N U OVA RI VISTA DI C OU NSE L IN G F ILO SOF ICO, N. 16 , 2 0 20
La casa luogo di relazione e di azione. Esistenze chiuse e conflitti nell'epoca dell’isolamento Katia Trinca Colonel1
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na domenica di marzo sono scesa in cortile nell'ora di pranzo per scaldarmi un po' al sole. Sono circondata da piccole palazzine e villette che, vista la bella giornata, avevano verande aperte e finestre spalancate. Per qualche minuto ho respirato un irreale silenzio. Poi, un poco alla volta, concentrandomi sull'ascolto, ho cominciato a cogliere echi di litigi: due mamme urlavano ordini ai figli piccoli, un adolescente alzava la voce con la madre, una coppia si scambiava accuse. Forse è stata solo una coincidenza, ma ho avvertito un brivido. Certo, siamo a più di un mese di lockdown - ho pensato – il conflitto non può non emergere e forse è un bene che sia così. Il conflitto deve trovare parole, per quanto urlate, attraverso cui trovare uno sfogo. Ma a quale prezzo? E quanto dolore rimane nascosto dentro ciascuna di quelle case? Io, d'altra parte, non ho avuto particolari difficoltà in questo isolamento. Ho avuto la fortuna di poter lavorare da casa. Mi sono dedicata al piccolo orto sul balcone e ho visto piantine trascurate riprendere vita. Ho finito tutti quei libri che non avevo avuto tempo di leggere. Le notizie di cronaca mi subissavano di dati, numeri di morti, contagi. Dalla strada provinciale mi arrivavano gli echi delle ambulanze. Ma dentro la mia casa c'era tranquillità e silenzio. Il pensiero andava ai miei cari anziani, ai miei piccoli nipoti chiusi in un appartamento con due genitori nervosi e preoccupati. La sera, mi affacciavo sul terrazzo e cercavo di immaginare cosa accadeva nelle case che mi circondavano, in quei microcosmi così differente: padri, madri, single, bambini, anziani soli e adolescenti, tutti accomunati dalla Katia Trinca Colonel si è laureata in Filosofia all’Università Statale di Milano e si è specializzata in Counseling Filosofico presso l’Istituto superiore di Filosofia, Psicologia, Psichiatria – ISFiPP & SSCF – di Torino. È giornalista culturale per il quotidiano Corriere di Como, allegato locale del Corriere della Sera. Da sei anni tiene laboratori di filosofia nel Carcere del Bassone di Como e si adopera per la divulgazione della giustizia riparativa. 1
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