APPLICAZIONI SMART
Cosa si intende per Agricoltura Intelligente?
Chi l’ha detto che il mondo delle coltivazioni non può essere altamente tecnologico e, quindi, sempre più tendente all’intelligenza totale?
S
i parla di Agricoltura Smart quando è presente una gestione agricola intelligente il cui obiettivo è quello di far dialogare al meglio l’agricoltura tradizionale con tutte le nuove soluzioni digitali e tecniche che l’innovazione di settore può portare. Una sorta di combinazione che facilita il lavoro delle aziende di settore e aumenta l’efficienza energetica e nelle attività quotidiane. Un circolo virtuoso, nato per cambiare uno status quo non più sostenibile, come in tanti altri settori. E se la necessità di produrre alimenti per una popolazione in continua crescita demografica e sempre più esigente aumenta in continuazione, di pari passo non può che avvalorare il settore agricolo nella sola versione tecnologicamente innovativa, con strumentazioni, applicazioni e piattaforme di gestione e controllo legate in primis all’IoT che tendono ad incontrare la stessa produzione di beni agricoli necessari a sfamare il mondo. A pensarci tra le prime regioni italiane è stata l’Emilia-Romagna, che ha partecipato ad un progetto sviluppato dalla FAO – Climate Smart Agricolture 2021 – aiutando a trovare nuove strategie per
70 SMART BUILDING ITALIA
il miglioramento e l’efficientamento della produzione agricola. Tutto è partito dal presupposto che l’avviamento effettivo e ovunque della Climate-Smart Agricolture (CSA) è un approccio innovativo basato su tre pilastri imprescindibili: - la necessità di aumentare in maniera sostenibile la produttività e i redditi agricoli; - quella di adattare e costruire la resilienza delle persone e dei sistemi agroalimentari ai cambiamenti climatici; - e, infine, l’obiettivo di ridurre o addirittura evitare le emissioni di GHG. Ma le produzioni agroalimentari vanno anche adattate in maniera strategica proprio al cambiamento climatico, puntando parallelamente ad un aumento, laddove necessario, della produttività a scapito di una riduzione di sprechi di acqua e trattamenti con sostanze chimiche. Secondo recenti indagini, la cooperazione tra agricoltori, ricercatori, consulenti e rappresentanti delle imprese ha dimostrato che soluzioni innovative sono percorribili e auspicabili e le misure di sviluppo rurale promuovono pratiche innovative per aiutare gli agricoltori ad adattarsi alle nuove
tecnologie al fine di mitigare gli effetti del cambiamento climatico.
Smart-AgriFood
Se nei primi 6 mesi dell’anno dello scoppio della pandemia, questa ha rallentato in maniera incisiva il settore agrifood in Italia, dalla seconda metà del 2020 gli investimenti sono nettamente ripartiti, facendo tornare il settore ai livelli del 2019 e prima ancora. E, va detto, la spesa è trainata proprio dalla cosiddetta “agricoltura di precisione”, applicata in primis al monitoraggio di mezzi agricoli (36%) ed ai macchinari connessi (30%). In crescita anche l’adizione del mobile (+65%) e della blockchain per il tracciamento della filiera agroalimentare (+59%). Secondo la recente ricerca realizzata dall’Osservatorio Smart AgriFood del Politecnico di Milano, l’87% delle imprese sperimenta almeno una tecnologia digitale, soprattutto software gestionali (75%) e dispositivi portatili (57%). Dunque, l’innovazione digitale è vista come una leva strategica dagli addetti ai lavori del settore agroalimentare italiano. L’innovazione digitale è infatti una leva