. In agosto partecipa alla prima battaglia difensiva sul Don. Il 21 agosto, a seguito violenta pressione nemica che mette in seria difficoltà le unità dell'ala destra dell'8° Armata, al raggruppamento viene affidato il compito di difendere l'intervallo tra due importanti capisaldi difensivi : Jagodnij e Tshebotarewkij. Contenuto in un primo tempo il nemico, il raggruppamento manovra successivamente in profondità e sui fianchi delle colonne avversarie, impegnate nell'investimento di Tshebotarewkij. Lo stesso 21 agosto reparti del Reggimento cc Lancieri di Novara)) ' appoggiati dal III Gruppo Artiglieria a Cavallo, riescono ad arresta-
- 49 1
re una pericolosa p untata nemica lungo la valle Zuzkan. Il 24 successivo il Reggimento « Savoia Cavalleria>>, appoggiato dal Il Gruppo Artiglieria a Cavallo, con una leggendaria carica, investe il nemico attestato sul ciglione di Isbuchenskij e lo travolge annientandolo. Le riuscite azioni impongono al nemico un notevole tempo di arresto che nei giorni successivi consente il consolidamento del caposaldo di Jagodnij . Il nemico infatti si accanirà per più giorni ma inutilmente contro guelle difese. Nei giorni successivi il raggruppamento difende strenuamente le posizioni di Bolschoij e con un reparto del Reggimento « Savoia >> concorre all'aggiramento del nemico a Bachmutkin. Dopo queste ultime azioni l'offensiva nemica può ritenersi fallita poiché il fronte si stabilizza lungo tutta la linea dell'armata. Nel novembre il raggruppamento, posto in funzione di riserva, si sposta verso ovest nelle retrovie del Corpo d'Armata Alpino, dove viene a trovarsi all'inizio della seconda offensiva russa sul Don.
1943: il raggruppamento, coinvolto dagli avvenimenti determinatisi a seguito rottura del
fronte da parte del nemico, smembrato e decimato, avendo ormai perduta la propria consistenza organica, in gennaio inizia il ripiega-
mento su Izjum assieme alla Divisione di Fanteria « Cosseria » raggiungendo ai primi di marzo la zona di Gomel in Bjelorussia.
COMANDANTI Col. Carlo Pagliano (int.)
Gen. B. Guglielmo Barbò di Casalmorano
-- 492
-
SPECCHI RIEPILOGATIVI DELLE GRANDI UNITA'
DIVISIONI MILITARI TERRITOI /
DIVISION I MlLJTARl
DELL'ARMATA SARDA
S ITUAZJOI
DECRETO 9.6.1861
AL 1°.1.1860 N.
SEDE
I. IV.
III. IX. Il. VII. VII.I.
X.
VI.
Torino Alessandria
Torino A lessandria
Genova Novara Milano Brescia Cremona Pavia
Genova Novara (sottodivisione, disciolta il ••.9.,86,J Milano •Brescia Cremona (disciolta il 1°.10.1865) Pavia (sottodivisio11e, disciolta il 3r .12.1864) Parma P iacenza Modena (disciolta il 1°.10.1 865) Bologna
Sardegna
Forlì Ancona Rimini (sottodivisione, disciolta il 7.9.1864) Firenze Livorno Siena (sottod ivisione, disciolta il 1°.9.1865) Perugia (sottodivisione fino al 27.6.1862) , Napoli Chieti Bari Salerno Catanzaro Cagliari Palermo Messina (sottodivisione) Siracusa (sottodivisione, disciolta il 1°.9.1865) Caltanissetta (sottodivisione costituita il 27.6. 1862 e disciolta il 1°.9.1865)
V.
Savoia
XI.
Nizza
I
Torino Alessandria
I Genova
I Milano Brescia
Parma Piacenza Bologna
Forlì (<lisci, Ancona Firenze Livorno Perugia Napoli Chieti Bari Salerno Catanzaro Cagliari
Palermo Messina {di
Verona Padova Treviso Udine (disc Mantova (e, quale e della citi Mantova)
Now . • Per le esigenze rlclb prima guerra mondiale sono comtuttc e mobilitate le divisioni - dalla ,• alla 35" (25 territoriali e 10 di nuova for mazione), entro il 2~.5.1915;
- d:1Jla 36" allu 38a. dalla 43a alla 51a e la 56a, nel 1916; - dalla 52• alla 55" e dalla 57" alla 70•, nel 1917; - la 75a. e la 80•, nel 1918; - dalla 77a alla 79n e l '81a, nel 1919. Gli scioglimemi delle division i stesse avvengono nei segucnri anni : - 1917, tredici divisioni , a seg uito eventi bellici; - 19 1R, dicci divisioni, subito dopo la conclusione dell 'armistizio ; - 19 19, 1rcntannvc; 1920, nove; 1921, una; con il procedere della smobili tazio ne.
