LINEE GUIDA | SNPA 36/2021
Nel caso di campionamento dal pozzo, è possibile fare lo spurgo dopo aver valutato la produttività della falda; si consiglia di togliere una quantità d’acqua pari a 5-10 volumi di pozzo, oppure di monitorare alcuni parametri chimico fisici dell'acqua di spurgo (ossigeno disciolto, conducibilità elettrica, pH, temperatura, Eh) fino ad osservare la loro stabilizzazione, prima di prelevare il campione. Si ricorre al campionamento di tipo statico, con bailer, nei casi in cui sia accertata o si ipotizzi una stratificazione della falda, per verificare la presenza di sostanze non miscibili in fase separata e/o per prelevare campioni in presenza di sostanze a densità diversa a profondità differenziate. In ogni caso, le operazioni di campionamento dovranno essere sempre effettuate nel rispetto dei protocolli//istruzioni operative adottati. A titolo indicativo, si ricorda che nel caso di prelievo di acque sotterranee si dovrà campionare: ove non sussistano impedimenti, prima le acque a monte e poi quelle a valle idrografica dello sversamento; previo spurgo e dopo il ripristino, per quanto possibile, delle condizioni statiche. Gli strumenti di campionamento (sessole, bailer, ecc) devono essere possibilmente sostituiti ad ogni campionamento, oppure devono essere accuratamente lavati con acqua distillata e asciugati prima di ogni prelievo. Nel caso di campionamento di un liquido, i contenitori e gli strumenti utilizzati per il prelievo dovranno anche essere avvinati con la matrice da campionare. In ogni caso, è bene procedere dapprima con il campionamento nei punti con apparente minor contaminazione. B.3 VALUTAZIONE DELLA NECESSITÀ DI ATTIVAZIONE DELLE STRUTTURE DI SUPPORTO SPECIALISTICO A seguito delle risultanze dei sopralluoghi, delle informazioni acquisite e del primo confronto con gli operatori presenti in campo, il Responsabile dell’Intervento dell’Agenzia valuta la necessità di attivazione, in campo o da remoto, delle strutture di supporto specialistico, per la cui attivazione occorre fare riferimento alle modalità previste dalle singole Agenzie. Nella tabella seguente sono indicati i casi nei quali è comunque necessario attivare i Gruppi di Supporto Specialistico (GS). Tabella 22: Supporto specialistico attivabile in caso di sversamento al suolo SVERSAMENTO AL SUOLO – ATTIVAZIONE GRUPPI DI SUPPORTO SPECIALISTICO IPOTESI DI SVERSAMENTO/RINVENIMENTO Sorgenti radioattive
GRUPPO DI SUPPORTO SPECIALISTICO Gruppo radiologico
B.4 POSSIBILI AZIONI PER LA MESSA IN SICUREZZA In funzione dell’evento, del luogo di accadimento, della sua estensione e del tipo di sostanza versata si possono ipotizzare una serie di azioni, finalizzate alla messa in sicurezza, da adottarsi a cura dei diversi soggetti in intervento, ai quali l’SNPA fornisce supporto. Nella tabella seguente sono riportate alcune indicazioni operative per le operazioni da effettuare e le accortezze necessarie all’intervento di messa in sicurezza.
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