LINEE GUIDA | SNPA 36/2021
ISPRA, anche in seno al SNPA, quando attivata dal MITE, dal DPC o da altra istituzione competente in materia, interviene da remoto o sul campo e contribuisce alla formulazione della decisione sull’eventuale impiego di prodotti ad azione disperdente e/o assorbenti non inerte13, assicurando specifico supporto tecnico-scientifico al MITE anche con la formulazione di pareri ad horas, nell’ambito della reperibilità H24/7 definita da specifico atto convenzionale. MODELLO DI OPERATIVITÀ IN EMERGENZA IN CASO DI RILASCIO IN MARE DI PRODOTTI PETROLIFERI CON COINVOLGIMENTO DELLA COSTA A – AZIONI PRELIMINARI (PRIMA DELL’ARRIVO SUL LUOGO) Una volta attivata l’agenzia il Responsabile dell’Intervento procede con le seguenti azioni:
avvia il contatto con l’Istituzione “attivante” (generalmente Prefettura e/o Capitaneria di Porto) per indicazioni e acquisizioni delle prime informazioni sull’inquinamento in mare e sullo stato della costa nei termini di grado ed estensione della contaminazione o di minaccia della stessa;
preallerta, in prima istanza, la squadra di intervento e valuta la necessità dell’eventuale attivazione del supporto specialistico quando la gravità dello scenario appare evidente già in fase di notifica dalle indicazioni disponibili (Tabella 44;
Tabella 58);
garantisce il supporto e la partecipazione nei luoghi deputati ad accogliere riunioni tavoli tecnicooperativi/unità di crisi convocati a livello locale o nazionale, in base all’entità dell’emergenza, qualora attivati.
È auspicabile che il gruppo di intervento in campo e, se già attivati, anche i gruppi di supporto specialistico, si riuniscano direttamente in un luogo prestabilito, sotto il coordinamento del responsabile dell’intervento. Al pari può essere richiesto, già nelle prime fasi, il supporto da remoto di altre strutture e competenze dell’Agenzia stessa. A.1 DEFINIZIONE DELLO SCENARIO DI MASSIMA Come sopra indicato, la tempestività dell’azione assume un ruolo particolarmente importante nella gestione positiva dell’evento. Affinché alla tempestività dell’azione corrisponda anche una sua quanto più possibile efficacia, prima dell’arrivo sul posto, sarebbe opportuno acquisire informazioni quanto più possibile precise sia sul contesto ambientale interessato dall’evento sia sulla natura dell’evento stesso. Se l’origine dello sversamento è nota, verificare gli esiti dei contatti con il comandante della nave o del responsabile dell’impianto dai quali ha avuto origine la contaminazione e acquisire tutte le informazioni relative all’evento, alle cause, alla tipologia di idrocarburo sversato, agli interventi e alle procedure previsti per il contenimento della contaminazione.
Normativa di riferimento: D.D. 25/02/2011 (G.U. n. 74 del 31/03/2011) e smi e D.D. 31/03/2009 (G.U. n. 114 del 19/5/2009) e modificato dal D.D. 13/03/2013 (G.U. n. 84 del 10/04/2013) 13
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