Eurocarni 5-2022

Page 36

Porto di Ust-Luga, terminal di stoccaggio di petrolio (photo © stock.adobe.com). proprio prodotto, al momento subiscono un danno incalcolabile dovuto al fatto che viene meno un mercato su cui si sono investite risorse, tempo e denaro. In più, ne può derivare un problema indiretto legato, per esempio, all’abbassamento del proprio rating finanziario. È noto infatti che le banche, nel fare valutazioni di merito di credito, prendano in considerazione sia fattori soggettivi relativi all’impresa, ai soci e alla loro capacità di produrre reddito, sia al mercato nel quale l’azienda opera. Ci sono fattori che, pur completamente slegati dalle dinamiche aziendali, possono influenzare negativamente il giudizio assegnato all’impresa e impedirle così di accedere al credito. Questo è uno di quei casi, purtroppo. Gli effetti delle sanzioni sull’economia russa si sono resi palesi da subito; d’altronde si tratta di provvedimenti di enorme portata e senza precedenti, anche per il numero di Stati coinvolti. Tuttavia, la situazione è in continua evoluzione anche per le posizioni assunte dalla Russia in risposta ai Paesi Occidentali. Ma al momento in cui scriviamo le misure non sembra siano state sufficienti a far rientrare i termini del conflitto.

34

La Russia ha dalla sua il fatto di essere grande esportatrice verso gli stessi Paesi che la sanzionano di risorse energetiche fondamentali (il 40% del gas e il 24% del petrolio) o altre tipologie di produzioni, non ultimi molti metalli indispensabili per il settore automobilistico e aereo. Nel settore agroalimentare dipendiamo dall’Orso per i fertilizzanti e il grano, di cui è divenuto tra i più grandi esportatori mondiali (20% del mercato). Su questo fronte si sono bloccate le spedizioni verso l’Unione Europea e, unitamente alle problematiche con l’Ucraina, si sono generate una serie di conseguenze di causa-effetto che hanno travolto la nostra economia in buona parte sul sistema agroalimentare, ma non solo. Viene a mancare lo scambio commerciale con un Paese che del made in Italy acquistava i prodotti più pregiati e a maggior valore aggiunto. Secondo COLDIRETTI, le sanzioni vanno a colpire soprattutto specialità come caffè, per 80 milioni di euro, olio d’oliva, per 32 milioni di euro, pasta, per 27 milioni di euro, vino e spumanti, per un valore attorno ai 150 milioni di euro. L’Italia è il primo Paese fornitore di vino in Russia, con una quota di mercato di circa il 30%, davanti a

Francia e Spagna, e ha registrato nel 2021 un boom della domanda di spumanti, a partire da Prosecco e Asti, sebbene tra le denominazioni più apprezzate ci siano anche i vini toscani, siciliani, piemontesi e veneti. Ma a subire i danni saranno anche salumi, formaggi e ortofrutta e specialità come il Parmigiano Reggiano, il Grana Padano, il prosciutto di Parma, il San Daniele. Al problema delle mancate esportazioni si aggiungerebbe inoltre il paradosso della diffusione, nel contempo, nel mercato russo, di prodotti di imitazione made in Italy realizzati in loco, che a maggior ragione, in questa fase, troveranno spazi per affermarsi. Nei supermercati russi si possono trovare infatti bizzarri surrogati locali e non solo che prendono il posto dei cibi italiani originali. Non bastasse, il danno si estende alla ristorazione tricolore russa o di emigrati italiani, che in questa fase dovrà giocoforza rinunciare ai prodotti alimentari originali del Belpaese. L’Italia non scambia solo merci con la Russia, ma è anche meta turistica molto ambita, generando flussi fortemente remunerativi in termini di presenza e di qualità, perché il viaggiatore medio russo vanta una capacità di spesa elevata. La contrazione che può derivare dalle sanzioni è pertanto preoccupante, soprattutto all’indomani di una pandemia devastante per i mercati e se i provvedimenti dovessero durare nel tempo. Ma i rischi si annidano anche sotto il profilo finanziario, nell’esposizione di crediti e affidamenti, così come nel crollo dei valori degli investimenti finanziari in emittenti denominati in rubli, che riguardano le banche, i soggetti che li intermediavano, ma anche i risparmiatori privati. Tutto quanto descritto contribuisce in maniera significativa ad un’impennata dell’inflazione e dei costi di alcune materie prime alimentari e non che non si vedeva da decenni. Chissà se l’Europa sarà davvero pronta, al di là dei proclami, a pagare, anche sul lungo termine, il prezzo di questa guerra. Guido Guidi

