LINEE GUIDA | SNPA 36/2021
B.2.2 CAMPIONAMENTO E ANALISI VALUTAZIONE DELLA DEFINIZIONE DI UN PIANO DI CAMPIONAMENTO Nel caso venga accertata dispersione nell’ambiente, soprattutto nei casi in cui è stata coinvolta una sorgente che in relazione alle sue caratteristiche ed al tipo di impianto ha subito processi di evaporazione con conseguente coinvolgimento degli effluenti aeriformi e possibile contaminazione dei fumi emessi verso l’ambiente esterno, può essere utile predisporre un Piano di campionamento di una o più matrici, ambientali e alimentari, che preveda il set di parametri da rilevare, i punti di campionamento e le modalità di prelievo. Ai fini della definizione del piano di campionamento, si segnala che le matrici ambientali e alimentari che, in relazione alla tipologia dell’evento incidentale e del territorio interessato dalla contaminazione, possono risultare di maggiore interesse sono: il particolato atmosferico, la deposizione umida e secca (campionamento diretto del fall-out, bioaccumulatori, campioni superficiali di suolo e di vegetazione erbosa) l’acqua potabile le acque superficiali i sedimenti e il detrito minerale organico sedimentabile le matrici alimentari (latte, vegetali eduli a foglia larga, foraggio, frutta di stagione). Il piano di campionamento dovrà tener conto necessariamente anche delle caratteristiche fisiche del sito in cui è avvenuto l’incidente (presenza di corsi d’acqua, siti sensibili nelle vicinanze, ecc), nonché delle condizioni meteorologiche (calma o direzione preferenziale del vento ecc). B.3 VALUTAZIONE DELLA NECESSITÀ DI ATTIVAZIONE DI ALTRE STRUTTURE DI SUPPORTO SPECIALISTICO A seguito delle risultanze dei sopralluoghi, delle informazioni acquisite e del primo confronto con gli operatori presenti in campo, il Responsabile dell’Intervento dell’Agenzia valuta la necessità di attivazione, in campo o da remoto, di ulteriori strutture di supporto specialistico, per la cui attivazione occorre fare riferimento alle modalità previste dalle singole Agenzie. Nella tabella seguente sono indicati i casi nei quali è comunque necessario attivare i Gruppi di Supporto Specialistico (GS). Tabella 105: Supporto specialistico attivabile in caso di fusione involontaria di sorgente radioattiva ATTIVAZIONE GRUPPI DI SUPPORTO SPECIALISTICO IPOTESI
GRUPPO DI SUPPORTO SPECIALISTICO
Radionuclidi che possano dar luogo a dispersione in aria ambiente in Modellistica previsionale quantità elevata Servizio Meteo
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