L’ETÀ DI AUGUSTO
4. L’elegia latina
3 Tibullo e il Corpus Tibullianum Vita di Tibullo PROFILO STORICO
Le fonti Pochissimo sappiamo della vita di Tibullo. Le scarse notizie in nostro possesso sono per lo più ricavate dalle sue stesse opere; le fonti contemporanee si limitano ad accenni di Orazio (Epistole I, 4; Odi I, 33) e di Ovidio (Amores III, 9). In alcuni manoscritti il corpus delle opere è preceduto da un’anonima Vita Tibulli che potrebbe anche risalire al De poetis di Svetonio, e nella quale è contenuto un epigramma funebre di Domizio Marso. Le notizie Albio Tibullo nasce con tutta probabilità fra il 55 e il 50 a.C. in una piccola località del Lazio rurale e arcaico, secondo alcuni a Pedum (dove lo ritrae Orazio nell’epistola I, 4 [ T22, cap. 3]), secondo altri a Gabii, lungo la via Prenestina. Verso la fine degli anni Quaranta la famiglia, che appartiene all’ordine equestre, subisce una confisca di terre a favore dei veterani. Tibullo parlerà infatti, nella sua prima elegia (I, 1, 19 [ T1]), della propria paupertas (che non va confusa con egestas o inopia, ma indica uno stato medio di benessere). Fece parte del circolo di Messalla Corvino [ cap. 1.5], che seguì durante la spedizione in Aquitania del 30, e, un anno dopo, in Siria, dove Messalla era stato nominato proconsole: ma in questa occasione il poeta si ammalò, fu costretto a fermarsi a Corfù e a ritornare indietro, a Roma [ T2]. Qui probabilmente muore intorno al 19 a.C., poco dopo Virgilio, come ricaviamo da un epigramma di Domizio Marso: «Anche te, o Tibullo, compagno di Virgilio, un’ingiusta/ morte mandò giovane agli Elisi,/ affinché non vi fosse più alcuno che cantasse con l’elegia i teneri amori,/ o le guerre dei re con eroico verso».
Il Corpus Tibullianum Sotto il nome di Tibullo ci è pervenuta una raccolta in tre libri, il cosiddetto Corpus Tibullianum, 35 liriche in distici elegiaci più un componimento in esametri (il Panegirico di Messalla). Solo i primi due libri, in realtà, appartengono con sicurezza a Tibullo; il terzo è invece una miscellanea di componimenti attribuibili a poeti del circolo di Messalla Corvino: fra di essi Sulpicia, l’unica donna di cui siano pervenute poesie in lingua latina.
Una matrona romana si acconcia assistita dalle ancelle, mosaico, Tunisi, Museo Nazionale del Bardo.
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