LINEE GUIDA | SNPA 36/2021
L’effetto indotto dal rilascio delle sostanze HNS nell’ambiente marino dipende da ulteriori fattori quali la quantità di materiale disperso, la tossicità e dai conseguenti livelli di concentrazione rilevabili nella colonna d’acqua, dal tempo di esposizione del biota agli inquinanti, insieme alla sensibilità degli organismi stessi alle varie sostanze. In caso di perdite di carico da nave, la tipologia di trasporto delle sostanze rilasciate (alla rinfusa, in colli e container, in pressione nel caso di gas liquefatti) influenza la risposta all’emergenza; nel caso di colli e container considerare la tipologia di imballo e la sua tenuta in acqua (anche la dinamica dell’incidente e dell’impatto in mare sono fattori da considerare). Pur se sono sottoposti ai medesimi processi in mare, le risposte e le tecniche d’intervento non sono ben definibili come per gli sversamenti di prodotti petroliferi: ogni soluzione al controllo dello sversamento in mare di HNS e alla mitigazione dell’impatto è unica e dipende da numerose variabili. L’approccio corretto deve, però, individuare i possibili scenari e le possibili azioni per prevenire potenziali danni all’ambiente. A meno di sostanze solide o ad elevata viscosità con comportamenti simili al petrolio, le possibilità di confinamento e recupero delle sostanze chimiche una volta rilasciate in mare, specie per quelle solubili, si limitano generalmente ad acque confinate come aree portuali, piccole baie ed insenature. In molti casi non si può far altro che monitorare le concentrazioni e la diffusione nella colonna d’acqua e attuare misure a protezione dell’ambiente e della salute umana. Nel caso di sostanze o fusti che affondano le difficoltà principali sono riconducibili alla profondità dei fondali e alla ricerca e recupero, spesso molto onerosi.
OBIETTIVI DELL’INTERVENTO Nel caso di uno sversamento di HNS, i ruoli delle Agenzie e di ISPRA e gli obiettivi degli interventi sono quelli indicati anche per l’oil spill ovvero: contribuire a prevenire, limitare e circoscrivere eventuali contaminazioni dell’ambiente, anche in relazione alla salute umana (paragrafo “obiettivi dell’intervento” nello scenario “oil spill”). Inoltre, il Piano di Intervento del MiTE, nella parte dedicata alla risposta ad HNS spill, stabilisce che la Capitaneria di Porto, a livello locale, può avvalersi dell’Agenzia per “individuare la tipologia di intervento più idonea mediante mirate procedure e cautele da rispettare in caso di perdita del singolo prodotto” (rif. 1). In considerazione della grande variabilità e peculiarità degli scenari che possono presentarsi, dato l’ampio spettro di possibili sostanze coinvolte e delle loro possibili conseguenze ambientali, le azioni illustrate nel seguito del documento e finalizzate al raggiungimento degli obiettivi, anch’esse modulate e attuate in funzione delle situazioni che si presentano, sono di seguito schematizzate Tabella 59: Obiettivi dell’intervento dell’Agenzia in caso di HNS spill RILASCIO IN MARE DI PRODOTTI CHIMICI CON COINVOLGIMENTO DELLA COSTA – OBIETTIVI DELL’INTERVENTO Costruzione di un piano conoscitivo dell’evento in corso attraverso: la “fotografia” (anche mediante eventuali misure in campo e campionamenti) dello stato della contaminazione all’atto dell’intervento, fondamentale per le successive azioni di intervento e monitoraggio, che sono necessariamente impostate in una condizione mutata rispetto all’evento iniziale; il reperimento informazioni tecniche in merito alla/e sostanza/e sversate; Valutazione (e aggiornamento) dello scenario ovvero della sua gravità, in relazione a: le sostanze coinvolte e ai quantitativi sversati nell'ambiente il coinvolgimento o la minaccia della costa l’estensione della contaminazione anche in riferimento all’eventualità del coinvolgimento di acque e coste di regioni confinanti l’estensione della contaminazione anche in riferimento all’eventualità dello spostamento in acque e coste transfrontaliere
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