LINEE GUIDA | SNPA 36/2021
B – INTERVENTO IN CAMPO In questo tipo di evento è di fondamentale importanza individuare ed intercettare quanto prima i materiali contaminati a seguito della fusione; ciò sia allo scopo di individuare subito i siti più critici presso l’azienda, che per avviare, appena possibile, le azioni necessarie per recuperare il materiale contaminato eventualmente già allontanato dal sito. A questo scopo, appena giunti sul sito, è necessario relazionarsi con il responsabile dell’azienda e, se presente, con l’esperto in radioprotezione, per ricostruire la dinamica degli eventi e individuare i possibili punti di accumulo del materiale radioattivo, anche sulla base del processo produttivo in atto presso l’azienda al momento della fusione e del tipo di sorgente coinvolta. Nella tabella sotto riportata sono riassunte le azioni da effettuare all’arrivo sul luogo dell’evento, ulteriormente dettagliate nei successivi paragrafi: Tabella 102: Azioni da effettuare nel corso dell’intervento in campo INTERVENTO IN CAMPO AZIONI PRELIMINARI Parcheggiare in una posizione a distanza tale da ritenere ragionevolmente ininfluente la presunta sorgente. Individuare gli Enti e gli operatori presenti sul campo, identificarsi ed individuare le figure di riferimento per il coordinamento delle operazioni Accendere gli strumenti di misura, e fare per ognuno le operazioni preliminari necessarie (calibrazione, verifiche, stabilizzazione ecc.) secondo quanto previsto dai manuali d’uso. Avvicinarsi al punto sospetto, tenendo acceso uno strumento di misura di irraggiamento gamma. In base ai rischi prevedibili dalle informazioni acquisite durante la chiamata, indossare i DPI appropriati. Durante le fasi di vestizione e svestizione, porre particolare attenzione nel proteggere la strumentazione e l’attrezzatura utilizzando teli di plastica monouso e pellicole trasparenti e nel rispetto dei percorsi sporco-pulito. CONFRONTO CON GLI ALTRI ENTI/OPERATORI PRESENTI SUL LUOGO DELL’INTERVENTO Verificare/individuare le eventuali misure di messa in sicurezza e/o le eventuali misure restrittive già adottate Aggiornare/verificare le informazioni acquisite preliminarmente all’arrivo sul luogo dell’intervento Anche in funzione di quanto indicato nella Tabella 99, individuare a priori i principali punti di accumulo della radioattività (forni di fusione, magazzino prodotto finito, magazzino scorie, sistema di abbattimento fumi, etc.) su cui concentrare le prime rilevazioni strumentali. Acquisire ulteriori informazioni, corredate da report fotografico, per ampliare ed approfondire il quadro conoscitivo dell’evento. RILIEVI E ATTIVITÀ DI PRELIEVO (VEDASI PARAGRAFI B.2.1 E B.2.2) Effettuare misure di fondo gamma in aria e di contaminazione superficiale di fondo. Durante l’avvicinamento al punto sospetto: se si rileva un livello di irraggiamento superiore al fondo ambientale, eseguire una rapida mappatura della zona circostante per individuare le eventuali aree da delimitare secondo i criteri di cui al punto successivo. Mettere in atto tutte le azioni necessarie per evitare il diffondersi ulteriore della contaminazione, sia presso l’azienda che nei confronti dell’ambiente esterno. Per questo motivo, è di norma necessario provvedere a richiedere il fermo immediato dell’impianto: questa azione ha di norma anche il positivo effetto collaterale di ridurre il volume dei materiali contaminati. Documentare l’evento e tutte le operazioni in atto con opportuni verbali, atti e documentazione fotografica VALUTAZIONE DELLA NECESSITÀ DI ATTIVAZIONE DI ALTRE STRUTTURE DI SUPPORTO SPECIALISTICO A seguito del sopralluogo e del primo confronto con gli altri operatori presenti in campo, il responsabile dell’intervento valuta la necessità di attivazione di altre strutture di supporto specialistico, secondo le modalità previste dalle singole Agenzie.
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