A tutta
fantasia!
I CORVI ROSSI
SCOPRO nuovi significati Spiega il significato delle espressioni evidenziate nel testo analizzando il contesto o usando il dizionario.
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Nelle cucine di Arcandida, intanto, si era scatenata una vera e propria guerra di stoviglie. Le due cuoche lanciavano oggetti di ogni genere da sotto il tavolo, nella speranza di abbattere qualche corvo. Poi si fecero anche più risolute: riuscirono a immobilizzarne uno con una scopa, ma, quando ormai pensavano di avere la situazione sotto controllo, una nuova creatura spuntò dalla finestra spalancata. Era Calengol, il nemico più temuto da Nives. Da quando il Re Saggio l’aveva sconfitto e cacciato dal Grande Regno aveva promesso che si sarebbe vendicato, appropriandosi del Regno dei Ghiacci Eterni. Rimase in equilibrio sullo stipite, lanciando occhiate in tutta la cucina. Era un essere ripugnante, a metà tra uno gnomo e un elfo, con grandi orecchie a punta e occhi piccoli e neri, sepolti da folte sopracciglia. Aveva una bocca enorme, affollata di denti marci. Non era alto, né robusto, ma agile e scattante come una piccola lucertola, e con la stessa pelle verdastra. Indossava una casacca di stracci consunti e un cappello a cono di feltro nero, tutto storto e rovinato. – Arla! – urlò Erla, quando lo vide apparire alla finestra. – Erla! – urlò Arla, liberando il corvo rosso che aveva intrappolato con la scopa. Alla comparsa di Calengol, gli uccelli ricominciarono a schiamazzare eccitati per la stanza. La mostruosa creatura saltò sul pavimento delle cucine e da lì sul tavolo dei dolci. Diede un rapido sguardo intorno, soddisfatto, tese le sue orecchie appuntite sotto al cappello e alzò una mano.