SPECCHIO N. I
tIAI.:I NEL PERIODO 1861 - 1915 .
\I E !\!. 10.10.1866
DECRETO r3.i r.1870
DECRETO 22-3- 18i7
DECRETO 5.6.1884 IN
VIGORE
DAL 1°.7.188.4 AL 1915
- -- -- --I- - - - - - -·- -- - -- --'-- - - - - -- - , Torino Alessandria
Torino (r') Alessandria (2•)
Genova
Genova (8")
Milano
Milano (3") Brescia (4•)
Torino (1") Alessandria (3") Cuneo (4") Genova (8") Novara (2") Milano (5'-) Brescia (6")
Piacenza (7•)
Piacenza (7")
Bologna (9")
Bologna (u•) Ravenna (12")
Ancona (ro")
Ancona (13")
Firenze
Firenze (u")
Firenze ( r5•) Livorno (16")
Perugia Napoli Chieti Bari Salerno
Perugia ( 12") Napoli (15") Chieti (14") Bari (17") Salerno (16') Catanzaro (18")
Palermo Messina
Palermo (19") Messina (20•)
Perugia (18") Napoli (19") Chieti (14") Bari (21") Salerno (20") Catanzaro (22') Cdo Mii. Sardegna ("') (Cagliari) Palermo (23") Messina (24")
Verona Padova
Verona (s") Padova (6")
Verona (9") Padova (w")
Roma (costituita il 9.10.1870)
Roma (13")
Roma (17")
Bologna
)lta il 1°-3-1867)
sciolta il 1°-3.1867)
iolta il 1°.3.1867) )Stituita il 1°.9.1868 :,mando Generale :à e fortezza di 1 --,,----. \
(") Con decreto 12.7. 189i diviene Divisione Militare di Cagli:iri.
di fanteria :
DIVISIONI DI FANTERIA DALL'ORDINAMENTO DEL 19~ DlVISION I DIVISIONI
DECRETO 20-4-1920
M ILITARI DECRETO 7.1.1923
:-;.
l;i,
,.a )
6"
il 8' 9;• IOa
I 1 :i 12:t
13;\ 14"
15" 16'' 17'' 18" 19• 20:). 2Ja. 2 2;'1.
23• 24• 25• 26' 27"
Torino Alessand ri a Milano Novara Verona Padova Trento Bologna Ravenna T rieste Gor izia Pola F irenze Genova P iacenza Roma L ivorno Perugia Napoli Salerno Catanzaro Bari Chieti Ancona Palermo Messi na Cagliari
DECRETO Il.IO. 193,1
- - - - -- - - - : - -
Torino ( 1") Novara (2") Alessandria (:f) Cuneo (4") Genova (5") {li M ilano (6') B rcscia (7'') Piacenza (8;') Vcrcma (9•) Padova ( 1 o•) Bol zano (n") Trieste ( 12") Udine (r3") Gorizia (14") Pola (15;') 12l Bologna (16") Ravenna (I?") Ancona (18") Firenze (19") Livorno (20") Roma (21•) Perugia (22") Bari (23") Chieti (24") Napoli (25") Salerno (26") 13l Catanzaro (27") Palermo (28") Messina (29") Cagliari (30')
- - - - - --
- -
- - - --
SEDE - ~-
------'-----
Di Superga (1") Della Sforzesca (2") Del Mo11ferrato (3") Del Monviso (4;') Dii Cosseria (5") D i L egnano (6") cc Leonessa » (7") Del Po (8") Del P asubio (9") Del Piave (ro;') Del Brennero (II ") Del Timavo (12") Del Monte Nero (13") Dell'Isonzo ( 14") Del Carnaro (15") D i Fossalta (16') Del Rubicone ( 17") D el Metauro (18') D i Gavinana (J 9") « Curtatone e Monta11ara >> (20") « Granatieri di Sar degna ,i (21 ") cc Cacciatori delle A lpi» (22') Delle Murge (23") Del G ran Sasso (24") Del Volturno (25") Dell'Assietta (26') Della Sila (27") cc Vespri >> (28") cc Peloritana >> (29") " Sabauda >> (30•) cc Caprera l> (31")
Torino Novara Alessandria Cuneo Imperia M ilano Brescia P iacenza Verona Padova Bolzano T ri este Udine Gorizia Abbazia Bologna Ravenna A11cona Firenze Livorno Roma Perugia Bari Chieti Napoli Asti Catanzaro Palermo Messina Cagliari Sassari
Cosseria II ( ro5•) Metauro II (I18") Gavina11a II (u9") Gran Sasso II (124") Assietta II (126") Sila II (127') Peloritana II (129•) Sabauda II (130")
Imperia Ancona Firenze Clìieti Libia Catanzaro Messi11a Cagliar i
Costi.tuite durante l'esigenza A.O., fra gli anni con 1935 • 36, in sostituzione delle grandi unità uguale nome - mobilitate e destinate in Africa . Sono state sciolte nel 1936 - 37.