Eurocarni, 5/22


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook

Articles inside

Macellazione del bestiame a carni rosse, anno 2021 Aurora De Santis

4min
pages 160-163

Sono 180 grammi, lascio? ASINO! Giovanni Papalato

4min
pages 156-157

Statistiche Il patrimonio bovino, suino e ovicaprino al 1o dicembre 2021 Aurora De Santis

5min
pages 158-159

Processi effi cienti, alta qualità costante: le rifi latrici Bettcher semplifi cano la lavorazione della carne alla EDEKA Südwest Fleisch

7min
pages 150-155

Rossi Elettronica & C. Snc nel mondo della marcatura: work in progress Federica Cornia

5min
pages 146-149

Capp-Plast: circolarità e resistenza da oltre 60 anni

4min
pages 144-145

Eventi carnivori iMEAT® Farm Challenge & Convention appuntamento a Modena il 29 maggio

34min
pages 99-123

Comunicare la carne Dal macellaio e salumiere a lezione di gusto, tradizione e qualità

8min
pages 94-98

Tecnologie Al Salumifi cio San Michele l’Industria 4.0 con CSB è già realtà

7min
pages 142-143

Fiere Torna TASTE ed è subito successo

6min
pages 124-129

Alimentaria e Intercarn, la carne torna protagonista a Barcellona Elena Benedetti

8min
pages 130-139

Packaging La nuova tendenza nel comparto del packaging dei produttori di carne

3min
pages 140-141

Retail news Evoluzione RETAIL

5min
pages 92-93

Il Carnadiere, carne, design e tecnologia Elena Benedetti

3min
pages 80-83

Aumentano i prezzi degli alimentari ma anche la consapevolezza dei consumatori: torna in voga il “reducetarianesimo”

4min
pages 76-79

Aziende Tonazzo, il miglior taglio di carne da oltre 130 anni

3min
pages 62-65

Ecosancho, il pollo ecologico di Segovia Riccardo Lagorio

8min
pages 58-61

Filiera VallCarni: il gusto pulito del Piemonte Gaia Borghi

9min
pages 66-71

Il debutto di Pure Pork alla Fiera di Rimini

4min
pages 72-75

Tutto il biologico, oggi Finalmente l’Italia ha la sua legge sul biologico Guido Guidi

3min
pages 54-57

La carne in rete Social meat Elena Benedetti

3min
pages 52-53

La Francia etichetta quasi tutte le carni nei ristoranti Roberto Villa

3min
pages 50-51

La condizionalità sociale nella nuova PAC Paolo De Castro

4min
pages 46-49

Tendenze Vendite Meat Pack in GDO

0
pages 24-25

Immagini Intercarn, il salone dedicato alle carni all’interno di Alimentaria 2022

0
pages 26-27

Naturalmente carnivoro Paola Marsella e il suo “cuore”

1min
pages 28-31

MarcabyBolognaFiere 2022

0
pages 22-23

Pratiche sleali, le nuove disposizioni Guido Guidi

11min
pages 36-41

Agenda Parma – Milano – Rimini – Olimp, Romania – Francoforte, Germania Barcellona, Spagna – Amsterdam, Paesi Bassi

6min
pages 14-19

Attualità Confl itto Russia-Ucraina, le conseguenze economiche Guido Guidi

6min
pages 32-35

Anteprima Il fenomeno dell’e-commerce nelle carni

2min
pages 20-21
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.