La città inamministrabile III -------------------------------------------------------------------Mobilità a Roma, cosa si muove in città?
Oggi: dalla promessa di Raggi all’attualità del fallimento di Roma Metropolitane Nel Giugno del 2016 l’inizio dell’estate arrivava con la promessa della nuova giunta dell’attuale sindaca Raggi, che aveva posto la mobilità al primo degli undici punti programmatici con cui era giunta vittoriosa in Campidoglio con lo slogan: “Roma a 5 stelle è Roma in movimento. I disservizi sono arrivati al capolinea”. A distanza di tre anni, le ultime notizie dai corridoi del Campidoglio parlano di una possibile liquidazione di Roma Metropolitane, la municipalizzata che si occupa di pianificare e realizzare le linee della metropolitana romana. 32
E’ evidente che qualcosa non abbia funzionato, ma è necessario prima fare un passo indietro e provare a fare chiarezza sugli intrichi della mobilità romana, per capire se alcune delle promesse si stiano trasformando nel cambiamento annunciato e vi sia un po’ di speranza nell’aria di Roma. Se la mobilità doveva essere l’inizio della riscossa dopo Mafia Capitale, è proprio da lì che, dopo il suo insediamento, la giunta Raggi ha dovuto affrontare la difficoltà maggiore del primo anno: la procedura fallimentare di ATAC nel 2017. L’azienda finanziata al 100% dal comune si è trovata senza più i soldi per pagare i fornitori del suo servizio. L’opzione scelta dal socio unico, il Comune di Roma, è stata quella di salvare il carrozzone.
Affiancare creditori e debitori ad un giudice in una procedura di concordato preventivo che vige tutt’oggi e che sta traghettando l’azienda fuori dallo scenario del fallimento con un piano concordato di rientro del debito. La rivoluzione sostenibile dei Cinque stelle, apparentemente facile in campagna elettorale, non aveva fatto i conti con la grande necessità non di una rivoluzione, ma di ordinarietà. Quando si parla di trasporti a Roma, infatti, si ha davanti un bollettino di guerra, con quasi un morto al giorno nel traffico e due autobus al mese (nel 2018) che hanno con regolarità preso fuoco. La credibilità dell’ATAC così è peggiorata - pareva impossibile - con uno scandalo dietro l’altro. Basti ricordare le avventure speleologiche dei passeggeri che si sono spesso ritrovati a dover scendere nei tunnel della metro o le scale mobili che hanno inghiottito i tifosi russi a piazza della Repubblica. I nodi sono venuti al pettine. Un problema storicamente strutturale: tra sviluppo senza regole e inconsistenza politica. Considerando la grandezza del suo territorio, Roma, con i suoi 1280 km², si piazza al secondo posto per estensione tra le città Europee. La città si estende su una superficie di ben tredici volte quella dei venti arrondissement di Parigi e sette volte l’intera area del comune di Milano. E’ alla luce di questo dato che bisogna osservare il problema della mobilità a Roma: alla grande estensione corrisponde una città relativamente poco densa e con poche linee metropolitane. La grandezza di Roma rende il deficit infrastrutturale più grave della fallimentare governance delle aziende partecipate della mobilità. Parte del problema della congestione cittadina non è infatti nei numeri di Roma ma nella carenza infrastrutturale. Scomodo
Ottobre 2019