O) Dal 20.10.1929 d iviene D.M. Tcrr . d i [rnpcria (5") lZ) Dal 25.1.1930 diviene D .M. Terr. <li Volosca (15") e dal 24.3.1932 D.M. Terr. di Abbazia ( 15•) . (al Dal , 0 .3.1 930 d iviene D .M. Terr. d i Asti (26•) . W Divenuta D . Motorizzat a Po nel 1936, dall'aprile r939 prende nome d i D. Mut. Tric,tc (101") .
Costituita nel 1937 . Formata nel 1935. t1l Costituita nel 1936 cd inviata in A.O.] . <s) Tra.sformati in gruppi di co1nhaltimcnto nel\ 'autun no 1944. H anno riassunto la denominazione <li Divisione la «Piceno,> il 27.1.1 945 e le alrre il 15.10. 19~15. <91 Trasformata in Gruppo di Combattimento « Folgore )) il 24.9.1944 ha assunto la dcnomin::-iz.ionc di Divisione di Fanteria «Folgore ,, il 15.10.1945. OO) Ricostituita il 14.Jo. r944 come Divisione Sicurezza Interna «Aosta » per trasformazione del la Divisione (< Bari )) . <n> -:rras{ormatc in Divisioni Sicurezza Interna (S .f.) nel\ 'autunno r944 . {!'tJ
(Gl
F
DECRETO II .3. 1926 DENOMINAZJONE
Tor ino (,•) A lessandria (2·') Cuneo (5•) Milano (4") Novara (5•) Brescia (G") Verona (7") Padova (8") Trento (9•) Bologna (10') Ravenna (r1") Treviso (12·') T rieste (13•) Gor izia (14") Pola (r5") Firenze (r6;') Genova (17") P iacenza (18") Roma (r9") Livorno (20•) Perugia (21') Cagliari (22") Napoli (23') Salerno (24") Catanzaro (25•) Bari (26•) Chieti (27") Ancona (28•) Palermo (29") Messina (3o")
Dl
M ILITARI TERRITORIALI
SEDF.
- - -- - - - -
2" 3" 4"
DIV 1 S IO NI
D!V[SIONI
DI FANTERIA
Super! Sforzc Raven Livorr Cosse, Cuncc Lupi, (•I)
Pasub Piave Brenn Sassar Re Ci: Tsonzc Berga Pistoi, Pavia Messi, Venez Friuli Grana Cacci. Ferrar P inere Bolog Assiet Bresci Aosta Piemc Sabau Calab, Marà Acqui Forlì Mode, Puglie Firen, Creme Bari ( Taro Parm: Regin Siena Torin, Arezz Napo! Savon Casak Lomb Leg na Cagli: Sabral
Sirte ( Marm Cirenc Triest Trent, Grana
SPECCHIO N. 2
'.O AL TERMINE DELLA SEC(!>NDA GUERRA MONDIALE
'ANTERIA
DlV!S!ON! DI PANTERIA COSTITUITE NEL PERIODO 1940 - 42 ANNO )I SCIOGLIM.
