LINEE GUIDA | SNPA 36/2021
Uso legittimo del mare da parte della popolazione; attività recettive lungo la costa
La sostanza giunge sul litorale in forma di aerosol e/o di liquido e/o di solido
Inibizione all’accesso alla costa e sospensione o limitazione di ogni attività connessa fino al ripristino delle condizioni di sicurezza
LA RISPOSTA AGLI INQUINAMENTI ACCIDENTALI IN MARE IN ITALIA Nel nostro Paese il sistema di risposta alle emergenze in mare è organizzato a livello locale e periferico e si avvale di autorità e istituzioni che concorrono nella lotta all’inquinamento secondo dei piani di intervento di seguito presentati. I Piani redatti a livello locale, considerati anche nell’ambito dei Piani nazionali del MATTM, oggi MiTE, e del DPC, sono:
i “Piani di emergenza locale” per la difesa della costa dagli inquinamenti elaborati secondo quanto previsto dal piano di protezione civile predisposto dalle Province in base agli indirizzi regionali (previsti dal Piano del DPC) (rif. 1). i “Piani Operativi Locali” predisposti dai Capi di Compartimento Marittimo e previsti dal Piano del MITE; definiscono l’intervento in mare in caso di emergenze locali di primo stadio e vengono integrati con l’assistenza e le risorse aggiuntive, in caso di emergenza di secondo stadio (rif. 2);
I piani di pronto intervento5 di riferimento a livello nazionale sono:
il “Piano operativo di pronto intervento per la difesa del mare e delle zone costiere dagli inquinamenti accidentali da idrocarburi e da altre sostanze nocive” del MATTM6 (di seguito “Piano di intervento MATTM”) che attribuisce all’autorità marittima designata, generalmente il Capo del Compartimento Marittimo (il Direttore marittimo se sono interessiate aree di competenza di più Compartimenti Marittimi), il coordinamento delle operazioni in mare, prevedendo altresì tre diversi livelli di emergenza codificati e modulati in tre stadi operativi, l’ultimo dei quali delinea una gravità tale da necessitare la proclamazione dello Stato di Emergenza Nazionale. Questo Piano rimanda anche ai Piani Operativi Locali predisposti dai Capi di Compartimento Marittimo, che costituiscono la parte operativa per l’intervento in mare al primo stadio (rif. 2); il “Piano di pronto intervento nazionale per la difesa da inquinamenti di idrocarburi o di altre sostanze nocive causati da incidenti marini” del Dipartimento della Protezione Civile 7 (di seguito “Piano di intervento del DPC).
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Occorre sottolineare che sono attualmente in corso di revisione/aggiornamento entrambi i Piani operativi per la difesa del mare da inquinamenti da idrocarburi e da altre sostanze nocive, del MATTM e del Dipartimento di Protezione Civile. 6 https://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/notizie/PIANO_MATTM_23_01_2013_APPROVATO_definitivo.pdf 7 http://www.protezionecivile.gov.it/servizio-nazionale/attivita/prevenzione/piano-emergenza/dettaglio-piano-di-emergenza//asset_publisher/default/content/piano-di-pronto-intervento-nazionale-per-la-difesa-da-inquinamenti-di-idrocarburi-o-di-altre-sostanze-nocivecausati-da-incidenti-marini
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