L’ETÀ DI AUGUSTO
3. Orazio
Educazione CIVICA
PERCORSO ANTOLOGICO
Carpe diem: l’attimo e l’occasione Lo studioso di filosofia antica Pierre Hadot, nel suo saggio Ricordati di vivere (2008), ha scritto: «Questo carpe diem di Orazio non è affatto, come spesso viene rappresentato, un consiglio da gaudente, bensì un invito alla conversione, cioè una presa di coscienza della vanità dei desideri superflui e illimitati, e una consapevolezza anche dell’imminenza della morte, dell’unicità della vita e dell’unicità dell’istante… Il segreto della gioia, della serenità epicurea, è in definitiva l’esperienza del piacere infinito dato dalla coscienza di esistere, foss’anche solo un istante». Ben diversamente, in Sull’orlo dell’abisso (2000), il filosofo Hans Jonas identificava il carpe diem oraziano, o meglio, la sua banalizzazione prevalente, con «l’immediato soddisfacimento dei bisogni», consumo di beni perseguito in maniera sfrenata e irresponsabile: in questo senso il capitalismo moderno può trovare nell’invito oraziano un appoggio al consumismo come godimento continuo di un cieco presente, fino a compromettere il fragile equilibrio del pianeta esaurendone le risorse per il futuro.
In una celebre scena del film L’attimo fuggente (titolo originale: Dead Poets Society, 1989), il professor John Keating invita gli studenti a osservare le fotografie dei loro predecessori nel collegio Welton, e immagina che da loro venga il monito «Carpe diem! Rendete straordinaria la vostra vita». Scena memorabile, che testimonia solo uno dei tanti “riusi” popolari del motto oraziano: raccomandazione di vivere pienamente il presente, urgenza di costruire una vita autentica, invito a godere i piaceri, motto motivazionale per giovani imprenditori… persino, con un capovolgimento rispetto alle intenzioni oraziane, slogan per incoraggiare a investimenti finanziari. Insomma, da un lato l’istante da afferrare, fine a se stesso, quasi fosse ogni volta l’ultimo; dall’altro, l’occasione da cogliere, in una prospettiva di crescita e di costruzione del futuro. La sfida dei nostri tempi potrebbe consistere nell’accettare l’invito oraziano a cogliere l’intensità del presente senza dimenticare chi verrà dopo di noi, a interpretare in modo “sostenibile” il denso e flessibile monito del poeta.
Una famosa scena del film L’attimo fuggente (1989) del regista australiano Peter Weir, con Robin Williams nel ruolo del professor Keating.
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