DECRETO 22.12,1938 (SITUAZIONE AL DICEMBRE ,939) DENOJ\{lNAZlONE
~a ( 1') sca (2") na (3") 10 (4") ia (5') ' (6") li Tosca na (i')
I
D ENOMINAZJO'-;'E
SEDE
Torino Novara Alessandria Cuneo Imperia M ilano . Brescia
I
1943 1943 1 943 1 943 1 943 1944 1 943
-
-
io (9")
( 1.0•)
ero (11") i (12")
:'')
' (14") no (15") L (16")
(•7'')
1a (18') .ia (19") (20") tieri cl i Sardegna ( 21") ,tori delle Alpi (22') a (23") ,lo (24") 1a (25") ta (26") a (2i") (28") nte (29•) da (30") ·ia (31"') ,e (32') (33") (36") 1a (37") • (38") :e (41") ma (44") 4i") (48") L (49") a (50")
(51")
) o i a
(52•) (53") (54") (55") (56") ardia (si") no (58") 1ri (59") ha (60")
l
(5) ) 61' ) arica (62") : (63") e (101") ) (102") 161 tieri di Savoia (7)
Verona Padova Bressanone Trieste Udine Gorizia Abbazia Bologna Ravenna A ncona Firenze Livorno Roma Perugia Bari Chieti Napoli Asti Catanzaro Palermo I Messina Cagliari Sassari Venezia Merano Saluzzo Savona Conegliano V. Firenze Pisa Bari Catanzaro Siena Rodi Napoli Civitavecchia Macerata Caltanissetta Salerno Forll Pola Legnano Vercelli Garian (Tripoli) M isurata Derna Bengasi P iacenza Trento Addis Abeba
943 1943 1943 1943 1 943 1943 1 943 1943 1942 1943 1 943 1944 (~] 1943 1943 1943 1943 1942 1943 1942 1 943 <•J 1943 1946 110) 1946 (IO] 1 943 1943 1943 1 943 1943 1943 1944 (S) 1944 1943 1943 1943 1943 1 943 1943 1943 1942 1943 1943 1944 (B) 1943 1942 1
I
I
1941 1941 r941
1943 1942 1941
Catanzaro (64") D'Africa La Spezia (80") Perugia (151") Macerata (153') Murge (154") Emilia (155") Piacenza ( 103") Mantova (104") Rovigo (ro5") P iceno (152') Vicenza (156") Novara (15j") Zara (158') Veneto (159") Nembo (184') Folgore (185")
I
~
I
ANNO D I COSTlf.
1940 1940 1941 1941 1941 1941 1941 1942 1942 1942 1942 1942 1942 1942 1942 1942 1941
I
J\NNO DI SCIOGLIM.
1941 1941 1 943 1 943 1943 1943 1 943 1943 1944 e•; 1943 1944 181 1 943 1943 1 943 1943 1944 (11) 1942
DIVISIONI DI CAVALLERIA E DIVISIONI CELEJ
I9T0
Divisione di Cavalleria (")
ra
1915
1919
1920
I
Divisione di Cavalleria del Friuli (Udine)
2"
I
Di visione di Cavalleria del Veneto (Udine)
3" Divisione di Cavalleria della Lombardia (Milano)
2•
Divisione di Cavalleria (Milano)
4" D ivisione di Cavalleria del Piemonte (Torino)
{~) Format:1 nel 184r, b divisione è srata sopprn,$:1 nel 1847. E' stata nuovrimcnte ln vira, per esigenze operative, negli an ni 184-q - 4g,
,859 . 1860 - 6r, 1866 .
("') Dal 15 1mrzo 1942 alln prinrnvcr:1 194l h:J :ivurn ordinammto d:1 Divisione 'v[otorizzara.
la
D ivi: di e
(Mii:
SPECCHIO N . 3
U DAL 1841 AL TERMINE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
--,
sione :avalle ria ano)
1 943
1934
I"
Divisione Celere (Udine)
2"
Divisione Celere (Bologna)
Divisione Celere « Eugenio di Savoia » (r") (Udine)
D ivisione Celere Emanuele Filiberto Testa di Ferro>> (2") (Bologna) cc
Divisione Corazzata « E .F .T.E. i> (134•)
Divisione Celere « E.F.T.E. ,, (2')
D ivisione Celere « Principe Amedeo Duca <l'Aosta » (3") (**) (Verona)
Divisione di Cavalleria c;·azzata << Ariete >J (135") (Ferrara)
LE GRANDI UNIT
I
D ECRETO
DECRET O
16 .2.1902 (•)
9.8.19ro
Gruppo Alpini (Cuneo)
I
1916 (..)
