N U OVA RI VISTA DI C OU NSE L IN G F ILO SOF ICO, N. 16 , 2 0 20
La scrittura filosofica come ambiente emotivo sicuro al tempo del CoViD-19 Beatrice Anderlini1
“Ogni momento della vita emotiva, […], è una modalità, di relazione, di equilibrio o squilibrio, tra lo spirito e la vita.” Max Scheler, Il valore della vita emotiva
“L’arte di scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole.”
Henri Bergson, conferenza L’anima e il corpo
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l lavoro filosofico si deve mettere sempre alla prova con la realtà e l’attualità. In un momento storico dove un virus come il CoViD-19 ha letteralmente stravolto la vita di ogni singolo individuo, c’è l’urgenza di preservare il nostro vissuto, ovvero le nostre emozioni. Così la scrittura filosofica si rivela essere, nei giorni dell’isolamento, uno strumento d’aiuto per intraprendere un percorso di comprensione su ciò che si “sente”, si pensa e si vive nell’adesso. Il silenzio della pagina bianca si rispecchia nel silenzio delle città. Si! Le città sono silenziose al tempo del CoViD-19, ma un silenzio che fa rumore. Gli abitanti del quartiere si raccontano le loro giornate dalle finestre, escono sul balcone e osservano il palazzo di fronte, iniziando discorsi per ore ed ore…si vivono emozioni! Ma quelle emozioni non possono essere portate via dal vento della giornata che sta per finire, “Le emozioni designano il paesaggio della nostra vita spirituale e sociale. Come <<sommovimenti geologici>> che un viaggiatore può scoprire in un paesaggio, dove in precedenza si poteva scorgere una superficie piatta, le emozioni lasciano un segno nelle nostre vite rendendole irregolari, Laureata in Filosofia ed in Filosofia ed etica delle relazioni presso l’Università degli studi di Perugia, Counselor Filosofico in formazione (III Anno) SSCF. & ISFiPP 1
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