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L’ ADATTAMENTO Quando il luogo in cui si trovavano non offriva più risorse, i primi esseri viventi cercarono nuovi spazi in cui poter vivere meglio. Dovettero così adattarsi e modificarsi.
L’adattamento degli animali
Gli pterodattili erano rettili capaci di volare, antenati degli uccelli. Il loro nome significa “dalle dita alate”.
Le squame e le uova con il guscio ci permettono di capire come i rettili riuscirono ad adattarsi a vivere anche lontano dall’acqua. Alcuni rettili divennero capaci di compiere piccoli voli. Si lanciavano in picchiata per catturare le prede. Poco per volta le loro zampe si trasformarono in ali. Le ossa divennero più leggere e il corpo si ricoprì di penne e piume. Gli animali ectotermi, cioè a “sangue freddo”, trovavano difficoltà ad adattarsi all’ambiente perché dipendevano molto dal calore esterno. I piccoli mammiferi, simili a roditori, che erano comparsi già milioni di anni prima dell’estinzione dei dinosauri erano come gli uccelli, endotermi. Erano cioè capaci di mantenere costante il calore del corpo. Questa particolarità li aiutò ad adattarsi all’ambiente e a evolversi. I mammiferi avevano il corpo coperto di pelo: caratteristica che permise loro di sopportare gli sbalzi del clima.
Il dicinodonte era un rettile con caratteristiche dei mammiferi. Aveva un cranio simile a quello delle tartarughe e due grandi denti sporgenti. Il suo nome, infatti, significa “due denti da cane”.
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