DECRETO
la
Brigata Alpina (Cuneo)
20-4-1920
D ivisione Alpina (Cuneo)
DECRETO 7.r.1923
I
Raggruppam( Alpino (T orino)
'
II Gruppo A lpini (Torino)
ITI Gruppo A lpini (Verona)
II Brigata Alpina
Divisione A lpina (Brescia)
II Raggruppamt Alpino (Bergamo)
3" Divisione Alpina (Treviso)
III Raggrupparne A lpino (Belluno)
2a
(Torino)
Il1 Brigata A lpina (Verona)
I (') Gru ppi alpini a livel lo br, gar, . (") D urante la prim a guerra mondiale, rn sostilll7,ione delle tre l,rigate, sciolte nell 'aprile 1916, sono stati costituiti nove Raggru ppamenti al pini (I, II, lii, I V, V , VI, VII, V III. IX), a livello h rigara, che vengono progressivan1ente sciolti fra il .r918 ed il r920 . 0 ( •) Jhggrupparnenti alpini a livello brigata .
SPECCHIO
A' ALPINE DAL 1902 AL 1943
(*..)
:nto
DECRETO
1
t.3.1916
DECRETO r r. 10. r934
ANNO
DECRETO ro.9.1935
.>\NNO 19~3
19~1
. I
Brigata Al pina (Torino)
1° Comando Superiore Alpino « Taurinense >> (Torino)
D ivisione A lpina « Taurinense (Torino)
Il Brigata Alpina (Verona)
Comando Superiore Alpino « Tridenti no » (Trento)
:nto
III Brigata Al pina (Ud ine)
3° Comando Superiore Alpino « Julio >> (Udine)
Divisione Alp ina « Julia " (:f) (Udine)
4° Comando Superiore Alpino «Cuneense» (Cuneo)
D ivisione Alpina « Cuneense (Cuneo)
IV Brigata Al pina (Cuneo) costituita l'n.ro.1933
( r")
*
:nto
2°
J>
D ivisione Alpina « Tridentina " (2 ') (Trento)
J>
(4")
D ivisione Alpina « P usteria n (s") (Brunico) costituita il J 0 .r.r936 u
Divisione Alpina «Alpi Graie » (6") (Ivrea) costi tuita il 15.11.1941
N.
4
BRIGATE E DIVISIONI COSTIERE COSTITUITE DUI
,--------- - - - ------,------ - - - - - -1 94 1
1 942
Settore di Brigata
Brigata
II
Settore di Brigata
202"
Di11isionc
IV
Settore di Brigata
204~ D ivisione
,v
j
B,;gato (nuo,a)
---~---V
Settore di Brigara
203~
VI
Settore d i Brigata
206• D ivisione
:zot
VII Scnore di Brigata
Divisione
Divisione
- - - -- ---- - - - - - - - - - - - - - - - - - VII [ Settore di Brigata
IX
Settore di Brigata
X
Scuore <li Brig:na.
Xl
Settore di Brigar:i
208~ Divisione
'x
Brigata
X
Brigata
Xl
B,;gm (ouo")
X lii
Brigata
1
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Divisione
I I
Xli Swocc d; B,;g,,,
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XIV Brigata
XV
Bri~a!a
XVI Brigata
I
XVII B,;g,<a
220•
D ivisione
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Divisione
222~
Divisione
Brigata di Marcia
li
Bri~at:1 di Marcia
8'" D ivisione di
I
LII
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B,;g,., Spcc;,1,
{') Le G,.,mli U11it.ì rim-. i1f ,it, ,l" I"' t·S.9 . 1yH w m, ,1.ue impicg.,tc wmt· 1,mii:, logistid'll:. ("") li , 0.11.19~3 Ì: 1rc..forrn:u.1 in ~J •" Di,·i,innc Co,tin:1.
tANTE LA SECONDA GUERRA MONDIALE IQ
SCIOGLIMENT I
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settembre 1943
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